Domenica 16 alle 18 presso i Giardini del Castello in p.zza Enriquez, nel centro storico di Vittoria “Idee per il cambiamento – La sinistra a confronto”. Intervengono Corradino Mineo (Pd) ed Erasmo Palazzotto (Sel).
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BALLOTTAGGIO RAGUSA SEL: VOTEREMO PER IL CAMBIAMENTO
“Quando l’astensionismo tocca punte così alte, bisogna interrogarsi sulla crisi profonda che attanaglia il Paese, una crisi che parte da lontano legata ai processi di trasformazione profonda, di rassegnazione, e di indignazione verso la politica che viene guardata come il luogo degli interessi personalistici e dell’arrivismo”. Così il segretario di Sel Enzo Cilia che commenta il voto in provincia di Ragusa e annuncia il sostegno a Modica per Giurdanella, e a Comiso ed a Ragusa per il cambiamento ossia per Spataro e Piccitto. Scrive Sel: “In questo quadro desolante il risultato di Giovanni Giurdanella a Modica con una coalizione coerente di centro sinistra, di Giovanni Iacono a Ragusa e di Giovanni Tummino a Comiso che vedeva il coinvolgimento di Sinistra Ecologia Libertà, è una speranza e ha l’ambizione di un ritorno alla buona politica e quindi alla partecipazione di tutti quei cittadini schifati dallo spettacolo quotidiano che viene dato a livello locale, regionale e nazionale. Possiamo dire di aver resistito e ora dobbiamo ripartire con più vigore per radicare il progetto politico di un nuovo centro sinistra unitario, plurale, libero e vero in tutto il territorio provinciale, partendo – scrive Sel – dai contenuti e dalla rappresentanza del mondo del lavoro e dei ceti più deboli. A questo punto ci sentiamo impegnati al ballottaggio – scrive il segretario provinciale di Sel, Enzo Cilia – a sostegno di Giurdanella a Modica e del cambiamento a Ragusa e a Comiso”.
IL DUBBIO DI COSENTINI, E LA RABBIA DI CALABRESE
La matrigna di Biancaneve impazziva quando interrogava lo specchio delle sue brame per sapere chi era la più bella del reame. Immediata la risposta, immediata la presa di coscienza e il conseguente inasprimento della malvagità. Non ha imparato granchè Giovanni Cosentini da questa favola, è rimasto in uno stato di confusa fanciullezza, non vuole prendere consapevolezza del proprio stato. Immaginiamo la sua prima notte dopo il voto, solo, al buio, a chiedersi con ritmo ossessivo ed inconcludente: “sono io che non piaccio o è Nello Dipasquale ca mi futtìu? “. E’ un dubbio lacerante che fa oscillare il candidato sindaco tra la disistima e l’amarezza per il tradimento, senza via d’uscita. Ha preso, Cosentini, 7473 voti in meno delle sue liste. Il primo turno è stato un referendum anti Cosentini; infatti tutti gli altri candidati sono andati ad un passo dal ballottaggio e solo una manciata di voti ha stabilito che dovesse essere Federico Piccitto il rappresentante della protesta – non quella grillina che fa storcere il naso a molti che ancora sperano in un ravvedimento costruttivo dell’attuale classe dirigente – ma quella massiva, popolare, che attraversa l’intera città. Lo sapeva Dipasquale che Cosentini non “penetrava” nell’elettorato? Come no! Lo sapeva eccome, ammetterlo, però, sarebbe equivalso a una dichiarazione di colpevolezza. Non difendere Cosentini, non avere alcun “erede” all’altezza, – gli altri due a cui aveva promesso lo scettro erano Barone e Sonia Migliore – avrebbe svelato la perniciosità dei sette anni di governo che hanno mortificato i sentimenti sociali dei ragusani rendendo grande solo l’ex sindaco, qualche costruttore, qualche ditta, qualche fortunato servitore, e lasciando poi un vuoto assoluto. Il tempismo di Nello Dipasquale nel tagliare la corda, rifugiarsi sotto Crocetta, sistemarsi a Palermo, e lasciare il povero Cosentini prigioniero dell’incantamento, è stato veramente mirabile. Un colpo da maestro, da fare invidia a Clooney in Ocean eleven. Vabbè, Cosentini è rimasto con tanto di naso, ma Calabrese che era “tantu spertu” come ci è cascato? Almeno Cosentini nell’atroce dubbio mantiene una certa eleganza, mentre Calabrese è inselvaggito. La seconda parte dell’amletico dubbio che si pone Cosentini ossia “ma che fa mi futtìu, Dipasquale?” per Calabrese in pochi istanti, dopo il risultato, è divenuto certezza. E più si sente fottuto – soprattutto da se stesso che come un allocco ci è caduto – più si infuria. In tutta la Sicilia, persino a Messina, covo storico di fascisti, vince il Pd, ma quando è Pd o similari, no il pacco preparato dall’onorevole! Poteva vincere da protagonista, Calabrese, e ora rischia di perdere da comprimario. E con chi se la prende il segretario del Pd? Anche qui reazioni fanciullesce, più si ha torto e più ci si incaponisce, trattenendo lacrime di rabbia e sentendo le braccia e le gambe pronte a scalpitare. Se la prende con i compagni di partito che avevano votato contro l’accordo e che guarda caso sono stati i più votati, Giorgio Massari e Mario D’Asta, accusati di non aver fatto votare Cosentini. La sera del risultato – Via Natalelli angolo Via Roma primo piano, Pd, – le “voci” si sentivano dal ponte. Calabrese con giacchetta blu su fasciatissimo pantalone a righe da Grande Gatsby, si è scaraventato su Massari accusandolo di indegnità di ogni genere e solo per un soffio non si è arrivati alle mani. Roba degna dei migliori anni “preonorevolato” di Nello Dipasquale che non ha mai temuto di attaccare briga, addirittura vantandosene. Povero Calabrese, sarà costretto, dalla rabbia, a divenire più realista del re, e con un groppo in gola griderà che Cosentini è il migliore. Povero Calabrese, quante conseguenze per le cattive frequentazioni!
BALLOTTAGGIO RAGUSA BARONE: “IL NOSTRO APPOGGIO A COSENTINI”
Ciccio Barone ha detto sì. Pochi mesi di autonomia e poi il ritorno alla casa del padre. Barone con le liste Idee per Ragusa e Costruiamo Ragusa ha scelto di apparentarsi con Giovanni Cosentini. Nel segno della continuità si ripropone quindi l’antica squadra: Cosentini, Barone, Migliore con l’aggiunta di Calabrese, regia di Nello Dipasquale.
FEDERICO PICCITTO: DIALOGO E CONFRONTO CON TUTTI
Il Movimento 5 Stelle di Ragusa e il candidato sindaco Federico Piccitto, in una riunione molto partecipata, hanno preso atto del risultato determinatosi al primo turno delle elezioni amministrative. Federico Piccitto viene indicato da tantissimi ragusani come la soluzione e l’alternativa politica valida, perbene, onesta e costruttiva, in grado di proiettare la città di Ragusa verso un forte rinnovamento ed un decisivo metodo partecipativo per la gestione della vita pubblica. “In considerazione della chiarissima volontà di “rinnovamento” richiesta dagli elettori (basti pensare che la coalizione impasticciata che sostiene Cosentini prende 16350 voti mentre Cosentini stesso come candidato sindaco riesce a raccoglierne appena la metà, cioè soli 8877 consensi) – annuncia Federico Piccitto in una nota – e ribadendo il desiderio, oggi condiviso con la stragrande maggioranza dei nostri concittadini, di proiettare Ragusa verso un futuro innovativo, dinamico e laborioso, il Movimento 5 Stelle si apre con grande fiducia e spontanea sincerità a tutte le forze sociali, culturali, associative e politiche, nonché alla cittadinanza, allo scopo di incamminarsi insieme verso una concretissima rivoluzione culturale – scrive Piccitto e il Movimento 5 stelle – in grado di portare la città fuori dall’attuale palude economica, lavorativa ed istituzionale. Il Dialogo e il Confronto saranno i nostri strumenti elettorali dei prossimi giorni per condividere con tutte le organizzazioni cittadine un programma politico di forte impatto civile, che sappia aggredire e vincere le problematiche che impediscono serenità e lavoro alla nostra città e quindi ad ognuno di noi. Avvieremo quindi velocemente, per i prossimi 10 giorni, – scrive il Movimento 5 stelle – un percorso elettorale fatto di confronti serrati con i movimenti politici disponibili al dialogo, di ascolto di ogni singolo cittadino che abbia voglia e desiderio di suggerire proposte e idee nuove, di incontri con tutte le forze produttive che hanno già compreso che Federico Piccitto rappresenta l’unica soluzione per l’attuale contesto politico venutosi a determinare”.
Partecipiamo analizza il voto
“La prima analisi del voto conferma un dato straordinario per il candidato Giovanni Iacono e per la lista che in poco più di due mesi è riuscita a portare in Consiglio Comunale due Consiglieri ed ottenere il 7,35 % superando in percentuale e in voti la lista del Pdl che è al limite della soglia di sbarramento, di Megafono del presidente della regione, dell’Udc di Ministri e parlamentari. Il dato più rilevante – si legge nella nota di Partecipiamo – è il successo personale del candidato Iacono che è risultato il candidato con il maggiore scarto di voti avuti rispetto ai voti di lista, Iacono ha infatti ottenuto + 44 % di voti rispetto alla lista, Cosentini -46%, Barone + 6 %, Platania + 29, Piccitto + 38 %, Antoci – 24 %. Il dato conferma che la candidatura Iacono è stata la variabile indipendente rispetto alla dinamica del voto di lista”. Giovanni Iacono ha dichiarato: “sono molto soddisfatto perchè abbiamo ottenuto un risultato straordinario e per poche centinaia di voti siamo stati, da soli e a mani nude, in competizione per il ballottaggio. Bisogna, adesso, continuare ad impegnarsi per il Patto civico di cittadinanza e per dare alla città – dice Giovanni Iacono – un governo programmatico di cambiamento e di forte rinnovamento e in tale direzione opereremo.”
COMISO, PER UN SOFFIO SPATARO NON VINCE AL PRIMO TURNO
Sarebbero bastati altri 54 voti a Filippo Spataro, ma si è “fermato” a 7577, pari al 49,83% e quindi dovrà affrontare al ballottaggio il sindaco uscente, Giuseppe Alfano, che ha ottenuto 5960 voti pari al 39,19%. Briciole di voti per gli altri candidati: 567 (3,73%) a Eugenio Bonifacio (M5S), 409 (2,69%) a Carmelo Sallemi, 403 (2,65 %)a Elena Insacco, 291 (1,89 %)a Giovanni Tummino.
LE PREFERENZE DI RAGUSA: ANGELO LA PORTA IL PIU’ VOTATO
Nel Pd il primo è Giorgio Massari con 616 voti, seguito da Mario D’Asta 375, Nanny Frasca 357, Gianni Lauretta 351, Salvatore Avola 341, Alessandra Sgarlata 269, Giovanni La Cognata 222, Antonio Di Paola 210. Nella lista Ragusa Domani il più votato è Giuseppe Lo Destro con 515 preferenze, seguito da Elisa Marino 512, Salvatore Gulino 463, Titì La Rosa 418, Giorgio Firrincieli 291, Enzo Cilia 265, Franco Linfanti 237. Movimento Città: Carmelo Ialacqua 447 voti, Serena Blundo 339, Carmelo Tumino 321, Francesco Assenza 297, Enrico Platania 285, Maria Grazia Criscione 259, Tiziana Celiberti 230. Nella lista Territorio il più votato è stato Angelo La Porta che ha ottenuto 747 preferenze, seguito da Raffaele Schembari 417, Vito Frisina 368, Giuseppe Di Noia 291, Massimo Occhipinti 272, Giovanna Gurrieri 269, Mario Galfo 242, Salvatrice Firrincieli 238, Michele Tasca 226. Nel Movimento 5 Stelle, che potrebbe eleggere ben 18 consiglieri in caso di vittoria del candidato a sindaco Federico Piccitto, il più votato è stato Antonio Tringali con 503 preferenze, seguito da Federico Piccitto 447, Zara Federico 248, Massimo Agosta 190, Serena Tumino 144, Davide Brugaletta 141, Nella Disca 128, Gino Licitra 111, Maurizio Stevanato 111, Filippo Spadola 104, Luca Leggio 87, Loredana Antoci 86, Luca Schininà 78, Dario Fornaro 76, Salvatore Dipasquale 74, Manuela Nicita 71, Giovanni Liberatore 70, Mirella Castro 66, Gianna Sigona 62. Idee per Ragusa: primo Giorgio Mirabella con 514 voti, seguito da Maria Malfa 422, Piero D’Aragona 403, Giovanni Di Mauro 313, Stefano Occhipinti 216. Partecipiamo: primo Giovanni Iacono con 374 preferenze, seguito da Salvatore Martorana 287, Concetta Camillieri 230, Raffaella Spadola 169, Peppe Tumino 164. Udc: Sonia Migliore 700 voti, Rita Mantello 339, Salvatore Fidone 328, Gianni Distefano 273, Sebastiano Zagami 204, Giulio Maltese 196. Pdl: Maurizio Tumino 607, Salvo Mallia 382, Mario Chiavola 254. Megafono: Mario Chiavola 483, Emanuele Distefano 244, Fabrizio Ilardo 222, Enzo Licitra 213. Movimento Civico Ibleo: Gianluca Morando 312, Filippo Angelica 249, Pippo Schembari 249, Enzo Pelligra 238. Ragusa Protagonista: Giovanni Cappuzzello 257, Gina Vaccaro 244, Marco Vicari 189, Filippo Frasca 177. Costruiamo il futuro: Fabio Capuano 117, Giovanni Gurrieri 105.
PD, PRIMO PARTITO A RAGUSA
La lista del Pd conquista 4233 voti pari all’11,94%, Ragusa Domani 4098 (11,56%), Movimento Città 3413 (9,63%), Territorio 3413 (9,63%), Movimento 5 Stelle 3411 (9,62%), Idee per Ragusa 3076 (8,68%), Partecipiamo 2606 (7,35%), Udc 2393 (6,75%), Pdl 2306 (6,50%), Megafono 2213 (6,24%), Movimento Civico Ibleo 1890 (5,33%). Non raggiungono il quorum per entrare in consiglio comunale le liste Ragusa Protagonista con 1760 voti (4,96%) e Costruiamo il futuro 643 voti (1,81%).
RAGUSA, BALLOTTAGGIO COSENTINI – PICCITTO
Il candidato di Pd, Megafono e liste civiche, Giovanni Cosentini, ottiene 8877 voti pari al 29,34%, mentre la coalizione che lo sostiene con il 46,11 % dei voti (16350), non conquista il premio di maggioranza (18 consiglieri su 30). Il premio sarà assegnato allo schieramento che appoggerà il candidato sindaco che vincerà il ballottaggio. Federico Piccitto, candidato del Movimento 5 Stelle, con 4732 voti, pari al 15,64%, si va al ballottaggio. Al terzo posto Franco Antoci, sostenuto da Pdl e due liste civiche, con 4555 voti, pari al 15,05% (solo 177 voti meno di Piccitto). Enrico Platania del Movimento Città ottiene 4400 voti pari al 14,54%, Ciccio Barone 3953 (13,06%), Giovanni Iacono 3741 (12,36%).
LA COMPLICITA’ DEL PD, E IL SORRISO DI FEDERICO PICCITTO
C’è qualcosa di straordinario in questo risultato, si chiama verità, e di solito la verità non va d’accordo con la politica che è mediazione logorante per tenere uniti pezzi di realtà. Stavolta il groviglio era talmente strozzante da imporre lo strappo netto, la vita. Il patto Cosentini – Pd, l’incontro tra Nello Dipasquale e Calabrese – dire inciucio è poco e l’appiccicoso termine che costringe la bocca a succhiare e assaporare se stessa ci offre persino un minimo di piacere, seppur volgare, mentre il patto era ed è umiliante e quindi asciutto, secco, desolante, – si è frantumato, il patto, come un gingillo. Il Pd è uscito devastato da questa intesa, e Cosentini si è ritrovato nella sua storica dimensione di sconfitto, di gregario. La questione, per entrambi, non è quanto, come o se siano stati presi in giro da Dipasquale che una volta giunto al traguardo della onorevolezza di certo non giudica vitale il successo dell’ex suo vice, ma il grado di complicità e di ottusità raggiunto dal Pd. Il partito democratico ha preferito appiattirsi nella probabilità di un governo che offriva come garanzia di buona condotta affarismo, spirito di cricca, sottocultura, provincialismo, invece di rischiare puntando sul risveglio delle coscienze. Il Pd ha chiuso gli occhi, le orecchie ed il cuore e si è gettato con la bocca spalancata nel sogno delle succulenze di governo raccontandosi che alla fine non erano tanto male Dipasquale ed i suoi amici; non era male l’ex sindaco perché aveva vinto più volte e per giunta era passato a sinistra. Non parliamo più di questo passaggio perché tutti sappiamo che la qualità, il valore e la dignità delle persone si misurano con giudizi che vanno oltre ai titoli di presentazione e rimaniamo sul concetto di complicità. Come ha fatto il Pd a non sentire la nausea, lo sconcerto, l’avvilimento, la vergogna che attraversava tutta la città, tutta la sinistra? L’ha fatto dimenticando i propri valori, il proprio passato e soprattutto il dovere di pensare il futuro; ha rinunciato alla coerenza e con spregiudicatezza si è buttato con Cosentini. Il successo meritato di Platania – parleremo sì di Piccitto e di cinque stelle fra breve – dimostra che la via naturale per il Pd era confermare l’accordo di due anni fa con il movimento Città e fare di tutto per trovare l’unità della sinistra ovvero anche con Iacono. Calabrese ha preferito andare con le brache calate da Cosentini – avendo ricevuto dai “nuovi compagni” persino l’affronto della porta sbattuta in faccia ossia il no alle primarie – irrigidendosi tuttavia sulla ipotesi di rinunciare alla candidatura a favore di Platania o di Iacono. Si dirà che il settarismo della sinistra si è appalesato nella inconcludente distinzione tra Città e Partecipiamo; infatti, insieme, i due, avrebbero raggiunto il ballottaggio, ma la nostra cultura progressista e la storia dei partiti di massa ci hanno insegnato, nei decenni, che la rinuncia del dirigente a favore della candidatura dell’indipendente di prestigio o del moderato illuminista è vincente. Calabrese poteva scegliere Platania ed ha preferito Cosentini, poteva scegliere Iacono ed ha preferito Cosentini. Si è orientato, il Pd, alla peggiore offerta, in linea con quel che si è visto in Parlamento dove uomini come Prodi e Rodotà sono stati scartati per alterigia o vendetta di bande. La politica però non si fa con i se à “se il partito democratico si fosse presentato unito con gli altrià” , ma con quel che si ha, e noi abbiamo Federico Piccitto che è un giovane onesto, fresco, preparato, e fa parte del movimento di Grillo che fa tanta paura perché siamo abituati ad accontentarci del peggio perché siamo stati, finora, quello che pensava Calabrese, quelli che non osavano mai. Federico Piccitto non è inadeguato, come ci diranno tra qualche ora, è solo nuovo, pulito, e vuol fare cose contemporanee e giuste per l’ambiente, per l’urbanistica, per la parità sociale. Se l’inadeguatezza è sinonimo di onestà e di coraggio, diciamo viva l’inadeguatezza al potere, e invece di guardare le tante pagliuzze di Grillo, i suoi toni esagerati e parodossali, guardiamo la trave che ci attraversa gli occhi e l’anima e che ci ha infettato la mente. Il buono del grillismo è volere ricondurre la politica entro margini morali, e Dio solo sa quanto Ragusa abbia bisogno di tale cura. E’ un uomo di 36 anni Federico Piccitto, un bravo ingegnere elettronico che vanta un lavoro – ottenuto per merito – in una ditta americana, e speriamo che sia inadeguato al marciume, al declino, al clientelismo, alla ignoranza divenuta virtù nei terribili anni che abbiamo vissuto. Ci diranno che non si può lasciare la città nelle mani insipienti di questo ragazzo, mentre le loro mani hanno mille sapienze nel girar le cose. Non si deve avere paura dei giovani, non si deve avere paura di guardare avanti. Basta guardare il sorriso di Federico Piccitto, la sua calma, la sua moderazione innata, per accorgersi che quelli inadeguati siamo noi che ci eravamo spenti. Povero Calabrese che non si è accorto di quanto la città fosse pronta al cambiamento, povero Pd costretto nella gabbia della complicità mentre fuori, tra la polvere delle macerie, son rispuntati il sole e le stelle! Il meteo a Ragusa Martedì giornata serena. I venti soffiano da Nord Ovest con raffiche sino a 26 Km\h. Le temperature oscilleranno tra i 12 ed i 25 gradi.
Elezioni amministrative 2013 – BALLOTTAGGIO A RAGUSA, MODICA E COMISO
Si andrà al ballottaggio per la scelta dei sindaci di Ragusa, Modica e Comiso. A Ragusa vanno al turno di ballottaggio Giovanni Cosentini (28,6%) e Federico Piccitto (16,3%); a Modica Ignazio Abbate (26,5%) e Giovanni Giurdanella (21,3%); a Comiso Giuseppe
Alfano (40,7%) e Filippo Spataro (47,9%). Si tornerà al voto il 23 ed il 24 giugno.
ACATE, FRANCO RAFFO E’ IL SINDACO
La città del castello dei Principi di Biscari ha il suo nuovo sindaco. E’ Franco Raffo, sostenuto dalla lista Uniamo Acate. Raffo aveva già designato come assessori Ermelinda Capizzi e Letizia Zaffarana. Il nuovo sindaco di Acate è stato eletto con una percentuale del 42% circa. Ricordiamo che ad Acate si era recato alle urne il 72,62% degli aventi diritto al voto, ovvero 5132 elettori (2538 maschi e 2594 femmine). Gli altri candidati alla carica di primo cittadino erano Gianni Iacono, Pippo Monello, Vito Cutrera e Giovanni Di Natale.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE CROLLA L’AFFLUENZA
Il dato peggiore lo fa registrare Comiso, dove alle 22 di domenica aveva votato il 51,85 per cento degli aventi diritto (13.465 elettori). Un meno 10,07 per cento rispetto a cinque anni fa. Anche a Ragusa il calo è netto. Il capoluogo ha fatto registrare una diminuzione del numero dei votanti, rispetto a due anni fa, del 9,27 per cento. Alle 22 avevano votato 20.027 elettori, pari al 43,83 per cento. A Modica alla stessa ora avevano votato 23.307 elettori, pari al 49,93 per cento. Un calo, rispetto alle passate amministrative, del 5,73 per cento. Infine Acate, dove il calo è stato più contenuto, l’1,28 per cento, con 4.096 votanti. Lunedì alle 15 chiuderanno i seggi e solo allora si potrà conoscere la percentuale definitiva dei votanti. Dalle 15 in poi inizierà lo spoglio. S’inizierà dai candidati sindaco. Toccherà poi alle liste e ai singoli candidati al consiglio comunale.
Elezioni a Modica, garantito il trasporto dei diversamente abili
In occasione delle consultazioni elettorali del 9-10 giugno, l’ente ha attivato un servizio a beneficio degli elettori diversamente abili che intendano esercitare il diritto di voto. Il servizio è assicurato dalla Cooperativa “Alberto Portogallo” che si curerà del trasporto dei diversamente abili nei seggi elettorali. Telefonare al signor Giovanni Cassarino al 331 7415906 o al Comune.
Appello al voto utile di Marcello Cappello
Sono un elettore che ha sempre votato a sinistra.
Due anni fa ho seguito con simpatia Sergio Guastella, ho stima per Giovanni Iacono e per Platania. Ho alcune perplessità su Grillo ed il suo Movimento.
Dopo l’innaturale e sciagurata scelta del gruppo Calabrese di portare il PD sul maggiorente di Totò Cuffaro, era obbligo etico e politico che Platania e Iacono unissero le loro forze, in partenza certo non preponderanti, per dare una speranza ed una dignità alla sinistra in questa città. Ciò non è avvenuto.
Il rimpallo di responsabilità classico in questi casi, poco interessa. Le responsabilità e l’onere, ricade parimenti in capo a tutti e due. Ora entrambi narrano di esaltanti campagne e di grande entusiasmo e seguito. Al netto dell’adrenalina di campagna elettorale e la conseguente sopravvalutazione, tutto ciò non sembra, se solo visto con obbiettività.
Due Formazioni senza prospettiva a rischio quoziente di sbarramento nelle liste, con qualche numero in più forse sulle candidature.
Non vorrei continuare a campare democristiano… Cosentini – Antoci, bella prospettiva.
Ho visto in questa campagna elettorale, finalmente chi sono questi dei 5 Stelle a Ragusa. Certo non esperti della politica, certo non il massimo per conoscenze amministrative, ma comunque persone intelligenti, in buona fede, di buon senso ed equilibrati.
Ho visto che godono di un consenso diffuso, distribuito orizzontalmente. Sicuramente non confermeranno i voti di 3 mesi fa (16500 elettori) cioè oltre il 40%, ma spero che terranno comunque abbastanza da poter insidiare il secondo posto di ballottaggio.
Questa città deve cambiare, liberarsi, dall’oppressione vetero-democristiana, per farlo in democrazia ci vogliono i voti e al di la della propaganda, Iacono e Platania, sono fuori da questo obbiettivo e la loro scelta non da speranza.
Voterò , superando le mie resistenze, Federico Piccitto, nella speranza di vedere un tempo, anche confuso, ma comunque nuovo.
Marcello Cappello
Chiusura campagna elettorale del Movimento Città Enrico Platania Sindaco
Venerdì 7 giugno alle 20,30 al City (Cityparco ex Villa Margherita) di Ragusa si terrà la festa per la chiusura della campagna elettorale 2013 del Movimento Città – Enrico Platania Sindaco. Una serata all’insegna dell’allegria e del divertimento con un programma ricco di attrazioni fra le quali: per la musica, doppia esibizione live di ‘Enzo e il cattivo tempo’ e della band ‘Moved’; per la danza, il flamenco proposto dall’ass. danza Palladium; per il teatro, le Mirantone con ‘Le mogli degli assessori’ e alcuni interventi di ‘Attori in Movimento’ capitanati dal noto attore ragusano Salvo Giorgio.
Patto Civico di Cittadinanza per Giovanni Iacono Sindaco
Venerdì 7 alle ore 21 a Piazza Pola a Ragusa Ibla si terrà la festa di chiusura della campagna elettorale di Giovanni Iacono candidato sindaco di Partecipiamo. Saranno presenti i candidati al consiglio comunale, gli assessori designati, gli esperti a titolo gratuito, le famiglie, gli amici ed i simpatizzanti, oltre naturalmente il candidato sindaco. Sul palco di Piazza Pola si alterneranno gli attori Vania Orecchio e Massimo Leggio, il cantautore Giacomo Schembari in Trio acustico, piano e voce, con Gianni Amore alla fisarmonica e Flavia La Perna alle percussioni, e il duo Heliantes (alias Serena e Fiammetta Poidomani) che eseguiranno brani tratti da “Canti della memoria”, spettacolo incentrato sulla musica popolare del Sud Italia, in particolare sui canti tradizionali risalenti a diverse epoche della storia d’Italia.
CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE DI GIOVANNI COSENTINI
Chiusura della campagna elettorale di Giovanni Cosentini, candidato a sindaco di Ragusa, venerdì 7 giugno, a partire dalle 21, a Poggio del Sole resort, sulla strada provinciale Ragusa-mare. “Sarà soprattutto un modo – dice il candidato a sindaco di Territorio, Ragusa Domani, Lista Crocetta-Il Megafono, Pd e Udc – per stare assieme e per confrontarci dopo il gran lavoro fatto per comunicare a tutta la città il nostro progetto. Sono molto entusiasta perché, come ho avuto modo di ribadire in questi giorni, una città come la nostra la si può amministrare soltanto se la si ama. E noi abbiamo dimostrato già in passato di tenerci parecchio e vogliamo fare ancora di più per il prossimo futuro. Invitiamo tutti coloro che vogliono trascorrere una serata in nostra compagnia ad essere presenti”.
RAGUSA, L’APPELLO FINALE DI MARIO CHIAVOLA A POCHI GIORNI DAL VOTO
“Serve un’assunzione di responsabilità per la nostra città. E per questo motivo chiedo di votare volti nuovi, soprattutto al Consiglio comunale. E’ necessario darsi da fare per concretizzare il rinnovamento. Soprattutto tra i giovani”. E’ il contenuto dell’appello finale, in vista delle amministrative del 9 e 10 giugno a Ragusa, lanciato dal presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, dirigente provinciale de “La Destra”. “Proprio perché credo che le novità possano solo portare bene alla nostra città – prosegue – mi rivolgo a tutti coloro che sono stanchi della politica fatta sempre dalle solite persone. Tutte degnissime, per carità, ma ormai stantie, attorcigliatesi su loro stesse, incapaci di vedere oltre il loro naso e di garantire una gestione della cosa pubblica più ampia. E’ fondamentale, soprattutto, che in questo periodo in cui si cavalca l’antipolitica, la scelta dei cittadini – dice Chiavola – sia quella di fare prevalere la Politica con la P maiuscola. Se così non sarà non avrà senso continuare a lamentarsi perché ci sono sempre le stesse facce a confronto con le stesse problematiche. Come associazione “Ragusa in Movimento” abbiamo cercato di fare prevalere il dialogo con le persone, di spiegare quali le ragioni che ci hanno spinto a scendere in campo”.