Le forze politiche progressiste e moderate della città di Ragusa, nello specifico Partito Democratico, UDC, Megafono e Territorio, sulla base dell’alleanza regionale di centrosinistra che sostiene il presidente Rosario Crocetta, ritengono che per la scelta del candidato a Sindaco per le prossime elezioni comunali di Ragusa la parola spetti alle elettrici ed agli elettori attraverso primarie democratiche e indicono per la giornata di domenica 14 aprile 2013 dalle ore 8.00 alle 22.00 in piazza Libertà presso dei gazebo appositamente attrezzati, e in alternativa nel caso ci fosse maltempo presso la Camera di Commercio, la consultazione primaria per l’individuazione del candidato Sindaco della città di Ragusa, nelle forme e modalità stabilite dal seguente regolamento ispirato a criteri di trasparenza e ampio coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine. Le forze politiche ribadiscono che l’alleanza di centro-sinistra è un patrimonio da valorizzare per assicurare la svolta politica e amministrativa di cui Ragusa ha bisogno. Che la coalizione di centro-sinistra debba essere mantenuta in ogni fase dell’intero percorso elettorale sino all’elezione del sindaco e che tale impegno debba essere preliminarmente sottoscritto dai candidati alle primarie escludendo accordi ed alleanze con i soggetti politici che non parteciperanno alle primarie, a meno di un consenso unanime da parte di tutta la coalizione stessa. Le forze politiche, sottoscrivendo il presente regolamento, si impegnano altresì a garantire un adeguato sostegno allo svolgimento della consultazione primaria, in particolare per quanto attiene la comunicazione necessaria a promuovere la più ampia partecipazione.
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RAGUSA, PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA LA DATA DI PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE RINVIATA A SABATO 6 APRILE
Si è riunito il Comitato organizzatore delle primarie di centrosinistra formato da Nanny Frasca (Pd), Ettore Di Paola (Udc), Salvatore Giaquinta (Megafono) alla presenza dei segretari o coordinatori cittadini dei rispettivi partiti, Calabrese, Migliore e Giaquinta. Da parte del Comitato è stata elaborata la carta degli intenti e il regolamento delle primarie sulle linee guida elaborate e decise nelle scorse riunioni. Tali documenti vista l’assenza del Movimento Territorio potranno essere modificati e/o emendati. Constatata l’assenza di rappresentanti del movimento Territorio, il Comitato organizzatore, sentiti i rispettivi segretari, decide di posticipare la presentazione delle candidature a sabato 6 aprile 2013 fino alle ore 12 presso la sede del Partito Democratico di Ragusa in via Natalelli, 58, luogo in cui si sono effettuate quasi tutte le altre riunioni dell’organismo stesso.
Amministrative a Ragusa I dirigenti regionali del Pd “E’ il segretario Calabrese a rappresentare la linea”
“L’unica persona titolata a rappresentare la linea del Pd a Ragusa è il segretario cittadino nella persona di Giuseppe Calabrese”. E’ quanto afferma l’on. Enzo Napoli del coordinamento regionale del Pd per sgombrare il campo da ogni equivoco rispetto alle varie prese di posizioni che, riguardo all’argomento primarie di coalizione, si sono registrate in questi ultimi giorni. Con riferimento alla conferenza stampa tenuta dal “secondo circolo” del Pd, l’onorevole Napoli aggiunge: “Ognuno può esprimere la propria opinione, è importante che lo si faccia, ma la linea del partito è espressa dal segretario”. Dal canto suo Calabrese dice: “quando avevamo detto che la nascita di altre realtà interne al partito avrebbe creato confusione, avevamo visto giusto”.
L’onorevole Assenza: “Serve una legge per i lavoratori esposti all’amianto”
“Altro che diritto al lavoro salubre, come vogliono la Carta costituzionale e come è stato più volte sancito da sentenze giuridiche: in Sicilia, ancora, non esiste nemmeno una norma volta alla tutela dei lavoratori esposti al rischio amianto”. Lo denuncia il deputato regionale del Pdl Giorgio Assenza il quale ha depositato un disegno di legge, firmato anche dagli altri suoi colleghi di gruppo all’Ars, finalizzato alla salvaguardia dei lavoratori e al sostegno dei soggetti colpiti da asbestosi e delle loro famiglie. “Nelle altre regioni italiane – riprende Assenza – l’asbestosi è realmente riconosciuta fra le malattie professionali mentre in Sicilia viene negato il diritto perfino alla maggiorazione contributiva e non si è ancora provveduto a introdurre norme per armonizzare la legislazione nazionale con quella regionale”. Molti i casi eclatanti legati alle conseguenze subite dai lavoratori dei Cantieri navali di Palermo, dai tanti lavoratori vittime dell’amianto a Ragusa, a Siracusa e nel sito gelese ove è intervenuta la Procura con un provvedimento di sequestro, per non parlare di San Filippo del Mela, nel Messinese, dove su 218 operai della Sacelit ben 11 sono già morti a causa della esposizione all’asbesto. Il disegno di legge di Assenza prevede la promozione della prevenzione, innanzitutto, con sorveglianza sanitaria continua; la costituzione di un fondo vittime dell’amianto e l’istituzione di un registro dei lavoratori a rischio e eventuali contributi per i colpiti dall’asbestosi, a patto che risultino già iscritti nei registri. Per queste finalità, si dovranno stanziare 5milioni per il primo triennio.
Amministrative a Ragusa, Sel propone il Polo Civico Riformista
Un Polo Civico Riformista, è questa l’idea di Sel Ragusa per unire le forze politiche ed i movimenti civici che per le prossime elezioni amministrative di Ragusa propongono un modello di sviluppo innovativo ed ecosostenibile per la città. “Ragusa ha bisogno di un polo civico riformista – si legge in una nota di Sinistra Ecologia e Libertà – in grado di interpretare al meglio la domanda di cambiamento che proviene dalla società. Agli elettori che reclamano legalità, trasparenza e partecipazione attiva – continua Sel – si può proporre una candidatura a Sindaco e una guida di governo della città effettivamente antitetica alla precedente amministrazione”. Sel sostiene la proposta di primarie per l’individuazione del candidato a sindaco del polo civico riformista che vedrebbero protagonisti Giovanni Iacono, che è candidato a sindaco anche col sostegno di Sel, ed Enrico Platania, anch’egli candidato a sindaco, sostenuto, però, dal Movimento Città.
Ragusa, gettoni della conferenza capigruppo da restituire
Sono in totale 35.328 euro le somme che 35 consiglieri ed ex consiglieri comunali devono restituire al Comune. Il motivo? Si tratta dei gettoni di presenza delle sedute di conferenza dei capigruppo che non avrebbero trattato punti specifici, ma solo fissato le date dei consigli comunali. In quei casi, la legge prevede che non vi sia alcun gettone di presenza. Tuttavia era stato corrisposto. Adesso gli uffici hanno fatto dei calcoli stabilendo le quote da restituire al Comune. Le somme sono state percepite negli anni 2010, 2011 e 2012 (nel 2013 ancora non sono stati liquidati i gettoni di presenza dei consiglieri). Questo l’elenco dei consiglieri con le somme da restituire: Peppe Calabrese (2.368), Giorgio Mirabella (1.472), Filippo Angelica (2.304), Maurizio Tumino (256), Titì La Rosa (1.728), Salvatore Fidone (1.984), Alessandro Tumino (640), Giuseppe Lo Destro (1.536), Giorgio Firrincieli (64), Gianluca Morando (64), Mario Galfo (2.112), Gianni Lauretta (128), Emanuele Distefano (64), Mario Chiavola (1.728), Massimo Occhipinti (576), Enzo Licitra (1.408), Salvatore Martorana 1.856), Rosario Cintolo (1.344), Giuseppe Tumino (64), Enrico Platania (832), Gianpiero D’Aragona (256), Giovanna Criscione (192). Trattandosi di somme che riguardano anche gli anni passati, ci sono anche ex consiglieri: Vito Frisina (832), Carmelo La Porta (1.280), Corrado Arezzo (320), Filippo Frasca (1.152), Giuseppe Cappello (1.664). Ed ancora Giuseppe Di Noia – che adesso ha un’indennità fissa come presidente del consiglio – per gli anni precedenti deve restituire 1.664 euro, Giuseppe Distefano (64), Fabrizio Ilardo (2.176), Sonia Migliore (1.792), Riccardo Schininà (64). Per i consiglieri in carica si procederà con conguagli, dal momento che il pagamento dei gettoni procede a rilento. Con i gettoni di dicembre si recuperano quasi diecimila euro. Le altre con i mesi successivi. Diversa situazione per gli ex consiglieri, che con il Comune dovranno trovare una soluzione per la restituzione delle somme. Il gettone, fino al 31 dicembre 2012, era 64 euro, lo stesso di una seduta di consiglio comunale o di commissione.
PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA A RAGUSA IL 14 APRILE
I rappresentanti della coalizione di centrosinistra di Ragusa Pd, Udc, Megafono, Territorio (ndr: non è una barzelletta, anche se verrebbe da ridere o …da piangere), su indicazione delle rispettive segreterie regionali che fanno riferimento al Governo regionale siciliano hanno stabilito di tenere le primarie al fine di scegliere il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra tra i candidati che saranno espressi singolarmente dai partiti della coalizione. E’ stato costituito un comitato organizzatore che si riunirà il prossimo martedì pomeriggio per regolamentare le primarie stesse e ricevere le candidature, entro giovedì 4 aprile. I punti programmatici di riferimento della coalizione sono quelli già espressi dal Governo Crocetta.
PRIMARIE CON TERRITORIO? NO GRAZIE, NE FACCIAMO VOLENTIERI A MENO
Iniziano le proteste da parte di sostenitori e iscritti al Pd. Ne è esempio questa nota di un elettore modicano del centrosinistra che scrive: “La decisione assunta a Palermo da Pd, Udc, Megafono e Territorio per rafforzare e dare slancio al centrosinistra si muove nella direzione di consolidarlo attraverso le primarie nelle imminenti elezioni amministrative. Tuttavia esse non sono realizzabili in tutti i vari comuni in cui si andrà a votare. Non è pensabile, ad esempio, che chi era intruppato sino a qualche mese fa nel centro destra o chi ha cambiato pelle e casacca di settimana in settimana ed inoltre, è già da mesi in campagna elettorale per la carica di sindaco, possa, ora, essere candidato alle primarie del centrosinistra. Il centrosinistra non è un autobus dove si può salire a proprio piacimento all’ultima fermata. Quel mezzo da sempre ignorato come strumento di trasporto ma di colpo diventato un jet”.
Un iscritto del Pd di Modica
Primarie del centrosinistra, Gianni Distefano soddisfatto
“Esprimo soddisfazione per la decisione assunta dal livello regionale del centrosinistra di svolgere le primarie a Ragusa per una scelta unitaria del candidato a sindaco. La politica oggi deve riconciliarsi con la gente e per farlo il modo migliore è quello di mettere da parte le divisioni e focalizzare i punti in comune nell’interesse della buona amministrazione”. Così Gianni Distefano componente del consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario che aggiunge: “Auspico che dopo anni di divisioni e contrapposizioni si possa costruire un progetto di centrosinistra a forte caratterizzazione civica che includa le migliori espressioni della nostra città che ha bisogno di persone capaci di amministrare che sappiano coniugare l’entusiasmo dei giovani e l’esperienza di chi ha già amministrato. Nomi come Calabrese, Cosentini e Migliore e altri che si possono aggregare, se riescono a voltare pagina e concentrarsi su un programma innovativo e condiviso potranno rappresentare la migliore risposta all’antipolitica e alla deriva populista”.
NELLO DIPASQUALE E GIOVANNI COSENTINI: DALLA GROSSA COALIZIONE ALLA RITIRATA
L’unica certezza di queste ore è il sicuro rimpianto che sentirà Nello Dipasquale per la anarchia di Forza Italia e di quel partito delle libertà abbandonato per divenire deputato. Per la prima volta, dopo anni di dominio politico incontrastato, il suo ego si è dovuto adattare al confronto, accettarlo e poi subirlo, ed uscire piegato dalla riunione regionale con i vertici del centrosinistra. La corsa folle di Territorio, il lancio di Cosentini, gli accordi già chiusi con la sua cricca dei soliti noti affaristi, il patto con Nino Minardo, la promessa della vicesindacatura a Giovanni Occhipinti, la fissità nel trattare Ragusa ed i ragusani come preda facile, trattabile, sensibile ad ogni tipo di illusionismo, si sono schiantati, a Palermo, di fronte ad un ostacolo che Dipasquale non aveva mai messo in conto: le regole. Poche, semplici, chiare: rispettare la cornice che regge il governo regionale e distinguersi dal Pdl, ossia presentarsi all’elettorato con le tre sigle, Megafono, Udc, Partito democratico, e scegliere il candidato attraverso le primarie. Ha lottato Dipasquale per divincolarsi, tuttavia alla fine ha dovuto accettare con una stretta di mano il percorso di coerenza individuato che porta al ritiro della candidatura di Cosentini da sottoporre poi alla competizione delle primarie di coalizione. Non è scontato che l’intesa o meglio la resa di Nello Dipasquale sfoci nella ritirata di Cosentini; sono molteplici le scappatoie per sottrarsi all’accordo di Palermo; all’ex sindaco onorevole basterebbe riferire che Cosentini non si schioda neanche se Crocetta con la sua splendida dentatura gli strappa tutti i cartelloni. La maggioranza di centrosinistra ha però messo fine alla bugia sull’onnipotenza del deputato che proprio perché vincolato, suo malgrado, (ricordiamoci che la formazione del gruppo Territorio all’Ars è durata l’espace d’un matin) alla lista Megafono, non può più permettersi di giocare con la sua destra, che ancora lo riconosce come punto valido di riferimento nella gestione di un sistema di potere servile e connivente che ha annientato la dignità e le speranze della piccola Ragusa. Sentire, l’altro ieri, dall’amico Mario Papa, il candidato Giovanni Cosentini che incitava al trasversalismo, alla grossa coalizione, tratteggiando la città come una comunità che niente ha da invidiare alle tante e graziose città europee, non è stato irritante, solo patetico. I due, Dipasquale e ora Cosentini, sono talmente lontani ed estranei dalle idealità e dal parlare del centrosinistra che tirano fuori solo ciò che li fa sentire maggiormente puliti e a posto nel loro opportunistico trasloco, ossia quel “non c’è più destra nè sinistra”, che rincuora i qualunquisti, che spiana le differenze, che giustifica ogni sorta di ambiguità e nostalgia. Nello Dipasquale l’accordo con il Pdl l’aveva non solo chiuso, era andato oltre: aveva garantito che la maggioranza che governa la Regione lo avrebbe accettato senza battere ciglio, forte della sua costante frequentazione con le segreterie regionali che lo accredita, nonostante il suo passato, come un riferimento qui in periferia. Dipasquale era convinto che nessuno potesse mandare a gambe per aria il suo progetto; era certo di spiazzare tutti e di prendersi, per sfinimento e consunzione, molte delle altre sigle di partito. Era, fra l’altro, un’operazione che faceva il paio con la spaccatura – irrilevante nelle quantità ma ben gonfiata nella comunicazione – in atto nel Partito democratico locale architettata da Gianni Battaglia. Ed infatti sino a qualche ora fa sia il Pd che il Pdl apparivano stremati, confusi, incapaci di risolversi e forse destinati a confluire spinti da invisibili e percepibili entità verso il primo attore, o meglio verso il burattinaio di tanto caos. Di botto la macchina perfetta di Dipasquale lo ha lasciato col culo per terra: crollati gli sportelli, parafanghi a terra, e motore in fumo. Va dato atto a Giovanni Mauro del suo nobile contributo: un colpo di genio il sì a Mallia, che è risuonato nel Pdl come un gancio da ko. Minardo, Mallia, Occhipinti, sono stati costretti ad uscire allo scoperto, senza più riuscire a contenere il patto, non più segreto, di grassissima coalizione; ed è stata proprio questa verità non più celabile che ha indotto il Pd regionale a piantare i paletti di identificazione e la tabella di vietato accesso al Pdl, in conformità con la linea di Bersani. Sono ore difficilissime e nervose per Nello Dipasquale. Cosentini tratta con il Pdl affinchè questo rinunci al simbolo e si proponga sotto false spoglie, con la solita lista civica di convenienza, ma questo sotterfugio non garantisce la vicesindacatura ad Occhipinti perché squadre e programmi in caso di primarie sono da azzerare e riformulare in base a quella cornice, Pd, Megafono, Udc. Un successo irto di pericoli e colmo di amarezze, per Calabrese, l’annuncio di ritirata di Cosentini che, dalle notizie che circolano in queste ore, non sembra propenso alla sfida delle primarie. Difficile portare quell’elettorato a votare due volte; e comunque, nel caso Cosentini accettasse, la partita sarebbe aperta, fermo restando l’assurdità della condizione in cui versa il Pd costretto a misurarsi con quel che è ancora visceralmente il fiorfiore della destra berlusconiana qualsiasi nuova strada o nome essa abbia imboccato. Questo è il risultato della virata a sinistra di Nello Dipasquale, questo è lo sporco sentiero che si deve attraversare col pugnale tra i denti. Cosa farà dunque Cosentini? Si sa che è uomo docile, e obbedirà a quel che gli comanderà Dipasquale. E tutti gli altri? Sulla carta il candidato di Grillo si rafforza perché le tortuosità di questo pasticciaccio che è la maggioranza regionale eccitano gli animi dei 5 stelle che mietono consensi. La sinistra radicale è anch’essa soddisfatta, per la serie “l’avevamo detto che sono una cosa sola”. Il Pd s’è presa una bella soddisfazione per la lezione data al nuovo arrivato. In stato di angoscia: Occhipinti e Minardo. Barone come sempre felice. Battaglia corrucciato. Mauro godurioso con un velo di ansia. Antoci nelle mani di Dio. Sonia Migliore garrula. Iacono e Platania in adorazione di se stessi perchè hanno sempre ragione. Quelli che fanno pena sono Dipasquale e Cosentini: gli sembrava facile fare i comunisti!
RITIRATA CON TROMBATURA
Esultano i tipografi, i 90 candidati di Nello Dipasquale puntano sulla ritirata e si rifanno le immaginette senza la scritta Cosentini sindaco; c’è chi punta al dupleface con la versione Pd. L’economia gira ma il candidato ha perso il sorriso ed è entrato nel pallone; dopo lo stop all’inciucio se la prende con Dipasquale e chiede il rimborso per le spese di cartellone. All’ex sindaco ora onorevole in stato confusionale sfugge la frase maligna che non andava detta “Tanto ci sei abituato, non è la prima volta che vieni trombato”. Cosentini ha un sussulto, spalanca la bocca, gli schizza via l’anello dallo stomaco e si avventa sul deputato. Non ha più freni, ogni sogno è perduto: magrezza e candidatura. Trombato alle primarie no, è troppo.
Sel appoggia la candidatura a Sindaco di Giovanni Iacono
L’associazione Partecipiamo e Sinistra Ecologia e Libertà appoggiano la candidatura a sindaco di Ragusa di Giovanni Iacono. Sel e Partecipiamo propongono un “laboratorio civico” e un “percorso programmatico di elaborazione comune di impegno, di idee, progetti, programmi per una città che vuole e che deve cambiare e può farlo partendo dagli ‘ultimi’, dai giovani, dai disoccupati, dalle imprese in difficoltà”. “Proponiamo uno sviluppo di Comunità – scrivono Sel e Partecipiamo – che in discontinuità amministrativa con il passato rappresenti la proposta di cambiamento che facciamo agli uomini e donne di buona volontà. Un programma alternativo, condiviso, partecipato. Un impegno e un patto civico riformista con tanti uomini e donne che propongono un candidato sindaco Giovanni Iacono che in questi anni ha lottato per il cambiamento”.
LA DESTRA: “Il PDL HA TRADITO GLI ACCORDI PUR DI ACCOMODARSI AL TAVOLO DELLA SPARTIZIONE TERRITORIALE”
Giuseppe Dipasquale, commissario de La Destra di Ragusa, ha inviato una nota che pubblichiamo. 18 marzo 2013, Salvo Mallia: “Non sono disponibile a fare un passo indietro e a ritirare la mia candidatura a sindaco espressa dal mio partito, il Pdl”. 26 marzo 2013, con un atto di responsabilità e per l’unità della coalizione di centrodestra, Ciccio Barone ritira la sua candidatura in favore di Salvo Mallia. Plauso del coordinatore cittadino del Pdl Giovanni Cultrera, soddisfazione del tavolo regolarmente strutturato. 27 marzo 2013, Salvo Mallia smentisce se stesso e strumentalmente, con una contraddizione in termini, sostiene che non è più disposto a candidarsi per il centrodestra, disponibilità che avrebbe dato 15 giorni prima. Questi i fatti. “Evidentemente – dice il commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale – aveva ragione “Giulio” quando sosteneva che “il potere logora chi non ce l’ha”. Forse ha ragione il giovane Minardo: non è questione di poltrone ma dei deretani che quelle sedute dovranno andare ad occupare per questioni territoriali. Solo spartizione del territorio ed accordi vergognosi per raggiungere tali obiettivi. Il Pdl oggi tradisce gli accordi e l’integrità della coalizione che rappresenta a livello comunale. Tradisce tutti i soggetti politici alle ultime elezioni a livello nazionale, Lega esclusa. Sono fermamente convinto che, nei prossimi giorni, i ragusani ne sentiranno di belle. Aggiungo che, se non fossi vincolato dalla dignità, dalla moralità, dalla coerenza, dalla integrità e dalla appartenenza suggerirei senza remora alcuna di votare per l’antipolitica poiché oggi la politica ha dato l’ennesimo esempio di grande “altruismo personale”. Ma voglio ancora sperare in un sussulto d’orgoglio della Politica, quella con la P maiuscola”.
Amministrative Ragusa, pronto l’accordo tra Nello Dipasquale e Pdl
Con Crocetta a Palermo, con Berlusconi e il Pdl a Ragusa. Nello Dipasquale e il suo Territorio, che ha come candidato l’ex vicesindaco Giovanni Cosentini, è pronto all’alleanza con Nino Minardo. Finisce quindi la farsa della conversione a sinistra e spunta la vera anima dell’onorevole transfugo per amore di poltrona. Trattative ancora aperte ma in via di definizione; si attende solo l’ufficialità della scelta. Per Dipasquale il bollo del Pdl sarebbe di grande imbarazzo e tenterà di tutto per salvare l’apparenza della sua nuova appartenenza. In ogni caso la posizione di Nello Dipasquale è integra, non rischia nulla, oltre alla faccia. Per Cosentini è un po’ diverso, dovrà barcamenarsi nel territorio di mezzo.
NELLO E IL MILIONE
Il signor Bonaventura
ricco ormai da far paura,
ha intascato il suo milione,
ne va fiero, gran signore.
Lui dell’acqua, anche inquinata,
se ne frega, è cosa andata.
Va su e giù per la campagna,
pasce in villa, guarda e balla.
Con Crocetta si diletta,
con la Rizza mai si becca.
Deputato fortunato!
a sinistra si è tuffato.
Modica, il Pd sceglie come candidato sindaco l’avvocato Giurdanella
Una scelta che piace al sindaco uscente. Antonello Buscema infatti dichiara: “Esprimo la mia approvazione e la mia soddisfazione per la scelta che all’interno del Partito Democratico abbiamo condiviso nell’indicare il nostro candidato alle prossime elezioni amministrative. La scelta dell’avvocato Giovanni Giurdanella risponde pienamente alle caratteristiche che io stesso avevo individuato per il prossimo candidato e per il prossimo sindaco di Modica. Giovanni Giurdanella – scrive il sindaco Buscema – è una persona competente ed esperiente, ma allo stesso tempo giovane e dinamica, capace di interpretare la politica con uno stile nuovo e assolutamente slegato dalle vecchie logiche e dunque all’altezza delle sfide che il tempo attuale ci pone nel rinnovamento del rapporto tra le istituzioni e i cittadini”.
ASSESSORI A 5 STELLE
Un bando del tutto singolare. Il Movimento 5 Stelle di Ragusa ha ufficializzato i criteri per la scelta degli assessori di Palazzo dell’Aquila. Ogni cittadino potrà inviare il curriculum all’indirizzo [email protected] Dovrà scegliere il settore: Risorse economiche e patrimoniali, politiche per il territorio e l’ambiente, pianificazione urbanistica e centri storici, lavori pubblici e infrastrutture, servizi sociali, politiche per la famiglia. Non è possibile inviare candidature per più di un assessorato.Il curriculum deve essere corredato da una lettera di presentazione che includa: auto dichiarazione di non avere condanne penali o carichi pendenti (avverrà comunque una verifica in un secondo momento), eventuali ruoli politici svolti in passato (anche di semplice candidatura o di organizzazione interna) per un qualsiasi movimento politico, partito o lista civica, eventuali iscrizioni a partiti. Ed ancora si dovrà indicare cosa si pensa del programma regionale del Movimento 5 Stelle aggiungendo eventuali critiche o proposte, eventuali partecipazioni o ruoli dirigenziali nei consigli di amministrazione in società pubbliche/private che hanno interessi economici con il Comune di Ragusa, disponibilità immediata alla partecipazione ai gruppi tematici di lavoro del meetup per ambito di competenza. Come avverrà la selezione? La verifica verrà effettuata mediante convocazione nella sede del Movimento. Il 13 aprile si terrà un incontro pubblico con iscritti al movimento 5 stelle Ragusa e cittadini durante il quale i candidati risponderanno alle domande dei presenti al fine di accertare ulteriormente le competenze dichiarate, la condivisione con i principi del “Modello 5 Stelle” e la sussistenza dei requisiti di onorabilità. I candidati saranno valutati, con votazione, dall’assemblea degli attivisti. Il candidato sindaco, tenendo presente la graduatoria finale ottenuta, opererà la scelta finale.
Emergenza acqua a Ragusa, il Comune chiede autobotti
Una formale richiesta di disponibilità, per qualche settimana, di un congruo numero di autobotti è stata inviata lunedì dal Commissario Straordinario Dr.ssa Margherita Rizza al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, ing. Emanuele Carano ed al Direttore dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, dott. Giuseppe Dimartino. Il Comune si farà carico delle spese di carburante.
RAGUSA E L’EMERGENZA IDRICA – Perseverare è diabolico
Il Movimento 5 Stelle di Ragusa scrive: “Avvertenze e segnalazioni non prese in considerazione, sorgenti e pozzi inquinati, disastro ambientale in una delle cave più preziose del nostro territorio, silenzio per circa un anno e mezzo e dopo tutto ciò assistiamo ancora una volta alla giostra della politica che promette fondi per far fare bella figura a qualcuno e per spostare il vero problema verso soluzioni che, con un colpo di spugna, vogliono annullare il danno arrecato e nel frattempo erigersi a paladini della buona politica e procacciatori di voti”. M5S ricorda che allo stato attuale sono state chiuse le sorgenti Oro e Misericordia, i pozzi B1 e B2, ma nessuno pensa ad una operazione di bonifica che possa riportare le nostre sorgenti e pozzi allo stato originario. Per i “grillini” iblei i responsabili di quanto accaduto sono le aziende zootecniche che insistono sull’altopiano della cava Misericordia ma le responsabilità politiche sono ancora più gravi perché non hanno voluto affrontare il problema con decisione e trasparenza. Il Movimento propone di effettuare almeno un altro allacciamento alla rete idrica Asi che, secondo stime generiche, potrebbe contribuire ad incrementare il bilancio idrico con altri 20 litri di acqua al secondo. E ancora: intervento dei vigili del fuoco per far fronte alle necessità dei 15.000 ragusani a disagio, intervento di bonifica della cava, interruzione immediata di sversamento dei liquami nel terreno e lo svuotamento regolare delle vasche di raccolta tramite appositi automezzi che porterebbero i reflui in alcuni depuratori della provincia in grado di ricevere tali scarti, sensibilizzazione della cittadinanza al risparmio idrico nei luoghi domestici per esempio acquistando con pochi euro i riduttori di flusso idrico da applicare nei rubinetti, che consentirebbe alle famiglie di risparmiare fino al 50% dell’attuale consumo d’acqua. Per i Movimento 5 Stelle di Ragusa, che si dichiara contrario all’immissione di acqua non potabile in rete, è necessario prevedere la progettazione di un impianto a biogas o di fitodepurazione per trattare i reflui e ancora più importante, procedere al progressivo risanamento di tutta la rete di distribuzione idrica di Ragusa che attualmente perde circa il 55% del totale di acqua erogato con conseguente danno enorme all’ambiente ed alle tasche di noi tutti.
EMERGENZA IDRICA – Le proposte avanzate dal Pd vanno avanti
“Apprendiamo con soddisfazione direttamente dal prefetto di Ragusa che, come promesso dopo la riunione di lunedì scorso tra il dottore Vardé e una delegazione del Pd, le proposte avanzate dal nostro partito per la risoluzione della crisi idrica stanno andando avanti”. E’ quanto afferma il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Calabrese. Il quale aggiunge: “Il prefetto, dopo il nostro intervento, ha già provveduto, sensibilizzando forestale e vigili del fuoco, ad aumentare il numero delle autobotti e pare che si vada verso l’adozione di questa soluzione tampone. Inoltre, il prefetto si è detto ottimista circa la possibilità che il commissario Rizza possa ritirare l’ordinanza anche perché, come da noi proposto, si sta procedendo all’allaccio con i pozzi dell’Asi”. “Avendo parlato anche con il commissario Rizza, – prosegue Calabrese- credo che l’immissione di acqua non potabile in rete sia definitivamente scongiurata. Essendo da sempre contrari a tale ipotesi, aspettiamo con impazienza la revoca dell’ordinanza e nel caso non dovesse arrivare faremo sentire la nostra voce con azioni forti”.