A Ragusa in via Archimede 183 si è aperta la sezione giovanile del partito del presidente della Regione. Lo animano Simone Bertolone, Alessia Fazzi e Martina Scrofani.
Archivio della categoria: Politica
RENZIANI CHE APPOGGIANO LA CANDIDATURA CALABRESE
Il gruppo dell’area Renzi che fa riferimento a Massimo Tidona e a Mariuccia Licitra (candidata alle scorse parlamentarie in quota renziana) condivide in pieno la proposta del coordinamento cittadino del Pd di Ragusa in merito alla candidatura del segretario cittadino Peppe Calabrese a sindaco di Ragusa. E’ una candidatura da proporre sia al tavolo della coalizione di centrosinistra, sia nel caso in cui vi fossero le primarie aperte di coalizione. Il segretario Calabrese ha rappresentato fino ad oggi il vero cambiamento della vecchia politica di nomenclatura e di opportunismo. Sino ad oggi, inoltre, non è mai stato amministratore di questa città ma, “con impegno costante, ha vigilato su tutte le istanze e le problematiche della nostra Ragusa rappresentando le istanze del nostro bene comune”.
RAGUSA ASSETATA
Il Movimento Città esprime soddisfazione per la manifestazione che oggi ha visto coinvolte centinaia di cittadini protestare contro la discutibile gestione della crisi idrica che da diverse settimane ha lasciato intere zone della città prive di acqua; tale crisi idrica aveva avuto come ultima ‘ciliegina sulla torta’ l’ordinanza del Commissario Straordinario con la quale si prevede dal 2 aprile l’immissione di acqua non potabile in tutta la rete idrica cittadina. Il corteo si è mosso da piazza libertà verso la Prefettura dove è stata ricevuta una delegazione. Il Movimento Città si dichiara parzialmente soddisfatto da quanto emerso dall’interlocuzione con il Prefetto che ha voluto rassicurare la cittadinanza, in quanto sono in attuazione misure che dovrebbero ripristinare la normale erogazione in tempi ragionevoli portando l’ordinanza ad una ‘non esecuzione’. Il Prefetto si è inoltre impegnato a far sì che un numero sufficiente di autobotti possano, nelle more della risoluzione della crisi idrica, rifornire di acqua tutti quei cittadini che stanno realmente subendo enormi disagi. Il Movimento Città vigilerà affinché nei primissimi giorni della prossima settimana venga ripristinata una adeguata consegna dell’acqua mediante autobotti, e contemporaneamente vigilerà anche sulla ‘non esecuzione’ della citata ordinanza che, qualora portata in attuazione, metterebbe letteralmente in ginocchio non solo i cittadini, ma anche gli esercenti del settore alimentare e di ristorazione i quali non potrebbero lavorare senza acqua potabile.
Il Pd propone Calabrese candidato a sindaco di Ragusa
Il Partito Democratico della città di Ragusa riunitosi attraverso il proprio organismo dirigente cittadino ha discusso dell’individuazione di un candidato sindaco del Pd da offrire al tavolo della coalizione. Una ventina gli interventi, centrati sulle caratteristiche che deve avere il candidato e sull’apporto che lo stesso può dare per l’elezione a sindaco della città di Ragusa. Erano presenti 91 componenti su 134 (più diversi iscritti e simpatizzanti che non fanno parte ufficialmente dell’organismo mentre altri erano assenti perché ammalati o impediti alla partecipazione per motivi lavorativi). L’organismo ha individuato con 3 contrari e 2 astenuti (tra cui il segretario) la figura di Peppe Calabrese come candidato che il Pd mette a disposizione della coalizione per la competizione elettorale. Calabrese ha ringraziato i componenti del coordinamento cittadino per questo attestato di fiducia e di riconoscimento del lavoro svolto, sia in consiglio comunale, sia nella gestione del partito cittadino. Il segretario ha dichiarato di accettare con riserva, in quanto essendo la candidatura messa a disposizione della coalizione ha chiesto che la stessa possa essere un’opportunità per tutti i partiti che insieme con il Pd si presenteranno ai cittadini e non vuole che possa essere vista come una fuga in avanti del partito che democraticamente ha individuato con il coordinamento cittadino la candidatura stessa. Il Pd, con questa candidatura, non intende inficiare i rapporti di coalizione creatisi e da creare, perché l’obiettivo è quello di dare vita ad una grande coalizione che si ponga alla guida della città. Nel caso in cui la figura dal Pd individuata non risultasse utile al perseguimento di questo obiettivo, i democratici si dicono disponibili a ritirarla per il bene comune.
RAGUSA, RIUNIONE PER IL PD – UDC – MEGAFONO
Si terrà giovedì alle 19 presso la sede provinciale dell’Udc Ragusa una riunione in vista delle prossime elezioni amministrative nel capoluogo ibleo. Sono coinvolti il Pd, Megafono e l’Udc. Saranno presenti il segretario provinciale dell’Udc, Pinuccio Lavima, il coordinatore provinciale della Lista Megafono, Claudio La Mattina, e il vice segretario provinciale del Pd, Giorgio Massari.
MOVIMENTO CINQUE STELLE CANDIDATO L’ING. PICCITTO
Manca solo la “certificazione” da parte di Grillo per utilizzare il logo, ma la candidatura di Federico Piccitto a sindaco di Ragusa è ormai un dato certo. La candidatura, unitamente ai nomi della lista, è stata già inviata tramite i canali telematici, per ottenere il via libera definitivo. Federico Piccitto, 37 anni, ingegnere, impegnato anche nel sociale, è molto determinato nel perseguire l’obiettivo di un forte cambiamento in città. In attesa dell’ufficialità, rimanda al lavoro che si sta facendo per mettere su il programma, attraverso il sito internet. La lista è composta da molti giovani, con tante presenze femminili. E gli aspiranti assessori del Movimento saranno scelti con un bando on line. “Assessori a 5 stelle cercasi”, si legge in una nota sul sito del Movimento. “L’anti-politica finora ha scelto le persone destinate alla gestione della macchina amministrativa sulla base di convenienze, amicizie, scambi di favori e bacini elettorali: scelte che poi si traducono in decisioni che vanno a favore del partito o della lobby che le ha sponsorizzate, con gravi danni per la collettività. Nei partiti tradizionali – si legge sul sito – la spartizione delle ambite poltrone degli assessori (sempre persone dei partiti) avviene dopo le elezioni, senza che il cittadino possa decidere, sulla base dei conteggi di voti. Regalare un assessorato significa ringraziare chi ha portato più voti. Il Movimento 5 Stelle di Ragusa vuole porre fine a questa vergognosa consuetudine e tornare a mettere la competenza al centro delle scelte politiche”. A breve sarà disponibile il bando per scegliere sulla base di competenza, indipendenza. Nessun iscritto ad un partito.
ILLIMITATAMENTE…
Ritratto ingannevole quello di Giovanni Cosentini, ha perso 12 chili da quello scatto. Siamo in pieno falso ideologico o nel contorto e nevrotizzato senso del piacere? Perché si propone Large se poi si affligge nel restringimento corporeo mai pubblicizzato? Perchè non rinnova, ad ogni chilo perso, il cartellone? Proviamo a capire: fa parte della terapia? Ogni volta che incrocia il suo faccione si punisce e dimagrisce? Quindi è un esperimento sulle masse! Non più la democrazia partecipativa, bensì il tormento condiviso per via ottica. Settantamila persone coinvolte su questioni viscerali; solo Gandhi aveva, con gli strazi della carne, superato tale quantità. C’è però, anche fra i dipasqualiani, chi si è accorto che Cosentini ha bisogno di un sostegno. L’avvocato Michele Sbezzi ha lanciato un appello accorato: “Si faccia uno sforzo per costruire attorno a Cosentini un tavolo per la città”. Va be’ che hanno un candidato che deve mangiare, ma proprio tutti si devono sacrificare per ‘sta apparecchiata colossale? Al massimo noi ragusani gli portiamo l’acqua, prima che si finisca pure quella, e così la testiamo sul candidato per vedere se resiste o se ci muore. Tuttavia la tavolata non convince anche se servisse per dare un po’ di tregua a tutti ‘sti disgraziati dei candidati ancora senza volto che fanno come i matti. Sonia Migliore gira a 100 giga; ieri chiedeva la vicesindacatura a Nello Dipasquale, la candidatura al Pd, in mattinata odierna era certa che Territorio mollava per cedimento di Cosentini, poi trafelata se n’è andata persino dal nemico interno fuoriuscito, Franco Antoci, mentre suo padre, il Magnifico Lorenzo, attaccato al telefono chiamava l’intero arco costituzionale e civico sussurando pur di accasarla: “non lo capisci che tutti la vogliono a Sonia!”. Ed a proposito di Antoci, poche ore fa, i suoi lo avevano proposto come candidato alternativo per la derelitta destra (tanto che pensano di fare la lista con Enzo Pelligra che un po’ fascista lo è stato eccome) ma Nino Minardo ha giurato che preferirebbe buttarsi con Cosentini piuttosto che con l’ex presidente della provincia. Senza parlare del portavoce dei dissidenti udicini, Brinch, che suggerisce al Pd di candidare Emanuele Occhipinti per puntare su un moderato e togliersi di torno Calabrese – l’unico che c’ha i voti – e in questa versione centrista recuperare Tonino Solarino. E Barone? Era il “politico” più ridicolo del Mediterraneo, e in mezzo a tutto ‘sto casino “arrisultao” il più serio di tutti. Non vuole sentire ragioni, non demorde, non si allea, e si dice convinto di vivere in una città mafiosizzata. E Giovanni Occhipinti? Ha le gambe lunghe e tiene bene la posizione divaricata tra Dipasquale e il Pdl. E nel Pd? Gianni Battaglia come Nello Dipasquale spacca e attende, non riconosce Calabrese e tuttavia pretende che il segretario cittadino tanto disprezzato gli certifichi la titolarità del secondo circolo. Nelle stesse ore nelle alte sfere del Pd, a Palermo, l’onorevole Nello Dipasquale incontra Lupo per convincerlo che Cosentini è potenzialmente un gran compagno anch’egli. Finiamo con l’avvocato Enrico Platania e il dottore Giovanni Iacono candidati della sinistra integralistamasochista che gode tanto quando perde; lottano entrambi per l’acqua pulita, ma per carità, sempre separatamente. E il Movimento 5 Stelle? Non serve muoversi. Tutto pronto per la campagna elettorale. Verrà il loro leader Grillo per due comizi show, gli basta per riempire le urne. E come finisce con la tavolata di Cosentini? Bandita per tutti, illimitatamente.
Elezioni amministrative Nino Minardo: “Dialogo e sintesi senza far prevalere personalismi”
“Dialogo e sintesi senza preclusioni nei confronti di nessuno e senza perdere di vista il ruolo importante della politica: ascoltare la gente, mettere in campo il nostro servizio a favore dei reali problemi che purtroppo stanno caratterizzando il quotidiano non solo delle famiglie ma anche di comparti vitali del nostro territorio, imprenditori, commercianti, artigiani e pubblici enti; senza che prevalgano personalismi, facendo quadrato prima sui progetti e poi sugli uomini e dove prevalga la proposta alla protesta e la politica all’antipolitica”. E’ questo il pensiero dell’on. Nino Minardo, riguardo le prossime elezioni amministrative in provincia di Ragusa per la scelta dei soggetti da candidare a primo cittadino. “Per raggiungere questo obiettivo è importante aprirci e fare sintesi, allargare gli orizzonti, avviare un percorso elettorale che metta in primo piano i cittadini ed il tessuto economico del territorio. Il progetto – dice Nino Minardo – sia essenziale, credibile e di ampie prospettive. Apprezzo chi in questi giorni ha fatto appello a quanto sostengo da tempo, all’apertura al dialogo e alla condivisione di progetti concreti. Dopo di che si scelgono gli uomini, soggetti affidabili, autorevoli, lontano dell’antipolitica di maniera e che rappresentino – dice Nino Minardo – una proposta che sia credibile e che abbia tutti i presupposti e la grande volontà di spendersi per la propria città. Per questo è importante che i tavoli locali, che sono a lavoro da diverse settimane, facciano sintesi e non perdano di vista le reali esigenze dei territori e dei loro cittadini”.
Ragusa, le “assenze” di Cosentini: il Comune liquida oltre 8.000 euro al Consorzio
Il Comune ha liquidato al Consorzio di Bonifica 8.151,27 euro. Si tratta di somme dovute all’ente per le “assenze” dell’ex vice sindaco, Giovanni Cosentini, che è direttore del Consorzio di Bonifica. Come previsto dalla legge, infatti, in particolare la leggere regionale 30 del 2000, l’ente pubblico è obbligato a corrispondere le somme pagate dall’ente al dipendente che però ha preso dei permessi per espletare le proprio funzioni istituzionali. Per i consiglieri comunali è prevista l’intera giornata libera in caso di sedute di consiglio o di commissione, mentre per gli assessori c’è la possibilità di ottenere dei permessi. La somma richiesta con apposita nota dal Consorzio di Bonifica al Comune capoluogo riguarda l’anno 2011. In totale, Cosentini ha chiesto 97,45 ore di permesso per motivi istituzionali connessi alla carica di vice sindaco. Quel numero di ore, moltiplicato per 54,32 euro (la retribuzione oraria di Cosentini quale direttore del Consorzio), dà 5.293,48 euro. A questi vanno aggiunti i contributi a carico del Consorzio per 2.857,79 euro. Il totale, appunto, arriva a 8.151,27 euro che sono stati liquidati con apposita determina dirigenziale.
SEL COMISO SULLE AMMINISTRATIVE DI MAGGIO
“In questi anni abbiamo assistito a Comiso al degrado culturale, al dissesto economico, agli scempi ambientali, alle faide dirigenziali nella macchina amministrativa. Oggi viviamo attoniti, nel momento in cui si presenta per il centrosinistra l’occasione di dare una svolta politica alla nostra città, ad uno scontro surreale all’interno del Pd il più grande partito della coalizione, che rischia di compromettere il buon risultato di cambiamento che si prospetta per le amministrative di Maggio”. Così il partito Sinistra, ecologia e libertà di Comiso che aggiunge: “Tutto quello che sembrava a portata di mano, viene rimesso in discussione dalla lotta di correnti interne al partito e che fanno riferimento da una parte a Zago e Gaglio e dall’altra a Bellassai, Fianchino e Filippo Spataro, candidato a Sindaco. Questo gioco delle parti, rischia di essere percepito dalla città come una lotta per il consolidamento di interessi personali e di gruppi privati proiettati sulla futura amministrazione, invece che come una competizione per l’affermazione di una leadership elettorale. Tutto questo – scrive Sel – è deleterio ed autodistruttivo ritenendo essenziale per la prossima campagna elettorale che ci si presenti ai cittadini con delle scelte unitarie e condivise in tutto il centrosinistra”.
Lettera aperta di Angelo Di Natale a sostegno della candidatura di Iacono
“Anche la città di Ragusa versa in una crisi grave che, illusoriamente, si è cercato di nascondere o minimizzare”. Si apre così una lettera aperta a firma di Angelo Di Natale, giornalista e iscritto all’associazione “Partecipiamo”, indirizzata alla “Città che vuole cambiare”. Una lettera aperta in cui Di Natale esprime il proprio sostegno della candidatura a sindaco di Ragusa di Giovanni Iacono. “L’ente Comune esibisce impietosamente tutti gli effetti di questa crisi e, poiché tra poco più di due mesi la città sarà chiamata a scegliere il nuovo sindaco – ha scritto ancora Di Natale nella lettera aperta -, la nuova giunta e il nuovo consiglio comunale, una presa di coscienza si impone per dare corso, questa volta, alle attese di riscatto morale, civile, culturale, sociale ed economico, contro e sulle spinte affaristiche di singoli e gruppi che da sempre si muovono nel sottobosco della politica e che negli anni scorsi hanno condizionato e, a volte ispirato, non poche scelte risoltesi nella violazione di legittime istanze comunitarie di progresso e di equità sociale, per il vantaggio egoistico e particolare. La comunità dei cittadini – per decenni derisi e vilipesi da un ceto politico e di gestori di affari pubblici in gran parte corrotto, arrogante e prepotente – ha acquisito, a Ragusa come altrove, una coscienza, mai così forte e netta, della necessità di un cambiamento radicale, idoneo intanto a garantirle di riporre la res pubblica in mani pulite, sicure, affidabili. Rispetto ad un momento così critico e decisivo per le sorti della città, lo scenario nel quale saremo chiamati alle scelte propone, da una parte, una schiera di aspiranti “sindaci” che la città potrà agevolmente giudicare – scrive ancora Di Natale – perché hanno già, anche a lungo, dato prova del loro operato esattamente nella gestione pluriennale che ha ridotto il Comune nello stato in cui si trova. Credo che il primo errore da evitare sia quello di confermare il consenso a chiunque, pur nella varietà dei ruoli, abbia fatto parte dell’organo di amministrazione comunale o di qualunque gruppo politico consiliare che ne abbia sostenuto l’azione nei sei anni in cui la città è stata amministrata. E tale responsabilità, a Ragusa come altrove, permane tutta nella sua incancellabile evidenza: non bastano cambiamenti di nome, passaggi di campo, nuove casacche e acrobazie di trasformisti per modificare la sostanza degli atti compiuti, dei comportamenti assunti, delle decisioni prese o avallate. Credo quindi – scrive ancora Di Natale – che ogni scelta utile alla città vada compiuta totalmente al di fuori del campo nel quale oggi si trovano o si sono ricollocati quanti hanno già avuto la possibilità, nelle funzioni di amministrazione, di servire la città e ne hanno macroscopicamente tradito le attese, gli interessi, i bisogni. La società civile e la parte non compromessa di quella politica trovino anche a Ragusa uno scatto d’orgoglio per offrire alla città una proposta nel segno dei tempi. Partiti politici, movimenti di impegno civico, associazioni culturali, personalità indipendenti e dotate della capacità di offrire un contributo alto alla rinascita morale di cui si avverte l’urgenza ma che ancora si fatica a mettere a fuoco nelle nebbie della bufera, trovino la strada giusta, coraggiosa, diritta e diretta, parlando alla città in modo nuovo. Basta con i riti, le procedure, i protocolli di un vecchio schema che è sempre servito più agli attori politici che alla qualità dei risultati consegnati ai cittadini – scrive ancora Di Natale nella sua lettera aperta -. Nell’area in cui si muovono coloro che hanno, almeno potenzialmente, i requisiti per proporsi come alternativa nel progetto di governo della città, tante disponibilità ed anche personali ambizioni appaiono legittime e rispettabili. Ma lo spirito dei tempi e la forza della domanda di cambiamento che sale, prepotente, dalla comunità, richiedono scelte nette, rapide, limpide, coraggiose, radicali. Per questa ragione, lancio un appello perché la città che vuole cambiare punti sul candidato che, più di altri, incarna e garantisce questa prospettiva. E’ Gianni Iacono – scrive Di Natale nella sua lettera aperta -, che da molti anni conduce, finora sempre dall’opposizione, le battaglie più avanzate per il bene della città, per la tutela e la valorizzazione delle sue ricchezze, contro la corruzione, l’opacità delle scelte della pubblica amministrazione, le compromissioni affaristiche di un certo ceto politico e di gestori della cosa pubblica. A mio avviso Gianni Iacono deve però diventare il candidato “della città che vuole cambiare”, alla guida di una vastissima area di impegno civico, culturale e politico che faccia di un nuovo protagonismo dei cittadini e di modalità di autentica partecipazione democratica la sua nuova identità, la sua forza e il suo messaggio. Rivolgo un appello accorato ad unire le forze, facendo un grande passo in avanti nel dialogo e nel confronto, per definire al più presto un progetto di svolta e di cambiamento”.
LEGGE SU IBLA ,Avola: “Cattiva gestione dei fondi, il quartiere barocco penalizzato e fermo al palo”
“Come ho denunciato più volte in passato, l’ipotesi del cattivo utilizzo delle somme previste dalla legge 61/81, non è più soltanto tale ma, purtroppo, si è trasformata in realtà”. Lo denuncia il delegato del Pd di Ragusa per Ibla, Salvatore Avola. “Fino al 2009 – prosegue Avola – solo alcuni progetti esitati dal piano di spesa sono andati in porto mentre gli altri, a causa della mala gestione di tali finanziamenti, non sono stati adeguatamente supportati perché l’Amministrazione comunale ha utilizzato tali fondi per motivi e cause che esulano dal fine ultimo della legge stessa. E tutto ciò sebbene la norma parli chiaro: l’80% destinato alle opere del centro storico di Ragusa inferiore e il restante 20% alle opere del centro storico di Ragusa superiore”. Avola sottolinea che, allo stato attuale, nelle casse comunali sono presenti i soldi stanziati dai piani di spesa degli anni 2010 e 2011, ma non possono essere utilizzati per il patto di stabilità. A causa di questo handicap, opere importanti e attese come la riqualificazione della rete idrica e fognaria di vie importanti di Ibla quali via Maria Paternò Arezzo, via Tenente La Rocca, via Torrenuova-via Porta Modica non possono essere realizzate, lasciando numerose famiglie residenti alle prese con gravi problemi. “Una situazione infelice che, senza ombra di dubbio – dice ancora Avola – è stata creata dall’Amministrazione che ha gestito nelle ultime due legislature la nostra città e che oggi si promuove come il cambiamento, la novità e l’alternativa. Mi chiedo: l’alternativa a cosa? Ad attuare sempre di più interessi che con il bene comune poco o nulla hanno a che vedere? Oggi, invece, la città ha bisogno di scelte mirate affinché siano risollevate le sorti di tutti i cittadini”.
RAGUSA, TUTTI IN PIAZZA PER DIRE NO ALL’ACQUA NON POTABILE
Il Movimento Città esprime tutta la sua preoccupazione per gli ultimi sviluppi della grave crisi idrica, che affligge Ragusa da ormai circa due mesi. “Le insufficienti e a volte anche controproducenti soluzioni fin qui prospettate, insieme alla grave sottovalutazione dell’intero problema idrico cittadino negli ultimi tre anni, – scrive Città – si configurano oggi come un vero e proprio attacco ad un bene primario di tutti i cittadini: l’acqua potabile. La decisione del Commissario straordinario di convogliare nelle condotte idriche di tutta la città -scrive il Movimento Città – acque non potabili, inquinate da un protozoo potenzialmente dannoso per la salute dei cittadini, comporterà per tutti i ragusani, dagli esercenti ai ristoratori e alle famiglie stesse, disagi e complicazioni nella vita quotidiana: con l’acqua dei rubinetti non ci si potrà lavare i denti, la frutta, la verdura, le stoviglie. L’uso sicuro di quest’acqua inquinata potrà avvenire esclusivamente previa ebollizione. Né vanno tralasciate le conseguenze future di questa decisione: per ripristinare, infatti, la sicurezza igienica delle condutture idriche e dei serbatoi, una volta superata l’attuale crisi, si dovrà provvedere – scrive il Movimento Città – ad una disinfezione, che lascerà completamente a secco i cittadini per parecchi giorni”. Il Movimento Città si dice convinto che i cittadini ragusani non meritino tale trattamento punitivo, e ricorda di avere più volte proposto, senza riscontro, l’individuazione di soluzioni alternative sia a breve, che medio e lungo termine e quindi si appella direttamente alla cittadinanza e invita ad una mobilitazione generale pacifica per difendere la nostra acqua. Il Movimento Città dà appuntamento venerdì 22 marzo, alle ore 15:30, in piazza del Popolo (piazza Stazione), per una manifestazione-corteo fino al Comune e alla Prefettura. Per presentare l’iniziativa si terrà una conferenza stampa giovedì 21 marzo alle ore 15 nella sede del Movimento Città in via Natalelli 115 a Ragusa.
EMERGENZA IDRICA A RAGUSA, NO ALL’ACQUA NON POTABILE
Lunedì, alle 11,30, una delegazione del Pd sarà ricevuta dal prefetto di Ragusa per affrontare la questione emergenza idrica che preoccupa l’intera città capoluogo. Il Pd aveva già dichiarato di essere contrario all’acqua non potabile immessa nella rete idrica cittadina. “Confermiamo questa posizione – afferma il segretario cittadino Giuseppe Calabrese – e faremo di tutto per bloccare e impedire questo atto di inciviltà collettiva”.
M5S, solidarietà alle mamme no muos per l’aggressione
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana, esprime la propria solidarietà nei confronti delle “mamme no muos” e condanna con forza “l’ingiustificata aggressione perpetrata da parte di un componente delle forze dell’ordine ai danni di una ragazza presente al presidio del 15 Marzo 2013”. I deputati del Movimento 5 Stelle auspicano inoltre che le autorità facciano piena chiarezza su questo infausto episodio e chiedono al presidente della regione Rosario Crocetta, che la revoca delle autorizzazioni “non rimanga un semplice atto burocratico, ma venga accompagnata e sostenuta da una forte presa di posizione politica, per non lasciare da sole tutte le cittadine ed i cittadini che sul campo quotidianamente conducono pacificamente la battaglia contro il MUOS”.
Modica: Simona Pitino candidato a Sindaco
L’assemblea degli iscritti a LiberaModica, ha deciso di chiedere a Simona Pitino, avvocato di apprezzate qualità professionali e da tempo, come cittadina, impegnata da indipendente in battaglie civili e politiche per i diritti e il progresso sociale della comunità, di dare la propria disponibilità a guidare il progetto di governo elaborato da LiberaModica e di accettare la candidatura alla carica di primo cittadino. E’ stato Angelo Di Natale, socio fondatore e tra i promotori di LiberaModica, a proporre la candidatura di Simona Pitino, definita “figura ideale per interpretare la carica di cambiamento che la città ha dimostrato di volere perseguire, e aprire una fase nuova valorizzando le competenze, le energie, le intelligenze che una città di grande storia e di grande cultura può offrire nel servizio alla cosa pubblica all’insegna della moralità”.
LAURA BOLDRINI ELETTA NEL COLLEGIO DELLA SICILIA ORIENTALE E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA CAMERA
Il Coordinamento Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà esprime grande gioia e soddisfazione per l’elezione di Laura Boldrini a Presidente della Camera. Laura Boldrini, votata a Ragusa ed eletta nel collegio della Sicilia Orientale, ha la caratura di figura istituzionale che riconcilia l’Italia con la buona politica. Laura Boldrini è nata a Macerata il 28 aprile 1961. Laureata in Giurisprudenza presso la Sapienza Università di Roma nel 1985, ha lavorato in Rai, sia per la televisione sia per la radio. Nel 1989 ha cominciato la sua carriera all’Onu lavorando per quattro anni alla Fao, dove si occupava della produzione video e radio. Dal 1993 al 1998 ha lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale come portavoce per l’Italia. Dal 1998 al 2012 la Boldrini è stata Portavoce dell’Alto Commissariato per i Rifugiati per il quale ha coordinato anche le attività di informazione in Sud-Europa. In questi anni si è in particolare occupata dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo. Ha svolto numerose missioni in luoghi di crisi, tra cui Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda. Sinistra Ecologia e Libertà scrive: “Bene ha fatto Sel e Nichi Vendola a candidare Laura Boldrini al parlamento nazionale e come ragusani siamo onorati di aver contribuito ad eleggerla come parlamentare. Vogliamo ricordare quello che la Boldrini ha detto a Ragusa e Pozzallo in occasione della sua visita, sul “debito” che lo Stato e la politica hanno nei confronti della Provincia di Ragusa: collegamento veloce Ragusa-Catania, aeroporto di Comiso, porto di Pozzallo, autoporto e mercato di Vittoria”.
Vittoria, Rinascita Popolare contro la protesta dei Forconi
Dopo le preoccupazioni manifestate dai commissionari del mercato ortofrutticolo di Vittoria sulle iniziative programmate dai Forconi, Marco Piccitto di Rinascita Popolare scrive: “Non possiamo fare altro che concordare e cercare, invece, di dissuadere il leader Mariano Ferro, da tali mosse distruttive ed improduttive. Crediamo proprio che non siamo i soli ad unirci in una voce corale, con i commissionari, ma che siano anche i produttori e soprattutto tutte le altre forze politiche e sindacali del settore. La grande battaglia che dicono di volere fare è oramai passata. Si doveva combattere, con altri metodi, l’anno scorso, ma i Forconi – scrive il vittoriese Marco Piccitto – hanno preferito giocarsela sulla ricerca di consensi presentandosi alle elezioni regionali. La mossa, con l’evidenza dei fatti, è stata errata e non gli ha dato risultati. Quello che oggi bisogna fare per prima cosa non è massacrare ancor di più la povera gente onesta e laboriosa ma cercare di riprendere la battaglia cambiando totalmente strategia. Solidali al mondo dei lavoratori del comparto agricolo, dai commissionari agli agricoltori, diciamo un netto No – dice il vittoriese Marco Piccitto – a tali iniziative”.