“Faccio un appello a tutte le forze del centrodestra: costruiamo un progetto credibile per la città di Ragusa. Non c’è più tempo da perdere”. Parole accorate quelle dell’imprenditore Giovanni Occhipinti esponente del Popolo delle Libertà che scrive: “Non posso più sopportare questo scenario, di una città che è allo sbando, di una città che non ha un’anima. Le forze buone della città e mi riferisco a tutti quelli di buona volontà devono fare un passo avanti. Dobbiamo tutti insieme costruire un percorso politico che possa segnare la svolta. La politica deve essere al servizio della città e non essere considerata come strumento per mire personali. Da uomo di centrodestra – scrive Giovanni Occhipinti – faccio un appello a tutte le forze del centrodestra affinchè da subito si inizi un percorso che il 27 maggio ci veda trionfare. E’ chiaro che il mio appello è a tutti i moderati che hanno ancora voglia di spendersi per la nostra Ragusa. Non è possibile – scrive Giovanni Occhipinti del Pdl – vedere la città senz’acqua per la mancanza di interventi strutturali e programmati, una città che vede ogni giorno sempre più imprese in crisi, una città che vede negozi abbassare le saracinesche, una città che non reagisce ed una città che sta sprecando tutto in termini di turismo. E’ ora di alzare la testa e la scelta del sindaco deve essere ponderata e seria. E’ ora di dire basta – conclude l’imprenditore Giovanni Occhipinti – di rimetterci a lavorare”.
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MEGAFONO CONTRO TERRITORIO “CANDIDATURA COSENTINI NON CONDIVISA”
“Le fughe in avanti di Territorio non possono essere condivise dalle forze che lavorano per nuovi governi locali in grado di rappresentare tutti gli alleati e di garantire maggioranze consiliari che assicurino la governabilità”. Questo il commento di Fabio Nicosia della lista di Crocetta – Megafono dopo la notizia delle candidature di Giovanni Cosentini e Mommo Carpentieri scelte da Nello Dipasquale. “Le due candidature a sindaco di Ragusa e Modica – scrive Megafono – sono esclusiva iniziativa di Dipasquale rientrato da poco nel gruppo all’Ars della “Lista Crocetta – Megafono”, ma tali proposte non sono da noi condivise perchè non sono state inquadrate in un’ottica di alleanze che possa rispecchiare il quadro regionale e non sono state discusse nè con il movimento provinciale Megafono, né tantomeno con i riferimenti locali del movimento stesso che Dipasquale rappresenta alla Regione. Questa fuga in avanti – scrive Nicosia – dimostra mancanza di rispetto, da parte dello onorevole Dipasquale, sia verso i partiti che dovrebbe considerare partner e non alleati di comodo a Palermo, sia verso la base del movimento del Megafono che tra l’altro ha determinato la sua elezione a deputato regionale. Se “Territorio” considera le due indicazioni di Cosentini e Carpentieri come proposte da offrire al tavolo dei partiti che si rifanno all’alleanza che ha determinato la vittoria alle scorse regionali, queste dovranno essere serenamente valutate – scrive Megafono -; se invece sono prepotentemente già in campo allora sarà compito della segreteria provinciale del Pd e del movimento Megafono intestarsi un dialogo con altre forze del centrosinistra e con la segreteria dell’Udc per individuare il metodo – conclude Fabio Nicosia dirigente della lista Crocetta Megafono – che porti a scelte credibili, vincenti e condivise da sottoporre all’elettorato”.
GIOVANNI COSENTINI CANDIDATO SINDACO DI RAGUSA
Territorio, il movimento politico creato dall’ex sindaco Nello Dipasquale, ha scelto i propri candidati a sindaco di Ragusa e Modica. Per il capoluogo il nome è quello di Giovanni Cosentini, già vicesindaco con Dipasquale, e per Modica il movimento affiancherà una lista civica di Mommo Carpentieri recentemente uscito dal PdL.
LA GIUNTA CROCETTA DA’ MANDATO PER REVOCARE LE AUTORIZZAZIONI DEL MUOS
La giunta regionale Crocetta ha dato mandato all’assessore al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello e al dirigente generale del settore di avviare immediatamente il procedimento per la revoca delle autorizzazioni al sistema radio satellitare Muos, in corso di realizzazione a Niscemi. L’11 gennaio scorso il governo regionale aveva avviato il procedimento di sospensione delle autorizzazioni concesse dalla Regione per la realizzazione del Muos. Venerdì sera, la giunta, anche in considerazione della mancanza di indagini preliminari sulle interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea dell’aeroporto di Comiso e dell’assenza di studi sui danni arrecati alla salute dalla onde elettromagnetiche sviluppate dal sistema Muos, ha deliberato il nuovo mandato. “Tenuto conto che la Marina militare Usa non ha ancora sospeso i lavori – si legge in una nota ufficiale – e che sussistono i motivi per la revoca delle autorizzazioni concesse”.
AEROPORTO DI COMISO L’on. Assenza chiede l’inserimento dello scalo nel piano nazionale
L’on. Giorgio Assenza è primo firmatario di una mozione, con la quale si chiede l’impegno del Governo regionale, a rivedere in sede di Conferenza Stato Regioni la proposta di Piano Nazionale per lo sviluppo aeroportuale. Il declassamento prospettato per l’aeroporto di Catania e il mancato inserimento dell’aeroporto di Comiso nella categoria prevista dalla proposta di Piano per delocalizzare il traffico degli scali in espansione, rischiano di penalizzare fortemente lo sviluppo del sud est siciliano. A tal fine, l’on. Assenza chiede all’Assessore alle Infrastrutture e la Mobilità, che venga messa in atto ogni iniziativa affinché Comiso sia inserito nel Piano come aeroporto utile per la delocalizzazione del traffico di Catania in modo che esso possa usufruire dei finanziamenti necessari ad avviarne finalmente l’attività, così come previsto per gli aeroporti di Ancona e Pescara, inclusi nel Piano per le loro intrinseche caratteristiche di scali atti a servire territori segnati da “carenza infrastrutturale”.
EFFETTO SONIA – L’UDC RAGUSANA IN FRANTUMI – FRANCO ANTOCI ED I SUOI SE NE VANNO
Quando i moderati vanno in guerra picchiano duro eccome, e così dopo Monti strong ci godiamo un durissimo Franco Antoci che finalmente si sottrae, insieme ad un nutritissimo gruppo di amici (ci sono anche i due consiglieri comunali Angelica e Morando), alla fusione con Sonia Migliore che senza alcun avallo di partito ha deciso di candidarsi a sindachessa di Ragusa. Oggi la mossa di autosospensione di Franco Antoci sconquassa la Migliore, delegittimata dall’arretramento di gran parte del suo – si fa per dire – partito, e dà il cenno di falsa partenza a candidati e schieramenti. E’ il primo segnale politico che si ode in città dopo le avventure spericolate di Nello Dipasquale che hanno inquinato in modo irreparabile (dopo l’acqua che ha perso la sua storica purezza perchè sporcata da un governo comunale incurante del bene pubblico) l’intera rete delle passioni intelligenti che scorre e attraversa il sistema dei partiti. Serviva una scossa, un arresto, per interrompere la scia melmosa in cui è affondata Ragusa dove già tre candidati, la Migliore, Cosentini, Barone, si trascinano vagheggiando la titolarità dello scettro ereditato dal loro gran capo. Tre fratellastri che a questo punto provano a minimizzare il legame di sangue originario ma che nulla possono offrire oltre quella comune genìa. Franco Antoci ha dato la sveglia all’incantato mondo dei tre piccoli Lord in attesa di riconoscimento ricordando che la competizione è aperta e democratica e non va per linea successoria. Vediamo adesso cosa scrivono gli udicini fuoriusciti. “L’accelerazione impressa dal Governo Regionale alle scadenze elettorali per province e comuni, porta ad una poco opportuna sovrapposizione della campagna elettorale in corso con l’attività preparatoria delle elezioni amministrative e i partiti politici devono quindi iniziare subito un percorso di contatti ed accordi in vista delle imminenti scadenze. A tal proposito, da parte del Segretario Provinciale dr. Lavima, ci è stata data comunicazione dell’azzeramento dei coordinamenti cittadini e della conseguente avocazione alla Segreteria Provinciale – scrive Franco Antoci – di ogni iniziativa politica riguardante il Comune di Ragusa e gli altri Enti che vanno al rinnovo amministrativo; a ciò si unisce l’indicazione e/o mancata smentita di candidature a sindaco, nate e sviluppatesi sulla stampa e all’esterno del partito, senza che il partito stesso, nei tempi e nelle forme dovute, sia mai stato coinvolto. Si è arrivati così, nel partito, ad una ulteriore tappa di un percorso che ha visto sempre più l’accentramento, – scrive Franco Antoci – nella figura del Segretario Provinciale, di ogni possibile iniziativa politica e che ha visto, viceversa, l’organizzazione periferica diventare sempre più irrilevante e demotivata. Tutto ciò non ci consente di condividere ulteriormente i percorsi politici che l’Udc provinciale sta seguendo e ci spinge, per la nostra e l’altrui serenità, ad autosospenderci dal partito, pur continuando a credere nei suoi valori ideali”. I fuoriusciti sono Franco Antoci, Giovanni Gulino, Francesco Pioggia, Filippo Angelica, Salvatore Gurrieri, Andrea Roccaro, Salvatore Brinch, Salvatore La Terra, Salvatore Rosa, Giuseppe Cappello, Giancarlo Leggio, Giuseppe Russo, Rinaldo Cappello, Gianni Licitra, Pino Savà, Vincenzo Cosentini, Settimo Lo Presti, Francesco Schembari, Emanuele Criscione, Dorotea Modica, Gaetano Terranova, Giuseppe Dimartino, Nello Tiralongo, Gianluca Morando, Franco Fiamingo, Giuseppe Occhipinti, Gina Vaccaro, Giuseppe Giampiccolo, Angelo Piccitto. Cosa accadrà? Essendo i partiti strutturati in modo gerarchico, il segretario regionale D’Alia, non potrà mortificare il deputato Orazio Ragusa che sponsorizza la Migliore e quindi una uscita definitiva di questo folto gruppo e la conseguente formazione di una lista civica è molto probabile. La Migliore, dal canto suo, non arretrerà e concorrerà da viscontessa dimezzata. Per Antoci le porte delle alleanze sono tutte aperte e salvifiche. D’altro canto dopo aver visto un personaggio come Dipasquale gettarsi a sinistra, sarebbe persino piacevole ritrovarsi tra i progressisti un Franco Antoci. La Soniade comunque continua. Nacque socialista, tradì con Dipasquale, si mascherò da centrista, sfodererà prossimamente una missione femminista… L’importante è che non ci sfracelli con le poesie, sua antica passione. L’amore per tipi come Nello Dipasquale e Orazio Ragusa non si canta.
ACQUA, LETAME E FIORI
Ci vorrebbe Walter Veltroni, che adora trivellare pozzi nel continente nero: “Dai un centesimo, sostieni anche tu il diritto all’acqua potabile per la povera popolazione di Ragusa”. E’ un trionfo. Possono mettere i cartelli all’aeroporto di Comiso: Benvenuti, questa è la prima Africa. Che fine ha fatto l’effervescenza del modello Ragusa? E’ andata in vacca, letteralmente. La bella notizia, però, c’è, e viene dai massari che nonostante tutta la merda messa in rete, son sempre fior di lavoratori, e avendo il cervello fino sanno che la questione è vitale: si deve cambiare rotta. Sapete con chi si sono incontrati i massari? Con Legambiente. Vogliono conoscere, vedere se si può continuare a lavorare e guadagnare senza rischi, insomma sono disponibili a diventare contemporanei prima che subentri la morte. E’ un atto di straordinaria lucidità, di encomiabile umiltà, di coraggio. Doveva essere il Comune, quello di Nello Dipasquale, quello di Giovanni Cosentini che reggeva lo sviluppo economico, a salvaguardare la nostra salute e le aziende zootecniche; non l’hanno voluto fare, si sono fermati al lato pittoresco della campagna ragusana, alla ricchezza individuale, all’ottusità rurale. Ve li ricordate gli incontri elettorali con l’ex sindaco nelle grandi aziende? La mangiata di ricotta, il massaro rubizzo con la giacchetta pesante che offriva il bicchiere di vino, parlava poco e ripeteva il mantra inoffensivo “Nello è un amico”. E’ cambiato tutto, ora si fa sul serio, c’è di mezzo la vita, e quando il gioco si fa duro ci vuole la competenza, lo studio, la ricerca, ora si cerca Legambiente. E’ un segnale di speranza questo incontro. Buona volontà, intelligenza, legalità. Come sarebbe bello tornare a credere a quella strofa di De Andrè: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Ragusa, primi passi per il Registro dei testamenti biologici
Alla stregua di altre città italiane, tra cui Firenze e Torino, anche il Comune di Ragusa potrebbe istituire, presso gli uffici comunali, il registro dei testamenti biologici. Si tratta di una dichiarazione di trattamento in cui si manifesta la volontà di una persona che indica, in anticipo, i trattamenti medici cui essere o non essere sottoposta in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinano un perdita di coscienza permanente ed irreversibile. Un dibattito apertissimo, a livello nazionale, che “piomberà” adesso nell’aula consiliare di Palazzo dell’Aquila. E’ stato il commissario straordinario, Margherita Rizza, ad inviare ai consiglieri la delibera con la proposta d’istituzione per la discussione e l’eventuale approvazione. In pratica, l’iscrizione al Registro consentirà la conservazione delle dichiarazioni di volontà, il cosiddetto “testamento biologico”, espresse liberamente dai cittadini che lo vorranno. Le dichiarazioni iscritte nel Registro dovranno indicare una persona alla quale dovrà essere consegnata la documentazione depositata. Una sorta di esecutore o garante della volontà del dichiarante nel momento in cui, a seguito di una patologia grave e irreversibile, questi non sia in grado di manifestare il proprio consenso. Il cittadino potrà presentare personalmente l’iscrizione all’ufficio comunale competente; potrà inoltre consegnare una dichiarazione dalla quale risulta esclusivamente il deposito, presso un notaio, della dichiarazione. Eventuali dichiarazioni successive si aggiungeranno a quelle consegnate in precedenza. Potranno, su richiesta dell’interessato, sostituirle. Potranno richiedere l’iscrizione soltanto i cittadini residenti a Ragusa, ma se cambieranno residenza l’iscrizione rimarrà. Spetterà alla giunta, entro sessanta giorni dall’approvazione del Registro da parte del consiglio, emanare i provvedimenti dettagliati per l’istituzione. Nella delibera, si fa presente che “si è proceduto, attraverso una serie di incontri, a sentire esponenti di associazioni che, su tali questioni, hanno prodotto documenti che hanno consentito all’amministrazione di verificare la validità di tale ipotesi sotto diversi profili (teologici, filosofici, morali, bioetici, costituzionali)”. Data la delicatezza del tema, il dibattito potrebbe risultare alquanto polarizzato.
FERROVIE IBLEE INCONTRO CON LA REGIONE
Un incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture Antonino Bartolotta, verosimilmente per giovedì 14 febbraio a Palermo, è il primo risultato della riunione del comitato della mobilità della provincia di Ragusa che si è tenuto lunedì a Ragusa, su iniziativa del commissario straordinario della Provincia Giovanni Scarso ed allargata alla deputazione regionale (erano presenti Nello Dipasquale e Vanessa Ferreri). All’ordine del giorno diverse questioni: la ricerca di una soluzione per il trasporto degli studenti pendolari attraverso la sinergia treno-bus; il blocco della soppressione delle stazioni lungo la linea Siracusa-Ragusa-Gela con conseguente allungamento degli incroci che appare come un intervento in controtendenza rispetto ad un possibile potenziamento del traffico ferroviario, nonché per discutere dell’avvio delle procedure per la metropolitana di superficie nella tratta che riguarda la cintura urbana di Ragusa e discutere la soppressione dei passaggi a livello siti agli ingressi della città di Vittoria. “Nonostante le continue richieste nel contratto di servizio che nei prossimi giorni la Regione firmerà con le Fs è escluso ogni tipo di investimento per la tratta ferroviaria iblea. Il comitato per la mobilità della provincia di Ragusa che si è riunito lunedì mattina nella sala giunta di palazzo del Fante ha preso atto di questa esclusione, che rappresenta una condanna definitiva per il sistema ferroviario locale. Si è ottenuto un incontro con l’assessore regionale alle Infrastrutture Antonino Bartolotta il 14 febbraio, data da confermare; vertice da tenersi a Palermo. Il confronto con il governo regionale punta ad ottenere una modifica al piano di investimenti del contratto di servizio, in modo tale da destinare finanziamenti anche per la provincia di Ragusa. “Agrigento e Caltanissetta, che sono province meno produttive di quella iblea, hanno stazioni ferroviarie nuove, decine e decine di treni, una rete elettrificata mentre Ragusa ha solo 4 coppie di treni, nessuna rete elettrificata e tutte le stazioni chiuse – spiega Pippo Gurrieri della Cub Trasporti – si capisce qual è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere in questo incontro a Palermo: dobbiamo finalmente ottenere che la Regione si accorga che esiste una provincia con una infrastruttura ferroviaria perfettamente funzionante ma non utilizzata, perché nel nostro territorio non arrivano mai fondi”. Il comitato è stato coordinato dal commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso.
Ragusa, tassa di soggiorno approvata una modifica in commissione
La commissione Affari generali del Comune di Ragusa ha approvato una modifica al regolamento della tassa di soggiorno proposta dal segretario cittadino del Pd Giuseppe Calabrese, nella qualità di consigliere, e perfezionata in seno all’organismo dai commissari di tutti i gruppi politici presenti. “Ringrazio i colleghi – dice Calabrese – per la collaborazione ricevuta in commissione. Stiamo parlando di un emendamento all’articolo uno che, allo scopo di evitare quello che è accaduto nel precedente bilancio, ovvero spalmare senza programmazione le entrate provenienti dal gettito di questa tassa, dalla prossima stesura dello strumento finanziario contemplerà la predisposizione di un capitolo in entrata e di un altro in uscita di pari importo che conterrà la cifra apposta”. Il bilancio dovrà contenere la descrizione di come giunta e sindaco intendono impegnare queste somme. Inoltre il sindaco dovrà relazionare preventivamente davanti al Consiglio che ne prenderà atto e potrà pure incidere sulle decisioni. La modifica tenta di trasformare una tassa normale in tassa di scopo ovvero tenta di dare ossigeno ai capitoli del turismo. “Adesso – continua Calabrese – sta al commissario straordinario recepire questa modifica per approvarla”.
Redditi di assessori e consiglieri, un regolamento per renderli accessibili
Se non fosse una legge dello Stato di ben tredici anni fa, qualcuno potrebbe “accusare” di populismo il commissario straordinario di Palazzo dell’Aquila, che ha proposto un regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale dei consiglieri comunali e degli altri soggetti obbligati. Sindaco, assessori, consiglieri, amministratori a qualunque titolo facenti parte di enti, organismi ed aziende in rappresentanza del Comune. Ed ancora direttori di entri strumentali dell’Ente, nonché delle società, fondazioni o altri enti partecipati del Comune. Per tutti l’obbligo di depositare, entro tre mesi dall’assunzione dell’incarico, una dichiarazione, con autocertificazione, concernente i dati di reddito e di patrimonio con particolare riferimento ai redditi dichiarati ogni anno, i beni immobili e mobili registrati come posseduti, le partecipazioni in società quotate e non quotate. Ed ancora la consistenza di investimenti in titoli obbligazionari, titoli di stato, fondi di investimento. Dovranno presentare anche l’ultima dichiarazione dei redditi, una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale. Nel caso in cui questa sia stata a carico del partito deve essere attestato. Al punto tre del regolamento, c’è l’obbligo di presentare una dichiarazione che concerne la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge e dei componenti del nucleo familiare. Se questi non vorranno, l’amministratore dovrà presentare apposita dichiarazione. Ogni anno, entro un mese dalla scadenza del termine utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi, gli amministratori, ossia tutti i soggetti a cui è rivolto il regolamento, dovranno depositare un’attestazione concernente le variazioni patrimoniali e la copia della nuova dichiarazione dei redditi. La dichiarazione viene pubblicata, annualmente, all’inizio e alla fine del mandato, sul sito internet del Comune. Chi non rispetta tale obbligo rischia sanzioni pecuniarie da due a ventimila euro. Se è un assessore, dopo una serie di “richieste” andate a vuoto, il sindaco revocherà la delega; stessa cosa per chi amministra società per conto del Comune. Nel caso dei consiglieri si può arrivare alla “censura”. Chi potrà ottenere i dati? Tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune: basterà una richiesta al segretario generale. Perchè tale obbligo non è mai stato rispettato, a differenza di quanto avviene in altri Comuni d’Italia? La risposta è semplice: il regolamento “attuativo” non è mai stato esaminato ed approvato dal consiglio. La parola, adesso, passa ai trenta di Palazzo dell’Aquila.
Modica, rimodulazione deleghe assessoriali
Il Sindaco di Modica, Antonello Buscema, ha provveduto alla rimodulazione delle deleghe assessoriali, dopo le dimissioni del Vice Sindaco, Ing. Giorgio Cerruto. Con propria determinazione n. 186 del 1 febbraio il sindaco di Modica ha confermato sette assessori degli otto nominati, provvedendo altresì alla ridistribuzione delle deleghe loro assegnate. Vice Sindaco è stato nominato l’Avv. Antonino Frasca Caccia al quale sono state confermate le deleghe Sviluppo Economico e contenzioso; all’Assessore Sammito Giuseppe confermate le deleghe LL.PP. – Urbanistica; all’Assessore Annamaria Sammito oltre alle precedenti deleghe (Cultura – Unesco e progetti Europei) sono andate Turismo e Spettacolo; all’Assessore Giurdanella Giovanni confermata la delega ai Servizi Sociali; all’Assessore Spadaro confermate le deleghe Servizi Ambientali, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali e Centro Storico; all’Assessore Cavallino confermate le deleghe alle Manutenzioni, Protezione Civile, Pubblica Istruzione, Sport e in aggiunta è andata la delega alla Polizia Municipale, al posto di quella al Personale; all’Assessore Amoroso Santo confermate le deleghe Bilancio, Società Partecipate, Autoparco. Il Sindaco Buscema ha avocato a sé le deleghe al Personale ed Edilizia Popolare.
Il sindaco Nicosia rientra nel Pd
Il Partito democratico di Vittoria comunica ufficialmente, con grandissimo compiacimento, che il sindaco Giuseppe Nicosia si è iscritto al partito. “Si tratta di un gesto di notevole importanza. Una decisione che conferisce – scrivono i dirigenti – un valore aggiunto al Pd, partito che il sindaco non ha mai lasciato, ma dal quale si era autosospeso. Il Pd ringrazia il primo cittadino per questo segnale di rinnovata attenzione e di vicinanza. D’altro canto, conferma che Vittoria rappresenta la seconda città più grande della Sicilia a guida Pd. Una città che ha puntato, prima di tutto e di tutti, su Rosario Crocetta alla presidenza della Regione Siciliana”.
AL VOTO PER COMUNI E PROVINCE IL 21 E 22 APRILE
In Sicilia voto anticipato per le amministrative rispetto al resto d’Italia. Nell’Isola dove si andrà alle urne il 21 e 22 aprile. Nel resto d’Italia si voterà, invece, a maggio. L’ eventuale ballottaggio, in Sicilia, si terrebbe il 5 e il 6 maggio. Sono quattro i capoluoghi che andranno al voto: Ragusa, Messina, Catania e Siracusa. In provincia di Ragusa si voterà anche a Modica, Comiso ed Acate. La giunta regionale ha deciso che si andrà al voto anche per le province. Attualmente commissariate sono quelle di Catania, Caltanissetta, Ragusa e Trapani. Questo perchè al momento è stato “congelato”, fino al 31 dicembre, il provvedimento di riforma voluto dal governo Monti sulle province. La Sicilia, essendo a statuto speciale, può però avere una sua autonomia in tal senso. La decisione della giunta regionale ha fatto sollevare un vespaio di polemiche. Il primo ad alzare i toni dello scontro è stato il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che parla di “errore” riferendosi alla data delle elezioni. Critiche anche sulla scelta di far votare per le province. Ma Crocetta risponde: “Non si può sospendere la democrazia. Vogliamo dare il segnale che non vogliamo abolire le province, ma riformarle. Questo si può fare in corso d’opera, non si capisce perchè dobbiamo distruggerle”.
RAGUSA, VARATO UN PIANO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA IDRICA
Sono state portate complessivamente a nove le autobotti messe in campo per fronteggiare l’emergenza idrica nella città di Ragusa. Ai cinque automezzi pesanti attrezzati per il trasporto dell’acqua potabile del Comune, se ne sono aggiunti in un primo momento due dei Vigili del Fuoco e da giovedì anche altri due messi a disposizione dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste. Il potenziamento del servizio è il frutto di un apposito piano coordinato dalla Prefettura di Ragusa e definito nel corso di un incontro, svoltosi giovedì, a cui hanno partecipato i rappresentanti della Protezione Civile Comunale, del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e del Consorzio ASI. E’ stato concordato che da venerdì tutte le richieste telefoniche per le forniture dell’acqua verranno gestite unicamente dal Servizio Comunale di Protezione Civile. Diversi i numeri telefonici a cui chiamare, operativi dalle 9 alle 14 e dalle ore 15 alle ore 18. Per le strutture pubbliche, gli esercizi commerciali e i disabili il numero telefonico è 0932.676882. Per le richieste dei privati i numeri telefonici a disposizione sono due: 0932.676885 0932.676883 (è stato soppresso lo 0932. 653844). La Protezione Civile Comunale ha inoltre previsto la possibilità, per i vari tipi di forniture, di potere inviare la richiesta, indicando la capacità della cisterna, ad un apposito indirizzo email: emergenza.idricaAd ogni e-mail inviata sarà trasmesso un messaggio di risposta con la conferma dell’avvenuto inserimento nell’apposito elenco di fornitura d’acqua. Il Commissario Straordinario del Comune di Ragusa, dr.ssa Margherita Rizza, oltre ad invitare tutta la cittadinanza a contenere i consumi d’acqua ed evitare gli sprechi del prezioso liquido, raccomanda di evitare la duplicazioni di richieste per la stessa destinazione di fornitura d’acqua al fine di non appesantire ulteriormente il lavoro degli uffici comunali competenti.
Richiesta di rinvio a giudizio per Gino Calvo
Il segretario regionale del Partito Repubblicano Italiano, Gino Calvo, è accusato di falsificazione di firme. Per Calvo, già assessore comunale a Palazzo dell’Aquila, a Ragusa, nella giunta di Nello Dipasquale, il procuratore di Modica, Francesco Puleio, ha chiesto il rinvio a giudizio. Il giudice Maria Rabini ha fissato l’udienza a marzo e quindi dopo le elezioni politiche dove Calvo è candidato come capolista alla Camera. E’ accusato di avere falsificato le firme di ottantotto persone indicate come sottoscrittori della lista Pri alle elezioni provinciali del maggio 2007 nella Circoscrizione di Modica; questi soggetti poi non hanno riconosciuto come propria la firma apposta. Il Pri era stato poi escluso per un vizio di forma dalla competizione, ma il Tar aveva riammesso cautelativamente le liste per i due collegi di Ragusa e Modica all’ultimo.
AEROPORTO DI COMISO, L’AMAREZZA DI VENERA PADUA
“E’ una ferita aperta l’indifferenza del Governo nazionale nei confronti del nostro territorio”. E’ quanto afferma Venera Padua, candidata del Pd al Senato della Repubblica, dopo avere appreso la notizia che sta tenendo banco in queste ultime ore in ordine all’esclusione dell’aeroporto “Magliocco” di Comiso dal Piano nazionale dei trasporti. “C’è tutto un territorio – aggiunge Venera Padua – che ha cercato, in modo compatto, di portare a casa un risultato e quando la meta sembrava ormai ad un passo ecco arrivare il provvedimento che ci fa compiere un salto all’indietro. Non vogliamo fare le vittime. Ma troppi episodi si sono ripetuti tutti nella stessa direzione. E se due più due fa quattro, è chiaro che c’è più di qualcuno che non vede di buon occhio la crescita e lo sviluppo della nostra zona”. Per Padua è essenziale “formare un fronte unitario, dal Governo regionale ai Comuni iblei, passando per la Provincia, senza dimenticare le rappresentanze parlamentari, con lo scopo di fare sentire forte la nostra voce istituzionale, perché non è più possibile accettare che si giochi a rimpiattino su questa vicenda. Noi del Pd faremo il possibile per superare questo ulteriore intoppo che riguarda da vicino la vicenda dello scalo ibleo. Impegneremo il prossimo Governo – dice Venera Padua – a rivedere questa esclusione che ha dell’incredibile. Stanno facendo il possibile per fare fallire ogni cosa. Ma stiano certi che non ci riusciranno”.
Ragusa, emergenza acqua Italia dei Valori chiede che le analisi siano pubbliche
Dinanzi alla prosecuzione dello stato di disagio che stanno vivendo i cittadini di Ragusa a causa dell’interruzione dell’erogazione dell’acqua comunale, Giovanni Iacono, coordinatore provinciale di Italia dei valori ritorna sulla vicenda dell’acqua inquinata incalzando il Commissario al Comune: “Bisogna aprire il Comune ai cittadini su qualsiasi cosa e ancora di più su vicende essenziali per la salute e per la vita stessa dei cittadini come l’acqua. E’ indispensabile che il Comune pubblichi immediatamente tutti i risultati delle analisi dell’acqua perchè i cittadini devono sapere la composizione dell’acqua che hanno bevuto o che continuano ancora a bere. Continuo a richiedere – scrive Giovanni Iacono – una informazione completa da parte del Comune. Non è tollerabile questo comportamento da parte dell’ente pubblico che costringe i cittadini ragusani ad enormi disagi quotidiani e a pagare i tributi senza dare loro spiegazioni e senza assumersi – conclude Giovanni Iacono parlando dell’emergenza acqua inquinata nel capoluogo ibleo – le responsabilità del proprio operato.”
Approvata nuova macrostruttura alla Provincia di Ragusa
ACCORPATI SETTORI: DA 13 A 10
Una riduzione dei settori che passano da tredici a dieci: è questo il primo dato che emerge dall’analisi della nuova macrostruttura organizzativa approvata dal Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa Giovanni Scarso. Chiusa la fase della concertazione con il pieno accordo dei sindacati, la nuova macrostruttura entra a regime dal 1 febbraio. Essa contempla tre unità operative autonome che riguardano l’ufficio di staff del Presidente, quello del segretario generale e dell’Unità operativa Gare d’appalto. Il nuovo modello organizzativo dettato dall’impegno di riduzione della spesa del personale tende ad operare un’ulteriore razionalizzazione, semplificazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative dell’Ente anche attraverso gli accorpamenti di uffici che hanno permesso di ridurre i settori e quindi il numero delle posizioni dirigenziali in organico. Ridotte anche le Unità operative autonome che sono passate da 8 a 3. Strategica la decisione di costituire una unità operativa autonoma “Gare” con funzioni di “stazione appaltante unica” e quindi di gestione amministrativa trasversale delle procedure di affidamento di contratti pubblici ai sensi del regolamento dei contratti. Tra le novità maggiori l’accorpamento del settore della Polizia Provinciale con quello delle Risorse Umane, nonché un settore unico per le tematiche ambientali che vanno dalla Geologia, all’Ecologia e alla Tutela ambientale, un settore che si occuperà del patrimonio mobile dell’Ente. Nel nuovo funzionigramma della Provincia entrano nuovi servizi come la Trasparenza e la qualità dei servizi.
Nuovo gestore del depuratore della fascia costiera sciclitana Il Comune di Scicli ha celebrato il pubblico incanto
Per l’affidamentodel servizio di gestione biennale dell’impianto di depurazione centralizzato della rete fognaria, degli impianti di sollevamento di Sampieri, Cava d’Aliga, Bruca, Micenci, Donnalucata, Playa Grande, e della condotta sottomarina di allontanamento reflui. Ad aggiudicarsi la gestione la Siba di Milano.