26-11-2024
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Archivio della categoria: Politica

Accordo transattivo con l’Università Scarso: “Stop alle strumentalizzazioni politiche”

“L’accordo transattivo con l’Università di Catania è al momento al primo posto nella mia agenda amministrativa. E intendo favorirlo per definire la presenza della Struttura didattica speciale di Lingue sino al 2026. Su quest’accordo le strumentalizzazioni politiche sono fuori luogo ed intempestive e non giovano sicuramente al dialogo tra gli enti in causa”. Così il commissario straordinario della Provincia Giovanni Scarso interviene sul caso Università nel dibattito animato da qualche ex amministratore.
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MINACCE A CROCETTA, SOLIDARIETA’ DI VENERA PADUA

“La lettera di minacce ricevuta dal presidente Crocetta ci spinge ad esprimere piena solidarietà e sostegno all’azione riformatrice del governatore”. E’ quanto afferma Venera Padua, candidata del Partito Democratico al Senato della Repubblica. “Siamo alle prese – aggiunge – con un momento particolare della vita economica e sociale del Paese, alle soglie delle elezioni nazionali. Per questo è opportuno che, ora più che mai, la politica faccia scelte precise su argomenti di così grande spessore come possono essere la lotta alla mafia e, più in genere, alla criminalità organizzata. Dobbiamo mettere gli elettori e le elettrici nelle condizioni di potere manifestare i loro indirizzi in una direzione chiara”.
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NO AL MUOS L’INTERVENTO DI VENERA PADUA

1298314819_venera_padua“Il principio di precauzione deve ora guidare le decisioni ed essere il riferimento giuridico nella difficile partita contro il Muos. Quella precauzione che è richiesta quando l’utilizzo di tecnologie espone ad un pericolo potenziale grave, e con livello di rischio non ancora accertato, popolazioni ignare non preventivamente informate e tantomeno consultate”. Parola di Venera Padua, candidata al Senato per il Partito Democratico, che valuta in maniera positiva la decisione assunta di recente dal governatore siciliano Crocetta. “La nostra azione – continua Padua – dovrà essere sviluppata, ancora di più, a fare in modo che tutti i canali di informazione, sulla delicata questione possano essere attivati così da garantire ai siciliani e alle siciliane chiare ed autorevoli informazioni sul livello di rischio che grava sul futuro nostro e su quello dei nostri figli”.

La replica di Aurelio Guccione: non sfruttiamo gli indigenti

Con una nota Aurelio Guccione, Presidente del Consorzio “La Città Solidale” di Ragusa, sostiene di essere intervenuto nel dibattito scaturito dopo la protesta degli indigenti, solo in virtù dei ruoli che ricopre, esprimendo sue libere opinioni, senza bisogno di rappresentare le idee di altre personalità, politiche e non. In particola Aurelio Guccione ricorda che da circa un anno e mezzo è il presidente del Consorzio “La Città Solidale”, una realtà che comprende 24 cooperative sociali e 18 dipendenti e ricopre inoltre il ruolo di consigliere regionale e provinciale di Confcooperative. “In tali vesti, dunque, opero quotidianamente – continua Guccione -. Se il Comune di Ragusa decide di aprire un dialogo sulle politiche economiche e sociali è del tutto naturale che prenda in considerazione sia Confcooperative che il Consorzio La Città Solidale. Realtà, quest’ultima, che da anni lavora proprio per favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, non ultimi i detenuti. Solo per fare un esempio, dal mese di marzo del 2012, con un turn over regolato dalla Casa Circondariale di Ragusa, forniamo lavoro a 6 detenuti facendo attività di impresa. Il tutto mentre altre realtà richiedono ed usufruiscono di ore di cassa integrazione, mobilità o, molto più semplicemente, licenziano i propri dipendenti”. Sui rapporti con l’ex vicesindaco di Ragusa, Aurelio Guccione aggiunge: “Pur intercorrendo rapporti di reciproca stima, il sottoscritto non sente e non incontra Giovanni Cosentini da almeno un paio di mesi. Non fosse altro che per reciproci impegni e per via di una collaborazione professionale conclusasi di fatto con la mia elezione a presidente de “La Città Solidale” ed esauritasi formalmente con lo scioglimento della Giunta comunale”. Aurelio Guccione aggiunge infine che non ha mai gestito per conto del Comune di Ragusa i progetti finanziati dal Fondo europeo. guccioneaurelio

La scuola che non ci sta

I responsabili scuola del Partito Democratico di Vittoria informano che sabato 19 gennaio 2013, a Palermo, si terrà un’iniziativa per la scuola pubblica, alla presenza di Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del PD e di Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana. Sarà un’occasione per fotografare la situazione drammatica in cui versa la scuola pubblica. E per ribadire i problemi legati all’istruzione: dalla riduzione del personale al taglio ai finanziamenti per i piani dell’offerta formativa; dall’aumento del numero degli allievi per classe alla riduzione delle ore degli alunni diversamente abili.
A tale proposito, i responsabili scuola del PD vittoriese professoressa Anna Mezzasalma e orofessor Salvatore Cilia hanno elaborato dodici punti programmatici che intendono porre all’attenzione di Bersani: mantenimento della centralità del servizio pubblico, attuazione del titolo V’ della costituzione, vero investimento sul diritto allo studio attraverso una legge quadro regionale, innalzamento dei livelli d’istruzione e della qualità dell’offerta formativa, lotta alla dispersione scolastica, piano d’investimento per l’edilizia scolastica, rispetto delle norme di sicurezza, incremento della quota del tempo prolungato e del tempo pieno, rispetto delle regole per il reclutamento del personale della scuola, adeguamento del contratto degli insegnanti, maggiore controllo sulla qualità dell’insegnamento, scelta politica di fondo a favore della ricerca scientifica e tecnologica, tanto di base che applicata.pd

Dichiarazione di Giorgio Mirabella sulla vicenda sussidiati al Comune di Ragusa

giorgio_mirabella_ottobre_2012“I problemi che si stanno affrontando da qualche settimana al Comune di Ragusa riguardo la decurtazione del sussidio alle persone con difficoltà economiche sono soltanto l’inizio di un’era buia a cui sta per andare incontro il Comune di Ragusa”. E’ la dichiarazione del capogruppo del Pid – Cantiere Popolare di Ragusa, Giorgio Mirabella, al termine dell’incontro in sede di conferenza dei capigruppo con la dott.ssa Margherita Rizza. “E’ stato lo stesso Commissario straordinario – ha spiegato Mirabella – a chiarire ai capigruppo consiliari che nel prossimo bilancio di previsione dovranno essere operati tagli del 50% in alcuni capitoli di competenza dell’Assessorato ai Servizi sociali. Vuol dire che la disponibilità finanziaria corrente sarà almeno dimezzata in alcuni ambiti di azione. Una situazione che creerà problemi su problemi, oltre che proteste, a cui, se non si corre ai ripari da subito, non si potranno trovare soluzioni. Se la vicenda che si sta affrontando in questi giorni legata alla platea dei sussidiati del Comune appare difficile, nonostante il Commissario stia predisponendo dei bandi per l’erogazione dei contributi economici e stia tentando l’inserimento professionale part time tramite le cooperative sociali di tipo b, ciò che avverrà – dice Giorgio Mirabella – nei prossimi mesi sarà di dimensioni incalcolabili. Se dovesse passare l’ipotesi dei tagli del 50%, si avrà una riduzione percentuale di contributi piuttosto considerevole per le persone economicamente svantaggiate. Non può essere questa la strada – ha proseguito Mirabella – per contenere le spese dell’Ente e non sforare il patto di stabilità. Non avevamo bisogno di un Commissario straordinario, che tra qualche mese andrà via, impegnato a rivoluzionare drasticamente un sistema virtuoso che negli anni ha funzionato e soprattutto ha garantito i servizi essenziali agli aventi diritto. Esprimo tutta la mia indignazione – dice il consigliere comunale di Ragusa Giorgio Mirabella – per questa politica dei tagli indiscriminati e chiedo al Commissario straordinario di convocare subito un incontro con i capigruppo consiliari per illustrare le linee guida del prossimo bilancio di previsione, prima che sia troppo tardi porvi rimedio. La commissario Rizza – spiega Mirabella – ci ha illustrato la bozza del bando per l’erogazione dei contributi ai soggetti economicamente svantaggiati che avranno i requisiti e  l’organismo non è stato chiamato a votare la bozza, ma soltanto ad esprimere un parere e nel merito il mio è stato assolutamente negativo perché con la formulazione di questo bando si prevede l’impiego di somme esigue che potranno andare soltanto ad una parte della platea dei sussidiati, mentre gli altri dovranno attendere la stesura dei consecutivi bandi, che dovrebbero essere tre. L’attivazione di questo sistema frenerà, in minima parte, il problema, ma – conclude Giorgio Mirabella – ne creerà altri nei mesi a venire. Dunque non è una soluzione, ma soltanto un prendere tempo prima che accada l’irreparabile, al quale spero il Commissario abbia già pensato”.

ACQUEDOTTO MARINA DI RAGUSA – Opera finanziata nel 2007 ma il progetto esecutivo è pronto soltanto ora

Comincia a prendere forma l’acquedotto che partendo da contrada Camemi arriverà a Marina di Ragusa ristorando con acqua potabile tutte le contrade interessate: Camemi, Gatto Corvino, Principe, Villaggio 2000, Mangiabove, Cerasella, Santa Maria degli Angeli. Sarà finalmente utilizzata l’acqua della diga Santa Rosalia. “In questi giorni – dice Peppe Calabrese, segretario cittadino del Pd di Ragusa che, anche nella qualità di presidente del comitato intercontrade, da anni segue l’intricata vicenda – approderà in Consiglio comunale la delibera del commissario avente per oggetto l’esproprio del terreno a Camemi in cui sarà impiantato il potabilizzatore. Il progetto esecutivo è frutto di un lavoro sinergico tra i cittadini costituitosi in comitato e il Pd di Ragusa sempre molto attento ai bisogni della gente. Anche se viaggiamo con diversi anni di ritardo, ringrazio il commissario straordinario Margherita Rizza per avere preso a cuore un’opera finanziata nel 2007 ma che può contare sulla disponibilità di un progetto esecutivo soltanto oggi. A giorni incontreremo tecnici e commissario per mettere a punto procedure e modalità che servano a trovare idee e risorse in grado di portare presto l’acqua nelle case della gente”. peppe calabrese

AUTOBUS FERMI PER MANCANZA DI GASOLIO – SERVIZIO TRASPORTO PUBBLICO A RAGUSA AL CAPOLINEA

Il dirigente provinciale de “La Destra”, Mario Chiavola, nella qualità di presidente dell’associazione “Ragusa in movimento”, denuncia il precipitare del servizio del trasporto pubblico nella città di Ragusa. Chiavola riferisce che, a causa della mancata disponibilità di gasolio negli autobus, ieri due linee hanno dovuto interrompere il proprio servizio: la prima in piazza del Popolo, la seconda di fronte alla scuola Quasimodo. Un problema simile era accaduto il giorno prima, giovedì pomeriggio, in corso Italia. “I mezzi, con persone a bordo – sottolinea Chiavola – si sono molto semplicemente fermati e la gente a bordo è stata fatta scendere. In parecchi casi, inoltre, nelle ultime due settimane, non è stato rispettato il servizio dell’ultima corsa, quella serale. Sempre per la mancanza di gasolio, inoltre, molte corse, tra ieri e l’altro ieri, sono state sospese a mezzogiorno e riavviate alle 16, nel pomeriggio”. Chiavola invita il commissario straordinario del Comune di Ragusa a verificare cosa stia accadendo e a chiedere informazioni all’Ast. Un autobus urbano dell'Ast

Riunione del circolo Sel di Vittoria

Domenica 13 gennaio 2013 alle ore 10,30 presso la sede di via Principe Umberto 56 si svolgerà un’assemblea straordinaria degli iscritti del circolo cittadino di Sinistra ecologia e libertà di Vittoria. All’ordine del giorno l’elezione dei nuovi organismi cittadini, la situazione politica a Vittoria e le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.sel logo

Trasporto Ferroviario Scarso scrive all’assessore regionale alla Mobilità

scarsoIl commissario straordinario della Provincia Giovanni Scarso ha scritto all’assessore regionale alle Infrastrutture, al direttore del dipartimento regionale delle Infrastrutture Vincenzo Falgares, al direttore territoriale Rfi, al direttore generale della Sicilia di Trenitalia per avere contezza delle intenzioni di R.F.I. di procedere progressivamente alla soppressione delle linee ferroviarie della Provincia di Ragusa. Una scelta già operativa nella stazione di Genisi e probabilmente nei prossimi giorni anche in quella di Comiso. “Non posso non esprimere la più viva preoccupazione – scrive Scarso – per le gravi conseguenze che tale strategia di dismissione comporterebbe per il territorio ibleo e per la sua collettività. Si chiede di volere riconsiderare ogni eventuale ipotesi di depauperamento dell’enorme patrimonio storico-culturale e infrastrutturale rappresentato dalla tratta ferroviaria, ed anzi volere fortemente favorire – scrive il commissario Scarso – ogni sostenibile iniziativa volta ad un suo rilancio, concertandone modalità e contenuti con gli stakeholders del territorio”.

 

NELLO DIPASQUALE E GIOVANNI COSENTINI: PANE E TULIPANI

pane e tulipaniHa abbandonato gli indigenti (che avevano tutti votato per lui) in mezzo alla strada, ha detto che la colpa di tanta miseria è del suo assessore Ciccio Barone, ci vuole appioppare per forza un ulteriore aumento dell’Imu come una benefica sorsata di olio di ricino, ci ipnotizza come zanzare sotto i caschi gialli dei lampioni di via Roma. Giallo attacco di acetone di giorno, e arancio bilioso la sera. Uno spasso. Vorremmo tanto sapere il nome del tecnico che si è invaghito di quel lampione, fargli una culla ondeggiante tra i tre pali di sostegno e lasciarlo lì a rimirar le stelle e a farci ciao con la manina. Il vero mistero del casco giallo è però la Soprintendenza. Possibile mai che questa sacra istituzione – i carbonari della bellezza –  rutti una qualche vitalità nei dilemmi oscuri e criptici, e poi di fronte all’evidenza dell’orrido non tuoni mai? Quanti misteri! Chissà com’è Nello Dipasquale versione facoltoso? E’ difficile immaginarlo con 17 mila euro al mese, lui che ci raccontava dei pochi spiccioli con cui viveva – il resto andava in beneficenza –  ed ora, a saperlo con le tasche piene… ci fa una tenerezza. Brutto vedere un uomo soffrire, per di più in silenzio… neanche una foto, un’intervista…ca na ffari in confronto gli indigenti! Noi che sapevamo della sua esistenza frugale, al freddo, in villa, a volte persino accucciato dentro una barchetta, con i costruttori che gli portavano la sera un po’ di zuppa calda, i giornalisti che gli accendevano un focherello, e gli ufficiali delle forze dell’ordine che facevano i turni di sentinella come all’altare della Patria! Basta, resisterà, è forte. Certo quando incrocerà i liberi e belli dei 15 deputati grillini che si sono tenuti solo 3000 euro di stipendio gli salteranno i nervi, perché Nello Dipasquale è serio, non è populista, è democristiano, lo ha sempre dichiarato. Ora lui e questi di territorio che si son fatti la campagna elettorale dicendo che non stavano né di qua né di là e che gli piaceva solo Crocetta, in quanto tale e non come ex comunista, che votano, Monti o il Pd ? Ancora Dipasquale non si esprime, forse non gli interessa la politica, sta lì per puro spirito di sacrificio. Ha una sola certezza – quella che non ha più alcun economista, statista e nemmeno l’Europa –  vuole che i
ragusani paghino l’Imu alle stelle. Che dire? Tutti la vogliono togliere tranne lui. Sarà una forma di espiazione collettiva dopo la cementificazione, un fioretto, un’eredità di cassa per il prossimo sindaco? Qualcosa di mistico comunque c’è. Abbiamo notizie di Giovanni Cosentini. Gira insieme a quel ciccione di Aurelio Guccione, non parlano che di salute e povertà. Sarà stata quella luce arancio di via Roma che gli ha infiammato i cervelli! Colpito dai miserabili, li vuole tutti per lui. Ogni giorno fa sparare messaggi a ‘sto Aurelio Guccione – una  specie di budda che si ingrassava con i progetti europei quando lo onorevole-triste era sindaco e tutti si rimpinzavano di sviluppo economico – per spiegare che hanno la ricetta per sistemare gli sventurati. Poveri disgraziati, sarà l’effetto della ennesima dieta, il nervoso nel vedere Dipasquale là dove lui non è riuscito – all’Ars -, la disperata attesa per il posto da manager all’Asp che non arriva, insomma, è fame arretrata: vuole papparsi i bisognosi. E pensare che quando c’era Nello viveva in uno stato di soavità, il nostro Cosentini. Aveva pure i tulipani nella scrivania. Vivevano di niente, pane e poesia.

Consiglio comunale di Acate

Acate-Castello-Biscari3Si svolgerà martedì 15 Gennaio alle ore 19.00, presso la sala consiliare del Castello dei Principi di Biscari ad Acate, una seduta del consiglio comunale. Diversi i punti all’ordine del giorno.

Regolamento servizi sociali di Ragusa Approvata modifica proposta dai consiglieri del Movimento Città

Comune-di-RagusaIl consiglio comunale di Ragusa nella seduta del 9 gennaio ha approvato all’unanimità la modifica, proposta dai consiglieri del Movimento Città, Enrico Platania e Maria Grazia Criscione, di alcuni articoli dei regolamenti dei servizi sociali, riguardanti l’assistenza agli anziani e disabili. Grazie all’impegno dei consiglieri del Movimento Città, dapprima in Commissione e successivamente in Consiglio, sono state modificate le disposizioni regolamentari in modo tale da consentire, per poter usufruire dei relativi servizi, di tener conto della situazione reddituale personale dei singoli beneficiari e non più, come in passato, di quella dell’intero nucleo familiare di appartenenza

ELEZIONI POLITICHE, VENERINA PADUA TERZA NELLA LISTA PD AL SENATO IN SICILIA

1298314819_venera_paduaSarà senatrice del partito democratico la dottoressa Venerina Padua, sciclitana, per anni consigliera provinciale. Era stata la candidata più votata in provincia di Ragusa nelle primarie per i parlamentari indette dal partito per tentare di riparare, almeno in parte, al nefasto sistema elettorale che fa scegliere esclusivamente alle segreterie i nomi per Camera e Senato. Venerina Padua è stata piazzata al terzo posto dopo Corradino Mineo e Nino Papania in posizione prestigiosissima e di sicura riuscita. Un riconoscimento per l’area iblea del Pd che tornerà ad avere un suo rappresentante in Senato. L’altro candidato uscito vittorioso dalle primarie, Gigi Bellassai di Comiso, è inserito, sempre per il Senato, al nono posto. Ciò significa che in caso di vittoria e premio di maggioranza, con un raddoppio dei seggi, anche Bellassai potrebbe farcela. In lista agli ultimi posti Angela Barone e il senatore Gianni Battaglia. La sfida al Senato, la più difficile, ha determinato la scelta, nel Pd, di proporsi all’elettorato con liste quanto più possibile territoriali in modo da sfruttare il fattore della conoscenza e della vicinanza dei candidati per ottenere maggiore consenso. Per la Camera inserito, in coda, l’ispicese Giuseppe Roccuzzo.

Il Pd di Ragusa guarda avanti, ricerca la sintesi e rinnova la fiducia alla segreteria Calabrese

calabrese 2012Nel corso della seduta del coordinamento cittadino il segretario Calabrese ha rinnovato il proprio appello all’unità, ad abbassare i toni e a operare per il bene comune, accantonando i personalismi. I “renziani” si sono detti pronti a collaborare con il Pd di Ragusa. “Dobbiamo fare tesoro – ha detto Calabrese – delle due precedenti esperienze con riferimento alle Regionali e alle primarie sforzandoci a lavorare per una sintesi interna. Siamo l’unico partito che fa politica e lo si comprende dalla presenza costante sul territorio. E’ chiaro che se non si lavora unitariamente si perde. Ringrazio anche i renziani per la disponibilità che hanno fornito”. Il coordinamento ha dato pieno mandato, rinnovando la fiducia, al segretario e alla segreteria Calabrese affinché possa essere avviata la interlocuzione con i partiti e i movimenti per inquadrare il futuro scenario di alleanze che vedranno certamente il Pd al governo della città di Ragusa.

Emergenza e programmazione dei servizi sociali

guccioneaurelioUn incontro per definire le future strategie di programmazione per i Servizi sociali con il mondo della cooperazione sociale ed il Commissario straordinario al Comune di Ragusa è previsto per giovedì prossimo. “È importantissimo – afferma Aurelio Guccione, presidente del Consorzio “La Città Solidale” di Ragusa – che in questa fase siano interpellate le cooperative di tipo B”. “La Città Solidale” si dichiara disponibile a proseguire sia il sostenegno ai manifestanti fornendo loro i pasti caldi della cena, attraverso il catering di “Sprigioniamo sapori”, sia a dare un sostegno all’Ente comunale in questa delicatissima fase. “Le nostre cooperative – prosegue Guccione – dimostrano ogni giorno, sul campo, la loro professionalità ed il loro sapere garantire servizi di qualità al territorio ed alla gente. Sappiamo bene, ad esempio, cosa significhi l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e conosciamo a menadito le regole per una corretta progettazione per attingere ai fondi previsti dai bandi della Comunità europea. È questa, a nostro avviso, la strada maestra da perseguire per dare garanzie a chi ha veramente bisogno, ma senza gravare troppo sui bilanci dei Comuni. I tagli da parte del Governo centrale sono una dura realtà, ma non per questo la politica locale deve continuare a piangersi addosso o, peggio, ripetere gli errori del passato. Troppo spesso i servizi sociali, sganciati da ogni ipotesi di sviluppo economico, sono stati concepito solo come un facile serbatoio di voti dal quale attingere in occasione delle competizioni elettorali. Noi, invece, crediamo che da Ragusa potrebbe partire un modello concreto da esportare anche in altri Comuni. Un modello basato su una seria programmazione e su altrettanto serie professionalità”.

LA SICILITUDINE DI MARGHERITA RIZZA

Comune-di-RagusaAl Comune di Ragusa si sta assistendo nel silenzio di tutti ad una feroce lottizzazione
oltrechè ad un continuo susseguirsi di atti di dubbia legittimità. Parliamo della casta dei dirigenti che reggeva il sistema Dipasquale offrendogli, a un prezzo carissimo per la comunità, ma conveniente per l’ex sindaco, la cornice dorata della legalità. Appena arrivata, la Commissaria Margherita Rizza fa piazza pulita dei magnifici sette – la rosa dirigenziale – e inizia uno scontro assai vivace con Dipasquale ancora in campagna elettorale. La signora giunge in città sfoggiando uno stato di purezza, non conosce contaminazione alcuna, osserva la realtà e applica la legge. Questa condizione di verginità molto apprezzata dai ragusani afflitti da asservimento è durata poco. Un primo sfondamento si registra il 4 ottobre: “rinnova” l’incarico della Pagoto (la pressione di Nello Dipasquale è fortissima perché si tratta della dirigente chiave, che gli sta a cuore e che tiene in piedi la favola del Comune florido, un vanto poi crollato miseramente e che comunque consente all’ex sindaco di presentarsi come amministratore oculato) che torna a gestire il settore Gestione Servizi Contabili e Finanziari. Qui si assiste alla prima stranezza amministrativa poiché il rinnovo ha termini troppo vaghi: “è valido sino al 31 dicembre 2012 e comunque fino alla conclusione dell’iter del concorso per Dirigente Economista in atto”. Sapete cosa è successo? Il concorso è stato sospeso – per motivi poco chiari –  e quindi il commissario il 28 dicembre proroga il contratto fino alla scadenza del mandato del commissario. E’ il crollo del funzionario della Regione. Margherita Rizza con ardimento (tale si può definire l’assoluta temerarietà nel siglare atti palesemente illegittimi rischiando di rispondere di danno erariale) si getta ai piedi del divenuto onorevole Nello Dipasquale e si fa sua condottiera per la riconquista del Palazzo. Altre tappe erano stati i segnali propedeutici al dovuto allineamento col territorio, come, ad esempio, il rinnovo dell’incarico al comandante Spata fino alla conclusione dell’iter delle procedure di mobilità previste dalle leggi vigenti. Una mobilità che per fortuna si è conclusa velocemente (anche se si vocifera di note riservate indirizzate a un dirigente e al Segretario generale tendenti a rallentare l’iter, ma solo i consiglieri comunali potrebbero avere accesso a questa corrispondenza interna). In ogni caso sapete che cosa si inventa il nostro commissario a spese dei cittadini ragusani? Un bel nuovo contratto, sempre nel giorno della capitolazione, il 28 dicembre 2012. E così a Spata – come alla Pagoto – viene “prorogato” l’incarico. Ma proroga di che se il dott. Spata era a capo della Polizia Municipale e poi viene piazzato al settore gestione affari patrimoniali, consulenza appalti, gare e aste, appalti? Si tratta a tutti gli effetti della stipula di un nuovo contratto, tassativamente vietato dalla legge. Ma non è finita. Il commissario Margherita Rizza ha ormai scelto dove schierarsi: l’ordine è rimettere in piedi la squadra, rioccupare il fortino. La chiamata non conosce ostacoli e vincoli, le norme sono solo erbaccia attraversata da un bulldozer. Arriva un altro rinnovo al dottore Licitra. E qui siamo al capolavoro. Infatti Licitra era titolare del settore Gestione e sviluppo delle risorse umane, ed invece gli viene affidato l’incarico di dirigente del settore Servizi sociali ed assistenziali. Perchè tutto questo? Semplice. Licitra probabilmente non ha i titoli accademici per ricoprire la dirigenza come responsabile delle risorse umane. Sembrerebbe che la sua laurea non sia idonea per fare il dirigente amministrativo. Quindi commettendo un ulteriore abuso, il commissario “rinnova” Licitra al Settore Servizi Sociali (ma cosa rinnova dato che il dirigente era Scifo?) e dà, sempre a Licitra, l’interim al personale. L’interim è una geniale mossa tattica; pare che il dottore Lumiera non volesse dare parere favorevole all’assunzione degli altri dirigenti e quindi mettendo Licitra al personale si risolve la questione del parere: Licitra – insieme alla Pagoto – diventano gli estensori dei pareri incrociati per le determine loro e dei loro colleghi (sì, sì, non ribollite, succede a Ragusa, non siamo nel Burundi). Non è finita. Vi è un quarto incarico attribuito off limits, che è quello di Giuseppe Mirabelli, ma oramai è in pensione…che se la goda! L’impudenza partigiana della commissaria Rizza la si misura tutta ricordando quanto aveva dichiarato il Segretario Generale Buscema (rimasto fermo alla fase “rispetto delle regole”) in una seduta di consiglio comunale della prima quindicina di ottobre. Buscema disse che l’ente non poteva avere piu di un dirigente esterno. Ci chiediamo. Tutti sanno che il Rubicone della legittimità è stato varcato, ma nessuno parla, perchè? Non parlano i consiglieri che un tempo si opponevano a Nello Dipasquale, sono afflitti, sono amareggiati, elaborano il lutto, attendono. E se una volta sputtanati si rifugiassero nel classico – “ma noi l’avevamo detto prima che non si potevano nominare tutti sti dirigenti!”- vi imploriamo: riditelo, soprattutto ora che il ceto medio, l’ossatura della città, non riesce a pagare le bollette e per la prima volta nella storia della comunità guarda gli indigenti, quei disgraziati che dormono per strada davanti al Comune, con forte preoccupazione che è cosa assai diversa dalla commiserazione e dalla pietà cristiana. Va benissimo, abbiamo capito, ognuno al proprio posto: la commissaria sbriga le faccende all’onorevole Dipasquale, il Pd è cauto perché non si sa mai come saranno le alleanze per le amministrative, Italia dei valori sta mutando pelle e si fa arancione, poi ci sono le elezioni… insomma chi se ne frega dei dirigenti! Ma le cifre in questione sono pesanti: trecento mila euro una coppia di dirigenti. Perché nessuno si studia la giurisprudenza in merito? E pensare che ci sono fior di sentenze sul rinnovo dei contratti possibile solo una volta, e sulla differenza tra proroga e rinnovo; dunque l’operato della Rizza sarebbe denunciabile e attaccabile, cosa sta accadendo allora? Cos’è questo stato agonico dell’opposizione? Ci è bastato il titolo Rivoluzione della dignità, lo slogan di Crocetta, e la vecchia Sicilia ha cambiato volto? Siamo conservatori, ci attacchiamo alla tradizione, ci piacciono gli usi e i costumi consolidati. La Regione invia un commissario e questa, nel vuoto di potere e in attesa dei nuovi assetti, si attiene alla legge, poi riscopre il sentimento della sicilitudine. E’ dominante il richiamo, c’è poco da fare, gli orizzonti di riferimento sono intramontabili. Quando Crocetta vorrà sapere qualcosa di Ragusa e chiederà in giro “Come va con la commissaria?”, l’unico deputato della città – Dipasquale Nello, in arte onorevole, – potrà rispondere “Ampiamente soddisfatto, presidente”. Contento l’onorevole, contento il presidente, contenta la commissaria. Si chiama rivoluzione, ma non è quella francese, né quella leninista, né tanto meno quella della dignità, è solo geometrica: si ruota intorno a un asse, sempre lo stesso, i valori non cambiano. Ce lo conferma persino l’assessore Zichichi, cittadino onorario di Ragusa, e inossidabile nel credo della rotazione tanto da raccontarci che persino Galileo si era pentito veramente nel formulare che il giro doveva essere diverso. E ora tutti in coro: ciuri, ciuri, ciuri di tutto l’anno…

LA COMMISSIONE CENTRI STORICI STENTA ANCORA A CARBURARE

“Prendiamo purtroppo atto con rammarico che, al contrario di quanto da noi sollecitato, nei giorni scorsi, l’andamento dei lavori in seno alla commissione Risanamento dei centri storici continua a segnare il passo”.  E’ il capogruppo di Ragusa Grande Di Nuovo, Enzo Licitra, che torna a lanciare un ulteriore allarme dopo che i componenti dell’organismo, anche alla luce delle nuove nomine effettuate da alcuni gruppi politici, hanno già avuto modo di insediarsi. “Sarà stato il periodo natalizio – continua Licitra – sarà stata la nuova situazione in ambito dirigenziale susseguente alla collocazione in quiescenza dell’architetto Giorgio Colosi e alla successiva attribuzione delle competenze all’ingegnere Michele Scarpulla, fatto sta che l’organismo non è riuscito a produrre come avrebbe dovuto. E ciò costituisce un freno alle aspettative di numerosi privati che, avendo investito sul centro storico, vogliono avere l’opportunità di potere effettuare le variazioni contemplate dal nuovo Ppe per migliorare la propria condizione abitativa. Ma non solo. Fare ripartire con il piede giusto la commissione Centri storici, quindi garantire l’esame, ad ogni seduta, di un determinato numero di pratiche, molte di edilizia privata, significa assicurare una boccata d’ossigeno a quelle piccole e medie imprese edili che sanno di potere ampliare anche in questo ambito la loro attività fortemente minata dalla crisi”. Enzo Licitra

 

L’on. Assenza sollecita l’incremento dei controlli nel territorio di Santa Croce Camerina

Il circolo la Meridiana di Santa Croce Camerina ha segnalato al neo-deputato regionale del Pdl il grave stato di disagio e di allarme sociale che i recenti episodi, anche gravi, di criminalità accaduti a Santa Croce e nelle borgate hanno suscitato nella popolazione. L’on. Assenza ha voluto scrivere al Prefetto e ai vertici Provinciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza per chiedere il rafforzamento delle operazioni di controllo del territorio.

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POVERI E COMUNE DI RAGUSA

“Chi sono i veri poveri? Sono queste donne che da dieci giorni vivono per strada, gli uomini che la notte dormono su questo marciapiede, i nostri figli, i bambini che vengono ogni pomeriggio a giocare qui al freddo, senza giocattoli o tv”. Carmela Greco risponde così al Commissario straordinario Margherita Rizza. Il funzionario della Regione venerdì sera, per la prima volta dall’inizio del presidio, è andata a parlare con gli indigenti, nel luogo della loro protesta, il marciapiede di corso Italia, davanti al palazzo del Comune. “Abbiamo apprezzato il fatto che finalmente sia venuta qui ad incontrarci”, dicevano ieri le donne del presidio. Venerdì il commissario, sia nell’incontro con i capigruppo consiliari che nella riunione con i rappresentanti delle cooperative di tipo B, ha confermato la volontà dell’amministrazione locale di avviare un controllo a tappeto nel settore dei Servizi sociali, tramite il sistema del bando per accedere ai sussidi. Gli indigenti, che protestano da dieci giorni con un presidio permanente, non discutono d’altro che di questa “operazione trasparenza”. “Siamo perfettamente d’accordo – dice Natalina – ben vengano i controlli. Noi per primi, che vivevamo del lavoro con il sussidio, vogliamo che vengano aiutate le persone che hanno davvero bisogno e non i falsi poveri”. Gli ex sussidiati raccontano tanti aneddoti a proposito dei falsi poveri. “Ci sono persone che ricevevano doppi sussidi, marito e moglie, o conviventi che vivevano in case separate – raccontano gli indigenti – o addirittura c’è chi ha pensioni e aveva pure il sussidio, c’è chi fa il lavoro nero, oppure chi ha una casa comunale confinante con un’altra casa comunale, e quando la famiglia che viveva nell’altro alloggio ha sgomberato, ha abbattuto il muro che la divideva dall’altro appartamento e si è fatto una bella casa grande”. Insomma c’è chi ha approfittato. “D’altronde c’è chi se ne approfitta sempre – dice Davide Di Martino – pensate che ad ora di pranzo e di cena, quando ci portano il cibo, qualcuno viene a mangiare qui sul marciapiede”. Ieri mattina l’imprenditore Giacomo Passariello ha raccolto i nominativi di tutti gli ex sussidiati che hanno dato disponibilità a far parte della cooperativa per installare gli impianti fotovoltaici. “Anche io mi sono iscritta – dice Loredana Matarazzo – la gente deve capire che noi siamo pronti a fare qualunque lavoro, anche un lavoro che non abbiamo mai fatto. Io ho un figlio di 19 anni, che va al quarto anno di scuola superiore, ma è maggiorenne. Sono separata e il mio ex marito non dà nulla per il mantenimento di mio figlio. Se fanno una graduatoria sono fuori, perché mio figlio non è minorenne “. protesta indigenti

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