26-11-2024
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Archivio della categoria: Politica

Vittoria, ordine pubblico in piazza Daniele Manin: lunedì la seduta del Consiglio

“Auspico che dalla seduta di lunedì sulla emergenza ordine pubblico in piazza Daniele Manin, da tutti conosciuta come piazza Senia, si possa uscire con un provvedimento operativo, in grado di dare una risposta seria e urgente a tutte le persone che abitano in quella zona, molte delle quali hanno sentito l’esigenza di riunirsi in comitato proprio per l’assenza di interventi da parte delle istituzioni”. E’ quanto sostiene il consigliere comunale vittoriese di Sviluppo Ibleo, Andrea La Rosa, a proposito della convocazione del civico consesso in programma per lunedì 7 gennaio. “E’ una occasione fondamentale che ci attende – afferma La Rosa – in cui dovremo stigmatizzare chi intende fare passerella e favorire, invece, chi intende offrire contributi operativi degni di nota. Sappiamo, purtroppo, che negli ultimi mesi la questione ordine pubblico in piazza Manin è tornata prepotentemente alla ribalta. E tutto ciò sebbene l’Amministrazione avesse disposto un presidio della Polizia municipale oltre ad installare delle telecamere per la telesorveglianza. Significa che questi provvedimenti non hanno avuto alcun effetto? Tendiamo la mano all’Amministrazione comunale prestando la nostra massima collaborazione”- conclude il consigliere Andrea La Rosa. Andrea La Rosa.

Andrea La Rosa consigliere comunale

Ragusa, la protesta degli indigenti Intervento di Città solidale

guccioneaurelio“Il tempo dei sussidi come soluzione di ogni male è finito ed è fallito”. Parte da questa considerazione l’analisi di Aurelio Guccione, presidente del Consorzio di cooperative “La Città solidale” di Ragusa. “Abbiamo assistito e seguito con molto attenzione – prosegue Guccione – alla manifestazione dei cittadini indigenti dinanzi al Palazzo di Città. Un fatto che ci obbliga a riflettere e a proporre delle soluzioni che siano sostenibili. I sussidi possono rappresentare uno strumento per tamponare un’emergenza, ma non sono affatto la soluzione. Chi può dare le migliori risposte è la cooperazione sociale di tipo B – scrive Aurelio Guccione – che permette l’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati. Spetta alla prossima Amministrazione Comunale mettere in campo politiche sociali inclusive e che consentano l’affidamento diretto dei servizi essenziali alle cooperative sociali. Un affido basato, soprattutto e dove possibile, sulla scelta degli utenti e non sulla volontà del politico di turno di favorire i soliti amici. Non a caso, infatti, – scrive Aurelio Guccione – l’obiettivo di noi cooperatori non tanto è quello di ridistribuire il reddito, quanto di dare a tutti l’opportunità di lavorare e, in tal modo, sentirsi parte di una comunità. Detto questo, ci dichiariamo vicini alle persone che manifestano e che sono pronte a volere dimostrare un reale impegno in ogni possibile lavoro che potrà loro essere proposto. Prendiamo le distanze, invece, – scrive Aurelio Guccione – da coloro i quali pensano di volere continuare ad essere dei semplici sussidiati”. Al centro di tutto, dunque, resta lo sviluppo integrale della persona in una città che presta ascolto ed attenzione a chi ha bisogno, contribuendo a risolvere il problema. “Parliamoci chiaro – sottolinea Guccione – la politica ha sempre visto queste fasce sociali in difficoltà come un ottimo serbatoio di voti e di clientele. Lo ha fatto in passato ed il problema è tuttora esistente. Occorre un radicale cambio di mentalità nella politica. Affermo da mesi – scrive Aurelio Guccione – che si dovrebbero accorpare gli assessorati ai Servizi sociali con quello per lo Sviluppo economico. Le due cose vanno di pari passo in una città sana e solidale. Per questo crediamo molto nell’attivazione di reti tra il mondo del profit e del no profit. Le aziende e gli Enti pubblici, infatti, potrebbero trarre vantaggio dall’esternalizzare le loro produzioni o i loro servizi affidandoli alla cooperazione sociale. Resta necessaria – dichiara Aurelio Guccione presidente di Città Solidale – la capacità per i Comuni di integrare le risorse presenti nei vari piani di spesa e nei progetti per il mantenimento dei servizi che danno lavoro”. Il Consorzio La Città Solidale si dichiara pronto a fornire ogni possibile sostegno all’Amministrazione comunale. “Chiederemo in tempi brevissimi – conclude Aurelio Guccione – un appuntamento con il Commissario straordinario e con il Dirigente del Settore. Al nostro Consorzio aderiscono 24 cooperative sociali che possono fare la loro parte anche in questa occasione”. 

 

Ragusa, sostegno dell’Udc alla protesta degli indigenti

“Riteniamo di dare la nostra solidarietà a tutti gli indigenti che stanno vivendo questa difficile situazione, e se fino ad adesso non siamo voluti intervenire lo abbiamo fatto in buona fede per evitare di strumentalizzare questa vicenda a fini politici o propagandistici”. Così i consiglieri comunali Filippo Angelica, Gianluca Morando e Salvatore Fidone, che nella nota aggiungono: “Noi ci impegneremo a dare il nostro pieno contributo per risolvere o alleviare nell’immediato questa dolorosa vicenda coadiuvando il commissario nella ricerca di soluzioni possibili. Non pensiamo viceversa di ergerci a paladini degli indigenti – scrivono Angelica, Morando e Fidone – come qualcuno, tra l’altro non più soggetto attivo all’interno delle istituzioni locali, sta strumentalmente facendo; riteniamo infatti di aver rispetto delle persone e della loro sofferenza. Riteniamo infine fuori luogo – scrivono Angelica, Morando e Fidone – la presa di posizione di altri movimenti politici che individuano la causa di questo problema nel mancato aumento della Imu, addossando responsabilità a chi come il nostro gruppo consiliare Udc, ha ritenuto di votare contro l’aumento di questa tassa. Pensiamo che in un momento di forte crisi economica, che attanaglia le nostre famiglie e le nostre imprese si possa dare risposta alle esigenze della comunità – concludono i consiglieri ragusani dell’Udc, Filippo Angelica, Gianluca Morando e Salvatore Fidone – amministrando con più oculatezza le risorse che hanno a disposizione gli enti locali evitando di alzare ulteriormente le tasse”.  

Comune-di-Ragusa

Ragusa, inaugurazione nuova sede anarchica il 6 gennaio

franco leggio anarchicoDopo 34 anni la Società dei libertari trasloca da via G. B. Odierna 2012 e si trasferisce nei nuovi locali di via Garibaldi 2 A. Nella nuova sede del Gruppo anarchico sono stati sistemati anche l’Archivio Storico degli Anarchici Siciliani e la redazione di Sicilia libertaria. I nuovi locali verranno inaugurati domenica 6 gennaio, alle ore 17,30 con una conferenza di Pippo Gurrieri sulla storia dell’anarchismo ibleo, da Emanuele Gulì e Giorgio Nabita a Vittoria, a Giuseppe Alticozzi a Modica, a Franco Leggio e Maria Occhipinti a Ragusa, ai giovani venuti al movimento dopo il 1968. Una storia che attraversa i Fasci dei Lavoratori, le Leghe di resistenza contadina, il biennio rosso, il fascismo e l’antifascismo, il movimento dei “Non si parte”, le lotte dei minatori del dopoguerra, le battaglie per liberarsi dai dogmi clericali, la rivoluzione politica e culturale del ’68 e degli anni settanta, la lotta contro i missili a Comiso e tanti altri momenti che hanno visto l’anarchismo ibleo al centro della vita politica e sociale. Dopo la conferenza seguirà un brindisi augurale.

Gli invisibili continuano il presidio – Il Comune di Ragusa non fa marcia indietro

rizza con indigentiNei prossimi giorni il settore Servizi sociali emanerà un bando comunicando un termine di scadenza, rivolto a tutti gli indigenti del capoluogo, che dovranno presentare un’istanza entro la data fissata. Chi non parteciperà al bando sarà automaticamente escluso dalla possibilità di accedere ai sussidi. In ogni caso i soldi attualmente disponibili, sono solo 60 mila euro. Gli indigenti ieri sera, al termine dell’incontro con il commissario straordinario Margherita Rizza, preso atto della risposta che il funzionario regionale ha dato, confermando che il vecchio sistema dell’erogazione dei sussidi non è più in vigore, hanno deciso di proseguire la loro protesta. I manifestanti hanno così trascorso la loro ottava notte all’addiaccio, sul marciapiede di corso Italia, davanti a palazzo dell’Aquila. E da ieri sera, il numero degli “invisibili” è aumentato. E difatti, prima del confronto col commissario, l’atrio del palazzo comunale era affollato dagli ex sussidiati. Erano più numerosi anche i poliziotti, gli agenti della Digos che da giorni controllano la situazione, dal momento che la tensione rischia di crescere da un momento all’altro. All’incontro hanno partecipato tre rappresentanti degli indigenti e oltre al commissario Rizza, il capo della Polizia municipale Puglisi, il dirigente dei Servizi sociali Licitra e il nuovo segretario generale del Comune. Presente anche un nuovo interlocutore, l’imprenditore toscano Giacomo Passariello, che da due anni vive a Ragusa, e che ha deciso di impegnarsi in questa vicenda, offrendo al Comune la propria collaborazione da partner privato. Passariello intende formare una cooperativa, coinvolgendo gli indigenti, che garantirebbe la formazione e offrirebbe lavoro nel settore fotovoltaico, realizzando impianti in tutti gli edifici comunali. La proposta è stata illustrata dall’imprenditore sia nell’incontro di ieri mattina con i capigruppo consiliari – che hanno voluto avere un loro confronto con i rappresentanti degli indigenti – che nel vertice di ieri sera con il commissario.

GLI “INVISIBILI” DI RAGUSA RESISTONO, CONTINUA IL PRESIDIO SOTTO LA PIOGGIA

Nemmeno la pioggia li ha convinti a desistere e a sospendere il presidio del marciapiede davanti al Municipio, che continua giorno e notte dal 27 dicembre. Gli indigenti, ex sussidiati del Comune di Ragusa, mercoledì mattina, nonostante avessero trascorso la notte più difficile, sotto la pioggia battente e privi di alcuna protezione –  dal momento che il Commissario non autorizza il montaggio di una tenda – hanno riconfermato la loro volontà di non mollare la lotta. E mercoledì sera uno di loro, il secondo da quando è iniziato il presidio, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Civile, dopo aver accusato un malore, forti fitte al petto, forse una bronchite trascurata e aggravata dalla situazione di disagio che queste persone stanno vivendo da giorni. I manifestanti hanno comunque deciso di continuare la protesta contro l’eliminazione del servizio di assistenza e integrazione economica sociale, provvedimento che è entrato in vigore dal primo gennaio, ad oltranza. Alle 11 e 30 il commissario straordinario del Comune capoluogo, Margherita Rizza, per la prima volta da quando è partito il presidio, è intervenuta, ma solo in maniera indiretta dato che si trovava a Palermo, informando la Digos che avrebbe potuto autorizzare i manifestanti ad entrare nell’atrio di palazzo dell’Aquila. Gli indigenti hanno valutato la proposta, ma l’hanno subito scartata. “Ci hanno detto – racconta Alessio Virzì – che potevamo entrare per non bagnarci, ma che alle 14 avremmo dovuto sgomberare. A queste condizioni non ci stiamo e preferiamo continuare a bagnarci le “ossa””. C’è ormai un muro contro muro, da una parte gli indigenti dall’altra il commissario. “Le cose sono cambiate, non era possibile più reggere questo impatto economico e gli indigenti devono accettare il nuovo sistema.- afferma il Commissario – La legge di stabilità mi impone le nuove regole, e questi fondi non essendo obbligatori sono i primi che vanno tagliati, d’altronde insieme ad altri”. L’unica “apertura” mostrata da parte del Commissario in merito ad una delle istanze più volte rinnovate dagli indigenti, riguarda la concessione di un confronto che si terrà oggi pomeriggio. “Attendiamo questo incontro – hanno commentato gli indigenti – di qua non ci muoviamo sino a quando non otteniamo il riconoscimento dei nostri diritti”. Fra i manifestanti c’è anche una donna straniera, Fatima, madre di due figli, con uno sfratto pendente. “Senza il lavoro e il sussidio – dice la donna – perdo ogni speranza”.Indigenti 2.1.13

 

DOPO L’ESITO DELLE PRIMARIE, INTERVIENE VENERA PADUA

“Esprimo grande soddisfazione, oltre che per il risultato personale, anche e soprattutto per il risultato corale fatto registrare in tutti i Comuni della provincia di Ragusa in cui si è andati al voto per le primarie. E’ stata davvero una grande festa della democrazia di cui non si può non tenere conto”. E’ il commento di Venera Padua dopo avere preso atto dell’affermazione che, domenica scorsa, in occasione del voto per le primarie del Pd, l’ha premiata in modo particolare, facendola risultare la più votata. “Il mio vuole essere un apprezzamento di grande stima – continua Padua – anche e soprattutto per tutti coloro che si sono impegnati ad operare facendo sì che il Pd potesse portare al tavolo una serie di proposte che costituiscono il sale della democrazia proprio per la varietà e la ricchezza delle stesse.

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PRIMARIE PD, IL SINDACO DI MODICA SODDISFATTO DELLA VITTORIA DI VENERINA PADUA

buscema antonello“La vittoria di Venerina Padua nella competizione provinciale delle Primarie per i Parlamentari del Pd dà ragione della riflessione che io stesso avevo pubblicamente condiviso nei giorni antecedenti al voto, auspicando che questo momento di maturità partecipativa e democratica offrisse alla nostra base l’occasione di esprimersi nel senso del cambiamento e della rigenerazione della classe dirigente locale e nazionale”. La dichiarazione è del primo cittadino di Modica, Antonello Buscema, che così commenta le primarie del Pd. “Ho sempre sostenuto che il rinnovamento debba realizzarsi coniugando l’esperienza e l’autorevolezza delle persone con il cambiamento dei metodi e dello stile politico. Venerina Padua incarna questo tipo di processo interno: con lei candidiamo al Parlamento nazionale una donna e una figura che per provenienza geografica, per percorso politico e per estrazione culturale saprà essere un solido punto di riferimento per il nostro elettorato e più in generale per il nostro territorio, ma allo stesso tempo realizzerà un vero rinnovamento rispetto alla classe dirigente che in questi anni ha monopolizzato il Pd in Provincia di Ragusa”. “In questa fase Modica e il suo comprensorio vogliono avere un ruolo da protagonisti – ha dichiarato ancora Antonello Buscema -, tanto più che la concentrazione del consenso sui nostri candidati ci dà la forza, anche in termini di unità e di coerenza delle scelte, per rappresentarne la guida. A Venerina Padua, che io e il Pd di Modica abbiamo sostenuto in modo compatto, vanno intanto le mie personali congratulazioni e il nostro pieno sostegno per l’imminente campagna elettorale, che ci vedrà tutti impegnati a sostenere l’affermazione del programma del Pd per una Italia giusta”.

PRIMARIE PD: PARTECIPAZIONE E RINNOVAMENTO

Angela-Barone“Domenica 30 dicembre il Partito Democratico ha ridato al popolo progressista voce e capacità di determinazione della sua classe politica dirigente. E abbiamo vinto tutti, elettori, candidati ed eletti”. A dichiararlo è l’esponente del Pd Angela Barone che così commenta i risultati delle primarie del Pd. “Questa vittoria corale è proprio il segno distintivo delle primarie che consegnano ai primi degli eletti, Venerina Padua e Gigi Bellassai, innanzitutto il compito di rappresentarci tutti, oltre i territori e le aree di appartenenza – ha detto la Barone -.Venerina, persona ed amica speciale, ha già dimostrato, in tutti gli anni di impegno politico e amministrativo, la capacità di fare sintesi e di rappresentare, in proposte credibili, istanze e bisogni, cercando sempre il confronto, con vera partecipazione umana. Stesse considerazioni merita Gigi, dotato della capacità di coinvolgere tutti, e specie i più giovani, nell’immaginare un mondo migliore, più rispettoso dell’ambiente e di ciascuno di noi. Entrambi mi rappresentano perfettamente, così come mi sono sempre sentita rappresentata da ciascuno dei candidati da Rosetta Perupato a Giorgio Massari, da Gianni Battaglia a Giuseppe Roccuzzo, da Mariuccia Licitra a Turi Di Falco, per la condivisione dei valori di solidarietà ed uguaglianza sociale, basi fondanti del Pd”. “Un grazie particolare a tutti gli elettori che in tutti i comuni, nessuno escluso ivi compresa la mia città nonostante tutto, mi hanno indicata come loro possibile rappresentante, con la certezza che nulla di questa bella esperienza di democrazia andrà disperso – conclude Angela Barone -. Anche per tutto questo, il mio impegno di rinnovamento e di rappresentanza delle forze progressiste e della società civile, sarà immediato, oltre che costante e continuo”.

IL MOVIMENTO 5 STELLE DI RAGUSA RACCOGLIE LE FIRME PER PRESENTARE LE LISTE

movimento5stelleIl Movimento che si ispira a Beppe Grillo deve raccogliere le firme, per poter partecipare alle Elezioni del Parlamento ed ha ancora solo due settimane, circa, per altre migliaia di firme. A Ragusa i cittadini, iscritti nelle Liste Elettorali del Comune, possono firmare recandosi presso la sede centrale del Comune, in Corso Italia, e rivolgersi agli uscieri o direttamente al personale dell’Ufficio Affari Generali (primo piano, stanza n.11, accanto alla Sala Consiliare), dalle ore 9.00 alla ore 13.00, dal Lunedì al Venerdì.

GLI “INVISIBILI” SONO ANCORA DAVANTI AL COMUNE

Prosegue la protesta degli indigenti, ex sussidiati del Comune di Ragusa, che dal 27 dicembre presidiano il marciapiede davanti al palazzo Municipale. “Gli invisibili ringraziano i cittadini per la loro solidarietà”, hanno scritto queste persone che hanno scelto di chiamarsi appunto “invisibili”, proprio perché sinora sono stati completamente ignorati dalle istituzioni. Cinque notti all’addiaccio, compresa quella di Capodanno, non sono servite ancora ad ottenere nemmeno un confronto con il Commissario straordinario del Comune. Per tutta risposta i manifestanti, grazie alla solidarietà del tipografo Giorgio Criscione, hanno stampato una lettera aperta, formato gigante, una delle quali è esposta a bella vista sul marciapiede di corso Italia, all’angolo con via Rapisardi e un’altra è attaccata al cancello di palazzo dell’Aquila. “Da giorni aspettiamo che ci venga restituita quella dignità che le istituzioni ci hanno appena tolto e che si concretizzava in un importo di 280 euro mensili”. hanno scritto gli “invisibili” nella missiva, “Questo modestissimo importo ci consentiva appena di sopravvivere. Molti di noi non potranno pagare la luce, l’acqua, la spazzatura e non potranno acquistare gli alimenti necessari per le nostre famiglie. Ci rendiamo conto che c’è una recessione che colpisce tutti indistintamente, ma soprattutto colpisce noi poveri”. Quando parlano dei sussidi gli indigenti, usano già l’imperfetto. “Anche se nessuno ci ha dato alcuna conferma ufficiale”, spiegano, “sappiamo già che dopo il dimezzamento del mese di dicembre, a partire dal 2013 l’erogazione dei sussidi verrà sospesa. La vergogna è che nessuno ce lo viene a dire chiaramente”. Alcune di queste persone svolgevano il lavoro di custodia delle ville comunali da oltre un decennio. Costoro si sentono come dei precari, che dall’oggi al domani, sono stati messi da parte, senza nemmeno una lettera di licenziamento o commiato. Fra loro c’è Maria Farruggio, una donna di 56 anni, che da 13 anni custodiva la villetta comunale di via Archimede. “Per me quella villa era la mia casa e non mi vergogno di dire che io non servivo solo ad aprire, chiudere e a custodire, – racconta con le lacrime agli occhi, – perché io pulivo i bagni, la stradina. Ero contenta di quel lavoro, 280 euro mi bastavano per vivere dignitosamente. E adesso a dicembre mi hanno dato solo 100 euro. E ora come farò a campare? Io non so fare altro, non ho nessuno a cui chiedere aiuto….”. Da due notti sul marciapiede di corso Italia bivacca anche Morgan, un ragazzo di 25 anni. Lui protesta perché non ha ancora maturato due anni di residenza a Ragusa e quindi non ha diritto al sussidio. Morgan lotta per un diritto che non ha ancora acquisito e che tutti stanno perdendo. La sua speranza è di conforto agli altri compagni, che lentamente stanno perdendo ogni fiducia.

protesta indigenti

TAGLI AI SERVIZI SOCIALI – DANNI CAUSATI DALLA “DISSENNATA” AMMINISTRAZIONE DIPASQUALE

Il consigliere comunale di Ragusa, Gianni Lauretta, ricorda che l’aumento dell’Imu previsto dalla delibera del commissario è stato tenuto nel cassetto fino al 29 ottobre (guarda caso fino al giorno dopo le elezioni regionali). Probabilmente, fa capire Lauretta, per non mettere in difficoltà la campagna elettorale del sindaco uscente. L’aumento dell’Imu, secondo l’esponente Pd, non aiutava a fare cassa e avrebbe impoverito le tasche dei ragusani di altri 6 milioni di euro togliendoli dal circuito commerciale della città, specialmente nel periodo di fine anno, rendendo sempre meno florido il tessuto sociale ed economico. “Le casse del Comune di Ragusa – continua Lauretta – sono state ridotte al lumicino e da oltre due anni non si riesce a riparare il fognolo di viale del Fante dopo il crollo che si era verificato. Almeno il commissario ha avuto il buon senso di fare riaprire il doppio senso di circolazione. Non è stato possibile contrarre alcun mutuo. E, ancora, per non sforare il Patto di stabilità, lo scorso anno non si sono pagati debiti verso terzi e quest’anno sono stati portati all’approvazione del Consiglio comunale come debiti fuori bilancio. Quindi le sofferenze finanziarie esistono già da qualche anno e con un pizzico di finanza creativa abbiamo rimandato a quest’anno il danno causato dalla “dissennata” amministrazione precedente che ha sperperato i soldi dei Servizi sociali in spettacoli, vedi il progetto “Io bevo sicuro”, per non parlare di posizioni organizzative elargite con centinaia di migliaia di euro e posizioni dirigenziali mantenute fino ad oggi”. “Una scelta dissennata – insiste ancora il consigliere del Pd – è stata l’abbandono totale del centro storico con completa svalutazione del capitale immobiliare e sociale, con la forsennata corsa alla costruzione in area verde”. “Quanto ancora peserà – si chiede infine Gianni Lauretta – sulle casse del Comune la necessità di mantenere servizi nelle nuove zone per 100mila abitanti quando gli abitanti siamo sempre 70mila”?
giovanni lauretta

Segreteria del Pd di Ragusa sulle primarie del 30 dicembre

“Ringraziamo gli elettori e le elettrici del Partito Democratico di Ragusa che hanno dato un grosso contributo alle primarie di domenica scorsa, superando le mille partecipazioni. Questo, ancora una volta, dimostra che il Partito Democratico dà un segnale forte di democrazia essendo l’unico partito a far sì che a scegliere i propri rappresentanti siano i propri elettori”. E’ quanto afferma in una nota la segreteria cittadina del Pd di Ragusa. “Purtroppo, per l’ennesima volta, nonostante gli appelli della segreteria e del segretario a fare sintesi su un’unica candidatura al maschile nella città capoluogo e nonostante il passo indietro del segretario – prosegue il documento – le due candidature al maschile hanno fortemente penalizzato la città capoluogo a vantaggio di quelle di altri comuni. Ricordiamo che l’area di riferimento del segretario aveva candidato non solo il segretario stesso ma anche la coordinatrice delle Donne Pd Giancarla La Cognata, candidature fortemente valide, ma che in ragione della ricerca di una sintesi sono state ritirate. E’ importante sottolineare che entrambe le candidature erano state presentate con quasi tutte le firme provenienti dal circolo di Ragusa a differenza, per esempio, della candidatura di Angela Barone che è stata presentata con firme in prevalenza provenienti da Comiso, Santa Croce oltre a qualcuna di Ragusa. Inoltre, occorre precisare che fino a mezz’ora prima della presentazione delle candidature, in una riunione di circolo alla presenza della stessa Barone, era stato soltanto detto di fare sintesi sulle due candidature al maschile e nulla è stato dichiarato o avanzato da parte della Barone per una sua possibile partecipazione alla competizione elettorale. Per queste motivazioni, la candidatura di Angela Barone, seppure iscritta a Ragusa, di certo non si può considerare espressione del circolo del capoluogo come quelle di Gianni Battaglia e di Giorgio Massari. Perché sia fatta ulteriore chiarezza, il comunicato diramato dalla segreteria qualche giorno prima del voto, a sostegno dei candidati ragusani, valeva, ovviamente, per coloro che risultavano essere espressione di firme raccolte in maggioranza all’interno del circolo e per le candidature oggetto di interlocuzione e trattative. Aggiungiamo, altresì, che il gruppo di Angela Barone ha dichiarato che alle ultime elezioni regionali ha votato per un candidato di Comiso, il quale, tra l’altro, ha a sua volta dichiarato pubblicamente, in occasione delle primarie, pieno sostegno alla stessa”.
“Aggiungiamo con rammarico che, nonostante ciò – dice ancora la nota della segreteria del Pd di Ragusa – la Barone mai ha inteso chiedere sostegno al gruppo che oggi fa riferimento al segretario cittadino, pur sapendo che lo stesso aveva compiuto un passo indietro. Venerina Padua, da noi totalmente sostenuta in modo chiaro e trasparente, è un dirigente valido del Pd che di certo può rappresentare la provincia di Ragusa e lo dimostra il fatto che abbia ottenuto consensi nei dodici comuni iblei. Con lei apriremo un percorso per fare crescere il Pd, superando definitivamente il fatto di essere di provenienza differente. Siamo tutti del Pd. E basta. Siamo altresì certi che Venerina Padua non dimenticherà il contributo arrivatole da Ragusa e chiederemo a lei di farsi carico delle istanze che il partito della città capoluogo solleverà per il bene comune del territorio. Da oggi continueremo come sempre a lavorare per tentare di unire il partito ed essere ancora più forti e competitivi, consapevoli del fatto che la nostra forza risulta essere determinante in qualsiasi competizione elettorale ma altrettanto consapevoli che serve una profonda riflessione per unire il circolo di Ragusa sotto un’unica voce”.
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I tagli ai sussidi nel Comune di Ragusa

simbolopclIl partito comunista dei lavoratori giorno 2 alle 17 terrà un’assemblea davanti al Comune per discutere della situazione venutasi a creare in seguito ai tagli effettuati sui sussidi agli indigenti.

COMUNI IN STATO DI DISSESTO INTERVENTO DI GIORGIO ASSENZA

Un emendamento del deputato del Pdl, in commissione bilancio, consente di estendere, anche ai Comuni che hanno dichiarato lo stato di dissesto negli ultimi due esercizi finanziari, gli interventi inizialmente previsti solo per i Comuni che hanno attivato la procedura di predissesto. Nuove prospettive quindi anche per Comiso. giorgio-assenza

ELEZIONI NAZIONALI 24-25.02.2013

Tele Nova intende trasmettere messaggi politici autogestiti a pagamento. Presso la sede di Tele Nova, in Viale Ten. Lena 79 a Ragusa, tel. , fax , è depositato un documento, consultabile da chiunque ne abbia interesse, concernente le condizioni temporali di prenotazione degli spazi per i suddetti messaggi, le tariffe ed ogni eventuale circostanza od elemento tecnico rilevante per la fruizione degli spazi. trifoglio-con-contorno2.jpg

Casa del Volontariato a Ragusa

Il Presidente della V Commissione del Comune di Ragusa, Giovanni Di Mauro, comunica che sarà esitato in commissione il regolamento per la istituenda Consulta Comunale del Volontariato per consentire alle varie associazioni di volontariato di coordinarsi e mettere in atto le iniziative necessarie per alleviare lo stato di disagio che investe molte persone della nostra comunità. Giovanni Di Mauro rilancia l’idea di realizzare la Casa del Volontariato attraverso la cessione gratuita, da parte del Comune, di un immobile adeguato che le associazioni di volontariato dovrebbero autogestire. La Casa del Volontariato potrebbe divenire un centro di ascolto o di distribuzione di generi di prima necessità per aiutare le associazioni di volontariato ad operare in rete con il resto delle associazioni del territorio nazionale. giovanni di mauro

VENERINA PADUA VINCE LE PRIMARIE PD A RAGUSA – Secondo Gigi Bellassai

Saranno la sciclitana Venerina Padua e il comisano Gigi Bellassai a rappresentare la provincia di Ragusa nelle liste del Partito Democratico per le prossime elezioni politiche previste per il 24 febbraio. 1164 i voti ottenuti dalla Padua e 1029 quelli conquistati da Bellassai. Non saranno candidati gli altri sette concorrenti: Angela Barone piazzatasi al terzo posto con 974 preferenze, Gianni Battaglia quarto con 785 voti, quinto Giuseppe Roccuzzo di Ispica con 713 preferenze, sesto Giorgio Massari con 608 preferenze, settimo Salvatore Di Falco di Vittoria con 586 voti, ottava Maria Licitra con 537 preferenze e nona Rosa Perupato di Vittoria con 515 voti.
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LA GUERRA DEI POVERI In ospedale un indigente colpito da un infarto

Non ha retto alle tre notti consecutive all’addiaccio, uno degli indigenti che da quattro giorni protestano davanti al palazzo del Comune di Ragusa per l’eliminazione dei sussidi che dovrebbe entrare in vigore a partire da domani. M.A. ha avuto un malore domenica mattina. I suoi compagni hanno subito chiamato il 118 e l’ambulanza ha trasferito d’urgenza il paziente, che è stato ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Civile. L’uomo ha avuto una crisi epilettica, aggravata da problemi cardiaci, un inizio di infarto. “E lui è solo il primo – dice Giuseppe Tropea – perché tanti di noi hanno problemi di salute e chissà quante altre volte dovremo ricorrere alle cure dei medici. Anche perché se continuiamo a non essere considerati, inizieremo anche lo sciopero della fame”. Gli indigenti si sono organizzati con delle sedie a sdraio, sulle quali, a turno, riposano per qualche ora. La notte, come fanno i barboni, stendono i cartoni, per isolare il freddo del marciapiede e si avvolgono nelle coperte. C’è chi ha preso già una bronchite, chi usa le stampelle, perché venerdì sera si è slogato una caviglia. Appena qualche passante si avvicina, ognuno di loro racconta la propria storia. Angela non è una sussidiata, perché sua figlia è maggiorenne e – dice – “il sussidio non mi tocca”. Ma anche lei protesta in corso Italia. “Vivo in una specie di magazzino senza gabinetto, senza acqua, senza lavandino – racconta la donna – e poi ogni giorno vado a casa di mia sorella per usare il bagno”. Corrado Zocco pagava 430 euro al mese di affitto, ha tre figli, lo sfratto pendente e da un decennio attende una casa comunale che non arriva mai. “Io già dormo fuori, ma i miei figli sotto quale tetto andranno a vivere?”, chiede questo ex operaio, che da quando è stato licenziato vive un calvario. Paola Randazzo ha problemi di pressione alta e per questo mese non può comprare le medicine per tenere la pressione sotto controllo, perchè le costano 35 euro. Giovanni Tumino non può cucinare a casa: a dicembre non ha potuto comprare nemmeno una bombola di gas. Davide Di Martino ha la moglie asmatica e non sa con quali soldi acquistarle i farmaci. Chi protesta sul marciapiede di corso Italia, sa che cosa significa la povertà. Significa miseria, non avere soldi per acquistare le cose essenziali e per pagare le bollette. Significa soprattutto non essere considerati da chi si sente superiore. “Adesso sappiamo di essere un gruppo – dice Tropea – e ci facciamo chiamare gli “invisibili”, perché per tante persone lo siamo davvero. Poco fa è passata una coppia di ragusani che ci ha guardato con disgusto. Sono felice per loro che non sappiano cosa significa avere bisogno e non possedere nulla”. Un altro anziano, si ferma a parlare con i manifestanti e commenta: “Il Comune di Ragusa fa schifo”. Un indigente ritornato da piazza San Giovanni ha anche lui l’espressione disgustata, ma per altre ragioni. “Sono andato nel bagno di corso Vittorio Veneto ed è incustodito”. Ed è questo il paradosso. Gli indigenti protestano per strada, anziché andare a lavorare, a custodire ville e bagni comunali, che restano chiusi o incustoditi. foto protesta

RAGUSA, LA RIZZA APPROVA GLI ULTIMI PROVVEDIMENTI DELL’ANNO

Il Commissario Straordinario dr.ssa Margherita Rizza ha adottato una serie di importanti provvedimenti. Tra le delibere approvate: la variazione del modello organizzativo dell’Ente; la ridefinizione delle aree di sosta in superficie a pagamento (Zone Blu); la proposta per il Consiglio Comunale di variante al Piano particolareggiato del Centro Storico e contestuale modifica della destinazione urbanistica zona E; la proposta di progetto definitivo per l’approvvigionamento idrico di acqua potabile nelle zone costiere. Per quanto concerne la delibera relativa alle variazione del modello organizzativo dell’Ente, la cui esecutività del provvedimento scatterà dal 1° gennaio 2013, si passerà dalla attuale struttura con 12 settori a 9 settori. Questo il nuovo assetto: Ufficio di Staff del Segretario Generale, struttura di Staff del Sindaco con l’Ufficio di Gabinetto, ed Ufficio Stampa come struttura autonoma di Staff. I Settore: Assistenza agli organi istituzionali e affari generali. II Settore: gestione e sviluppo delle risorse umane, gestione affari patrimoniali, consulenza appalti, gare, contratti. III Settore: gestione servizi contabili e finanziari, gestione entrate tributarie, extra tributarie, patrimoniali e servizi economali. IV Settore: Assetto ed uso del territorio, Centro Storico. V Settore: decoro urbano, manutenzione e gestione infrastrutture, programmazione opere pubbliche. VI Settore: Ambiente, energia, protezione civile, verde pubblico. VII Settore: Pianificazione e sviluppo del territorio, cultura, turismo, sport ed attività del tempo libero, Cittadinanza europea ed internazionalizzazione dell’Ente. VIII Settore: Servizi sociali e politiche per la famiglia, pubblica istruzione, politiche educative e asili nido. IX Settore: Corpo di Polizia Municipale e Locale. Riguardo il progetto per la realizzazione dell’approvvigionamento di acqua potabile nelle zone costiere, sarà presa l’acqua della diga di Santa Rosalia. Ragusa potrà utilizzare ogni anno 5000.000 mc di acque per potenziare l’approvvigionamento idrico di Marina prelevando da uno o più punti delle rete di distribuzione irrigua che percorre parallelamente la strada provinciale Ragusa-Marina di Ragusa. margherita_rizza1

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