La notizia arriva dal deputato modicano Nino Minardo che scrive: “Il ministero della Salute riceverà in queste ore ufficialmente il piano della nuova rete ospedaliera siciliana in cui è stato mantenuto l’impegno preso con il sottoscritto direttamente dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e ribaditomi sabato scorso dal sottosegretario di Stato, Davide Faraone, in occasione della sua visita in provincia di Ragusa: l’ospedale di Modica sarà spoke! Prendo atto con piacere del clima di ritrovata collaborazione con cui si è svolta l’interlocuzione di queste settimane tra l’assessore Gucciardi e il Ministro Lorenzin che, riguardo al nostro territorio, ha ‘corretto’ la ‘disattenzione’ che, nella sua precedente stesura, aveva retrocesso l’ospedale di Modica a ‘ospedale di base’, mortificandone la storia e l’attualità. L’ospedale di Modica, così come quelli di Vittoria e Ragusa, è, dunque, classificato come spoke e per il nostro territorio si tratta di poter offrire e fruire di un’offerta sanitaria adeguata che qualifica la professionalità di tutti gli operatori della sanità iblea, ampliandone l’obiettivo di crescita. Da parte mia, non posso fare altro che ringraziare il ministro, Beatrice Lorenzin, per avere mantenuto l’impegno importante che aveva assunto con me quando sollecitai la ‘correzione’ di un piano che sarebbe stato, semmai adottato nella sua prima stesura, penalizzante per l’ospedale di Modica”. Ma cerchiamo di capire cos’è un ospedale spoke e la differenza con un centro ospedaliero hub. Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana prevede di dividere gli ospedali dell’isola in tre categorie a livello crescente di complessità: i presìdi ospedalieri di base, gli spoke di primo livello e gli hub, o centri di secondo livello. I termini sono stati presi in prestito dal mondo degli aeroporti. Ci saranno centri in cui si concentreranno le operazioni specialistiche con l’utenza proveniente dai centri più periferici. Il primo gradino della gerarchia istituita dal decreto è quello dei presìdi ospedalieri di base. Sono strutture che dispongono di una sede di pronto soccorso, accanto alla quale sono ospitate le specialità di medicina interna, chirurgia generale, anestesia. E quindi per Modica il declassamento a questo livello base non ci sarà. Al gradino superiore dell’assistenza si trovano gli spoke dotati di dipartimenti dieEmergenza e rianimazione, e con un numero maggiore di specialità come ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, pediatria. Gli spoke inoltre dispongono di tutti i servizi e i collegamenti necessari per stabilizzare pazienti gravi, come quelli con patologie cardiovascolari complesse o con ictus, e per trasportarli nei centri di livello superiore. Il vertice della catena sanitaria è occupato dagli hub, strutture in grado di servire un bacino di utenza da 300mila a un milione e 200mila abitanti. Negli hub hanno sede anche specializzazioni complesse come cardiochirurgia e neurochirurgia.
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La Gardenia di AISM torna il 4, 5 e 8 marzo nelle piazze italiane
La sclerosi multipla colpisce le donne in una percentuale due volte superiore rispetto agli uomini, per questo è indispensabile sostenere la ricerca e fornire strumenti per rispondere ai problemi della patologia. Come ogni anno, sabato 4, domenica 5, e fino a martedì 8 marzo 2017, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, torna La Gardenia di AISM, appuntamento di raccolta fondi e sensibilizzazione promosso dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che si svolge in 5.000 piazze su tutto il territorio italiano. I fondi raccolti saranno impiegati in progetti di ricerca scientifica d’eccellenza, mirati a trovare soluzioni per la sclerosi multipla che colpisce i più piccoli. Grazie alla raccolta verranno realizzati progetti dedicati alle donne e ai giovani, alle coppie e alle famiglie, convegni informativi, collane editoriali, studiate e organizzate per rispondere a quesiti e problemi che si presentano nella vita quotidiana, sociale, sanitaria e lavorativa di chi si trova a convivere con la sclerosi multipla.
IL CONSIGLIERE COMUNALE DI RAGUSA GIANLUCA MORANDO: “DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO, L’ASP 7 HA SOSPESO LE TERAPIE PER LE PERSONE CHE NE HANNO BISOGNO”
Il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, solleciterà il sindaco, nella qualità di massima autorità sanitaria cittadina, a chiedere formalmente al direttore generale dell’Asp 7 le ragioni per cui non è stato ancora previsto alcun investimento in attività abilitative e riabilitative per i soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico di Ragusa. “Una legge regionale, infatti – spiega Morando – obbliga l’Asp a spendere una specifica percentuale correlata al bilancio che, per quanto riguarda l’azienda sanitaria in questione, dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 mila euro. A quanto risulta, invece, nonostante le sollecitazioni delle associazioni che si occupano dei soggetti affetti da questo disturbo del neurosviluppo, nessun passo in avanti, in tale direzione, è stato compiuto dalla direzione generale dell’Asp. Ecco perché, in Aula, inviterò il primo cittadino a procedere in questa direzione con una sollecitazione al manager. Sono circa 80 i soggetti autistici nella nostra città, quasi trecento in tutta la provincia. Sarebbe, dunque, opportuno chiedere le ragioni per cui l’Asp, pur a fronte delle chiare indicazioni contemplate dalla normativa, non ha ritenuto opportuno ottemperare alle suddette prescrizioni privando i soggetti affetti da tale disturbo di terapie specifiche e opportune che si rendono indispensabili per i diretti interessati e per le loro famiglie. Tra l’altro, questi interventi avrebbero dovuto essere attivati già da un pezzo. Ma il tempo è passato e dall’Asp nessun tipo di notizia, a tal proposito, è trapelata. Un richiamo forte all’Asp, dal primo cittadino di Ragusa, è necessario per cercare di sbloccare questa situazione”. Risulta, altresì, che 27 persone prese in carico presso il Centro disturbo dello spettro autistico dell’Asp di Ragusa, che fino a qualche settimana fa effettuavano trattamenti educativi-abilitativi per due giorni settimanali, per un totale complessivo di quattro ore, non effettuino più questa terapia.
PACE FATTA TRA IL CHIRURGO ANTONACCI E IL MANAGER ARICO’
Si conclude con una stretta di mano, e con i chiarimenti del caso, la vicenda che aveva suscitato varie polemiche, Relativamente alla controversia che era nata dopo la seduta del Consiglio comunale aperto di Modica sulla sanità pubblica lo scorso 29 gennaio. Su invito del dott. Salvatore D’Amanti, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Ragusa, si sono incontrati il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, dott. Maurizio Aricò, e il dott. Vincenzo Antonacci. Quest’ultimo ha ribadito che, con le sue dichiarazioni durante i lavori del civico consesso modicano, non avevo inteso esprimere un giudizio negativo nei confronti dell’Asp e in particolare della Direzione Generale. A sua volta il dott. Aricò, ha preso atto del chiarimento reso comprendendo pienamente che le affermazioni del dott. Antonacci potevano essere state stimolate dall’attaccamento del chirurgo nei confronti del suo ospedale, nel contesto delle notizie relative alle ipotesi di uno sbilanciamento nella graduazione dei presidi ospedalieri. Il Direttore Generale ritiene che il chiarimento fornito dal dott. Antonacci permetta di suggerire l’archiviazione della procedura aziendale di contestazione cautelativamente aperta. Il presidente dell’Ordine dei Medici accoglie con piacere gli esiti del confronto, frutto del ruolo positivo di interlocutore svolto dall’Ordine professionale con l’obiettivo di superare ogni possibile divergenza.
Sanità. Digiacomo: “no a chiusura del Ministero su omeopatia, chiederò incontro con il sottosegretario Faraone”
“I farmaci omeopatici rappresentano in molti casi una valida e possibile alternativa alla medicina ‘tradizionale’, bisogna mettere i pazienti nella condizione di poter scegliere liberamente. Per questo siamo stupiti dall’orientamento del ministro per la Salute Beatrice Lorenzin, che sembra voler andare nella direzione opposta, verso una ‘chiusura’ alla diffusione dell’omeopatia”. Lo dicono il presidente del gruppo PD all’Ars Alice Anselmo e il presidente della commissione Sanità dell’Ars Pippo Digiacomo. “I paletti posti dal Ministero sulla proroga del riconoscimento da parte dell’Aifa per la commercializzazione dei farmaci omeopatici – proseguono Anselmo e Digiacomo – rischiano di far sparire dai banchi delle farmaci molti prodotti, e bisogna anche prendere in considerazione le conseguenze sul piano economico e occupazionale per le aziende produttrici”. “Appena alcuni giorni fa – aggiungono i due esponenti del Partito Democratico – la commissione Sanità dell’Ars ha dato il parere favorevole ad un progetto per la distribuzione in Sicilia di un opuscolo informativo su dosaggi, metodi di somministrazione, indicazioni terapeutiche ed origini della medicina omeopatica omotossicologia. Chiederemo un incontro con il sottosegretario Davide Faraone per comprendere i motivi che sono alla base dell’orientamento del Ministero e per illustrare i possibili vantaggi, non solo dal punto di vista medico, della diffusione dell’omeopatia e gli obiettivi raggiunti in questo campo in Sicilia”.
SCIENZA E CUORE: GRAZIE A UN RAGUSANO DONATORE DI MIDOLLO SI ESEGUIRA’ UN TRAPIANTO AD UNA BIMBA DI 5 ANNI
Il 2017 inizia con un nuovo motivo di soddisfazione per la sezione provinciale AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) di Ragusa, da dieci anni impegnata anche nella scelta strategica del reclutamento dei donatori di midollo, portata avanti grazie alla costante sinergia con il Centro Trasfusionale e l’Avis iblea. Nei giorni scorsi è arrivata la chiamata per uno tra gli oltre mille donatori inseriti nell’apposito elenco, giustificato vanto dell’Ail ragusana, che dal momento della costituzione ha sempre promosso la sensibilizzazione verso il problema anche attraverso specifiche borse di studio. G.F., giovane universitario del capoluogo, riconosciuto compatibile per la donazione destinata ad una bambina di cinque anni, ha subito espresso la sua piena disponibilità, esprimendo nello stesso tempo la gioia per l’opportunità, estremamente rara. Assistito dal Centro Trasfusionale di Ragusa, G.F. sta completando la preparazione all’espianto, fissato per il 31 gennaio prossimo a Catania. Il supporto logistico è assicurato dalla sezione provinciale Ail, come previsto dai suoi fini istituzionali.
RAGUSA, ARICO’ TRASFERISCE LE ATTREZZATURE DI OTORINO A MODICA: IL SINDACO PICCITTO LO DIFFIDA
Una diffida per chiedere il ritrasferimento dall’ospedale di Modica alla sala operatoria dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria di Ragusa delle attrezzature mediche. Ad inviare tale diffida al Direttore Generale dell’Asp di Ragusa ed al dirigente dell’avvocatura della stessa azienda sanitaria sono stati, con nota sottoscritta congiuntamente, il sindaco Federico Piccitto ed il responsabile dell’Avvocatura comunale avv. Sergio Boncoraglio. “Nonostante la diffida inviata in data 13 gennaio 2017 – si legge nella nota di diffida inviata al direttore generale Aricò – è stato comunque effettuato il trasferimento di attrezzature mediche della sala operatoria dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria di Ragusa a Modica, non ottemperando quindi all’ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa. Si invita a voler ritrasferire immediatamente a Ragusa la citata strumentazione medica, rappresentando che, in caso contrario si adiranno le opportune vie legali”.
RETE OSPEDALIERA: LA SENATRICE PADUA CERCA DI MEDIARE TRA TERRITORIO E GOVERNO
11 GENNAIO: GIORNATA DELLA TRASPARENZA DELL’ASP DI RAGUSA
Questo mercoledì 11 gennaio 2016 alle ore 16.00, nella biblioteca dell’ospedale “Civile”, si terrà la prima Giornata della Trasparenza 2017 dell’Asp di Ragusa.Questo primo appuntamento dell’anno è dedicato all’Unità di Chirurgia generale che incontra le Associazioni di Volontariato facenti parte del Comitato Consultivo Aziendale. Dopo il saluto dei dirigenti saranno illustrate dal primario, Dottore Gianluca Dimauro le attività sanitarie erogate nel reparto, tra cui la terapia della obesità, del carcinoma del colon-retto, la chirurgia mini-invasiva. La Giornata della Trasparenza, prevista da una legge del 2013, vuole essere un momento importante di confronto e dialogo, volto alla partecipazione condivisa della cittadinanza nella vita nel sistema sanitario. L’incontro è quindi aperto ai diversi portatori di interesse: utenti, cittadini, amministratori, associazioni di volontariato ed operatori.
OSPEDALI IBLEI, PIPPO DIGIACOMO NEGA I TAGLI
“A proposito delle notizie giornalistiche relative alla classificazione degli ospedali siciliani e, dunque, della provincia di Ragusa, mi preme precisare che nessun documento è tutt’oggi pervenuto in Commissione Sanità. Qui sarà infatti inoltrato il decreto della nuova rete ospedaliera nel dettaglio, reparto per reparto e servizio per servizio, affinché la stessa Commissione esprima il proprio parere, obbligatorio per legge. Solo allora- aggiunge- si potrà verificare se ci siano stati tagli o meno”. Così il presidente della VI Commissione all’Ars, Pippo Digiacomo, commenta le notizie di stampa relative al piano di riordino della sanità siciliana, illustrato ieri dall’assessore Gucciardi ai sindacati. Tuttavia, come precisato dallo stesso Digiacomo, il documento deve ancora passare dalla Commissione Sanità. “Non mi risulta, ad oggi- dichiara ancora il presidente della VI Commissione- che siano stati previsti tagli di reparti presso gli ospedali riuniti Modica-Scicli. Fino a poco fa, tra l’altro, ho avuto ampia rassicurazione dall’Assessore e mi risulta che entrambi gli ospedali siano anzi oggetto d’investimenti poderosi, che interessano il Pronto Soccorso e l’Infettivologia, fino alla convenzione, di rilevanza nazionale, col Bonino Pulejo, e d’implementazione di nuovi servizi. In ogni caso- conclude- sorveglieremo la vicenda, nell’interesse della salute dei cittadini”.
NUOVA RETE OSPEDALIERA, UNA FOLLIA DICE NINO MINARDO
“E’ un’ipotesi folle e assurda quella scaturita dallo schema della nuova rete ospedaliera in Sicilia illustrata dall’Assessore regionale alla salute, Gucciardi. Lo schema prevede lo stop alle strutture di comunità, l’autonomia di alcuni ospedali in presidi riuniti. Secondo la “cervellotica” ipotesi l’ospedale di Modica diventerebbe ospedale di base, ovvero secondario ed automaticamente subirebbe il taglio di altri reparti visto che nello schema è previsto per Modica e Scicli il mantenimento del solo pronto soccorso, quindi solo l’area di emergenza. Il comprensorio di Modica e Scicli serve centinaia di migliaia di utenti e l’assessorato regionale alla salute con la complicità dell’asp 7 di Ragusa cosa fa? Continua a smembrare la nostra sanità senza criterio a scapito dei cittadini. Una follia allo stato puro!”. Durissimno il deputato nazionale Nino Minardo che aggiunge: ” Mi rivolgerò al Ministro della salute affinchè fermi questo scempio e spero vivamente che i siciliani possano presto liberarsi di questo governo regionale e i cittadini iblei di questa dirigenza Asp che è riuscita a fare solo danno al nostro territorio”.
NUOVA RETE OSPEDALIERA, SCOPPIA LA RIVOLTA
“E’ arrivato il momento che il Direttore Generale dell’Asp 7 si faccia da parte. Chiedo le sue dimissioni per incapacità nel gestire la sanità iblea e finanche nel capire il territorio ibleo”. Con queste durissime parole il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, commenta gli ultimi scenari che si stanno profilando per il mondo sanitario del comprensorio. In particolare il ridimensionamento dell’emergenza/urgenza nel comprensorio modicano che comporterebbe un danno incalcolabile per l’offerta sanitaria di questo angolo della Sicilia e che renderebbe la sicurezza sanitaria sempre più carente:“Che l’Assessore Regionale abbia dimostrato in questi anni il totale disinteresse per la sanità iblea è palese e che questo viene avallato dai “nostri” deputati regionali è ancora più evidente. E’ impensabile che un Governo regionale agisca in questo modo sulla nostra provincia senza che i deputati muovano un dito ma che anzi si ostinino a sostenere lo stesso Governo. A questo punto la conclusione per loro è la stessa. Tolgano la fiducia al Governo o si dimettano da Deputati visto che sono stati eletti con i voti del territorio che non riescono a rappresentare. Oppure sono complici consenzienti di tale furto ai nostri danni. In un caso o nell’altro dovrebbero cambiare mestiere perché evidentemente questo non fa per loro. Questa mattina, sentitomi con l’Onorevole Minardo che tempestivamente ha interessato il Ministro Lorenzin (che già aveva dato in precedenza la sua disponibilità a sostenere l’offerta sanitaria in questo angolo di Sicilia) dandole appuntamento urgente già per domani. A questo punto ho sentito il dovere, condiviso con l’Onorevole Minardo, di interessare di questa battaglia anche i Sindaci di Pozzallo, Scicli, Ispica, Rosolini e Pachino visto che l’Ospedale Maggiore di Modica serve un bacino di utenza che arriva alla provincia di Siracusa coinvolgendo anche i territorio di questi comuni. Tutti hanno dato la propria disponibilità a sostenere la battaglia per il potenziamento del nostro Ospedale e domani saranno con noi ad incontrare il Ministro Lorenzin. Ormai è palese che gli unici difensori del territorio nei confronti della Regione restiamo solo noi Sindaci. Utilizzeremo tutte le forze a nostra disposizione per evitare questo ennesimo sopruso della Regione nei nostri confronti. L’unica cosa che chiediamo con forza è il rispetto del Patto dei Sindaci siglato lo scorso anno ed approvato nel giugno del 2016 anche dalla Regione, che ora invece rimette in discussione tutto” conclude il sindaco di Modica.
Nuova rete ospedaliera, parla il sindaco Giannone: quali prospettive per Scicli e Modica?
“Abbiamo appreso nelle ultime ore che l’Assessore regionale alla Sanità On. Gucciardi avrebbe presentato la nuova rete ospedaliera siciliana. A nostro avviso la rete, che suddivide gli ospedali gerarchicamente in “hub” (strutture di secondo livello altamente specializzate e integrate), “spoke” (grossi ospedali che dispongono di aree di pronto soccorso di primo livello con funzioni di rianimazione e degenza), presidi di base (sono quelli che mantengono almeno quattro unità operative come i pronto soccorso, la chirurgia generale, la medicina generale e l’ortopedia), penalizza fortemente il distretto della parte orientale della provincia di Ragusa”. Così il sindaco di Scicli, Enzo Giannone. “Infatti, a fronte di strutture ospedaliere che altrove vengono salvate e mantenute, l’ospedale “Maggiore” di Modica e l’Ospedale “Busacca” di Scicli verrebbero ulteriormente ridimensionati, in un processo di unificazione che li porterebbe ad essere declassificati come presidio di base. Se questa è la prospettiva, che penalizza fortemente i cittadini di metà della provincia di Ragusa e zone afferenti di quella di Siracusa, noi la rifiutiamo, difendiamo l’importanza degli ospedali di Scicli e Modica e ci appelliamo a tutte le rappresentanze parlamentari iblee, per avviare un’azione sinergica con i sindaci affinché questa prospettiva venga ripensata e corretta nella maniera più adeguata ai bisogni del territorio e tenendo conto del pari diritto di tutti i cittadini alla salute”.
RAGUSA, INAUGURATO IL CONSULTORIO FAMILIARE NEI LOCALI DI PIAZZA LIBERTA’
Un Consultorio per le donne e le famiglie; il Registro Tumori per la sanità pubblica e un Istituto di formazione con un team responsabile dell’addestramento ai corsi di primo soccorso. «Tra gli intenti dell’Asp di Ragusa – ha detto il direttore generale, dr. Maurizio Aricò – c’è quello di fare funzionare al meglio la sanità: gli Ospedali e il Territorio. Questa struttura è particolarmente significativa perché si trova nel cuore della Città, in una costruzione che non è una palazzina come tante, ma un edificio definito monumento nazionale. Stiamo cercando di darci sempre di più, in qualche modo, un senso etico e sociale. In questa ottica c’è anche quello di recuperare un patrimonio nostro che è stato da troppo tempo inutilizzato.» La Direzione dell’Azienda Sanitaria ha voluto, con il recupero di questo immobile, affermare una politica aziendale improntata su un’inversione di tendenza che si base sulla riduzione dei costi grazie a lavori fatti in economia che, con la collaborazione dell’Ufficio Tecnico e delle risorse recuperate dalla Direzione amministrativa, permettono di ottenere risultati importanti e significativi. «Si concretizzano con questo intervento – ha aggiunto ancora Aricò – le linee strategiche per un sanità al servizio dei cittadini. Ragusa così e il territorio tornano ad avere, dopo i lavori di ristrutturazione dello storico stabile dell’ex poliambulatorio, spazi per il Primo consultorio che dà proprio questo doppio segno del nostro impegno verso l’utenza, a cui eroghiamo servizi migliori, e verso la migliore gestione finanziaria, riappropriandoci funzionalmente di strutture di nostra proprietà». Nella struttura verrà prossimamente allocata l’attività di continuità assistenziale pediatrica, che si aggiunge alle altre realtà, già presenti. Un altro servizio per la città che offrirà alle famiglie un riferimento pediatrico continuo che permetterà di decongestionare il Pronto Soccorso e di dare una risposta qualificata a chi ha bisogno di un consiglio per il proprio bambino.
RAGUSA, RIAPRE, DOPO ANNI, IL CONSULTORIO FAMILIARE DI PIAZZA LIBERTA’
È stato chiuso per molti anni. Nel frattempo l’Azienda ha anche dovuto spendere somme ingenti per canoni di affitto, addirittura per un appartamento sito al piano di sopra. Grazie allo sforzo congiunto della Direzione e dell’Ufficio Tecnico, la città torna in possesso dei locali, centralissimi, per il consultorio familiare. Nel cuore della città, con davanti un ampio parcheggio. Si aggiungeranno al consultorio anche gli uffici del Registro Tumori aziendale, oggi allocati in affitto in Via Dante, e quelli del Team responsabile dell’addestramento ai corsi di primo soccorso, un’attività che impegna sempre più la azienda. “Una operazione di razionalizzazione della spesa: recuperiamo dei bellissimi locali nel pieno centro della città, aumentiamo la funzionalità degli uffici ma nel frattempo risparmiamo somme notevoli per gli affitti, con cui di fatto abbiamo finanziato i lavori di recupero” – ha detto il direttore generale Dr. Maurizio Aricò.
SANITA’: MA QUANDO ARRIVANO I CONCORSI?
“Basta aspettare! Bisogna subito inviare la rete ospedaliera in commissione Sanità all’Ars, pubblicarla e sbloccare i concorsi, quelli che servono per non far collassare il sistema sanitario regionale. Vedremo, poi, chi oserà attentare alla salute dei cittadini”. Lo dice il presidente della commissione Sanità all’Ars Pippo Digiacomo. “Da quattro anni attendiamo da Roma di capire cosa dobbiamo produrre per entrare in un regime di ‘normalità’, adesso – continua – è arrivato il momento di rompere gli indugi, varare la rete e sbloccare i concorsi, senza attendere un minuto in più. Vorrei vedere se si trattasse della salute dei loro congiunti, se l’avrebbero presa così comoda, questi ‘signornò’ che hanno messo in croce tre assessori, due governatori e due parlamenti”.
MOBBING E STRESS LAVORO CORRELATO: L’ASP DI RAGUSA ATTIVA UN PUNTO DI ASCOLTO PER I DIPENDENTI
L’Azienda Sanitaria di Ragusa ha proceduto ad attivare il “Punto di Ascolto per i rischio stress lavoro correlato”. Si tratta di un servizio di assistenza ed ascolto sul mobbing, sul disagio e sullo stress psicosociale nei luoghi di lavoro. Il Punto di Ascolto permette al dipendente di trovare un punto di riferimento per le situazioni in cui ritiene di essere oggetto di questo tipo di malessere connesso con la attività lavorativa. La consulenza tenderà a comprendere le motivazioni del disagio e ad aumentare le capacità di gestione attiva ed emotiva dei problemi lavorativi. Il servizio sarà garantito da uno psicologo, il dr. Giovanni Di Martino, formato in materia di stress da lavoro correlato, e da dirigente medico coordinatore del servizio di medico competente, dr. Giuseppe Smecca. Sarà garantita l’apertura, con cadenza settimanale, presso l’ambulatorio della Sorveglianza Sanitaria di Modica e Vittoria; a Ragusa, presso la sede del Medico Competente, in via Teocrito, 18, quarto piano. Il numero per i contatti è 0932/234419; e-mail: [email protected].
LA MEMORIA DEL CUORE
L’Asp di Ragusa ha organizzato tre interessanti eventi per il prossimo fine settimana. Venerdì 2 dicembre alle ore 10,30, presso l’auditorium “Santa Teresa” – via delle Suore- Ragusa Ibla, il Dipartimento Salute Mentale presenterà lo spettacolo: “La Memoria del Cuore”, canti della tradizione popolare. Un progetto per promuovere un percorso di integrazione e valorizzazione attraverso i canti popolari non solo come strumento educativo, formativo e terapeutico, ma anche per promuovere un dialogo, per abolire stigmi e pregiudizi sulla diversità. Sabato 3 dicembre alle ore 8,30 nell’auditorium dell’Istituto Tecnico “R. Gagliardi” – viale Dei Platani, 180, Ragusa, si terrà il convegno “Disturbo dello Spettro Autistico nei percorsi abilitativi integrati con la famiglia e la scuola”, a cura, sempre del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile. Sempre sabato 3 dicembre a partire dalle ore 8,30, presso la sala auditorium “Floridia”, piazza Matteotti – Modica – prenderà il via il convegno “Lotta all’antibiotico resistenza nell’Asp di Ragusa”, evento organizzato di concerto con il comune di Modica.
Riorganizzazione dei servizi ospedalieri, Moscato e Abbate chiedono ad Aricò la revoca del provvedimento
Il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, e il primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, hanno scritto una lettera al direttore generale dell’Asp di Ragusa, Maurizio Aricò, per manifestare la loro contrarietà al piano di riorganizzazione dei servizi sanitari nel comprensorio. Questo il testo della missiva a firma dei due sindaci. “Apprendiamo con stupore, per le vie brevi, che la Direzione Generale dell’ASP di Ragusa, pare abbia disposto la rimodulazione di qualche reparto nei nosocomi dell’ex Provincia, senza avviare alcuna forma di concertazione preventiva, né propedeutica, né istituzionale, con la prescritta attivazione della Conferenza dei Sindaci. Intendiamo manifestare a nome nostro e delle Amministrazioni Comunali che ci onoriamo di rappresentare, la ferma contrarietà al piano di riorganizzazione dei servizi sanitari nel comprensorio, in contrapposizione a quanto disposto nell’atto aziendale dalla stessa Azienda sanitaria provinciale, in particolare a Modica e Vittoria con prove tecniche di ridimensionamento della struttura complessa di Chirurgia dell’Ospedale Maggiore di Modica e dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria. Qualora risultasse vera la disposizione impartita alle strutture complesse si chiede la immediata revoca del provvedimento, caso contrario avvieremo ogni forma di protesta, atta al rispetto delle Istituzioni”.
DONATI GLI ORGANI DELLA TURISTA MALTESE MORTA VITTORIA
La Direzione della Asp di Ragusa comunica che, a seguito del decesso della donna di 56 anni, in vacanza a Marina di Ragusa, avvenuto per danno cerebro-vascolare presso la Rianimazione dell’ospedale di Vittoria, grazie alla generosità dei familiari che hanno fornito il loro consenso, è stato possibile intraprendere il percorso di donazione degli organi. Una equipe dell’Ismett di Palermo ha eseguito il prelievo multiorgano, con il supporto dei Dirigenti Medici della Uoc di Anestesia e Rianimazione di Vittoria Luca La China e Linda Lo Magno, dalle Ferriste Lorena Campagnolo e Concetta Amato e dall’infermiere di anestesia Salvatore Puccia. Gli organi espiantati sono quindi stati avviati ai centri clinici selezionati dalla commissione nazionale per il trapianto: il cuore è stato inviato tramite eliambulanza del 118 all’Ismett di Palermo; il fegato, con un aereo privato decollato dall’aeroporto di Comiso, al Policlinico di Bari; un rene, con una squadra della Cri di Ragusa, al Policlinico di Catania; l’altro rene viene inviato all’Ismett tramite la stessa equipe di prelievo. Le operazioni di prelievo sono state coordinate dal referente locale trapianti Sebastiano Tiralongo, sotto la supervisione del Coordinatore aziendale per i trapianti d’organo, Luigi Rabito, Direttore della Uoc Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Ragusa.