La Direzione Strategica dell’Asp – Maurizio Aricò, Giuseppe Drago ed Elvira Amata – ha incontrato i Primari per discutere con loro la proposta di Atto Aziendale, redatta in linea con quanto stabilito dal recente decreto dell’Assessorato alla Salute per la rideterminazione delle dotazioni organiche. L’incontro apre le consultazioni in vista del 30 settembre prossimo, data entro cui ogni Azienda dovrà adottare Atto Aziendale e dotazione organica. A seguire, entro il 30 novembre dovranno avviare le procedure concorsuali per il reclutamento del personale. «L’Atto Aziendale – dice il Direttore Generale, Dr. Maurizio Aricò, – individua e disciplina gli organi, gli organismi, le strutture operative dell’Azienda e la loro articolazione interna e stabilisce i criteri generali delle modalità di funzionamento delle strutture stesse. Fornisce quindi la rappresentazione del nuovo assetto organizzativo aziendale per gli anni a venire.» Il direttore generale ha illustrato, avvalendosi anche di alcune diapositive, i dettagli della proposta, alla luce della normativa attuale, in particolare legge di riordino della rete regionale e legge Balduzzi. «Il vero unico vincolo è quello del tetto di spesa per il personale; siamo grati all’Assessore che pochi giorni fa lo ha innalzato da 171 a 179 milioni di euro per l’Asp di Ragusa. Questo consentirà di mettere in sicurezza le attività di varie Unità Operative che a causa della carenza di personale non potevano essere erogate”.
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RAGUSA, DUE PROGETTI DELL’ASP PER CONTRASTARE LA DISLESSIA NEI BAMBINI
L’Azienda sanitaria ha dato l’avvio a due importanti Progetti: “Implementazione del Piano di indirizzo per la riabilitazione” e “Percorso assistenziale per soggetti affetti da disturbo dell’apprendimento”. Due progetti che rispondano all’articolato della nuova legge dello Stato –“Disposizioni in materia di diagnosi, cure e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie”, approvata qualche giorno fa, con la quale si forniranno le prime risposte grazie all’inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l’ autismo. Afferma il dr. Giuseppe Morando, direttore del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Asp: “Il riconoscimento precoce di una condizione di rischio per lo sviluppo di un disturbo dell’apprendimento consente sia di avviare un intervento precoce, sia di evitare l’insorgenza di problemi psicologici che si associano al disturbo specifico di lettura, quali bassa autostima, scarsa motivazione, senso di rassegnazione e depressione”. Il progetto rivolto al contrasto della dislessia sarà realizzato dal 1 settembre e si concluderà il 31 agosto 2016, l’altro “Percorso assistenziale per soggetti affetti da disturbo dell’apprendimento” che vede impegnate le tre Neuropsichiatrie infantili dell’Asp: NPI di Ragusa, Modica e Vittoria, e il Centro Autismo di Ragusa, prenderà il via il 1 novembre ed avrà la durata di un anno. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disabilità di origine neurobiologica che limitano le abilità di lettura (dislessia), scrittura (disortografia e disgrafia) e calcolo (discalculia), con ricadute sulle attività che necessitano della padronanza di queste abilità e non sono dovuti a deficit intellettivi, sensoriali e neurologici o a condizioni di svantaggio socioculturale.
OSPEDALE DI RAGUSA, UNA GIOVANE DONNA SALVATA AL REPARTO UNITA’ CORONARICA: ORA HA UN CUORE NUOVO
L’8 agosto, una giovane donna di 35 anni è arrivata in condizioni disperate presso l’Unità Coronarica dell’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa, diretta dal dr. Antonino Nicosia. Si tratta di una paziente affetta da cardiomiopatia ipertrofica, una grave patologia congenita, il cui unico trattamento nella fase terminale è rappresentato da un trapianto cardiaco, motivo per cui, già da tempo, la giovane donna è in lista d’attesa presso l’Ismett di Palermo. La mattina di sabato la paziente è giunta in Pronto Soccorso ed è stata viene immediatamente trasportata in reparto in uno stato di shock cardiogeno, in una condizione, cioè, in cui il cuore non era più in condizioni di mantenere una pressione arteriosa e una perfusione adeguata agli altri organi. Per aiutare il cuore della paziente, seriamente compromesso, il dr. Francesco Ferrante, insieme ai colleghi rianimatori, Corrado Presti e Francesco Raciti, presso la sala operatoria di Emodinamica, ha posizionato un contropulsatore aortico, un dispositivo che, riducendo le resistenze periferiche, aiuta il cuore ad affaticarsi meno e di conseguenza a pompare meglio il sangue, ottenendo nel giorno di poco tempo un miglioramento dei valori di pressione arteriosa. Ottenuta una stabilizzazione clinica della paziente, attraverso questo dispositivo, veniva, quindi, contattato l’Ismett di Palermo per un impianto di Ecmo (una tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione per trattare pazienti con insufficienza cardiaca acuta grave potenzialmente reversibile che consente, grazie alla circolazione extracorporea, di vicariare la funzione dei polmoni e del cuore mantenendoli a riposo durante il loro recupero funzionale) e un trasferimento in elisoccorso. Un’equipe composta da un cardiochirurgo ed un anestesista, giunta da Palermo, ha prelevato la donna; il lieto fine è arrivato nella notte tra il 12 e 13 agosto, quando è arrivato a Palermo un cuore appena espiantato da un donatore, che è stato trapiantato alla giovane paziente ragusana, per la quale è appena iniziata una “nuova vita”. Il dr. Nicosia, sottolinea: «non tutte le storie sono, purtroppo a lieto fine in Medicina e in Cardiologia. La tecnologia utilizzata è di grande complessità; la professionalità, la tempestività e la coordinazione che le equipes mediche e infermieristiche di Ragusa e di Palermo hanno messo in campo, in tempi così brevi, è stato cruciale al fine di salvare la vita di una giovane donna, che non era più in condizione di attendere nemmeno un’ora per il trapianto di cuore”.
APRE L’AMBULATORIO PER L’ASSISTENZA AI PAZIENTI STOMIZZATI ALL’OSPEDALE “GUZZARDI”
Apre i battenti il 28 luglio 2015 un nuovo centro riabilitativo regionale l’Associazione Italiana Stomizzati a Vittoria, presso il reparto di Chirurgia generale dell’ospedale “Riccardo Guzzardi”, con l’intento di coprire vasta parte del territorio e di aiutare, sia nella prescrizione, sia nell’assistenza domiciliare, i pazienti stomizzati, evitando loro lungaggini burocratiche o viaggi fuori sede. La responsabilità del Centro è affidata al dr. Salvatore Ragazzi, coadiuvato dal dr. Alessandro Buttafuoco. L’ambulatorio sarà coadiuvato da un’assistenza infermieristica diretta dalla caposala Francesca Caruso e dagli infermieri Silvia Cinnirella e Biagio Calogero, con larga esperienza in campo ospedaliero. L’ ambulatorio si occupa dei pazienti portatori di stomia (ileo e colo stomia) e dei pazienti urostomizzati e delle loro eventuali problematiche a 360 gradi consentendo quella continuità assistenziale che nel nostro territorio purtroppo è stata deficitaria. L’apertura di tale ambulatorio, sarà il martedì dalle 15.00 alle 18.00. Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando allo 0932999206 dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. Verranno trattati non solamente i pazienti operati presso la chirurgia di Vittoria, ma tutti quelli dell’Azienda Sanitaria ragusana che chiederanno assistenza. Essere stomizzati significa essere incontinenti 24 ore su 24 e vivere con apposite sacche adesive per la raccolta delle feci e/o urine, tecnicamente denominate dispositivi medici. Dopo l’intervento chirurgico, al rientro a casa, superata la fase post-chirurgica e riabilitativa, convivere con una stomia (incontinenza urinaria e/o fecale) crea notevoli disagi non soltanto allo stomizzato ma all’intero gruppo familiare, come pure nei rapporti relazionali nel contesto lavorativo e sociale.
Donazione organi, ragazzina ragusana riceve i polmoni di un coetaneo morto in un incidente
Donato gli organi del ragazzo di 15 anni di Avola vittima di un incidente stradale. Il giovane era stato trasferito in ospedale a Palermo, dov’e’ deceduto venerdì nella prima Rianimazione del Civico. Dopo l’assenso alla donazione da parte dei genitori, sono stati prelevati cuore, polmoni e reni. A gestire le operazioni di prelievo è stata la dottoressa Bruna Piazza, coordinatrice locale per i trapianti. Il cuore è stato assegnato a Torino per l’urgenza di una bambina torinese di 8 anni con patologia cardiomiopatia dilatativa. I polmoni sono andati all’Ismett di Palermo per un’altra bambina in urgenza, una tredicenne di Ragusa affetta da fibrosi cistica. Il fegato e’ stato inviato a Roma per un paziente di 50 anni affetto da cirrosi epatica. I reni sono stati destinati al Centro trapianti del Civico di Palermo per una donna di 37 anni affetta da glomerulosclerosi focale, e un uomo di 40 anni con insufficienza renale, entrambi della provincia di Palermo.
Sanità Iblea e disservizi
Una paziente ragusana ha effettuato la prenotazione al Cup per una ecografia e le è stato dato un appuntamento per il pomeriggio di venerdì all’Ospedale di Vittoria ma, nel reparto in questione, quello di ostretricia, hanno risposto che non effettuano l’esame il pomeriggio. La signora, che veniva da Ragusa, dovrebbe ritornare di mattina.
La Regione dimentica i diabetici. A carico dei pazienti, quasi interamente, il costo per l’acquisto delle strisce reattive
“La Regione Siciliana concede ogni mese solo 25 strisce reattive per il controllo della glicemia per il diabete di tipo 1, e 12 per il diabete di tipo 2 (insulino-trattato). Tutto ciò in barba alle raccomandazioni delle società scientifiche della diabetologia che reputano necessarie 150 strisce al mese per il diabete di tipo 1 e 100 strisce per il diabete di tipo 2”. Scatta così l’interrogazione M5S indirizzata all’assessorato alla Salute, prima firmataria la deputata Cinquestelle Vanessa Ferreri, che chiede a gran voce la tutela dei pazienti. “Non si fa risparmio a carico della salute dei siciliani”, un diktat per i Cinquestelle che promuovono ben altro tipo di tagli alla macchina pubblica, non certo quelli che ledono la salute dei cittadini. Infatti, proprio nel caso del diabete, è dimostrato come l’autocontrollo sia uno strumento di libertà e di consapevolezza che stimola i pazienti ad adottare un corretto regime alimentare ed uno di stile di vita attivo. Il costo da sostenere per i pazienti, ad oggi, ammonterebbe a più di 50 euro mensili, solo per provvedere all’acquisto delle strisce. “La Sicilia – conclude Ferreri – collezione un altro triste primato negativo, posizionandosi nettamente all’ultimo posto tra le regioni italiane. E’ necessario, dunque, un ripensamento della normativa sulle strisce reattive, anche per dare la possibilità ai diabetologo di ‘cucire su misura’ la migliore cura per il singolo paziente”.
ASSISTENZA DOMICILIARE MALATI TERMINALI
Incontro tra il presidente regionale di Federsanità-Anci Sicilia Giovanni Iacono e il presidente della Samot onlus di Palermo Gaetano Catalano. La Samot onlus di Palermo che da quasi 30 anni opera nell’assistenza e supporto ai malati che si trovano nella fase terminale della vita ed ai loro familiari ha aperto una nuova sede operativa a Ragusa. L’assistenza erogata è gratuita grazie alla contrattualizzazione con l’Azienda sanitaria provinciale. Giovanni Iacono ha manifestato il pieno sostegno all’ iniziativa che è tesa non solo ad alleviare la sofferenza ma, in chiave olistica, a curarsi di tutti i bisogni assistenziali che diano dignità e senso al tempo della vita che resta. Le cure attive sono erogate da un equipe multidisciplinare nell’ambito di un approccio globale alla persona affetta da malattia cronica inguaribile, evolutiva e/o terminale hanno l’obiettivo di garantire un livello di qualità di vita nella centralità della persona malata e nel sostegno alla famiglia e alle persone care. La Samot ha assistito in quasi 30 anni oltre 29 mila persone grazie ad equipe multidisciplinari che hanno al proprio interno esperti in terapia del dolore e cure palliative (medici, infermieri, oss, assistenti sociali, psicologi e fisioterapisti) che anche a Ragusa svolgeranno il loro servizio nella nuova sede di Piazza Ancione, 2.
CORSO SU “RISCHIO EMORRAGICO IN CARDIOLOGIA” RELATORI ED ESPERTI DI CALIBRO NAZIONALE RIUNITI A VILLA CARLOTTA
Il 25 e 26 Giugno si svolgerà il I corso Nazionale su “Rischio Emorragico in Cardiologia”: direttore ed ideatore del corso il dr. Antonino Nicosia, Responsabile della Cardiologia di Ragusa, in collaborazione con l’Istituto di Cardiologia dell’Università di Catania e l’Ematologia della Azienda Sanitaria di Ragusa; relatori i più grandi esperti nazionali Cardiologi ed Ematologi sulla problematica dell’utilizzo di farmaci anti-aggreganti e anti-coagulanti. La gestione delle complicanze emorragiche e/o delle sequele ematologiche all’uso di tali farmaci, la necessità di antidoti ai farmaci stessi richiede oggi la competenza specifica dell’ematologo, il cui punto di vista sarà per questo centrale dell’incontro. Il miglioramento dei risultati ottenuti nella cardiologia clinica e interventistica si è verificato parallelamente all’avvento di farmaci anti-coagulanti e anti-aggreganti, che hanno significativamente ridotto il rischio “ischemico” del paziente con sindrome coronarica acuta o fibrillazione atriale: «il 90% dei pazienti che escono dai reparti di Cardiologia – afferma il dr. Nicosia – è obbligato ad assumere terapia anti-aggregante (aspirina, ecc.) o anticoagulante per il resto della vita. L’utilizzo di questi farmaci si è, però, associato ad un aumento del rischio emorragico e l’esperienza clinica quotidiana ci mette di fronte alla necessità di bilanciare adeguatamente il rischio ischemico (insito nella malattia) e quello emorragico (causato potenzialmente dalla terapia) per decidere adeguatamente la strategia da adottare in pazienti sempre più anziani e sempre più complessi.»
TECNICHE DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DI BASE
Continua l’attività di formazione dell’Asp di Ragusa, infatti nei giorni 26, in orario pomeridiano, e 27 giugno, in orario antimeridiano, si terranno, presso i locali del Centro di formazione aziendale in Via Roma (ex poliambulatorio), due corsi sulle “Tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base con uso del defibrillatore semiautomatico esterno in età adulta. Sono rivolti a Volontari della protezione civile del comune di Ragusa. Al termine dei corsi verrà rilasciato un attestato a coloro che supereranno la prova pratica finale. Interverranno, in qualità di istruttori nazionali IRC il dr. Antonino Nicita, il dr. Vito Perremuto e gli infermieri professionali Rosario Cascone, Milena Lorefice, Rosario Guastella e Salvatore Cilia.
L’OSPEDALE SI RIEMPIE DI BELLEZZA, L’ARTE ARRIVA…IN CORSIA
Migliorare la qualità della vita dei malati anche attraverso l’umanizzazione degli spazi Il 4 giugno alle ore 17,30 presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa, verrà inaugurata la rassegna delle opere pittoriche e fotografiche che fa parte del progetto della campagna promozionale “Se ami il cuore, non perdere tempo”. La mostra, intitolata “Arte in corsia”, porta avanti un messaggio originale negli spazi del reparto di Cardiologia, al primo piano. che tratta pazienti con ischemia miocardica nelle sue varie forme: angina pectoris, infarto miocardico. Alle 18,30, nella sala Avis di Ragusa – il dr. Antonino Nicosia, illustrerà il significato della campagna educazionale Rete dell’infarto a Ragusa “Se ami il cuore, non perdere tempo”. Subito dopo il dr. Vincenzo Trapani, direttore della settore di Educazione alla Salute, presenterà il progetto. Saranno premiati gli elaborati che gli studenti del liceo artistico “Galileo Ferraris” di Ragusa. “Pazienti e loro congiunti – ha spiegato il direttore generale, dr. Maurizio Aricò – carichi di preoccupazioni e spesso di forte sofferenza, vivono in prima persona una condizione di fragilità che si sperimenta in spazi spesso racchiusi da pareti bianche. Ci vogliono ambienti che diano serenità agli ammalati ed ai loro familiari. Piccoli accorgimenti che umanizzano l’ospedale, che aiutano a migliorare la qualità della vita in una condizione di sofferenza”.
“GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO” L’HOSPICE DI MODICA IN PIAZZA
Domenica 31 maggio l’equipe dell’Hospice Modica dell’Azienda Sanitaria di Ragusa, unitamente ai volontari Lilt e Samot – che si occupano di cure palliative domiciliari – sarà presente in piazza Matteotti a Modica, dalle ore 19.00 in poi, in occasione della “XIV Giornata Nazionale del Sollievo”, indetta dal Ministero della Salute e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, per la promozione delle cure palliative e della terapia del dolore. Scopo della manifestazione è quello di promuovere la “cultura del sollievo” ed estendere all’opinione pubblica la consapevolezza che l’affrancamento dal dolore inutile non è solo desiderabile ma anche possibile. I cittadini saranno accolti da un’equipe multidisciplinare costituita da medici, psicologi, infermieri e volontari, specialisti nel trattamento del dolore, che informeranno i cittadini sui loro diritti in tema di terapia del dolore. La sfida dell’Hospice e delle Cure Palliative è quella di migliorare la qualità fisica ed esistenziale della persona malata e della sua famiglia in questo percorso di malattia inguaribile, così come sancito dalla legge che prevede la diffusione della filosofia assistenziale delle Cure Palliative e della cultura del Sollievo come attributo essenziale di civiltà per la tutela della dignità della persona ammalata in fase avanzata di malattia o terminale.
RAGUSA, CINQUE APPUNTAMENTI PER AIUTARE A SUPERARE I PREGIUDIZI SULL’ALZHEIMER
Inizia questo venerdì 29 la campagna informativa “Cafè Alzheimer”, a cura del Centro Diurno Alzheimer dell’Azienda Sanitaria. Questo primo appuntamento, partenza ore 9.00 dal piazzale di Pala Zama, dei pazienti accompagnati dagli operatori e volontari del Centro, con un autobus che li porterà nella casa di campagna di un volontario dell’Avo che ha messo a disposizione la propria abitazione per dare, a questi pazienti malati di Alzheimer, attraverso interventi riabilitativi, definite anche come strategie, finalizzate a ridurre l’impatto della malattia sul livello di autosufficienza; che permettono di mantenere il più elevato livello possibile di autonomia compatibile con una determinata condizione clinica. Infatti hanno provveduto a fare la spesa, scegliendo i prodotti alimentari che poi andranno a cucinare. Tra l’altro è previsto un menù di tutto rispetto: dalle classiche focacce ragusane all’impegnativa preparazione della ricotta e per finire i cannoli di crema e ricotta. Gli altri appuntamenti avranno un taglio diverso nel senso che si articoleranno in quattro bar della città di Ragusa, di pomeriggio intorno alle ore 16 e 30, nelle date: 4 giugno 2015 presso il Bar Mediterraneo, via Roma; 2 luglio 2015 presso il Caffè Italia, piazza San Giovanni; 1 ottobre 2015 presso il Caffè Con..te, via G. Di Vittorio; 3 dicembre 2015 presso Caffè Echante, via Carducci. La demenza di Alzheimer è una delle forme di demenza ad oggi più diffuse. Si tratta di una malattia che coinvolge l’intera famiglia, procurando un carico emotivo e psicologico notevole. Spesso, nei familiari di malati di Alzheimer emergono sentimenti di inadeguatezza e di vergogna rispetto alla malattia del proprio caro, a causa di grandi difficoltà nella gestione della malattia stessa. Ecco perché è fondamentale informare e sensibilizzare le persone sulla malattia e sui servizi presenti nel territorio, anche organizzando iniziative all’interno della città e fuori dal consueto ambiente sanitario, allo scopo di superare i pregiudizi e lo stigma rispetto alla malattia.
RAGUSA, ESEGUITO INTERVENTO CHIRURGICO PER UNA RARA PATOLOGIA AL CRANIO
53 anni, di Milano, portatrice da anni di una malattia rara (Sindrome di Eagle) che causa dolore cronico per una anomalia di una protuberanza di osso (processo stiloideo). E’ stata operata — in microchirurgia e con l’ausilio del monitoraggio continuo della funzione delnervo facciale – dal team dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Azienda guidata dal Dr. Enzo Calabrese, primario facente funzioni. E’ stato asportato un segmento di osso abnormemente lungo (quasi 5 cm.) tra la mandibola e l’orecchio, che causava crisi di dolore scatenato da movimenti semplici quali girare il capo o deglutire. L’intervento chirurgico si è svolto nel migliore dei modi con immediata scomparsa del dolore che la affliggeva da anni. La signora è rientrata a Milano in meno di 72 ore.
RAGUSA, IL REPARTO CHIRURGIA TORNA OPERATIVO
Pochi giorni fa un giovane di Donnalucata, che ha subito gravi danni all’addome per ferita da arma da fuoco, ricoverato a Ragusa, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico lungo e molto complesso, di ricostruzione dei tessuti lacerati e distrutti. L’intervento è stato condotto dai chirurghi di Ragusa. E’ stato il “battesimo del fuoco” nell’Asp per il dr.Vincenzo Fazio, in servizio al Civile da pochi giorni. Nato a Palermo nel 1954, laureato a Palermo, specializzato in Chirurgia Vascolare e in Chirurgia d’Urgenza, arriva in azienda proveniente dal Civico di Palermo. Forte di una lunghissima esperienza con oltre 2000 interventi chirurgici negli ultimi anni, sia in elezione e che in urgenza, di media ed alta complessità (resezioni epatiche, neoplasie delle vie biliari e del pancreas, neoplasie del colon e pancreas) sia in open che in videolaparoscopia. Socio delle massime società scientifiche nazionali ed internazionali, è abitualmente relatore nei più qualificati congressi nazionali. «Sono molto contento che un ragazzo sfuggito alla morte per le lacerazioni da ferita da arma da fuoco sia stato restituito alla sua vita e a i suoi affetti, grazie ad un capolavoro della Chirurgia di Ragusa. Ringrazio naturalmente l’equipe della Anestesia e Rianimazione, guidata dal Dr. Rabito, senza cui questi interventi non sarebbero possibili. E’ importante che la nostra popolazione sappia che è superata la fase precedente di insufficiente specializzazione ed organizzazione. Speriamo che pochi abbiano bisogno di interventi per malattie gravi o per traumi pericolosi per la vita. Ma se sarà necessario saremo pronti per tutto questo. Salutiamo con piacere l’ingresso in Azienda del dr. Fazio–dice il direttore generale Aricò – che ha immediatamente dimostrato le sue capacità professionali riuscendo a motivare e coinvolgere con entusiasmo tutta l’equipe del reparto».
Sanità. Digiacomo: riorganizzazione rete ospedaliera impantanata in burocrazia assessorato
“Sono passati più di quattro mesi dall’approvazione del Piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Sicilia, ma a tutt’oggi nessun provvedimento è stato assunto dai direttori generali delle Aziende sanitarie siciliane. Non c’è traccia delle nuove piante organiche, tutto è impantanato nella burocrazia dell’assessorato alla Salute”. La denuncia è del presidente della commissione Sanità dell’Ars Pippo Digiacomo, che ha presentato una risoluzione per impegnare il governo regionale, e per esso l’assessore regionale per la Salute, a “sollecitare i direttori generali ad adottare nel più breve tempo possibile le piante organiche delle rispettive Aziende sanitarie, tenendo conto degli aggregati di spesa già assegnati, dei parametri e delle dotazioni della rete ospedaliera per la successiva indizione delle procedure concorsuali pubbliche finalizzate alla copertura dei posti vacanti. Il tutto – si legge ancora nella risoluzione – al fine di migliorare gli attuali livelli di assistenza con valorizzazione delle attuali risorse umane e professionali”. “Comprendo – aggiunge Digiacomo – che la riorganizzazione della rete ospedaliera è complessa e sono necessari numerosi passaggi e verifiche, e so bene che l’assessore Lucia Borsellino è la prima a volere una soluzione rapida della vicenda. Ma l’assessorato alla Salute ha il personale sufficiente per questo tipo di lavoro, quattro mesi sono davvero troppi”. “Oltretutto – conclude il presidente della commissione – mi viene in mente una considerazione: la Regione mette in bilancio circa un milione di euro per il ‘personale comandato’. Se spendere questi soldi ha un senso, bene. Altrimenti tanto vale tagliare questa voce”.
Donna morta per meningite, l’Asp rassicura: “Nessun rischio contagio”
“L’Azienda Sanitaria di Ragusa manifesta il proprio cordoglio per la morte della paziente di Chiaramonte Gulfi, deceduta sabato scorso. L’Asp conferma che l’eziologica batterica evidenziata esclude eventuali problemi di contagio per le persone che sono venute a contatto con la paziente”. Quattro righe per rassicurare la popolazione. Il Comunicato dell’Asp è relativo alla morte di una 50enne chiaramontana che è stata ricoverata in ospedale, a Ragusa, per una forma di meningite. La donna è morta nella giornata di sabato. Una morte che ha immediatamente allarmato tutte le persone che negli ultimi giorni erano venuti a contatto con la donna. Ma l’Asp tranquillizza tutti.
GUARDIA MEDICA ATTIVA AL MAGGIORE DI MODICA
Si sono incontrati presso la sede dell’Azienda Sanitaria il Direttore Generale, dr. Maurizio Aricò e il sindaco di Modica, Ignazio Abate, per discutere in merito al recente provvedimento organizzativo inerente il servizio di guardia medica notturna al Maggiore di Modica. In una nota congiunta si legge: “Purtroppo la modifica organizzativa scaturisce da cause oggettive, legate alla indisponibilità per malattia di due medici di Geriatria e alla scadenza del contratto a tempo determinato di un dirigente medico della Medicina, oltre al pensionamento di un dirigente medico della Nefrologia dal 30 aprile. Questa situazione ha determinato una carenza acuta cui ha fatto seguito la riorganizzazione del personale. L’Azienda – si legge nerlla nota – aveva già bandito tempestivamente un avviso pubblico per due posti di dirigente medico per la Geriatria, che sfortunatamente è andato deserto in quanto l’unico candidato non ha accettato l’incarico. Si sta provvedendo ad esplorare la eventuale disponibilità di medici di questa disciplina per un ulteriore eventuale bando urgente. L’azienda ha inoltre disposto il prolungamento dell’incarico temporaneo per il medico della Medicina. Nessuna deficienza si è creata nei reparti, in quanto viene garantita la presenza notturna di un dirigente medico cardiologo e di un rianimatore, pronti a fronteggiare le eventuali emergenze. Inoltre è prevista anche la reperibilità del personale medico specialistico dei reparti”.
OSPEDALE DI COMISO, IL SINDACO SOSPENDE LO SCIOPERO DELLA FAME: RAGGIUNTO L’ ACCORDO CON L’ASP
Dialogo proficuo tra Aricò e Spataro. C’è stata una riunione tra Asp e Comune presente anche il presidente della Sesta Commissione Assemblea Regionale Siciliana, On.le Giuseppe Digiacomo. L’Azienda e l’Amministrazione comunale esprimono la loro soddisfazione per l’esito favorevole del dialogo che ha permesso di giungere ad una soluzione di piena soddisfazione delle due parti, dando risposta alle richieste della cittadinanza e garantendo la piena funzionalità della assistenza chirurgica erogata in azienda. La Azienda auspica la massima valorizzazione delle professionalità dell’ospedale nel quadro della prossima applicazione della riorganizzazione aziendale e della rete ospedaliera regionale. L’accordo è stato siglato dalle parti intervenute con un verbale. In sintesi si è concordato quanto segue: estendere l’attività chirurgica da Day-surgery a One-day-surgery con possibilità di pernottamento notturno post-operatorio ove necessario; riorganizzare in tal senso l’organizzazione del lavoro garantendo la presenza notturna di una unità infermieristica ed un medico reperibile. Le eventuali mobilità del personale verranno disposte solo su base volontaria.
Rete ospedaliera, Orazio Ragusa contro il manager dell’Asp
“La gestione della Sanità in provincia di Ragusa continua a lasciare parecchio a desiderare. Non è possibile che un sindaco sia costretto allo sciopero della fame dal fatto che il manager dell’Asp non rispetti quanto espressamente contemplato negli indirizzi contenuti nella rete ospedaliera siciliana a tutela della logica degli ospedali riuniti, temendo che il nosocomio cittadino, in questo caso il Regina Margherita, possa essere sguarnito. E, lo diciamo subito a scanso di equivoci, siamo pronti a fare le barricate anche a Scicli”. L’on. Orazio Ragusa alza la voce con riferimento alle scelte del direttore generale dell’Asp 7, scelte contestate da più parti. “Le soluzioni, lo ribadisco – continua l’on. Ragusa – erano già state individuate con la pubblicazione della rete ospedaliera in Gazzetta ufficiale. Ci dicano perché non è stato dato alcun seguito a queste indicazioni oppure se esiste un chiaro intento di danneggiare la Sanità iblea. E questo, naturalmente, non lo possiamo permettere a nessuno. Ecco perché affermo che, se permane questo stato di cose, come partito, l’Udc, a livello regionale, attraverso i nostri vertici, che proprio oggi saranno a confronto con il presidente Crocetta, chiederemo in maniera ufficiale la rimozione del manager dall’incarico. Vale la pena di sottolineare che nell’area iblea non siamo stati abituati a risolvere le problematiche più scottanti con simili eclatanti proteste. Nessuno può indurre un sindaco a digiunare per difendere un legittimo diritto della comunità amministrata. Ecco perché sosteniamo che, sulla delicata questione, non c’è stata alcuna trattativa. Il manager ci spieghi perché la politica è stata tagliata fuori. Occorre riconoscere, sino in fondo, la disponibilità dei rappresentanti istituzionali dell’area iblea al confronto. Ma la difesa del diritto alla salute non può essere messo in discussione. Per cui utilizzeremo tutte le forme civili di protesta e dissenso per chiedere al manager di applicare quanto previsto dalla rete ospedaliera facendo esplicito riferimento alla filosofia degli ospedali riuniti che, ad esempio, dovrebbe permettere di snellire la massa di lavoro delle Chirurgie di Vittoria e Modica. Così facendo, però, i posti letto previsti a Comiso e Scicli rischiano di essere trasferiti altrove. E questo non lo consentiremo a nessuno. Chiediamo, quindi, la revoca immediata della delibera Asp n. 705 del 26 marzo scorso che svuota totalmente di significato la operatività degli ospedali di Scicli e di Comiso”.