Il comitato direttivo della Cgil di Ragusa ha elett Tiziana Ciliberti come presidente dell’assemblea. Tiziana Ciliberti, 46 anni, proviene dalla FLC e sostituisce la dimissionaria Anna Mezzasalma che per motivi di lavoro, ha lasciato la città. E’ stata eletta a scrutinio segreto con 25 voti favorevoli, 10 contrari 3 astenuti e 3 schede bianche. Eletto anche il vice presidente che è Filippo Scollo, 33 anni, neo segretario della Filctem eletto con voto palese a maggioranza con un astenuto. Sono entrati nel parlamentino della Cgil tre componenti: Patrizia Torrisi della Fiom e gli eletti alle cariche di vertice, Tiziana Ciliberti e Filippo Scollo. “Continua l’azione di rinnovamento dei quadri dirigenti della Cgil di Ragusa, dichiara Giovanni Avola, segretario generale della Cgil, che danno maggiore spinta e vigore al dibattito nella sede deputata a orientare l’azione del sindacato nelle scelte più importanti”.
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Il Comune di Scicli lascia gli operatori ecologici “al verde”
“Gli operatori ecologici del Comune di Scicli, in forza alla Ditta Ecoseib di Busso Giuseppe, senza stipendio da luglio rischiano di trascorrere il Natale senza soldi.” Lo denuncia il Segretario Provinciale della Fiadel di Ragusa, Giorgio Iabichella. Il sindacalista chiede l’intervento del Prefetto: “atteso che questa situazione potrebbe degenerare e causare gravi disagi proprio nel periodo delle feste”.
Una scuola giusta, pubblica e dei diritti
Il normale esercizio del diritto allo studio parlandone con i docenti, i precari, il personale ATA, i dirigenti scolastici, gli studenti e i genitori è il senso di un’iniziativa assunta dalla Cgil e che si terrà domani a Ragusa Mediterraneo Palace Hotel alle ore 15.30 con il claim “Failascuolagiusta”. Sono solo undici domande, undici per undici importanti, dimenticate o svalutate, questioni: il problema delle risorse alla scuola, gli organici, il reclutamento, il merito, l’orario di servizio, il contratto, il finanziamento privato, le risorse per il miglioramento dell’offerta formativa, il personale ATA, la riduzione della burocrazia e il registro nazionale dei docenti. Questioni importanti e grandi assenti della buona scuola, che in una scuola giusta, invece, non possono mancare: assenti come il contratto e il sindacato, dimenticati come gli ATA, che nelle 136 pagine non compaiono nemmeno se non citati esclusivamente per i prossimi tagli di organico, ignorati come il diritto allo studio. Parteciperà all’incontro anche il segretario nazionale di categoria.
Filctem Cgil, Filippo Scollo nuove segretario generale
Filippo Scollo, 32 anni, dipendente Eni Versalis, è stato eletto segretario generale della Filctem di Ragusa, alla presenza del segretario generale regionale, Beppe D’Aquila e del segretario generale provinciale Giovanni Avola. E’ stato eletto dal comitato direttivo del comparto con 15 voti favorevoli ed un astenuto. Filippo Scollo da quattordici anni è iscritto alla Filctem Cgil e ha vissuto un’intensa vita sindacale occupandosi delle problematiche della categoria. Succede a Piero Noto e subito dopo l’elezione ha dichiarato di volersi muovere sulla linea di continuità del suo predecessore in ordine alla linea seguito dal sindacato e agli impegni assunti con i lavoratori su problematiche, delicate e complesse, del comparto. “Dopo poste, scuola, metalmeccanici e polizia, con l’elezione di Scollo a segretario dei chimici, commenta Giovanni Avola, segretario generale della Cgil di Ragusa, si consolida il processo di rinnovamento, anche anagrafico, del gruppo dirigente della Cgil iblea, tracciato dall’ultimo congresso. I temi dello sviluppo e dello sfruttamento delle risorse di idrocarburi del territorio ragusano, con Scollo, diventeranno centrali nell’attività di tutta la Cgil”.
Sciopero generale nazionale partecipato a Ragusa
Cgil e Uil contro le politiche del governo Renzi che non garantiscono sviluppo e occupazione.Un corteo e una piazza piena. Circa mille e cinquecento manifestanti hanno aderito venerdì allo sciopero generale nazionale di tutte le categorie indetto da Cgil e Uil e tenutosi in cinquantaquattro provincie italiane. A Ragusa alla testa del corteo, partito intorno alle 9,30 da Piazza Vann’Antò, i ragazzi della rete degli studenti medi e poi ancora i lavoratori della scuola, metalmeccanici, dell’agricoltura, dei pensionati, del pubblico impiego, dei bancari, del commercio e dei servizi. Il corteo sotto l’insegna del “Così non va !”, dal jobs act alla legge di stabilità dalle politiche economiche alla pubblica amministrazione, si è snodato lungo il centro di Ragusa per raggiungere dal ponte vecchio la Piazza Cappuccini dove si sono tenuti gli interventi programmati. Giorgio Bandiera segretario provinciale UIL, ha rivendicato i temi dello sciopero generale affinchè il governo cambi politica adoperandosi per la lotta alla corruzione, allsa disoccupazione, all’evasione fiscale. La provincia di Ragusa, una volta isola nell’isola, sente troppo i colpi di una crisi finanziaria che ha messo in ginocchio le famiglie e resa nulla la prospettiva sul futuro dei giovani. Davide Prestana della Fisac di Ragusa ha denunciato come l’80 per cento della ricchezza nazionale è in mano al 20 per cento degli italiani e nei fatti è oggi scomparso il ceto medio alimentando sacche di povertà sempre più consistenti. Solo gli investimenti e non le tasse o i tagli garantiscono il lavoro e l’occupazione. Saverio Piccione, segretario regionale della Cgil Sicilia, nel suo intervento conclusivo, ha avuto nel mirino la politica economica del Governo Renzi. Non c’è, ha detto, una politica industriale, agraria, scolastica; non esiste un’efficace politica degli investimenti che sono l’unica soluzione al rilancio dell’occupazione. Formazione, infrastrutture, Università, abbattimento delle tasse sul lavoro per creare nuova competitività sono le chiavi di volta per garantire lavoro e occupazione.
Ragusa, nuove tensioni alla Busso
Le organizzazioni sindacali Flaica-Cub e Usb Lavoro privato hanno diffuso una nota in cui “denunciano il clima di intimidazione creato dalla Direzione dell’Impresa Busso in atto da diverso tempo e particolarmente accentuatosi negli ultimi giorni con tutta una serie di contestazioni disciplinari pretestuose comminate a lavoratori iscritti alle organizzazioni sindacali di base”. I sindacati spiegato che alle contestazioni ”seguono provvedimenti disciplinari esagerati – sospensioni di 10 giorni di lavoro con relativa decurtazione salariale – imposti ai lavoratori senza rispettare le norme contrattuali nazionali e aziendali e la stessa Legge 300, che prevede la possibilità per il lavoratore, entro 20 giorni, di richiedere la costituzione, tramite l’Ufficio provinciale del Lavoro, di un collegio di conciliazione e arbitrato, con conseguente sospensione del provvedimento disciplinare fino alla pronuncia da parte del collegio”. I due sindacati “ritengono che questi atteggiamenti repressivi debbano cessare immediatamente, perché il loro perdurare turba il sereno svolgimento dei servizi, sconvolge la vita dei lavoratori e potrebbe essere causa di reazioni spropositate. Auspichiamo – dicono – che l’impresa cessi con questi comportamenti e che si creino quelle condizioni atte a ristabilire un clima di collaborazione fattiva che porti ad affrontare le varie problematiche inerenti i servizi, in maniera civile”. Usb e Cub chiedono alle autorità competenti di intervenire per risolvere “una volta per tutte questa incresciosa situazione”.
Venerdì sciopero generale. Previsti a Ragusa mille manifestanti
“Così non va!”. Dal jobs act alla legge di stabilità dalle politiche economiche alla pubblica amministrazione. E’ pienissima di rivendicazioni la piattaforma rivendicativa che Cgil e Uil hanno preparato per sostenere lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre. La manifestazione si svolgerà in ogni provincia italiana e interesserà tutte le categorie del lavoro e tutti i luoghi di lavoro. A Ragusa è stato organizzata una manifestazione che prevede alle ore 9.00 un concentramento in Piazza Vann’Anto e quindi un corteo che si snoderà per Via Virgilio, Via Dante, Piazza Gramsci, Viale Tenente Lena, Piazza Libertà, Via Roma, Corso Italia, Via Mariannina Coffa, Ponte Vecchio e quindi Piazza Cappuccini dove si terrà il comizio. Interverranno Giorgio Bandiera segretario provinciale UIL, Giovanni Avola, segretario generale della Cgil di Ragusa. Le conclusioni saranno tratte da Saverio Piccione, segretario regionale della Cgil Sicilia. “Le politiche economiche e quelle del lavoro hanno peggiorato le condizioni di vita di milioni di persone, indebolito i nostri sistemi di protezione sociale, commentano Giovanni Avola e Giorgio Bandiera, e ridotto le tutele per chi è più colpito dalla crisi. Politiche quelle del governo, che non hanno avuto alcun effetto espansivo. Dobbiamo con forza riaffermare l’utilità sociale dei patronati dando valore al loro lavoro di tutela evitando i tagli previsti al fondo per i patronati. Il Paese cresce, concludono Avola e Bandiera, se si investe e si da aiuto chi si trova a disagio affrontando realmente le scommesse dell’innovazione e si promuove l’equità fiscale. Il governo deve cambiare verso”.
Telefono amico esteso in tutta l’isola
Costituito, giovedì 4 dicembre, il Coordinamento regionale del trasporto merci e logistica della Filt Cgil siciliana. L’iniziativa è conseguente all’azione svolta dalla Filt a Ragusa nel corso della quale, assieme alla piattaforma rivendicativa della categoria, era stato presentato il cosiddetto “Telefono amico dell’autista”( 0932/621486). Come primo atto del Coordinamento si è deciso di attivare il Telefono amico dell’Autista per l’intero territorio isolano e nel contempo chiedere a tutte le prefetture siciliane di programmare una serie di incontri con i soggetti della filiera dell’autotrasporto, sia quelli che rappresentano i lavoratori e sia quelli espressione delle associazioni datoriali. Particolare attenzione è stata rivolta alla lotta al lavoro nero, grigio ed irregolare che dilaga nel settore, al fine di garantire diritti, tutele, sicurezza come condizioni essenziali per stroncare le pratiche di concorrenza sleale che si ripercuotono negativamente sulla qualità del servizio prestato e sulla qualità del lavoro svolto dal dipendente. Il Coordinamento si è impegnato a reclamare un incontro urgente con l’Assessorato regionale ai Trasporti al fine di programmare azioni positive a sostegno del settore profondamente segnato dalla crisi economica in atto che pesante riflesso ha sui livelli occupazionali.
TELEFONO AMICO DELL’AUTISTA
Si è costituito il Coordinamento regionale del trasporto merci e logistica della Filt CGIL siciliana a seguito della iniziativa promossa nelle scorse settimane dalla Filt a Ragusa nel corso della quale, assieme alla piattaforma rivendicativa della categoria, era stato presentato il cosiddetto Telefono amico dell’autista. Come primo atto del coordinamento è stato deciso di attivare il Telefono amico dell’Autista per l’intero territorio isolano e nel contempo chiedere a tutte le prefetture siciliane di programmare una serie di incontri con i soggetti della filiera dell’autotrasporto, sia quelli che rappresentano i lavoratori e sia quelli espressione delle associazioni datoriali. Particolare attenzione è stata rivolta alla lotta al lavoro nero, grigio ed irregolare che dilaga nel settore, al fine di garantire diritti, tutele, sicurezza come condizioni essenziali per stroncare le pratiche di concorrenza sleale che si ripercuotono negativamente sulla qualità del s ervizio prestato e sulla qualità del lavoro svolto dal dipendente. Altresì, il Coordinamento si è impegnato a reclamare un incontro urgente con l’Assessorato regionale ai Trasporti al fine di programmare azioni positive a sostegno del settore profondamente segnato dalla crisi economica.Il Coordinamento regionale del trasporto merci e logistica è composto dai responsabili provinciali del settore, dai delegati Filt delle grandi aziende e diretto da Giuseppe Stella,segretario generale Filt CGIL Ragusa.
Cisl in piazza per dire no ad un nuovo blocco dei contratti
Le segreterie generali ed i lavoratori della Funzione Pubblica, della Scuola, dei Medici e della Sicurezza, si sono ritrovate – guidate dai segretari territoriali Cettina Raniolo e Giovanni Fracanzino – sotto la Prefettura di Ragusa. Lo sciopero generale del Lavoro Pubblico indetto dalla Cisl nazionale ha messo al centro il contratto di lavoro dei dipendenti pubblici. “Con lo sciopero di oggi e con iniziative come questa – ha sottolineato il segretario territoriale Cettina Raniolo – mandiamo al Governo un segnale chiaro: diciamo no ad un nuovo blocco dei contratti. Il governo Renzi deve riconoscere il valore produttivo dei servizi pubblici – ha continuato il segretario Cisl – Solo questo consentirà al nostro Paese di colmare il gap con il resto dell’Europa. La Cisl non ha indetto una giornata di mobilitazione per una rivendicazione salariale; ci siamo mobilitati e continueremo ancora perché scioperare per il proprio contratto, per il suo adeguamento, è un principio di stabilità economica e democratica. È una richiesta che avanziamo con forza per dare dignità a tutti quei lavoratori professionisti che operano nel pubblico impiego».
Terza Conferenza Internazionale BWI Migrazione Mediterraneo
Il 2 e 3 dicembre 2014 si terrà a Pozzallo la 3° Conferenza Internazionale del Sindacato delle costruzioni BWI sulla Migrazione nell’area del Mediterraneo. La Conferenza, organizzata dalla Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, è parte del lavoro che il sindacato delle costruzioni internazionale BWI porta avanti da ormai qualche anno sui temi dell’Immigrazione nella regione mediterranea, con l’obiettivo di creare una rete e una collaborazione tra sindacati del Sud Europa e Sindacati del Nord e Centro Africa. Il fine è quello di armonizzare proposte di percorsi migratori, legislazioni e politiche di accoglienza sia dei lavoratori migranti, sia dei profughi e richiedenti asilo che arrivano sulle nostre coste attraverso sbarchi che spesso pagano con la stessa vita. La decisione di organizzare la Conferenza a Pozzallo darà anche l’occasione di visitare il centro di riconoscimento dove vengono raccolti i profughi e di conoscere persone e storie di cui leggiamo spesso solo nei giornali o in televisione. La conferenza vedrà la partecipazione di Organizzazioni internazionali e dei rappresentanti sindacali del Sud Europa e del Nord Africa e sarà anche un’occasione per chiedere al Governo italiano di farsi promotore in Europa dell’applicazione della Direttiva Europea 55/2001 sulla protezione temporanea e dell’avvio di un programma europeo di reinsediamento dei rifugiati in arrivo dalle aree di crisi e di conflitto.
Consiglio comunale sulla Formazione professionale
Ci sarà anche la Cisl, con responsabili regionali e territoriali del settore, al Consiglio Comunale aperto convocato a Ragusa per lunedì, alle 17, al Centro direzione di Contrada Mugno, per discutere delle problematiche riguardanti le Scuole di Formazione Professionale. “Quello della Formazione – ha detto Piera Ingala, coordinatrice territoriale Cisl per il settore – resta un tema spinoso che politica e istituzioni devono inserire tra le priorità degli interventi. Siamo certi che il Consiglio comunale sarà utile ad accendere i riflettori sui problemi che stanno patendo tutti i lavoratori. L’obiettivo, naturalmente, è quello di individuare vie possibili per giungere alla soluzione di questa vicenda”.
Graziana Stracquadanio segretaria regionale della Fillea
Graziana Stracquadanio di Modica, dirigente sindacale della Fillea provinciale, è entrata a far parte della segretaria regionale della Fillea Cgil Sicilia, sindacato degli edili. Affianca nell’attività sindacale dei lavoratori edili e del legno, il segretario generale, Franco Tarantino. A Graziana Stracquadanio sono state affidate le deleghe al Welfare, previdenza, politiche di genere, giovanili e immigrazione.
Sciopero generale Fiom. Una larga rappresentanza di Ragusa presente a Palermo
Significativa partecipazione del metalmeccanici della Fiom-Cgil di Ragusa in occasione dello sciopero generale della categoria tenutosi a Palermo. Lo sciopero di oggi chiude il ciclo di quattro grandi manifestazioni che oltre a Palermo si sono tenute a Milano a Napoli e a Cagliari nell’ambito delle otto ore di sciopero. La manifestazione si è conclusa in piazza Verdi dove hanno preso la parola i delegati della Fiom, Miche Pagliaro, segretario della Cgil Sicilia, Roberto Mastrosimone, segretario Fiom Sicilia ed infine ha concluso Maurizio Landini Segretario Nazionale della Fiom. “I Lavoratori sono scesi in piazza –dichiara Francesco Maltese segretario generale della Fiom Cgil di Ragusa – contro le politiche di questo governo, per chiedere a gran voce l’estensione delle tutele e diritti contenuti nello statuto dei lavoratori a tutti i lavoratori, per difendere il Contratto collettivo Nazionale di Lavoro per ottenere l’estensione degli ammortizzatori a tutti i lavoratori e il potenziamento dei contratti di solidarietà anche in maniera espansive per favorire nuova occupazione, ed infine, difendere il diritto alla pensione con il ripristino della pensione di anzianità la riduzione dell’età pensionabile e la tutela degli esodati”.
EDILI: GIOVEDI’ MANIFESTAZIONE REGIONALE
Hanno scelto un luogo emblematico gli edili siciliani di Cgil Cisl e Uil per la manifestazione regionale che si terrà questo giovedì nell’ambito della mobilitazione nazionale della categoria per chiedere investimenti, lavoro, di cambiare la legge di stabilità e il Jobs act. Un migliaio di edili disoccupati si ritroveranno infatti a Ragusa nei pressi di una famosa incompiuta siciliana, l’ospedale Giovanni Paolo II (alle 10.30 in contrada Cisternazzi) : 58 milioni di euro disponibili per l’opera ma cantiere bloccato. “Abbiamo fatto questa scelta- dicono i segretari regionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, Franco Tarantino, Santino Barbera e Angelo Gallo- per dare visibilità a un problema diffuso: la negazione del lavoro e dei servizi alla collettività a fronte di stanziamenti disponibili che permetterebbero il completamento di una struttura indispensabile all’area”. Saranno lì gli edili a esprimere il disagio di una categoria che ha registrato dal 2008 ad oggi nell’isola 80 mila disoccupati. E che potrebbe prendere invece respiro se si spendessero i 7,2 miliardi di euro che, secondo i conti fatti dai sindacati sarebbero disponibili ma rimangono impigliati nei ritardi burocratici. Gli edili siciliani, oltre allo sblocco dei cantieri, chiedono nuovi investimenti, in una regione e in un paese che avrebbe quanto mai bisogno di infrastrutture strategiche e di un piano di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio, ma anche rapidità nella spesa, nuove politiche industriali, sicurezza, legalità e regolarità nel lavoro, ammortizzatori sociali, un sistema pensionistico adeguato alla discontinuità del lavoro edile, che il Tfr non sia ulteriormente tassato. Aprirà il comizio Franco Tarantino, interverrà Santino Barbera e concluderà il segretario nazionale della Feneal Uil Fabrizio Pascucci. Interverranno anche delegati e disoccupati.
MOVIMENTO DISOCCUPATI RAGUSA
È ripartita la lotta del movimento dei disoccupati della città di Ragusa organizzato dalla Camera del Lavoro cittadina, con l’ affollata assemblea pubblica svoltasi all’Hotel Kroma e il successivo incontro di una delegazione sindacale e disoccupati con l’assessore ai Servizi sociali, Salvatore Martorana. Il Sindacato con gli interventi dei propri dirigenti, Nicola Colombo, segretario cittadino, Michele Mililli componente del Direttivo provinciale e Gianfranco Motta, responsabile del Dipartimento Politiche sociali, ha esposto in nove punti all’assessore Martorana la proposta complessiva su ciò che attiene i bandi lavoro, i cantieri di servizio, il servizio civico, il welfare. La Cgil ha esplicitamente reclamato un forte impinguamento nel redigendo Bilancio di previsione 2015 delle voci afferenti i servizi sociali e in particolare per quelli attinenti il sostegno al reddito, tramite attività lavorativa, per gli ex indigenti e per i disoccupati. “ Abbiamo chiesto – ha specificato Nicola Colombo – che l’impinguamento sia pari se non oltre alla cifra complessiva precedente al taglio da macelleria sociale operato dal Commissario straordinario due anni fa, non fosse altro perché la crisi ha prodotto nuove povertà tra esodati, disoccupati, lavoratori in mobilità mentre i vecchi poveri continuano a vivere nel dolore sociale”. Michele Mililli ha illustrato le proposte: rinnovare, in prosieguo, il bando lavoro e farne partire un altro; rifare la graduatoria unica dei disoccupati accentuando i controlli e le verifiche ed inserendo le qualifiche professionali possedute; per il servizio civico utilizzare al meglio le professionalità possedute e individuare altri ambiti di intervento lavorativo (pitturazione edifici, guardiania strutture sportive, apertura e guardiania monumenti civici); ripristino dei circa 120 immobili di proprietà comunale in prospettiva di un uso sociale degli stessi.Alla luce delle proposte avanzate, la delegazione di disoccupati e dirigenti CGIL tornerà ad incontrare l’assessore Martorana il 4 dicembre per definire il percorso concertativo che, come ha ricordato Colombo, sarà esteso anche ai gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione del Civico consesso di Ragusa.
Ragusa si mobilita per la manifestazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni
Giovedì 27 novembre concentramento nel monoblocco ospedaliero di c.da Cisternazzi a Ragusa. La manifestazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni, avrà qui carattere regionale, ed è promossa da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. Si tratta di una manifestazione che inizierà alle 10,30 nel luogo simbolo di una grande incompiuta. il blocco ospedaliero. I tre segretari generali Paolo Aquila della Fillea, Luca Gintili della Filca e Nicolò Spadaccino della Feneal, illustrano le cifre. In Italia si è passati, dall’inizio della crisi in poi da una produzione di 50 milioni di tonnellate di cemento ai 18 milioni attuali che indicano una perdita netta in posti di lavoro pari al 50%. In provincia di Ragusa si è passati dalle 800mila tonnellate del 2007 alle 200mila di oggi che fanno il paio con il dimezzamento degli addetti del settore. Secondo fonti della Cassa Edile si è passati dai 7mila attivi (2007) ai 3500 attivi(2014). Un dato, quest’ultimo non coerente con quanto avviene nel mercato edile dove la pratica del nero nasconde cifre e statistiche. Basti pensare che il terzo polo dei lapidei, con Comiso da sempre capitale della lavorazione del marmo, è praticamente scomparso con due, tre aziende che arrancano sul mercato. Nell’isola si sono persi 80mila posti di lavoro, 2500 imprese edili chiuse, 140 opere finanziate e bloccate. Le ragioni hanno spiegato i rappresentato delle confederazioni sindacali vanno ricercate nell’aumento della illegalità e delle infiltrazioni mafiose negli appalti, nella riduzione degli investimenti pubblici, nel taglio a diritti e tutele dei lavoratori, negli sgravi solo per le imprese, il sistema bancario che non agevola l’accesso al credito.
RAGUSA, INCONTRO PUBBLICO DELLA CGIL
Rilanciare e aggiornare la piattaforma rivendicativa per l’occupazione e il welfare locale è l’obiettivo della Camera del Lavoro di Ragusa e il movimento di lotta dei disoccupati ragusani che hanno indetto per lunedì 24 alle 17 nella sala conferenze dell’hotel Kroma in via D’ Annunzio, 60 un incontro pubblico sul tema, Creiamo lavoro, vinciamo la crisi”. Nello specifico, la Cgil avanzerà proposte che vanno in direzione di un potenziamento dei bandi lavoro, vale a dire di quelle attività lavorative regolarizzate per i cosiddetti indigenti finalizzate a servizi utili per la collettività come la guardiania e la custodia delle ville comunali e dei servizi igienici sia in città che a Marina. “ Proporremo all’Amministrazione comunale – dichiara il coordinatore della Camera del Lavoro, Nicola Colombo – almeno di raddoppiare per il 2015 tali bandi dato che altri servizi utili per la collettività potranno essere individuati nel territorio, consentendo così ai cosiddetti indigenti non solo di trovare una occupazione sia pure parziale e comunque tutelata dagli ammortizzatori sociali previsti dalla legge”. La Camera del Lavoro inoltre punta alla creazione di una Carta Civica ( per buoni spesa, sconti alle casse, ridistribuzione di prodotti freschi commestibili ecc.) nonché sui cosiddetti Sconti di Fiscalità ( differenziati e selettivi) sulle tasse comunali.
Rimodulazione servizio nettezza urbana, il “no” della Cgil
Arriva il “no” della Cgil alla proposta del sindacato di base che prevede una riduzione dei costi del servizio di raccolta e un miglioramento del servizio con la possibilità di integrare le ore lavorative di alcuni operatori. L’ipotesi contiene l’abolizione di tutto il servizio notturno, a partire dalle squadre di raccolta a quello del servizio di raccolta porta a porta e a quello degli addetti della discarica di Ragusa, cava dei Modicani. “Questa soluzione danneggerebbe, dichiara Giovanni Lattuca, segretario provinciale della Fp Cgil di Ragusa, in termini di carichi di lavoro, i circa 70 dipendenti che da anni svolgono servizio notturno e i cittadini relativamente alla economicità e utilità di tale modifica del servizio che a conti fatti non farebbe risparmiare nessun euro all’Amministrazione comunale di Ragusa”.