19-04-2025
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Archivio della categoria: Società

SANTA CROCE CENTRO DI RACCOLTA DELLA PLASTICA

Il centro di raccolta è il primo tassello per salvaguardare l’ambiente e per ridurre i costi di smaltimento delle aziende serricole di Santa Croce. Occorre, altresì, che anche gli agricoltori debbano fornire il proprio apporto in termini di collaborazione. Una grande struttura, con un’area di stoccaggio, all’ingresso di Punta Braccetto, gestita dall’Irpav di Vittoria, per la raccolta e lo smaltimento non solo della plastica ma di tutti i rifiuti utilizzati in agricoltura. “Dobbiamo definire con i dirigenti dello Irpav – dice Guglielmo Occhipinti, portavoce dei gruppi d’acquisto – gli ultini dettagli di questo accordo. Si tratta di una collaborazione importante per le nostre imprese che a titolo gratuito potranno conferire i rifiuti. Si tratta di capire in che modo la plastica dismessa sarà conferita e quali vantaggi, in termini economici, le aziende avranno”. Un’emergenza ambientale che potrà, dunque, essere risolta. “La plastica dismessa e il polisterolo hanno inquinato l’ambiente – aggiunge – vogliamo evitare tutto ciò e dare un contributo positivo al nostro territorio”.

LA CITTA’ DI RAGUSA SI CANDIDA AL TITOLO DI CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA PER IL 2019

Il Sindaco Nello Dipasquale intende presentare la candidatura della Città di Ragusa al titolo di “Capitale europea della cultura” per l’anno 2019. Per quell’anno infatti è stato stabilito che la scelta deve ricadere su un territorio italiano. Per l’individuazione della città è prevista una lunga preparazione che inizia con una fase di preselezione nel corso del 2013 a cura di una commissione che redigerà un elenco ristretto delle città che hanno posto la propria candidatura. Le città preselezionate avranno a disposizione alcuni mesi per sviluppare ed approfondire il loro programma di manifestazioni che saranno programmate per il 2019. Sarà richiesto un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società.

Fondi per la tratta Sr-Gela; saranno completati i lotti 6,7,8 Rosolini – Modica.

Buone notizie giungono dalla Commissione Europea riguardo i fondi per la tratta Siracusa-Gela. Le diffonde il deputato regionale Mpa Riccardo Minardo che annuncia: “Dopo 25 anni di attese, la conferma finalmente che quest’importante infrastruttura, che comprende il macrolotto Rosolini-Modica, sia presto completata”. L’Europa destinerà 196,8 milioni di euro per l’opera. “E’ importante adesso, sottolinea l’onorevole Riccardo Minardo, vigilare e monitorare l’iter affinchè sia il più celere possibile per la realizzazione, considerato che l’obiettivo dell’Unione Europea è proprio quello di migliorare i collegamenti nella parte meridionale dell’isola”.

CASE POPOLARI, VENTI ALLOGGI ABBANDONATI A VITTORIA

“Diversi edifici di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari risultano abbandonati per una scelta scellerata da parte della Regione”. Questa la denuncia del consigliere provinciale Ignazio Nicosia che in una nota ripercorre la vicenda: ” La Regione non ha erogato le somme necessarie per il loro completamento. In provincia di Ragusa ci sono molti esempi in proposito: Santa Croce, Acate, Vittoria ma anche numerosi altri in giro per la provincia. Case che da più di dieci anni sono soggette al deterioramento”. Nicosia fa specifico riferimento al complesso che, a Vittoria, si trova in via Mercato dei Fiori. “Anche in questo caso – continua il consigliere provinciale – una struttura congelata da più di dieci anni, composta da venti alloggi di edilizia residenziale pubblica, alloggi che avrebbero potuto soddisfare le esigenze di 20 famiglie bisognose inserite in specifiche graduatorie che attendono un’assegnazione che non arriva mai. Eppure, quando si insediò il governatore Lombardo fu annunciata una disponibilità economica di circa 100-120 milioni di euro derivati dai fondi Gescal. Somme di denaro che – scrive Ignazio Nicosia – sarebbero servite per l’edilizia sociale. Tra l’altro, nel 2008 la Regione aveva avviato un piano straordinario quinquennale di edilizia sociale. Allora si calcolò un fabbisogno abitativo di 61.300 alloggi. Ma di tutto questo è rimasto solo il ricordo. Nessun euro è stato speso per l’edilizia sociale sia per nuovi alloggi sia per le ristrutturazioni, almeno in provincia di Ragusa”. Nicosia precisa, però, che per fortuna non tutti stanno a guardare con le mani in mano. “E’ il caso – aggiunge il consigliere provinciale Nicosia – dell’Istituto autonomo case popolari del capoluogo ibleo che, attraverso somme derivanti da residui di cassa e vendite di alloggi popolari, è riuscito a trovare, senza l’aiuto di finanziamenti regionali, le risorse economiche per completare i venti alloggi di via Mercato dei Fiori a Vittoria e per la realizzazione di ulteriori 20 alloggi. Allo stato attuale, risulta che l’appalto sia stato aggiudicato in via provvisoria. Attendiamo fiduciosi – conclude Ignazio Nicosia – l’avvio del completamento in tempi brevi. Per ridare speranza a chi ha bisogno”.

MARINA DI RAGUSA COME MIAMI BEACH

Una grande area pedonale con un progetto di restyling la cui gara d’appalto dovrebbe essere esitata il prossimo 29 aprile. Un progetto che non piace agli storici ragusani. Piazza Duca degli Abruzzi, a Marina di Ragusa, con basole di calcare bianco, simile al lungomare pedonale e all’area a ridosso dell’antica torre, continua a sollevare un vespaio di polemiche. L’intervento, voluto dall’amministrazione Dipasquale, secondo i cultori di storia, ha cancellato la storicità dell’antico borgo di pescatori. “Dell’antica Mazzarelli – tuona lo storico Giuseppe Gurrieri, ex consigliere di circoscrizione non è rimasto nulla. L’opera di demolizione è iniziata negli anni 70 ed è poi proseguita con grande celerità negli anni duemila. Oggi, il nuovo progetto illustrato alla cittadinanza, si scontra in maniera rilevante con il contesto storico e architettonico della piazza e con lo stile delle abitazioni circostanti. E’ un’opera pubblica appiattita su forme moderniste”. Dell’antico borgo, con la Camperia, la vecchia pescheria, e le barchette dei pescatori ormeggiata a piazza della Dogana, non è rimasto nulla”. L’antico nome del paese era Mazzarelli, che deriva dall’arabo Marsa A’Rillah, significante piccolo approdo. Durante il XVI secolo accanto al porto fu costruita la Torre Cabrera a scopi difensivi. Nel 1928 per volontà del gerarca fascista Filippo Pennavaria, il nome si trasformò nell’attuale Marina di Ragusa. Il professore Gurrieri spiega che alcuni interventi andavano studiati e confrontati con gli storici e con coloro che sono la memoria del borgo. “Tutto è stato fatto in funzione del porto – aggiunge Gurrieri -, con lo stesso stile, anni duemila, usato per realizzare il porto turistico. Il lungomare pedonale somiglia a Miami Beach, con le grandi basole di colore bianco, che stridono con il contesto delle abitazioni, alcune delle quali, realizzate nell’immediato dopoguerra. Occorre che anche gli abitanti di Marina si riappropino della loro storia, fatta d barche e reti, di piccolo commercio, di baratto e vendita di prodotti orticoli. La storia non si può cancellare – tiene a precisare il professore Gurrieri – le trincee sono sparite, gli avamposti militari sulla scogliera dei gesuiti cancellati dall’incuria dell’uomo. Adesso una immensa colata di cemento che non ha risparmiato nessuno e distrutto il paesaggio e la campagna attorno alla frazione”.

Gli ambientalisti ragusani “Scempio a Cava Misericordia”

“A Cava Misericordia uno dei gioielli naturalistici del paesaggio ibleo ancora integro si abbatte, nel silenzio più totale, l’ennesimo progetto per la realizzazione di un edificio residenziale”. E’ la denuncia di otto associazioni per la tutela del Territorio, tra cui Legambiente, Cai e Terre d’Oriente. “I lavori appena iniziati hanno già avuto un impatto devastante sul delicato equilibrio paesaggistico di questa valle con un enorme scavo che ha completamente stravolto le curve di livello originarie (intervento vietato dal piano paesaggistico, così come l’apertura della nuova strada che dovrà consentire l’accesso al nuovo insediamento)”. Le associazioni ambientaliste esattamente un anno fa, appena avuta notizia dell’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza, avevano immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica l’abuso e diffidato la Soprintendenza, il Comune e l’assessorato regionale ai Beni Culturali a ritirare i pareri in autotutela. “Nessuna risposta – spiegano – si è avuta dagli enti in indirizzo, a parte una nota pilatesca a firma del Direttore dell’Assessorato regionale Beni culturali, architetto Campo, dove si sottolineava che dal punto di vista paesaggistico i nuovi edifici debbano presentare tipologie che si rifanno ai fabbricati rurali, ma anche che verificare il possesso della qualifica di agricoltore nel rilascio dei pareri paesaggistici non compete alla Soprintendenza e quindi i soggetti diversi dai titolari dell’azienda agricola possono costruire residenze solo se lo prevede il Prg. Ma il Prg di Ragusa, a parere dell’ufficio legale del Comune, – spiegano ancora gli ambientalisti – prevede proprio che in zona agricola può realizzare nuove costruzioni solo l’azienda agricola, e l’ufficio legale del Comune in questa sua valutazione non è il solo. Infatti tale giudizio è confermato dalla Corte di Cassazione con sentenza della III sezione n. 9369 del 9 marzo 2012, che afferma: tutte le attività e gli interventi che si ritengono realizzabili in zona agricola restano comunque funzionali ad una attività tipicamente agricola o alle altre attività connesse con esclusione quindi di tutto ciò che è riferibile ad altre zone individuate in sede di pianificazione del territorio comunale con conseguenza che una struttura eminentemente residenziale non può in nessun caso realizzarsi nel verde agricolo. L’edificio di Cava Misericordia per essere legale – prosegue la denuncia delle otto associazioni – dovrebbe essere funzionale ad un’attività agricola, ma questa non c’è in quanto il fabbricato insiste soltanto su un paio di ettari di pascolo, troppo poco per giustificare un’attività economica di tipo agricolo, inoltre non ha alcuna caratteristica di tipologia rurale (piano interrato compreso), e ciò nonostante si sia cercato di celare la vera natura residenziale dell’immobile facendolo passare come fabbricato al servizio del fondo agricolo. Tale costruzione è quindi a tutti gli effetti illegittima, anche se dotata di tutte le autorizzazioni, per tale motivo – scrivono le associazioni – si diffida la Soprintendenza ed il Comune a sospendere immediatamente i lavori, ritirando i pareri in autotutela e richiedendo il ripristino dei luoghi, comunicando sin d’ora che le associazioni ambientaliste si costituiranno parte civile per il danno ambientale arrecato ad un sito di tale pregio”. Stessa richiesta, ritiro del parere paesaggistico e della concessione edilizia, viene rivolta anche nei confronti della concessione n. 211/2011 del 9/3/2012 che prevede la costruzione di due ville con piscina vicino al castello di Donnafugata “in palese contrasto tra l’altro con la norma del Piano Paesaggistico”.

Moda Musei, mostra-convegno all’Opera Pia Carpentieri di Scicli

Sabato 21 aprile, in occasione della XIV Settimana della Cultura, sarà inaugurato con una mostra-convegno l’Archivio storico dell’Opera Pia Carpentieri, in procinto di essere dichiarato “Bene culturale di notevole interesse storico”. Due gli appuntamenti: il convegno dalle 9,30 a Palazzo Spadaro e la inaugurazione dell’Archivio storico alle 16,30 nei locali dell’Opera Pia Carpentieri.

PUNTA SECCA, SI ATTENDE PROGETTO PER L’ANTICO BORGO

Il borgo attende di conoscere il suo destino. I luoghi della fiction del commissario Montalbano, a Punta Secca, dovranno essere attenzionati, dopo la tornata elettorale, con un progetto organico: dalla piena fruzione delle spiagge, ai servizi minimi essenziali, bagni pubblici, docce e parcheggi ampi e confortevoli, alla caserma dell’ex Finanza, rimasta per troppi anni un rudere pericolante e ricettacolo di rifiuti. La ditta che ha redatto il piano particolareggiato, la Mg costruzione, si è rivolta alla magistratura al fine di ottenere il rimborso delle spese sostenute per la redazione del piano di recupero redatto dai progettisti Giovanni Pellegrino e Matteo Gentile, previa richiesta dell’ufficio tecnico, per un importo pari a 468 mila euro. “Un posto incantevole – racconta Franco Agostinelli, un turista marchigiano che ha trascorso le vacanze pasquali in Sicilia -, deturpato da alcune costruzioni, all’ingresso di Punta Secca, che hanno cancellato la storicità del sito. Peccato davvero che il borgo di Montalbano, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, sia tenuto in pessimo modo”. Maria Fanelli, una turista torinese, parla di una realtà unica del suo genere.

RAGUSA, GIORNATE DELL’ORIENTAMENTO

Si terranno a Ragusa, presso il Liceo Scientifico E. Fermi, per il XIII anno consecutivo, le Giornate dell’Orientamento. Nei giorni 12 e 13 aprile, gli studenti delle scuole medie superiori della provincia, i loro docenti ed i loro genitori avranno l’occasione di conoscere i programmi formativi, le strutture, i servizi offerti dai vari atenei, per una più consapevole scelta universitaria. Ecco il programma del 12, con una giornata dal tema: “La vita dopo il Liceo: complessità di una scelta”. Ore 8,30: presentazione del convegno e saluto del dirigente scolastico. Ore 8,45 prof. Gaetano Lo Monaco (dirigente scolastico) tratterà il tema: “Come orientarsi davanti ad una scelta complessa). Ore 9,15: Giampiero Saladino (Confindustria) parlerà di “Opportunità professionali e imprenditoriali nel territorio ibleo”. Alle 9,45 Enfap Ragusa sul tema: “L’università secondo la legislazione attuale: struttura ed organizzazione”. Alle 10,05 testimonianze di ex alunni. Alle 11,10 break e dalle 11,25 alle 13,30 dibattito aperto.

L’ultimo saluto a Paolo Garofalo nella Chiesa di San Giorgio a Modica

“Ho condiviso con Paolo la responsabilità del governo della Città, e ho trovato in lui un collaboratore e un amico leale, rispettoso, solidale nei momenti più difficili. Mi è stato accanto nei drammatici momenti che seguirono la morte del piccolo Giuseppe Brafa dimostrando un attaccamento alla città e ai cittadini veramente straordinari. Esempio di buona politica, generoso e altruista, riusciva con la sua bonomia a stemperare anche i momenti più difficili; il suo esempio rimane oggi un riferimento certo per andare avanti e continuare a governare la città. Rimarrà sempre nel cuore della sua Modica e dei modicani. Il silenzio e il pensiero della Città è oggi rivolto a Te”. Queste le riflessioni del sindaco di Modica, Antonello Buscema, che ha tenuto la commemorazione ufficiale davanti al feretro di Paolo Garofalo, il vice sindaco morto nella notte tra venerdì e sabato per un infarto. Sulla bara coperta da un cuscino di orchidee, le sciarpe degli ultras rossoblù il simbolo per l’amore per la squadra della sua città, le foto dei momenti più felici e poi le testimonianze, presenti e partecipate, in un raccolto dolore delle istituzioni: amministratori provenienti anche dai comuni vicini, forze dell’ordine, autorità civili, amici e semplici conoscenti. Otto i parroci che hanno concelebrato la messa.

Continuano a ripetersi atti vandalici nei quartieri della città di Vittoria

“Da qualche settimana, i vari quartieri della città di Vittoria, Scoglitti compresa, continuano ad essere in mano ai vandali. Una situazione incresciosa che presuppone una maggiore attenzione, considerato che si tratta di un problema reale ed evidente”. E’il coordinatore cittadino di Grande Sud, Andrea La Rosa, a mettere in luce questa ulteriore problematica per il centro ipparino, facendosi promotore, assieme al gruppo consiliare “Un nuovo inizio”, di un’azione di sensibilizzazione che sarà portata avanti nei confronti dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine. “Queste ultime, alle prese con problemi di organico – continua La Rosa – vanno senz’altro ringraziate per gli sforzi profusi. Ma si comprende che c’è qualcosa che non va e dobbiamo capire come è possibile intervenire per bloccare questo fenomeno del vandalismo”.

PASQUA, IL MESSAGGIO DI MONSIGNOR PAOLO URSO

“È Pasqua. Non abbiate paura e non fuggite”. Il vescovo della diocesi di Ragusa, Paolo Urso, intitola così il suo tradizionale messaggio per la Pasqua. “Ancora una volta – scrive il presule – ci scambiamo con gioia la bella notizia che Gesù, il crocifisso, è risorto e ci dà la possibilità di risorgere con Lui, di condurre una vita buona, vera e piena, di guardare avanti con serenità e fiducia. Il mio augurio pasquale vuole essere, quest’anno, soprattutto un invito a non avere paura di Dio e delle sorprese che ci riserva, a non fuggire davanti alle responsabilità che ci affida”. Poi riporta il racconto di Marco sull’esperienza delle tre donne che si recano al sepolcro di Gesù e non trovano il suo corpo. “Hanno una preoccupazione: l’ingresso alla tomba – continua il messaggio – è chiuso da una pietra molto grande, come faremo ad entrare? Chi farà rotolare la pietra? Quando arrivano (fate attenzione ai tre verbi perché indicano tre passaggi importanti per leggere la realtà), alzano lo sguardo, osservano con particolare attenzione e vedono che la pietra è già stata fatta rotolare. Entrano e si accorgono che c’è un giovane, seduto sulla destra, con indosso una veste bianca. Il narratore – continua il vescovo Urso – annota la reazione delle tre donne: ebbero paura. Il giovane le incoraggia: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove lo avevano posto… Cosa fanno le donne? Escono e scappano via perché sono piene di spavento e di stupore. Non solo. Non dicono niente a nessuno perché sono impaurite”. Ed aggiunge: “Il dato che ritorna con insistenza è la paura… Ma cos’è questa paura? È incomprensione e incredulità. È la sorpresa di trovarsi di fronte ad un fatto non previsto perché non creduto possibile. Sì, è vero, Gesù aveva detto che sarebbe stato ucciso e che dopo tre giorni sarebbe risorto. Ma come si fa a credere che un morto possa risorgere! È lo stordimento che toglie la gioia… è mutismo provocato dal timore di essere fraintesi, giudicati male o non creduti. È rimanere senza parole, nella consapevolezza di non possedere il linguaggio adatto per esprimere l’esperienza fatta. Non dobbiamo avere paura di Gesù – dice il vescovo Urso -, non dobbiamo fuggire lontano da Lui, non dobbiamo diventare muti. Qualunque cosa Egli faccia e qualunque cosa Egli ci chieda. Gesù, il crocifisso risorto, ci ama e cammina con noi”.

PASQUA, IL MESSAGGIO DI MONSIGNOR STAGLIANO’

Al centro della riflessione del vescovo della diocesi di Noto, monsignor Antonio Staglianò, c’è l’invito alla carità. “L’umanesimo cristiano – scrive – sfida le relazioni disumane dell’indifferenza”. Il suo messaggio, proposto in occasione della Quaresima e della Pasqua, parte dalla riflessione sul peccato e selle conseguenze che da esso derivano a livello personale e comunitario. “Allo specchio di questa condizione post umana della nostra cultura narcisistica dell’amore di sé in faccia alla sofferenza dell’altro e degli altri (fossero anche mogli e mariti o figli abbandonati per l’esigenza di rifarsi una vita secondo l’etica della vita è mia e me la gestisco io), la Quaresima – scrive il presule – resta il tempo propizio per ritornare in se stessi, cioè nella verità di sé, scoprendo le radici sostanziose e belle del proprio sé in verità: siamo dono, apertura, dedizione, cura, capacità fraterna, relazione amativa, comunione fino al sacrificio, amore. Si noi siamo amore. Ed è bello scoprire che è questa la rivelazione del Dio dei cristiani: Dio è amore. Un’affermazione su Dio – continua – che immediatamente si ripercuote nello svelamento di quello che sono io: io sono amore”. E in questo contesto si legge il “messaggio” della Pasqua che è l’attuazione massima di questo amore di Dio.

PASQUA A RAGUSA

La fede e il dolore nelle giornate della Passione del Signore; giornate dedicate al silenzio e alla devozione, in attesa della festa della Resurrezione. Questi elementi hanno contrassegnato venerdì sera il lento incedere, all’uscita del Duomo di San Giorgio, sino a raggiungere la piazza antistante, della solenne processione del Venerdì santo animata da centinaia di fedeli. Uno dei riti religiosi più antichi della città di Ragusa. Accompagnati da due ali di devoti con in mano i ceri votivi e dal suono mesto della banda musicale “San Giorgio”, i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata, l’uno dinanzi all’altra, sono stati portati in processione lungo via Arezzo sino a raggiungere, attraversando via XI febbraio, piazza della Repubblica e quindi la chiesa delle Anime sante del Purgatorio. Poi la processione, passando per via del Mercato e via Orfanotrofio, ha raggiunto piazza Odierna, facendo ritorno, attraverso corso XXV aprile e piazza Pola, in piazza Duomo. Il rito religioso del Venerdì Santo a Ibla viene celebrato da secoli insieme alle altre processioni tenutesi in occasione delle “Quarantore di adorazione”, animate dalle confraternite del quartiere barocco. I riti sono proseguiti anche nella giornata del Sabato santo con la celebrazione dell’Ora della madre, alle 18, presso la chiesa madre di San Giorgio. Alle 22, al Duomo di San Giorgio e alla chiesa di San Tommaso, la veglia pasquale e, a seguire, la Santa Messa. Domenica, giorno di Pasqua, le Messe saranno celebrate al Duomo, alle 11 e alle 12, e a San Tommaso, alle 12 e alle 18. La Santa Messa solenne, infine, è prevista al Duomo di San Giorgio alle 19. A Ragusa superiore Via Crucis, venerdì sera, lungo le strade del centro storico. La processione con i simulacri della Passione di Cristo è partita dalla Cattedrale di San Giovanni Battista, dove ha fatto ritorno accompagnata dai fedeli che hanno partecipato con la preghiera. Sabato Santo, alle 23, veglia pasquale in Cattedrale e Santa Messa. Domenica di Pasqua, sempre in Cattedrale, la Santa Messa sarà celebrata alle ore 8.00, 10.00, 11.30 (presieduta dal vescovo mons. Paolo Urso) e 19.30.

MODICA, LUTTO CITTADINO PER LA MORTE DEL VICESINDACO GAROFALO

Proclamato il lutto cittadino a Modica per lunedì 9 aprile, giorno dei funerali del vice Sindaco, Paolo Garofalo, prematuramente scomparso la notte fra venerdì e sabato nella sua casa di c.da Rocciola. Domenica pomeriggio dalle 16 alle 21 sarà allestita la camera ardente nella sala consiliare di palazzo San Domenico in quella stessa sala dove Paolo Garofalo svolse per oltre due anni l’ufficio di Presidente del consiglio comunale. Sempre Domenica, giorno di Pasqua, per la ricorrenza della Madonna Vasa Vasa, non ci saranno spari di bombe e un minuto di preghiera e di raccoglimento si svolgerà subito dopo il bacio col Cristo Risorto in Piazza Monumento alle ore 12.00. I funerali si terranno lunedì 9 aprile alle ore 10.00 nella Chiesa di San Giorgio. “Il sindaco di Modica, Antonello Buscema, e tutti gli assessori, nel condividere il peso, lo sconforto, il dolore della famiglia per l’improvvisa scomparsa di Paolo Garofalo – si legge nel messaggio dell’amministrazione -, lo vogliono ricordare come vice sindaco, assessore e amico per la passione, l’impegno e i valori con cui ha quotidianamente lavorato per il bene della comunità modicana. Lo spirito, l’entusiasmo, il sorriso con cui Paolo ha interpretato la sua azione politica, oltre a restare nella memoria dei concittadini, per noi saranno sempre d’esempio – si legge ancora nel messaggio dell’amministrazione comunale – nel proseguire la missione che avevamo intrapreso insieme”.

PASQUA SICURA

Come da direttive emanate in sede di coordinamento dal Prefetto di Ragusa, dr.ssa Giovanna Cagliostro, venerdì si è svolto, presso la sala Riunioni della Questura di Ragusa, un Tavolo Tecnico presieduto dal Questore di Ragusa, dr. Filippo Barboso, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Sezione di Polizia Stradale, dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste, dei Vigili del Fuoco, delle Polizie Locali e Provinciale, del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, dell’Anas e dell’Asp, per dare attuazione al dispositivo generale di prevenzione attraverso l’intensificazione dei servizi che garantiranno la tutela dell’ordine e della sicurezza in occasione delle festività pasquali. Il dispositivo sarà finalizzato a rendere più capillare e coordinata l’azione di vigilanza e controllo attraverso una sinergica collaborazione di tutti gli enti coinvolti nei servizi. In particolare saranno intensificati i servizi di controllo del territorio in ambito cittadino e nelle arterie stradali ove più intenso si prevede il traffico veicolare, soprattutto lungo le più importanti vie di collegamento fra i centri urbani e le località di maggiore richiamo turistico, specie marine, per prevenire e reprimere condotte non conformi al codice della strada, fonte di eventuali pericoli per l’incolumità di cittadini e turisti. Nel contempo saranno potenziati i servizi di contrasto ai reati contro il patrimonio e per prevenire eventuali atti di vandalismo. Sarà potenziata altresì l’attività di vigilanza dei luoghi, possibili obiettivi di azioni delittuose, che notoriamente registrano, nel periodo in esame, un considerevole afflusso di persone, nonché nei centri urbani per evitare che le abitazioni, lasciate libere, divengano facile preda di malintenzionati.

VISITA GUIDATA A PALIKE’

L’Archeoclub di Ragusa organizza una visita guidata presso il sito archeologico di Palikè (Mineo). La partenza è prevista domenica 22 aprile alle ore 7,15 dal piazzale dell’impianto sportivo di contrada Petrulli a Ragusa. Per iscrizioni e informazioni contattare Enzo Piazzese, presidente dell’Archeoclub, ai numeri 0932.623231, 348.2229891 oppure all’email enzopiazzese

 

RIFLESSOLOGIA

Incontro mercoledì 11 aprile alle 11 presso il Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, nell’ex via Ducezio 13, con la dr.ssa Grace Civello, esperta di riflessologia.

SE IO FOSSI UN ANGELO

Domenica 15 aprile alle 18 e alle 20,30 presso il Teatro il Masd di via Demostene 52 a Ragusa, Peppe Arezzo, Nuccio Boscarino e Fabio Iacono propongono un tributo a Lucio Dalla dal titolo “Se io fossi un angelo”. Informazioni e prenotazioni presso la sede del Masd in via Demostene 52 o ai numeri 0932.686644 o 335.7857079.

SANTA CROCE, LA CASA DEL POPOLO

La casa degli emarginati, degli ultimi, di coloro che non hanno la possibilità di avere un redddito certo a fine mese. Una campagna elettorale insolita, fatta in punti di piedi, lontana dai clamori della cronaca e delle grandi adunanze. Abbigliamento sportivo, indossa una felpa e scarpe da ginnastica, perché l’architetto Gianni Giavatto, sostenuto da una lista civica, la campagna elettorale la vuole fare correndo. La casa del popolo, voluta dal candidato sindaco, è un punto di riferimento per tanti cittadini di Santa Croce che vivono ai margini. “Non abbiamo nulla da promettere – tiene a precisare il candidato sindaco – a differenza di tanti altri candidati che dicono di avere posti di governo e di sottogoverno o peggio ancora di facili assunzioni all’aeroporto di Comiso. Vogliamo costruire una città diversa, che sia la città di tutti, di coloro che non hanno la possibilità di pagare l’affitto, di avere un posto fisso e di tanti braccianti che sono rimasti, in questi giorni di grande difficoltà economica, senza un lavoro”, ha detto Giavatto. Il candidato sindaco va oltre. “Se riesco a svegliare le coscienze dei cittadni – dice Giavatto -, penso che molti dei miei concorrenti alla carica di primo cittadino avranno una sgradita sorpresa. Mi auguro che la casa del popolo possa raccogliere gli umori della gente comune, degli emarginati, di coloro che sono stati ricattati politicamente in questi giorni di intensa campagna elettorale”, ha concluso il candidato a sindaco di Santa Croce, Giavatto. Sulle tariffe dell’acqua e sulla rivisitazione del piano regolatore generale l’architetto Giavatto parla di una soluzione semplice, ma efficace. “Non serve mandare via la ditta privata che fa pagare in maniera esosa l’acqua – spiega il candidato sindaco Giovanni Giavatto -. Occorre monitorare le utenze, pagare tutti e spendere di meno. Sul piano regolatore – ha detto ancora Giavatto -, a proposito del centro storico, occorrono scelte coraggiose. Il centro storico è ampio e inutile. Ci sono immobili fatiscenti, non fruibili, dove mancano i servizi minimi essenziali. Su questo vogliamo lavorare e iniziare a costruire un grande progetto per una grande Santa Croce”.

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