23-11-2024
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Archivio della categoria: Società

FEMMINICIDIO: DA NORD A SUD IN CONTEMPORANEA IN 19 TEATRI ITALIANI

SONY DSCLunedì prossimo, 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, in diversi teatri italiani, verrà contemporaneamente portato in scena il testo di Francesco Olivieri “Finchè morte non ci separi”, la storia di due donne, Federica Mellori e Ipazia Fiorentini, che vengono ammazzate dai loro rispettivi compagni. È una denuncia contro il femminicidio scritta da un uomo che si è messo nei panni delle vittime. Due donne all’apparenza molte diverse, una che rispecchia tutti i luoghi comuni della donna maltrattata e spesso uccisa, l’altra che elude ogni luogo comune e che nonostante viva una vita agiata e piena di affetto finisce come l’altra. Con ironia e allo stesso tempo con toni tragici entrambe narrano da morte la loro condizione fino al momento dell’uccisione. Il messaggio che vuole dare l’autore è che cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Un invito alla riflessione e al porsi delle domande serie su come affrontare questo dramma che sempre più spesso si manifesta sul territorio nazionale. In questo progetto nazionale (che tra l’altro vede due rappresentazioni anche in Brasile e Stati Uniti), si inserisce Ragusa dove l’attrice Federica Bisegna insieme alle allieve della compagnia G.o.D.o.T. Jessica Anzalone, Giulia Guastella, Anita Pomario, Maria Grazia Tavano e Gessica Trama, porteranno in scena l’intenso e toccante testo. Con la regia di Vittorio Bonaccorso, la rappresentazione si terrà lunedì 25 novembre al teatro Don Bosco e vede anche la partecipazione del Centro Anti Violenza che aprirà alle ore 20 la serata con la proiezione di un cortometraggio che promuove il numero di pubblica utilità 1522. Per info: 339.3234452 – 338.4920769. Ingresso 5 euro.

Conferenza Fidapa

“Quale futuro per l’Italia in Europa” è il tema di una conferenza che si terrà venerdì 22 alle 16,30 presso la Sala Convegni del Palazzo della Provincia. Relatore il deputato al Parlamento Europeo Giovanni La Via. L’evento è organizzato dalla Federazione italiana delle donne nelle arti, professioni, affari.
fidapa

La Destra aderisce alla Giornara internazionale contro la violenza sulle donne

Anche La Destra di Ragusa scende in campo in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne in programma lunedì 25 novembre. Viene sollecitata, in particolare, educazione e prevenzione da parte delle istituzioni, passaggio obbligato per un reale cambiamento culturale. “Le statistiche ci dicono – afferma il commissario cittadino Giuseppe Dipasquale – che questa violenza silenziosa, negli ultimi dieci anni ha subito un’impennata preoccupante diventando un’emergenza sociale che si sviluppa sempre più spesso fra le mura domestiche. Anche l’area iblea non ne è esente e i dati rilevati dai centri antiviolenza e dai Pronto soccorso confermano il dilagare di questo fenomeno”. I dati sulle uccisioni sono impressionanti: ogni due giorni, in Italia, una donna muore vittima di violenze, subite nella maggior parte dei casi dall’ex fidanzato, dal marito o dal compagno al quale ha dato magari dei figli. “La Destra – prosegue Dipasquale – si fa portavoce di un prepotente bisogno di legalità e di giustizia vera, di pene esemplari contro i violenti che anche quando non arrivano all’omicidio, diventano pur sempre assassini dell’anima. E’ fondamentale dunque prevenire, educando le nuove generazioni, fin dalla scuola elementare, al rispetto dell’altro e alle corrette relazioni fra uomo e donna per il raggiungimento di uno sviluppo equilibrato e consapevole. Ma è altrettanto importante spronare le istituzioni e le organizzazioni del settore ad impegnarsi sempre più concretamente per una crescita culturale di civiltà quanto mai opportuna e necessaria. Per questo motivo ci chiediamo – scrive La Destra – quali sono le iniziative adottate dall’amministrazione comunale”.
Giuseppe Dipasquale

Pozzallo, si cerca la normalità

Il palazzetto dello sport di Pozzallo, che si trova nei pressi dello stadio comunale, è stato restituito alla città e, pertanto, dopo essere stato sistemato, è nuovamente fruibile dalle associazioni sportive pozzallesi. Nelle scorse settimane, il Sindaco Luigi Ammatuna aveva ricevuto a Palazzo di città numerosi genitori dei bambini che quotidianamente frequentano la struttura sportiva, chiedendo al primo cittadino di farsi interprete presso il Prefetto dei bisogni della collettività che, per accogliere un numero elevato di immigrati, era stata costretta a cedere il Palazzetto dello Sport. Con lo spostamento dei migranti al Centro di prima accoglienza la situazione è tornata alla normalità. Nel frattempo, per quanto concerne le presenze di immigrati al centro di prima accoglienza e soccorso, negli ultimi giorni si è registrata una notevole diminuzione della presenza a seguito al trasferimento dei migranti in varie zone d’Italia. Ne sono rimasti 200. Sabato scorso è stata organizzata una festa al Centro e gli immigrati hanno potuto trascorrere una giornata all’insegna del divertimento, consumando i nostri dolci. Lunedì sera, sempre al centro di accoglienza, è stato allestito uno schermo gigante per permettere agli immigrati di assistere alla partita di calcio tra Italia e Nigeria.
centro accoglienza pozzallo

Ragusa, iscrizione nel registro del testamento biologico

L’Amministrazione Comunale di Ragusa rende noto che dal primo dicembre prossimo i cittadini maggiorenni residenti a Ragusa potranno depositare la propria dichiarazione di testamento biologico. Per avere informazioni ed acquisire la relativa modulistica sul testamento biologico, la persona interessata può rivolgersi al funzionario del Servizio Elettorale, Anagrafe e Stato Civile, sig.ra Maria Grazia Iacono (C.so Italia, piano terra e mail mg.iaconocomune.ragusa.gov.it tel. 0932676201 orario tutti i giorni dalle ore 9 alle 12 martedì e giovedì anche dalle 15,30 alle 17.
comune di ragusa 2

E’ morto a 73 anni il ceramista Giuseppe Criscione

CRISCIONE 2Conosciuto in Italia e all’estero per le sue preziose terracotte, aveva creato tantissimi
presepi, due dei quali donati a Giovanni Paolo II e a Gorbacev. I funerali saranno celebrati mercoledì, alle ore
15, nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano. “A nome personale e dell’Amministrazione Comunale che rappresento, esprimoe le più sentite condoglianze ai familiari del Maestro Giuseppe Criscione”. Il sindaco di Ragusa Federico Piccitto appresa la notizia ha espresso così il cordoglio proprio e della città intera. “La nostra città perde un grande
Maestro ceramista che ha saputo interpretare in una forma stilistica diversa quella che nell’ottocento è stata la grande tradizione della ceramica calatina del Bongiovanni-Vaccaro e Francesco Bonanno. Criscione continuerà a vivere ed essere
presente nei nostri ricordi attraverso le sue innumerevoli opere, considerate autentici capolavori della ceramica che hanno rappresentato i personaggi del mondo contadino siciliano, ormai scomparso, e quelli che arricchiscono le scenografie dei presepi esposti in ogni parte d’Italia ed in diversi Paesi europei”. Tele Nova presenterà mercoledì 20
novembre un ricordo del maestro nel Tg (ore 14 – 17.30 – 20.30 – 23.30 – 7.30 del 21) proponendo un’intervista del 2011 e nella puntata n. 729 di Come Eravamo (ore 14.30 – 18 – 21 – 24 – 8 del 21) con una trasmissione del 5 gennaio 1990.CRISCIONE 5

Il sindaco Piccitto consegna la cittadinanza onoraria simbolica a 3 studenti stranieri della Ecce Homo

f piccittoMercoledì 20 novembre si celebra la Giornata Universale dell’Infanzia. Per l’occasione il Comitato Unicef di Ragusa ha chiesto al sindaco Federico Piccitto di promuovere al Comune una cerimonia con la presenza di alcuni bambini extracomunitari che frequentano la scuola Ecce Homo. Il primo cittadino, accogliendo la proposta, alle 11 di mercoledì prossimo, presso l’aula consiliare, presenti i componenti della giunta municipale, riceverà una delegazione di alunni della scuola. I bambini faranno dono al sindaco di una copia della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia sancita dall’Onu il 20 novembre del 1989. Nel corso della cerimonia il sindaco consegnerà ad ogni bambino straniero della scuola Ecce Homo una pergamena con cui si riconosce simbolicamente la loro cittadinanza onoraria. 

POZZALLO: UNA PASSEGGIATA PER… RESTARE UMANI

Una festa, un momento di gioia che scaccia via l’incubo dell’intolleranza nella cittadina di Giorgio La Pira. Pozzallo ha risposto così, domenica mattina. “Una passeggiata solidale – spiegano i tanti membri del comitato antirazzista – e non violenta, un corteo pacifico di tanti colori, danza, musica, condivisione fraterna, insieme ai nostri fratelli migranti ospiti del Centro di prima accoglienza. Il messaggio che è emerso con forza è quello della solidarietà e della convivenza civile. Chiaramente questo è un punto di partenza per un sincero coinvolgimento della cittadinanza affinchè si attivino dal basso nuove forme di convivenza, di rispetto e di fiducia reciproci. L’intervento appassionato di un fratello migrante – spiegano i membri del comitato – ha ribadito che siamo tutti figli dello stesso Dio a prescindere dal colore della pelle e per convivere serenamente insieme ognuno di noi deve rispettare le leggi. La partecipazione popolare e democratica di tanta gente comune, di chi ha deciso di esserci per restare umano al di là di qualsiasi religione, colore politico, ideologie (unica bandiera presente quella arcobaleno della pace), non ha certamente sancito metri di giudizio nei confronti di alcuno, ma rappresenta la scelta dei partecipanti di stare dalla parte dei migranti, dei diritti umani, della notra Costituzione che ripudia la guerra e la violenza”. E concludono: “Le duecento persone che oggi hanno colorato una assolata domenica di mare hanno anche ricordato i cinquecento fratelli recentemente vittime delle stragi del Mediterraneo, da Lampedusa a Sampieri, affinchè la memoria impegni tutti alla costruzione di un mondo diverso, più fraterno, dove la corresponsabilità di ognuno di noi è l’altro nome della Giustizia, dell’Uguaglianza e della Pace”.

Restiamo Umani

RAGUSA, DEGRADO NELL’AREA VERDE ATTREZZATA DI VIA EPICARMO

Verde con sporcizia accanto al cavalcaferrovia di via EpicarmoIl presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, dopo avere preso atto, rispondendo alle segnalazioni di alcuni cittadini, di quanto accade in via Epicarmo, proprio nelle zone sottostanti il cavalcaferrovia denuncia lo stato di degrado dell’area verde attrezzata. “L’area è piena di spazzatura di tutti i tipi per non parlare dell’utilizzo smodato di spray con cui sono state imbrattate le aree di quella che, nelle intenzioni di chi ha progettato questo posto, avrebbe dovuto essere una zona di permanenza per i più giovani ma anche per i passeggeri in transito, trovandosi il terminal degli autobus proprio a due passi. Il tappeto erboso è ben tenuto, ma pieno di immondizia”, scrive Chiavola che propone al Comune di valutare l’opportunità di installare una telecamera di videosorveglianza.

Audizione al Ministero per il Comitato pro Tribunale di Modica

tribunale di modicaIl Comitato Pro-Tribunale, sempre più determinato a proseguire la battaglia per contrastare l’abbandono del Palazzo di Giustizia di Modica, moderno, con tutti i requisiti di legge, efficiente e con ampi parcheggi, si è riunito per dare concretezza alle decisioni adottate nelle scorse settimane in conseguenza delle quali, a seguito di specifica richiesta, ha ottenuto l’incontro con i vertici della Commissione Ministeriale che sovraintende alla realizzazione della riforma e dei previsti accorpamenti. Il portavoce del Comitato, avv. Enzo Galazzo, ed il presidente del locale Ordine Forense, avv. Ignazio Galfo, sono stati convocati e ricevuti in audizione a Roma, presso la sede del Ministero della Giustizia. “La presidente della Commissione, d.ssa Annamaria Palma Guarnier, – scrive in una nota il Comitato pro Tribunale di Modica – ha dimostrato di essere a conoscenza della realtà iblea con particolare riferimento allo stato infrastrutturale del Palazzo di Giustizia di Modica, e dopo aver precisato il ruolo tecnico del quale è investita la commissione, ha dichiarato di condividere l’esigenza massima di valorizzare la struttura e che prevede di completare l’istruttoria entro due mesi per poter riferire al Ministro per la emanazione di eventuali interventi correttivi”.

UN DEFIBRILLATORE PER IL PALARIZZA

defibrillatore modicaE’ stato donato al PalaRizza di Modica un defibrillatore automatico (approvato dalla Fipa) da parte della Rikrea srl. Il defibrillatore, strumento definito “salvavita”, è ora disponibile all’interno della struttura sportiva che ogni anno accoglie centinaia di atleti di tutte le fasce d’età e di svariate discipline.

PRG di Ragusa Intervengono Partecipiamo e l’IdV

ragusa ibla 5“Questa Associazione ritiene estremamente grave il contenuto del comunicato stampa diramato dall’Amministrazione Comunale di Ragusa in merito all’adeguamento delle norme di attuazione del PRG all’art. 4 del Decreto di approvazione dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente del 24-022006 votato in Consiglio Comunale nel dicembre del 2009 su proposta di deliberazione della G.M. dell’ottobre del 2009”. Inizia così un comunicato stampa dell’associazione Partecipiamo. “La preoccupazione dell’Assessore Di Martino – scrive ancora Partecipiamo – che denuncia ‘incongruenze’ che hanno prodotto ‘interventi’ laddove il piano regolatore adottato prevedeva altro, es. parco agricolo, è un fatto che noi riteniamo esiga la massima chiarezza in tempi brevi e celeri e, in tal senso, sosteniamo pienamente l’azione dell’Amministrazione tesa a fare piena luce sulla vicenda per la quale, peraltro – continua Partecipiamo -, il Presidente del Consiglio Giovanni Iacono, anche al fine di salvaguardare l’azione del Consiglio Comunale che ha competenza esclusiva per gli strumenti urbanistici, aveva da tempo, sull’argomento, chiesto informazioni dettagliate”. E in merito interviene pure l’Italia dei Valori di Ragusa. “Qualora confermata, la notizia – scrive l’IdV – inerente a copie diverse di PRG in uso al Comune di Ragusa, darebbe ancora una volta ragione alle lotte e le denunce che Italia dei Valori, spessissimo in solitudine, ha fatto in questi anni sul malcostume politico imperante a Ragusa -. dichiara il portavoce provinciale di Italia dei Valori, Vito Laterra -. Ci si chiede se quanto deliberato dal Consiglio Comunale nel dicembre del 2009 sia “adeguamento di elaborati e di norme di attuazione all’art. 4 del decreto n. 120/2006″ oppure varianti, tra l’altro consistenti – scrive ancora Laterra -, al PRG stesso con tutto ciò che questo avrebbe comportato anche in termini di iter procedurale. Siamo in una materia delicata e dai risvolti economici rilevanti ed è opportuno che l’Amministrazione Comunale concluda presto le verifiche ‘interne’ agli Uffici e ci dica chiaramente cosa è successo e cosa il Consiglio Comunale su proposta della precedente Giunta ha effettivamente approvato con il voto contrario, tra pochi altri – conclude Laterra della IdV -, del rappresentante di Italia dei Valori consigliere Salvatore Martorana”.

UNA STORIA SBAGLIATA Riceviamo e pubblichiamo

mani-caritasBuona sera, visto che date sempre molto spazio alla voce dei cittadini ho deciso di raccontarvi un episodio che deve far riflettere sui risvolti razzisti e xenofobi che sta prendendo la nostra provincia a seguito dei numerosi sbarchi di clandestini recentemente avvenuti. Mi trovavo ad uno sportello bancomat quando, ad operazione conclusa, un anziano che passeggiava vicino cade rovinosamente. Ha il volto insanguinato e non riesce a muoversi; non essendoci nessuno in zona tranne io, mi accerto che sia vigile e mi allontano per chiedere aiuto in un vicino bar mentre chiamo l’ambulanza. La risposta cortese del barista è stata “ma come faccio a lasciare il bar incustodito?” (l’anziano si trovava a terra a 5 metri dalla porta del bar). Alcune persone si sono avvicinate per curiosare, ma l’unico ad aver concretamente dato una mano, l’unico che ha tamponato il sangue che usciva dalle ferite e l’unico ad aver avuto una parola di conforto è stato uno straniero, direi nordafricano. Tornando a casa la riflessione è stata spontanea: si disprezzano “i marocchini” senza pensare che ci sono persone che conoscono bene il dolore e sanno cos’è la solidarietà e come ci si aiuta, mentre noi, società egoista e individualista, stiamo perdendo di vista la morale e non siamo certamente “i migliori”. Messaggio su Facebook di una ragusana

La Caritas di Noto a difesa degli immigrati a Pozzallo

caritasSi è riaperto in questi giorni il problema degli immigrati a partire da un episodio specifico e anche dal perdurante problema del sovraffollamento del centro di pronta accoglienza di Pozzallo. “Sembra importante, dice la Caritas – senza sottovalutare la gravità dei singoli episodi e la necessità che si trovino subito soluzioni per il peso grande che si trova a sostenere Pozzallo (mentre tocca a tutta l’Italia farsi carico di quanti arrivano nelle nostre coste!), evitare di generalizzare e di perdere di vista la realtà. Gli immigrati vengono da sofferenze immani, vogliono soprattutto andare negli altri Paesi europei (che ne stanno accogliendo di più di quanti ne accogliamo in Italia), la loro situazione spesso degenera perché restano per tempi indefiniti senza una prospettiva e perché, come tra di noi, – scrive la Caritas di Noto – ci sono alcuni (i pochi, anzi pochissimi in percentuale) che delinquono per tanti e complessi motivi. La vera sicurezza allora diventano tutte le misure sociali che mettono al centro la persona e la sua dignità sia nella pronta accoglienza sia nell’integrazione di quelli che restano tra di noi. Peraltro, come dimostrato dagli studi recenti, c’è perfino un interesse “egoistico”: gli immigrati servono sia per la tenuta demografica del Paese sia per il notevole contributo economico che danno. In ogni caso la storia non si può fermare. Allora, a partire dalla città che ha dato i natali a Giorgio La Pira, – scrive la Caritas di Noto – insieme a rafforzare il controllo del territorio e a rendere a misura di persona la pronta accoglienza, sarà importante un grande impegno per leggere quanto avviene con occhi attenti, con mente lucida, con cuore sensibile. L’immigrazione, comunque, fa parte ormai del nostro presente e caratterizzerà il nostro futuro. La Pira pensava per questo ai sentieri di Isaia, pensava cioè che l’incontro tra popoli e civiltà diverse, che da sempre caratterizza il Mediterraneo, possa accrescere la nostra umanità e la nostra convivenza grazie ai valori diversi che ogni popolo porta con sé. Occorre per questo dare loro voce, e scopriremo insieme alle loro sofferenze i loro sogni. Nei percorsi di accoglienza che abbiamo potuto attivare man mano, – scrive la Caritas di Noto – ci siamo inoltre accorti di come le situazioni si diversificano: se perdono la loro cultura, diventano pieni di risentimento e di diffidenza e rincorrono quel benessere facile che in Occidente è diventato un idolo; se restano legati alla loro cultura e si integrano socialmente, scopriamo i loro grandi valori e la loro grande fede. Dio vede il mondo come una grande famiglia in cui dobbiamo imparare nella convivialità delle differenze la bellezza della relazione e dell’incontro” – conclude la Caritas.

SANTA CROCE, LA PROTESTA DELLE MAMME DOPO UNA RISSA

santa croce piazzaPrima la protesta in piazza poi la proposta. Un sit-in pacifico, in piazza Vittorio Emanuele, a Santa Croce, per chiedere più sicurezza per i propri figli. “Affinchè la piazza torni ad essere animata dai ragazzi in assoluta sicurezza. Non dobbiamo avere paura a fare uscire di casa i nostri figli”. La protesta nata su Facebook ha avuto in pochissimi minuti la presenza, in piazza, di centinaia di cittadini. Il comitato spontaneo delle mamme, venerdì mattina, ha voluto incontrare l’amministrazione comunale e la rappresentante della comunità tunisina Samia Chaaraoui. Un confronto proficuo, nella sala consiliare, per discutere delle iniziative da intraprendere per avviare una pacifica convivenza tra i giovani di Santa Croce e la comunità tunisina protagonisti, in pochi giorni, di tre risse. Domenica, alle 11, alla biblioteca comunale, assemblea pubblica del comitato delle mamme con il patrocinio del Comune. “Abbiamo ascoltato dalla viva voce dei nostri figli termini e vocaboli da censurare – dice Patrizia Ruggeri, componente del comitato delle mamme – sintomo di un diffuso malessere che si percepisce ovunque in paese. La situazione è degenerata, per futili motivi, in una mega rissa che ha coinvolto decine di ragazzi tunisini e di Santa Croce. Il messaggio, d’ora in poi, deve essere di pacificazione. Le parole odio, rancore, vendetta, devono essere assolutamente bandite. Perchè in uno scontro non ci sono mai vincitori ma solo perdenti”. Il presidente del consiglio comunale, Mariula Zisa, fino a tarda sera, ha voluto incontrare i cittadini e le mamme in piazza. “E’ un percorso irto di ostacolo – ha detto il presidente – ma abbiamo il dovere, come genitori e amministratori, di intervenire. Si potranno avviare progetti educativi e di integrazione con i figli degli immigrati iniziando dalla palestra fino all’oratorio. Le inziative sportive hanno un duplice obiettivo. Fare integrare i ragazzi e praticare del sano sport”. Il comitato delle mamme coadiuvato da Luana Fiore, Patrizia Ruggeri, Salvatrice Puccia, Giuseppina Palmieri, ha voluto incontrare il sindaco Franca Iurato e l’amministrazione comunale. Il sindaco ha consegnato alle mamme una copia della Costituzione affinchè ne facciano un buon uso. “E’ stato un momento molto partecipato – conclude il primo cittadino – ed è prevalso il buon senso da parte di tutti. Abbiamo l’obbligo come genitori e come amministratori di essere, prima di ogni cosa, degli ottimi educatori. Santa Croce ha dimostrato anche nel passato, e in momenti anche più difficili, di essere una comunità laboriosa e accogliente”.

Gli anarchici sugli immigrati: “Vergognosa speculazione razzista e fascista a Pozzallo”

mani extracomunitariLa Federazione Anarchica Siciliana esprime la massima indignazione per la manifestazione di sabato 16 a Pozzallo promossa dai fascisti di Forza Nuova. “Si tratta di una vera e propria provocazione di stampo razzista e xenofobo, che punta a spezzare il moto spontaneo di solidarietà che la comunità pozzallese ha dimostrato verso i numerosi migranti ospitati presso il centro di accoglienza. I fascisti stanno facendo leva – scrivono gli anarchici – su false notizie di violenze di cui sarebbero stati protagonisti alcuni immigrati, inventate ad arte per creare il “mostro” e sul clima di malcontento diffusosi in questi giorni, anche grazie ad alcune uscite sbagliate nei toni e nei termini, da parte del sindaco. Come sempre avviene in questi casi, si cerca di convogliare il malessere sociale, dovuto alla forte crisi e alla difficoltà di moltissime famiglie, contro soggetti più deboli, per disinnescare il potenziale sviluppo di una forte contestazione contro gli artefici della crisi: i governanti, la classe politica, i capitalisti, il mondo della finanza. In questo i fascisti sono maestri, come la storia ci ricorda: ieri contro gli ebrei, oggi contro gli immigrati. Le centinaia di migranti presenti – scrivono gli anarchici – nel centro di Pozzallo, avrebbero già dovuto partire per le loro destinazioni, se una legislazione italiana (ed europea) improntata alla discriminazione razziale, non li avesse costretti a rimanere bloccati. Lo stesso avviene a Lampedusa, a Porto Empedocle, a Mineo, a Trapani. La questione dell’immigrazione non è una questione di ordine pubblico e di sicurezza; chi costringe migliaia e migliaia di persone ad essere clandestini, non fa altro – scrivono gli anarchici – che metterle nelle mani delle bande criminali e mafiose che gestiscono l’attraversamento del Canale di Sicilia, ed è responsabile dei naufragi e della morte di migliaia e migliaia di persone. La presenza dei fascisti a Pozzallo ci dimostra come la politica irresponsabile e colpevole dei governi italiani stia scatenando reazioni pericolose per l’intera società. Forza Nuova, da buon cane da guardia del sistema, aizza la popolazione all’odio razziale, indica nel migrante la causa dei problemi sociali, e crea – scrivono gli anarchici – un clima di tensione che può degenerare in violenza gratuita verso chi ha il solo torto di venire da paesi poveri, molti dei quali in guerra o sotto regimi dittatoriali. La presenza dei fascisti a Pozzallo offende la cultura e la storia di questa città e disonora quanti hanno lottato per un mondo migliore; gravissima è la responsabilità di chi, – scrivono gli anarchici – autorizzando una manifestazione razzista e fascista, si è voluto fare complice dei predicatori di violenza”.

LA DOMENICA DEL METICCIO

Il Comune di Ragusa, la Lav e l’Aida promuovono una giornata di sensibilizzazione della cittadinanza verso le problematiche relative all’emergenza randagismo. Domenica 17, dalle ore 10 alle 16, si terrà, presso il Rifugio Sanitario Pubblico della Zona Industriale (vicino Triumph di Corallo) l’iniziativa La Domenica del meticcio – adozione di cani randagi e volontariato animalista. Sarà questa un’occasione per conoscere la struttura comunale ed osservare i cani che sono attualmente ospiti ed in attesa di adozione. Questa prima edizione della domenica del meticcio ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini sui diritti degli animali e far conoscere l’attività dei volontari che ogni giorno si prodigano in favore di cani e gatti abbandonati ed il lavoro che l’Aida realizza nel rifugio con la collaborazione di professionisti dell’educazione cinofila e di veterinari comportamentalisti.
cane italo

SETTIMANA DEL RIFIUTO, LE INIZIATIVE A RAGUSA

compostieraFar diminuire i rifiuti in discarica attuando il riciclo. E’ una delle due iniziative avviate dal Comune in occasione della quinta settimana per la riduzione dei rifiuti. L’iniziativa è stata presentata in Comune dall’assessore all’Ecologia, Claudio Conti, insieme a Legambiente e al Vocri, il Volontariato cristiano. “Un primo intervento – ha spiegato Conti – riguarda la distribuzione di seicento compostiere domestiche per ridurre la quantità di umido che viene conferita al servizio pubblico. A questi cittadini, che ovviamente hanno a disposizione uno spazio verde, verrà poi consentito un risparmio del dieci per cento sulla Tares. L’altra iniziativa, invece, consente di allungare la vita dei beni. Una serie di oggetti che non si usano più e che andrebbero buttati con un aumento dei rifiuti, quindi, da smaltire. Si tratta spesso di oggetti che invece potrebbero servire a tanta altra gente”. Fino a mercoledì della prossima settimana sarà possibile consegnare vari beni (culle, passeggini, zaini, pentole, piatti e posate, tavoli e sedie, altri mobili, piccoli elettrodomestici, ovviamente funzionanti, e tanti altri prodotti) presso il centro comunale di raccolta di via Paestum. Non vanno portati gli indumenti, in quanto vengono raccolti e distribuiti alle persone bisognose da alcune associazioni di volontariato. Dal 22 novembre sarà possibile, per chi ne avesse necessità, recarsi nello stesso centro per scegliere i prodotti da portare via. Una forma utilizzata in diverse parti, per dare una risposta ai bisogno riducendo, nel contempo, le quantità di rifiuti da smaltire. Si tratta, quindi, di una gara di civiltà e di solidarietà allo stesso tempo, che “costa” soltanto un po’ di tempo per caricare in auto il materiale e consegnarlo al centro comunale di raccolta.

PISCINA CHIARAMONTE, Interviene Iacono, coordinatore Pdl

pdlIl coordinatore del Pdl di Chiaramonte Gulfi, Gaetano Iacono, in merito agli allarmi lanciati nei giorni scorsi, evidenzia che secondo il parere di un medico, “è assurdo affermare che i ragazzi possano aver mal di gola a causa dell’acqua controllata di una piscina”.

Migranti a Pozzallo, la Cgil sostiene il sindaco

giovanni avola cgilSulla situazione di convivenza determinatasi a Pozzallo e che vede coinvolti alcuni immigrati ospiti del centro di accoglienza, il segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola, ha dichiarato: “Il grado di difficoltà nella convivenza tra cittadini residenti e alcuni migranti, che si lasciano andare a comportamenti a delinquere, ha superato ogni limite di tolleranza. Siamo a fianco del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, nella sua battaglia solitaria per tutelare la sicurezza e l’incolumità dei suoi concittadini – ha detto ancora Avola – la cui vita è stata improvvisamente stravolta da alcuni episodi inquietanti che si sono verificati a Pozzallo. Ci uniamo a quanti, oggi, reclamano un intervento deciso e risolutivo delle istituzioni dello Stato perché si ponga fine a questo stato di cose. La tolleranza misura il livello di civiltà di una comunità che non può, superato quel livello, sopportare oltre, soprusi e angherie che vanno assolutamente evitati per garantire una pacifica convivenza in un comunità sempre pronta e disponibile per tradizione e cultura ad aprirsi alle popolazioni confinanti”.

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