24-11-2024
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Archivio della categoria: Società

SANTA CROCE CAMERINA, ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

santa croce piazzaRonde notturne non armate per segnalare furti e quant’altro alle forze dell’ordine. Un presidio di sicurezza, a Santa Croce, per contrastare il dilagante fenomeno dei furti nelle aree rurali e le risse nel centro abitato. La “provocazione” è del popolo dei Forconi che ha raccolto, in poche ore, ben 120 firme in piazza Vittorio Emanuele che saranno consegnate al sindaco Franca Iurato. “Siamo stanchi di vivere in una città dove giornalmente si registrano risse in pieno giorno e furti nelle aziende agricole – spiega Peppe Russotto, componente del movimento dei Forconi -. I nostri concittadini chiedono sicurezza e un controllo capillare delle campagne dove, troppo spesso, si registrano furti all’interno degli impianti serricoli. Le firme raccolte saranno consegnate al sindaco e chiederemo la convocazione urgente di un’assemblea pubblica o di un consiglio comunale aperto sull’ordine e la sicurezza”, conclude Russotto. In alcune contrade rurali gli imprenditori hanno organizzato la vigilanza privata. “I furti si registrano in pieno giorno – aggiunge Nunzio Puccia, imprenditore agricolo e componente dei Forconi -. Portano via prodotti orticoli, materiale fitosanitario e attrezzi agricoli. Si vive in una situazione generale di insicurezza che è resa ancora più grave dalla crisi economica che investe il tessuto produttivo di Santa Croce Camerina”, conclude Puccia. Anche il circolo Meridiana, con il portavoce Giuseppe Dimartino, chiede un confronto con la città. “Invitiamo tutte le associazioni – spiega Giuseppe Dimartino -, i singoli cittadini e le forze politiche a condividere con noi le proprie idee, i propri interessi, le proprie insofferenze al fine di trovare le soluzioni più idonee per vivere in assoluta tranquillità il nostro paese. Vista la complessità del problema – ha detto ancora Dimartino – occorre la collaborazione di tutti i nostri concittadini”.

Aeroporto di Comiso. Affidamento delle aree in sub concessione

aeroporto_di_comiso_NSarà pubblicato mercoledì 22 maggio l’avviso per l’affidamento delle aree in sub concessione da destinarsi all’esercizio di attività commerciali presso l’Aeroporto degli Iblei Generale Vincenzo Magliocco. Le aree in sub concessione per le attività commerciali sono due e riguardano bar-tavola calda ed edicola-tabacchi-regalistica-souvenirs e saranno situate sia nella zona land side, quelle riconducibili alla ristorazione, sia nella zona air side le rimanenti. Intanto, la mattina del 30 maggio, secondo quanto si legge in un comunicato stampa del Comune di Comiso, “avrà luogo una breve e sobria cerimonia” di inaugurazione dell’aeroscalo. Al momento, però, pare che per l’aeroporto di Comiso ci sia solo la richiesta di atterrare avanzata da una piccola compagnia inglese: un velivolo di 12 posti che dovrebbe atterrare a Comiso tra il 7 ed il 10 giugno. Per il resto, contatti con alcune compagnie aeree interessate a Comiso, in attesa dei contratti che significherebbero l’attivazione di tratte nazionali ed internazionali di una certa importanza. Giorno 27, inoltre, si terrà la prova finale del Pea (Piano emergenza aeroportuale) che sarà realizzata con un aereo di Stato.

RAGUSA, IL VO.CRI. E IL PANE DEL GIORNO PRIMA

paneUn gesto di solidarietà cristiana in un momento di gravissima crisi economica che sta coinvolgendo tante famiglie ragusane. Il Vo.Cri., Associazione di Volontariato Cristiano, Onlus che da molti anni opera con i suoi volontari nella città di Ragusa, ha dato vita ad una nuova iniziativa di carità cristiana. Coinvolgendo ogni giorno, tranne le domeniche ed i festivi, ben dieci panifici della città e tanti volontari, il Vo.Cri. ha deciso di distribuire gratuitamente ai nuclei familiari che ne avessero di bisogno il pane del giorno prima. Un prodotto che i panifici ragusani che hanno scelto di aderire all’iniziativa “Il Pane del giorno prima” (Cappello, Antichi Sapori, Vindigni, Giummarra, Carpenzano, Roma, Saraceno, La Rosa, Maltese e San Giuseppe – Rosso) conservano appositamente per la ridistribuzione a cura del Vo.Cri., in via Sortino Scribano 54, nel cuore del centro storico superiore di Ragusa, a due passi da via Roma e dal corso Italia. Ogni giorno, dalle 10 alle 11,30, i volontari ridistribuiscono totalmente a costo zero in media dai 50 ai 60 kg di pane. Sono ad oggi circa settanta le famiglie assistite dall’iniziativa del Vo.Cri., che continua nella distribuzione anche di indumenti e di suppellettili e arredamento per la casa e di corredini per i neonati. Dodici i volontari che a turno si occupano della raccolta del pane, che viene prelevato nei panifici aderenti all’iniziativa e portato nella sede del Vo.Cri., dove viene depositato in alcune ceste di vimini, ognuna delle quali tramite un cartellino riporta il nome del panificio da cui proviene il pane. “Fraternità, solidarietà e amore – precisano dal Vo.Cri. – sono gli ingredienti in più che può vantare questo pane donato a coloro che hanno bisogno”.

Micro-credito per le famiglie ragusane in difficoltà. La proposta di Franco Antoci

franco antociUn “piano regolatore” dei servizi sociali. Un unico contenitore dove trovano spazio welfare e solidarietà. È quanto propone il candidato sindaco di Ragusa per Pdl, Ragusa Protagonista e Movimento Civico Ibleo, Franco Antoci. Uno dei punti principali prevede l’erogazione, per le famiglie in difficoltà, di micro-crediti a tasso agevolato, attraverso la convenzione con una banca. Si tratta di un progetto già sperimentato con successo alla Provincia Regionale di Ragusa nel 2009. “I mezzi finanziari limitati di cui dispone il Comune – dichiara Antoci – non devono far venir meno il welfare municipale, le politiche attive del lavoro e la solidarietà”.

La morte di Guarascio, riflessioni della Cna di Vittoria

Giuseppe_Santocono_presidente_Cna_Vittoria_3_“La morte del signor Guarascio ci dice con estrema chiarezza verso quale modello di sviluppo certe scelte politiche rischiano di spingere interi territori. Non c’è più la politica dei due tempi, prima il rigore e i sacrifici, poi la crescita, con cui hanno cercato di convincerci. Ora ci chiariscono che è dalla purificazione, dalla igiene sociale del rigore che nasce la nuova economia”. E’ quanto rileva la Cna di Vittoria in una nota diffusa dopo avere espresso il proprio cordoglio alla famiglia Guarascio. “Il disastro economico e civile di Vittoria, della provincia di Ragusa, della Sicilia, sta diventando una grande occasione – continuano il presidente Giuseppe Santocono e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio -. La disoccupazione che sfiora il 41% e tutto ciò che vale messo all’asta a prezzi stracciati, sono la “grande opportunità economica” per i gruppi finanziari organizzati ma anche per la criminalità organizzata. Investimenti a basso costo e lavoro sottopagato. La parola d’ordine è bloccare questa austerità che crea solo mortificazione e disperazione sociale. Questi comportamenti vanno denunciati, vanno bloccati, non possono essere considerati mezzi per far ripartire l’economia. La politica, – scrive la Cna di Vittoria – se vuole riconquistare il suo ruolo, deve avviare da subito processi che intanto sospendano e poi regolino il modello di riscossione. Serve una riforma fiscale che permetta al tessuto sano di ripartire e non che lo ossessioni. Solo così il sistema Vittoria, il modello Ragusa, potranno ritornare ad essere un punto di riferimento”.

Assunzioni alla Busso, la Rizza se ne lava le mani

Comune-di-Ragusa“Non è compito del Comune occuparsi dell’assunzione a termine delle unità stagionali che l’impresa Busso potrebbe utilizzare per garantire il servizio di igiene ambientale nel periodo estivo”. E’ questa la risposta che il Commissario Straordinario Margherita Rizza indirizza al segretario provinciale della Uil Tucs Angelo Gulizia che aveva invitato la rappresentante del Comune ad intervenire nei confronti della ditta con cui l’ente ha sottoscritto il contratto di servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio comunale di Ragusa. “Non è mia intenzione – aggiunge la dr.ssa Rizza – farmi promotore di alcun incontro per un confronto tra i sindacati e l’impresa Busso al fine di discutere su eventuali assunzioni di operatori stagionali, né tanto meno sui criteri per procedere alla selezione. Ne rimango fuori perché non ha alcuna competenza”.

Ragusa, registro comunale delle unioni civili Partecipiamo pensa ad una petizione popolare

partecipiamoL’istituzione del registro comunale per le unioni civili consentirebbe, alle persone le quali decidessero liberamente di iscriversi, la completa parificazione rispetto alle coppie sposate in tutte le delibere comunali. Lo scrive Partecipiamo, la lista civica che sostiene la candidatura a sindaco di Giovanni Iacono che precisa: “Queste coppie potrebbero così accedere, senza nessuna discriminazione rispetto alle famiglie tradizionali, a tutti i servizi forniti dal Comune. Per fare in modo che anche a Ragusa, (dopo l’esempio di Palermo), le persone conviventi e residenti nel Comune possano godere degli stessi benefici concessi alle coppie unite in matrimonio, anche in caso di decesso di uno dei due partner, Partecipiamo intende avviare una petizione popolare”.

MODICA, I RAGAZZI DELL’ANFFAS IN VISITA AD UN MANEGGIO

anffas modica cavalliI ragazzi dell’Anffas onlus di Modica hanno trascorso un pomeriggio con i cavalli. I ragazzi sono stati ospiti presso il maneggio A.S.D. Circolo Ippico “I Due Pini”, in c.da Zappulla. Accolti da Giorgio Biscari, che ha fatto visitare ai ragazzi e ai volontari dell’associazione il maneggio e ha fatto vedere i cavalli che sono ospitati in sede. I ragazzi hanno potuto vedere anche due pony. Enorme la gioia dei ragazzi nell’accarezzare un cavallo e nel sellarlo. La giornata si è conclusa con una buona merenda e con lo scambio dei doni: i ragazzi dell’Anffas hanno donato un lavoro fatto durante i laboratori pomeridiani, mentre l’A.S.D. Circolo Ippico “I Due Pini” ha donato hai ragazzi dei cappellini”.

LA FESTA DI SAN GIORGIO A RAGUSA IBLA

Duomo_di_San_Giorgio_-_Ragusa02“I problemi economici che ci attanagliano, le tante insicurezze con cui il mondo ci soffoca, le sofferenze e le malattie che potrebbero attaccarci non ci distolgano mai dal proposito di essere fedeli a Cristo. Al contrario, dobbiamo rinnovare la carità, perché sappiamo che una fede senza le opere è morta e che è dando che si riceve”. E’ questo il messaggio lanciato domenica mattina dal parroco del Duomo di Ragusa Ibla, don Pietro Floridia, all’apertura dei solenni festeggiamenti in onore del co-patrono di Ragusa, San Giorgio, che proseguiranno sino a domenica 26 maggio. L’apertura dei festeggiamenti, domenica mattina, è stata salutata dal festoso suono delle campane del Duomo. Aperta anche la tradizionale pesca di beneficenza presso l’ex chiesa di Sant’Antonino. La pesca di beneficenza è aperta dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 23, mentre sabato 25 e domenica 26 maggio gli orari di apertura saranno: la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 17 alle 23. Lunedì 20 maggio è in programma, a partire dalle 9,30, il pellegrinaggio al cimitero di Ragusa Ibla dove sarà celebrata una Santa Messa. Sempre lunedì, alle 19, al Duomo, celebrazione eucaristica. Martedì 21 maggio, alle 17,30, in piazza duomo, la festa di chiusura dell’anno catechistico che, alle 19, sarà seguita dalla Santa Messa.

Riflessioni sul gesto di Giovanni Guarascio

vittoria-piazza-del-popolo1-470x352Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Aldo Dimartino sul gesto di Giovanni Guarascio. Dimartino è un ragusano che risiede da diversi anni a Lille, nel nord della Francia. Dopo aver conseguito la laurea con menzione in Lingue e Culture Straniere all’università di Lille III “Charles De Gaulle”, Dimartino ha cominciato a lavorare come professore d’italiano per scuole medie e superiori del Nord – Passo di Calais per conto del Provveditorato agli studi di Lille.

Come interpretare l’immolazione di Giovanni Guarascio? Che senso dare alla tragedia che si è consumata questo 14 maggio a Vittoria? La notizia, quella vera, non è il gesto scarno riportato sui giornali, senza rilievo critico, senza volontà di interpretazione. Ciò che fa riflettere non è la domanda “che cosa è successo?”, quanto piuttosto “come è potuto succedere?”. Proprio in questi giorni, il giornale di Arte, una rete franco-tedesca reputata per la qualità dei suoi programmi proponeva un dossier sulla grave situazione che in Europa ha portato diversi concittadini ad immolarsi. E’ un gesto di un’estrema violenza, ad immagine della profonda disperazione dei loro autori. Solo in Bulgaria, una decina di persone si sono date fuoco in segno di protesta negli ultimi mesi. Dimitar Dimitrov, l’unico sopravvissuto, “spera che il suo gesto non sia stato vano, che i responsabili politici ascolteranno infine la sofferenza della popolazione”, gente umile che non ha “nemmeno dieci centesimi per comperarsi il pane”. A Vittoria il sindaco Giuseppe Nicosia parla di “un atto di disperazione che si trasforma in tragedia”, “di una società affamata”, stremata. Quella stessa che pochi anni fa “si alimentava di un’agricoltura fiorente”. Parliamo di gente onesta, che vorrebbe onorare i debiti, ma che è travolta da una situazione economica globalmente difficile. E parliamo anche di istituzioni bancarie insensibili tranne che al suono della moneta, che spingono alla disperazione togliendo il necessario alla gente e che distribuiscono profitti in maniera non equa. Il capitale non produce più beni di consumo per il benessere della gente, ma genera altri soldi, sterili. Essere disperati non implica in sé una situazione analizzata al presente, ma una proiezione verso il futuro. Chi è disperato è solo, abbandonato. La gente capace di immolarsi ha perso ogni fiducia a causa dell’immobilità delle istituzioni. L’unica certezza che si prospetta è il deserto da attraversare, inaridito dall’insensibilità, inasprito dalla mancanza di valori di solidarietà, di bene comune. Pare che gli uomini politici non si occupino più della res publica, e se contestano negano se stessi e il loro ruolo. Pare che la repubblica non è più al servizio dei cittadini, ma in mano ai potenti che possono manipolarla. E tutto fa pensare che il sistema economico attuale giovi a chi è più avido e meno bisognoso. Come si fa a non sentirsi soli in tali circostanze? Come si può essere solidali quando il necessario per due viene dato ad uno solo? Come agire quando l’essenziale diventa il superfluo tra le mani di chi ha già troppo? Il gesto di Dimitar Dimitrov è dettato dalle stesse ragioni di Giovanni Guarascio. L’unica speranza, se ce n’è davvero una, è affidata alla forza di un gesto così esasperato. Al di là del fatto di cronaca, della notizia svuotata di senso critico, c’è un messaggio. E speriamo che faccia riflettere, per evitare che la storia si ripeta.

Aldo Dimartino

GUARASCIO – 10 MILA

GUARASCIO Giovanni“Guasto è il mondo, preda di mali che si susseguono, dove la ricchezza si accumula e gli uomini vanno in rovina”. Questa frase, di uno scrittore inglese del 700, ci dice della opulenza privata e dello squallore pubblico che ci stanno uccidendo. Sino a ieri era solo quel termine timido “crisi” che offre comunque la possibilità di un rimedio o di un ritorno a uno stato precedente; oggi la nostra coscienza ci detta finalmente il bisogno di usare parole sincere. E’ la diseguaglianza sociale quel che affiora dopo tanti decenni di libertà. Eravamo esseri economici con riferimenti umani minimi riguardo l’altruismo e lo scopo collettivo, ora tutto è esploso, anche il signor Guarascio di Vittoria che, con la mente in fiamme per aver perso tutto, ha dato fuoco all’ingiustizia. E’ la banca del paese, quella che conserva ancora la dicitura “agricola” – in ricordo di un territorio in corsa verso l’illusione di una ricchezza pacificante e duratura dove il padrone e il massaro convivevano in armonia – che ha tolto la casa a Guarascio. La banca agricola popolare, il simbolo del modello Ragusa, della provincia effervescente, laboriosa e così poco siciliana, è l’altra protagonista di questa storia, e anche se per alcuni giorni il gesto disperato sembrava perdersi e confondersi nell’altrettanto generico titolo “dramma della disoccupazione” che fa il paio per indeterminatezza con “crisi” ci sono state le parole asciutte e limpide del figlio di Guarascio che con la piattezza del dolore ha detto che c’è gente che lucra di questi tempi, e così lo spettro senza nome del capitalismo che non guarda in faccia nessuno è subito apparso. La banca agricola (la stessa in cui qualche giorno addietro un signore voleva picchiare i massimi dirigenti) con questa sua procedura effettuata sul cliente insolvente Guarascio, procedura normale senz’altro perfetta e incontestabile, talmente ineccepibile da rendere la banca estranea e incontaminabile da ogni tipo di conseguenza – in questo caso il rogo di un uomo – è però entrata in un conflitto che è di classe e di sistema. Anche la florida provincia iblea deve iniziare a pensare a cambiare la nostra civiltà perché di economicismo si muore. Dobbiamo riuscire ad immaginare una società diversa, un assetto diverso che vada a vantaggio di tutti; ora lo sappiamo, perché lo stiamo vivendo, che il capitalismo non può sopravvivere a lungo nutrendosi di comportamenti cinici. La banca agricola non ha diramato alcuna nota su questa vicenda. Che parole dovrebbe usare, di rammarico, di solidarierà, di sorpresa, di stupore, di innocenza? La mancanza di parole non è imbarazzo, è una posizione. Il linguaggio di noi uomini e donne di questa epoca guasta e ingiusta è diverso dalle loro regole, dalle loro “scelte difficili”. Una banca deve tenere conto dei suoi dividendi e della sua contabilità. Il sistema è perfetto. Guarascio per loro è solo un – 10 mila, per noi invece è l’occasione per dedicarci a pietosa solidarietà alle famiglie colpite. Le fiamme che hanno avvolto Guarascio, però, parlano un’altra lingua: fino a quando resisteremo nella condizione in cui ci troviamo?

Vittoria, una città all’asta

“Una città all’asta, chiediamoci perchè? I vittoriesi non devono enzo ciliadimenticare quello che questa città ha attraversato dal punto di vista dell’attacco criminale e mafioso e della oppressione dei poteri forti e parassitari, dalle multinazionali delle sementi fino ad arrivare alla grande distribuzione con tutto quello che sta in mezzo, per non parlare della rappresentanza politica”. Il coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà Enzo Cilia torna nuovamente sulla tragedia che ha colpito Vittoria. “Ricordo – continua Cilia – di voti a valanga dei vittoriesi verso personaggi che se la sono squagliata dopo aver fatto i porci comodi loro…Vittoria dal 1996 non ha una rappresentanza parlamentare alla Regione siciliana e al Parlamento nazionale che sia stata in grado di fare gli interessi dei vittoriesi, eppure ancora oggi alcuni politici iblei vengono eletti nella lista del Pdl in Campania. Ma cosa è stato fatto per tutelare il nostro territorio, la nostra agricoltura, la nostra economia? Insomma, un esame di coscienza dovremmo farcelo tutti – scrive Enzo Cilia di Sinistra, ecologia e libertà -. Non serve adesso fare proclami quando invece chi è stato al governo della Regione e dello Stato non ha preso i provvedimenti necessari per evitare che tutto ciò accadesse, che la disperazione avesse il sopravvento sulla ragione”. Sinistra ecologia e libertà ribadisce il proprio impegno con proposte concrete (reddito minimo garantito, blocco dei pignoramenti, aiuti alle fasce più deboli) alle persone indigenti, consapevoli – scrive Sinistra, ecologia e libertà -, che il “governissimo PD-PDL-SC non accoglierà nessuna di queste proposte, perché il loro compito, in linea col governo Monti, è quello di tutelare i banchieri e il sistema economico con le compatibilità di bilancio in costituzione e il sistema creditizio europeo”.

Solidarietà a Guarascio dal Pd di Vittoria

pdIl Partito democratico di Vittoria è partecipe del dramma della famiglia Guarascio ed esprime preoccupazione per il disagio sociale diffuso che coinvolge la comunità vittoriese. Il Pd comunica la propria adesione alla manifestazione promossa dalle organizzazioni di categoria, dalle forze sindacali e produttive, in programma venerdì 24 maggio, contro le vessazioni da parte dell’ex Serit.

DRAMMA DI VITTORIA SOLIDARIETA’ PER LA FAMIGLIA GUARASCIO E IL POLIZIOTTO USTIONATO

Vittoria_Piazza_del_PopoploMentre in ospedale i medici hanno ancora in cura i tre feriti, è scattata la gara di solidarietà in favore della famiglia di Giovanni Guarascio, l’operaio che si è dato fuoco, martedì, per impedire lo sfratto da casa sua. In ospedale, a Catania, sono ricoverati lui, la moglie ed un agente di Polizia rimasto ferito mentre tentava di dissuadere l’uomo dall’insano gesto. Sono stati aperti conti correnti per raccogliere fondi sia a sostegno del poliziotto che per aiutare la famiglia Guarascio a recuperare la propria casa. Tutti i sindacati della Polizia di Stato e della Questura di Ragusa hanno aperto un conto corrente intestato a Graziana Molè, moglie dell’agente ferito, perché si faccia arrivare alla malcapitata famiglia un sostegno economico. Si prospetta, per l’agente, una lunga degenza, con costi ovviamente elevati a carico della famiglia che lo assiste quotidianamente. Il Comune di Vittoria si sta impegnando per permettere alla famiglia Guarascio di rimanere in casa propria, in via Brescia, la casa davanti alla quale, poco dopo le 13 di martedì, si è consumato il dramma. “Se gli ex proprietari non riuscissero a riacquistare l’immobile, proveremo noi ad attivare delle iniziative in tale direzione”, ha spiegato il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia. Si ipotizzerebbe di acquistare la casa e poi di “affittarla”, ad un canone simbolico, alla famiglia. La vicenda è approdata anche in Parlamento, con l’intervento della senatrice iblea Venera Padua. “Chiedo l’attenzione dell’Aula – ha detto la Padua – per una serie di episodi gravissimi che colpiscono il nostro Paese. Vittoria è una città della mia provincia, che ha dato una importante svolta economica e una impronta di ricchezza all’intera isola per parecchi anni – ha concluso la senatrice durante il suo intervento in Aula – e che, adesso, è precipitata in una crisi drammatica”. I tre feriti sono ancora in prognosi riservata, ma le loro condizioni sono stabili.

CONVEGNO SULL’AEROPORTO

I Lionaeroporto_di_comiso_Ns Club della provincia di Ragusa, in collaborazione con la Provincia, la Camcom ed il Comune di Comiso, le organizzazioni di categoria Confindustria, Cna, Confagricoltura, Confcommercio, i club services Rotary, Soroptimist, Kiwanis, Fidapa, Inner Wheel, l’Ordine dei Medici e la Croce Rossa italiana di Ragusa, organizzano per venerdì 17 maggio alle 17.00, nell’Auditorium “Carlo Pace” del Teatro Naselli a Comiso, il convegno “Idee, proposte e possibili soluzioni sulla sostenibilità nel tempo dell’aeroporto di Comiso”.

ATTIVITA’ LUDICA A CAVALLO

Per il secondo anno consecutivo la Società Ippica ragusana ha ospitato presso il maneggio comunale di via Magna Grecia, a Ragusa, gli alunni della scuola media Vann’Antò del capoluogo, per il progetto “Attività Ludica a cavallo”. Il progetto, dedicato agli studenti diversamente abili, quest’anno ha anche attirato la curiosità dei loro compagni di aula cavallo Vann'Antòed in particolare l’intera classe III D che ha assistito al lavoro degli istruttori Carmen Tumino e Marialuisa Antoci. L’attività si è sviluppata in quattro giornate, durante le quali i ragazzi hanno potuto osservare e condividere da vicino il lavoro dell’istruttore, che in simbiosi con il cavallo, offre al soggetto interessato momenti di forte stimolo. La Sir oltre a ricoprire un ruolo importante sul territorio da più di cinquant’anni per la promozione dell’equitazione e delle attività agonistiche, continua ad impegnarsi per diffondere la conoscenza del “Cavallo”.

Al sindaco Susino l’Oscar dell’Anno, per i Luoghi di Montalbano

FRANCO_SUSINOSi tiene domenica 19 alle 12 in Municipio a Scicli la cerimonia di consegna dell’Oscar dell’Anno al sindaco Franco Susino. 110 turisti, provenienti con due pullman da Collesano, in provincia di Palermo, saranno in città per consegnare, insieme al loro presidente, Angelo Di Gesaro, il 48esimo premio fondato quasi cinquanta anni orsono dal Circolo Sportivo Collesano. Il premio è stato consegnato in passato a Piero Grasso, Leo Gullotta, Alberto Romba, Totò Schillaci, e ora al sindaco di Scicli, in quanto rappresentante della comunità che ospita il set del commissario Montalbano.

Ragusa, nuove tariffe espurgo pozzi neri

Comune-di-RagusaDeliberate dal commissario straordinario Margherita Rizza, con i poteri della giunta municipale, le nuove tariffe per il servizio di espurgo pozzi neri. Le tariffe, entrate in vigore dal 2 maggio scorso, sono stabilite in base al reddito Isee. Non ci sono costi per chi ha un reddito fino a 6.000 euro, da 6.001 a 15.000 euro il costo è di 30 euro per il primo viaggio e 15 euro per i successivi, da 15.001 a 25.000 euro si pagheranno 55 euro per il primo viaggio e 30 euro per i successivi, da 25.001 a 40.000 euro è stabilito il prezzo di 75 euro per il primo viaggio e 35 euro per i successivi, da 40.001 euro in su il costo è di 100 euro per il primo viaggio e 60 euro per i successivi. Per le attività produttive la tariffa di espurgo viene rimodulata nella misura di 100 euro per il primo viaggio e 60 euro per i successivi.

Scicli festeggia i 100 anni del signor Di Vita

E‘ nato nel 1913. Il segreto sta nel cognome. Il signor Angelo Di Vita ha compiuto 100 anni ed è stato festeggiato dai suoi quattro figli, dai numerosi nipoti e dal primo cittadino di Scicli, Francesco Susino, che ha consegnato al suo concittadino centenario una targa ricordo. 

Rinviata la chiusura del Tribunale di Modica

tribunale di modicaLa senatrice Venera Padua ha firmato il disegno di legge a prima firma del collega Casson che prevede di procrastinare di un anno le disposizioni del decreto legislativo n. 155 del 2012 relative alla riduzione degli uffici giudiziari ordinari. “In un periodo in cui – spiega la senatrice del Pd – le esigenze di contenimento di costi pubblici rischiano di penalizzare località e strutture d’eccellenza o da poco inaugurate, ho ritenuto opportuno – dichiara Venerina Padua senatrice del Pd – che fossero chiariti i termini di un decreto che prevede la soppressione di molti Tribunali ordinari, sezioni distaccate e Procure della Repubblica. Tra questi il Tribunale di Modica, inaugurato appena quattro anni fa. Con il disegno di legge in questione, non appena sarà approvato, si contempla la necessità di rivedere alcune delle deliberazioni assunte in materia dal Governo nel 2012 e ragionare con ponderatezza sull’insieme della disciplina, pur nella necessità di operare una revisione delle circoscrizioni giudiziarie”. “Senza alcun dubbio – continua la senatrice Padua – esistono oggettive ragioni economiche e di razionalizzazione ma assumendo come norma primaria il taglio lineare ed indiscriminato anche di realtà che, invece, dovrebbero costituire esempi di eccellenza, si rischia di creare un male peggiore della cura proposta”. Proprio in questi giorni, la senatrice Padua ha depositato una interrogazione sulla chiusura delle case circondariali di Mistretta, Modica e Nicosia, diretta conseguenza della determinazione governativa e del decreto del Ministro della Giustizia dell’11 febbraio 2013.

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