Si è svolta giovedì presso il cinema Lumière di Ragusa la conferenza stampa di presentazione dell’associazione “Partecipiamo”. Il presidente Marcella Scrofani e la portavoce dell’associazione Concetta Camillieri hanno illustrato i punti salienti della “Carta d’intenti”, che ha preceduto la costituzione dell’associazione avvenuta il 21 gennaio scorso. Le rappresentanti dell’associazione hanno spiegato i principi base a cui si ispirerà l’azione di “Partecipiamo”. “Partecipiamo – ha dichiarato il presidente Marcella Scrofani – è innanzitutto un patto di cittadinanza, un’associazione aperta e a disposizione di tutti coloro che vogliono entrare a farne parte, in cui l’unica discriminante è rappresentata dalla nostra Carta d’intenti”. “Vogliamo fare crescere presso la cittadinanza il senso di responsabilità civica – ha dichiarato la portavoce Concetta Camillieri – e vogliamo farci mezzo affinché si affermi il principio della trasparenza dell’azione amministrativa. Vogliamo informare i ragusani senza alcun filtro o condizionamento di alcun genere”. “Partecipiamo” conta già circa 150 iscritti, la loro attività si svolge per aree tematiche e gruppi di lavoro. “Abbiamo deciso di organizzarci per gruppi di lavoro – ha proseguito Marcella Scrofani – a seconda delle competenze e delle attitudini degli associati”. Riguardo alle elezioni amministrative la presidente Marcella Scrofani ha dichiarato: “Realizzeremo sicuramente un nostro programma amministrativo. Per quanto riguarda l’eventualità di presentare una lista, possiamo dire che in questo momento abbiamo deciso semplicemente di ‘camminare domandando’ e sempre ad occhi aperti. Nulla è precluso”. Le attività e le iniziative di “Partecipiamo” sono consultabili attraverso il sito internet www.partecipiamoragusa.it.
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IL PARTITO DEMOCRATICO BOCCIA IL BANDO INDIGENTI DEL COMUNE DI RAGUSA
La proposta del Commissario Margherita Rizza, in materia di servizi sociali, presentata in conferenza dei capigruppo consiliari non piace alla segreteria cittadina del Pd. “In momenti di difficoltà e crisi economica e sociale – afferma Peppe Calabrese – il pubblico deve contribuire aggiungendo e mai sottraendo. Un bando per i sussidi di appena 60 mila euro, risulta assolutamente inconsistente per risolvere un problema molto serio. Sarà sempre poco anche se ce ne sarà un altro, a seguire, dello stesso importo”. Il segretario cittadino del Pd boccia anche la proposta di affidare alle cooperative la gestione dei bagni pubblici con l’obbligo di assumere alcuni indigenti. “Per noi non rappresenta la soluzione del problema e per questa ragione chiediamo al Commissario che si confronti con il Pd sul bilancio in generale e, in particolare, sulla questione dei servizi sociali. Aspettiamo una convocazione da parte del commissario che, se in un primo momento aveva dato un segnale di forte cambiamento e di discontinuità rispetto all’operato del predecessore, strada facendo sembra aver ripristinato il metodo della restaurazione, specie in termini di incarichi dirigenziali e nomine di altra natura”.
CONCLUSO NEL CARCERE DI RAGUSA IL CORSO DI CASEIFICAZIONE
Con un’ottima partecipazione si è concluso nei giorni scorsi il secondo progetto per la la lavorazione del latte e dei suoi derivati dedicato ai soggetti limitati nella libertà presenti nella casa circondariale di Ragusa. Un progetto che si è rivelato essere uno straordinario mezzo di crescita culturale e sociale fortemente voluto dal Rotary Club Hybla Herea di Ragusa. La filiera lattiero casearia, soprattutto in provincia di Ragusa, rappresenta ancora oggi, nonostante la crisi, un possibile sbocco occupazionale soprattutto per chi, uscendo dopo aver scontato la propria pena, avrà una occasione per integrarsi a livello lavorativo. Il corso, coordinato dal dott. Giorgio Lo Magno, ha previsto attraverso più incontri, un’intensa attività di formazione teorico-pratica volta a fornire conoscenze sulla composizione e qualità del latte nelle diverse specie lattifere, sulle modalità di conservazione del latte e sulle principali tecnologie di trasformazione lattiero-casearia tipiche del territorio. Al termine del percorso formativo e a conclusione del progetto, è stato il Governatore del Distretto 2110 Sicilia Malta del Rotary International, Gaetano Lo Cicero a consegnare gli attestati di partecipazione. Alla cerimonia di consegna sono intervenuti anche il dott. Giuseppe Licitra, responsabile dei Servizi Veterinari dell’Asp 7 di Ragusa, il commissario della Casa Circondariale di Ragusa, l’educatrice della stessa struttura dott.ssa Noto, oltre al dottore Francesco Amico e dott. Giorgio Lo Magno, rispettivamente presidente e segretario del Rotary Club Ragusa Hybla Heraea che ha organizzato il corso. La qualità dei prodotti è stata ottima, grazie all’impegno dei partecipanti al corso.
Raccolta differenziata Ragusa, immotivate le paure della Cgil dice Italia dei Valori
Il coordinatore provinciale Giovanni Iacono e il gruppo consiliare IdV al Comune di Ragusa in merito al paventato rischio licenziamento dei lavoratori part time del servizio di igiene ambientale a Ragusa dichiarano: “Leggendo attraverso la stampa un comunicato della Cgil funzione pubblica di Ragusa in merito a “voci che circolano da parecchi mesi” che presupporrebbero il “licenziamento dopo il 31 marzo 2013” degli attuali “circa 40 lavoratori part time a 3 ore” della ditta che gestisce il servizio di igiene ambientale si rimane un pò interdetti. A parte il fatto che i lavoratori non sono più nemmeno i 39 originari perchè qualcuno è stato già stabilizzato e questo ovviamente la Cgil lo sa, è l’allarme sui lavoratori che lascia perplessi perchè assolutamente infondato – dice Italia dei Valori – in quanto il Comune di Ragusa con determinazione dirigenziale del 31.12.2012 ha già provveduto a prorogare al 30/6/2013 il servizio comprensivo dell’ampliamento della raccolta differenziata. Ricordiamo tra l’altro che il servizio di igiene ambientale doveva terminare il 31/03/2010 e si va ancora di proroga in proroga. E allora perchè – chiede Italia dei Valori – i sindacalisti della igiene pubblica della Cgil emettono comunicati superati da atti emanati oltre 1 mese fa? Se poi quanto previsto dal calcolo economico dell’ordinanza commissariale che prevede alla voce calcolo economico il pareggio tra costo e ricavo della raccolta differenziata, quale pericolo corrono i lavoratori che vengono salvaguardati dal raggiungimento dell’obiettivo? Dove vuole parare – si chiede Italia dei Valori – qualche rappresentante sindacale? Non vorremmo che, come è avvenuto spesso per i lavoratori dell’igiene ambientale, le elezioni amministrative – e le regionali ultime ne sono state un esempio – si mescolino veri o finti problemi con le campagne elettorali in corso e con sostegni elettorali richiesti ai lavoratori. Speriamo di essere smentiti dai fatti più che dai comunicati. Sui dati di raccolta differenziata elencati nella stessa nota – conclude Italia dei Valori – abbiamo riscontri ben diversi e ci riserviamo un successivo e dettagliato nostro intervento”.
Ragusa, indigente aggredisce assistente sociale del comune
Una ferma stigmatizzazione esprime il Commissario Straordinario del Comune di Ragusa, dott.ssa Margherita Rizza, riguardo allo atto di aggressione subìto mercoledì mattina da una assistente sociale del Comune da parte di una indigente presso i locali del settore Servizi Sociali. “Manifesto la mia piena solidarietà all’assistente sociale oggetto dell’aggressione ed a tutto il personale del settore – ha rimarcato la dott.ssa Rizza – condannando qualsiasi atto di violenza o prevaricazione a danno di lavoratori, frutto di un clima teso che non trova giustificazione rispetto all’impegno profuso da questa amministrazione per venire incontro alle istanze degli indigenti nel rispetto delle risorse impegnate. Tutto il personale del settore sta lavorando senza sosta per redigere in tempi celeri la graduatoria secondo i criteri previsti nel bando per l’assegnazione di contributi economici a favore delle famiglie in situazione di disagio socio-economico. I dipendenti preposti hanno già istruito metà delle 630 domande pervenute, lavorando anche in orari extralavorativi e dimostrando – scrive Margherita Rizza – piena disponibilità e spirito di collaborazione. Meritano certamente rispetto e plauso e non di essere esposti a spiacevoli episodi di intolleranza e prepotenza compiuti da utenti”.
Ragusa, nasce il comitato No al Muro – passaggio sicuro per via Peastum
L’eliminazione del passaggio a livello di Via Paestum e la realizzazione di un muro ha spinto residenti e commercianti a dare vita al comitato No al muro. Si legge in un comunicato: “La finalità esclusiva è quella di evitare di far erigere muri ed ostacoli che possano interdire o limitare la circolazione in via Paestum, importante arteria. Serve sensibilizzare enti pubblici e privati sulle gravi ed inaccettabili ricadute economiche e sociali derivanti da questa scelta. Bisogna rivisitare – scrive il comitato No al Muro – gli accordi sottoscritti nel 1994 tra il Comune di Ragusa e le Ferrovie, prevedendo non più la chiusura della strada ma l’utilizzo di moderne apparecchiature, non esistenti all’epoca degli accordi, che consentano la gestione in totale sicurezza del passaggio a livello”. Il comitato, aperto alla cittadinanza tutta, terrà una prima assemblea giovedì 14 alle ore 20 presso il salone della parrocchia San Giuseppe Artigiano messa a disposizione dal parroco Don Salvatore Cannata.
Ragusa, cimitero centrale Distefano: “Razzia di vasi e portavasi”
“Razzia di vasi e portavasi in rame al cimitero di Ragusa centro”. E’ quanto rende noto il consigliere comunale di Ragusa, Emanuele Distefano, dopo avere effettuato, martedì mattina, un sopralluogo. “Purtroppo – dice Distefano – ci risiamo. Ad essere stato preso di mira, stavolta, il colombaio centrale dove i soliti ignoti non si sono soltanto limitati ad asportare i vasi, ma – ha dichiarato ancora il consigliere comunale Emanuele Distefano – hanno divelto dalle loro sedi i portavasi non preoccupandosi affatto di creare danni non da poco alle varie tombe. E’ opportuno esprimere tutto il mio sdegno per un atto inqualificabile e di assoluta inciviltà”.
ACQUA, I LIVELLI MINIMI DEL SERVIZIO
La grave situazione venutasi a creare a Ragusa a causa della chiusura di due pozzi che garantivano l’approvvigionamento idrico a oltre 15 mila abitanti, rimane ancora irrisolta e nonostante l’Amministrazione abbia attivato varie iniziative, queste si sono rilevate insufficienti e ad oggi molti utenti sono costretti a servirsi di ditte private con un considerevole aggravio della situazione economica familiare. La associazione a tutela dei consumatori, Adiconsum, sta predisponendo, insieme al suo ufficio legale, una procedura per chiedere alla amministrazione comunale il rimborso dei costi sostenuti per un servizio che mette l’acqua fra i beni di prima necessità e di cui già il cittadino paga il relativo onere. “Invitiamo – scrive Adiconsum – tutti i cittadini che si servono di ditte private per l’approvvigionamento dell’acqua a richiedere un valido documento di acquisto (fattura o ricevuta fiscale) al fine di produrla nella eventuale richiesta risarcitoria. La mancata fornitura del servizio è ammissibile solo per eventi esterni eccezionali, guasti e manutenzioni. In tali casi l’Amministrazione ha l’obbligo di impegnarsi all’adozione di provvedimenti necessari per limitare la durata dei disservizi e ad effettuare servizi sostitutivi di emergenza. Relativamente al servizio di distribuzione acqua, – scrive Adiconsum – l’Amministrazione si deve impegnare ad assicurare alle utenze i livelli minimi di servizio stabiliti dallla legge (DPCM 4 marzo 1996, emanato ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera g, della Legge 36/94). In particolare, per le utenze domestiche, si deve garantire: una dotazione pro-capite giornaliera alla consegna non inferiore a 150 litri ad abitante al giorno, intesa come volume attingibile dall’utente nelle 24 ore; una portata minima erogata al punto di consegna non inferiore a 0,10 litri al secondo per ogni unità abitativa. Saremo vigili – dichiara il Presidente Adiconsum, Cerruto, – sullo evolversi degli eventi e invitiamo i cittadini a collaborare segnalandoci ogni disguido o anomalia nell’interesse proprio e di tutta la collettività”.
TROPPE ZONE D’OMBRA IN VIA ROMA
Da quando sono state spente le antiche lampade di via Roma, a Ragusa, i nuovi fari si stanno rivelando insufficienti per garantire una pubblica illuminazione all’altezza della situazione. E’ quanto segnala il consigliere comunale Giorgio Firrincieli dopo avere raccolto le lamentele di numerosi commercianti oltre che di cittadini che si dicono preoccupati per il fatto che lo stato di fatto possa rimanere immutato nel prossimo futuro. “Siccome è stato realizzato un investimento molto importante per ridare al centro un nuovo smalto – dice ancora Firrincieli – con scelte cruciali che hanno ridisegnato l’assetto dell’intero asse viario per non parlare dell’esclusione del traffico veicolare, ritengo che non ci si possa confondere proprio su un’altra questione che, invece, dovrebbe essere fondamentale. La luce è fioca, sono molte le zone in ombra. E se non ci fossero le vetrine dei grandi negozi ad illuminare l’arteria, la stessa rischierebbe di rimanere desolatamente al buio. Nel prendere atto che la vicenda è già diventata, giustamente, oggetto di dibattito anche sui social network e sui media, rivolgo formale invito al commissario straordinario – conclude Firrincieli – affinché prenda in considerazione la possibilità di riunire i tecnici che si sono occupati della realizzazione di via Roma”.
MARINA DI RAGUSA, ORDINANZA DI SFRATTO ESECUTIVA
Chiedono un alloggio di fortuna per i propri figli. Un tetto dove poter vivere in maniera dignitosa. Un accorato appello ai servizi sociali del Comune e all’Istituto autonomo case popolari affinché l’ordinanza di sfratto venga rinviata. Il 19 febbraio la famiglia Incardona dovrà lasciare l’immobile dello Iacp di via del Mare, al civico 41, a Marina di Ragusa, che era stato occupato abusivamente lo scorso mese di ottobre. Un’ordinanza di sfratto esecutiva dopo alcuni vani tentativi di conciliazione. “Siamo delle persone oneste – spiega la signora Maria Incardona -, non abbiamo mai fatto male a nessuno. Chiedamo semplicemente un alloggio, seppur precario, per i nostri tre figli. Le condizioni economiche non ci consentono di sostenere le spese di un affitto. Mio marito da alcuni mesi non lavora più e viviamo davvero alla giornata. L’assegnatario di questo alloggio è una persona che non vive, di certo, condizioni di disagio tali da avere un alloggio popolare – ha dichiarato ancora la signora Incardona -. Sembra strano che una dipendente del Comune abbia diritto ad una casa popolare”. Una gara di solidarietà a Marina di Ragusa per aiutare la famiglia Incardona. “Siamo stati aiutati da tanti amici e conoscenti e dalla Caritas diocesana che ci paga la spesa per mangiare – aggiunge Incardona -. Il frigo e la lavatrice sono stati acquistati grazie ad una donazione. A questi amici va rivolto il nostro più sincero ringrazianento”. Il direttore dell’Istituto autonomo case popolari parla di una situazione complessa. “Questo sfratto non può essere rinviato in alcun modo – spiega il direttore dello Iacp, Giovanni Scuderetti -. L’immobile occupato abusivamente dalla famiglia Incardona è stata assegnato ad un’altra famiglia che ha presentato una formale denuncia nei nostri uffici. Per alcune settimane l’appartamento è stato chiuso in attesa dei lavori di ripristino necessari da parte dell’ufficio tecnico. Successivamente ci siamo accorti che la casa era stata occupata in maniera illegittima – dice ancora il direttore dello Iacp – e tutti i tentativi di conciliazione non hanno sortito gli effetti sperati. Siamo di fronte, putroppo, a casi di illegalità che l’istituto non può e non deve tollerare. Si guarda solamente l’abusivo e non le aspettative degli assegnatari. I decreti di sfratto attuati, dall’inizio dell’anno, sono tre in provincia”, conclude Scuderetti.
La Coppia che non scoppia
Mdt al Comune: “Conferite il premio “Vittoria insigne” a Salvatore Lucchesi deportato in un campo di sterminio”
I consiglieri comunali del Movimento territoriale democratico, Francesco Aiello, Giuseppe Cannizzo e Gaetano Carbonaro, hanno inviato una nota al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, e al presidente del Consiglio comunale, Salvatore Di Falco, per sottoporre alla loro valutazione l’opportunità di affidare all’affetto e alla memoria collettiva della città la figura dell’avvocato Salvatore Lucchesi, vittoriese, che subì, durante la seconda guerra mondiale, la persecuzione nazista e la deportazione in un campo di sterminio. “I valori civili e morali di cui lo stesso è stato per tanti decenni sensibile testimone e custode – è scritto nel documento di Mdt – costituiscono un patrimonio incorruttibile che ci è stato consegnato per costruire un futuro migliore. In questa fase storica, così travagliata e perigliosa per le sorti di milioni di famiglie e delle stesse libertà democratiche, sentiamo il dovere di proporre il conferimento della onorificenza cittadina, premio “Vittoria Insigne”, all’avv. Lucchesi e che ciò possa avvenire non solo all’interno delle Istituzioni cittadine ma assieme alle scuole e ai giovani di Vittoria, affinché tutta la città possa idealmente esprimere i propri sentimenti di gratitudine nei suoi confronti e verso coloro che si sono battuti per la Libertà”.
Spettacolo in via Collodi a Ragusa
Riceviamo e pubblichiamo
“Cara Tele Nova, ancora una volta mi rivolgo a te per segnalare lo stato di vergognoso degrado in cui siamo precipitati, grazie alla tanto reclamata “raccolta differenziata”. Ora: a parte il fatto che ogni volta che qualcuno chieda agli spazzini se veramente venga fatta questa benedetta differenziata, la risposta è sempre evasiva e lo sguardo quasi terrorizzato, come se vi fosse una consegna del silenzio; a parte il fatto che alcuni cittadini poco civili non collaborano pienamente; ma, detto questo: come si può immaginare che vengano riposti, nei bidoncini, i sacchetti delle varie tipologie di rifiuto (umido, secco, carta etc. etc.) lasciando che il bidone, maneggiato dall’operatore, poi deve essere reintrodotto in casa, con tutto quel che segue in termini di violazione delle norme igienico – sanitarie? E che fine hanno fatto i bidoni da 120 litri che ogni condominio avrebbe dovuto avere in dotazione? In buona sostanza: la raccolta differenziata non funziona; gli operatori ecologici sono utilizzati come bacino elettorale; Ragusa sprofonda nell’immondizia ed i politici-politicanti sperano nell’assuefazione dei ragusani. Le foto ritraggono via Collodi oggi e si commentano da sole. Ebbene, lo sappiano questi splendidi amministratori, quelli rimasti e quelli “trasmigrati” a Palermo: non tutti i ragusani hanno la memoria corta e prima o poi li chiameranno alle loro responsabilità”.
Lettera firmata …con la puzza sotto il naso (nel senso letterale del termine)
CONGRESSO CISL FUNZIONE PUBBLICA
Il 1° congresso della Cisl Funzione Pubblica Ragusa e Siracusa si terrà il 13 febbraio a partire dalle ore 10 presso il Giardino della Contea lungo la s.p. 45 Modica – Pozzallo, a circa 5 km da Pozzallo. Nel corso del Congresso verrà deliberata l’unificazione delle Federazioni Territoriali di Ragusa e Siracusa e sarà eletto il nuovo consiglio generale unificato e la segreteria territoriale. Interverranno: il segretario generale della Cisl Fp Sicilia, Gigi Caracausi; il segretario generale della Ust Cisl di Siracusa, Paolo Sanzaro; il segretario generale della Ust Cisl di Ragusa, Enzo Romeo; il segretario generale della Cisl Fp Siracusa, Iano Costanzo; il segretario generale della Cisl Fp Ragusa, Gianfranco Marino.
ENRICO TROVA L’ISOLA CHE NON C’E’
Conforta e rafforza sapere che, in un momento catastrofico come quello che sta vivendo la nostra società, in cui i sogni sono un lusso e le speranze sempre più lievi, che arrivino storie di passioni diventate traguardi, di desideri divenuti realtà, di coraggio e orgoglio. E’ la storia di Enrico, un ragazzo ragusano di 24 anni diabetico. Enrico ha voluto realizzare il sogno che coltivava fin da piccino: sfidare le correnti e il vento oceanico partecipando ad una traversata sull’Atlantico insieme ad un team mondiale per una regata organizzata dal World Cruising Club. Adesso si trova ai Caraibi insieme ad altre 230 imbarcazioni e 3000 persone provenienti da 25 paesi diversi. “Sono emozionata e felice – dice la Presidente dell’Aiad Gianna Miceli – perché sapere che un nostro ragazzo ha intrapreso un’avventura così bella affrontando con coraggio anche il diabete ci fa sperare che questo mondo possa ancora dare la possibilità di sognare ai nostri giovani e possa distruggere i pregiudizi mentali che si hanno ancora su moltissime cose”. Edoardo Bennato gli direbbe: ….seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino…e la strada la trovi da te…. verso l’isola che non c’è.
L’attentato al negozio in piazza Italia a Vittoria, nota della Confcommercio
“Il grave attentato avvenuto l’altra notte contro l’esercizio commerciale in piazza Italia ci preoccupa fortemente. Ci eravamo abituati ad una tranquillità che ci aveva indotto a pensare che le organizzazioni criminali fossero state sbaragliate del tutto dall’azione sinergica delle forze dell’ordine negli ultimi anni”. E’ quanto afferma il presidente della sezione Ascom di Vittoria,, a proposito dell’ordigno rudimentale scoppiato nella notte in un negozio di autoricambi. “Quanto accaduto, però – aggiunge Prelati – testimonia la necessità di non abbassare la guardia nella lotta alla criminalità. Per questo vogliamo ricordare che presso l’Ascom-Confcommercio comunale di Vittoria, la “Camera di ascolto” è pronta a ricevere segnalazioni ed indicazioni su avvenimenti particolari che destano preoccupazione agli imprenditori. Siamo vicini alle vittime di questo nuovo atto intimidatorio. A loro va la nostra solidarietà. Ci auguriamo – scrive Confcommercio – che le forze di polizia facciano presto piena luce assicurando alla giustizia esecutori e mandanti”. Sull’episodio interviene anche il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro. “Oltre a portare la nostra solidarietà a nome dell’intero sistema Confcommercio – spiega – è doveroso sottolineare come gli atti in questione sono contro lo sviluppo. Ecco perché occorre ribellarsi, con forza. Ancora di più, quando si registrano episodi del genere, dobbiamo essere vicini e non far mancare il sostegno alle iniziative portate avanti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine”.
ZONA INDUSTRIALE DI RAGUSA IN BALIA DELLA CRIMINALITA’: 63 AZIENDE PRESE DI MIRA IN TRE ANNI, DANNI PER 1 MILIONE E 55MILA EURO
IL PARCO COMMERCIALE “ISOLE IBLEE”: “SITUAZIONE INTOLLERABILE”“In queste ultime ore sono stati elaborati i dati riguardanti i reati contro il patrimonio nell’area della zona industriale. E c’è davvero da tremare”. Lo dichiara il presidente del Parco commerciale “Isole Iblee”, Giovanni Corallo, che, dopo la diffida fatta partire nei giorni scorsi nei confronti dell’Irsap (ex Asi) per le carenze nella pubblica illuminazione, esprime il proprio rammarico sulla consistenza di cifre che la dicono lunga sullo stato di precarietà in cui versa l’intera area. “E tutto ciò è imputabile – dice Corallo – non solo al fatto che la zona industriale è immersa nelle tenebre ma anche perché l’impianto di videosorveglianza non è stato mai messo in funzione. Tutto ciò ha favorito la malavita che ha individuato nel sito il bacino ideale in cui perpetrare le proprie attività criminali. E ne abbiamo subite di tutti i colori: rapine, vandalismo, furti, spigolamento abusivo (relativo soprattutto a materiali ferrosi, rame, metalli vari). E la lista potrebbe ulteriormente allungarsi”. I dati riguardanti i reati contro il patrimonio negli ultimi tre anni (2010-2012) nella zona industriale di Ragusa dicono che: 63 sono state le aziende prese di mira; 97 le attività criminose messe in atto (un’azienda del settore “food” è stata presa di mira per ben quattro volte in 20 mesi); i danni alle imprese insediate, se si considerano i beni e il denaro trafugati, ammontano a ben 1 milione e 55mila euro. “Abbiamo dovuto fare i conti, oltre a tutto questo – spiega ancora il presidente Corallo – con un vero e proprio affronto considerato che l’Asi di Ragusa, ormai confluita nell’Irsap, ha speso milioni di euro in tanti altri progetti ritenuti più importanti, lasciando nella trasandatezza e nel degrado più totale il primo nucleo industriale del capoluogo. Una scelta che non esitiamo a definire vergognosa. Dalle risposte che arriveranno da Palermo, ma soprattutto dalla rimozione totale delle criticità, valuteremo se approfondire le responsabilità giuridiche di quanto è già accaduto e di quanto continua a danneggiare le imprese insediate”.
DISASTRO IDRICO A RAGUSA CHE FARE?
Ragusa, centro storico superiore
Previsto un incontro giovedì alle 15,30 presso la sala Giunta del Comune fra il Commissario Straordinario e un comitato di commercianti e residenti del centro storico superiore. “Il confronto – spiega Alessandra Sgarlata, componente del comitato – servirà anche per essere informati sul protocollo d’intesa denominato ‘Mille occhi sulla città’ siglato tra il Comune di Ragusa e il Prefetto”.
RAGUSA, EMERGENZA IDRICA CONFRONTO TRA COLDIRETTI E LEGAMBIENTE
Un tavolo tecnico per la gestione della risorsa idrica in città. La Coldiretti ragusana è pronta a dare il proprio contributo in termini propositivi per addivenire ad una soluzione condivisa per superare l’emergenza idrica nel capoluogo. I dirigenti dell’organizzazione agricola, in questa fase emergenziale, effettueranno le opportune e necessarie verifiche con un censimento delle aziende zootecniche, circa 14, presenti nell’altopiano a ridosso della valle della Misericordia. Grazie alla mappatura dello studio geologico e idrogeologico delle fonti di approvvigionamento idrico potranno essere individuate le aree critiche. Martedì sera nella sede della Coldiretti confronto con Legambiente. “Siamo pronti ad una proficua collaborazione – spiega il direttore della Coldiretti, Gerardo Forina -, ma non accettiamo la criminalizzazione dell’intero settore. Se ci sono aziende fuori legge, che non hanno rispettato i parametri e le normative, vanno sicuramente punite, ma il settore è sano. Vogliamo capire, altresì, se l’inquinamento può essere riconducibile alla presenza della discarica di cava dei Modicani”. Molte aziende vanno riammodernate seguendo parametri innovativi. “Ci sono importanti contributi con i fondi del Psr – aggiunge Forina -, che potranno essere utilizzati per sistemare al meglio le concimaie e le stalle. Su questo chiederemo un incontro con i dirigenti dell’assessorato all’Agricoltura”. L’emergenza idrica potrà servire per studiare nel dettaglio un nuovo modello da sostenere. “Il problema dell’inquinamento delle falde acquifere – aggiunge il presidente del circolo di Legambiente, Antonino Duchi – dai dati in nostro possesso è riconducibile ad un inquinamento di tipo zootecnico. Serve, da subito, istituire un tavolo di gestione partecipata della risorsa idrica nel territorio – ha detto ancora Duchi – con la presenza di tutti gli attori protagonisti che vanno dalle associazioni di categoria, nel caso specifico la Coldiretti, all’Arpa, ai Nas, fino al Comune di Ragusa”. Un confronto che è mancato in tutti questi anni. “La normativa di protezione della risorsa idrica risale al 1988 – aggiunge Duchi – e siano fortemente preoccupati per una situazione che poteva essere sicuramente affrontata in altro modo”, conclude Duchi.