Archivio della categoria: Televisione
Come Eravamo
Martedì 2 febbraio quinto appuntamento con il premio Ragusani nel Mondo – Come Eravamo. La puntata andrà in onda su Tele Nova alle ore 14.30, 18, 21, 24 e mercoledì alle ore 8. Nel 1999 il premio andò all’ing. Franck Vincent Bocchieri, imprenditore di Chicago, a Elio Aprile, sindaco di Mar de Plata, all’archeologo Antonino Di Vita.
I ragusani nel mondo ricordano padre Giovanni Tumino
Martedì 26 gennaio quarto appuntamento con il premio Ragusani nel Mondo – Come Eravamo. La puntata andrà in onda su Tele Nova alle ore 14.30, 18, 21, 24 e mercoledì alle ore 8. Nel 1998 il premio andò alla memoria del missionario ragusano padre Giovanni Tumino, al missionario monterossano padre Sebastiano Amato e a Joe Giuseppe Baglieri dell’associazione figli di Ragusa di Brooklyn.
OMAGGIO A ETTORE SCOLA
In occasione della puntata n. 1089 di Come Eravamo, giovedì 21 gennaio alle ore 14,30 – 18 – 21 – 24 e venerdì 22 alle 8, sarà trasmesso da Tele Nova il cortometraggio “Paese Mio” girato da Ettore Scola nel marzo 2008 a Ragusa, Scicli e Marzamemi, in occasione della campagna elettorale per Walter Veltroni premier.
RAGUSA: CINQUESTELLE, PINI E CICLAMINI
Uno sterminio per questi grandi e vecchi alberi. Da decenni facevano parte della nostra città e non avevano arrecato mai alcun danno. Ora è arrivato il taglio preventivo del pino di quartiere: seghe ed asce – come accaduto ultimamente nelle vie Umberto Giordano e Ruggiero Leoncavallo, per la paura che facciano danno. L’assessore cinquestelle Salvatore Corallo che cura il verde pubblico ed è molto apprezzato per la ricercatezza con cui viene decorata la città, ci dovrebbe spiegare i motivi di questa strage. Proviamo ad anticipare le sue tesi. Sosterrà che c’è uno stato di enorme pericolo e che i tecnici hanno accertato che il peso delle fronde fa rischiare un crollo, che le radici fanno saltare basole ed asfalto, che le pigne possono cadere in testa ai passanti, che gli aghi si possono infilare nelle zampe dei cagnolini… Tutto può avvenire: si chiama ansia, può degenerare. Allo stesso modo infatti se viene una tormenta i pali della luce possono crollare, ed un terremoto ci può far ritrovare il tetto in testa, e la pioggia ci può far rompere una gamba… Non è una furia dei soli grillini, questo taglio all’impazzata dei pini di città. Gli scempi avvengono in tutti i Comuni d’Italia; un accanimento che non tiene conto della storia millenaria del paesaggio italiano, quello raccontato e ritratto dai viaggiatori e dai vedutisti napoletani del 700. Insomma dobbiamo abbandonare la compagnia di questi immensi alberi di città, e accontentarci degli schieramenti autorizzati di ciclamini. Ovunque spuntano questi teneri fiorellini rossi, bianchi e rosella, signorine timide e perbene per un paesaggio senza impronta. Vorremmo sapere se prima del taglio sono stati chiamati a discutere del terribile pericolo che incombeva sulle loro teste, i cittadini del quartiere in cui vivevano gli ormai defunti alberi. L’ansia preventiva è divenuta psicosi di massa che ha trasformato i pini in alberi demoniaci capaci di tutto: le loro radici alzano le strade, i marciapiedi, le fondamenta delle case, e fanno cadere la gente, insomma sono nostri nemici da uccidere. Per Italia Nostra, che si è interessata della questione, il pino vive ovunque nel Paese una fase di declino, ma bisogna provare a salvarlo proprio perché è un albero monumentale e non è per niente pericoloso. Sono gli uomini che non riescono ad accompagnarlo nella crescita secolare, ed allora preferiscono vederlo come un pericolo pubblico. I pini, un tempo fonte di ispirazione dei poeti, sono vissuti a Ragusa come minaccia alla vita e alla serenità quotidiana. Forse sono visti così male per un solo motivo: sono ingombranti, di difficile gestione, non amano essere ingabbiati tra asfalto e cemento. Sono alberi forti, rustici, e stridono di fronte ad altre educatissime piante. I pini però simboleggiano una natura bella e selvaggia che può affiancare i cittadini aiutandoli nel ripulire l’atmosfera dalle polveri sottili, riparandoli con l’ombra, ripulendogli i polmoni con un profumo balsamico. Piantare pini fa bene all’ambiente. Un albero elegante, bello che si dovrebbe far rinascere nella nostra città, a costo di mettere in ombra il vellutato ed esile ciclamino che piace tanto ai cinquestelle.
RAGUSA, SI INAUGURA LA TENSOSTRUTTURA ALL’ISTITUTO PAOLO VETRI
Lunedì 21 dicembre verrà inaugurata, alle ore 11, presso l’Istituto “Paolo Vetri” la tensostruttura destinata ad auditorium ed attività collettive.. Per rendere funzionale la tensostruttura che l’Amministrazione Comunale ha realizzato nel cortile della stessa scuola, sono state montate 144 poltroncine acquistate con i fondi derivanti dall’accantonamento del 30% delle indennità di carica che la Giunta Municipale ha deciso di destinare per acquisto di beni a favore della collettività iblea.
ARRESTATO A POZZALLO UN UOMO PER VIOLENZA SESSUALE
La Polizia ha arrestato G.S. nato a Ragusa di anni 53 residente a Pozzallo. E’ accusato di violenza sessuale aggravata su minori di 14 anni. L’uomo dopo aver adescato le vittime carpendo la loro fiducia presentandosi come amico dei loro genitori, dava passaggi in auto e offriva gelati. Ad ogni momento utile, palpava e si strusciava addosso alle vittime. L’episodio denunciato risale a questa estate, quando un gruppo di ragazzini, – meno di 14 anni- voleva andare al mare. Hanno incontrato il delinquente maniaco che fingendosi amico dei loro genitori si è offerto di accompagnarli a casa. I giovani dopo aver tentennato, hanno accettato il passaggio. La vittima è stata una bambina di 12 anni che ha fatto di tutto per sottrarsi all’uomo che comunque prima l’ha molestata pesantemente e poi le ha messo le mani nelle parti intime in modo violento. Poi ha accompagnato i ragazzini a casa e nel tragitto in macchina si toccava. Ancora non contento G.S. ha contattato nei giorni seguenti le vittime su facebook offrendo ancora passaggi in auto.I ragazzini dopo un po’ di tempo hanno raccontato l’accaduto ai genitori, senza riferire tutti i particolari. I minori sono stati ascoltati in presenza di una psicologa ed è emersa tutta la storia. Al termine delle indagini, la Procura della Repubblica ha chiesto l’arresto.
Nelle campagne di Santa Croce cercano armi ma trovano coca – Arrestato Elton Laraku
I carabinieri hanno arrestato un trentunenne per detenzione di droga ai fini di spaccio. I militari erano impegnati in un servizio a largo raggio per il controllo coordinato del territorio proprio nel centro camarinense. Era arrivata tra l’altro una segnalazione di un cittadino che aveva i riferito dell’esistenza di una utilitaria con a bordo un uomo con una pistola nascosta nell’auto. A un certo punto un’auto civetta, lungo la strada provinciale 85 tra Santa Croce e Scoglitti, ha notato un’auto dello stesso modello di quella ricercata ma di un colore leggermente diverso. I carabinieri, nel dubbio che fosse stato segnalato una tonalità di colore sbagliato, hanno deciso comunque di fermarla e di verificare, anche perché l’andatura del veicolo non appariva regolare. Intimato quindi l’alt, sono intervenuti con determinazione e hanno controllato i tre passeggeri, un vittoriese e due albanesi. Perquisiti i tre, addosso a uno dei due albanesi i carabinieri hanno trovato un involucro di carta contenente della polvere bianca raggrumata in sassi verosimilmente cocaina ancora da tagliare, del peso di poco più di cinque grammi. Hanno quindi preso l’uomo e lo hanno portato a casa sua a Vittoria dove hanno condotto una minuziosa perquisizione. Hanno quindi trovato un bilancino elettronico di precisione e un “panettino” da sette grammi di polvere bianchissima che hanno poi scoperto essere mannitolo, sostanza impiegata per tagliare la cocaina. L’indagato, accompagnato in caserma, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Walter Veltroni ospite di Tele Nova
Importante evento a Ragusa: due attivisti americani e uno inglese parleranno della corsa americana alla militarizzazione dello spazio
Il Comitato di Base No Muos di Ragusa ed il Centro di Educazione alla Pace organizzano una conferenza sulla militarizzazione crescente dello spazio e la necessità di opporvisi, con tre attivisti, due statunitensi e uno inglese. Si tratta di Bruce Gagnon, Coordinatore di Global Network, di Yosi McIntire, attivista pacifista e giornalista freelance e di Dave Webb, responsabile della campagna per il disarmo nucleare e membro del direttivo di Global Network. Si tratta di un evento importante, perché per la prima volta sono dei pacifisti statunitensi e inglesi a venire a trattare l’argomento dello smantellamento delle armi nucleari e del pericolo crescente derivante dalla militarizzazione spaziale, di cui il Muos è un anello significativo. La conferenza si svolgerà venerdì 13 novembre, con inizio alle ore 17,30 presso i locali del Centro Servizi Culturali, in via Diaz 56. L’indomani i tre attivisti verranno accompagnati a visitare l’impianto Muos di Niscemi e nel pomeriggio terranno una conferenza nei locali della Biblioteca Comunale niscemese.
SALVATORE FIUME A TELE NOVA PER IL CENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA SUA NASCITA
Il 23 ottobre 1915 nasceva a Comiso il grande artista Salvatore Fiume. Tele Nova ripropone una intervista rilasciata dal grande pittore, scultore, poeta e scrittore ibleo, nel novembre del 1995, a pochi mesi dalla morte dell’artista avvenuta a Milano il 3 giugno 1997. Salvatore Fiume, che si trovava a Comiso per ricevere un premio in occasione del suo ottantesimo compleanno, parlò di se in una lunga intervista, forse l’ultima rilasciata durante la sua lunga carriera, al suo amico Enzo Leopardi che all’epoca curava una rubrica culturale su Tele Nova. Fiume parlò della sua partenza nel 1937 da Comiso per Milano in cerca di fortuna, del suo incontro e collaborazione con Dino Guzzati, delle sue prime affermazioni con lo pseudonimo Francisco Queyo, della sua esplosione e consacrazione come pittore apprezzato e presente nei più importanti musei del mondo, dei suoi incontri col Papa Paolo VI. Nella puntata n. 970 di Come Eravamo, che andrà in onda venerdì 23 ottobre alle ore 14.30, 18, 21, 24 e sabato 24 alle ore 8, Leopardi e Fiume, leggeranno inoltre alcune poesie del grande artista comisano.
Stage in Marketing Aziendale organizzato dalla C.R.E.A.
Primo modulo del corso Marketing: Operatività e Strategia Aziendale. Gli Istituti interessati sono:i licei nell’ambito dei progetti di alternanza scuola – lavoro. Durante il modulo, della durata di una settimane si avrà una panoramica completa di ogni aspetto del mercato in cui l´azienda opera; si affronteranno le fasi di: promozione di prodotti commercializzati dalla struttura aziendale, le strategie dei competitors, il positioning, l’utilizzo del giusto marketing mix. Data la multidisciplinarità degli argomenti il modulo è frequentabile max 25 unità. L´attività in alternanza Scuola/Lavoro è un´opzione formativa per i giovani dai 15 ai 18 anni per agevolare l’orientamento circa le future scelte professionali, attraverso la partecipazione ad esperienze, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con quella nel mondo del lavoro. L’attività in alternanza garantisce agli studenti la possibilità di arricchire la propria formazione, acquisendo, oltre alle conoscenze di base, crediti certificati, rilasciati dall’istituzione scolastica.
Ragusa, voleva gettarsi dal ponte di via Roma: fermato dai carabinieri
I carabinieri sono intervenuti giovedì pomeriggio in via Roma dove un giovane voleva buttarsi di sotto. Un passante, resosi conto della gravità della situazione, ha immediatamente chiamato il 112. Un’auto civetta, è arrivata in un batter d’occhio poiché era poco lontano, seguita a breve da una gazzella del radiomobile. I carabinieri già conoscevano il giovane per averlo arrestato un paio di volte ed hanno subito iniziato una fase di negoziazione che fortunatamente ha visto i militari avere la meglio e riuscire a convincere l’aspirante suicida, già psicologicamente provato, a desistere dall’estremo gesto. Nel frattempo sopraggiungevano anche una squadra di vigili del fuoco e un’autoambulanza che aiutavano i carabinieri e accompagnavano il giovane al pronto soccorso, ove i carabinieri lo hanno affidato alle cure dei medici. Il giovane avrebbe tentato il suicidio a seguito di una lite con la compagna.
Scrittori di classe, un progetto Conad
Scrittori di classe – che ha preso avvio in settembre e si chiuderà a novembre – voluta da Conad, è una iniziativa per stimolare la lettura e la buona scrittura negli scolari nelle scuole elementari e medie. La prima edizione di Scrittori di classe ha coinvolto oltre 2.000 scuole con12.765 classi iscritte, 4.955 racconti in concorso, 125.417 utenti registrati per le votazioni online, coinvolgendo attivamente il mondo social con 31 mila mi piace, 821 mila persone raggiunte, 24.500 interazioni ricevute per i post dedicati all’iniziativa. Scrittori di classe 2 ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo. “Crediamo nella forte valenza educativa di Insieme per la scuola, che da quattro anni è il segno tangibile dell’intensa attività di collaborazione con il mondo della scuola pubblica e privata, e di Scrittori di classe, un percorso formativo che aiuterà i giovani ad avere consapevolezza del loro futuro ruolo di cittadini”, sottolinea il direttore generale di Conad Sicilia Giorgio Ragusa.“Sono iniziative che abbiamo voluto perché comprendiamo le difficoltà degli insegnanti, alle prese con sempre meno risorse, e degli scolari, che avvertono il disagio di una scuola non al passo con i tempi. Con un impegno che va ben oltre i 13 milioni di euro spesi in dotazioni informatiche alle classi o i 3,2 milioni di libri distribuiti nella collana Scrittori di classe”. Prendendo spunto dagli incipit preparati dagli autori, i ragazzi, coordinati dai loro insegnanti, dovranno scrivere con un lavoro di squadra un racconto di classe e valutare gli elaborati dei compagni di tutta Italia. Gli otto autori sceglieranno tra i finalisti i racconti migliori e li trasformeranno in veri e propri libri che entreranno a far parte della collana “Scrittori di classe”.
Ruba lo smartphone al bar e scappa, inseguita e presa dai carabinieri.
E’ accaduto al bar dell’area di servizio di località Coffa, lungo la statale 514, un uomo stava prendendo il caffè e aveva lasciato il proprio costoso smartphone sul bancone. Perso un attimo di vista il telefono, al momento di riprenderlo non l’ha più trovato. Anziché farsi prendere dallo sconforto, ha avuto la prontezza di chiamare il proprio numero dall’apparecchio di un conoscente. Guardandosi intorno per cercare di capire chi fosse stato è rimasto incredulo quando ha sentito la suoneria del proprio telefonino provenire dalla borsa di una signora presente all’interno del locale. E’ andato dritto dalla donna e le ha richiesto indietro il proprio apparecchio. Quest’ultima ha risposto che non ne sapeva nulla e ha guadagnato l’uscita. Quindi è salita in fretta in auto e s’è allontanata. La vittima però ha notato marca, modello e colore dell’auto della fuggitiva e ha informato i carabinieri, ponendosi egli stesso “alle calcagna” della donna che, dopo qualche chilometro è stata fermata dai carabinieri. Richiestole il telefono, essa ha nuovamente negato ma dalla perquisizione del veicolo è stato trovato nel porta oggetti. La donna, un’insegnante 52enne di Caltagirone, è stata portata in caserma e denunciata per furto.
Cinquestelle Sicilia: No all’atto aziendale e all’organigramma dell’Asp Ragusa
“L’atto aziendale approvato dal direttore generale Aricò, più che riorganizzare la sanità iblea, mira a smantellare la sanità ragusana, andando contro le normative nazionali e regionali, le relative direttive e linee guide e i vari decreti attuativi”. E’ quanto afferma la deputata del M5S Vanessa Ferreri all’Ars, che ha appena depositato un’interrogazione all’assessore alla Salute Gucciardi. Continua Ferreri: “L’atto, per entrare in vigore, dovrà ricevere il placet della VI commissione Sanità all’Ars e dell’assessorato, ma se non verrà modificato, riconoscendo all’Ospedale di Ragusa i reparti che gli spettano di diritto in base alla rete ospedaliera regionale, lo contrasteremo in ogni modo. E’ bene ricordare che l’Ospedale di Ragusa è individuato dal piano regionale come ospedale di riferimento provinciale, di elevata specialità, anche per l’evidente centralità geografica nel territorio ibleo”.Più che un piano aziendale – afferma la parlamentare Cinquestelle Vanessa Ferreri – sembra un disegno per favorire la nascita, nell’area iblea, di nuove cliniche private e l’esternalizzazione dei servizi. Il reparto di Malattie Infettive e di Otorinolaringoiatria, da anni eccellenze dell’ospedale di Ragusa, devono restare a Ragusa, così come prevede la rete ospedaliera regionale. Il nuovo Ospedale “Giovanni Paolo II”, per il quale sono già stati spesi 47 milioni di euro e che a breve sarà operativo, dedica già ampi spazi a questi reparti, che, se verranno trasferiti a Modica come prevede l’atto aziendale, trasformeranno il nuovo ospedale in un grande contenitore vuoto. Non ci fidiamo delle rassicurazioni sul mantenimento dei reparti a Ragusa, – continua la Ferreri – finché l’atto aziendale non verrà modificato continueremo a dare battaglia”.
Provincia di Ragusa, alunni disabili ancora a casa e il Ministero rimanda le competenze alla Regione
“Tecnicamente perfetta. Belle parole ma niente fatti. Il Question Time che abbiamo rivolto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, durante i lavori della XII Commissione Camera dei Deputati lascia esterrefatti per il tecnicismo politichese con il quale il Ministero passa la palla alla Regione Siciliana e al Libero Consorzio Comunale di Ragusa, nonché alla Prefettura, relativamente alla problematica dei servizi di assistenza e trasporto dei ragazzi disabili della provincia di Ragusa». Così la parlamentare del M5S Marialucia Lorefice dopo la risposta ministeriale che ha evidenziato senza troppi giri di parole che nonostante «il grande interesse che il tema della disabilità riveste per il Governo la questione sollevata rientra nelle competenze esclusive degli Enti Locali». Al Ministero dell’Interno, intanto, non risulta ancora pervenuta alcuna determinazione da parte della Regione Siciliana. Il Ministero delle Politiche Sociali ha segnalato che la Prefettura di Ragusa ha fissato “un ulteriore incontro il 13 ottobre prossimo al fine di individuare le iniziative da intraprendere per pervenire ad una positiva soluzione della problematica”. La parlamentare aggiunge: “Lo Stato centrale è comunque garante del rispetto della Costituzione. Lo Stato deve garantire il diritto all’istruzione a tutti e dovrebbe vigilare, in quanto trattasi di diritto sancito dalla Costituzione, deve mobilitarsi e rimuovere gli ostacoli all’uguaglianza sostanziale tra i cittadini. La Regione Siciliana deve spiegare, non ai politici ma agli studenti disabili degli istituti superiori e alle loro famiglie, perché ancora non è permesso a questi giovani di andare a scuola”.
UN COMMENTO SULLA VISITA A RAGUSA DEL MINISTRO ALFANO
“Con molta sincerità, ci aspettavamo tanto di più dalla visita del ministro Alfano. Piuttosto che la firma di un protocollo sulla legalità, aspetto senz’altro nobilissimo ma già tutelato da tutte le leggi antimafia che indirizzano sui binari delle buone pratiche le attività degli imprenditori, avremmo apprezzato maggiormente qualche comunicazione sullo sblocco di procedure tuttora in essere relative, ad esempio, al completamento della Ragusa-Catania o allo stanziamento di fondi per la realizzazione di bretelle che consentano di agganciare una buona parte della nostra area provinciale, quella occidentale, alla rete autostradale. E, invece, niente”. Ad esprimersi in termini critici è il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, il quale sottolinea che, ancora una volta, la politica sembra procedere lungo una strada che non riesce affatto a venire incontro alle esigenze delle imprese, dei cittadini e, per dirla in una sola parola, del Paese reale. “L’autostrada si fermerà a Modica e l’area iblea si troverà spaccata in due (già nei fatti lo è con l’autostrada fino a Rosolini). Da un lato il versante orientale ben collegato con l’asse infrastrutturale siracusano-catanese (porto di Augusta , porto di Catania, interporto di Catania, aeroporto di Catania) e che avrà quindi più interesse a fare indirizzare le proprie attività turistiche e imprenditoriali verso quella zona; dall’altro lato il versante ragusano-ipparino rimane al palo, continuerà ad essere penalizzato… E’ evidente che i residenti della zona orientale sono già nei fatti più propensi, paradossalmente, a utilizzare l’aeroporto di Catania che non quello di Comiso che, in linea d’area, è più vicino ma che è servito da strade mulattiera”.
RETE OSPEDALIERA, SPARTIZIONE E VANAGLORIA
Ed ecco in scena i politici con le fauci spalancate per mordere la preda e papparsela tutta. Dopo pochi giorni dall’annuncio del riordino della rete ospedaliera nella provincia di Ragusa, voluto da Aricò e spacciata come ottimizzazione dei servizi per il bene comune – così ci ha raccontato l’onorevole Pippo Digiacomo al consiglio comunale aperto di Ragusa, l’unica comunità che non se l’è bevuta- affiorano i contorni, sempre gli stessi, di accaparramento e di rapporti privilegiati che nutrono il sistema sanitario siciliano. Cosa è accaduto? Che il sindaco di Modica ha diramato una nota colma di soddisfazione per il futuro della riabilitazione del Busacca di Scicli annunciando che aveva già preso i migliori contatti…Chi si è scatenato? L’onorevole Orazio Ragusa perchè Scicli è territorio suo. Vediamo cosa ha scritto: ” L’arroganza e la presunzione del sindaco di Modica non conoscono confini e ritengo non abbiano pari nel panorama politico dell’area iblea. Il gusto di apparire lo spinge a disconoscere l’abc della deontologia politica oltre a non rispettare il lavoro compiuto dagli altri. Il tutto per andare incontro a topiche clamorose. E’ il caso della cantonata colossale che il primo cittadino ha preso con la vicenda della creazione di un distaccamento di riabilitazione al Busacca di Scicli di cui ha dato comunicazione dopo un incontro con il direttore generale dell’Irccs di Messina, Angelo Aliquò. Il sindaco ha scoperto l’acqua calda visto che da più di un mese questo percorso era già stato tracciato dal sottoscritto che ne ha dato, allora, opportuna comunicazione affinché la cittadinanza sciclitana, provinciale ma anche regionale fosse resa edotta…Fa riflettere, e molto – continua l’on. Ragusa – che il sindaco di Modica preferisca occuparsi delle situazioni sanitarie di Scicli piuttosto che di quelle della sua città. Forse perché non riesce a risolverle e allora si incunea laddove la strada è già stata spianata?. I primo cittadino di Modica dovrebbe pensare alla sanità della sua città piuttosto che farsi politicamente bello”. Si tratta di un brano memorabile; c’è dentro la pomposità, l’isteria, l’egoismo del ceto politico di questi anni: merita uno studio, equivale ad una epigrafe preziosissima per gli archeologi del futuro. Immaginiamoci la notizia del ritrovamento. “Un reperto in lingua mista – lettere di abbecedario, italiano pop e lombardo – (c’è il termine topica invece dell’allora più usato sbaglio)- che descrive una lotta tra due capi dello stessa area per la proprietà di un luogo di cura magico – viene citato un Angelo- destinato ai poveri – gli ospedali infatti accoglievano solo il basso ceto. Non è chiaro però il riferimento alla scoperta dell’acqua calda che dalle ricerche precedenti ci riporta ad aree industriali del Nord comunque lontane dai siti di Modica e Scicli. Interessanti le parole “politicamente bello” forse una gara tra due uomini della stessa tribù dei politici per la spartizione di donne, bottino, ricchezze”. Più o meno ci azzeccheranno.