Il Tribunale del Riesame di Catania ha annullato l’ordinanza di carcerazione nei confronti di Rico Francesco Giliberto, 42 anni, e di Giovanni Interlici, 20 anni, accusati di concorso nell’omicidio di Francesco Nigito, ucciso lo scorso 18 luglio, a Vittoria, nel corso di una sparatoria al seguito di un “chiarimento” per il controllo delle macchine da video poker e dei distributori automatici di caffè nel Ragusano. Secondo gli inquirenti i due, difesi dagli avvocati Daniele Scrofani, Enrico Platania e Valentina Sanzone, avrebbero fornito la seconda pistola all’assassino di Francesco Nigito, Massimo Interlici, che all’indomani del delitto si era costituito. Interlici e Giliberto erano stati arrestati dalla Squadra mobile di Ragusa dopo una serie di testimonianze e la visione di alcuni filmati degli impianti di video sorveglianza dei negozi di via Adua dove avvenne la sparatoria. Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di carcerazione non individuando sicuramente motivi di colpevolezza dei due.
SABATO IMPEGNO A CHIARAMONTE PER LA CICLI MASSARI
Ci saranno quasi tutti, gli atleti di punta della Cicli Massari Ragusa Frw, alla gara in programma sabato 11 agosto a Chiaramonte Gulfi. Promossa dall’Asd Cicloamatori Gulfi, la coppa “Santissimo Salvatore” prenderà il via alle 16,30 in piazza Duomo. La partenza sarà data, con andatura cicloturistica, da corso Umberto e si proseguirà con questo ritmo sino al ristorante “Il Tegamino”, sulla strada provinciale 3. Qui ci sarà il via agonistico. Il tracciato attraverserà le frazioni di Sperlinga, contrada Dicchiara e villaggio Gulfi. Il circuito è da ripetere due volte e, alla fine del secondo giro, si svolterà a sinistra in direzione di Chiaramonte Gulfi dove l’arrivo sarà posto in corso Umberto, per un totale di cinquantasei chilometri. Tra i vari componenti del gruppo l’immancabile Enrico Di Martino, Paolo Cavalieri, Vito Cutraro, Gianni Gulino, Maurizio Spadaro, Gianni Firullo, Carmelo Di Pasquale. Tutti cercheranno di imprimere il proprio ritmo alla corsa per riuscire a primeggiare nella categoria di appartenenza e per puntare al successo complessivo della squadra.
Il Pd Marina di Ragusa chiede due semafori pedonali
Riunione del coordinamento del Pd di Marina di Ragusa. La delegata, Antonella Bellina, ha preso atto del disagio con cui molti cittadini, residenti e villeggianti, sono costretti a fare i conti nell’attraversare alcune strade della frazione rivierasca in cui si registra un elevato concentramento veicolare. La mancanza di dissuasori di velocità e l’indisciplina di alcuni automobilisti mette a serio rischio l’incolumità delle persone. “Le zone di cui parliamo – chiarisce Bellina – sono transitate, molto spesso, da pedoni, podisti e ciclisti che devono destreggiarsi, a loro rischio e pericolo, tra le auto, i camion e le moto che sfrecciano a velocità sostenute. Per questo motivo chiediamo con urgenza l’installazione di due semafori pedonali; uno tra le vie ammiraglio Luigi Rizzo e Giovanni La Porta; l’altro tra via Cervia e via San Josèmaria Escrivà”.
MUTUI: AL VIA LA IV MORATORIA
La sospensione del pagamento delle rate del mutuo dura 1 anno. Al via la 4° moratoria per la presentazione delle domande. C’è tempo – ricorda l’Adiconsum – fino al 31 gennaio 2013 per presentare le domande di sospensione delle rate del mutuo. L’iniziativa, frutto dell’accordo tra Associazioni Consumatori, tra cui Adiconsum, e Associazione bancaria italiana è giunta alla IV proroga, a conferma del perdurare della crisi e delle difficoltà delle famiglie ad onorare il pagamento del mutuo. Per richiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo occorre che il richiedente abbia subito entro il 31 dicembre 2012 la perdita del posto di lavoro per cessazione del contratto a termine o il provvedimento di cassa integrazione; la morte o grave infortunio del capofamiglia; la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro. Le domande di sospensione vanno presentate entro il 31 gennaio 2013 presso gli sportelli delle banche aderenti, che sono consultabili presso il sito dell’ABI (www.abi.it) e la sospensione ha la durata di 1 anno. La sospensione si può richiedere per una sola volta ed è operativa entro 45 giorni lavorativi dall’accoglimento della richiesta del cliente. Al 31 marzo 2012 le banche hanno sospeso circa 68.000 mutui.
La Cgil chiede il riconoscimento del Distretto produttivo dell’Alluminio
La Cgil vuole promuovere una assemblea dei soci promotori, che sono tredici, del Distretto produttivo dell’Alluminio per individuare ogni iniziativa utile per ottenerne il riconoscimento da parte della Regione che anche in questa fase di “vacatio” può emettere il relativo decreto. E’ quanto chiede in una nota il segretario generale della Cgil, Giovanni Avola, al Commissario Asi, Biagio Di Mauro, e al rappresentante legale del Patto del Distretto produttivo dell’Alluminio, Gianfranco Motta. Tra il 2005 e il 2006 nasce a Ragusa la proposta della creazione di questo distretto per superare l’isolamento delle imprese siciliane (ubicate nella provincia di Ragusa, Siracusa e Messina) dal mercato internazionale ed aiutarle ad affrontare la competizione dei mercati globalizzati.
Gianni Recupido responsabile del settore giovanile Passalacqua
La Passalacqua Spedizioni Ragusa completa lo staff tecnico chiamando Gianni Recupido alla guida del settore giovanile. Dopo l’arrivo di Emanuele Marino (un glorioso passato con le nazionali giovanili e femminili) nel ruolo di direttore tecnico e l’ingaggio come capo allenatore di coach Nino Molino, il presidente Gianstefano Passalacqua completa un mosaico tecnico di grande qualità con un nome che arricchisce e dà prestigio al basket femminile ragusano. Gianni Recupido allenerà le squadre del settore giovanile e programmerà e coordinerà l’attività di tutti gli altri gruppi giovanili. E’ stato fortemente voluto dal direttore tecnico Emanuele Marino, trovando subito piena condivisione nel presidente e nel capo allenatore. “La volontà del presidente Gianstefano Passalacqua – spiega Marino – è quella di voler realizzare un progetto rivolto al futuro e soprattutto alle ragazze del nostro territorio. Per importanti progetti, servono uomini importanti con capacità professionali elevate e Gianni Recupido, per esperienza e competenze, risponde a pieno a questi requisiti – ha detto ancora Marino -. Recupido si è sempre posto nel pieno rispetto delle prerogative e degli altri ruoli della società”. Coach Recupido è pronto ad affrontare con grande entusiasmo la sua nuova esperienza.
MAXI EVASIONE FISCALE, DENUNCIATO IMPRENDITORE MODICANO
Un imprenditore modicano di 65 anni, P.R., operante nel settore della grande distribuzione, è stato denunciato in quanto ritenuto autore di un’evasione fiscale da nove milioni di euro. La Guardia di Finanza lo ha denunciato ed ha eseguito un sequestro di beni pari a 5 milioni di euro. L’uomo, che opera nel settore della grande distribuzione, avrebbe messo a segno la cosiddetta truffa a carosello. Suo fratello era stato denunciato di recente per una maxi frode, con l’evasione di circa undici milioni di euro. L’operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza e dal personale della dogana di Pozzallo non è stata facile, in quanto non è stato semplice accertare la falsità dei documenti che accompagnavano la merce, che risultava venduta in Romania, Slovenia e Malta, per evadere l’Iva. In realtà i prodotti alimentari venivano venduti in Italia a prezzi notevolmente ridotti, danneggiando la concorrenza con metodi sleali. La truffa è stata scoperta tra i territori di Ragusa e Modica, dove l’imprenditore operava, e Siracusa, territorio dal quale la dogana ha coordinato le operazioni.
ARMI E MUNIZIONI IN CASA, DUE ARRESTI AD ACATE
Un niscemese e la sua convivente sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Acate nel corso di un servizio per la ricerca di armi illegalmente detenute. In manette Salvatore Cannizzaro, 51 anni, e la sua compagna, C.S. di 32 anni, originaria di Licata. I due sono residenti in contrada “Dirillo – Recinto”, in territorio di Acate. I due erano in possesso di un piccolo arsenale: un revolver cal. 7,65 con matricola parzialmente abrasa, di marca e modello da identificare, con 5 cartucce inserite nel tamburo, occultata nella biancheria intima della signora; 203 cartucce di vario calibro (357 magnum, 7.65, 6.35 e 12), 59 bossoli di cartucce di vario calibro già esplosi (7.65 e 38 special), 600 inneschi per cartucce marca “fiocchi” e kg. 4 circa di pallini di piombo, materiale per la preparazione delle cartucce, occultati in vari punti interni ed esterni dell’abitazione. Il tutto era illegalmente detenuto. I due dovranno rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e munizioni e di ricettazione.
UNIVERSITÀ A RAGUSA: TRATTATIVA IN STALLO “E’ triste, forse retorico, scriverlo ma lo avevamo detto, lo avevamo ampiamente previsto che sarebbe finita male”
Questo il commento di Italia dei Valori alla marcia indietro dell’Università di Catania alla firma per un nuovo accordo con Ragusa. Scrive IdV: “L’appuntamento per la firma dell’accordo di transazione di cui tanto si è discusso e dibattuto nelle scorse settimane Non ci sarà, almeno nell’immediato. La Università di Catania, infatti, ha dovuto sospendere le procedure per la firma della nuova convenzione in quanto il presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’ateneo ha ritenuto che fosse necessaria una nuova valutazione della transazione, nel testo proposto dai ragusani, da parte del Consiglio di amministrazione dell’università. Le perplessità – scrive Italia dei Valori – circa la fattibilità dell’accordo sono da ricondurre alla drastica riduzione dei fondi da parte della Provincia regionale e al venir meno del finanziamento regionale al Consorzio universitario. In altre parole, senza soldi non si canta messa. Il progetto universitario ibleo è dunque al capolinea – scrive Italia dei Valori – e si è arenato sulle inefficienze, sulle incompetenze e sull’incapacità a gestire di una classe politica che ha al suo attivo soltanto fallimenti. Una classe politica che ha ritenuto di sperperare le risorse pubbliche attraverso sconce e vergognose pratiche clientelari. I cittadini sappiano che quanto è accaduto negli anni passati e sta accadendo oggi – scrive Italia dei valori – non è frutto di un destino cinico e baro, ma è il risultato di una politica dissennata condotta da una classe dirigente che non può che trarre da tutto ciò le debite conclusioni: abbandonare il campo e ritirarsi”.
L’Università fa marcia indietro sull’accordo transattivo Scarso e Dipasquale: “Ma a che gioco giochiamo?”
Dense nubi si profilano all’orizzonte per la firma dell’accordo transattivo con l’Università di Catania da parte di Provincia, Comune di Ragusa e Consorzio Universitario. Uno stop arriva dal direttore generale della Università degli Studi di Catania, Lucio Maggio, che ha trasmesso un parere del presidente del Collegio dei revisori dell’Università, dottor Antonio Caruso, il quale manifesta “forti perplessità in ordine ad un’eventuale accettazione dell’Università dell’accordo transattivo”. Così mentre si era in attesa della comunicazione dei vertici dell’Università di Catania per la firma dell’accordo transattivo, ecco la doccia fredda. Il Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, e il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale denunciano il fatto che il Rettore non si fa trovare e dopo aver raggiunto un’intesa su una bozza di transazione con i vertici del Consorzio Universitario Ibleo e aver dato l’ok alla firma, a tempo abbondantemente scaduto blocca tutto. La comunicazione odierna dell’Università di Catania di fatto sospende la possibilità al nuovo accordo transattivo con Ragusa. “Crediamo che a questo punto l’unica soluzione sia la strada giudiziaria” dicono Scarso e Dipasquale.
AEROPORTO DI COMISO, DIGIACOMO: “UNA VERGOGNA NAZIONALE”
L’on. Pippo Digiacomo torna sulla questione aeroporto di Comiso a seguito delle ultime notizie di stampa riguardanti la vicenda Enav. “Avevamo deciso di rimanere in silenzio durante queste settimane delicate e cruciali per il futuro dell’aeroporto di Comiso, volendo evitare polemiche, fraintesi e tutto quello che avrebbe potuto turbare una fase estremamente sensibile di quella che viene universalmente ritenuta come la più importante occasione di lavoro e ricchezza per la provincia di Ragusa. Ma la notizia che l’Enav ha chiesto alla Corte dei Conti un parere – scrive Pippo Digiacomo – rispetto alla possibilità di dismettere il servizio di assistenza al volo dell’aeroporto di Comiso passati i due anni, ha superato ogni limite. L’Enav non solo si vuole fare pagare, ma cerca la copertura giuridico amministrativa per un abuso che ha la piena consapevolezza di perpetrare nell’affare aeroporto di Comiso. A questo punto credo che la questione sia quella di promuovere un’azione legale contro chi sta scientificamente arrecando un danno sia alla struttura pronta da anni per essere utilizzata, sia alle legittime attese di milioni di cittadini siciliani”- conclude Pippo Digiacomo.
Le “Serate di Nomadelfia” a Marina di Ragusa
Danze e figurazioni acrobatiche, un video che descrive la vita, la storia ed il messaggio di fraternità della comunità “Nomadelfia”, fondata da don Zeno Saltini (19001981), sono gli ingredienti delle “Serate di Nomadelfia” che si terranno presso la piazza Padre Pio a Marina di Ragusa il 12 e 13 agosto, alle ore 21, con ingresso libero. Le “Serate” nascono nel 1966 su proposta di don Zeno. Le danze sono tratte dal folklore di tutto il mondo e sono eseguite dai giovani del popolo di Nomadelfia. Nel 1980 è stata presentata una “Serata” al Papa Giovanni Paolo II a Castelgandolfo. Nomadelfia è fondata sulla fede cattolica. La Chiesa l’ha riconosciuta una popolazione e l’ha eretta a parrocchia nel 1962. Nel 1994 ha approvato la nuova Costituzione, come “Associazione privata tra fedeli”. Per quanto riguarda il culto, Nomadelfia si rimette alla dottrina, al culto e al costume della Chiesa. E’ costituita da volontari cattolici (300 persone, 60 famiglie) che vivono in comunità in provincia di Grosseto, improntando la propria pratica di vita a modello delle prime comunità cristiane: tutti i beni sono in comune, non circola denaro, si vive riuniti in gruppi familiari, si lavora, si produce e si studia all’interno della comunità, le famiglie sono disponibili ad accogliere figli in affido.
Vittoria, la Giunta delibera la proposta al Consiglio di messa in liquidazione dell’Amiu
Con una specifica delibera, la numero 423 di mercoledì 8 agosto 2012, dal titolo “Liquidazione volontaria dell’Azienda Municipale di Igiene Urbana (A.M.I.U.) – Azienda Speciale del Comune di Vittoria. Proposta per il Consiglio Comunale” la Giunta municipale di Vittoria ha deciso di proporre al massimo consesso cittadino “la messa in liquidazione dell’Amiu, azienda speciale del Comune di Vittoria”. Sempre nell’ambito della 423/12, la Giunta vittoriese ha deciso di autorizzare, nelle more della apertura della liquidazione dell’Amiu, il dirigente Upiga ad avviare la procedura per l’affidamento del servizio all’esterno, ai sensi dell’articolo 57, c. 2, lett. C, del decreto legislativo 163/2006, ed ha dichiarato, con separata votazione, che ha registrato l’unanimità dei consensi, immediatamente esecutiva la delibera stessa. “Questa è la nostra proposta – ha dichiarato il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia – e come tale va considerata: una proposta; subito dopo ferragosto, prima che il massimo consesso cittadino riprenda la propria attività dopo la pausa estiva, convocherò i sindacati perché intendo confrontarmi, così come ho fatto finora, con loro e, possibilmente, recepire quei suggerimenti e quegli indirizzi che dovessero emergere da tale confronto, nell’interesse di un servizio – ha detto ancora il sindaco di Vittoria – così delicato come quello della raccolta degli Rsu ed a tutela dei lavoratori”.
Aeroporto di Comiso, l’intervento del presidente della Camera di Commercio
In merito agli ulteriori rinvii per la firma della convenzione che potrebbe dare il via alla piena funzionalità dell’aeroporto di Comiso, il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza, evidenzia tutto il suo disappunto sulla notizia che viene definita come “un ulteriore freno alle potenzialità di sviluppo del territorio”. “Non posso che considerare, e con me tutto il sistema delle imprese di questa provincia – sottolinea Sandro Gambuzza – un fatto assolutamente grave questo ulteriore passaggio burocratico istituzionale che in queste ore si è pensato di attivare a Roma mentre si era ormai pronti alla firma con Enav della convenzione utile a far partire finalmente l’infrastruttura aeroportuale di Comiso. Aver voluto coinvolgere da parte del Ministero delle Infrastrutture ancora una volta il Ministero dell’Economia e la Corte dei Conti per un’ulteriore valutazione sui contenuti della convenzione ha decisamente il sapore di un moment dilatorio che mortifica ancora una volta le attese del territorio e evidenzia la scarsa attenzione ormai acclarata che Roma e gli organismi preposti hanno per le legittime attese di una comunità e di un territorio – ha dichiarato ancora Gambuzza – che si sta spendendo ai massimi livelli per ottenere la apertura dell’aeroporto di Comiso. In questo senso esprimo apprezzamento – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Ragusa – per l’impegno forte che in questi difficili momenti di interlocuzione è stato profuso dal prefetto Cagliostro e dal presidente della Soaco Dibennardo, che non hanno risparmiato energie in una difficile trattativa. Non si può non auspicare ancora una volta che si registri una efficace mobilitazione complessiva dei soggetti tutti a vario titolo collegati con il problema dello sviluppo di questa provincia perché la misura della pazienza di una comunità come quella iblea è ormai al limite e non esistono giustificazioni di nessun tipo per questa ulteriore azione di rinvio”, conclude il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza.
Il Consorzio Universitario riconosce il Rettore come unico interlocutore
Il Presidente del Consorzio Universitario Ibleo, prof. Di Raimondo, ripercorre sinteticamente gli avvenimenti di queste due ultime settimane a partire dal 27 luglio, quando il Rettore dell’Università di Catania ha accettato formalmente la proposta di Accordo transattivo del Consorzio, invitando a programmare un incontro per la firma presso il rettorato tra le parti alla presenza di un notaio. Il Consorzio ha immediatamente informato i Soci, Comune di Ragusa e Provincia, e li ha invitati a predisporre tutti gli atti necessari e propedeutici alla firma dell’Accordo. “Fatto tutto ciò è partita la prima comunicazione all’Università di Catania – ha ricordato in una nota il presidente del Consorzio Universitario -, dichiarando una disponibilità alla firma a partire da lunedì 6 agosto, e invitati dal Direttore generale dott. Lucio Maggio ad indicare altre due date possibili, il Consorzio – ricorda ancora il prof. Di Raimondo – ha manifestato ufficialmente, dopo averla concordata con i Soci, la disponibilità per mercoledì 8 e giovedì 9 agosto. Nel pomeriggio di mercoledì è arrivata una nota a firma del Direttore Maggio che, riportando il parere del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Università di Catania, posticipava ogni ulteriore interlocuzione riguardante la stipula dell’Accordo all’esito delle nuove determinazioni degli Organi di Ateneo”. Il Presidente Di Raimondo si dice “fortemente rammaricato per quanto accaduto, soprattutto perché in questo modo si rischia di vanificare tutti gli sforzi compiuti dalle parti per salvaguardare la presenza universitaria nel territorio ibleo” e dichiara: “La situazione dopo l’incomprensibile ed inaspettato stop comunicato dal Direttore, è tornata nuovamente preoccupante e delicatissima. Non intendo – ha detto ancora Di Raimondo – entrare nel merito di questioni interne all’Ateneo, pur valutando le perplessità espresse dal Presidente dei Revisori, dott. Caruso, per un verso in contraddizione con quanto proposto dall’Ateneo stesso e dall’altro assolutamente non sostenibili. Alla luce di ciò individuo e riconosco nel Rettore l’unico interlocutore a poter dire e dare parola e, poiché il Rettore ha già dichiarato per iscritto di accettare la nostra proposta di Accordo, di poter procedere alla stipula dello stesso e immediatamente dopo di attivare le procedure per consentire la preiscrizione, in tempo utile, al primo anno del Corso di Mediazione linguistica e interculturale della Struttura didattica speciale di Ragusa – ha dichiarato ancora Di Raimondo -, sono convinto che vorrà e saprà fare rispettare la parola data. Tuttavia, prudentemente, per tutelare gli interessi primari degli studenti, delle famiglie e del territorio, il CdA – afferma Di Raimondo – ha già dato mandato ai propri legali di promuovere ogni azione legale utile”.
APPELLO DELL’AVIS RAGUSA
L’esodo delle vacanze determina un vero e proprio stato di calamità per i malati bisognosi di terapia trasfusionale. Dona a Ragusa presso l’Unità Fissa di Raccolta di via Orlando n.1 aperta tutti i giorni dalle 7.30 alle 12 o, per solo sangue intero, a Marina di Ragusa sull’Unità Mobile dal 7 al 14 Agosto in Piazza Duca degli Abruzzi dalle 8 alle 12. Prenota la tua donazione telefonando al numero 0932 623722 dal 1′ al 31 Agosto.
Aeroporto di Comiso, i sindacati invitano il commissario Scarso a muoversi
I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil chiedono un incontro urgente al commissario straordinario della Provincia Regionale di Ragusa, avv. Giovanni Scarso, per sbloccare la vicenda legata alla mancata apertura dell’aeroporto di Comiso. “Attesi gli sviluppi improvvisi e negativi – scrivono in una missiva Avola, Romeo e Bandiera -, sentiamo la necessità di aprire un’interlocuzione precisa con gli Stati Generali della provincia e la Soaco. Per tale ragione – scrivono Avola, Bandiera e Romeo nella lettera inviata al commissario Scarso – Le chiediamo la convocazione dei due organismi al fine di discutere e decidere iniziative consequenziali e adeguate a fronteggiare la critica situazione in atto”. I sindacati non intendono accettare ulteriori ritardi che si determinano mettendo in campo soluzioni che allungano l’iter e ritardare, così, la apertura della struttura. Secondo i tre sindacati bisogna determinare le condizioni per una mobilitazione generale.
Aeroporto Comiso. Scarso: “Il tempo è scaduto”
“Il mancato via libera alla firma della convenzione tra l’Enav e la Soaco per il servizio di assistenza al volo del nuovo aeroporto di Comiso suona come una risposta negativa dello Stato a dare a questo territorio un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della provincia di Ragusa. Il tempo ormai è scaduto e le azioni dilatorie di dirigenti ministeriali non sono più tollerabili”. Così il Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, dopo la decisione della direzione generale del Ministero delle Infrastrutture, di far valutare al Ministero dell’Economia e al magistrato della Corte dei Conti preposto al controllo di Enav, la clausola risolutiva consensuale in favore di Enav qualora il servizio di assistenza al volo non possa essere onorato dalla Soaco dopo i primi due anni che sono coperti dal finanziamento della Regione Siciliana di 4,5 milioni di euro. “C’è grande delusione per quest’ulteriore dilazione dei tempi per addivenire alla firma della convenzione – aggiunge Scarso – nonostante l’impegno del Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, cui bisogna dare atto di aver avviato positivamente l’interlocuzione con la direzione generale per gli aeroporti e il trasporto aereo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e di aver costantemente monitorato l’iter per l’apertura dello scalo di Comiso. E’ opportuno – ha detto ancora Scarso – incrementare in questo particolare momento ogni azione e iniziativa per chiedere l’immediata apertura dello scalo di Comiso. Subito dopo il mio insediamento ho avviato azioni e interlocuzioni per accelerare l’iter dell’apertura dell’aeroporto di Comiso e la riunione dei rappresentanti delle forze politiche e sociali della provincia di Ragusa che si è tenuta nell’aula consiliare della Provincia, qualche giorno dopo il mio insediamento, alla presenza dell’assessore regionale alla Mobilità Pier Carmelo Russo, è stata una prova tangibile ma ora non possiamo più avere altri tentennamenti – ha dichiarato Scarso -. C’è bisogno di un’azione forte di tutto il territorio ibleo per chiudere questa vicenda perché potrebbero affiorare motivi di ordine pubblico in quanto la gente iblea, laboriosa e intraprendente, non è più disposta ad aspettare un giorno in più l’apertura dello scalo di Comiso dopo che è costato alla comunità più di 60 milioni di euro”, conclude il commissario straordinario della Provincia regionale di Ragusa, Giovanni Scarso.
AEROPORTO DI COMISO, NON VOLI, MA RIMPALLI
Il vertice della Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso noto che è stata rimessa alle valutazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Magistrato della Corte dei Conti preposto al controllo di Enav l’accoglibilità dell’ipotesi, prospettata in occasione della riunione tenutasi lo scorso 3 agosto, riguardante l’inserimento – nella convenzione per la fornitura dei servizi di assistenza al volo presso l’aeroporto di Comiso – di una clausola risolutiva consensuale in favore di Enav. Una situazione che per i seguaci del Movimento per l’autonomia di Lombardo, è solo un “gioco romano” e così i comisani Angelo Giacchi e Giovanni Cirnigliaro hanno deciso di riprendere ad oltranza lo sciopero della fame.
Ragusa, che fine ha fatto il censimento degli immobili?
Se lo chiede Giovanni Iacono di Italia dei Valori che scrive: “Il censimento doveva farsi entro sei mesi, ma dopo 5 mesi a che punto sono al Comune di Ragusa?”. Il coordinatore provinciale del partito di Antonio Di Pietro prosegue: “I dati che sono stati richiesti al Comune di Ragusa come a tantissime altre migliaia di Comuni in Italia per la campagna nazionale di stop al consumo di territorio sono facilmente rilevabili e sono già in possesso del Comune e pertanto non comprendo perchè altri Comuni d’Italia hanno subito aderito alla richiesta dei dati di censimento e al Comune di Ragusa la fretta ce l’hanno solo quando devono approvare espansioni urbanistiche e surrogati di Peep. La lotta al consumo di suolo – scrive Giovanni Iacono – è una lotta tesa non solo a salvaguardare suolo agricolo dalle speculazioni edilizie, ma è una battaglia di civiltà, un modello di sviluppo alternativo e ricco di futuro che preserva la terra, l’ecosistema, il paesaggio, la memoria e l’identità storica oltre alla produzione di cibo. Nel nostro paese i dati sul consumo di suolo sono drammatici e si viaggia irresponsabilmente nell’ordine di 100 ettari al giorno che vengono sottratti all’agricoltura per essere cementificati. Negli ultimi 10 anni ci ricorda Giovanni Iacono – si è consumato un suolo agricolo equivalente alle intere regioni di Lazio e Molise. In 40 anni si è ridotta di 1/3 la Superfice Agricola utilizzabile. Dati agghiaccianti che hanno prodotto inquinamento, desertificazione, crisi economica e svuotamenti di centri storici, e Ragusa, in questa direzione, è un modello negativo per eccellenza. Il Comune di Ragusa inverta radicalmente rotta – conclude Giovanni Iacono – e cominci dal patrimonio abitativo esistente e quindi dal censimento chiestogli”.