26-11-2024

RAGUSA, LA TASSA DI SOGGIORNO ENNESIMO BALZELLO DELL’AMMINISTRAZIONE DIPASQUALE

Dal primo di luglio gli avventori delle strutture ricettive nel territorio di Ragusa dovranno pagare la tassa di soggiorno. Un euro al giorno per ogni notte trascorsa in albergo o case vacanza, fino ad un massimo di 15 giorni consecutivi di permanenza, e 50 centesimi, al giorno, in campeggi, ostelli della gioventù o aree attrezzate. Un’imposta che ha suscitato le vibrate proteste degli albergatori in un momento di grande difficoltà economica per i vacanzieri che scelgono soggiorni brevi. “E’ una tassa assurda – dice Giovanni Occhipinti, titolare di una struttura ricettiva e vice presidente di Federalberghi – che coincide con un momento molto difficile per l’economia del paese. Fare pagare un euro in più al giorno, senza avere i servizi in termini di infrastrutture – ha detto ancora Occhipinti -, ci sembra davvero troppo”. Nessuno degli operatori condivide la scelta del Comune di Ragusa che, con una delibera di giunta, ha imposto la tassa. “Da ora in poi – spiega Giuseppe Antoci, titolare di una casa vacanza nel quartiere barocco dovremo informare i nostri clienti di un balzello in più da pagare. Sono convinto che molti andranno in altre località della provincia dove la tassa di soggiorno non è stata istituita”, ha concluso Antoci. La carenza di infrastrutture e la tassa di soggiorno penalizzano i luoghi di Montalbano. “In presenza di un territorio ricchissimo in termini di presenze turistiche e degli adeguati servizi – racconta Alfio Caruso che gestisce insieme alla famiglia un resort all’estrema periferia della città – un euro in più a persona non incide più di tanto. Oggi, putroppo, questo lembo di Sicilia, ricchissimo di bellezze artistiche e paesaggistiche, è notevolmente penalizzato – ha detto ancora Caruso – per la mancata apertura dell’aeroporto di Comiso e del completamento del tratto dell’autostrada Ragusa-Gela”. “Questa tassa di soggiorno è incomprensibile – commenta Giusy Granata, che si occupa della reception di un turismo rurale – che cade in un momento molto fragile per l’economia del territorio. Si rischia di penalizzare i fruitori delle nostre attività che hanno scelto il Sud Est della Sicilia per trascorrere le loro vacanze”, ha detto ancora Granata. I gestori delle strutture ricettive, ai sensi dell’articolo 5 del regolamento comunale, devono comunicare al Comune, entro la prima decade di ogni mese, il numero dei pernottamenti, i giorni di permanenza, le riduzioni e le esenzioni previste. Contestualmente alla comunicazione telematica, il gestore della struttura ricettiva dovrà trasmettere ricevuta di versamento alla tesoreria del Comune. Sono esenti i minori di anni 14, coloro che assistono i degenti ricoverati nelle strutture sanitarie del territorio, i portatori di handicap non autosufficienti, gli appartenenti alle forze di polizia e i vigili del fuoco che soggiornano per esigenze di servizio. Gli albergatori, di fatto, diventano esattori per conto del Comune di Ragusa.

MATROFERROVIA A RAGUSA, LA PROTESTA DEL CUB

Tutti la vogliono, tutti ne condividono l’utilità e dal 1995, anno in cui venne presentato lo studio di fattibilità, i politici ne parlano come se già esistesse. Di fatto, la metroferrovia a Ragusa è come l’aeroporto di Comiso per la provincia: entrambi esistono ma non sono operativi. Nel caso della metropolitana di superfice basterebbe poco per avviarla. Pur essendo esistente una linea ferrata di 15 chilometri che attraversa la città e che collega i due centri storici, pur essendoci i mezzi di trasporto, e pur essendo stato finanziato a più riprese il progetto per la sistemazione delle 12 fermate, cioè per avviare le opere murarie e ferrate, dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, alla fine dei conti nessuno si è mai preso la briga di farla veramente. Un paradosso che è stato sottolineato con una manifestazione provocatoria organizzata dalla Cub Trasporti e dal Comitato per il rilancio delle ferrovie. Taglio del nastro inaugurale in pompa magna, segnaletica con la “M” maiuscola in rosso per indicare la fermata della metropolitana (la numero 5 di via Colajanni), manifesto con la scritta “Metrofer Ragusa” e con tanto di simbolo grafico, cartello con l’elenco delle 12 fermate che collegano Ibla sino alla periferia di Cisternazzi, esposizione del progetto di fattibilità e un festone con la scritta “Vogliamo la metro ferrovia”. “Ancora ieri – ha commentato Pippo Gurrieri della Cub Trasporti, dopo il taglio del nastro – in un convegno sulla mobilità è stato detto che l’amministrazione locale vuole la metro ferrovia a Ragusa. Ma allora istituiamolo questo servizio di trasporto metropolitano urbano sostenibile, altrimenti dobbiamo pensare che in questa città siamo solo parolai”. Alla cerimonia, che è stata sancita e salutata dal passaggio di un vagone ferroviario (l’orario scelto per l’inaugurazione, le ore 12, non era casuale) applaudito dai numerosi presenti che sono intervenuti all’evento, cui hanno partecipato anche l’ex presidente della Provincia Franco Antoci e l’assessore comunale ai Trasporti Michele Tasca, entrambi componenti del comitato per il rilancio delle ferrovie. Antoci ha brevemente sintetizzato la storia del progetto, che è da sempre uno dei punti cardine della vertenza per il rilancio delle ferrovie locali. “Credo sia venuto il momento di passare ai fatti – ha commentato l’assessore Tasca – e in questo momento cruciale diventa necessario avviare una seria interlocuzione con la Regione”. Era il 3 gennaio del 1995 quando l’allora sindaco Giorgio Chessari siglò un protocollo di intesa con le Ferrovie dello Stato e venne presentato il piano di fattibilità. In esso si sottolineava la motivazione fondamentale che aveva portato a quello studio: “Utilizzare la potenzialità della strada ferrata e dare una risposta adeguata alle esigenze di mobilità delle fasce pendolari”. Il rappresentante di Legambiente Claudio Conti ha illustrato la sua proposta. “Basta stornare i fondi che sono stati destinati per la circonvallazione di Ibla, che è un’arteria che devasterà il centro barocco e che non serve a nulla – ha detto Conti – e utilizzarli per realizzare la metropolitana: così finalmente il Comune di Ragusa darebbe la prova provata di voler essere sincero e coerente con quello che dice, quando sostiene di essere a favore dei sistemi di mobilità alternativa”.

SAMAR KHEMIRI ALFIERE DELLA REPUBBLICA

Il Commissario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, ha ricevuto la giovane Samar Khemiri, l’unica studentessa siciliana insignita quale “Alfiere della Repubblica” dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Giovanni Scarso, si è congratulato con Samar, nata nel 1998 da famiglia tunisina residente nella provincia ragusana da tanti anni, esprimendo per lei parole di stima e di ammirazione per l’attestato d’onore ricevuto dalle mani del Presidente Napolitano, un prestigioso riconoscimento che dà lustro a tutta la cittadinanza iblea ed in modo speciale a Vittoria, città in cui è nata e risiede la giovane studentessa.

AMBULATORIO VETERINARIO ANAGRAFE CANINA Sospensione temporanea delle attività

Dal prossimo 2 luglio saranno sospese temporaneamente le attività rivolte al pubblico dell’ambulatorio veterinario di anagrafe canina, sito nella zona industriale fase I di Ragusa, per l’avvio dei lavori di adeguamento dei locali della struttura. A comunicarlo è stato il Dipartimento Prevenzione Veterinaria dell’A.S.P. di Ragusa. La ripresa delle attività ambulatoriali, come le iscrizioni anagrafiche dei cani di proprietà e le microchippature, è programmata per il prossimo 19 luglio
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COMITATO RISTRETTO RAGUSA-CATANIA, INCONTRO CON SCARSO

Prima presa di contatto del Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa, Giovanni Scarso, col comitato ristretto che ha seguito l’iter della Ragusa-Catania. Alla presenza dei componenti del comitato Riccardo Minardo, Sebastiano Gurrieri, Salvo Ingallinera, Roberto Sica, Sandro Gambuzza e Giorgio Bandiera e dell’assessore Michele Tasca, in rappresentanza del sindaco di Ragusa Nello Dipasquale; è stato fatto il punto della situazione alla luce dell’incontro che nei giorni scorsi Scarso ha avuto col dirigente generale dell’Anas, Settimio Nucci, che ha avviato e starebbe per concludere le procedure per la firma della concessione al ‘pool’ di imprese che si è aggiudicato il progetto di finanza. Il primo passaggio è appunto la firma della concessione, poi bisognerà presentare da parte del concessionario il progetto definitivo e quello esecutivo prima di un ultimo passaggio al Cipe per il via libera definitivo. E’ comunque il 2013 l’anno in cui dovrebbero partire i lavori.

AL VIA IBLA GRAND PRIZE CHIESTE LE DIMISSIONI DEL SINDACO DIPASQUALE

Ibla Grand Prize, il concorso internazionale di musica e canto, torna ancora una volta a Ragusa Ibla per la sua ventunesima edizione. Venerdì mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione da parte del presidente della Fondazione Ibla, Salvatore Moltisanti, alla presenza di un gruppo di volontari di varie nazionalità che aiutano nell’organizzazione del premio. Moltisanti ha spiegato che il concorso partirà da domenica 1 luglio e si concluderà giorno 10, con le esibizioni dei concorrenti tutte concentrate esclusivamente alla sala Falcone Borsellino, a Ibla in via Torrenuova, dalle 11 alle 23. In mezzo ci sono varie importanti iniziative, come il concerto IblAfrica di martedì 3 luglio a Villa Criscione, per la consueta raccolta fondi di beneficenza da destinare ai padri carmelitani che operano in Madagascar, e l’iniziativa di giorno 8 luglio con Ibla Award in onore della baronessa Costanza Arezzo Giampiccolo di Donnafugata. Anche quest’anno toccherà alla giuria internazionale, presieduta dal maestro Marcello Abbado, scegliere i migliori concorrenti che in premio avranno la possibilità di esibirsi alla Carnegie Hall di New York e in tanti altri teatri di prestigio nelle principali capitali del mondo. I concorrenti, che provengono da decine e decine di differenti nazioni, saranno quest’anno la metà rispetto allo scorso anno. Il maestro Moltisanti ha dichiarato che negli ultimi mesi si è dovuta negare a molti pre-iscritti la possibilità di partecipare. “In totale abbiamo dovuto cancellare, con il dolore nel cuore, ben 2500 presenze turistiche spalmate lungo i dieci giorni della competizione – ha detto il maestro Moltisanti -. E gente piena di talento, che sarebbe venuta a concorrere magari con degli accompagnatori o con i familiari e che dunque avrebbero fatto lavorare di più gli alberghi, i bed and breakfast, i ristoranti, ma anche le società di taxi, di trasporto, le guide turistiche, perfino le imprese di pulizia, perché si sa che ogni euro investito in cultura e in turismo vuol dire un ritorno di circa tre volte superiore. Ed invece – ha detto il maestro Moltisanti -, abbiamo dovuto dir di no a causa di scelte errate e poco chiare dell’Amministrazione comunale e del suo sindaco Dipasquale – ha detto ancora il maestro Moltisanti -. Il primo cittadino mi ha sempre detto di far riferimento a lui soltanto e non ai suoi assessori. Ora, sarà pure colpa dei suoi assessori, questo non lo so, ma è lui il sindaco di questa città ed è lui che è il responsabile delle scelte finali. Pertanto i miei commenti non possono che essere per lui. Lo scorso anno ci ha già “uccisi” e quest’anno siamo praticamente degli zombie. Non escludo che il concorso possa essere trasferito a New York. Lo scorso anno c’era il problema dei fondi della legge su Ibla – ha detto il maestro Moltisanti – che poi la Regione ha dato, con una lieve decurtazione, dopo una battaglia a cui, seppur minimo, modesto, lontano se volete, anche noi come Fondazione Ibla abbiamo dato il nostro contributo con appelli e contatti a Roma e Palermo. Ebbene, ricevuti dal Comune i soldi della legge su Ibla, il contributo riservato a Ibla Grand Prize, inizialmente pari a 40 mila euro, è stato dimezzato. Ci hanno dato poco più di 19 mila euro. E questo l’abbiamo scoperto solo a marzo di quest’anno – ha detto ancora il maestro Moltisanti -, dunque con una serie di debiti improvvisi e inaspettati di cui si è dovuta far carico la Fondazione Ibla. Quest’anno non abbiamo ancora in mano nessuna determina relativa al contributo per il 2012. Chiediamo al Comune ma riceviamo risposte evasive. Sulla scorta di quanto accaduto lo scorso anno, ci siamo dovuti premunire e dunque, ripeto a malincuore e con il dolore perché sappiamo che è un momento di crisi profonda per gli operatori turistici e per i commercianti del posto, abbiamo dovuto dire a circa metà dei concorrenti di non venire – ha detto il maestro Moltisanti -, cancellando nei fatti le loro prenotazioni nelle strutture turistiche. La colpa è solo ed esclusivamente attribuibile alle scelte scellerate del sindaco Dipasquale, che è giovane nel fisico ma ha un modo vecchio di far politica. E siccome gli errori si pagano, anche in politica – ha detto il maestro Moltisanti -, a questo punto provocatoriamente chiediamo al sindaco di dare il suo stipendio di luglio all’hotel Antica Badia, quello di agosto all’hotel Montreal e quello di settembre all’hotel Mediterraneo perché quest’anno li abbiamo dovuti, purtroppo, lasciare vuoti. E alla luce di quella che possiamo classificare come una sconfitta per il territorio, l’intera Fondazione Ibla, ma con il supporto anche di parte degli operatori locali, chiede le dimissioni del sindaco Dipasquale – ha detto il maestro Moltisanti -. Prima va via, meglio è”. I concerti si svolgeranno dunque all’interno, alla sala Falcone – Borsellino, e non in piazza Pola dove non ci sarà alcun palco. Pare che alcuni commercianti di Ibla si siano messi a disposizione per affittare il palco. “Ringrazio certamente i commercianti che ben comprendono, evidentemente a differenza degli amministratori, quanto sia importante in termini di presenze il nostro concorso internazionale – ha dichiarato il maestro Moltisanti -, ma purtroppo non è il palco che risolve. Ci sono problemi economici relativi agli accordatori, all’affitto dei pianoforti, alla sorveglianza notturna, al ristoro dei concorrenti che si esibiscono in piazza e che dunque avrebbero suonato al di là del concorso, ai loro transfert. Purtroppo sono spese che non possiamo sostenere – ha detto il maestro Moltisanti dopo quanto accaduto lo scorso anno”

Comiso, armi e monete antiche in casa, denunciato muratore

Grazie alle unità cinofile, i Carabinieri di Comiso sono riusciti a trovare diverse munizioni all’interno dell’abitazione di un muratore comisano. L’uomo non aveva mai denunciato il possesso di quel munizionamento. L’uomo aveva pure tredici monete di epoca romana e bizantina ed anche un metaldetector, col quale probabilmente andava a cercare i reperti antichi.

Servizi di controllo del territorio: arrestate due persone a S. Croce

I loro movimenti non sono passati inosservati. Stavano cercando di nascondere un sacchetto con 22 stecche di hascisc, per un peso di 90 grammi, dentro un cespuglio. Sono stati notati dai carabinieri ed arrestati per spaccio di droga. Si tratta di due tunisini, Maher Ezzine, 29 anni, e Hamdi Bouhareb, 26 anni, senza fissa dimora. L’arresto è avvenuto a Punta Braccetto.

ESERCITAZIONE ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO NEL PORTO TURISTICO DI MARINA DI RAGUSA

Durante di giovedì, nel porto turistico di Marina di Ragusa, si è svolta un’esercitazione antincendio e di soccorso organizzata dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo, che ha visto la partecipazione di personale a terra e in mare, insieme ai Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa. E’ stato simulato un incendio divampato a bordo di un’imbarcazione ormeggiata ad uno dei pontili galleggianti del porto turistico, allo scopo di testare la preparazione e la prontezza operativa del personale responsabile della società di gestione nonché dell’impianto fisso e degli estintori portatili immediatamente disponibili. Tutto il personale operante ha portato a termine, in tempi ristretti, le operazioni di spegnimento, messa in sicurezza dell’unità interessata dall’incendio e contestuale soccorso alle persone infortunate a bordo per ustioni. Al termine dell’esercitazione, si è tenuto subito un “debriefing” per verificare l’esito degli interventi effettuati, che è stato ritenuto adeguato ai piani ed ai protocolli di emergenza in vigore.

Dati alle fiamme tre mezzi della Geoambiente, notte di fuoco a Pozzallo

Tre mezzi della Geoambiente di Belpasso, l’azienda che si occupa della nettezza urbana a Pozzallo sono stati dati alle fiamme nella notte tra giovedì e venerdì. “Se l’atto consumatosi questa notte – afferma il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna – fosse di natura dolosa, costituirebbe un atto gravissimo. Auspico – ha continuato il primo cittadino – che le forze dell’Ordine, che si sono subito attivate, possano fare chiarezza, nel più breve tempo possibile, sull’accaduto. Come Amministrazione Comunale combatteremo ogni tentativo di radicamento di forme di illegalità nel nostro territorio, sicuri che le Forze dell’Ordine, che conducono egregiamente il lavoro di controllo del territorio, riusciranno ad identificare gli eventuali responsabili di questi deprecabili atti delinquenziali”. Interviene anche il deputato del Pd Roberto Ammatuna, il quale, che nell’ipotesi che l’evento incendiario abbia origini dolose, ritiene “necessaria un’attenta operazione di intelligence da parte delle forze dell’ordine per fare chiarezza sull’accaduto. Sulla gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti a Pozzallo, abbiamo nutrito da sempre forti perplessità. E’ opportuno, quindi, che gli investigatori mettano in campo tutta la loro esperienza e le risorse umane necessarie per combattere eventuali illegalità”, ha detto l’on. Ammatuna. Non ci sono troppi dubbi sulla natura dolosa, dal momento che sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile su altri mezzi che per fortuna non sono stati intaccati dalle fiamme. I danni ammontano a circa 50.000 euro. In corso le indagini. Le Forze dell’Ordine hanno già ascoltato i responsabili della ditta etnea.

RAGUSA, VERTENZA ASSOCIAZIONE ALLEVATORI

Tre giorni di sciopero con tutti i servizi esterni sospesi. Da cinque mesi, i 25 lavoratori dell’associazione allevatori di Ragusa non percepiscono lo stipendio. I veterinari convenzionati con l’associazione minacciano la “serrata” fino a quando non saranno saldate le spettanze pregresse. Le organizzazioni sindacali, in un documento congiunto, chiedono l’approvazione immediata del bilancio 2011, da parte del collegio commissariale. “Chiediamo il superamento del regime commissariale che si protrae dal 23 dicembre 2009 – dice Giovanni Belluardo, componente della Cisl – che con il proprio immobilismo non ha fatto altro che peggiorare la già critica situazione preesistente e la restituzione dell’associazione agli allevatori quali legittimi rappresentanti. Serve integrare il depotenziamento del finanziamento nazionale per il tramite dei Fas così, secondo l’intesa sancita dalla conferenza stato – regioni, dove viene concordata la regionalizzazione dei finanziamenti per le Associazioni Allevatori”, ha detto Belluardo. Capitolo a parte le risorse finanziarie. “L’azzeramento dei ritardi – aggiunge Belluardo – da parte dell’assessorato regionale alle risorse agricole nel trasferimento dei contributi all’Aras che ad oggi è destinataria di un’innumerevole quantità di sfratti e decreti ingiuntivi. I lavoratori – conclude il rappresentante sindacale – che ad oggi reggono con le proprie forze i servizi erogati agli allevatori rivendicano l’erogazione del proprio credito pari a cinque mensilità, oltre ad altri accessori relativi agli anni 2009 e 2010”.

SANTA CROCE, PULIZIA E DECORO NELLA FASCIA COSTIERA

Maggiore senso civico e piena collaborazione, in tema di pulizia e decoro, con i villeggianti ed i vacanzieri che vivono nelle borgate a mare di Santa Croce. La raccolta dei rifiuti ingombranti, previa chiamata al comune, è totalmente gratuita. Il servizio di pulizia e di messa a punto delle spiagge è stato ultimato in queste ore. Quasi tutti gli arenili sono dotati di passarelle a mare e docce. “In una situazione economica molto difficile per le casse del comune – ha detto in conferenza stampa il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato -, con un taglio di risorse di oltre 200 mila euro. Tutti i fondi delle anticipazioni di cassa sono stati utilizzati. Così come i proventi delle opere di compensazione del fotovoltaico. Abbiamo ereditato una situazione ecomomica drammatica – aggiunge il primo cittadino – se a questo aggiungiamo i tagli dei rimborsi delle spese elettorali, pari a 120 mila euro, e l’azzeramento del capitolo dei buoni libri di altri 22 mila euro si evince un quadro difficile. Nonostante ciò i servizi minimi essenziali, anche quest’anno, saranno garantiti in tutta la fascia costiera con un impegno di uomini e mezzi non indifferente. A Punta Secca, nelle ore pomeridiane, sarà istituita la zona a traffico limitato, con un senso unico di marcia nella strada di accesso. A Caucana, sulla spiaggia delle anticaglie – ha detto ancora il sindaco -, dopo la messa in sicurezza dell relitto, vogliamo rendere fruibile l’intera zona. Per questo motivo ci sarà, nei prossimi giorni, un ulteriore incontro con la Soprintedenza e il genio civile per fare il punto della situazione”. Capitolo a parte gli spettacoli e le manifestazioni con poche iniziative spalmate in tutto il territorio. “La giornata dell’arte, a Punta Secca, sarà un evento particolare – aggiunge l’assessore allo spettacolo Rosa Varcadipane grazie alla collaborazione dell’associazione Libera…mente e dei tanti artisti locali. La strada adiacente al rudere della caserma sarà pienamente valorizzata con mostre e iniziative culturali”.

PANIFICAZIONE, INCONTRO ALLA CONFCOMMERCIO

L’abusivismo nel settore della panificazione è un reato che equivale all’evasione fiscale. Da questa premessa è partita da tempo la battaglia del sindacato Assipan Confcommercio per ottenere una riforma della legge affinché l’abusivismo che investe il comparto della panificazione, penalizzando i panificatori onesti, venga definitivamente debellato. I rappresentanti regionali e provinciali dell’Assipan, il presidente regionale Salvatore Normanno e il segretario regionale e provinciale Giovanni Arangio Mazza, venerdì mattina nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede provinciale della Confcommercio, hanno illustrato i dettagli di questa nuova norma che entro martedì dovrebbe giungere all’esame da parte dell’Ars. “Ridiamo finalmente dignità a un settore che da anni l’ha persa a causa dell’abusivismo – spiega Arangio Mazza – e per questa ragione, lanciamo ancora una volta un appello anche ai deputati locali, affinché nei prossimi giorni in aula, mettano la parola fine a questo lungo iter legislativo, che è una proposta nata proprio dall’Assipan e poi sostenuta da tutte le sigle sindacali”. La norma darebbe anche il via alle procedure per la tipicizzazione del pane prodotto in Sicilia, aprendo nuovi possibili scenari di export, al di fuori dei confini isolani. In Sicilia vi sono 5000 aziende operanti nel settore. La provincia di Ragusa con le sue 400 aziende è particolarmente produttiva. “Sono tutte imprese a conduzione familiare – spiega il presidente Normanno – che hanno una media di circa due dipendenti: sono una forza economica che in tempi di crisi non va assolutamente sottovalutata”. I problemi del settore sono nati con l’entrata in vigore della liberalizzazione, introdotta nel dicembre del 1999.

Continua l’emergenza idrica a Ragusa

“Abbiamo rischiato il linciaggio, ma l’anno prossimo di questi problemi non ne dovremmo più avere”. E’ il “testamento” simbolico del dipendente del Comune di Ragusa Mario Andolina, che il prossimo 30 settembre va in pensione e ipotizza questo pronostico sulla questione emergenza idrica nel capoluogo, dando per certo che la prossima estate non accadrà quello che sta avvenendo da due settimane. Vi sono centinaia di ragusani arrabbiatissimi perché dal rubinetto di casa non esce un filo di acqua. Una rabbia che arriva all’ennesima potenza, in quanto le liste di prenotazione del servizio autobotte comunale, sono lunghe, ma quel che è più complicato, il sistema di prenotazione, funziona a casaccio. Infatti, pur avendolo prenotato, riuscire ad usufruire di questo servizio è come giocare al lotto. L’autobotte arriva in un’ora e in un giorno, che nessuno sa. E solo se, per pura fortuna l’utente che ne ha fatto richiesta si trova in casa, allora riesce ad ottenere l’acqua richiesta da giorni e giorni. Da quando si è rotta la pompa di San Leonardo, esattamente venerdì 15 giugno, anche se dopo circa tre giorni gli operai comunali hanno ripristinato l’impianto, l’emergenza idrica nel capoluogo (nonostante i proclami e le assicurazioni da parte dell’assessore competente) non è mai rientrata. Da due settimane, vi sono parecchie aree della città, nella zona di viale delle Americhe, in via Costituzione, viale Europa, via Psaumida, via Colleoni, in generale nella zona San Luigi-Bruscè, dove moltissime famiglie sono tuttora sprovviste di acqua. Qual è la verità? “La realtà è che fra pochissimi giorni tutto rientrerà alla normalità, cioè dopo gli esami di stato, quando parecchie famiglie si trasferiranno a Marina di Ragusa – spiega Andolina – nel frattempo magari le cisterne si saranno riempite e il problema si risolverà”. Andolina sostiene che l’anno prossimo il problema che si sta verificando da anni, e che in questo mese di giugno è esploso in maniera preponderante, non avrà seguito perché è stato fatto un altro intervento di trivellazione in corrispondenza del serbatoio Bruscè. “Abbiamo potenziato l’attingimento dell’acqua – dice il dipendente comunale prossimo alla pensione – inoltre stiamo andando avanti sul percorso dell’accordo con l’Asi per aumentare l’immissione del flusso di acqua a servizio di questa zona di Ragusa, ad alta espansione demografica”, conclude il dipendente comunale. Nel capoluogo vi sono 23 mila utenti idrici e gran parte di questi sono ubicati nella zona alta della città, che è l’area urbana a più alta sofferenza idrica. Nel momento in cui parecchie di queste utenze si trasferiranno a Marina di Ragusa, entreranno in sofferenza idrica alcune aree della frazione balneare. La più vocata ad avere problemi nell’immediato è l’area di Punta di Mola. Il Comune sta comunque realizzando il progetto di potenziamento della fornitura idrica a Marina, con l’utilizzo della sorgiva Passolato. Proprio lunedì gli operai iniziano a lavorare nel luogo della sorgente, che da 25 anni, circa, non era stata più utilizzata dal Comune capoluogo. A seguito di un’intesa con l’amministrazione di Santa Croce Camerina, anche Ragusa tornerà a fruire dell’acqua di questa sorgiva.

CENTRO STORICO DI RAGUSA Il sindaco Dipasquale nega fondi ai commercianti

Lunedì scorso il Consiglio comunale di Ragusa ha approvato il Bilancio di previsione. “La sensazione è che l’unico interesse della maggioranza sia stato quello di portare a casa il risultato. E tutto ciò sebbene i ragusani non ne escano fuori per niente bene”. E’ la delegata del quartiere Centro del Pd di Ragusa, Alessandra Sgarlata, a sostenerlo, in una nota, facendo riferimento alla bocciatura dell’emendamento presentato dal Pd sulla destinazione di 80mila euro da appostare nel capitolo per il ristoro dei commercianti del centro storico che subiscono danni economici dal persistere dei lavori pubblici. “Il Partito Democratico – continua Sgarlata – era riuscito a prelevare quella somma da capitoli ritenuti sacrificabili, allo scopo di venire incontro alle criticità ravvisate dal punto di vista economico dagli esercizi commerciali della zona. Quella somma avrebbe potuto dare una boccata d’ossigeno agli ormai pochi negozi che, in questa parte della città, riescono a sopravvivere. A nulla è valso il nostro emendamento. E a nulla è valsa la promessa fatta dal sindaco Dipasquale al consigliere Lo Destro che lo rassicurava sul fatto che le somme sarebbero arrivate certamente. Le promesse del sindaco – scrive la Sgarlata – sono solo false promesse. Ormai lo sappiamo benissimo, noi ragusani, noi abitanti del centro storico: l’attuale Amministrazione ha fatto tante promesse. Mantenuta? Neppure una. Diamo atto al sindaco di aver trovato, più di cinque anni fa, un centro storico che stava iniziando la fase di declino. Ma non è riuscito affatto a risollevarlo nel momento in cui ne aveva più di bisogno. Adesso il sindaco andrà via – aggiunge la delegata Centro del Pd – lasciando tutto a metà. Un centro storico pieno zeppo di cantieri. Ma non solo. Facoltà universitarie che chiudono, negozi che a ripetizione dichiarano il fallimento, decine e decine di case in vendita. Perché qui, adesso, non ci vuole stare più nessuno. Molto si sarebbe potuto fare. Ma purtroppo è stato scelto di non farlo. Si sarebbero potuti incentivare i ragusani nell’acquisto della loro prima casa in centro storico. Si sarebbe potuto sponsorizzare l’accordo tra Unicredit e Regione Sicilia – scrive la Sgarlata – per coprire tutte le somme relative agli interessi passivi per il recupero di case nel centro storico. Si sarebbe potuta avanzare la proposta concernente le cooperative edilizie che usufruiscono dei contributi regionali (139 mila euro) per il recupero o l’acquisizione di case nel centro storico allo scopo di rimodularle in appartamenti più comodi e funzionali. Per non parlare del tanto atteso piano particolareggiato – sottolinea la rappresentante del Pd – fermo ancora alla Regione e che i cittadini attendono con ansia. Si poteva non fare espandere la città in periferia ma ricostruire e recuperare il centro già esistente. Non servirà riqualificare via Roma con lo scopo di portare i ragusani in centro a passeggiare. Bisognava portare i ragusani in centro – conclude la delegata del quartiere Centro del Pd – per viverci e poi permettere loro di godersi via Roma e le vie limitrofe”.

Campagna Avis Estate 2012 per la donazione del sangue

Con l’arrivo dell’estate si registrano una serie di condizioni che determinano storicamente in tutto il paese un allentamento della tensione sulle donazioni del sangue, il cui bisogno però resta perfettamente inalterato se non accresciuto. Pertanto, l’impegno dell’associazione Volontari del sangue è finalizzato a coinvolgere i donatori con l’obiettivo di ripetere almeno la performance del 2011 che nella provincia iblea, nei mesi di luglio e agosto, ha registrato un numero di donazioni pari a 4.754 che hanno soddisfatto tutte le esigenze. Anche quest’anno l’Avis provinciale di Ragusa insieme a tutta la rete associativa del territorio e grazie alla disponibilità dei media e di altre organizzazioni quali il Centro Commerciale Le Masserie, e molti esercizi commerciali, si propone di tenere alta l’attenzione sull’importanza e sul costante bisogno di sangue e plasma, con una apposita campagna di sensibilizzazione. In questa chiave l’Avis provinciale di Ragusa, si è impegnata per la realizzazione di una campagna promozionale coordinata ed unitaria, con l’utilizzo di strumenti che veicolino medesimi supporti visivi e parole. L’obiettivo è quello di permettere alla comunità, attraverso immagini, slogan e loghi, il riconoscimento di una unica appartenenza associativa, visibile, chiara e univoca nel messaggio.

Il Movimento Città di Ragusa propone modifica al regolamento servizi

I consiglieri del Movimento Città, gli avv. Platania e Criscione, hanno presentato una proposta di modifica delle modalità di partecipazione economica nell’erogazione dei servizi sociosanitari a persone con handicap permanente grave e a soggetti ultra sessantacinquenni non autosufficienti. La proposta di modifica prende spunto da recenti sentenze del Tar del Veneto che si è già pronunciato a favore dell’annullamento del regolamento del Comune di Verona e del Comune di Vicenza in materia di “erogazione di interventi economici integrativi per il ricovero di anziani presso strutture protette”. “Nello stabilire i costi a carico del soggetto disabile o non autosufficiente per l’erogazione dei servizi sociosanitari, quali le rette per le case di cura, l’assistenza domiciliare, l’aiuto domestico, – scrive il Movimento Città – tali regolamenti prevedevano come parametro di riferimento il reddito Isee di tutto il nucleo familiare e non solo del soggetto assistito, cosicché il Comune pretendeva di prendere visione del reddito non solo del soggetto beneficiario, ma anche del marito, dei figli, dei mariti e delle mogli di questi ultimi e dei nipoti, sulla base del quale reddito – sottolinea il Movimento Città – l’amministrazione comunale di Ragusa decideva il contributo economico a carico della famiglia. Analoga previsione è attualmente contenuta nel regolamento del Comune di Ragusa per cui l’intero nucleo familiare, fino alla 4a generazione, è chiamato a rispondere “economicamente” dell’anziano o disabile, a vantaggio della amministrazione che, così operando, sostanzialmente finisce per ribaltare sul nucleo familiare gran parte dell’onere di assistenza – scrive ancora Città -. Il Tar del Veneto, e poi altri tribunali amministrativi, hanno però sancito che detta previsione è da ritenersi del tutto nulla poiché “al fine di determinare la contribuzione a carico dell’assistito, dev’essere evidenziata esclusivamente la sua situazione economica, e non quella del nucleo familiare”, conclude Città. Platania e Criscione sottolineano che “l’attuale previsione normativa non risulta conforme ai principi giuridici, morali ed etici ormai ampiamente condivisi dalla giurisprudenza, contrastando con norme di immediata applicabilità”.

Crea un finto profilo facebook per vendicarsi del suo ex, denunciata sedicenne di Vittoria

Dieci pattuglie sono state impiegate mercoledì, su disposizione della Questura, nei servizi straordinari di prevenzione su tutto il territorio di Vittoria. Numerosi i controlli ai veicoli ed alle persone, ed altrettanto numerose le infrazioni al codice della strada che sono state rilevate. Preoccupante il numero di veicoli in circolazione sprovvisti della regolare copertura assicurativa, solo nel corso della mattina ne sono stati sequestrati cinque per questo motivo. Dieci le persone denunciate a vario titolo. Una ragazzina di sedici anni, al termine di laboriose indagini condotte in collaborazione con la Polizia postale di Ragusa, è stata denunciata per il reato di sostituzione di persona. Le risultanze d’indagine hanno permesso di accertare che la minorenne si recava di tanto in tanto a casa di un’amica e approfittando della possibilità di connessione wireless, su internet aveva creato un profilo su facebook al precedente fidanzatino, ignaro della cosa, per vendicarsi di essere stata lasciata. La denuncia del ragazzo ha fatto scattare le indagini, particolarmente difficili poiché la ragazzina non si collegava dalla linea telefonica di casa propria, ma da quella della amica sfruttando la connessione non bloccata da alcuna password. E’ stata denunciata alla Procura per i minorenni di Catania per il reato di sostituzione di persona. Le altre persone sono state denunciate perché coinvolte in due distinti episodi relativi a liti avvenute in ambito familiare che sono degenerate in minacce, ingiurie e lesioni personali che grazie al tempestivo intervento della polizia non hanno avuto effetti degenerativi più gravi.

PIANI COSTRUTTIVI A RAGUSA SCANDALO A CIELO APERTO

In merito ad alcune dichiarazioni di stampa inerenti i Peep a Ragusa, il coordinatore provinciale di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, ha ricordato in un comunicato stampa gli atti da lui compiuti in Consiglio Comunale a Ragusa e nell’attività politica. “Leggo che, finalmente – ha scritto Iacono nel comunicato -, una persona tra l’altro autorevole nel settore come il Presidente FIMAA, Gianni Gulino, ammette che ‘i peep hanno rovinato il mercato’ e vorrei – ha scritto Iacono nel comunicato stampa – ulteriormente fare chiarezza ribadendo concetti già espressi anche attraverso innumerevoli atti Consiliari”. Continua Iacono: “a Ragusa non vi è stato alcun piano Peep ma solo una delimitazione spropositata di aree destinate, “teoricamente”, ad edilizia economica e popolare e “praticamente” – ha scritto ancora Iacono – a speculazioni. Il Comune non approntò un piano Peep che era l’atto corretto ed avrebbe consentito una seria pianificazione del territorio con una idea di sviluppo urbanistico organico e con la evidenziazione precisa dei costi e delle infrastrutture da prevedere. Il Comune non determinò alcun fabbisogno abitativo come peraltro stabiliva la L.R. 71/78. A Ragusa si è assistito e si assiste ad uno scandalo a cielo aperto con i cartelli “vendesi” (bisognerebbe aggiungere “disperatamente”) apposti a caratteri cubitali in tutti i programmi costruttivi. Ci si chiede – continua Iacono -: ma i programmi costruttivi prima di essere finanziati (con ingenti risorse pubbliche) non avrebbero già dovuto avere i “richiedenti” bisognosi delle abitazioni? Il Comune allora mi rispose che non c’era bisogno di determinare il fabbisogno perchè quella enorme area avrebbe fatto fronte alle tantissime richieste che “a loro risultavano”. Non determinarono l’esatto fabbisogno – ha scritto ancora Iacono nel comunicato stampa – mentre la legge imponeva la determinazione del fabbisogno nell’arco di 10 anni e di questo fabbisogno le aree scelte non dovevano superarne il 70% e proprio per non alterare gli equilibri economici della comunità. Il sottoscritto aveva già allora paventato i danni derivanti dalle scelte scellerate dell’amministrazione Di Pasquale e i fatti – continua Iacono -, purtroppo, hanno dimostrato che il patrimonio abitativo complessivo si è svalutato del 30%, che il centro storico si è spopolato e che le risorse pubbliche sono servite ai pochi a svantaggio di tutti!”

IL RUOLO DI CUSTODE GIUDIZIARIO E PROFESSIONISTA DELEGATO NELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI

Definire le linee guida per un perfetto espletamento dell’incarico di custode giudiziario e professionista delegato nelle esecuzioni immobiliari. E’ questo l’obiettivo che la commissione di studio “Incarichi giudiziari” dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione dei Tribunali di Ragusa e Modica, nell’ambito dell’attività di studio dei problemi che si riscontrano nello svolgimento della professione, ha prefissato di seguire e adesso intende aggiornare. “Abbiamo sentito il dovere – chiariscono i componenti della commissione – di coinvolgere tutte le figure interessate a migliorare la propria prestazione. Siamo fermamente convinti che un buon professionista abbia il dovere di migliorare le proprie competenze e metterle a vantaggio della collettività. Siamo altresì consapevoli – dicono ancora i componenti della commissione – che la crescita personale si ottenga attraverso lo scambio di informazioni tra i soggetti interessati”. Ecco perché con il diretto coinvolgimento dell’Ordine, presieduto da Daniele Manenti, anche per il 2012 è stato organizzato, a Villa Di Pasquale a Ragusa, giovedì 28 giugno, a partire dalle 15,30 e sino alle 19,30, il terzo corso specialistico per l’attività di custode giudiziario e professionista, delegato nelle esecuzioni immobiliari. Il corso contempla la partecipazione degli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, oltre alla presenza degli iscritti agli Ordini degli avvocati di Ragusa e Modica, e dei notai. Dopo i saluti del presidente Manenti e l’introduzione di Claudio Castilletti, presidente della commissione di studio “Incarichi giudiziari” dell’Ordine, il primo intervento sarà curato da Concetta Marino, associato di Diritto processuale civile alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania, che parlerà de “La custodia nell’espropriazione immobiliare”. Quindi Giuseppe Buscema, componente della commissione di studio “Incarichi giudiziari”, si occuperà delle “Utilità per i professionisti delegati: il software gratuito per i compensi per il custode”. Quindi Gianluca Montanini, amministratore delegato di Aste giudiziarie in linea Spa, si soffermerà su “I servizi on line di Astegiudiziarie.it”. La seconda parte del pomeriggio sarà caratterizzata da una tavola rotonda avente per tema “Prassi dei tribunali di Ragusa e Modica per la gestione delle deleghe nelle procedure esecutive immobiliari”. Francesco Chiavegatti, giudice dell’Esecuzione al Tribunale di Modica, e Claudio Maggioni, giudice dell’Esecuzione al Tribunale di Ragusa, risponderanno ai quesiti posti dai professionisti riguardo la custodia e liberazione dell’immobile in generale, la vendita in generale, la prassi nella gestione delle deleghe. A trarre le conclusioni dell’incontro sarà Giovanna Scifo, componente della commissione di studio “Incarichi giudiziari” dell’Ordine.

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