Venerdì 25 maggio alle 16 a Vittoria, in Contrada Alcerito, si svolgerà la cerimonia di consegna di un contributo economico da parte di UniCredit alla cooperativa sociale Alfa onlus. La cooperativa sociale Alfa gestisce un bene confiscato alla mafia, composto da un caseggiato di circa 400 metri quadri e da due ettari di terreno, che è stato affidato, in comodato d’uso, dal Comune di Vittoria nell’anno 2005. Il contributo della banca è finalizzato alla realizzazione di opere di manutenzione dell’immobile dove da sei anni viene gestito un progetto di comunità alloggio per minori a rischio di disagio e di devianza. Alla cerimonia saranno presenti Giuseppe Caruso, direttore dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Giambattista Cascone, Responsabile Area commerciale Ragusa di UniCredit e Marcello Ingrao, presidente della cooperativa sociale Alfa onlus.
Nuove tariffe per i tassametri a Ragusa. Il sindacato provinciale Taxi a confronto con l’Amministrazione
Incontro nella sede dell’Ufficio tributi di Ragusa tra i rappresentanti delle associazioni di categoria che si occupano del servizio taxi, l’assessore comunale ai Trasporti, Michele Tasca, e il comandante della Polizia municipale di Ragusa, Rosario Spata. Sono stati definiti i dettagli, le modalità e le tariffe da inserire nei dispositivi chiamati tassametri, che dovranno essere installati a bordo dei veicoli con licenza taxi ed operanti sul territorio del Comune di Ragusa. All’incontro era presente Luciano Giannone, presidente del sindacato provinciale Taxi, aderente a Confcommercio. La proposta presentata dall’Amministrazione, in linea di massima, prevede un costo al km per i servizi extraurbani di circa 1 euro al km, con uno scatto fisso alla chiamata, e con 4 tratte a prezzo fisso che dovrebbero essere: da Marina di Ragusa a Ragusa centro/Ibla, da Ragusa Centro al nuovo ospedale di Puntarazzi, da Ragusa Ibla a Ragusa Centro e dalla stazione bus di via Zama al quadrilatero del centro storico di Ragusa. “Per quest’ultima tratta – afferma Giannone – l’Amministrazione comunale ci ha chiesto di applicare una tariffa fissa particolarmente bassa per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico considerata anche la prossima apertura di parcheggi sotterranei e la nuova viabilità che prenderà forma sulla centrale via Roma. Abbiamo accolto in pieno la proposta dell’Amministrazione – ha detto ancora Giannone – che, dopo un’ulteriore concertazione, sarà presentata in consiglio comunale. Subito dopo conosceremo la data di entrata in vigore della stessa”.
Il maresciallo Tuzza va in congedo
Dopo 32 anni di servizio nel Corpo delle Capitanerie di Porto, il primo maresciallo luogotenente Giuseppe Tuzza, 48 anni di Francoforte termina la propria attività lavorativa e si congeda dal servizio. Arruolato nel 1980 Tuzza ha svolto la prima parte della sua carriera come comandante della Motovedetta Cp 6017 e, successivamente, dall’ottobre 1991 all’ottobre 1992, come comandante dell’allora Ufficio locale di Pozzallo.
L’Ars approva la legge sui forestali e operatori antincendio
La legge che garantisce continuità lavorativa ai forestali e agli operatori antincendio della Sicilia è stata approvata dall’Assemblea regionale siciliana. “Si tratta di un’importante risposta – dichiara l’on. Riccardo Minardo – per questa categoria di lavoratori, per la quale si è trovata la copertura finanziaria per il pagamento degli stipendi e a sostegno dell’occupazione”.
MICHELE COLOMBO SEGRETARIO SINDACO OFFRESI COME TUTTOFARE
E’ quel ragazzotto dalla faccia tonda, modicano, che segue e precede il sindaco e ne organizza i movimenti. Da anni è il segretario privato di Nello Dipasquale, però lo paghiamo tutti noi: pagato bene, più di un dipendente con 30 anni di carriera. Michele Colombo che fra l’altro sovrintende a tutte le iniziative di Territorio – assolvendo alla funzione gravosa di buttafuori – per contratto deve firmare ingresso e uscita dal Comune prima di entrare nel gabinetto del sindaco dove sostiene Dipasquale in tutte le necessità. Mercoledì mattina abbiamo capito che la crisi ha toccato anche il Palazzo. Il Colombo era piazzato nel balcone della sede della lista Dipasquale sindaco, in viale Tenente Lena, a smontare faretti, a sgombrare i locali. Ottimizzazione delle risorse umane: noi ragusani paghiamo, e il sindaco, per le sue faccende private (un trasloco) risparmia in mano d’opera. Geniale: suggeriamo per dare il senso compiuto della crisi, di collettivizzare la figura di questo duttile tuttofare.
Come trovare lavoro in tempi di crisi Le Acli provinciali indicano la strada soprattutto ai più giovani
Autoimpiego e prestito d’onore, voucher Loa e modalità di accesso al credito. Sono gli strumenti per creare lavoro. In una fase storica in cui lavoro non ce n’è. Sono stati i temi pregnanti del seminario promosso, nella sede provinciale, dalla presidenza delle Acli in collaborazione con l’Enaip. L’iniziativa fa parte di un percorso di azioni di promozione di politiche attive del lavoro. E’ stato il presidente provinciale delle Acli, Rosario Cavallo, introducendo l’appuntamento, a sottolineare l’obiettivo dell’iniziativa: rivolgersi soprattutto ai giovani, formando ed informando sul delicato tema dell’autoimpiego in relazione alle differenti possibilità di accesso al credito, a livello regionale, nazionale e comunitario. Non è un caso che il seminario si rivolga agli studenti del V anno dell’istituto magistrale statale “Giambattista Vico” e dell’Ipsia “G. Ferraris”, entrambi di Ragusa. E’ stata la responsabile Formazione e cultura delle Acli, Simona Licitra, a soffermarsi nel suo intervento sulle specificità dell’attuale situazione di crisi che investe in maniera pesante anche la provincia iblea. “In una fase di scoramento e perdita di certezze – ha detto – diventa quanto mai importante, per una associazione come la nostra, lanciare un segnale di fiducia”.
La visita del ministro tunisino Calabrese: “Continuano le scelte dannose di Dipasquale per l’economia ragusana”
“Davvero incredibile questo sindaco. Le sue scelte economiche, ancorché opinabili, rischiano di procurare un grave danno alla nostra città, di fare terra bruciata tutt’attorno, di assestare dei colpi mortali da cui Ragusa rischia di non riprendersi più”. E’ questo il commento del segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, dopo la visita del ministro tunisino Ben Salem. “Non contento di aver drogato, forse irrimediabilmente il mercato immobiliare, favorendo la costruzione di centinaia e centinaia di alloggi che, oltre a deturpare l’ambiente della periferia cittadina e a svuotare il centro storico, hanno creato delle turbe nella compravendita di case; non contento di aver danneggiato l’attività degli esercenti nelle aree un tempo privilegiate della nostra città (piazza S. Giovanni, via Roma, via Rapisardi, corso XXV aprile) con una programmazione poco attenta mirata alla realizzazione di opere pubbliche (vedi soprattutto i parcheggi sotterranei) di cui, purtroppo, ancora oggi nessuno sta percependo la valenza; non contento di altre iniziative, come il mercato degli agricoltori, che sono durati dall’alba al tramonto – scrive Calabrese -, privi di qualsiasi prospettiva ancorata al futuro, fornendo, quel che è peggio, vane illusioni agli operatori del settore; non contento di continuare a vestire i panni di “capopopolo” che, come in occasione della mancata visita a Ragusa dell’assessore D’Antrassi, hanno finito con il determinare, da parte del sindaco, un atteggiamento irrispettoso e poco confacente, dal punto di vista istituzionale, nei confronti di un alto dirigente regionale; non contento di tutto ciò aggiunge il segretario cittadino del Pd – il sindaco, sempre più nervoso negli ultimi tempi, non ha trovato niente di meglio se non lasciare passare il messaggio, in barba a qualsiasi ragionevolezza di carattere economico, che per i nostri imprenditori è bene andare ad investire in Tunisia. Ora se il sindaco, per motivi propri, conosce bene la realtà tunisina, questo non può essere che un vantaggio per quanto riguarda l’arricchimento delle sue esperienze personali. Ma da qui – precisa Calabrese – ad utilizzare questo collegamento per favorire dubbie missioni di internazionalizzazione, nei confronti di un Paese che è più povero del nostro e che avrebbe tutti i vantaggi nell’instaurare rapporti di scambi commerciali con l’area iblea, ce ne corre. Un esempio sembra calzante a questo proposito. L’accordo Ue-Marocco è stato osteggiato da tutti – spiega il capogruppo del Pd – perché ha creato condizioni sfavorevoli che, ancora oggi, i nostri produttori stanno maledicendo. La stessa cosa rischierebbe di accadere, in piccolo, se questa intesa tunisina-ragusana si andasse a concretizzare, dando vita ad un rapporto economico che avrebbe senso soltanto da una parte e che, alla lunga, per non dire quasi subito, finirebbe con il mettere al tappeto le nostre imprese incapaci di competere con la realtà nordafricana in quanto a costi di materie prime e manodopera. Se il sindaco – conclude Calabrese – vuole giocare a fare in piccolo il ministro degli Esteri, si accomodi pure. Ma lasci perdere l’economia”.
La morte di Emanuele Speranza, sopralluogo nel luogo dell’incidente
Eseguito il sopralluogo in via Archimede teatro lo scorso giovedì sera dell’incidente stradale in cui ha perso la vita Emanuele Speranza, 22 anni. Per la morte del ragazzo al momento non ci sono indagati anche se il Pm Monica Monego ha aperto un fascicolo affidando anche una perizia tecnica all’ingegnere Roberto Piccitto per verificare lo stato dei luoghi. Oltre al tecnico erano presenti al sopralluogo l’avvocato Valerio Palumbo, nominato dalla famiglia Speranza, ed i rappresentati della Polizia municipale e dei Vigili del fuoco. Quest’ultimi hanno anche fornito l’autogru per ispezionare il palo della pubblica illuminazione, investito dal centauro, da cui è caduta sulla sede stradale la plafoniera, senza colpire Speranza. Appena due pali più in alto manca un’altra plafoniera. Nei prossimi giorni il consulente tecnico d’ufficio nominato dalla Procura esaminerà anche la moto Atlantis, un cinquantino prodotto dalla Derby, su cui viaggiava il ragazzo deceduto. Da quanto emerso dai rilievi l’impatto della moto contro il palo è stato frutto di una serie di circostanze negative. E’ probabile che Speranza, per evitare la presenza di due tombini che si trovano sulla sede stradale, si sia spostato sulla destra costeggiando il marciapiede quando, all’altezza dell’Unicredit, è andato a sbattere contro il palo della pubblica illuminazione con la testa. Il giovane non ha sterzato violentemente ma è andato ad urtare con violenza contro il palo e, nonostante indossasse il casco di protezione, ha subito un terribile trauma cranico e la frattura dello omero, tanto da giungere cadavere in ospedale.
SANTA CROCE, BARONE PRESENTA IL RICORSO
Il ricorso al Tar è stato depositato mercoledì. Il legale del candidato sindaco di Santa Croce Giovanni Barone, Alessia Giorgianni, chiede il riconteggio delle schede e la verifica in maniera dettagliata di quelle nulle. Una vitttoria elettorale sfumata all’ultima sezione per soli tre voti di scarto: 1222 i voti per Barone candidato della lista “Noi Ci crediamo”, 1225 per Franca Iurato, della lista “Il paese che vogliamo”. La lista “Noi Ci crediamo” ha ottenuto 1360 voti di preferenza contro i 1338 della lista civica “Il paese che vogliamo”. Vogliamo avere la certezza di quanto è accaduto all’interno dei seggi durante le ore frenetiche dello spoglio – ha detto in conferenza stampa, il candidato Barone – in alcune sezioni, ad esempio, sono stati utilizzati metodi non conformi. Chiedo, altresì, alla lista antagonista e al sindaco Franca Iurato, di non resistere dinanzi ai giudici del tribunale amministrativo regionale per agevolare il lavoro dei magistrati”. Intanto, martedì sera, si è svolta la prima seduta del consiglio comunale con la nomima del presidente e del vice. Maria Zisa, espressione del Pd, ha ottenuto 9 preferenze, 5 le schede bianche. Il vice è Guglielmo Fidone, del movimento degli agricoltori, con 10 voti di preferenza. Per i gruppi di minoranza la vice presidenza doveva essere espressione della cosidetta opposizione che, numericamente, rappresenta la prima lista in paese con 1360 voti di preferenza. “Prendiamo atto che la maggioranza a parole chiede la nostra collaborazione – ha detto il consigliere Gaetano Pernice – ma nei fatti ha preferito nominare un proprio rappresentante alla vice presidenza del consiglio. Un dato politico che ci deve fare riflettere”.
Percorsi di Legalità, incontro con Luciano Mirone, giornalista di Repubblica
Giovedì 24 maggio 2012, alle ore 10, nell’ambito dei Percorsi di Legalità 2012, nell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Vittoria avrà luogo un incontro con , giornalista di Repubblica, sul tema: “Giornalisti e giornalismi contro la mafia”. Sempre giovedì, alle ore 21, al Teatro Comunale di Vittoria, sempre il giornalista Luciano Mirone interpreterà un suo monologo dal titolo “Uno scandalo italiano: la storia di Cosimo Cristina, il giornalista suicidato da Cosa Nostra”. L’ingresso è gratuito.
Svaligiano una barca a Scoglitti, due tunisini arrestati a Palermo
Sono stati fermati al porto di Palermo, in procinto di imbarcarsi per la Tunisia. Per loro, però, il viaggio si è concluso al carcere dell’Ucciardone, a Palermo. Si tratta di due fratelli tunisini, che vivevano a Randello. Sono ritenuti responsabili del furto di attrezzatura elettronica, per un valore di 40.000 euro, da un’imbarcazione ormeggiata al porto di Scoglitti. Il furto era avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 aprile. I due, che avevano lasciato la provincia di Ragusa, sono stati rintracciati, come detto, al porto di Palermo, a bordo di un autocarro. Lì gli uomini della Capitaneria di Porto hanno rinvenuto, oltre agli apparati elettronici ed alle dotazioni rubate dal peschereccio (radar, blue bo, ricetrasmettitore Vhf bussola magnetica), anche duemila euro in contanti, uno scooter e del mobilio da arredamento. Si trattava di merce rubata. Gli esiti dell’operazione sono stati illustrati mercoledì mattina, in conferenza stampa, nei locali della Capitaneria di Porto di Pozzallo. Il Contrammiraglio Domenico De Michele, direttore marittimo della Sicilia orientale, ha espresso viva soddisfazione, complimentandosi con il Capitano di Fregata Andrea Tassara e con tutto il personale coinvolto nell’operazione
LAVORO
Offerta lavoro, avviso del sindaco. Cedesi, anche in orario d’ufficio, prestante segretario per piccoli lavoretti manuali. Nessun compenso, servizio già abbondantemente pagato dalla comunità.
Le nuove sfide dell’abitare Meeting di aggiornamento dell’Ordine degli architetti
All’appuntamento di aggiornamento hanno partecipato Salvatore Belfiore, l’architetto Laura Calvagna e Filippo Colonna che, ciascuno per le proprie competenze, hanno illustrato le peculiarità di tendenze e stili moderne che si aggiornano sulla base dei confronti tra tecnici oltre che, venendo incontro alle richieste di mercato. “Il nostro Ordine – afferma
– cerca di fornire una risposta puntuale alle necessità dei propri iscritti anche con questi appuntamenti che puntano ad accrescere le competenze di professionisti che si danno da fare per garantire la resa migliore nel contesto della propria attività”.
Sradicano pezzi di serra, arrestati tre vittoriesi
E’ stata una telefonata al 112 a mettere i carabinieri nelle condizioni di arrestare tre persone, tutte di Vittoria, che avevano sradicato pezzi di un impianto serricolo. Massimo, Devis e Vincenzo D’Angelo, di 35, 28 e 25 anni, sono stati posti ai domiciliari. Sono stati sorpresi mentre, con una grossa catena ancorata ad un autocarro, sradicavano pezzi di serra in ferro e li caricavano sul mezzo.
LA CITTA’ DI RAGUSA DIMENTICA LA STRAGE, MA I GIOVANI NO
Se la Città di Ragusa “dimentica” la strage di Punta Raisi di 20 anni fa, per fortuna i Ragusani, soprattutto i ragazzi, fanno memoria di quel tragico evento. Nessuna cerimonia promossa, nel capoluogo, dalle Istituzioni né un comunicato né tantomeno un evento che mettesse insieme la cittadinanza per ricordare l’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della moglie, Francesca Morvillo, e degli agenti della scorta. Per fortuna, però, tanta gente non l’ha dimenticato. E i ragazzi che 20 anni fa non c’erano o che erano piccolissimi, hanno dato una “lezione” ai più grandi. Ragazzi ed educatori si sono fermati, martedì sera, per commemorare i vent’anni dalla strage. E’ accaduto nel cortile dell’Oratorio salesiano. “All’oratorio spiegano gli animatori – il giocare e lo stare insieme non sono fini a se stessi: ogni cosa ha un senso, ogni attività una direzione e un obiettivo. Cosi è stato per il progetto torneo delle piazzette: una sfida educativa nell’andare a raccogliere giovani all’interno dei loro consueti luoghi di ritrovo (bar, piazzette, sale giochi) per fare loro riscoprire un modo diverso di stare insieme”. La memoria dei tragici fatti di 20 anni fa è stato uno di questi momenti “formativi”. “Nell’esempio dei giudici antimafia – proseguono ancora gli animatori – si è voluto, in questo mese di torneo, stimolare i ragazzi a pensieri positivi, come la legalità, il rispetto concreto di persone e ambienti e anche alla consapevolezza che ci sono modi costruttivi di stare insieme come l’Oratorio”. Anche il Minimondiale ha ricordato quanto avvenuto il 23 maggio del 1992.
PROGRAMMAZIONE CINE LUMIERE
Da venerdì 25 a domenica 27 maggio è in proiezione al Cinema Lumiere di Ragusa, , un film con la regia di Gianni Amelio con Maya Sansa, Jacques Gamblin, Denis Podalydès, Catherine Sola. Orari proiezioni: 18.30; 20,15 e 22.00. Lunedì 28 e Martedì 29 Maggio: sala riservata/ chiusura.
CHIARAMONTE, ASSEGNATE LE DELEGHE ASSESSORIALI
Il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, ha assegnato le deleghe agli assessori. Ha nominato vice sindaco la dott.ssa Laura Turcis che si occuperà anche di Personale, Pubblica Istruzione, Attività culturali, Tradizioni e identità. Al rag. Salvatore Vargetto, il sindaco Fornaro ha conferito, invece, le deleghe al Bilancio, Servizi Tributari e Gestione delle entrate, Servizi Sociali, Sviluppo Economico e Commercio. Ad Alessandro Cascone sono toccati, invece, lo Sport, l’Edilizia sportiva, Spettacolo e Protezione Civile. Luciana Scollo è stata delegata dal primo cittadino a curare le Pari Opportunità, le Politiche di solidarietà e inclusione sociale, le Politiche rurali, Mercati e marketing territoriale, nonché le Politiche giovanili. Il Sindaco Vito Fornaro ha trattenuto a sé i Lavori Pubblici, l’Urbanistica, l’Agricoltura e il Turismo. La Giunta comunale ha già tenuto la sua prima riunione affrontando i primi impegni.
RACCOLTI FONDI IN FAVORE DELL’ANTONIANO ONLUS PER UN CENTRO DI ACCOGLIENZA
Una serata in musica ma soprattutto un momento per ricordare Cristina Guastella, la giovane ragusana che è scomparsa meno di un anno fa a seguito di un incidente stradale. Domenica sera, all’auditorium della Scuola Regionale dello Sport di Sicilia, si è svolta con grande successo la prima edizione del Festival Canoro Premio Cristina Guastella che è stato organizzato dalla famiglia della giovane ragusana e che ha visto la partecipazione di ben 24 concorrenti, provenienti dalla Sicilia e perfino da Reggio Calabria. I concorrenti, arrivati al festival dopo una selezione, hanno partecipato all’interno di tre categorie. La prima, tra gli 8 e i 10 anni, è stata vinta da Andrea Leonardi di 8 anni da Acireale (Catania), al secondo posto Roberta Cassarino di 9 anni da Comiso, al terzo posto Bianca Poidomani di 8 anni da Ragusa. La seconda categoria, dedicata ai ragazzi dagli 11 ai 13 anni, è stata vinta da Alessia Pallavicino di 11 anni da Donnalucata, al secondo posto Arianna Trunfio di 11 anni da Pellaro (Reggio Calabria), al terzo posto Miriam Scatà di 11 anni da Ragusa. La terza categoria, dedicata ai ragazzi dai 14 ai 16 anni, è stata vinta da Giulia Casamichele di 15 anni da Ragusa, al secondo posto Flavia Gravè di 16 anni da Ragusa e al terzo posto Simona Gubernale di 15 anni da Ragusa. Sul palco si sono esibiti i componenti del Coro Mariele Ventre di Ragusa, diretto dalla maestra Giovanna Guastella, zia della giovane Cristina che proprio in quel coro ha iniziato la sua breve carriera da cantante. Hanno partecipato anche i “Music Angels”, formazione composta dai coristi più grandi del coro Ventre. Raccolti quasi 300 euro andati in beneficenza per contribuire a creare una casa di accoglienza.
GLI SCRITTORI CONQUISTANO RAGUSA
Si terrà dal 24 al 27 maggio la terza edizione di “A tutto volume”. La manifestazione prende il via con un testimone di grande attualità: giovedì 24 maggio alla chiesa della Badia di Ragusa, Gian Antonio Stella racconta, con un’impressionante sequenza di fotografie inedite, lo scempio del patrimonio italiano e la volgarità che lo accompagna. Tema dell’incontro “L’assalto alle bellezze d’Italia”, sottotitolo del suo libro “Vandali” pubblicato da Rizzoli, di cui vengono ulteriormente sviluppate e moltiplicate le denunce. Il giornalista e scrittore dialoga con Roberto Ippolito, direttore scientifico del festival, che per il terzo anno consecutivo porta a Ragusa le voci più importanti e diverse della cultura italiana. Stella è il primo dei protagonisti di spicco accolti a Ragusa. Infatti la rassegna prosegue con altri grandi nomi. Appuntamento successivo quello con Chiara Gamberale e, sempre per la narrativa, si alterneranno nei giorni seguenti Giuseppina Torregrossa, Ginevra Bompiani e Ben Pastor. Ma anche saggisti del calibro di Concita De Gregorio, Gianni Riotta e Stefano Rodotà. Nell’alternarsi di caratteristiche personali e contenuti, nella squadra dei romanzieri c’è Fabio Geda. E spiccano due favoriti del Premio Strega: Emanuele Trevi e Davide Enia. Nella triste coincidenza dell’uccisione del magistrato Giovanni Falcone, Giuseppe Ayala dialogherà con Andrea Vianello. I piaceri della gola verranno raccontati da Rocco Moliterni e Bruno Gambacorta che converserà con Carlo Ottaviano. E poi, altri protagonisti nei rispettivi campi: Michele Mirabella, Ferdinando Scianna, Marco Cobianchi, Elio Veltri, Francesco Paola, Riccardo Staglianò, Valerio Rossi Albertini, Mauro Covacich e Dario Salvatori. Insomma, “A tutto volume”, ideato e realizzato da Alessandro Di Salvo per conto della Fondazione degli Archi, ha nel pluralismo il suo tratto distintivo. Pluralismo che pesca tra le firme più rilevanti dei libri della stagione in corso. Il programma definito da Roberto Ippolito, scrittore e giornalista economico, offre la più ampia varietà di spunti di riflessione. “Extra volume”, invece, svilupperà nuovamente anche le iniziative spontanee: un modo per valorizzare i contributi originali del territorio ibleo.
NELLO DIPASQUALE, SENZA VERGOGNA
La candidatura è fluttuante, sale e scende come il vento di questi giorni. La città è piena di commentatori: “Se ne va, se ne va. Ma chissà se i ragusani lo votano come prima?” Non si sbilancia il cittadino medio, solo una smorfia desolata per la città distrutta fa trapelare il dissenso con quel tanto di disgusto che proprio Dipasquale vuole eccitare a suo favore. I ragusani vedono quel che c’è: pietosi maquillage sul centro storico, lavori semipubblici inutili – come i parcheggi -, campagna regalata ai costruttori, e ‘sto sindaco che colmo di furore grida contro la politica dimentico di se stesso. E’ una scommessa, la sua, che punta sulla cattiva memoria del prossimo che dovrebbe ubriacarsi di finta novità. Lo stato di eccitazione permanente, però, fa male a Nello Dipasquale: non regge il ritmo fra calcolo e parola, non riesce a incardinare la logica del pensiero con la realtà circostante e così scascia. Ieri in occasione dell’inaugurazione della raccolta Cappello voleva, a modo suo, salutare il Presidente Franco Antoci che gli stava seduto accanto e ha esclamato: “Noi non ci siamo mai vergognati di Antoci!”. E che era un ex galeotto, il Jean Valjean dei Miserabili, un mostro pentito? Franco Antoci è diventato cereo in volto, solo un leggero tremito del capo e l’intera sala che mormorava: “Forse ad Antoci sarà capitato di vergognarsi del sindaco!”. Neanche un saluto dignitoso riesce a formulare: la normalità della cortesia, le buone maniere, lo irritano. La sua mente non ha la morbidezza necessaria per i rapporti disinteressati e così un termine come vergogna – roba dell’anima – si pasticcia e si assimila a chissà quale altro vocabolo adatto alla circostanza dei saluti e dei ringraziamenti che da qualche parte avrà sentito e che in quel momento non trovava. Aveva il cervello occupato dal suo Hal Io calcolatore: Zambuto 75, Grillo esplode, Zamparini trascina il popolo, i ragusani sono con me… Antoci era solo il passato, ed è vero che Dipasquale del passato non ha vergogna, lo cancella. Ha cancellato Alfredo Gurrieri, Mimmo Arezzo, Innocenzo Leontini, Angelino Alfano. Con Nino Minardo è più prudente – d’altronde conosciamo il suo debole verso i ricchi che gli incutono un timore reverenziale e un’ansia emulativa. A Minardo lo chiama spesso e gli dice che il futuro del Pdl ormai scassato è solo in queste liste civiche. Insomma ancora si raccomanda, puta caso i conti non diano la somma sperata: il 5 per cento su base regionale. Il 5 per cento: gli basta l’insufficienza per diventare deputato. Nel frattempo a corte è tutto un disperato luccichio. La stanza del sindaco gronda di buoni pasto donati ai poveri; Giovanni Cosentini si accarezza la pancia e sogna altra sostanza, quel potere illimitato che Dipasquale gli ha raccontato; solo la Migliore trasformata in democrista vorrebbe – vista l’aria – tornare socialista. Per il resto è il regno della Tim; assessori e consiglieri trascorrono gran parte della giornata nello scambio telefonico: “Com’è oggi? Ma che dici si candida? Ce la fa, sicuro? A mia pari che all’ultimo si ni pente”. L’esatta misura di questo bollettino quotidiano di imprevisti e probabilità l’ha resa felicemente Filippo Angelica: “Dipasquale sa qual è la situazione, ma non sa quale sia la soluzione”. Ci toccherà aspettare tre mesi. Una estate lunghissima e caldissima. Chissà se con queste ambasce avrà il tempo per dedicarsi alla pesca e alla Tunisia? Per tenere a bada il desiderio ha invitato il Ministro tunisino della pesca. Il Ministro ha trascorso due giorni deliziosi in compagnia del sindaco; c’aveva una faccia che sembrava Francesco Pannofino in Nero Wolfe quando sta per scoppiare. La Tunisia, però, ci è amica. A parte il Muos, i droni, lo scudo antimissilistico, siamo vicinissimi, e nonostante vogliamo fare la guerra con i Forconi perchè zucchine e carciofini d’oltre mare costano meno dei nostri, a Nello Dipasquale la patente di pesca gliela rinnovano e gli mantengono il posto barca. E’ un uomo apprezzato in tutto il Mediterraneo: Palermo ci ietta picca. Ma che fa, resta o se ne va? Ovunque vada, sempre senza vergogna.