La Guardia di Finanza ha sequestrato ad Ispica 3.157 bombole di gpl pronte per essere vendute in due depositi abusivi tenuti in tale spregio delle norme di sicurezza da essere definiti dalle fiamme gialle “bombe ad orologeria”. I due vecchi scantinati appartenevano ad un imprenditore del luogo che per il fisco aveva cessato da anni la propria attività e che tuttavia, senza scrupoli, continuava la vendita. Le bombole del valore commerciale di migliaia di euro sono state concentrate presso un deposito autorizzato. Il titolare dell’attività è stato denunciato alla procura di Modica per violazioni al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e per omessa denuncia di materie esplodenti.
LA PASSALACQUA VINCE IL JOB GATE NAPOLI
Grande prova della Passalacqua Spedizioni nei playoff che valgono la promozione in serie A1. Garauno dei quarti di finale ha visto le ragusane superare la Job Gate Napoli al termine di una partita assai dura. Nel catino del PalaMinardi ha giganteggiato Clarisse Machanguana che alla fine ha totalizzato una valutazione di 40. Risultato finale dopo una spettacolare partita: 63 a 51 per le ragusane. La squadra ha ora solo 48 ore di tempo per preparare garadue. Mercoledì sera si torna infatti in campo alle 20,30 al Pala Barbuto.
IL SOLE NELL’ANGOLO
Giovedì 3 alle 17 presso la sala conferenze della Provincia regionale in viale del fante a Ragusa, presentazione del libro di Giovannella Massari “Il sole nell’angolo” edito da Albatros.
VIOLENZA SESSUALE SERIALE: ARRESTATO LATITANTE RUMENO Vittime 10 donne ragusane
Domenica è stato arrestato il cittadino romeno George Mustafà di 25 anni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere perchè ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale, atti osceni, lesioni personali aggravate in danno di 10 giovani donne residenti a Ragusa. Le indagini sono state eseguite dalla sezione specializzata della Squadra Mobile di Ragusa, a fondamento della misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa Monica Monego, con il coordinamento del procuratore capo Carmelo Petralia. L’inchiesta è partita dall’esame di numerose denunce sporte dalle giovani donne, alcune delle quali minorenni. Il quadro investigativo ha presto acclarato un unico “modus operandi” messo in atto dall’anonimo aggressore, le cui caratteristiche fisico-somatiche presentavano numerosi punti di contatto” nei vari episodi tratteggiati delle singole vittime, quali il non profferire mai alcuna parola ed il determinarsi a seguire le vittime senza farsi notare, per poi coglierle di sorpresa bloccandole da dietro (dalle spalle) a palpeggiarle nelle parti intime. Il diffondersi degli episodi ha creato non poco allarme sociale. L’indagine mirata ad individuare il malvivente “seriale” è andata a buon fine. L’uomo è stato arrestato in Romania, dove era fuggito quando aveva sentito che il cerchio si stringeva intorno a lui. Attualmente si trova detenuto nella casa circondariale di Bucarest e sono in corso le procedure per ottenere la sua estradizione in Italia, dove sarà processato.
INCENDIATO CAPANNONE A CAVA D’ALIGA
Una struttura in acciaio è completamente collassata, distrutta dalle fiamme di un incendio che è scoppiato prima di mezzanotte, in un capannone adibito alla lavorazione al deposito di imballaggi per prodotti orticoli. L’azienda è situata in contrada Bruca, in territorio di Cava D’Aliga. I vigili del fuoco sono intervenuti alle 23.30 di domenica e sino alla mattina seguente, il loro intervento è proseguito con l’ausilio di autobotti per il rifornimento idrico. Dal momento che il capannone è stato completamente avvolto dalle fiamme, che hanno investito una superficie di 1300 metri quadrati, i pompieri hanno anche provveduto a mettere in sicurezza i confini di questa proprietà, con quelli di una vicina abitazione. La struttura in acciao era coperta con lamiera gregata e serviva alla lavorazione di materiali in legno e cartone.
RAGUSA, DIVIETO DI GIOCARE A PALLA IN PIAZZA SAN GIOVANNI LA DURA CRITICA DEI GIOVANI DEMOCRATICI
In relazione all’ordinanza comunale sul divieto di giocare a pallone sulla Piazza e sul Sagrato di San Giovanni a Ragusa, i Giovani Democratici del capoluogo ibleo sono intervenuti lamentando “la disattenzione del Sindaco Nello Dipasquale e dell’amministrazione della città nei confronti del centro storico”. “Quello che prima era il fulcro della vita della città – hanno scritto i Giovani Democratici in una nota inviata alla stampa -, ora è diventata la ombra di sé stessa in virtù della chiusura della Facoltà di Giurisprudenza e a seguito di una serie di mancate promesse, quali il mancato completamento di Piazza Poste in venti mesi (i lavori sono iniziati nel 2010) che hanno comportato la chiusura di Corso Italia, di cui peraltro era stata promessa la riapertura a marzo di quest’anno; in tutto questo non ha agevolato l’approvazione nello scorso anno del regolamento comunale che, nel prevedere incentivi per la ristrutturazione delle case nel centro storico, penalizza le giovani coppie a basso reddito e agevola cespiti di valore più alto e ha già causato la desertificazione del centro storico, passato da 13.500 a 3.500 abitanti scrivono i Giovani Democratici -. Quest’ordinanza – scrivono ancora i Giovani Democratici – s’inserisce dunque come un tassello nella già disastrosa politica di svuotamento del centro storico che si ripercuote a catena sul tessuto sociale ed economico”. “Nella speranza che l’amministrazione comunale – scrivono i Giovani Democratici – interpreti meglio il concetto di ‘sicurezza sociale’, o quanto meno motivi meglio l’ordinanza, magari revocandola del tutto, i Giovani Democratici cercano di dimostrarsi propositivi nei confronti dell’amministrazione stessa, avanzando la proposta che al fine di rivitalizzare un centro storico clinicamente morto, quanto meno sotto il profilo giovanile, e per permettere ai bambini di essere bambini anche al centro, incentivandoli a uscire a giocare fuori casa – si legge nella nota dei Giovani Democratici -, piuttosto che farli giocare davanti a una consolle, si potrebbe destinare ai più piccoli lo spazio verde situato dietro palazzo “Spadafora”, che non occorrerebbe nemmeno di tanti lavori, ma solo di una sistemata al verde – si legge ancora nella nota dei Giovani Democratici di Ragusa – e dell’installazione di giochi per bambini”.
MELODICA, INTRECCIO DI MUSICA E POESIA
Musica e poesia si sono tra loro intrecciate nel concerto di Melodica, la stagione organizzata da Comune e Provincia di Ragusa, con la direzione artistica della pianista Laura Nocchiero. Nell’auditorium della Camera di Commercio gli amanti della musica classica hanno trovato ad aspettarli una rara e preziosa serata musicale e letteraria allo stesso tempo, ispirata e ricca di colore. Protagonista Pablo Lentini Riva, chitarrista e scrittore, che ha dimostrato di essere un artista purosangue, un musicista innamorato della sua chitarra e un raffinato scrittore oltre che narratore con notevole presenza scenica. Dopo la consueta guida all’ascolto del maestro Dario Adamo, Riva ha eseguito il suo programma, dedicato principalmente alla musica spagnola. Durante la serata si è anche potuta ammirare la mostra fotografica “Vanitas” di Veronica Mecchia.
SANTA CROCE, FACILI ASSUNZIONI IN CAMPAGNA ELETTORALE? MANDARA’ SCRIVE AL PREFETTO CAGLIOSTRO
A pochi giorni dalle Amministrative del 6 e 7 maggio si infiamma il dibattito politico a Santa Croce Camerina. “In questo periodo si potrebbe esplicare la problematica legata al voto di scambio – denuncia Salvatore Mandarà, consigliere provinciale -. Si susseguono, infatti, voci riguardanti delle assunzioni che verranno effettuate dalla ditta Busso, impresa che gestisce il servizio di raccolta differenziata presso il Comune di Santa Croce”. Nella missiva inviata al prefetto Giovanna Cagliostro, Mandarà, chiede il rispetto delle regole e ne rimarca l’importanza in un periodo cruciale come quello della campagna elettorale. “Mi rivolgo al prefetto con una lettera aperta – dice Mandarà – per impedire che il cittadino sia costretto a scegliere il proprio rappresentante in cambio della promessa di un’assunzione – ha detto ancora Mandarà -, che secondo il mio punto di vista può essere slittata e rimandata a dopo le elezioni, quando la nuova giunta comunale si sarà insediata. La Sua voce autoritaria può impedire ciò e consentire la piena libertà di scelta al santacrocese che si accinge alle urne. Chiedo, dunque, un intervento immediato ed urgente per evitare ogni forma di illegalità legata a forme di assunzioni – ha detto ancora Salvatore Mandarà – che possano determinare degli illeciti su cui dovrà poi intervenire la Procura della Repubblica”
Non investire sull’aereoporto di Comiso significa tagliare le ali del futuro della provincia di Ragusa e non solo
L’associazione Orizzonte, alla luce del “continuo tergiversare da parte di questo governo circa l’Aereoporto di Comiso e le sue politiche infrastrutturali” ritiene opportuno lanciare un segnale di solidarietà nei confronti di chi, come l’onorevole Di Giacomo, questa battaglia l’ha condotta sin dall’inizio con passione e determinazione condividendone nel metodo e nel merito l’azione forte e decisa intrapresa: lo sciopero della fame. “Mentre prima c’era un governo padano-centrico e se ne comprendeva il motivo per cui gli interessi politici del governo precedente erano rivolti al nord, – continua la nota dell’associazione Orizzonte – adesso non se ne comprende la ragione. Per la nostra terra siciliana e per il mezzogiorno tutto l’aereoporto di Comiso risulta essere una delle infrastrutture più importanti e, in particolare, per la nostra provincia iblea, costituisce uno degli ultimi tentativi, per rilanciare il futuro di questo pezzo della Sicilia Sud-Orientale, la nostra economia, per ridare linfa alle nostro imprese, creare nuovi posti di lavoro”.
RUGBY UNDER 16 E’ il momento della finale
Arriva il giorno del primo spareggio per la conquista del titolo regionale Under 16, tra il Rugby Audax Clan e il Cus Catania. La partita inizia alle ore 15.30 di domenica 29 Aprile, presso il campo di atletica di contrada Petrulli. Una sfida tra le maggiori realtà del rugby giovanile siciliane, che hanno dominato i propri gironi. I ragusani, allenati da Pino Migliorisi e Emanuele Minardi, dovranno fare a meno di alcune importanti pedine. “Purtroppo in settimana si è fermato l’ala Giovanni Zago – afferma il tecnico Migliorisi – a causa di una contrattura muscolare procurata in selezione, tenteremo di recuperarlo senza però rischiarlo, avendo a disposizione altre valide alternative. Chi sicuramente non sarà della gara è Daniele Gulino, il forte mediano di mischia non ha ancora recuperato l’infortunio (distorsione malleolo) e quindi assisterà all’incontro dalla tribuna. Saremo cosi costretti a cambiare assetto tattico alla squadra, modificando la mediana”. “Sarà una bella sfida, tra le maggiori squadre di categoria della Sicilia – afferma il ds juniores Gianni Biazzo – e affronteremo i nostri avversari con umiltà e qualsiasi sarà il responso del campo lo accetteremo con la consapevolezza di aver dato il massimo, e di aver vissuto una bella esperienza, ma cosa più importante di avere un bellissimo gruppo”.
TRENTA ANNI DALLA MORTE DI PIO LA TORRE e ROSARIO DI SALVO
Erano le 9,30 del mattino di quel 30 aprile 1982 quando la mafia uccideva, in piazza Generale Turba a Palermo, l’onorevole Pio La Torre, segretario del Pci siciliano e Rosario Di Salvo, suo amico e compagno di partito che l’accompagnava in macchina nei suoi spostamenti. “Appena si diffuse la notizia, – scrive il segretario del Pd Salvo Zago – ovunque in Sicilia le piazze si riempirono di militanti comunisti e di semplici cittadini, increduli, indignati, commossi. A me la notizia arrivò alle 10,20, quando Bruno Marasà mi chiamò al telefono dell’aula consiliare del Comune di Comiso, dove mi trovavo assieme a Nicola Cagnes ed altri pacifisti, comisani e stranieri, impegnati nello sciopero della fame messo in atto per impedire la costruzione della base missilistica di Comiso. “Hanno ammazzato Pio”, gridò Bruno al telefono, evidentemente sconvolto, come tutti noi e i tantissimi altri, comunisti e non, via via che la notizia si diffondeva. Pio – ricorda ancora il segretario provinciale del Pd, Salvo Zago, – lo aspettavamo per il comizio della domenica 2 maggio, programmato a seguito dello sciopero della fame e della straordinaria manifestazione del 4 aprile, la mitica marcia dei centomila che ha forgiato migliaia di giovani, presenti a quello che è diventato l’evento storico icona della battaglia pacifista, in Italia ed in Europa, contro i missili a Comiso e il riarmo atomico nel mondo. Oggi è in corso, – scrive Salvo Zago – un altro sciopero della fame, da parte di Giuseppe Digiacomo, nel piazzale antistante l’aeroporto di Comiso. Naturalmente le motivazioni sono differenti: allora contro l’installazione di quei mostruosi strumenti di morte che avrebbero potuto distruggere sette volte la umanità intera, oggi per far decollare aerei, per la mobilità di merci e persone e quindi per attivare strumenti di vita, di collegamenti, di interscambi tra popoli e Paesi e perciò per la crescita e lo sviluppo di territori e popolazioni e non per la loro distruzione. Ecco perché mi pare di poter dire che un filo rosso lega l’iniziativa di oggi, per la quale non si può non ringraziare l’on. Digiacomo, a quella di allora: oggi si vuole attivare – scrive Salvo Zago – quello che era uno degli obiettivi della riconversione dell’ex base missilistica, e cioè un aeroporto per uso civile, turistico e commerciale. Obiettivo che era stato facile individuare in considerazione della penalizzante marginalità geografica che patisce la provincia di Ragusa, della mancanza di collegamenti con le altre province siciliane, e delle enormi potenzialità legate all’economia iblea che l’aeroporto avrebbe potuto sviluppare in modo esponenziale. Ecco – continua Salvo Zago – da dove nasceva, da dove è nata l’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a Pio La Torre, divenuto patrimonio comune, collettivo. La Torre figlio nobile della Sicilia democratica e progressista oltre che icona antimafia come altri siciliani illustri, Falcone, Borsellino e tanti altri eroici servitori dello Stato democratico e repubblicano. Qualcuno a Comiso, che non poteva non sapere e non poteva non capire, invece non capì – scrive Salvo Zago – e si rese protagonista di una scelta, la rimozione dell’intitolazione dell’aeroporto, che certo non ha minimamente scalfito la memoria e la figura di Pio La Torre, che rimane punto di riferimento delle nuove generazioni di giovani e della Sicilia del futuro. Scelta che ha qualificato negativamente – conclude Salvo Zago – chi la compì, dinanzi la Sicilia e l’Italia tutta, anticipando, sinistramente, la sequela di guasti a Comiso, nella città dell’ex base missilistica, nella città di Pio La Torre
Calabrese: “Troppi gli sprechi della Giunta Dipasquale”
Il Partito Democratico ha votato no in modo unanime e compatto al bilancio consuntivo 2011 proposto in aula dalla Giunta Dipasquale. “Un voto che non poteva che essere contrario – afferma il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese – davanti ad una maggioranza consiliare che non fa nemmeno un intervento (solo quello del presidente della commissione Risorse per 2 minuti senza entrare nel merito), davanti ad una relazione durata appena 5 minuti da parte dell’assessore al Bilancio ma soprattutto davanti ad uno strumento che ha messo in chiaro la situazione finanziaria disastrosa del nostro Comune”. Calabrese snocciola alcuni dati. “La liquidazione di cassa al Comune – afferma – così come chiarito nel bilancio, ha subito un decremento di sei milioni di euro tra il saldo del 2009 e il saldo del 2011. Dai numeri è messo chiaro in evidenza che la nostra città non può accendere un mutuo. Ed ecco spiegato perché – scrive Calabrese – viale del Fante continua ad essere chiuso da tempo senza alcuna speranza di riapertura. E tutto diventa ancora più chiaro se a questo quadro aggiungiamo i lavori di via Roma, del parcheggio di piazza Poste, di piazza del Popolo, assieme ai crolli in centro storico e alla fuga dei ragusani dalla zona antica verso le periferie e in particolare verso quelle aree Peep che stanno sventrando la città con la creazione di centinaia di alloggi di edilizia economica realizzati da imprenditori vicini al sindaco. Abbiamo a che fare con un centro storico superiore ormai morto e desolato. Possiamo affermare che questo sindaco, in termini di programmazione urbanistica e di vivibilità, sarà ricordato come il peggiore in assoluto”. Calabrese, poi, torna a parlare dei numeri. “Per il 2011 – aggiunge – troviamo un aumento della Tarsu per oltre un milione di euro e la conferma degli sperperi operati dal sindaco per quanto riguarda i dirigenti comunali (costi per circa un milione e 700mila euro), le posizioni organizzative (concesse a dipendenti comunali nella maggior parte dei casi politicamente vicini al primo cittadino, ci costano oltre 200mila euro l’anno e corrispondono a oltre 10mila euro l’anno in più a dipendenti che già percepiscono lo stipendio), all’assurda cifra liquidata al direttore generale nel frattempo divenuto capo di gabinetto, alla mancanza di efficienza della macchina comunale che fa acqua da tutte le parti. Abbiamo davanti – scrive il capogruppo del Pd, Peppe Calabrse, – un’amministrazione comunale assente e distratta dalle prossime elezioni, con un sindaco pronto a scappare da palazzo dell’Aquila nel caso in cui si andrà al voto alle Regionali il prossimo autunno, una raccolta differenziata che non decolla e poi debiti su debiti che si cerca in tutti i modi di nascondere. Dobbiamo dare – continua Calabrese – diversi milioni di euro all’Ato ambiente, oltre un milione di euro al Consorzio universitario. Si contano arretrati con le cooperative e numerosi sono i fornitori che battono cassa. Ma la colpa non è dello Stato e della Regione che hanno tagliato i fondi. Il Pd ritiene che una politica di rigore avrebbe, in questi anni, evitato una tassazione locale così esosa nei confronti dei ragusani. “Canoni idrici non riscossi, somme Ici non riscosse – continua ancora Calabrese – Tarsu non riscossa, il tutto per diversi milioni di euro a dimostrazione che le famiglie non sopportano questa esosa pressione fiscale. Concludiamo ricordando che Dipasquale ha aumentato tutte le tasse locali (Ici, Tarsu, canone idrico, addizionale Irpef) per oltre 15 milioni di euro l’anno negli ultimi 5 anni. Quindi ha tolto dall’attivo circolante in città qualcosa come 70 milioni di euro, cifre che incidono sulla crisi e sulla decadenza di vivibilità della nostra citta. Ecco perché, di fronte ad un atto scellerato come questo, non potevamo che votare no al consuntivo. Infine, – scrive il Pd – denunciamo la mancanza di confronto con una maggioranza consiliare che non è in grado di argomentare quasi mai sugli atti amministrativi importanti, dimostrando di essere mediocre”
CONFESERFIDI SI AGGIUDICA I FONDI JEREMIE
Il Confidi più a Sud d’Europa ha vinto il bando Jeremie Microfinance rivolto agli Istituti Bancari e agli Intermediari Finanziari, aggiudicandosi così la gestione di 6,3 milioni di euro. Bartolomeo Mililli amministratore Delegato di ConfeserFidi ha dichiarato: “l’iniziativa permetterà di dare alle piccole e medie imprese operanti all’interno del territorio siciliano liquidità fresca e la giusta boccata di ossigeno. I giovani imprenditori e le nuove start-up beneficeranno a breve di agevolazioni che arrivano grazie a una concomitanza di fattori: da un lato il decreto legge sulle liberalizzazioni, che favorisce le società attivate dagli under 35, e dall’altro lato i Fondi Jeremie. L’ammontare del capitale sociale può essere anche solo di 1 euro e non sono previsti bolli e oneri notarili, ma solo per i giovani imprenditori che non abbiano compiuto 35 anni di età. Se si guarda poi alle donne e alla imprenditoria femminile i Fondi Jeremie sono necessari per accendere il motore di sviluppo dell’economia siciliana”. Nei prossimi giorni ConfeserFidi firmerà il contratto con il Fondo Europeo per gli investimenti iniziando così sin da subito con le operazioni di microcredito.
Muos e piano di attuazione sanitario all’esame della Conferenza dei sindaci
Venerdì nel Palazzo comunale di Ragusa si è riunita la Conferenza dei Sindaci della provincia, con all’ordine del giorno l’audizione del rappresentante dell’Arpa in merito alla questione Muos e la presentazione, per il rilascio del parere, del Piano di attuazione sanitario predisposto dall’Asp. Il comune di Vittoria ha partecipato alla seduta con l’assessore alla Trasparenza, Piero Gurrieri, delegato dal sindaco, Giuseppe Nicosia, impossibilitato a presenziare per concomitanti impegni istituzionali. Sul primo punto, la presidenza ha dato atto della nota pervenuta dall’Arpa, con cui veniva formulata una richiesta di differimento dell’audizione, in attesa di acquisire ulteriore documentazione utile. Tuttavia, data la numerosa presenza delle rappresentanze dei movimenti No Muos, l’assessore Gurrieri ha chiesto alla Conferenza che i movimenti potessero ugualmente comunicare le proprie opinioni e posizioni. Ottenuto l’assenso unanime, e a seguito della discussione, il comune di Vittoria ha formalmente richiesto, assieme ad altre amministrazioni e alla Cgil, che fosse adottato dalla Conferenza dei Sindaci un ordine del giorno che impegnasse il Presidente della Regione a sospendere immediatamente gli effetti dell’autorizzazione concessa agli Stati Uniti d’America, con il conseguente blocco dei lavori di installazione, in attesa che si faccia chiarezza definitiva sulle conseguenze ambientali e sulla salute pubblica dell’insediamento. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità. Si è quindi passati all’esame del Piano Attuativo Sanitario presentato dalla Direzione generale dell’Asp che ha accolto numerose richieste avanzate in questi mesi dai sindaci iblei.
Delegazione della Provincia incontra i rappresentanti istituzionali del dipartimento dell’Oise
L’aeroporto di Beauvais, con un transito di 4 milioni di passeggeri all’anno e il suo modello da esportare nonché gli incontri istituzionali con i sindaci di Noyon e di Breteuil (Francia), al centro dei colloqui della delegazione della Provincia di Ragusa (Franco Antoci, il presidente del consiglio provinciale Giovanni Occhipinti e il direttore generale Salvatore Piazza) con i rappresentanti istituzionali del dipartimento dell’Oise, con il quale la Provincia è gemellata da tempo grazie ai buoni rapporti instaurati col senatore Andrea Vantomme, cittadino onorario di Chiaramonte Gulfi, per aver avviato il primo gemellaggio tra il comune montano ibleo e Clermont, dove è stato per tanti anni sindaco. Significativo il confronto col presidente del dipartimento dell’Oise, Yyes Rome, che è anche il presidente della società di gestione dell’aeroporto di Beauvais che ha un grosso traffico passeggeri grazie ad un accordo commerciale con Ryanair, un’esperienza da prendere a modello per il nuovo aeroporto di Comiso. “Il presidente Rome – dice Franco Antoci – ci ha illustrato come l’aeroporto sia stato un volano per tutto il dipartimento dell’Oise ed ha creato, anche tramite l’indotto, più di mille posti di lavoro. Ecco perché non dobbiamo perdere ulteriore tempo per l’apertura dell’aeroporto di Comiso”. Gli incontri della delegazione iblea sono stati finalizzati a porre in essere i presupposti per il gemellaggio del comune di Santa Croce Camerina col comune di Noyon e del comune di Giarratana col comune di Breteuil, che successivamente verranno formalizzati dai nuovi sindaci dei due comuni iblei.
SECONDO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME DELL’ON. DIGIACOMO ALL’AEROPORTO DI COMISO
Sotto il silenzio assordante del Governo nazionale, è iniziato il secondo giorno di sciopero della fame dell’on. Pippo Digiacomo. Dinanzi il camper parcheggiato all’ingresso dell’aeroporto di Comiso continua il via vai di amici, conoscenti e semplici cittadini che intendono manifestare concretamente la propria solidarietà al parlamentare ibleo e al suo atto di protesta che ha trovato l’appoggio politico anche da parte dell’onorevole Nino Minardo. “Torno a ringraziare – afferma l’on. Digiacomo – tutti coloro che mi stanno dimostrando affetto personale, sostegno e condivisione. Debbo con amarezza constatare come da Roma non sia arrivato nessun segnale, un silenzio che alimenta tanta delusione verso il Governo Monti”.
Cna, formazione per parrucchieri ed estetiste
Ultimo incontro, lunedì 30, dalle 15 alle 20, del progetto formativo promosso da Cna Ragusa con l’azienda Schwarzkopf e rivolto ai parrucchieri e alle estetiste dell’Unione Benessere e Sanità. Stavolta, ad intervenire saranno Michele Capizzi e Davide Pantano, di Yellow parrucchieri, esperti nella formazione e organizzazione del salone. I due si confronteranno con i partecipanti sui seguenti temi: consulenza emozionale, gestione del rapporto titolare di impresa e cliente; motivazioni degenerative che portano alla perdita di clienti. “Ancora un altro appuntamento – afferma il presidente dell’Unione Benessere e Sanità, Maria Carmela Modica Belviglio – che ci porta ad approfondire un’altra fase topica dell’organizzazione della nostra attività. Siamo entrati perfettamente nell’ordine di idee che per migliorare, in questo periodo di crisi, e soprattutto per non accusare cali traumatici è essenziale riuscire a puntare quasi tutto sulla qualità. Ed è il messaggio – ha detto ancora la Modica Belviglio – che stiamo cercando di fare passare con questi tre incontri che hanno visto per protagonisti i rappresentanti della Schwarzkopf professionale”. Non a caso, in parecchi sono stati i parrucchieri e gli estetisti che hanno partecipato al secondo incontro tenutosi lo scorso 16 aprile. Il sales manager Guglielmo Olivieri si è occupato di illustrare gli elementi legati alla gestione e conduzione dell’attività artigianale del salone di bellezza oltre alla verifica in funzione del nuovo regime della tracciabilità finanziaria e della lotta all’evasione fiscale. “Anche in questo caso – afferma il responsabile provinciale dell’Unione, Antonella Caldarera – ci siamo accorti di come l’interesse abbia raggiunto i massimi livelli, il che ci conforta rispetto alla scelta che abbiamo portato avanti”.
RAGUSA, CAMPIONATO REGIONALE FISDIR
La Polisportiva Dilettantistica Anffas Onlus Ragusa organizza il IV Campionato Regionale di Atletica Leggera Fisdir che si svolgerà a Ragusa il 29 aprile con inizio alle ore 10 presso il Campo Sportivo Petrulli. Alla manifestazione parteciperanno società sportive, provenienti da tutta Sicilia, operanti nel settore sport per disabili intellettivi. Si prevede la presenza di 100 atleti che prenderanno parte alle varie discipline di atletica leggera quali: marcia; gare di velocità; lancio del peso; lancio del vortex; lancio del giavellotto; lancio del disco; salto in lungo; salto in alto. La Polisportiva Anffas coglie l’occasione per sottolineare che il campionato, oltre a rappresentare un importante momento sportivo, vuole essere un’iniziativa nel segno dell’integrazione volta a favorire un progressivo sviluppo culturale e sociale della comunità iblea.
Differito al 30 novembre il pagamento Sistri La Cna opera per fare istituire un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti
La Cna provinciale di Ragusa ha reso noto che il ministero dell’Ambiente ha annunciato il differimento relativo al pagamento del contributo Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Le relative somme dovranno essere versate il 30 novembre del 2012. “Riteniamo tuttavia insufficiente questa proroga per l’anno in corso – afferma il segretario provinciale Giovanni Brancati – avendo già proposto la soppressione del contributo che le imprese devono pagare, tenuto conto della sostanziale inoperatività del Sistri a fronte delle quote già versate dalle imprese negli ultimi due anni”. Cna, assieme a Rete Imprese Italia, ha invitato il ministro, a livello nazionale, ad aprire immediatamente un confronto per istituire un nuovo sistema di tracciabilità di rifiuti che risponda ai requisiti di efficienza, economicità ed efficacia, come già proposto ormai da diversi mesi al Ministero e al Governo. La scadenza, inizialmente, era prevista per il 30 aprile 2012. Il ministero aveva proposto alle associazioni di categoria di valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il sistema, senza aggiungere oneri amministrativi alle già complesse procedure cui le imprese sono sottoposte per rispettare gli adempimenti ambientali ed in particolare quelli in materia di rifiuti.
CASUZZE E CAUCANA NEL DEGRADO, ESPOSTO IN PROCURA
Non è stata sufficiente la bonifica delle discariche lungo la fascia costiera di Santa Croce per placare le ire dei villeggianti. Un esposto alla procura della Repubblica, con un dossier fotografico, per denunciare lo stato di degrado di Casuzze e Caucana. I firmatari, Giovanni Pannuzzo e Gaetano Scillato, denunciano lo stato di abbandono in cui versa la frazione di Casuzze, specie durante il periodo invernale, con la presenza di enormi buche sul manto stradale, con immondizia non ritirata e che giace per giorni all’interno dei cassonetti della raccolta dei rifiuti. I cittadini chiedono il sopralluogo dei Carabinieri al fine di accertare lo stato delle borgate nonché l’individuazione del responsabile del settore ecologia e ambiente del Comune, per aver omesso il controllo della raccolta. “Nell’approssimarsi della stagione estiva – si legge nell’esposto alla Procura – tale stato comporterà significativamente un calo di presenze di vacanzieri la cui scelta ricadrà verso altre mete del litorale più curate”. Pannuzzo e Scillato preannunciano altre forme di lotta. “Chiederemo di sapere come vengono spese le tasse che il Comune incassa dai villeggianti e residenti che vivono nella fascia costiera – aggiungono -. Le borgate meritano sicuramente ben altro e non un trattamento da ultima della classe. Tra breve – hanno dichiarato Pannuzzo e Scillato – sarà avviata una petizione popolare dei tanti cittadini indignati che pagano le tasse per non avere nulla”. Il sindaco di Santa Croce, Lucio Schembari, assicura che tutte le borgate a mare sono state attenzionate con un intervento immediato. “Purtroppo registriamo la cattiva educazione di alcuni villeggianti – spiega il primo cittadino – che depositano rifiuti d’ogni genere ovunque. Vorrei ricordare ai cittadini – ha detto ancora il primo cittadino di Santa Croce – che i residui delle potature dei giardini vanno smaltiti in apposite discariche il cui costo è a carico dei cittadini. Le risorse del Comune, per una pulizia straordinaria del territorio, non sono illimitate”.