E’ un’attività che fa tendenza. Un appuntamento da non perdere per tutti coloro che vogliono cimentarsi con l’acquisizione degli elementi di una professione di grande richiamo. La Confcommercio provinciale di Ragusa, anche per l’anno 2012, propone il corso barman per tutti coloro che intendono intraprendere una carriera nel mondo della ospitality. Il corso avrà inizio il 7 maggio nella sede formativa di Confcommercio, in via Sofocle 12 (telefono 0932.623060) e sarà condotto dal maestro Pierluigi Cucchi, componente la Giunta nazionale della Federazione nazionale pubblici esercizi. Giunto alla quarta edizione in provincia di Ragusa, il corso, quest’anno, oltre all’acquisizione del Primo e Secondo livello, propone il Terzo livello: il Free style. E’ uno specifico percorso formativo che potrà essere frequentato da chi ha superato a pieni voti il primo ed il secondo livello.
STRANIERO… CHI?
Tre workshop esperienziali ed interattivi per confrontare le esperienze di ciascuno dei partecipanti offrendole in un momento di condivisione e di comune crescita. Sono stati realizzati nell’ambito del seminario dal titolo “Verso Orizzonti Culturali Integrati” che conclude il progetto “Straniero… chi?”. Movimento, musica, mimica e gestualità, le tecniche usate per la comunicazione. Il progetto conclusosi a Villa Carlotta è stato realizzato dall’Istituto Comprensivo “Francesco Crispi” di Ragusa in rete con il Circolo Didattico “Paolo Vetri”, la Scuola Primaria paritaria “SS. Redentore”, la Fondazione “San Giovanni Battista” ed è finanziato mediante il Programma Operativo Regionale – Obiettivo Convergenza 2007-2013, Fondo Sociale Europeo, Regione Siciliana.
Medaglia di bronzo al Valor militare
Venerdì 27 aprile nell’aula consiliare del Comune di Ragusa, si terrà la commemorazione ufficiale del soldato ragusano artigliere Salvatore Occhipinti, deceduto il 10 luglio del 1943 a Cassibile. Alla famiglia verrà consegnata la medaglia di bronzo al valore.
La proposta di Fed e Gc Proventi del fotovoltaico per le famiglie
Quanti sono gli impianti fotovoltaici che insistono nel nostro territorio? A quanto ammontano le royalties che i gestori versano al Comune di Vittoria? E quante sono le opere realizzate con la compensazione degli oneri del fotovoltaico? Sono alcuni degli interrogativi che si pongono la Federazione della Sinistra e i Giovani comunisti di Vittoria. “Facciamo questa domande perché da tempo la nostra zona è attenzionata da richieste di concessione e si moltiplicano le opere già realizzate. Fatto, questo, sicuramente importante. Le ricadute economiche non agevolano i cittadini, ed anzi servono per creare opere di riqualificazione che invece potrebbero trovare finanziamenti all’interno dei vari assi del Por Sicilia 2007/2013 predisponendo in tempo utile progetti specifici”. Due le proposte avanzate dalla Fed e dai Giovani comunisti. “Bisogna utilizzare le somme delle royalties per venire incontro alle esigenze delle famiglie che hanno un Isee inferiore a 12mila euro, composte da o uno più alunni e studenti (dalla materna all’università fino a 26 anni) abbattendo del 30% le imposte comunali (Tarsu, canone idrico, Imu) – continuano i Giovani comunisti e della Federazione della sinistra – e poi creare un fondo per l’acquisto da parte del Comune degli autobus per il trasporto studenti”.
Giornata di recupero calcio eccellenza Si gioca il 25 aprile
Il comitato regionale della Figc ha ufficializzato la data di recupero della 28esima giornata del campionato di Eccellenza. Pertanto il derby Modica-Ragusa verrà recuperato, con l’intera giornata, mercoledì 25 aprile alle ore 16,00. Il presidente regionale della Lega, Sandro Morgana, ha motivato la scelta di recuperare il 25 aprile, perché il 6 e 7 maggio, sono previste le elezioni amministrative in 147 comuni della Sicilia, e pertanto non si poteva garantire la presenza delle forze dell’ordine nei campi di calcio, perché impegnate nei seggi elettorali.
ABOLIZIONE FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI ITALIA DEI VALORI PROVINCIALE LANCIA LA RACCOLTA FIRME
Il Coordinamento provinciale di Italia dei Valori di Ragusa sostiene la proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione del finanziamento ai partiti che l’IdV ha presentato in Cassazione il 5 aprile. Ne dà notizia il coordinatore provinciale Giovanni Iacono. “In quasi tutti i Comuni della Provincia di Ragusa saranno allestiti i gazebo per la raccolta delle firme. Queste poi le scadenze fissate dall’ufficio organizzativo del partito: venerdì 4 maggio avverrà la prima consegna delle firme a Italia dei Valori nazionale, venerdì 11 maggio ci sarà il completamento della consegna firme alla sede nazionale, infine – spiega Iacono lunedì 14 maggio le firme saranno depositate presso la Camera dei Deputati”.
Ragusa, servizio raccolta rifiuti Audizione di un operaio della Busso in commissione trasparenza
Potrebbe scoppiare una grana per l’amministrazione Dipasquale se oltre alle ragionate ed eleganti argomentazioni degli ambientalisti sulle deficenze del servizio di raccolta dei rifiuti (denunce respinte dal Palazzo con goffaggine e sufficienza), si aggiungessero i racconti, i filmati, le foto, di qualche operaio. Si parla di un dossier, ma per ora c’è solo l’audizione avvenuta venerdì mattina in commissione trasparenza. A “cantare” è G.L. che ha chiesto di essere ascoltato e registrato in audio. Il dipendente denuncia la falsa raccolta differenziata (tutto viene depositato in discarica), mezzi fermi in cantiere ed altri usati per lavori fuori da Ragusa, servizi mai effettuati, e l’incomprensibile (ma non tanto, già in un nostro articolo avevamo sottolineato la contiguità tra la Cgil settore ambiente – che domina l’atmosfera ed i rapporti con la ditta – e il sindaco Nello Dipasquale) silenzio dei sindacati, degli uffici comunali e dell’Ato nonostante tali “accuse” siano state inoltrate ufficialmente a quegli uffici. In una lettera alla commissione trasparenza il dipendente G. L. scrive che tutti coloro che all’interno della ditta Busso hanno parlato di tali questioni sono stati sollevati dagli incarichi, trasferiti, o esautorati, ed erano dipendenti con esperienza trentennale.
NESSUN CONTRIBUTO DALLA REGIONE AL CONSORZIO UNIVERSITARIO
“E’ sconcertante constatare come la deputazione iblea all’Ars si sia dimenticata dell’esistenza a Ragusa della Struttura didattica speciale di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania, mentre se ne sono ricordate benissimo le rappresentanze parlamentari di Enna, Agrigento e Trapani che hanno beneficiato di contributi regionali, seppure con tagli rispetto all’anno scorso, destinati alle realtà universitarie di quei territori, prima tra tutte l’Università Kore alla quale andranno ben due milioni di euro di denaro pubblico, nonostante si tratti di una università privata”. La denuncia arriva dall’Italia dei Valori di Ragusa che così continua all’indomani dell’approvazione della Finanziaria regionale: “E’ scandaloso che al Consorzio Universitario Ibleo, nel cui consiglio di amministrazione siede l’on.le Orazio Ragusa, non sia stato assegnato neppure 1 euro di contributo in presenza della pesante situazione finanziaria che affligge l’ente. Questo è il risultato dell’indifferenza e della disattenzione dei parlamentari regionali di qualsiasi appartenenza politica i quali, a dispetto dei loro proclami a favore di una realtà universitaria che neppure conoscono, hanno dato prova per l’ennesima volta – scrive l’Idv – della loro inadeguatezza ed incapacità. Chiediamo agli onorevoli deputati regionali – conclude Italia dei Valori – di spiegare ai cittadini perché la realtà universitaria di Ragusa è stata tagliata fuori dagli interventi regionali e ci dicano lor signori che peso pensano di avere nell’economia complessiva della politica regionale, dal momento che i fatti testimoniano la loro pressoché totale inutilità”
SANTA CROCE, MOZIONE D’INDIRIZZO SUL MUOS
Il consiglio comunale di Santa Croce potrebbe aderire al comitato No Muos a difesa della salute di tutti i cittadini, del territorio “quale bene comune, per non lasciare alle future generazioni una pesante, dannosa eredità ambientale”. La mozione d’indirizzo è stata presentata dai gruppi di minoranza, a firma di Giansalvo Allù, Biagio Canuto, Carmelo Mandarà e Rosario Pluchino. I consiglieri invitano l’amministrazione comunale ad adottare tutti quegli strumenti necessari per accertare gli effetti che possono verificarsi installando il Muos. “Chiediamo di pubblicare sul sito internet del comune – dicono – tutte le notizie necessarie a informare i cittadini sulle iniziative adottate dall’amministrazione e le relative note tecnico-scientifiche e mediche in merito alle emissioni elettromagnetiche”.
MUOS, NON ARRIVANO I DOCUMENTI
Il consigliere provinciale di Italia dei valori Giovanni Iacono denuncia il fatto che dopo due mesi dalla presentazione di una sua interrogazione non gli sono state ancora fornite le carte che aveva chiesto al Presidente Antoci relativamente all’incontro da lui avuto a Palermo con i vertici dell’Aeronautica Militare. “Il Presidente Antoci aveva riportato le rassicurazioni che non esistevano interferenze tra l’aeroporto di Comiso e il Muos. Avevo chiesto ad Antoci – scrive Giovanni Iacono – di fornirmi quelle rassicurazioni per iscritto. La Giunta mi risponde che a tutte le sollecitazioni fatte al Ministero della Difesa e Aeronautica non ha ancora avuto riscontro, mentre il Ministero dello Ambiente risponde che la misurazione dello inquinamento da radiofrequenza sarà eseguita appena i sistemi saranno installati e pronti ad operare. Ma negli altri 3 siti di Muos del mondo che sono in zone desertiche – chiede Giovanni Iacono – non li hanno già eseguiti i controlli? In Sicilia verificheranno… dopo, intanto si costruisce e dopo, se i controlli accerteranno inquinamento e interferenza, cosa faranno? Il problema del Muos si risolve a cominciare dal governo Nazionale per finire a quello Regionale, ma persino i rappresentanti locali dei partiti che sostengono il governo evitano di arrivare alla vera soluzione del problema”.
I FORCONI E L’IMPEGNO IN POLITICA
Una propria sede operativa nel capoluogo. E’ l’impegno di essere parte attiva alle prossime elezioni regionali per “scardinare la politica che ha affossato la Sicilia”. Mariano Ferro, leader storico dei Forconi, dovrebbe candidarsi come presidente della Regione. Il movimento dei Forconi, durante l’assemblea provinciale al teatro dei salesiani, a Ragusa, ha preannunciato altre forme di lotta. “Il nostro impegno in politica lo faremo decidere ai nostri cittadini – ha detto Francesco Crupi del direttivo dei Forconi – per questa ragione abbiamo organizzato una serie di iniziative in tutti i comuni della Sicilia per fare il punto della situazione e per studiare nel dettaglio quali iniziative porteremo avanti. I disastri della Sicilia sono dinanzi agli occhi di tutti con centinaia di aziende chiuse, migliaia di posti di lavoro saltati in aria e una classe dirigente incapace di dare risposte”. Aldo Bertolone, leader ragusano dei Forconi, parla di un impegno politico immediato. “Lo statuto del movimento non prevede forme di partecipazione diretta alla vita politica – spiega Bertolone – ma è chiaro che dobbiamo lavorare per cambiare sul serio la Sicilia con un nostro candidato autorevole. Questo lo faremo decidere alla base, ai nostri tanti concittadini, che in tanti mesi di grande partecipazione, hanno seguito le manifestazioni di protesta in lungo e largo per la Sicilia. Gli amici di Ragusa hanno espresso il loro desiderio di una candidatura forte, come Mariano Ferro, alla presidenza della Regione”. La legge antitaroccamento dei prodotti agroalimentari è una prima risposta del movimento dei Forconi. “Non siamo soddisfatti – aggiunge Bertolone – avevamo chiesto pene esemplari per chi tarocca i prodotti agroalimentari tipo la chiusura dell’attività”.
CONFINDUSTRIA RAGUSA
A pochi giorni dall’elezione di Antonello Montante alla guida degli industriali siciliani, anche i Giovani Imprenditori di Confindustria Sicilia hanno rinnovato la squadra di Presidenza. Mario Molè, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Ragusa, è stato nominato per rappresentare il Movimento regionale in seno al Comitato Interregionale per il Mezzogiorno
RESTAURATO IL PALAZZO COMUNALE DI SANTA CROCE
Torna agli antichi splendori il palazzo municipale, a Santa Croce, grazie ad un intervento di restyling con i proventi delle opere di compensazione del fotovoltaico per un importo pari a 160 mila euro. Il nuovo impianto di illuminazione ha abbellito il prospetto del municipio. Anche la copertura e gli intonaci sono stati oggetto di restauro con il consolidamento dei materiali, la “lappatura” degli esterni e un trattamento biocida per eliminare licheni e muschi. All’interno, nella stanza del sindaco, una galleria fotografica per raccontare la storia dei sindaci che hanno guidato Santa Croce. “Consegniamo alla città un’opera pregevole dal punto di vista estetico – ha detto il sindaco Lucio Schembari -; l’impianto di illuminazione, curato nei mimimi particolari, ha abbellito il prospetto del palazzo, oltre a tutti gli interventi realizzati in maniera scrupolosa dalla ditta Siveg di Scicli grazie ai soldi provenienti dalle opere di compensazione del fotovoltaico. Un ringraziamento va rivolto alle due imprese, la Green Power e la Enrisol, per la fattiva collaborazione che hanno dimostrato in questi anni per il nostro territorio”. L’amministratore dell’impianto fotovoltaico di contrada San Giovanni, all’estrema periferia di Santa Croce, Enrico Spadola, parla di un risultato importante per la comunità. Il territorio di Santa Croce, tra breve, si arricchirà di altre opere pubbliche: il muro di contenimento di via Giardino, per un importo pari a 420 mila euro, la rotatoria d’ingresso, sulla Santa Croce – Scicli, con una fontana luminosa al centro, e il campetto in via Ugo Foscolo. Lunedì 23, alle 12, la posa della prima pietra della costruenda area artigianale di contrada Petraro dietro al mercato ortofrutticolo.
Sert di Ragusa: progetto per il reinserimento lavorativo
Il mondo della cooperazione sociale si conferma come punto di riferimento nella ricerca di soluzioni che gli enti pubblici non sembrano più in grado di garantire. Un esempio chiaro è dato dalla presentazione del progetto “In excess Inxs” ammesso a finanziamento dall’assessorato regionale politiche sociali. L’iniziativa vede come ente capofila la cooperativa sociale “Persefone” e conta tra i partner la società cooperativa sociale “Demetra” la “Medit” e l’Istituto Giovanni Verga di Vittoria. Obiettivo del progetto è quello di favorire l’inclusione lavorativa di soggetti con problemi di dipendenza patologica. Per questa ragione “In excess Inxs” vede un diretto coinvolgimento dei Sert distrettuali di Ragusa ed Enna. Il progetto prevede 40 tirocini formativi per soggetti che hanno avuto esperienze di dipendenze patologiche, ma intende intervenire nel percorso terapeutico di queste persone per migliorarne il futuro inserimento nella società al termine del loro cammino di cura. Il progetto avrà la durata di 24 mesi e prevede diverse fasi. “Partiremo – spiega Aurelio Guccione – dalla ricerca con un’analisi del territorio e delle esigenze formative. Dunque seguirà una fase di orientamento rivolta a cento persone in carico ai Sert, dunque le misure di accompagnamento ed inserimento lavorativo. Infine provvederemo a diffondere i risultati del progetto al fine di sensibilizzare il territorio e le istituzioni su un tema così centrale”. Giuseppe Mustile il direttore della unità complessa del Sert dichiara: “Lavoriamo nelle fragilità e vorremmo che i soggetti a nostro carico venissero trattati con il riguardo che spetta a tutti gli altri pazienti del servizio sanitario. Dobbiamo fare di tutto per dare continuità a questo lavoro rivolto a persone che vivono un disagio forte e percorrono un cammino non semplice”. Il progetto prevede l’attivazione di due cicli di work experience, della durata di 6 mesi. L’orientamento riguarderà 100 soggetti con problemi di dipendenza patologica in carico ai Sert delle province di Ragusa e di Enna. Le work experience saranno rivolte a 40 persone, 24 provenienti dai Sert di Ragusa e 16 da quelli distrettuali di Enna
STRAGE DI MINEO Pm chiede condanne per 28 anni
Ventotto anni e quattro mesi complessivi di carcere sono stati chiesti dall’accusa per l’incidente sul lavoro che, l’11 giugno del 2008, all’interno del depuratore comunale di Mineo, provocò la morte di sei persone. Si è conclusa nella serata di mercoledì, davanti al Tribunale di Caltagirone, la requisitoria del pubblico ministero Sabrina Gambino, che alla fine ha chiesto la condanna a otto mesi per il sindaco di Mineo, Giuseppe Castania, ritenuto colpevole in misura minore rispetto ad altri sei imputati. Pene più severe, con l’ipotesi di concorso in omicidio plurimo, sono state invece chieste per il titolare dell’omonima azienda di espurgo di Ragusa, Salvatore Carfì, e per il capo cantiere della ditta, Salvatore La Cognata: per ciascuno dei due sono stati invocati sei anni (per Carfì anche la confisca della società che, per responsabilità civile, è stata chiamata a versare in solido mille quote, infine l’incompatibilità a contrarre rapporti di lavoro con altri enti pubblici). Quattro anni sono stati chiesti per l’allora assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Mirata; quattro anni e otto mesi per il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Marcello Zampino; quattro anni per l’addetto al servizio del depuratore, Antonino Catalano; tre anni per il responsabile del servizio di prevenzione, Giuseppe Virzì.
Vilipendio delle tombe a Scassale Il magistrato interroga i 4 ragazzi
Sono comparsi davanti al gip del Tribunale dei Minori, Alessandra Chierego, i quattro ragazzi coinvolti nell’inchiesta per vilipendio delle tombe. Gli imputati, probabilmente per farsi belli con i compagni, sono entrati di notte all’interno del cimitero di contrada Scassale ed hanno scattato delle foto, in varie pose, accanto ai sepolcri. Per fare “vedere” a tutti la loro impresa hanno caricato le foto sui loro profili di Facebook. Due dei quattro ragusani, di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, hanno beneficiato del perdono giudiziario visto che il loro comportamento fuori dalla legge è stato ritenuto occasionale, gli altri due, invece, dato che hanno altre pendenze di diversa natura, ricompariranno davanti al Giudice il 17 ottobre per definire la loro posizione. Il Pm Silvia Vassalli ha chiesto per loro il rinvio a giudizio. Il perdono giudiziale non è un’assoluzione, visto che presuppone la colpevolezza e purchè la pena in concreto da irrogare sia nei limiti dei 2 anni, tenendo conto della diminuente della minore età e di tutte le altre circostanze eventualmente presenti. Con il perdono si rinuncia ad una sentenza di condanna, ma si vuole ammonire il minore al fine di trattenerlo dal delinquere nuovamente. Tale istituto si differenzia dalla sospensione della pena, la quale necessita invece di una sentenza di condanna con rinuncia all’esecuzione della pena stessa. Oltre ai quattro minori nel registro degli indagati ci sono anche due maggiorenni. Particolare che fa scattare per tutti e sei i ragazzi, l’aggravante di avere agito in numero superiore a cinque. I fatti risalgono al 17 giugno scorso ma sono venuti alla luce solo adesso a conclusione delle indagini. Tra i visitatori di Facebook, oltre agli amici della baby gang, anche i parenti di qualcuno dei defunti.
RAGUSA-CATANIA, RIUNIONE CON L’ANAS
Il comitato ristretto della Ragusa-Catania, proseguendo nell’azione di monitoraggio per la realizzazione della nuova autostrada, ha incontrato nella sede dell’Anas, il dirigente generale Settimio Nucci, che ha seguito tutto l’iter del project financing per individuare il concessionario dell’opera e i rappresentanti del consorzio delle imprese Silec, Egis, Mec, Tecnis, Maltauro che sono stati individuati per realizzare l’autostrada Ragusa-Catania. L’incontro era finalizzato ad avere contezza del cronoprogramma per pervenire alla firma della convenzione Anas-Concessionario. Il presidente della Provincia di Ragusa, Franco Antoci, e i componenti del comitato, Riccardo Minardo, Sebastiano Gurrieri, Salvo Ingallinera, Roberto Sica, e il responsabile del settore Tecnico della Provincia, ing. Vincenzo Corallo, hanno chiesto al dirigente dell’Anas di conoscere le tappe successive alla definizione della convenzione e quindi all’avvio dei lavori. Per il concessionario erano presenti Massimo Chiabotto di Maltauro e Danilo La Piana di Tecnis. Il dirigente dell’Anas Settimio Nucci ha rassicurato i componenti del comitato ristretto che i tempi per la firma della convenzione tra Anas e concessionario sono abbastanza brevi e che prima dell’estate si dovrebbe ultimare l’iter che comprende anche la firma del decreto ministeriale di approvazione. Si chiuderebbe così il primo step. Successivamente il concessionario svilupperà il progetto definitivo ed esecutivo che sarà sottoposto alla conferenza dei servizi per la definitiva approvazione. Nel corso dell’incontro i componenti del comitato hanno sottoposto ai vertici dell’Anas la problematica relativa alle interruzioni sull’attuale tracciato della Ragusa-Catania chiedendo un sollecito nei confronti del compartimento regionale per accelerare i tempi della manutenzion
CRESCE LA TENSIONE TRA PDL E NELLO DIPASQUALE
No, non è un caso che il capogruppo del Pdl al consiglio comunale di Ragusa, Giorgio Mirabella, nel giro di tre giorni esterni perplessità e dubbi sulla condotta politica e amministrativa del sindaco. L’altro ieri lamentava l’assenza di confronto fra l’esecutivo ed i consiglieri; oggi si spinge oltre ritirando fuori – una volta approvata la finanziaria regionale – la storia del grazie a Innocenzo Leontini che il primo cittadino aveva dichiarato voler profferire solo a risultato ottenuto. Vi ricordate le dichiarazioni di Leontini sulla ingratitudine di Nello Dipasquale? Ecco, Giorgio Mirabella – uomo dell’assessore Ciccio Barone – rimette la questione in agenda. Scrive il capogruppo Pdl: “Assordante e per certi versi ingiustificato il silenzio calato sulla legge su Ibla. Lo avvenuto rifinanziamento della legge 61/81, tra l’altro non proprio scontato anche se da tutte le parti sperato, sembra sia passato sotto traccia. Mi chiedo quali sarebbero state, invece, – scrive Giorgio Mirabella – le reazioni se le somme da stanziare fossero state messe in stand by o fossero state considerevolmente ridimensionate, come peraltro avvenuto in altri capitoli dello strumento finanziario regionale appena approvato. Mi preme dare atto alla deputazione iblea, che peraltro aveva assunto un preciso impegno in sede di conferenza dei capigruppo non più tardi di un mese fa, di aver lavorato per il territorio ragusano e di aver portato a casa un risultato importante. Mi chiedo, allora, – scrive Giorgio Mirabella – perchè non sia stata registrata, ad oggi, alcuna posizione? Mi domando cosa si stia attendendo per chiarire meglio quanto avvenuto all’Ars e soprattutto perchè non si dia il giusto merito a chi ha scongiurato l’eventuale cancellazione della legge, come stava accadendo lo scorso anno. Il rifinanziamento – continua Giorgio Mirabella – non era un atto dovuto, chiariamolo bene, così come ritengo che non sia stata una elargizione magnanima da parte del Governatore Lombardo che non sempre è stato benevolo nei confronti del territorio ibleo”. E’chiaro che il comunicato è fatto sotto dettatura di Leontini, insomma ispirato e studiato a tavolino con questa corrente, nella speranza di stanare il nemico affinchè questi si riveli finalmente tale. Una operazione inutile e macchinosa; non servono prove cervellotiche di tradimento per mandare via dal Pdl il sindaco di Ragusa. Già è fuori dall’indomani della sua rielezione, anzi da quando ha svuotato il Pdl inventandosi le due liste civiche dove ha poi fatto traslocare i leontiniani divenuti la sua corte. E’ farraginoso, straziante, penoso, ritenere di recuperare faccia e consenso avendo in mano la certificazione dell’abbandono per colpa, è una pretesa infantile che rende ancora più ottusa l’ostinazione di Innocenzo Leontini a non voler capire la strategia del suo protetto. Non sono tempi da complicanze: gli addii, i riposizionamenti e gli affanni dei politici sono chiari e i cittadini arrivano a giudizi conclusivi netti senza bisogno di machiavellismi. L’unica manovra politica seria sarebbe quella, per il Pdl, di uscire dalla giunta lasciando il sindaco solo nella sua infinita potenza. Ciò non accade perchè il Pdl di Ragusa ha la stessa natura di una qualsiasi Grande di Nuovo, o di Territorio, e quindi prevale la pulsione individualista a non mollare poltrone e certezze. La mossa decisiva la farà il sindaco. Al momento lui è assente, è in viaggio, e quindi quel grazie, reputato dirimente, Leontini se lo scorda. PdL cerca fazzoletto Desdemona in prossimità di Nello Dipasquale, offresi ricompensa
Aperture festivi negli ipermercati Il netto no dei sindacati
Documento unitario dell’Ente Bilaterale di Ragusa, della Confcommercio, della Confesercenti, della Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uil Tucs in ordine all’apertura nei festivi non domenicali negli ipermercati. “Il calendario delle aperture nei giorni festivi e nelle feste canoniche, quelle cioè legate ad una forte tradizione religiosa e laica non possono calarsi, in modo freddo e disinvolto, nel piano delle aperture così come consentito dalla recente norma. Riteniamo – scrivono i sindacati e le associazioni di categoria dei commercianti – che anche questa disciplina, che regola la libertà delle aperture nella discrezionalità di esercitare o meno questa possibilità, vada conformata alle consuetudini e ai modelli di vita che sono fortemente radicati in ogni territorio. Non vi è dubbio che ci sono ricorrenze che portano in sé un consistente valore simbolico che sono nelle stesso tempo ricorrenze storiche e di identità di valori per il Paese. Il riferimento alla festa di Liberazione del 25 aprile e a quella del lavoro del 1° Maggio (ma non sono da rimuovere quella del 2 giugno, festa della Repubblica, il 15 agosto, Natale e S. Stefano, la Pasqua e il giorno di pasquetta) sono occasioni vicine e i negozi dei centri commerciali debbono rimanere chiusi dando la possibilità ai collaboratori e ai dipendenti – sostengono i sindacati – di poter vivere serenamente queste giornate nella quiete familiare, riconoscendo e tutelando, in questo, il diritto universale a vivere un ambito privato in queste ricorrenze. E’ del tutto evidente che come associazioni di categoria, come rappresentanze sindacali, ed ente bilaterale invitiamo, ove l’apertura il 25 aprile e il 1 maggio dei negozi con sede negli ipermercati dovesse essere confermata, i cittadini a trascorrere le giornate in campagna o al mare boicottando ogni forma di frequentazione o di acquisto nei centri commerciali in quelle due giornate. Sappiamo – scrivono associazioni di categoria del commercio e sindacati – di aprire un fronte vertenziale, ma siamo, però, consapevoli di affrontarlo perché sicuri di difendere esercizi elementari di democrazia che il consumismo ossessivo tentano di annientare. Denunceremo ogni forma di abuso o di esagerazione che si dovesse registrare sulle aperture dei negozi nelle feste”.
SANTA CROCE, COMITATO CITTADINO NO MUOS
Anche a Santa Croce si costituisce il comitato cittadino no al Muos. Sabato 21 aprile, alle ore 17, presso la sede dell’associazione culturale Libera…Mente in via de Cristoforis, angolo via Carmine, si terrà un’assemblea pubblica per costituire il comitato cittadino. Il Muos è un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza ed a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Il costituendo comitato cittadino avrà il compito attraverso una campagna di sensibilizzazione, di informare la popolazione su cui gravita il raggio d’azione del Muos, dai danni che può causare alla salute. Il comitato farà rete con tutti gli altri comitati sorti nei vari comuni per intraprendere azioni collegiali.