26-11-2024

ITIS MAIORANA E LEGAMBIENTE INSIEME PER LA LEGALITA’

Attività laboratoriali, escursioni ed attività sul campo, incontri con esperti di legalità ambientale, gemellaggio con una scuola pugliese, sono queste le attività della seconda parte del progetto PON Le(g) Ali al Sud “Natura ed Ambiente” che vede in partenariato l’ITIS E. Maiorana di Ragusa e Legambiente Il Carrubo Ragusa. Infatti, dopo la prima fase, che ha visto la collaborazione di Libera, il testimone è passato alla storica associazione ambientalista iblea, con un programma fitto di impegni legati alla conoscenza, al monitoraggio ambientale ed alle connesse implicazioni di legalità, con particolare riguardo alle ecomafie. “Con questo progetto continua il percorso attivo di apertura del nostro istituto al territorio ed alle dinamiche sociali ed ambientali -afferma il Prof. Fabio Fatuzzo, tutor del percorso didattico -. La prima fase del progetto, attivata con Libera, ci ha dato notevoli soddisfazioni, siamo sicuri che anche questa seconda fase avrà riscontri positivi, stante l’impegno e l’esperienza di Legambiente nel campo educativo e ambientalista”. “Come tutti i progetti educativi legambientini” – dichiara il biologo Antonino Duchi, presidente del Circolo ragusano – “le attività non sono solamente di conoscenza delle problematiche del territorio, ma mirano a far sì che gli studenti diventino soggetti attivi del monitoraggio e del cambiamento”. Gli studenti partecipanti, appartenenti alle classi II, III e IV, degli indirizzi Chimica, Elettronica, Elettrotecnica e Meccanica, hanno infatti evidenziato l’esigenza di conoscere meglio la realtà ambientale del loro territorio, ma anche l’importanza di un loro coinvolgimento nella soluzione dei problemi ambientali.

Eco-maratonina Cave Iblee

Si terrà a Ragusa Ibla il 25 aprile la quarta Eco-maratonina Trail delle Cave Iblee. Il raduno è previsto per le 7,30 in Piazza Duomo a Ibla con partenza alle 8,30. Il percorso è lungo 21,097 km, ma chi vuole può optare per il doppio giro Trail di 42,195 km. Sempre giorno 25 partirà alle 10 la quinta “Passeggiata della Salute” organizzata dall’Aiad, un percorso di 4 km tra le viuzze di Ibla. Info al 328.0006568; 331.5785084.

Ragusa, convegno nazionale dell’Unione chinesiologi affiliata Cna Professioni

Sabato 21 e domenica 22 aprile, Ragusa Ibla ospiterà un importante evento: il convegno nazionale promosso dall’Unione chinesiologi (Unc) sul tema “Movimento & Benessere – Benessere & Movimento” che si terrà all’auditorium San Vincenzo Ferreri. Durante il convegno è previsto lo svolgimento dell’assemblea nazionale dei soci dell’Unc aderente a Cna Professioni. Nel corso del primo Consiglio, che si è tenuto a Roma il 15 dicembre 2011, Giorgio Berloffa, presidente dell’Associazione chinesiologi (Unc), è stato eletto presidente di Cna Professioni. L’Unc, costituita con atto pubblico nel 1962 e legalmente riconosciuta, è l’associazione professionale che raggruppa i laureati in Scienze motorie e i diplomati degli istituti superiori di Educazione fisica. Lo scopo che si prefigge è quello di promuovere, tutelare, vigilare e favorire le attività degli iscritti nella loro professionalità. “E proprio l’Associazione chinesiologi – afferma il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari – ha deliberato di tenere la sua prima importante iniziativa nazionale nel capoluogo ibleo. Per l’occasione, saranno in città circa cento congressisti provenienti da tutta Italia, assieme alle rispettive famiglie. Saranno altresì presenti il presidente Berloffa ed il responsabile nazionale di Cna Professioni, Gabriele Rotini. Per la Cna di Ragusa – ha detto ancora il presidente Massari – si tratta di un altro momento di grande rilevanza a livello nazionale in cui avremo modo di mettere in evidenza le nostre peculiarità associative. Sarà anche la maniera migliore per fornire piena accoglienza a tutti i professionisti che aderiscono all’Unc provenienti da ogni parte d’Italia”.

Divieto di balneazione in due tratti di mare sciclitano

Il Commissario straordinario del Comune di Scicli, Margherita Rizza, ha emanato una ordinanza in cui vieta la balneazione in due tratti di mare sciclitano. Il primo, per una estensione di 550 metri, in corrispondenza del porto di Donnalucata, per consentire l’alaggio dei natanti. Il 2°, per un’estensione di 1100 metri, lungo la macchia foresta del Fiume Irminio, per preservare l’oasi.

COMISO, IL PD INCONTRA FOLENA, GENTILI E GHEZZI

Si svolgerà sabato 21 aprile alle 17 presso il Caec di Comiso un incontro politico a cui parteciperanno Pietro Folena, Sergio Gentili e Carlo Ghezzi. Si discuterà della crisi del neoliberismo e della fase di transizione che si è aperta in tutto l’occidente. Al dibattito parteciperanno, oltre ai promotori dell’iniziativa, Gigi Bellassai e Fabio Fianchino, Giovanni Avola, Giusy Brullo, Giuseppe Calabrese, Pippo Digiacomo, Anna Mezzasalma, Francesco Pappalardo, Giancarlo Poidomani, Concetta Raia, Biagio Taranto, Giacomo Torrisi e Salvo Zago. L’incontro sarà anche l’occasione per ricordare la figura di Pio La Torre a trent’anni dalla sua uccisione assieme a Rosario Di Salvo.

IBLA, LO STEMMA DEL DUOMO TORNA SULL’ARCO DELL’INGRESSO PRINCIPALE

Dopo sette anni lo torna, restaurato, nella sua sede originaria. Per collocarlo al suo posto, sopra l’arco del portale di ingresso principale, c’è voluta una gru e una mattinata ed un pomeriggio di intenso lavoro, dal momento che lo stemma pesa ben 1300 chilogrammi. L’elemento architettonico sette anni fa, in occasione del restauro della facciata del monumento, era stato prelevato e collocato in una sede provvisoria, ovvero la prima delle cinque piazzole di sosta che si trovano lungo la scalinata di San Giorgio, che costeggia la chiesa sul lato della Sacrestia. Nel giugno del 2011 il committente, il parroco Pietro Floridia aveva affidato il restauro, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, alla ditta Arte e restauri di Vittoria. Da quel momento, lo stemma è stato prelevato per essere portato nel laboratorio di restauro. Giovedì si è concluso il peregrinare dell’elemento costruito nella seconda metà del Settecento in pietra pece (detta anche asfaltica), che è la roccia calcarea impregnata di bitume tipica del territorio ibleo. Complesso è stato il restauro, come anche l’operazione di montaggio, che si è conclusa a metà pomeriggio. “L’intervento ha riguardato essenzialmente la pulitura e il consolidamento del materiale originario – spiega la restauratrice Marinella Cataldi – e ha curato l’esecuzione di tutte quelle operazioni indispensabili alla salvaguardia e alla conservazione dei manufatti”. Prima di procedere al restauro, sono state eseguite le indagini diagnostiche e le analisi petrografiche e chimico fisiche. “Abbiamo fatto una generale pulizia dei depositi incoerenti con l’ausilio di spazzole a setole morbide e il lavaggio con acqua demineralizzata e tensioattivi, e prima abbiamo eseguito un pre-consolidamento con silicato di etile localizzato. I pezzi che erano distaccati sono stati puliti e poi incollati con resine epossidiche bicomponenti. Inoltre – ha detto ancora la Cataldi – abbiamo inserito perni passanti in acciaio per l’ancoraggio dei pezzi”. L’intervento è stato finanziato con i fondi della legge 61, integrati con una perizia di variante. Una parte importante del restauro è stata rappresentata dalla rimozione di vecchie stuccature e rifacimenti in malta cementizia, praticamente cemento e ferro utilizzati in precedenti restauri. “Cemento e ferro sono incompatibili con la pietra pece – spiega l’architetto Laura Baragiola, direttrice dei lavori – così ogni nuova integrazione dei pezzi non più esistenti è stata fatta con lo stesso materiale lapideo, scolpito dallo scultore vittoriese Pace e il collegamento con il preesistente è stato realizzato in maniera tale che si vedesse l’aggancio tra il vecchio e il nuovo”. Le lacune e le parti mancanti interessavano la corona, la testa del putto sinistro e la ghirlanda di destra. Per riposizionarlo, lo stemma è stato ingabbiato e intelaiato, e così sollevato dalla gru. Adesso l’elemento è stato posto in posizione quasi verticale, ma leggermente inclinata, in modo tale che, chi dal basso lo osserva, potrà vederlo agevolmente.

Nessun contributo da Palermo per la Scuola Regionale dello Sport

Scompare dalla legge finanziaria regionale, appena approvata dall’Ars, il contributo di 500mila euro che avrebbe dovuto essere destinato alla Scuola regionale dello Sport del Coni a Ragusa. “Dopo aver sentito direttamente la direzione del Coni ragusano, esprimo la mia più profonda indignazione – ha dichiarato Girolamo Carpentieri, vicepresidente della Provincia con delega allo Sport – per quello che ritengo l’ennesimo scippo perpetrato dal governo Lombardo, nei confronti della provincia di Ragusa e dei suoi cittadini. La nostra Scuola regionale dello Sport è una delle due sole strutture del genere esistenti in Italia, una eccellenza che qualcuno ha sempre visto come fumo negli occhi. Non esito poi a definire – ha detto ancora Carpentieri – scandaloso, anche il fatto che, su un totale di 45milioni di euro destinati agli enti ed associazioni elencati nella famosa tabella “H”, alla provincia di Ragusa sono andati un’elemosina di poche migliaia di euro. Sono veramente deluso – ha detto ancora il vicepresidente della Provincia – per la disattenzione dei nostri parlamentari regionali, poiché la Scuola Regionale dello Sport è un patrimonio di tutta la collettività iblea e dovrebbe essere difesa al di sopra dei singoli interessi partitici”.

TRENO BAROCCO A RISCHIO La Regione non dà soldi

Promesso, vantato, elogiato. Ma potrebbe non partire lo stesso il “Treno barocco”, definito negli esaltanti comunicati stampa degli anni passati, come il gioiello dei servizi ferroviari, strumento di valorizzazione per eccellenza del turismo artistico nei paesi della Val di Noto. Nonostante il successo degli anni precedenti, infatti, la Regione ha annunciato che non darà alcun contributo per l’avvio del servizio. Il che significa che se i Comuni della Val di Noto vogliono garantire anche quest’anno il treno di collegamento, a cadenza settimanale, fra le province di Siracusa e Ragusa, dovranno esclusivamente mettere mano ai loro magri bilanci. La decisione della Regione è un vero e proprio schiaffo per il territorio ibleo, che il coordinamento provinciale Cub trasporti, senza mezze parole definisce “una presa a pesci in faccia per la provincia iblea”. Anche perché nemmeno due mesi fa, il dirigente regionale dell’assessorato ai Trasporti dottor Coniglio, intervenuto alla conferenza provinciale sulle ferrovie, promossa dalla Provincia di Ragusa e dalla Cub Trasporti, aveva ancora una volta esaltato il “Treno barocco”, lasciando intendere le buone intenzioni della Regione e soprattutto l’assenza di discriminazione nei confronti della provincia iblea. “I fatti, invece, dimostrano esattamente il contrario – sostiene il coordinamento Cub – perché quando le risorse sono scarse, la Regione pensa sempre alla Sicilia sud-orientale, per far pagare a qualcuno le colpe di un’insana gestione dei fondi pubblici”. Che il treno della Val di Noto sia a rischio, lo dimostra già il ritardo nell’avvio. Il collegamento avrebbe dovuto partire a fine marzo. “La nostra è una marcia controvento, e per condurla in porto occorrono uomini che si facciano rispettare e pretendano i nostri diritti

Protesta operatori ecologici in otto Comuni su dodici

In provincia di Ragusa le società ecologiche attendono da moltissimi mesi i mandati di pagamento delle fatture dei Comuni. Il ritardo dei pagamenti da parte delle amministrazioni locali crea un circolo vizioso che si ripercuote sui lavoratori, che attendono per mesi gli stipendi e sui cittadini, che devono convivere con i disservizi e le inevitabili disfunzioni. “Per non parlare poi, dei fornitori, che non vanno dimenticati – afferma il segretario provinciale della Funzione pubblica Cgil, Giovanni Lattuca – che vantano crediti dalle imprese per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Oltre ai cittadini, ovviamente, che pur pagando le tasse, si ritrovano con i rifiuti sotto casa”. Nulla da stupirsi dunque se in otto Comuni, su dodici in provincia, gli operatori ecologici sono in stato di agitazione. Una protesta che dilaga a macchia d’olio. A Pozzallo, Acate e Giarratana gli operatori ecologici attendono il pagamento delle mensilità di febbraio e marzo, mentre negli altri cinque Comuni dove il personale viene pagato in ritardo, Ispica, Scicli, Santa Croce Camerina, Modica e Comiso, gli operatori aspettano gli emolumenti del mese di marzo. Il segretario di categoria Lattuca ha infatti richiesto al prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, la convocazione dei sindaci degli otto Comuni coinvolti in questa vertenza, riunione alla quale prenderanno parte i liquidatori di Ato ambiente e i rappresentanti delle imprese ecologiche che gestiscono i servizi di nettezza urbana nelle otto città iblee. Intanto, il Comune di Modica fa sapere che sono state sbloccate le somme necessarie per il pagamento delle somme dovute per il servizio di igiene ambientale e consentire il trasferimento e il deposito dei rifiuti in discarica e per il pagamento degli emolumenti ai dipendenti dei Servizi per Modica. La notizia è arrivata dopo l’incontro tenutosi giovedì mattina fra il sindaco di Modica, l’assessore al Bilancio e il dirigente della Banca tesoriera. “Abbiamo anche programmato il pagamento degli stipendi ai comunali e a quanti mantengono un rapporto di lavoro con l’Ente – hanno spiegato il sindaco e l’assessore – e le somme necessarie per onorare le transazioni con i grandi crediti”

CITTADINI INDEBITATI Sabato conferenza al Vescovado

Sabato 21 aprile, alle 10,30 presso il saloncino del vescovado di Ragusa si terrà la conferenza di presentazione dei dati relativi alla situazione debitoria dei cittadini nei confronti dello Stato, promossa dall’Ufficio pastorale diocesano. “I dati ci raccontano con estrema chiarezza le dimensioni della crisi afferma Renato Meli, direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro – e nel corso della conferenza stampa entreremo anche nel merito delle responsabilità circa il momento difficile che stiamo vivendo, possiamo però già dire che dietro la freddezza di alcune cifre ci sono persone, storie di difficoltà, drammi umani che purtroppo, sempre più di frequente, sfociano anche in gesti non più reversibili – aggiunge Meli – come i suicidi”. La pressione fiscale e contributiva non aiuta, negli ultimi anni è cresciuta fino a toccare il 54%. L’attuale crisi sta alimentando ancor di più il lavoro nero. “Occorre intervenire senza indugio – continua Meli – nell’immediato probabilmente con provvedimenti di carattere normativo, ma soprattutto in prospettiva futura ponendo l’attenzione verso un nuovo modello di sviluppo economico che non prescinda da quello umano: a rischio è la coesione sociale, la serenità delle famiglie, la vita stessa di tanti lavoratori”.

Ruba un ciclomotore a Ragusa Denunciato un giovane rumeno

Lo ha incastrato il quadro di accensione danneggiato. Un giovane rumeno è stato denunciato mercoledì a Ragusa da una pattuglia delle Volanti della Polizia di Stato, che lo aveva fermato in via Archimede, mentre era alla guida di una Malaguti F10. Gli agenti si sono insospettiti per la rottura del quadro del motore e hanno fatto un controllo tramite la banca dati interforze. Così si è scoperto che il ciclomotore era stato rubato al suo proprietario, il quale aveva presentato la denuncia ai carabinieri del capoluogo l’11 aprile. Prima del controllo, il ragazzo aveva tentato di eludere la verifica, cambiando repentinamente direzione. Ma la manovra ha insospettito ancora di più i poliziotti che lo hanno poi fermato in via Archimede. Il veicolo è stato restituito al proprietario e il rumeno denunciato alla Procura presso il Tribunale dei Minori di Catania.

ESCURSIONI CAI

Il Club Alpino Italiano di Ragusa organizza due attività a carattere escursionistico e culturale, domenica 22 aprile a cava Tre Cerze nelle vicinanze di Sortino, e mercoledì 25 a Vittoria alla scoperta del Liberty. Il primo percorso si snoderà sui sentieri boscosi della Cava che si trova a ridosso della riserva naturale di Pantalica, mentre nel pomeriggio si fa tappa a Sortino. Il 25 aprile, invece passeggiata nel centro storico di Vittoria.

PADUA RUGBY, SALE L’ADRENALINA IN VISTA DEI QUARTI DI FINALE

Il giorno dell’andata dei quarti di finale per la promozione in serie B di rugby si avvicina sempre più e i ragazzi del Padua Rugby Ragusa continuano a prepararsi in vista dell’importante appuntamento sportivo. E’ saltata a causa del maltempo l’amichevole in programma sabato scorso con l’Amatori Catania e, pertanto, i ragusani hanno organizzato una partitella in famiglia per giovedì contro l’Under 20. Un test importante, visto che da quasi un mese il Padua non disputa partite ufficiali. “E’ chiaro che un mese senza giocare un incontro ufficiale non è il massimo – ha dichiarato l’allenatore del Padua, Peppe Gurrieri -; si rischia di perdere il ritmo partita. Ma non me ne preoccupo più di tanto perché vedo che i ragazzi sono molto concentrati”. Gurrieri non lascia trapelare nulla sulla probabile formazione che scenderà in campo a Latina. D’altronde l’allenatore biancoazzurro ha a disposizione tutti gli elementi del Padua. Il team si trasferirà a Latina partendo da Ragusa venerdì 27 aprile, in serata. Gli atleti ragusani alloggeranno in un hotel a due passi dal campo Messapi dove si disputerà l’incontro. Il rientro è previsto per le prime ore del mattino di lunedì 30.

PalaMinardi concesso per un concerto. La Passalacqua danneggiata dal Comune di Ragusa

La Virtus Eirene Passalacqua Spedizioni è chiamata ad un appuntamento fondamentale per il salto di categoria: la gara 3 dei play off promozione in A1. Un palcoscenico nazionale per le ragazze di coach Savini che stanno preparando al meglio l’incontro che potrebbe significare l’olimpo del basket femminile. Ma il PalaMinardi, sede degli allenamenti e degli incontri di campionato della squadra ragusana, prima dell’importante appuntamento sportivo ospiterà un concerto. Da qui il disappunto della società sportiva che in una nota critica il Comune di Ragusa. “La volontà della Virtus Eirene Passalacqua Spedizioni di chiudere la vicenda relativa all’organizzazione di un concerto – si legge nella nota – nello stesso impianto che poche ore dopo potrebbe ospitare la decisiva gara-tre dei playoff per la promozione in A1, non è stata evidentemente apprezzata al Comune. Con la squadra già impegnata a preparare la delicatissima partita di domenica con la Sogeit La Spezia (nella quale è in palio quantomeno il secondo posto nella regoular season), il Comune – si legge ancora nella nota della Passalacqua Spedizioni ha deciso di concedere il PalaMinardi, nella mattinata di sabato, agli organizzatori di un altro evento. Coach Marco Savini e le atlete si trovano così costrette a dover rinunciare all’ultimo allenamento prima di questa decisiva partita. La decisione ha lasciato sconcertati i dirigenti, lo staff tecnico e le atlete – si legge nella nota della società sportiva ragusana -. Da questa vicenda in casa Passalacqua si traggono due conclusioni: al Comune il movimento sportivo femminile, creatosi anche attorno a questa società, interessa poco, così come interessa poco vedere Ragusa proiettata verso palcoscenici di carattere nazionale”, è scritto nella nota della Passalacqua Spedizioni.

No Muos Calabrese: “Il Pd di Ragusa invita il sindaco ad aderire al comitato dei Comuni iblei”

“E’ davvero antipatico, irritante e, dico ancora di più, una vergogna apprendere che i Comuni di Modica e Vittoria, assieme a molte altre città della Sicilia orientale, si sono mosse per tempo, aderendo in maniera convinta al comitato No Muos, mentre il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, non solo fa bocciare, per gelosia rispetto all’iniziativa, un ordine del giorno del Pd, ma reputa più importante mettere tasse a non finire ai ragusani”. E’ la riflessione del segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, alla luce delle iniziative in fase di programmazione da parte di molti enti locali territoriali, anche dell’area iblea, in vista della tre giorni di protesta che si terrà a Niscemi a partire dal 29 aprile. “Ecco perché, come Pd di Ragusa – aggiunge Calabrese – chiediamo ufficialmente all’Amministrazione comunale e alla sua maggioranza di predisporre l’invio a Niscemi di una delegazione della città capoluogo così come stanno facendo altri centri della nostra provincia. Chiediamo a Dipasquale di occuparsi in maniera attiva della salute dei ragusani e di non farsi distrarre dalle sue ambizioni politiche. Stiamo parlando di un movimento, il No Muos, che sta assumendo sempre più consapevolezza anche per le ultime notizie che testimoniano, in modo inequivocabile, la pericolosità di questo radar mostruoso che gli Stati Uniti intendono impiantare sulle nostre teste. E’ bene ribadire che noi non ci stiamo. Caro Dipasquale, – scrive Peppe Calabrese è forse troppo di sinistra e troppo pacifista aderire ad un comitato che contrasta strumenti di guerra tra l’altro dannosi alla salute?”.

IL MANAGER GILOTTA PARLERA’ DEGLI OSPEDALI DOPO LE ELEZIONI

Dopo le tante richieste – ritenute tra l’altro poco garbate da parte del direttore Asp Ettore Gilotta – per la convocazione di tavoli tecnici sull’assetto organizzativo dei vari presidi provinciali, il manager dell’azienda sanitaria spiega di ritenere “poco opportuna qualsiasi convocazione di tavoli tecnici riguardanti i vari nosocomi ricadenti nella sfera di competenza dell’Asp poiché stiamo entrando nel vivo del periodo elettorale per le elezioni amministrative del 6/7 maggio prossimi, e con grande senso di opportunità e responsabilità riteniamo – scrive Gilotta – che qualsiasi iniziativa riguardante uno qualsiasi degli ospedali provinciali potrebbe essere utilizzata come terreno di scontro elettorale. Chiediamo pertanto ad amministratori locali, parlamentari e rappresentanti dei vari comitati cittadini di concordare sulla necessità di rimandare qualsiasi incontro a dopo tale scadenza”.

Furto di rame, in manette quattro operai

Un’auto e un furgoncino carichi di rame appena rubato. E’ andata male a quattro operai, tre acatesi ed un marocchino, che avevano tranciato 350 metri di cavo dalle linee della Telecom. La Polizia è stata allertata da una telefonata al 113. I quattro viaggiavano lungo la Frigintini – San Giacomo quando sono stati fermati, anche se il furgonncino ha provato a forzare il posto di blocco. Il danno arrecato alla rete ammonta a diecimila euro. In manette sono finiti Francesco Farruggia, 35 anni, Fabrizio Gagliano, 34 anni, Martino Nicaso, 26 anni, e Abdelali Arif, 25 anni. Per i quattro l’accusa è di furto aggravato e interruzione di pubblico servizio.

Finanziara Regionale. Accolta una richiesta dei Forconi per tutelare i prodotti agricoli

E’ stato approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana il disegno di legge di iniziativa parlamentare che prevede controlli sul rispetto degli obblighi di etichettatura dei prodotti agricoli agroalimentari e zootecnici, e norme per la difesa dei prodotti agroalimentari in merito alla provenienza delle merci e l’avvio di severi controlli. La norma prevede una serie di sanzioni in caso di contraffazione e frode, e incentivi per la commercializzazione nei grandi centri commerciali di prodotti agricoli e zootecnici e dei prodotti a chilometro zero anche nei servizi di ristorazione collettiva. Gli uffici regionali sorveglieranno sulla applicazione dei prezzi. Si tratta di alcune delle richieste avanzate dal del movimento dei Forconi.

SANTA CROCE, CONVENTION DEL CANDIDATO GIOVANNI BARONE

L’uno accanto all’altro. Un passaggio di consegne al candidato sindaco Giovanni Barone e l’addio, almeno in questa fase, alla vita politica da parte del sindaco uscente Lucio Schembari. Una convention, nella sede della nuova biblioteca comunale, per la presentazione ufficiale del programma elettorale della lista Noi Ci Crediamo e dei 15 candidati al consiglio comunale. Tanti volti nuovi con i ragazzi di Generazione Santa Croce e tra il pubblico i “vecchi” della politica, dal vice sindaco Pippo Pluchino all’assessore Giovanni Agnello. In piedi, in fondo alla sala, alcuni candidati della lista “Città Futura” e “Tutti per Santa Croce” ad ascoltare il programma del candidato Barone. “Abbiamo lavorato in questi dieci anni per il bene della città – ha esordito il sindaco Schembari indicando il suo successore Giovanni Barone -. Su questa comunità sono piovute ingenti risorse, pari a 50 milioni di euro, che sono servite per dare lustro al territorio. Tante opere pubbliche imponenti e altre che attendono di essere ultimate. Su alcune scelte, vedi il caso Mediale, abbiamo avuto il coraggio di dire no e per questo il sottoscritto – ha detto Lucio schembari – è stato chiamato in giudizio per un risarcimento danni. D’ora in poi – ha continuato Schembari – bisogna lavorare per dare continuità alla azione amministrativa e Giovanni Barone è il candidato ideale”. Il candidato sindaco ha focalizzato l’attenzione su alcuni punti salienti del programma: dal turismo, all’agricoltura, al commercio. “E’ un programma elettorale ricco e variegato – ha detto il candidato sindaco, Giovanni Barone – su cui vogliamo scommetterci. L’agricoltura è il settore dominante, per aiutare il comparto servono azioni come un fondo di rotazione, la promozione dei nostri prodotti attraverso la partecipazione di Fiere ed un sito internet per la tracciabilità”. Tre gli assessori designati: Eugenio Malaspina, Carmelo Portelli e Gaetano Pernice. “La lista è composta da 11 uomini e 4 donne – spiegano i promotori del comitato -, unica tra le 5 in lizza ad avere ben 9 candidati sotto i 30 anni e nel complesso un’età media di 36 – 38 anni, risultando tra le più basse in assoluto tra tutte le liste”.

Lunedì 23 riunione dei comitati No Muos della Provincia di Ragusa

I comitati NO MUOS, già costituiti in vari comuni della Provincia di Ragusa, si incontreranno lunedì 23 aprile, alle ore 18, presso la sede provinciale della Cub, in via S. Francesco 79, a Ragusa, per affrontare insieme le prossime scadenze della battaglia che va sviluppandosi contro l’installazione della stazione radaristica americana in contrada Ulmo a Niscemi. In particolare si discuterà delle forme di coordinamento da dare al movimento, dell’appuntamento di venerdì 27 a Ragusa tra i sindaci e l’Arpa e della tre giorni di Niscemi del 29-30 e primo maggio. “La mobilitazione sta coinvolgendo sempre più persone e sta creando una presa di coscienza sulla gravità della scelta del Governo degli Stati uniti, della Nato, del Governo italiano e di quello siciliano, di posizionare a Niscemi le antenne del Muos, che creeranno da subito pesanti contaminazioni elettromagnetiche sulle popolazioni di Caltanissetta, Enna, Catania, Ragusa e Siracusa, e metteranno a rischio lo stesso aeroporto di Comiso condannando la Sicilia ad un ruolo sempre più centrale nelle strategie di guerra attuali”.

Scroll To Top
Descargar musica