26-11-2024

AEREOPORTO DI COMISO, FALLIMENTO PRENASCITA?

Riceviamo e pubblichiamo una nota sui destini dello scalo di Comiso. “Il piano nazionale degli aeroporti, porti e interporti, che fa parte della road map per riportare il paese a eccellenza, non è stato ufficialmente presentato. Era prevedibile che l’aeroporto comisano venisse inserito tra gli “aeroporti di servizio” (tra i quali ci sono anche quelli di Lampedusa e Pantelleria, che sono obbligati a ricercare le strategie migliori per attirare vettori e rinunciare ai finanziamenti pubblici ), ciò significa che dopo la verifica dei bilanci dei primi tre anni si può anche chiudere. Sarebbe opportuno per il bene della comunità iblea individuare un percorso alternativo e rapido di ottimizzazione gestionale. Perchè non avviare un processo di privatizzazione attraverso una nuova gara? Perché non approfittare dell’opportunità argentina?”.

IL PD DI COMISO ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE IN RICORDO DI PIO LA TORRE E ROSARIO DI SALVO

“Contro l’oblio e la rimozione partecipiamo alla manifestazione del 4 aprile per ricordare Pio La Torre e Rosario Di Salvo a 30 anni dal loro omicidio”. A dichiararlo è il segretario del circolo Pd di Comiso e responsabile del Tavolo Sud del Forum Ambiente, Gigi Bellassai che ha voluto ricordare Pio La Torre. “Un martire della mafia – ha dichiarato Bellassai -, un uomo giusto che ci ha tramanda un patrimonio di valori civili e morali che oggi sembrano smarriti. Pio La Torre è una ricchezza per tutta la Sicilia, un siciliano che si è battuto per lo sviluppo e la crescita della nostra terra lottando contro la mafia, battendosi per la pace e contro i 112 cruise di Comiso, per un modello di sviluppo ecologicamente orientato, ponendo come centrale la questione morale e puntando alla rottura degli equilibri di potere di un sistema politico cristallizzato lavorando per nuove alleanze, con coraggio e grande attivismo politico”, ha detto ancora Gigi Bellassai che ha contestato la scelta di non intitolare a Pio La Torre l’aeroporto di Comiso.

UDC SICILIA, ANGELICA E’ NEL COMITATO DIRETTIVO

Il capogruppo dell’Udc al Consiglio Comunale di Ragusa, Filippo Angelica, è stato nominato componente del comitato regionale del partito. La nomina è arrivata in occasione del congresso regionale dell’Udc, che ha visto la riconferma di Gianpiero D’Alia come segretario regionale. Angelica, ringraziando i vertici del partito per la nomina, ha dichiarato: “Spero di ricambiare la fiducia accordatami dal segretario provinciale Lavima e dal presidente della Provincia, on. Antoci – ha dichiarato Angelica -. Profonderò il massimo impegno e sana militanza rappresentando nella sede regionale del mio partito proposte e idee che siano da contributo nel progetto politico riformatore che ha intrapreso l’Udc”.

DISOCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI RAGUSA

La disoccupazione è un problema sempre più serio, che investe la provincia di Ragusa. E’ l’effetto nefasto della crisi, della diminuizione di opportunità lavorative da parte delle imprese, sempre più incapaci di offrire occupazione e sempre più impegnate a cercare di sopravvivere sul mercato, alle prese con i problemi della liquidità finanziaria. Già nei primi due mesi del 2012 si registra un aumento del numero di disoccupati. Questi sono dati reali, che si estraggono dalle analisi delle statistiche di flusso, cioè dai numeri provenienti dal “controllo di gestione”. In pratica, nei primi due mesi del 2012, facendo un confronto con i primi due mesi del 2011, si evidenzia che il numero delle “dichiarazioni di disponibilità” (chi è disoccupato presenta la “dichiarazione di disponibilità” a lavorare presso le varie sezioni del Collocamento) è cresciuto. Nel bimestre gennaio-febbraio 2011, all’ufficio di collocamento di Ragusa, che serve anche i Comuni di Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo, erano 769 i soggetti che hanno dichiarato di essere disoccupati, e quindi disponibili a lavorare. Fra questi, 414 uomini e 355 donne. Un anno dopo, nel bimestre gennaio-febbraio 2012, i “disponibili a lavorare” su Ragusa e comprensorio sono diventati 966, di cui 539 uomini e 427 donne. Dato importante: sono soprattutto gli uomini, nel capoluogo, nel comprensorio camarinense e montano, quelli che cercano lavoro. Altro fattore evidente, che emerge da questo confronto, l’aumento del 25% di ricerca di lavoro, in questa porzione di territorio della provincia dal 2011 ad oggi. Passiamo a Vittoria. Nel bimestre gennaio-febbraio 2011, 471 persone si erano dichiarate disponibili a lavorare. Un anno dopo sono diventate ben 605. Quindi, su Vittoria, il cui ufficio collocamento segue anche i territori di Acate e Comiso, l’incremento è del 29%. Cioè, si registra un 29% in più di persone, rispetto all’anno precedente, che cerca lavoro. Emerge un dato inquietante. Se nei primi due mesi del 2011 erano 251 gli uomini disoccupati, nel gennaio-febbraio 2012 sono 324. Minori i numeri delle donne: 220 un anno fa, 281 al 28 febbraio scorso. Il fatto che ci siano più uomini alla ricerca di lavoro, potrebbe confermare che la disoccupazione a Vittoria è soprattutto legata al settore agricolo. E infine Modica. L’ufficio di collocamento modicano raccoglie anche i dati delle città di Pozzallo, Ispica e Scicli. C’è da dire che i dati di flusso degli ultimi anni, relativi a questo comprensorio, sono stati fra i più negativi. E adesso, facendo il confronto dei dati del bimestre gennaio-febbraio 2011 e gennaio-febbraio 2012, l’aumento che si registra, rispetto agli altri uffici di collocamento, è quello minore. Al 28 febbraio 2012, su Modica c’è un aumento di dichiarazioni di disoccupazione di circa il 4%. Nei primi due mesi del 2011 erano 2.049 le persone dichiaratesi disoccupate. Un anno dopo, le dichiarazioni di disponibilità sono diventate 2.104. Facendo la media fra i tre aumenti percentuali (25% su Ragusa, 29% su Vittoria e 4% su Modica) si arriva a circa il 19% in più di disoccupazione, analizzata sui dati di flusso. Quindi, considerato che nel 2011 erano 19.456 coloro i quali si sono dichiarati disoccupati in provincia, ad oggi questo numero avrebbe già superato la soglia dei ventimila.

No alla John Lennon Valley

La giunta municipale di Ragusa, dietro proposta dell’associazione Laocoonte (facente capo a Filippo e Maria Giudice, da anni abitanti a New York), ha cambiato il nome da Cava Gonfalone a John Lennon Valley. La scelta non piace affatto al Movimento Città che scrive: “Il nostro giornale, il Voltapagina, si era subito occupato del caso e lo stesso avevano fatto le telecamere della nostra trasmissione Sottozero, recandosi in loco e constatando lo stato dei luoghi. Per favore non propinateci anche la John Lennon Valley! La toponomastica è l’insieme dei nomi attribuiti alle entità geografiche ed il loro studio storico-linguistico. Non è l’individuazione capricciosa e causale di nomi di fantasia scaturiti dal nulla. E’ per questo che noi non vogliamo – scrivono gli aderenti al Movimento Città – che la Cava Gonfalone si chiami John Lennon Valley. Qual è lo studio storico e linguistico che ha promosso tale mutamento? Qual è la ragione di una scelta così scellerata? Quale è l’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere? Ma ci pensate se il sindaco Renzi di Firenze un giorno decidesse di mutare il nome dell’Arno chiamandolo Freddy Mercury River? Oppure ad Agrigento la Valle dei Templi mutasse il proprio nome in Claudio Villa Valley? Per piacere risparmiateci quest’ennesima fandonia. Lasciate – scrive il Movimento Città – Cava Gonfalone così com’è. Non toccatela e non massacratela con iniziative scellerate e senza senso. Nel corso di decenni nelle cave S.Domenica e Gonfalone sono stati spesi – ricorda il Movimento Città – decine di milioni di euro per interventi non inglobati in un serio ed unitario progetto di fruizione delle vallate. Sono stati sperperati ingenti denari per la realizzazione di sentieri, illuminazioni, panchine e consolidamenti che oggi appaiono non fruibili e persino distrutti dall’incuria. Nella Cava Gonfalone c’è anche un teatro già realizzato e mai utilizzato né reso fruibile. Le poche risorse che abbiamo spendiamole per rendere fruibili le due vallate anche con semplici sentieri puliti e un pò meno spazzatura. O davvero dobbiamo credere che frotte di turisti si precipiteranno a Ragusa – scrive il Movimento Città – appena sapranno che la vecchia Cava Gonfalone ha mutato nome in Lennon Valley?”.

Prevenire il sovraindebitamento di famiglie e anziani

“La situazione di crescente difficoltà economica che sta coinvolgendo sempre più larghi strati della popolazione dimostra come il sovraindebitamento stia diventando una dimensione economica di grave disagio in cui si vengono a trovare le famiglie – e soprattutto anziani – con pesanti conseguenze di marginalità sociale e il rischio di cadere vittime dell’usura”. E’ la riflessione di Adiconsum, l’associazione a tutela dei consumatori, che così continua: “Prevenire e migliorare situazioni di sovraindebitamento sono gli obiettivi del progetto promosso da Adiconsum e Mdc con il cofinanziamento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, denominato Linea Terza Età – Insieme contro la povertà”. Le due associazioni hanno messo in campo una serie di attività volte a orientare famiglie e anziani verso una gestione corretta e sostenibile del bilancio familiare, attraverso la conoscenza degli strumenti creditizi, l’uso consapevole del credito al consumo e l’analisi della propria capacità di spesa. Presso lo sportello dell’Adiconsum è disponibile una guida al bilancio familiare. E’ attivo anche un numero verde, 800864754, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30. Lo sportello di Ragusa, Piazza Ancione 2, è aperto due giorni alla settimana, il martedì e giovedì, dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Corsi Copai, la denuncia di Italia dei Valori

Il capogruppo in Consiglio Provinciale Giovanni Iacono ha presentato all’Ufficio ispettivo dell’Inps, una denuncia tendente ad accertare l’eventuale omissione dei contributi che dovevano essere versati per i giovani e per i collaboratori che hanno partecipato ai corsi finanziati con i fondi Ptta dal Ministero dell’Ambiente di cui la provincia era beneficiaria e il Copai, su incarico della provincia stessa, era l’ente attuatore. I corsi, iniziati nel 2006 e conclusi nel 2010 avrebbero dovuto formare le seguenti figure: esperto nella gestione delle risorse idropotabili e esperto turistico della fascia costiera. Gli stessi corsi si diceva dovessero mirare a realizzare una struttura di servizi nel campo della gestione degli impianti di depurazione. Scrive Iacono: “Alla fine dei corsi, i giovani formati e diventati esperti, dovevano essere avviati alla creazione di impresa. Tutta l’operazione si è rivelata alla fine una colossale e tragica presa in giro, e quattro anni della vita di decine di giovani, oltre a centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, sono stati bruciati e vanificati. Ai giovani non hanno dato nemmeno l’attestato di expertise. A coloro che hanno “abboccato” dando credito a dei “bandi pubblici” è rimasto il nulla, tanta amarezza verso la mala politica e, purtroppo, la rassegnazione”. In questi due anni il consigliere Iacono ha fatto diverse interrogazioni richiamando la Provincia alle proprie responsabilità e trovando sempre un vero e proprio muro di gomma. Iacono, ha dichiarato: “La fuga della Provincia dalle proprie responsabilità farebbe rabbrividire perfino Ponzio Pilato. Spero che qualcuno paghi per ciò che è stato fatto a questi giovani e chi deve pagare lo deve fare iniziando dai contributi previdenziali e dal pagamento della retribuzione

SANTA CROCE, SPORTELLO D’ASCOLTO NELLA SEDE DELL’AVS

Uno sportello d’ascolto per dare un sostegno alle famiglie in difficoltà. Non ha carattere terapeutico ma di consulenza psicologica e i suoi contenuti saranno coperti da segreto professionale. L’aquilone, è stata chiamata questa iniziativa che è promossa dall’associazione volontari del soccorso di Santa Croce Camerina. Lo sportello è aperto tutti i martedì, dalle 10 alle 12, e il giovedì dalle 17,30 alle 19,30 nella sede dell’associazione in viale della Repubblica. “L’obiettivo principale dello sportello – afferma Debora Garofalo, operatrice dello sportello di ascolto – è quello di intraprendere un discorso con se stessi attraverso l’ascolto attivo di un counselor professionista competente, finalizzato all’acquisizione dell’autostima quale elemento fondamentale per vivere bene con se stessi e con gli altri. Il Counselor è infatti quella figura professionale che attraverso le proprie conoscenze e competenze è in grado di favorire lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità del soggetto aiutandolo a esprimersi pienamente e liberamente nel mondo esterno”. L’accesso allo sportello è gratuito.

Comiso, forava gli pneumatici delle auto: arrestato

Aveva forato gli pneumatici di almeno quindici auto al quartiere Grazie negli ultimi dieci giorni. Per lui, un comisano di 59 anni, è scattato l’arresto. L’uomo è stato sorpreso con in mano un coltello. Alla vista dei militari dell’Arma ha tentato la fuga, ma è stato ammanettato. E’ un pregiudicato sottoposto al regime della sorveglianza speciale. Ha anche tentato di aggredire i militari, per questo dovrà rispondere oltre che di danneggiamento e possesso di arma impropria, anche di resistenza a pubblico ufficiale.

AEROPORTO DI COMISO L’on. Digiacomo: “Subito le firme del decreto altrimenti digiuno”

L’on. Pippo Digiacomo torna sull’aeroporto di Comiso per denunciare il silenzio preoccupante che è calato nuovamente sull’infrastruttura. Nonostante il sollecito per la firma del decreto di apertura inoltrato al Presidente del Consiglio Monti con lettera datata 15 febbraio 2012, non si è avuta alcuna risposta. Il deputato, dopo l’incatenamento dinanzi l’aerostazione del 27 luglio 2010 e l’occupazione pacifica dell’aeroporto di Catania del 3 luglio 2011, ha deciso di intraprendere una nuova clamorosa azione di protesta. Il 27 aprile prossimo l’on. Digiacomo tornerà ad occupare l’aerostazione di Comiso e inizierà lo sciopero della fame. “Siamo fortemente delusi dal silenzio del Governo – prosegue il parlamentare del Pd – e questo territorio ha il diritto di sapere quando partirà l’aeroporto per il quale la Regione Siciliana ha già stanziato 4,5 mln di euro per il pagamento dei controllori di volo per i primi due anni. E’ da oltre 24 mesi che attendiamo questo decreto interministeriale e in mancanza di un punto fermo c’è sempre una ragione per rimandare. Noi, invece, non vogliamo più rimandare e chiediamo con forza al Governo e alla Soaco la data d’apertura di questa infrastruttura la quale, – scrive Digiacomo per inciso, risulterebbe ancora non collaudata. Eppure lo stesso presidente Monti ha indicato alla Comunità Europea l’aeroporto come obiettivo primario per la Sicilia e il Mezzogiorno d’Italia. Cos’è intervenuto nel frattempo? Quali sono i motivi di questo assordante silenzio? – sono gli interrogativi posti dal deputato del Pd -. Attendiamo ancora pochi giorni, poi torneremo ad occupare l’aeroporto, inizieremo lo sciopero della fame e questa volta non desisteremo fino a quando non vedremo le firme”.

Anziana trovata morta in casa a Vittoria

Era morta da qualche giorno in casa, probabilmente da venerdì o sabato. Sono stati i vigili del fuoco a trovare il cadavere dell’anziana, sul letto. Il figlio della donna, che vive all’estero, non aveva notizie di lei da qualche giorno, e così si è rivolto ai pompieri. Concetta Passaro, 74 anni, era morta per cause naturali. Sul posto anche la Polizia di Stato.

RAGUSA, INCENDIATO IL PORTONE DI UNA CASA

Le fiamme di quello che si presume un incendio doloso hanno interessato lunedì mattina alle 4 un’abitazione del centro storico di Ragusa. L’incendio è partito da un copertone abbandonato appoggiato al portone dell’abitazione di una trentenne. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno domato il rogo ed hanno relazionato alle autorità giudiziaria. Sul posto, allertati dai vigili del fuoco, anche gli agenti della Polizia di Stato. Dai primi accertamenti si tende a privilegiare il rogo doloso. Una sorte di punizione ai danni della giovane donna che vive da sola nel quartiere centro, tra via Mario Leggio e via Roma, ovvero il cuore della città vecchia. La pista è quella di una vendetta di natura personale. I danni non sono ingenti. La facciata dell’abitazione ed il portone sono stati soltanto anneriti dal fumo. Al momento dell’incendio la proprietaria non era in casa. Al suo arrivo ha trovato i pompieri davanti al portone d’ingresso. Esclusa quella del racket di qualsiasi tipo. Si saprà qualcosa di più quando saranno rese note le deduzioni della Polizia giudiziaria dei vigili del fuoco che relazionerà alla Procura. L’arrivo dei pompieri prima dell’alba nei vicoli del centro storico di Ragusa superiore ha destato allarme tra i residenti . L’incendio dovrebbe essere solo una bravata fine a se stessa.

Contro il commissariamento, la Provincia si rivolge al Tar

La Giunta provinciale ha autorizzato il presidente della Provincia Franco Antoci a proporre ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale di Catania contro la revoca del decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali di indizione dei comizi elettorali per l’elezione del presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale, in programma il 6 e 7 maggio 2012. La Giunta Provinciale ha affidato la difesa, oltre al dirigente responsabile del settore Avvocatura, Salvatore Mezzasalma, al costituzionalista professore Agatino Cariola, ed ha deciso che le spese legali saranno a carico dei singoli amministratori. La decisione di ricorrere al Tar contro la revoca del decreto di indizione dei comizi elettorali fa seguito alla mozione votata, in tal senso, sabato scorso dal consiglio provinciale

Modica, minaccia l’ex moglie: convalidato l’arresto

E’ stato convalidato l’arresto del 35enne fermato la scorsa settimana dalla Polizia per sottrazione di minori, rapina, minacce, atti persecutori continuati e detenzione di un’arma impropria, ossia una pistola ad aria compressa. L’uomo era stato arrestato nella zona del polo Commerciale: aveva una pistola ad aria compressa dentro il marsupio. Era stata la ex moglie a chiedere aiuto alla Polizia al culmine dell’ennesima lite. L’uomo sarebbe andato a prendere i figli di 4 e 5 anni all’asilo. Poi, probabilmente sperando di risolvere la situazione con la donna, dalla quale era separato da un mese, le aveva chiesto di vedersi. Una discussione non andata a buon fine, tanto che l’avrebbe minacciata di non farle più rivedere i bambini. Per fortuna la polizia, chiamata dalla donna, è arrivata poco dopo ed ha arrestato l’uomo. I due bambini erano in macchina e pare dormissero. I dettagli dell’operazione sono stati presentati lunedì mattina dai carabinieri. Pare che la donna subisse violenze da una decina d’anni da parte del marito. Ora si trova ai domiciliari. Davanti al giudice avrebbe fatto qualche ammissione. Avrebbe agito in un momento d’ira, in quanto da tempo non poteva vedere i suoi figli.

Raccolta di abiti usati? No, una truffa

La segnalazione viene della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Ragusa (Padri Gesuiti). Qualcuno ha affisso nelle case i volantini sulla raccolta che sarebbe stata indetta dalla Parrocchia. Ma i diretti interessati smentiscono: “Nè nella nostra chiesa, nè nelle parrocchie S.Cuore di Modica, Comiso e Vittoria sono state avviate iniziative simili”. Il fatto è stato segnalato alle forze dell’ordine.

Spacciava hascisc, arrestato pregiudicato a Vittoria

Gaetano Romano, 27 anni, operaio, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri mentre cedeva un grammo di hascisc ad un giovane straniero. L’arresto è avvenuto in via Colle d’Oro. Lo straniero è stato segnalato alla Prefettura in quanto assuntore di droghe.

DIECI BUONI MOTIVI PER ANDARE A TEATRO, UNA RASSEGNA PER RICONQUISTARE I RAGUSANI

L’ultimo dei “buoni motivi”, la rappresentazione teatrale “Arsenico e vecchi merletti”, commedia brillante, piena di colpi di scena, e di ironia noir, ha concluso la rassegna teatrale “10 buoni motivi per andare a teatro”, la variegata ed interessante programmazione organizzata al teatro Don Bosco durante la stagione invernale da Simonetta Cuzzocrea, Vania Orecchio, Sebastiano D’Angelo e Giovanni Dimartino. Dopo Ragusa, la commedia poi farà tappa il prossimo 29 aprile al teatro Garibaldi di Modica. Gli organizzatori tracciano un bilancio in agrodolce. “Sicuramente questo è un anno non facile per l’intrattenimento – spiega Vania Orecchio – Sono tempi duri e la gente preferisce direzionare in altri beni le proprie spese rispetto al cinema, al teatro e alle altre forme di spettacolo. Nonostante ciò possiamo reputarci fortunati, abbiamo lanciato la rassegna in via sperimentale, affiancando per il primo anno generi e opere molto diverse tra loro. Non c’è stata sempre una grande affluenza, ma molte persone che da anni ormai non andavano a teatro hanno pian piano riscoperto il piacere di assistere ad uno spettacolo. Sono state messe le basi per poter riabituare i ragusani al teatro”. Per Giovanni Dimartino “la città sconta l’assenza di un grande organizzatore di teatro quale è stato Nino Criscione con il suo teatro La Mongolfiera. Dalla sua scomparsa, dieci anni fa, il teatro è andato un po’ a scemare. La Mongolfiera era un punto di riferimento di tutti i sabato e domenica. Noi vogliamo ricostruire quella abitudin

Controllo del territorio nel Modicano, multe e denunce

Vasto servizio di controllo nella fascia costiera, da parte dei carabinieri della Compagnia Carabinieri di Modica. I militari hanno denunciato tre persone per guida in stato di ebbrezza e segnalato alla Prefettura di Ragusa due persone quali assuntori di sostanze stupefacenti. In totale sono stati sequestrati dieci grammi di marijuana. Nel corso del servizio sul litorale pozzallese, a cui hanno preso parte venti militari dell’Arma e che si è protratto sino alla tarda notte, i militari hanno altresì proceduto ad approfonditi controlli nei locali notturni, nei confronti di due dei quali sono state elevate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 6000 euro.

RAGUSA, EMERGENZA FURTI NELLA FASCIA COSTIERA

Dopo i furti nelle residenze estive, tra Passo Marinaro e Randello, ignoti, domenica notte, hanno preso di mira la frazione balneare di Punta Braccetto. Lo chalet di Mario Coco che ha riaperto i battenti dopo la pausa invernale è stato messo a soqquadro, con generi alimentari e suppellettili varie che sono stati trafugati. La merce rubata ha un valore commerciale di circa 7 mila euro. “L’ennesimo furto in un momento molto difficile per l’economia della nostra azienda – racconta l’imprenditore turistico Mario Coco -. Riacquistare la merce per riavviare l’attività è una spesa imprevista che non possiamo sostenere. Ho pensato, per un attimo, di chiudere l’attività e mollare tutto”. L’imprenditore parla di una situazione difficile per la cronica carenza dei servizi minimi essenziali. “Siamo abbandonati da tutti – dice Coco – . In questo lembo di territorio, da anni, lottiamo per avere l’allaccio alla rete idrica e fognaria, e gli accessi al mare sempre aperti. Fare impresa, in questo contesto, diventa estremamente difficile”. Il consigliere provinciale Salvatore Mandarà parla di una ripresa delle attività delinquenziali. Da una settimana – dice Mandarà – la presenza delle forze dell’ordine è diminuita e ne fanno le spese gli imprenditori onesti che tra mille difficoltà riescono ancora ad investire risorse in provincia”.

No Muos, intervento della Cgil

“Il dibattito che si è acceso nella nostra provincia sulla costruenda stazione per il sistema di comunicazione ad alta frequenza della Nato, meglio nota come Muos, all’interno della riserva naturale di Niscemi, ha avuto prese di posizione nette e chiare nel Consiglio Provinciale, nel Sindaco di Vittoria e nei comitati no Muos che si sono costituiti nella città di Vittoria”. Questa l’opinione del segretario della Cgil, Giovanni Avola, che così continua: “Ritengo che il giudizio sui pericoli del Muos deve essere espresso dalla comunità iblea attraverso i consigli comunali e il pronunciamento delle forze sociali e quindi sottratto alla strumentalizzazioni dei singoli. L’impatto del Muos è sicuramente devastante per il nostro comprensorio come testimoniano una miriade di pareri espressi da autorevoli accademici e delle agenzie specializzate. Danni ambientali incalcolabili, possibili interferenze con i sistemi di volo dell’aeroporto di Comiso di prossima apertura, pericoli enormi per la salute per via dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Le valutazioni tecnico-scientifiche condotte dall’Arpa Sicilia sono, a parere degli esperti, contraddittorie e carenti. Bisogna immediatamente chiedere – scrive il segretario generale della Cgil – la sospensione del protocollo d’intesa siglato tra Regione Siciliana e Ministero della Difesa nel giugno 2011, per consentire un monitoraggio delle sorgenti di campi elettromagnetici nel nostro territorio e una verifica sul reale impatto della stazione Muos su tutto l’ecosistema. La conferenza dei sindaci allargata alle forze sociali appare la sede più idonea – conclude il segretario della Cgil, Giovanni Avola – per affrontare l’intrigata e complessa vicenda Muos”.

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