26-11-2024

DOMENICA DELLE PALME A RAGUSA

Chiese affollate per la cerimonia della benedizione degli ulivi nel giorno della domenica delle Palme. E’ stato il vescovo, Paolo Urso, a presiedere il rito in Cattedrale, mentre a Ibla la celebrazione è iniziata con la benedizione ai Giardini iblei e la processione fino al Duomo di San Giorgio. Cortile dei Salesiani affollato di famiglie e bambini, così come tutte le chiese della città. Domenica pomeriggio, a Ibla, le processioni con alcuni simulacri della passione, a cura delle Confraternite. Lunedì santo altre due processioni. La prima dalle 18,30 dalla chiesa di San Giacomo apostolo, all’interno dei Giardini iblei, con il gruppo statuario di “Gesù nell’orto degli ulivi”. Alle 19,45, dalla chiesa di Santa Lucia, la processione con la “Pietà” animata dalla confraternita “Buona morte”.

Incidente mortale sulla Comiso – Chiaramonte

Ancora sangue sull’asfalto ragusano. Domenica mattina, intorno alle 11, ha perso la vita Salvatore Pastorello, 63 anni, di Chiaramonte. L’incidente è avvenuto sulla Comiso – Chiaramonte Gulfi, all’altezza della curva delle Quattro Cappelle. L’uomo era alla guida di una Fiat Panda e stava andando a Chiaramonte. E’ uscito fuori strada: la auto si è schiantata sul gard rail ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. L’uomo è morto sul colpo. L’auto, priva di controllo, è poi andata a collidere con un altro mezzo che pare venisse in direzione opposta. Per fortuna solo tanta paura e nessun danno per gli occupanti dell’altra auto. Sul posto, per i rilievi, la polizia provinciale. Dopo la ispezione cadaverica, il magistrato di turno ha disposto la restituzione della salma ai familiari per i funerali.

RAGUSA, DUE ARRESTI

Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia hanno arrestato due stranieri: la rumena Maricica Pletea ed il tunisino Mongi Ghars (nella foto) in esecuzione di due distinte misure cautelari. Ghars, tunisino di 54 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e stupefacenti, è finito in carcere in esecuzione del provvedimento emesso dal Gip presso Tribunale Giovanni Giampiccolo. Il nordafricano, arrestato la scorsa settimana per violazione degli obblighi degli arresti domiciliari, aveva dolosamente individuato quale abitazione dove continuare ad espiare la suddetta misura un rudere abbandonato assolutamente non idoneo come civile abitazione e peraltro difficilmente raggiungibile per effettuare i controlli di Legge. Per questo motivo la Magistratura, a seguito di mirati accertamenti e sopralluoghi esperiti dalla Mobile e dalla Divisione Anticrimine della Polizia, ha disposto il ripristino della detenzione carceraria. Per quanto concerne Maricica Pletea (nella foto), rumena di 50 anni, è finita in cella in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello di Catania, Sezione Provvedimenti Speciali, al fine di permettere l’estradizione della donna in Romania essendo stata condannata dal Tribunale di Galati, a 12 anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere finalizzata alle truffe e, conseguentemente, raggiunta da mandato di arresto europeo. I due stranieri sono stati rinchiusi all’interno della casa circondariale di contrada Pendente a Ragusa.

POZZALLO, JUDO GIOVANISSIMI ATLETI CONQUISTANO MEDAGLIE

Si arricchisce il medagliere dell’associazione “Judo Club Ushijima” di Pozzallo. Questa volta sono stati i più piccoli a salire sul podio durante l’VIII torneo Città di Paola, svoltosi lo scorso 25 marzo. Sette le medaglie conquistate, tre sul campo maschile (Michele Scollo, il più piccolo del gruppo, medaglia di bronzo; Filippo Di Gabriele, alla sua prima gara, medaglia d’argento; Lorenzo Ferreri, medaglia di bronzo). Hanno partecipato al torneo anche Stefano Cintoli, Giovanni Giunta, Leonardo La Rocca, Simone Graziano. Non è mancata la rappresentativa femminile della Ushijima. In particolare, Manuela Napoleone ha conquistato la medaglia d’argento, mentre Muccio Hillary, Giunta Mariagrazia e Gerratana Carmela si sono guadagnate la medaglia di bronzo.

SANTA CROCE, CONVENTION DI PIERO MANDARA’

Due gli assessori designati in prima battuta dal candidato sindaco di Santa Croce Camerina, Piero Mandarà. Si tratta dell’avvocato Giovanna Nicolini e di Lidia Caggia, laureanda in Politiche e relazioni internazionali. Quindici i candidati al consiglio comunale nella lista “Tutti per Santa Croce”. Ecco i nomi: Biagio Agnello, Salvatore Amenta, Lucia Francesca Bocchieri, Mario Coco, Vincenzo Crucetta, Francesco Dimartino, Marco Nunzio Distefano, Antonella Galuppi, Valentina Licitra, Alessandro Mandarà, Salvatore Mauro, Pietro Occhipinti, Fabrizio Panebianco, Patrizia Ruggieri, Virginia Piazzese. Una convention, al ristorante Rosengarten di Punta Secca, che ha visto la presenza, tra l’altro, di alcuni esponenti del Pdl (i fratelli Mallia, Salvatore e Giovanni, e il presidente del consiglio provinciale Giovanni Occhipinti). I candidati al consiglio comunale sono stati presentati dal cabarettista Sasà Salvaggio con un’improvvisata passerella dal soppalco del ristorante. Il candidato Piero Mandarà ha illustrato i punti salienti del programma elettorale racchiusi in un opuscolo che è stato distribuito ai presenti. “Lavoriamo per la trasparenza dell’attività amministrativa – ha spiegato Mandarà -. Il palazzo di città sarà aperto a tutti e attiveremo uno sportello aperto ai cittadini che possa ricevere proposte e osservazioni al fine di migliorare i servizi resi”, ha detto ancora Mandarà. La sicurezza e l’ordine pubblico tra le priorità. “In questo senso occorre agire su più fronti aggiunge il candidato sindaco -. Il controllo delle abitazioni date in affitto agli stranieri per valutarne le conformità igienico sanitarie, il potenziamento delle forze dell’ordine e l’utilizzo, previa convenzione, di personale esterno addetto alla vigilanza, specie durante le ore notturne”. Una compagine amministrativa che vuole, secondo il candidato Mandarà, essere in discontinuità con l’amministrazione uscente. Eppure il candidato sindaco ha ricoperto all’interno dell’amministrazione, retta da Lucio Schembari, l’assessorato ai Servizi sociali fino al dicembre 2009. Un esplicito riferimento, nel suo intervento, agli altri candidati a sindaco. “Tutti gli altri cercano equilibri su assessorati e posti da spartire – dice ancora Piero Mandarà -. Noi rispondiamo con la stesura e l’adesione totale al codice etico: un regolamento che regolerà l’accesso al consiglio comunale a seguito del voto degli elettori”, ha concluso Piero Mandarà, candidato a sindaco di Santa Croce Camerina.

MONTEROSSO, LA POLIZIA INCONTRA GLI STUDENTI

Venerdì mattina presso l’Istituto Comprensivo “Madre Teresa di Calcutta” di Monterosso Almo, nell’ambito del progetto “Educare alla Legalità ed alla Convivenza Civile”, previsto nel Pof, si è svolto un incontro tra gli alunni delle classi quinte e l’ispettore capo Gaetano D’Amico, in servizio presso la Questura di Ragusa. L’incontro ha avuto come finalità quella di promuovere e accrescere negli studenti la cultura della legalità, sensibilizzandoli sull’importanza delle regole. L’ispettore capo D’Amico ha spiegato ai ragazzi quali sono le problematiche che la Questura affronta e i servizi che offre ai cittadini. La scolaresca si è mostrata molto interessata e coinvolta, tanto che ha posto svariate domande al rappresentante delle Forze dell’Ordine. L’incontro si è concluso con la distribuzione ai giovani di brochures sull’attività della Polizia.

RAGUSA-CATANIA, LA CNA CHIEDE LA RIMOZIONE DEI DETRITI

“Due piccoli crolli lungo la Ragusa-Catania, in seguito ai danni del maltempo del 10 marzo scorso, uno vicino Vizzini, l’altro nei pressi di Francofonte, stanno determinando da qualche giorno – ha detto il presidente della Cna provinciale, Giuseppe Massari – una situazione di forte disagio per gli automobilisti, ma soprattutto per i camionisti che percorrono quotidianamente il suddetto tratto stradale”. Il presidente della Cna provinciale di Ragusa, Giuseppe Massari, lancia l’allarme, amareggiato per il fatto che, nonostante siano trascorsi già parecchi giorni, nessun segnale si registra che faccia presagire la rimozione dei detriti. “Ma se a Vizzini – chiarisce Massari – i disagi sono pressoché limitati, è semplicemente assurdo quanto sta accadendo nei pressi di Francofonte dove gli autotrasportatori, e non soltanto loro, sono costretti a deviare lungo le curve dell’antico tracciato, con tutto ciò che questo comporta. In più di un’occasione i mezzi finiscono col vedere spenti i propri motori ha detto ancora Massari – per non parlare della creazione di lunghe e interminabili code. A fronte di ciò, si rischia di lasciare immutata questa situazione per chissà quanto tempo visto che ancora nessuno sembra essersene interessato in maniera diretta. Per la provincia di Ragusa, che poteva contare su questo collegamento con Catania – ha detto ancora Massari -, con tutti i limiti che aveva, per essere a contatto con il resto dell’isola e del mondo, un’altra penalizzazione che ci lascia senza parole. Sono già molti gli automezzi che preferiscono il giro lungo, cioè l’autostrada che collega Catania a Siracusa, anche se devono raggiungere, ad esempio, i mercati dell’Ipparino. Avremmo capito se fosse crollato un ponte, ma spostare dei detriti dalla sede stradale è una faccenda che richiede così tanto tempo? Se lo chiedessero ad una delle nostre imprese, saremmo in grado, alla presenza delle opportune condizioni, di rimuovere il tutto nel giro di un paio d’ore. E di avviare – ha detto ancora il presidente della Cna subito dopo le opere per il ripristino. In tutto, insomma, una settimana di lavoro, a volere esagerare, e un intervento dal peso economico di circa diecimila euro. Ma davvero nessuno riesce a farsi carico delle esigenze delle nostre imprese che quotidianamente hanno la necessità di percorrere la Ragusa-Catania? Noi facciamo sentire forte la nostra voce – ha ribadito Massari, che chiede anche l’interessamento dei rappresentanti politici iblei – perché è arrivato il momento di non indugiare oltre. Siamo stanchi di questi continui ritardi che hanno un solo effetto, quello di fare perdere competitività al nostro territorio”.

 

RAGUSA IBLA, LA SETTIMANA SANTA

Il simulacro del Cristo morto avvolto nel sudario che transita tra i fedeli. La richiesta di supplica rivolta alla Madre Addolorata. Sono due degli atti più suggestivi che caratterizzano un rito la cui tradizione risale alla notte dei tempi e che da qualche anno la confraternita di San Giacomo apostolo, a Ragusa Ibla, ha inteso riproporre. Uno speciale atto di devozione nei confronti dell’Addolorata in onore della quale, venerdì pomeriggio, è stato celebrato il correlato Venerdì che, nel quartiere barocco, anticipa l’avvio delle cerimonie vere e proprie legate alla Settimana santa. Numerosi i fedeli che si sono commossi e che hanno manifestato il proprio dolore al passaggio del simulacro del corpo martoriato di Gesù. In precedenza, il simulacro dell’Addolorata è stato sistemato ai piedi dell’altare. Qui, prima dell’avvio della funzione religiosa, in un cesto di vimini, sono state deposte, contenute ciascuna in un foglietto di carta, le suppliche e le preghiere perché si interceda per il bene dei propri cari. Inoltre, l’arciconfraternita ha messo a disposizione un fiore per ognuno. La “Settina dell’Addolorata” è un evento di totale devozione da parte dei componenti della comunità. Padre Joseph Muamba Bulobo, sacerdote congolese, ha presieduto la Santa Messa. I riti della Settimana santa, a Ragusa Ibla, prendono il via domenica. Il primo appuntamento è fissato alle 10,30 con la benedizione delle palme ai Giardini iblei e la processione verso la chiesa Madre di San Giorgio, dove si terrà la Santa Messa. Sempre domenica, nel pomeriggio, si terranno tre processioni da parte di altrettante confraternite. Alle 17, dalla chiesa dell’Itria, prenderà il via la processione della confraternita “Santa Maria Addolorata dell’Itria”. Alle 19, dalla chiesa della Maddalena, la processione della confraternita “Santa Maria Maddalena”. Alle 19,45, dalla chiesa dell’Immacolata, la processione con “Gesù alla colonna” della confraternita “Santissimo Rosario – Sciabica”. Ogni processione si recherà al duomo di San Giorgio per il fervorino eucaristico.

VITTORIA, GIOCHI DELLA GIOVENTU’DEDICATI A IRENE IOZZIA

Si svolgerà lunedì pomeriggio, con inizio alle 15,30 nella scuola media “Matteotti” di Vittoria, la fase comunale dei Giochi della Gioventù riservata agli alunni delle scuole medie inferiori della città. Su proposta dell’esperto Fabio Prelati, condivisa dal sindaco Giuseppe Nicosia, questa edizione dei Giochi verrà dedicata alla memoria della piccola Irene Iozzia, prematuramente sottratta all’affetto della famiglia e di quanti ne hanno apprezzato le doti umane e morali. “Un’iniziativa semplice – afferma Prelati – ma che vuole rendere ulteriormente tangibile la vicinanza dell’amministrazione, della città e del mondo scolastico alla famiglia di Irene”. Al termine delle gare, prima della cerimonia di premiazione, si svolgerà un momento di riflessione dedicato ad Irene.

 

CONTRATTAZIONE SOCIALE, LA CISL LA CHIEDE PER TUTTA LA PROVINCIA

“La contrattazione sociale va rilanciata in tutta la provincia. Prendendo ad esempio l’attività svolta al Comune di Ragusa che dev’essere posta in evidenza come una esperienza guida assolutamente positiva”. E’ questo il senso dell’appello lanciato dal segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo, il quale sottolinea che le parti sociali hanno avuto, nel capoluogo ibleo, un confronto serrato e costruttivo con l’amministrazione e l’assessore ai Servizi sociali. “Da cui sono emersi – sottolinea Romeo – strumenti positivi come il protocollo sull’utilizzo dei voucher. Proprio per l’impostazione impressa alla contrattazione, ritengo che questo possa essere un esperimento da ripetere negli altri enti locali territoriali, fermo restando che siamo assolutamente consapevoli del fatto che negli altri Comuni la situazione finanziaria non è passabile come quella esistente al Comune di Ragusa. Ma proprio perché si riscontrano tali elementi di criticità, le Amministrazioni locali dovrebbero spingere al confronto con le parti sociali”. Il segretario Romeo spiega anche le ragioni. “Sono due gli ordini di motivi – sottolinea – che occorre prendere in considerazione. In primo luogo perché essendo portatori di interessi diffusi, le parti sociali possono garantire una visione più ampia delle problematiche e delle esigenze del territorio. Poi, proprio perché siamo attori – ha detto ancora Romeo – e abbiamo un ruolo nella mediazione sociale, le scelte condivise ci aiuterebbero a supportare alcune necessarie rinunce che gli enti locali sono costretti a dovere affrontare in seguito agli enormi tagli e alla grave crisi che le Amministrazioni stanno attraversando”.

 

ACCONCIATORI ED ESTETISTE UN INCONTRO FORMATIVO ORGANIZZATO DALLA CNA

Per la prima volta, in provincia di Ragusa, la Cna, in collaborazione con Schwarzkopf Professional, è riuscita a promuovere incontri informativi rivolti ad acconciatori ed estetiste. L’iniziativa, promossa dall’Unione Benessere e Sanità presieduta da Maria Carmela Modica Belviglio e di cui è responsabile provinciale Antonella Caldarera, mira a raggiungere obiettivi specifici volti a garantire un adeguato aggiornamento sulle tecniche più recenti rispetto a temi già individuati. Tre gli appuntamenti che si terranno nel mese di aprile. Si comincia lunedì nella sede della Cna in via Psaumida 38 a Ragusa. A partire dalle 15, e sino alle 20, Monica Corda, responsabile accademia della formazione Schwarzkopf Professional di Milano, affronterà i temi legati alla cosmetologia, alla sicurezza della cosmetica e alle correlate innovazioni tecnologiche. Lunedì 16 aprile, invece, sarà la volta del sales manager Guglielmo Olivieri che, sempre dalle 15 alle 20, parlerà della gestione e conduzione del salone di bellezza, soffermandosi sulla verifica in funzione del nuovo regime della tracciabilità finanziaria e della lotta all’evasione fiscale. L’ultimo appuntamento si terrà lunedì 30 aprile con la consulenza emozionale. Michele Capizzi e Davide Pantano, Yellow parrucchieri, esperti nella formazione e organizzazione del salone, anche in questo caso dalle 15 alle 20, concentreranno la propria attenzione sulla gestione del rapporto titolare di impresa e cliente e sulle motivazioni degenerative che portano alla perdita di clienti.

IL CULTO DELLE NINFE

Un chiaro ed evidente legame tra la Sicilia e l’antica Grecia. Individuato in un culto particolare, quello delle ninfe. Un tema di grande fascino è stato al centro, venerdì sera, dell’ultimo appuntamento di “Ergasterion-Fucina di archeologia”, il ciclo di incontri promosso dalla sezione di Ragusa dell’associazione SiciliAntica. Nei suoi studi, Giancarlo Germanà, docente di Storia dell’arte greca e romana presso l’Accademia di belle arti di Siracusa e ricercatore presso l’American institute for the roman culture di Roma, ha evidenziato come si tratti di un culto così antico da essere precedente al culto di Apollo, famoso come culto oracolare. Partendo dall’analisi delle fonti, in particolare elleniche, Germanà ha individuato tutta una serie di culti che in Sicilia presentano caratteristiche analoghe. Marco Camera, dottorando in Scienze archeologiche e storiche presso l’Università degli studi di Messina, ha invece illustrato l’importanza per l’archeologo di “utilizzare una delle più rilevanti documentazioni materiali, ovvero la ceramica, con lo scopo di farne uno strumento di indagine storica che possa fungere da supporto nei complessi rapporti tra il mondo indigeno e le colonie greche della Sicilia arcaica”. Durante il VI e la prima metà del V secolo a.C., la ceramica rinvenuta nei centri indigeni, soprattutto nelle necropoli, mostra un quadro molto composito, con vasellame locale misto a prodotti coloniali e importati dalla Grecia spesso riuniti negli stessi contesti, che caratterizza la “facies” di Licodia Eubea, espressione della civiltà indigena della Sicilia centro-orientale durante l’età arcaica. Infine, Ambra Pace, specializzata in Archeologia classica presso l’Università di Catania e dottoranda in Scienze archeologiche e storiche presso l’Università degli studi di Messina, nell’ambito della difficile ricomposizione della cultura figurativa dei Greci d’Occidente, si è soffermata ad analizzare le protomi femminili arcaiche della stipe di piazza San Francesco a Catania. Al termine dell’incontro Clorinda Arezzo, presidente dell’associazione SiciliAntica, ha voluto rimarcare il fatto che questo ciclo di incontri, avviato dal 28 ottobre dello scorso anno e caratterizzato da undici appuntamenti, è servito a creare uno spazio importante di dialogo e confronto.

RAGUSA CALCIO, AMICHEVOLE IL 5 APRILE

In attesa che ricominci il campionato di Eccellenza, il 15 aprile con la gara interna tra Ragusa e Orlandina, il d.s. del Ragusa calcio, Cesare Sorbo, di concerto con il tecnico, Pino Rigoli, ha stabilito un’amichevole contro la Leonfortese, squadra che milita in Promozione, e che guida il suo girone, per giovedì 5 aprile allo stadio Aldo Campo di Ragusa alle ore 16,00.

NISCEMI, NO AL MUOS IL PD DI RAGUSA ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE

Anche il Pd di Ragusa è stato presente alla manifestazione No Muos, che si è svolta sabato a Niscemi. Nel paese nisseno si è recata una nutrita delegazione del Partito Democratico ragusano formata soprattutto da giovani. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, ha dichiarato: “E’ stata una partecipata e sentita manifestazione contro un sistema radar americano”, ha detto Calabrese. “Alla manifestazione erano presenti numerosi sindaci della Sicilia orientale – si legge nella nota del Pd – oltre alla Provincia regionale di Ragusa con il proprio gonfalone”. “L’auspicio del Pd è quello che la città di Ragusa – ha detto ancora Calabrese – possa partecipare con una propria rappresentanza istituzionale alle prossime iniziative che si terranno”.

Processo al primario di Oncologia del Maria Paternò Arezzo di Ragusa

Udienza dedicata ad altri due testi del Pm Marco Rota nel processo a carico di Carmelo Iacono, imputato di peculato e concussione, reati che sarebbero stati commessi dal maggio 1997 al settembre del 1999, quando il medico lavorava presso l’Unità operativa di Oncologia dell’ospedale Civile. Le indagini sono state svolte dai Nas dei Carabinieri. Davanti al Tribunale (presidente Andrea Reale, a latere Rosanna Scollo ed Ivano Infarinato) l’unica a costituirsi parte civile è stata l’Azienda sanitaria provinciale 7. Secondo l’accusa il dottore Iacono, abusando della sua qualità, avrebbe programmato e attuato, oltre a quelli dovuti, anche accertamenti ed esami di competenza dell’Unità di Chirurgia, ricoverando 37 pazienti nei confronti dei quali disponeva indagini specialistiche finalizzate alla preparazione dei pazienti all’intervento chirurgico effettuato poi a Catania in clinica. Uno dei testi ha ricordato che nel 1998 la moglie è stata sottoposta, dopo gli accertamenti eseguiti in ospedale, ad intervento chirurgico in una clinica privata a Catania. “Tutto è andato bene – ha detto il teste. Mia moglie è morta dopo 11 anni dall’intervento al seno per un carcinoma. Perchè siamo andati a Catania? Perchè a Ragusa, in ospedale, Iacono non poteva eseguire interventi chirurgici per la nota diatriba con i colleghi di Chirurgia Generale. Prima di andare a Catania il dottor La Monica mi ha sconsigliato un viaggio a Milano, perchè all’intervento doveva seguire un ciclo di chemioterapia. Gli accertamenti? Li abbiamo fatti in ospedale, così come le medicazioni post intervento”. E’ stato sentito un collega del dottor Iacono, andato in pensione nel ’99 che ha detto che prima gli interventi si facevano in Oncologia, sia col primario Ferrera che con Iacono, poi, è arrivato il divieto.

Ricordo di Giombattista Xiumè nella puntata n. 652 di Come Eravamo

Sabato 31 marzo ore 14.30, 18, 21, 24, 1.30 e domenica 1 aprile alle 8, andrà in onda una sintesi della trasmissione Rotonova dell’8 giugno 1989 condotta da Franco Portelli con in studio Giombattista Xiumè, Francesco Aiello, Emanuele Giudice e il giornalista Giovanni Gurrieri. Nella stessa puntata andranno in onda alcune interviste realizzate il 2 febbraio 1993 da Lina Carpinteri ad alcuni componenti della compagnia la Giara di Giarratana, con l’attrice Loredana Cannata.

Dossier di Cittadinanzattiva. TASSA SUI RIFIUTI, RAGUSA FRA LE CITTA’ SICILIANE CON I MAGGIORI AUMENTI

Presentato il Dossier annuale sui rifiuti curato dall’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. La Sicilia, subito dopo la Campania, è la regione dove è più alta la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (48 euro in più rispetto alla media nazionale che si attesta a 246 euro). Fra le città siciliane, che hanno visto un incremento sul tariffario, vi è il capoluogo ibleo, Ragusa. “A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997 – si legge nel documento diffuso da Cittadinanzattiva a commento del Dossier -, nessun capoluogo siciliano, ad eccezione di Agrigento, è passato dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2010, tra i capoluoghi, Ragusa e Catania hanno fatto registrare un corposo incremento tariffario (rispettivamente +10,1% e +8,5%). Dal 2007 ad oggi – si legge ancora nella nota di Cittadinanzattiva – gli aumenti sono stati consistenti a Caltanissetta (+40%), Trapani (+34,6%) e Ragusa (+31,8%)”. Lo studio realizzato dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva è un’analisi a carattere nazionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di 100 mq. L’indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2011. Dai dati diffusi da Cittadinanzattiva, a Ragusa, la famiglia tipo presa in considerazione nel 2007 pagava 198 euro di Tarsu, nel 2010 ne pagava 237, mentre nel 2011 la tariffa per i rifiuti è schizzata a 261 euro, con una variazione percentuale fra il 2010 ed il 2011 pari al +10,1% e fra il 2007 e il 2011 pari a +31,8%. Eppure i cittadini del Sud Italia producono meno rifiuti rispetto al resto della penisola, ma smaltirli costa loro di più rispetto al resto degli italiani. La media pro capite dei rifiuti prodotti al Sud è pari a 493 kg; ogni cittadino ragusano ne produce qualcosa in più rispetto alla media del Meridione, ovvero 514 kg (il dato è riferito al 2010 e Cittadinanzattiva lo prende dall’Ecosistema Urbano 2011 di Legambiente), e la città differenziava nel 2010 il 12,8% dei rifiuti (con un calo rispetto al 2009 del -2,8%, secondo i dati forniti da Cittadinanzattiva e attinti dall’Ecosistema Urbano 2011 e 2010 di Legambiente), mentre la media del Meridione d’Italia per quanto riguarda la differenziata è del 19%, quella del Centro Italia è del 25% e quella del Nord Italia del 48%.

Ragusa: No Muos, centrodestra paralizzato

Il consigliere del movimento Città, Enrico Platania, è stato chiarissimo: è da irresponsabili – ha detto – non tenere in considerazione i dubbi e l’allarme creati da questo sistema satellitare. Sarebbe bastata un po’ di giudizio libero per accogliere la mozione presentata dall’opposizione in consiglio comunale, ma il diktat di Nello Dipasquale era chiaro: attenersi alle relazioni ufficiali degli uffici preposti a valutare i pericoli delle onde elettromagnetiche. Quando si tratta di fare cagnara populista, sta con i Forconi, annunciando persino il blocco delle autorizzazioni per le perforazioni petrolifere, in attesa di un calo del prezzo della benzina; quando sono invece controinformazione e ambientalisti a creare il legittimo sospetto per un impianto – in questo caso il Muos -, forse pericoloso, Nello Dipasquale ritrova la naturale dimensione da conservatore e reazionario, alla faccia del territorio. Mentre il movimento No Muos cresce, tanto che i sindaci, da Niscemi a Vittoria, si mobilitano in un comitato per meglio capire gli effetti di questo sistema sulla salute e sull’ambiente, Dipasquale ordina ai suoi di non prendere posizione. Il movimento Città scrive: “Giovedì sera in consiglio comunale si è consumata l’ennesima offesa alla funzione del civico consesso e alla dignità dei consiglieri. Il Consiglio è ormai ridotto a un mero circolo di conversazione in cui ciascuno approfitta della tribuna per affermare a gran voce il proprio pensiero nei confronti dell’opinione pubblica, ma si astiene poi dall’assumere decisioni consequenziali e coerenti con quanto già sostenuto se non riceve prima il placet di chi, dal di fuori dal Consiglio, muove le fila di ogni decisione. Giovedì – scrive il movimento Città – si discuteva di un ordine del giorno proposto dal Pd contro il Muos in corso di costruzione a Niscemi e nonostante durante il dibattito, almeno a parole, tutti i consiglieri si erano dichiarati favorevoli all’approvazione, alla fine della seduta i consiglieri della maggioranza hanno richiesto un rinvio del voto senza fornire spiegazione alcuna ed imponendo solo la forza dei numeri. E’ stata così mortificata – scrive il movimento Città – l’intera seduta del Consiglio resa vana dall’immotivato rinvio del voto finale. Ed è stata perfino offesa l’intelligenza di tutti i Consiglieri che pur avendo già manifestato l’incondizionato sostegno all’ordine del giorno non hanno potuto o voluto votarlo per la capricciosa decisione di chi ha pensato che il voto dovesse essere differito ad altra seduta”- conclude il movimento Città.

No Muos, Italia dei valori presenta interrogazione in Parlamento

Interrogazione parlamentare presentata dal gruppo di Italia dei Valori al Senato su richiesta del capogruppo in Consiglio Provinciale Giovanni Iacono. Il Muos è un sistema di 40 trasmettitori a sistema elicoidale Uhf di varia grandezza e potenza. “Il potenziale pericolo per l’installazione del Muos – dice Giovanni Iacono – investe l’aeroporto di Comiso, più che la salute dei cittadini. Infatti in condizioni normali il fascio di onde elettromagnetiche emesse dal Muos dovrebbe essere alto e fuori anche dalle rotte aeree, ma non si possono escludere eventi calamitosi e/o sismici che potrebbero produrre un puntamento errato anche di una sola delle tre antenne con conseguenze devastanti a partire dai possibili aerei che ne verrebbero investiti.”. La fondatezza di tali perplessità, spiega Giovanni Iacono riportando documenti ufficiali, “è data dal cambio di sito tra l’originario Sigonella e il finale Niscemi”.

No Muos, il sindaco di Vittoria scrive al Capo dello Stato

Giuseppe Nicosia ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, al Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, e al Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, per chiedere il loro intervento al fine di revocare o sospendere le autorizzazioni concesse per l’installazione della stazione Muos a Niscemi. “Intendo sottoporre all’attenzione delle SS.LL. – si legge nella missiva – il forte allarme sociale legato ai possibili rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dall’installazione della stazione terrestre del sistema Muos di telecomunicazione satellitare della Marina Militare Usa in territorio di Niscemi. L’infrastruttura, già oggetto di un protocollo d’intesa siglato in data 1 giugno 2011 tra il Ministero della Difesa e la Regione Siciliana, oltre a destare preoccupazioni per l’impatto ambientale e per le possibili interferenze con i sistemi di volo dello scalo aeroportuale di Comiso, che in linea d’aria dista appena quindici chilometri dalla stazione Muos e la cui apertura è imminente, suscita allarme anche per i probabili danni alla salute, provocati dalla esposizione ai campi elettromagnetici della infrastruttura. Quest’ultimo aspetto, – scrive il sindaco di Vittoria al Presidente Napolitano – è stato evidenziato da uno studio di Massimo Zucchetti, professore ordinario di Impianti Nucleari al Politecnico di Torino, e di Massimo Coraddu, consulente esterno del dipartimento di Energetica del Politecnico ed ex ricercatore dell’istituto nazionale di Fisica nucleare. I risultati della ricerca, che ha ritenuto incompleti e affetti da innumerevoli incongruenze i dati tecnici forniti dalle autorità militari, contestano – scrive il sindaco di Vittoria – le analisi condotte dall’Arpa Sicilia ipotizzando come conseguenza dell’entrata in funzione dei trasmettitori del Muos un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici, e inducendo i due docenti universitari a chiedere al Presidente della Regione Siciliana di sospendere l’autorizzazione concessa. Sono sorti negli ultimi mesi diversi Comitati No Muos; ad oggi, però, – scrive il sindaco di Vittoria – gli appelli e le manifestazioni di sensibilizzazione non hanno sortito alcun effetto e nessuna presa di posizione da parte degli enti competenti. Pertanto chiedo che al di là dei protocolli, sicuramente importanti perché vertono in materia di sicurezza militare, si provveda a revocare o almeno a sospendere le autorizzazioni concesse, in attesa – scrive il sindaco di Vittoria – che ulteriori accertamenti dissipino ogni dubbio sull’effettiva pericolosità dell’installazione, i cui effetti potrebbero rivelarsi devastanti per il territorio e per la sua popolazione. Sento il dovere di ricordare – scrive il sindaco di Vittoria al Presidente Napolitano – che questa terra, già afflitta dalla presenza della mafia oltre che da due impianti petrolchimici (Gela e Priolo), ha una forte vocazione pacifista, e negli anni Ottanta fu teatro di una massiccia azione di protesta – che vide impegnato in prima persona Pio La Torre – contro la Base Nato di Comiso. Rivolgo il mio accorato appello – scrive il sindaco di Vittoria Nicosia al Presidente Napolitano – affinché il nostro territorio non debba oggi subire, in quanto area interessata al probabile raggio d’azione delle onde elettromagnetiche, le conseguenze dannose dell’operatività della stazione Muos. La Sicilia non può e non deve diventare la pattumiera d’Italia; i nostri figli non possono vedere ipotecati il loro futuro e la loro salute”.

Scroll To Top
Descargar musica