26-11-2024

Italia dei Valori spiega le ragioni della solidarietà a Gilotta

Il coordinamento provinciale di Italia dei Valori è solidalmente a fianco del Direttore Generale dell’Asp, dr. Ettore Gilotta e rigetta ogni forma di violenza e di atto intimidatorio nei confronti di chicchessia. “Le ragioni della protesta in Sicilia e nel Paese ci sono tutte ma trasformare la legittima protesta in atti di intimidazione è inaccettabile e finora tutti i cittadini, imprese e lavoratori, che si sono ritrovati, dall’oggi al domani, senza lavoro, hanno civilmente e democraticamente protestato e quindi siamo fermamente convinti che ci troviamo dinanzi ad uno stupido atto individuale. La protesta collettiva – scrive Italia dei valori a proposito della lettera minatoria inviata al manager Gilotta – è ben altra cosa ed è civile. Italia dei Valori è sempre a fianco di tutti coloro che oggi pagano a causa di una cattiva politica e del malcostume che ha tolto alla Sicilia legalità e sviluppo, e in tutto questo vi sono responsabilità politiche gravissime a cominciare dall’attuale governatore Lombardo che è il più degno rappresentante del cuffarismo. Alle loro scellerate politiche e ai loro alleati – conclude Italia dei valori – bisogna rispondere democraticamente mandandoli definitivamente a casa attraverso il voto”.

Precipita dalla tromba delle scale, grave bimbo di tre anni

Si sarebbe sporto troppo dalla ringhiera, precipitando giù dalla tromba delle scale. Un volo di circa cinque metri. Un bambino di tre anni si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale “Maggiore” di Modica, avendo riportato un forte trauma cranico. L’episodio è avvenuto intorno alle 11,30 ad Ispica in un’abitazione di via Monreale. E’ stata la mamma, secondo una prima ricostruzione, a sentire le urla del piccolo. Immediato il trasporto in ospedale, dove i medici si sono riservati la prognosi, versando il bambino in condizioni critiche. Non è escluso che venga trasferito in elisoccorso a Catania. Sull’episodio indaga la Polizia.

Operazione “Octopus” Sequestrati 500 metri di reti da pesca

Una rete posta all’imboccatura del porto di Pozzallo, in un’area di mare vietata, è stata posta sotto sequestro dalla Capitaneria di porto locale. Gli uomini della Guardia marittima, a bordo del battello GCCPA07 hanno individuato i 500 metri di rete, durante un’operazione di pattugliamento eseguita lungo il litorale ibleo. L’intervento di sequestro è stato immediatamente attuato in ottemperanza al regolamento del porto, approvato il 9 settembre del 2010, che a tutela dei pescatori professionisti rispettosi delle normative di settore, in favore della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, prevede il divieto di porre reti da pesca in zone situate in prossimità dell’imboccatura del porto. Il divieto tutela quindi le unità navali in entrata ed uscita dal porto, evitando loro di rimanere impigliate nelle maglie delle reti.

LA SICILIA SI FERMA, LA PROTESTA DEI FORCONI

Una protesta eclatante, quella del movimento dei forconi, che rischia di paralizzare l’economia della provincia in un momento in cui i prodotti orticoli segnano un buon andamento di mercato. I commissionari ortofrutticoli di contrada Petraro, a Santa Croce, condividono le ragioni della protesta. “I tempi e la modalità della protesta sono sicuramente errati – dice invece Pluchino, assessore all’agricoltura di Santa Croce -. Penalizzare il trasporto delle merci in un momento in cui i prezzi dei prodotti segnano un trend positivo è un’ulteriore tegola che si abbatte sul comparto. Occorre mobilitare e mobilitarsi in altri momenti e creare una grande attenzione sul problema dei trasporti e la crisi del mondo del lavoro”. I commissionari, riuniti in assemblea, attendono notizie dai loro colleghi di Vittoria per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. “Le ragioni del malcontento sono molteplici – aggiunge Francesco Emmolo, commissionario ortofrutticolo -. L’economia di questo lembo di Sicilia ruota attorno al trasporto su gomma. L’aumento del costo dei carburanti avrà delle ricadute significative sul trasporto delle nostre merci al nord Italia. Condividiamo le ragioni della protesta e chiediamo al mondo politico un grande senso di responsabilità”. La manifestazione organizzata dal Movimento dei Forconi, guidato da Mariano Ferro, e dall’associazione degli autotrasportatori, si svolgerà dal 16 al 20 gennaio: una protesta generale estesa all’intero territorio regionale con il blocco dei trasporti.

L’ultima chiamata per il treno Sabato 21 gennaio mobilitazione dei ferrovieri alla stazione di Ragusa

I ferrovieri della provincia di Ragusa lanciano un allarme che potrebbe essere anche l’ultimo, sul futuro ormai incertissimo, della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, la cui esistenza è messa in discussione dai continui provvedimenti di ridimensionamento e di bus selvaggio. “O si realizza immediatamente una risposta corale e forte da parte di tutti coloro che, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie responsabilità, vogliono mobilitarsi, o la linea rischia praticamente di sparire dalla carta geografica nell’arco di pochi mesi. Non è anacronistico sostenere il rilancio della linea ferrata: i costi della benzina sono così elevati da rendere insostenibile un tipo di trasporto privato basato sull’utilizzo dell’automobile – sostiene il portavoce della Cub trasporti, Pippo Gurrieri -. Il patrimonio ferroviario del nostro territorio è ancora intatto, grazie alla strenua difesa fatta in tanti anni dai lavoratori; esso può quindi rappresentare una base per impostare un sistema di mobilità veramente alternativo per tutti i comuni della provincia, le cui amministrazioni dovrebbero puntare sul treno quale sistema ecologico, sicuro e meno costoso di trasporto di un numero crescente di persone. Il paradosso – sottolineano i ferrovieri – è che qui si parla di cose che hanno dell’utopico, quando altrove rappresentano la normale gestione di un servizio tipico di paesi e regioni civili. Vuol dire che la Sicilia, e la provincia di Ragusa, non sono un paese civile? Può darsi. Noi esigiamo che il territorio ibleo venga incluso tra quelli che usufruiscono di finanziamenti per le ferrovie; e se questi finanziamenti sono pochi, che siano pochi ma per tutti. Esigiamo la realizzazione di un sistema di mobilità ferroviaria di tipo metropolitano provinciale – scrive la Cub – che colleghi tutti i comuni della tratta, da Ispica ad Acate, e funga anche da metroferrovia urbana nel tratto interessante il capoluogo. Esigiamo la riapertura degli scali merci chiusi in provincia di Ragusa. Attorno a questi obiettivi minimi chiediamo una mobilitazione sincera e costante, ma anche indignata e forte. Nessuno si permetta di calpestare la nostra dignità – sottolineano i ferrovieri – e nessuno si permetta di fingere solidarietà e impegni senza crederci, perché rafforzerebbe, com’è sempre accaduto, la politica di chi sta per azzerare la ferrovia iblea”. I ferrovieri lanciano un appello alla mobilitazione per la manifestazione prevista sabato 21 gennaio, alle 10.00, con raduno alla stazione centrale di Ragusa. “Sarà una manifestazione all’insegna di due sole parole d’ordine – conclude la Cub trasporti – rilancio o chiusura definitiva della rete ferroviaria iblea”.

AUTOSTRADA SIRACUSA-GELA, LA CGIL CHIEDE CERTEZZE

“Sottostare ai diktat europei in materia di finanziamenti ad infrastrutture strategiche, come l’autostrada Siracusa Gela, rischiando di far venir meno la compartecipazione al finanziamento di questa importante arteria del sud-est della Sicilia, (il cui progetto era stato preventivamente approvato dalla Commissione Europea stessa), rischia di creare una situazione talmente ingarbugliata da compromettere la realizzazione stessa dell’opera”. A lanciare l’allarme sono il segretario provinciale della Fillea Cgil di Ragusa, Paolo Aquila, ed il Segretario Regionale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino. “Sono in ballo 627 milioni di euro che assicurerebbero lavoro ad almeno duemila lavoratori edili per i prossimi cinque anni, ridando fiato ad un settore che negli ultimi tre anni ha perso più del 30% degli addetti nelle tre province interessate alla realizzazione dell’opera medesima, ossia Siracusa, Ragusa e Caltanissetta. L’Assessore Regionale alle infrastrutture – affermano i due dirigenti sindacali – ha dichiarato che sosterrà le ragioni per fare in modo che l’Europa riveda la sua impostazione e dia la liberatoria a quella parte dei finanziamenti che consentirebbe l’avvio dei lavori poiché già la fase istruttoria è stata esaurita e si è in condizione di porre la prima pietra. Per parte nostra sollecitiamo l’intera classe politica siciliana ed i sindaci dei comuni, interessati alla realizzazione dell’opera, a mettere in atto tutte le necessarie pressioni perché questa parte della Sicilia non venga mortificata”, concludono i due sindacalisti che non escludono di protestare anche a Bruxelles.

AUTOSTRADA RAGUSA-CATANIA ALTRO PASSO AVANTI

L’Anas ha provveduto all’invio delle lettere di invito ai due concorrenti prequalificati per l’affidamento in projet financing della concessione per la progettazione, realizzazione e gestione dell’autostrada Ragusa-Catania.”Questo ulteriore passo in avanti – dichiara l’on. Riccardo Minardo dell’Mpa – ci rende fiduciosi sul prosieguo dell’iter per la realizzazione di questa infrastruttura”.

Manifestazione per lo sviluppo ibleo

Il raduno dei manifestanti è previsto alle 9.30 di sabato 14 gennaio, in via Zama, a Ragusa. Il corteo si snoderà da via Carducci, sino a piazza San Giovanni, dove interverranno rappresentanti delle forze produttive, economiche, datoriali e sindacali e disoccupati, giovani e precari.

Incidente per un tombino sconnesso Chiesto maxi risarcimento al Comune di Ragusa

Il manto stradale è sconnesso? Il Comune rischia di pagare un risarcimento, tramite l’assicurazione con la quale ha un contratto. Un fatto che accade spesso, ma la novità sta nella richiesta. Una ragazza, infatti, ha domandato al Comune un maxi “indennizzo” di 250.000 euro, ossia mezzo miliardo di vecchie lire, tramite il Tribunale civile. L’11 dicembre del 2010, come segnalato nella richiesta indirizzata anche al Comune, la ragazza era in sella al motorino del padre, in via Fieramosca. Giunta nei pressi del civico 131, a causa del manto stradale “fortemente dissestato e con buche”, ha perso il controllo del mezzo. E’ finita per terra riportando gravissime lesioni. Il referto parlava di “grave trauma cranico – encefalico con frattura a carico delle ossa della base cranica e paralisi del VII di destra”. Una diagnosi assai grave, proprio per via della paralisi del nervo. Per questo motivo la giovane ha deciso prima di chiedere il risarcimento al Comune, poi di adire le vie legali. A seguire la vicenda, per il Comune, è l’avvocato Sergio Boncoraglio. Il Comune contesta la richiesta, per alcune motivazioni, in quanto, tra l’altro, la buca non sarebbe stata particolarmente “insidiosa”. Nella prima udienza, l’avvocato Boncoraglio ha chiesto la chiamata in causa della Liguria Assicurazione, compagnia con la quale il Comune è assicurato. Il processo è stato quindi aggiornato a maggio.

ERGASTERION TORNA VENERDI’ A RAGUSA

Fucina di archeologia, ciclo di incontri promosso da SiciliAntica Ragusa, tornerà venerdì 13 nell’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ibla alle 17.30 per parlare di “Valorizzazione e gestione dei Beni culturali”. Il primo intervento sarà a cura di Annamaria Sammito, funzionario archeologo del Parco archeologico di Cava Ispica, su “La valorizzazione e la fruizione del patrimonio archeologico ibleo” (come, ad esempio, la necropoli di Kamarina). Sarà poi Monia Intrivici, laurea in Architettura presso l’Università di Palermo, ricercatore storico-architettonico presso l’Arcidiocesi di Siracusa, a parlare di “Sanctus Phochas: l’architettura cristiana, la luce, le geometrie”. Infine il trio composto da Daniele Pavone (laurea in Scienze dei Beni culturali, indirizzo archeologico presso la Università di Catania), Antonio Chessari (laurea in Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale presso l’Università di Reggio Calabria) e Gaetano Piccione (laurea in Geologia applicata alla gestione del territorio e delle sue risorse presso la Università di Catania) si soffermerà su “La valorizzazione dei Beni culturali in provincia di Ragusa. Nuove tecnologie per l’archeologia e lo studio del territorio”.

Manifestazione per lo sviluppo L’adesione della Cna e del Pd

Anche la presidenza provinciale di Cna Ragusa ha ribadito la propria convinta adesione alla manifestazione “Tutti insieme per il rilancio ibleo” organizzata dal tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro. Le cinque proposte per sostenere le famiglie, difendere il lavoro e sviluppare le imprese, venute fuori dalle riunioni del tavolo, sono sostenute con forza dalla Cna provinciale di Ragusa che si sta organizzando al meglio per garantire la migliore partecipazione dei propri associati alla manifestazione. Anche il partito democratico ibleo annuncia la propria adesione e partecipazione all’iniziativa di mobilitazione. “Le proposte per il rilancio dice il segretario provinciale, Salvo Zago, – sono temi centrali che riguardano la vita di tutti i cittadini, emergenza gap infrastrutturale, crisi agricola e difficoltà delle piccole e medio imprese”.

ESCURSIONE CAI

La sezione di Ragusa del Club Alpino Italiano riprende l’attività. Domenica 15 escursione di bassa difficoltà all’interno della cava della Misericordia, su strada sterrata e su sentiero, per una lunghezza di percorso di circa sei chilometri e con un dislivello di cento metri in discesa e altrettanti in salita. La partenza è prevista alle 9 dalla barra dell’area del Demanio Forestale di contrada Prato. Info su www.cairagusa.org.

RAGUSA, AL LICEO SCIENTIFICO DOMENICA OPEN DAY

Il Liceo Scientifico E. Fermi di Ragusa apre le porte agli studenti di III media e alle loro famiglie. Domenica 15 si terrà, infatti, la prima edizione dell’Open Day. L’istituto resterà aperto dalle 9,30 alle 13,30: dalle 9.30 alle 10 previsti l’accoglienza visitatori e lo angolo ristoro; dalle 10 alle 11 si terrà la presentazione delle attività; alle 11 inizieranno le visite guidate.

RAGUSA, VANNINO CHITI PRESENTA IL SUO LIBRO

”Abbiamo il compito di contribuire ad affermare un nuovo umanesimo. E’ questo il fine principale di un dialogo e di un impegno della politica progressista e delle fedi religiose. Il terreno fondamentale d’incontro è infatti rappresentato dalla centralità della persona, dalla sua promozione, dal riconoscimento della sua dignità”. Così il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, che mercoledì pomeriggio a Ragusa presenta il suo libro “Religioni e politica nel mondo globale. Le ragioni di un dialogo”. La presentazione si tiene alle ore 18.30 presso l’Auditorium della Camera di Commercio. Introduce Giorgio Massari. Relatore, insieme all’autore, Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito.

Lettera minatoria inviata al manager dell’Asp

Una lettera dai toni minacciosi è stata recapitata al manager dell’Asp, Ettore Gilotta. La missiva, con minacce ed ingiurie, è stata recapitata martedì mattina agli uffici di piazza Igea, a Ragusa. Alla base della lettera l’intimazione a sottoscrivere i contratti con i precari dell’azienda sanitaria provinciale, che protestano ormai da più di un anno. Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica che ha aperto un’inchiesta. La Fp Cgil di Ragusa, intanto, ha condannato il grave atto intimidatorio di cui è rimasto vittima il direttore dell’Asp di Ragusa, dr. Ettore Gilotta, e si è detta solidale con il manager.

Denunciato pescivendolo sciclitano

Denunciato dai Carabinieri il titolare di una pescheria di Scicli. L’uomo tornava dal mercato del pesce di Portopalo. A bordo di un furgone aveva tre chili di novellame di triglia e otto chili di calamari congelati senza la prevista tracciatura sanitaria. Denunciato anche il commerciante che aveva venduto il pesce al pescivendolo sciclitano. Le triglie sono state donate ad un ente di beneficenza.

Ragusa, inferriata divelta lungo via della Costituzione

Manca la manutenzione ordinaria anche per i piccoli interventi. L’efficienza di una pubblica amministrazione si misura con la capacità di intervento per opere cosiddette minori. La ringhiera di via Della Costituzione, nel tratto compreso tra la scuola Palazzello e lo stadio di rugby, è totalmente divelta. Arrugginita e pericolante, è stata semplicemente segnalata con un nastro di colore rosso. Sarebbe stato opportuno, ad esempio, eliminare la ringhiera e inserire una barriera protettiva. Nella Ragusa grande di nuovo la manutenzione è roba d’altri tempi.

Catene da neve, sit-in di protesta

Mercoledì 11 gennaio si terrà un sit-in di protesta organizzato dalla Fials Confsal, ed al quale hanno dato adesione, tra gli altri, anche Fismic, Fesica, Cittadini Liberi, Fare Verde Modica, e le segreterie provinciali di Fli e Grande Sud. Le associazioni ed i partiti succitati manifesteranno nei confronti del gestore della rete stradale (Anas), sull’assurda decisione adottata di recente che obbliga gli automobilisti, che transitano sui tratti che collegano Ragusa e Modica, ad avere le catene a bordo delle proprie auto nel periodo che va dal 15 dicembre al 15 marzo.

Sospeso il servizio postale a San Giacomo, la denuncia di Mario Chiavola

Dallo scorso 2 gennaio è stato sospeso il servizio postale nella frazione rurale di San Giacomo. Significa che la posta non viene più consegnata a domicilio. L’allarme viene lanciato dal consigliere comunale Mario Chiavola. “A quanto pare – afferma Chiavola – dopo una verifica con la sezione compartimentale delle Poste di Ragusa, il problema è dovuto alla collocazione in pensione del portalettere che fa capo al servizio di Giarratana, a cui il territorio di San Giacomo, dal punto di vista dell’organizzazione postale, è aggregato. Si tratta di una situazione spiacevole – dichiara Chiavola – perché la posta che deve arrivare a San Giacomo si trova, allo stato, in giacenza all’ufficio postale di Giarratana e chi ha intenzione di riceverla deve recarsi sin lì per potere usufruire di un servizio che, allo stato attuale, non è assicurato. Dalle Poste è stato spiegato che la questione dovrebbe risolversi nel giro di pochi giorni in quanto potrebbe entrare in servizio, anche se provvisorio, un portalettere. Intanto, però, – conclude il consigliere Mario Chiavola – di giorni ne sono già passati otto e tutto è rimasto come prima”.

DIPLOMI FACILI, DICIASSETTE I RINVII A GIUDIZIO

Il Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, ha rinviato a giudizio diciassette persone indagate nell’ambito dell’operazione sui diplomi facili. Il magistrato ha anche disposto il non luogo a procedere per i presidenti ed i componenti delle commissioni degli esami di Stato. Le 17 persone saranno processate il prossimo cinque aprile. Presi di mira i diplomi, nel 2005, degli istituti tecnici commerciali parificati “Europa” di Modica, “Marconi” di Vittoria e “Gentile” di Vizzini. In tutto erano 93, in un primo momento, le persone indagate. Nel procedimento erano coinvolti 31 studenti e 62 tra dirigenti, amministratori, dipendenti, collaboratori dei tre istituti e ventiquattro docenti, membri delle tre commissioni degli esami di Stato. L’accusa più pesante riguarda i gestori delle tre scuole private. Per loro, e per altre 14 persone, è stato deciso il rinvio a giudizio per associazione per delinquere finalizzata “alla consumazione di un numero indeterminato di delitti contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica”. Per quanto riguarda docenti e studenti delle scuole di Vittoria e Vizzini, il giudice si è dichiarato incompetente, inviando gli atti alle procure di Ragusa e Caltagirone.

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