E’ Natale anche per la Nova Virtus che torna a vincere dopo tempo immemorabile al PalaPadua, sfatando il tabù della vittoria interna in questa stagione. Una strepitosa ed irrefrenabile rimonta, operata negli ultimi 5 minuti, consegna agli iblei il più bel cadeau di fine anno, dopo una gara soffertissima e che ha visto la “scugnizzi-band” inseguire sin dall’avvio. A sovvertire l’inerzia del match, il figlio d’arte Carlo Cassì, latitante per 35 minuti, ma che nel finale, coadiuvato dal micidiale cecchino Marcello Giarrusso (4/5 da tre) e dall’invasato capitano Carmelo Iurato, il quale ha griffato i canestri dell’allungo decisivo, che ha letteralmente trascinato la Nova Virtus al secondo successo dell’anno. A 6 minuti dal gong di fine match, Cassì recupera un paio di palle e dà il via alla rimonta. Si riprende il 5 gennaio, con l’ultima di andata a Racalmuto.
Calcio, Eccellenza. Acicatena – Ragusa 1-2
Il Ragusa rischia di gettare al vento nei minuti di recupero una vittoria limpida, costruita azione dopo azione nell’arco dell’intero incontro. Campanella, all’altezza del dischetto di rigore, in zona cesarini, grazia gli uomini di Rigoli permettendo agli ospiti di portare a casa l’intera posta in palio. Risultato comunque giusto, perché il Ragusa dimostra di tenere meglio il campo rispetto agli avversari, usciti indeboliti dal mercato di riparazione dicembrino. Soprattutto nel reparto avanzato biancorosso si notano carenze, nonostante l’impegno del giovane Daniel Aleo. La prima frazione di gioco si chiude sul risultato di 0-0, ma le azioni migliori sono tutte di marca ragusana.
Ci siamo anche noi
E’ stato un autentico momento di comunione quello vissuto sabato sera nella sala riunioni della Provincia regionale di Ragusa. Solidarietà e beneficenza si sono intrecciate all’interno della manifestazione “Ci siamo anche noi”, promossa ed organizzata dall’Ufficio Diocesano di Pastorale per la Salute diretto da don Giorgio Occhipinti. Gli oggetti messi in vendita, infatti, erano tutti dei manufatti artigianali realizzati da alcuni ospiti delle case di riposo della provincia iblea. E le foto realizzate, con sensibilità da Vincenzo Cupperi, ritraggono proprio questi anziani spesso intenti al lavoro o in compagnia dei giovani musicisti che da tempo regalano loro conforto ed allegria. “Siamo di fronte a ragazzi – ha detto il vescovo di Ragusa Paolo Urso – che confortano gli anziani nel senso del dare loro forza. E che siano riusciti a donare questa forza lo dimostra il fatto che gli ospiti delle case di riposo abbiano realizzato questi lavori che oggi serviranno a raccogliere fondi per il Centro risvegli ibleo”. “Questo evento – conferma padre Occhipinti – è servito innanzitutto per far sentire utili gli anziani. Utili per fare crescere una associazione bambina come il Centro risvegli e che ha grande bisogno del sostegno di tutti noi”. Carmelo Tumino, presidente del Centro risvegli ibleo ha concluso la serata con una nota di speranza. “Grazie di cuore per questo bel percorso e per il sostegno – ha detto Tumino -. Ho incontrato nei giorni scorsi il direttore dell’Asp, Ettore Gilotta, che mi ha promesso un regalo di Natale a proposito dei posti letto all’ospedale Odierna di Ragusa. Natale è vicino, mi auguro e sono certo che sarà di parola”.
No al commissariamento della Provincia di Ragusa
I Consiglieri provinciali di Ragusa hanno ribadito la loro concorde posizione contraria alla soppressione delle Province e, riguardo allo specifico caso della Provincia di Ragusa, la convinzione che la soluzione da adottare debba essere quella della proroga. La posizione emersa ha registrato la condivisione di tutte le rappresentanze coinvolte, dal Presidente del Consiglio al Presidente della Provincia, ai deputati regionali e tutti i consiglieri provinciali intervenuti, a prescindere dalla diversa appartenenza. Il documento finale è stato sottoscritto da Giovanni Occhipinti, Presidente del Consiglio Provinciale e Franco Antoci, Presidente della Provincia, dai consiglieri Barone, Padua, Mandarà, Galizia, Pelligra, Colandonio, Di Paola, Ignazio Nicosia, Fabio Nicosia, Ficili, Pitino, Abbate, Di Martino e dai deputati Leontini, Ragusa, Ammatuna.
Avis in divisa. La donazione delle Forze dell’ordine
Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa e la sezione Avis di Ragusa promuovono, in occasione delle prossime festività natalizie, la quarta giornata dedicata alla donazione del sangue da parte dei militari e degli agenti delle Forze dell’Ordine. L’iniziativa, riservata a tutti i componenti del reparto Sicurezza (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, Corpo Forestale, Polizia Penitenziaria, Protezione Civile, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane) si terrà mercoledì 21 dicembre con inizio alle 8.30, al centro prelievi Avis di Ragusa. L’evento ha ottenuto l’alto patrocinio di Sua Eccellenza il Prefetto di Ragusa, dott.ssa Giovanna Cagliostro.
Ibla, l’albero delle lamentele
Non potevano resistere alla tentazione di decorare quell’albero di pino, nudo e scarno, spuntato a piazza Pola da una settimana. Un albero di Natale, singolare, perché privo dei classici addobbi e delle luminarie. Qualcuno da giorni lo chiamava, in dialetto, “a maccia”. Quatti quatti, sabato sera, alcuni residenti e commercianti di Ibla, si sono dati appuntamento davanti a quella che doveva essere una delle decorazioni offerte dal Comune di Ragusa per “abbellire” il quartiere barocco. Al posto delle palle dell’albero di Natale, i dissidenti hanno attaccato biglietti di carta, con scritte in nero dal tono accusatorio. Ce n’è per tutti: sindaco, assessore allo sviluppo economico, amministrazione comunale. L’oggetto dell’accusa è l’aver dimenticato Ibla, cenerentola esclusa dalle “magie del Natale”. Il bello è che il gruppo di cittadini ed esercenti, dopo aver lasciato i biglietti, è andato in pizzeria e all’uscita, intorno alle 23.30 di sabato, è tornato sul luogo del misfatto: grande sorpresa, perché i biglietti non c’erano più. Domenica mattina una nuova spedizione in piazza Pola ha permesso di rimettere sui rami del pino, sempre disadorno e privo di lucine, i biglietti, che, stavolta, sono stati stampati in formato ancora più grande e con caratteri ancora più grossi. “Amministrazione comunale indegna di Ibla”, “assessorato allo Sviluppo economico, vergogna”, “assessorato al Turismo e spettacolo, vergogna”, “assessorato alle luminarie natalizie de profundis”, “Non meritate Ibla, lasciateci a un altro Comune”, “Ibla patrimonio Unesco potrà conoscere un vero sviluppo solo se separata da Ragusa superiore”, “A Ragusa superiore una pioggia di migliaia di euro, a Ibla nulla”. I turisti, leggendo i biglietti, se la ridevano. Qualcuno prendeva appunti…
Rugby, ancora una sconfitta per il Rac
Seconda consecutiva battuta d’arresto del Rugby Audax Clan di Ragusa che sul filo di lana ha dovuto cedere l’intera posta alla formazione Peloritana de “Le Aquile del Tirreno”. 15 – 16 il risultato finale per un Rac che ha giocato in inferiorità numerica per buona parte del secondo tempo a causa dell’espulsione di Criscione. I ragusani hanno cercato di arginare alla meglio le giocate dei messinesi, restando sempre in vantaggio. A tempo scaduto gli ospiti, però, riescono a varcare la linea di meta e trasformare seppur millimetricamente. Incontro piacevole, corretto ed equilibrato. Il Rac dovrà cominciare a pensare di non perdere il treno per i play-off e quanto meno opportuna giunge la pausa natalizia.
Quel treno per la Polonia
Domenica 18 è stato presentato il libro “Quel treno per la Polonia”, edito da Operaincerta e scritto da Marinella Tumino, docente di lettere all’Itis Majorana. Il libro ripercorre le tappe più importanti del viaggio in Polonia realizzato circa un anno fa da alcune classi del Majorana grazie al Treno della Memoria, un progetto nato nel 2005 e messo in atto con passione dall’associazione torinese Terra del Fuoco e dalla consorella Terra del Fuoco di Bari. Il viaggio fatto dagli alunni dell’Itis di Ragusa è durato in tutto sei giorni. Dopo aver raggiunto Cracovia con un treno charter, i ragazzi hanno ripercorso i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro o di sterminio. Durante il viaggio i ragazzi hanno lavorato in piccoli gruppi sui temi della deportazione, della propaganda e delle leggi razziali, con il supporto di copie di documenti e immagini dell’epoca. Il lavoro della prof. Tumino rappresenta una introspettiva e una sintesi storica che raccoglie le impressioni e i punti di vista di quella comunità viaggiante che al suo ritorno da Cracovia non faceva altro che ripetersi: “non basta il ricordo per non dimenticare, se è accaduto una volta può accadere ancora”.
Infrastrutture, Ragusa invia cartoline alla politica
Cartoline di Natale molto particolari, quelle che 36 sigle del mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, delle costruzioni, del commercio, della cooperazione, dell’industria, degli ordini e dei collegi professionali, delle associazioni, delle diocesi di Noto e Ragusa, delle organizzazioni sindacali, dei consumatori invieranno a 1200 politici per chiedere le infrastrutture necessarie alla ripresa economica del territorio ragusano. L’iniziativa parte dal cuore dell’economia iblea e tende a scuotere la politica e a chiedere risposte immediate ed efficaci per quei problemi infrastrutturali e quelle carenze che da anni esistono e che da anni attendono soluzioni. Dal porto di Pozzallo, all’aeroporto di Comiso, dalle ferrovie alle strade telematiche, dal completamento della SiracusaRagusa-Gela, al raddoppio della Ragusa- Catania, queste le tessere del puzzle infrastrutturale che attendono di essere inserite per completare il quadro economico e creare i collegamenti necessari alle imprese iblee. La spedizione massiccia di cartoline è solo il primo passo della piattaforma di protesta messa su dalle 36 sigle. Il 14 gennaio si terrà, infatti, una manifestazione di carattere provinciale nel capoluogo ibleo per chiedere un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti ed integrate, misure contro l’evasione fiscale e una politica contro ogni azione di abusivismo, la semplificazione burocratica e la puntualità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. Ragusa vuole uscire dalla crisi e chiede alla politica di svegliarsi dal torpore in cui è piombata da anni.
Juve club solidale con le popolazioni del messinese
La solidarietà passa anche dallo Juventus Club Doc “Alessandro Del Piero” di Ragusa. I tifosi bianconeri di Ragusa, infatti, in occasione del Natale hanno aderito alla sottoscrizione lanciata dal Club Doc di San Filippo del Mela a favore delle popolazioni del messinese colpite dall’alluvione delle settimane scorse. Lo Juve Club messinese ha chiesto agli altri Juve Club dell’isola e italiani un gesto di solidarietà. “Il contributo del club doc Alessandro Del Piero di Ragusa – ha dichiarato il presidente Massimo Scalambieri – non può che costituire una goccia d’aiuto nell’oceano delle necessità, ma anche da Ragusa è voluto partire un piccolo segnale”.
NELLO DIPASQUALE E LA DEMOCRAZIA MINORE
Il 24 si aspetta il Bambin Gesù, ma noi ragusani già dal giorno prima giubileremo: è attesa, tra venerdì e sabato, la rinascita assessoriale di Michele Tasca. Prenderà il posto della signora Teresa Tumino, la quale sta per scendere dalla giostra a denti stretti, costretta dal sindaco. E’ leggermente scossa, le si è storto il ghigno, comunque abbozza: il buon umore e la leggerezza le consentono perpetua permanenza nel carrozzone dell’università. Ci deve confortare questa immutabilità della nostra arena ragusana? Al potere inossidabile della compagnia di Nello Dipasquale corrisponde un po’ di felicità collettiva? La voce strozzata di Sonia Migliore, la quale tutti i santi giorni riempie la città di comunicati sullo sforzo ed i successi ottenuti per ridare aria all’economia ragusana, è convincente, è credibile? Da tutti i nodi cerebrali spunta rabbioso un No stratosferico rintuzzato da solida educazione perbenista che ci impedisce la fuoriuscita del sentimento naturale. Al ragusano spetta la parte dello stitico strutturato: contratto, nervoso, contenuto, che non molla mai. Ora è arrivato il rinvio a giudizio per Giovanni Cosentini, e lo si deve far passare per una minchiatella, un piccolo cedimento nel passo valoroso di questo condottiero di tutte le repubbliche; e comunque un processo per abuso d’ufficio vale una medaglia di bronzo, da certe parti. La nostra parte, invece, l’ha stabilita il sindaco: lacrime e sangue, e gratitudine. D’altronde la macchina congegnata è perfetta: al governo le mezze calzette che con il danaro pubblico alimentano una piccola corte, e tutti insieme dirigono la propaganda non disturbando ciò che resta del sistema degli affari, ormai al collasso. Ecco come funziona il meccanismo: 2 esempi. Un privato – fidatissimo del sindaco – che possiede uno straccio di associazione o di società presenta un progetto al Comune; i dirigenti di settore – o perché già allertati dal sindaco o perché indirizzati dallo stesso – approvano il progetto e preparano un atto deliberativo in cui, accogliendo la proposta assolutamente coincidente con l’interesse della pubblica amministrazione, danno il via all’operazione che è sempre la stessa: sviluppiamo l’economia degli amici. E’ accaduto 2 volte questo mese con due manifestazioni: Ragusa oggi e domani e Magie di Natale. Per la prima 13 mila euro a Maurizio Nicastro, curatore delle campagne elettorali di Nello Dipasquale, per la seconda 12 mila euro sempre a Maurizio Nicastro. Consistenza dei progetti: il primo un fallimento totale in piazza San Giovanni attrezzata con un tendone frigorifero per ospitare le mummie del passato, ed un palco per spettacoli vari (alcuni non si sono neanche tenuti). Secondo progetto: operazione casetta di legno. Nicastro si becca i soldi, noleggia 16 casette al prezzo di 500 euro l’una (è la cifra che si usa in tutta Italia per un affitto di tale prodotto nel periodo natalizio) poi, a sua volta, affitta le casette a 650 euro l’una ai commercianti che vogliono esporre la merce. Quindi si parte da 12 mila euro, ne spende 8000 per il noleggio iniziale, e ne riottiene 10400. Non è finita la magia del Natale. Per gli spettacoli – fate, circensi, musica – ci sono 8 mila euro che vanno ad una società, Medialive, di un giornalista del quotidiano La Sicilia, Michelangelo Barbagallo, che assicura con il modico prezzo non solo il divertimento ai ragusani – peccato che di settimana non ci sia un cane in quella piazza – ma l’uscita sul giornale con interviste al sindaco e alla Migliore, titoli meravigliosi sull’iniziativa, battute sferzanti a chi usa dubitare della bontà della manifestazione, analisi entusiastiche sulla riuscita dell’evento. E’ corretto? E’ trasparente? No, però c’è un modo per fare apparire pulito l’inganno. E’ semplice, basta firmarsi con altro nome, e tutto scorre nella scia dell’onestà. Barbagallo scrive gli articoli e si firma con nome e cognome di altri colleghi. E’ tutto un trucco, è tutto un imbroglio. Non ci sono mai le gare, non c’è traccia di sviluppo economico se non per le tasche di qualche servitore, non c’è chiarezza nella stampa. Ricordiamo – a proposito di spettacoli e cultura – che lo stesso Maurizio Nicastro gestisce l’auditorium di San Vincenzo Ferreri ad Ibla prendendo soldi da coloro che organizzano convegni e manifestazioni varie. Ah, dimenticavamo che la gestione è stata affidata alla velocità della luce, ma la struttura non ha l’agibilità per gli spettacoli. E’ il modello Ragusa. L’unico auditorium al mondo in cui non si possono tenere concerti. In una città del genere, alla fine è normale che un Nello Dipasquale arrivi a sfoggiare l’impudenza. L’altro giorno ha “stoppato” – come ha scritto una giornalista – un prete, Giuseppe Antoci, che aveva osato ringraziare il consiglio comunale nella sua interezza per il voto dell’aula che aveva indirizzato l’amministrazione a destinare alcuni fondi al recupero di un dipinto di proprietà della chiesa. Nello Dipasquale è scattato per aria, non ha sopportato di essere messo nel mucchio dell’agire democratico e gli ha detto: “Noi manco li prendiamo in considerazione gli atti dei consiglieri”. Vengono i brividi davanti a tanta esaltazione. Tutta la nostra solidarietà, ovviamente, a Padre Antoci sperando che riesca con le sue preghiere ad otnere da qualche santo una goccia di umiltà per il nostro sindaco. Il prete – prudente ed educato – si è ripiegato, non ha risposto, non ha reagito. Si è comportato come noi, come la massa che assiste a questo indecoroso spettacolo e si ritrae vergognata e avvilita. Sonia Migliore l’altra sera in un duetto telefonico in una tv locale con un consigliere dell’opposizione che la incalzava chiedendole chi era la persona a cui era stata affidato tutto il giochetto delle casette di Natale – per spingerla ad ammettere che si trattava di un uomo del sindaco, Nicastro – è arrivata a dire che non se lo ricordava: come Scajola che non sapeva chi aveva uscito i denari per la sua casetta. Può risultare credibile questa allegra comitiva capitanata da Nello Dipasquale? Eppure c’è a chi piace. La madre di chi vi scrive – malata di Alzheimer e ricoverata in una casa di riposo – ha balbettato sognante: “E’ venuto il sindaco, com’è bravo, ha detto che ama i vecchi ed i bambini”. Buon Natale, Ragusa.
Porto di Pozzallo, dati negativi nel 2011 L’on. Ammatuna: “Occorre rilanciare la struttura”
Sono numeri che destano preoccupazione quelli della movimentazione merci del porto di Pozzallo, che vengono fuori dal raffronto fra il 2010 ed il 2011. Sono dati reali fino al 13 dicembre 2011, con proiezioni fino al 31 dicembre. “Siamo davanti ad un calo di attività vistoso – commenta l’on. Ammatuna – un meno 5,55% sulla merce importata, un meno 31,87% per quella esportata, per arrivare ad un totale di -17,84% che, tradotto in numeri assoluti significa una diminuzione di oltre 255 mila tonnellate di merci rispetto all’anno scorso. Non va meglio nemmeno ai containers, che fanno segnare un calo del -26,75% rispetto al 2010. Anche le navi transitate nella struttura portuale – aggiunge l’on. Roberto Ammatuna – sono diminuite di ben 92 unità nel 2011, facendo registrare un calo del 23,29% rispetto al 2010”. Tengono i dati relativi al transito passeggeri da e per Malta, che fanno registrare un leggero aumento di 10.000 unità, passando dai 130 mila del 2010 ai 140.000 del 2011 ed un piccolo aumento va registrato anche nel transito dei mezzi verso l’isola dei Cavalieri che passa da 7.000 a 10.000 mezzi. “I dati non lasciano margine di interpretazione: siamo davanti ad un trend negativo che va affrontato con celerità e convinzione. E’ necessario intervenire urgentemente per un rilancio commerciale della struttura portuale che passi attraverso una nuova politica di promozione. Così come è altrettanto importante – conclude l’on. Ammatuna – accelerare la progettazione della messa in sicurezza e dell’ampliamento delle banchine, opere per le quali esiste già un finanziamento di 40 milioni di euro e per fare tutto ciò è necessaria la collaborazione di tutti”.
Pesca di beneficenza nel plesso Pascoli di San Giacomo
Il vescovo di Ragusa mons. Paolo Urso ha inaugurato una pesca di beneficenza nel plesso di San Giacomo dell’istituto comprensivo “Giovanni Pascoli”. L’iniziativa mira a raccogliere fondi per la costruzione di una scuola in Camerun. Il preside, Saro Pitrolo, ha ringraziato il vescovo, gli insegnanti, gli alunni e tutti coloro che si sono adoperati per la preparazione degli oggetti che saranno utilizzati per la raccolta. In occasione della Rassegna dei sapori, tenutasi lo scorso settembre, i piccoli studenti residenti a San Giacomo si erano mobilitati per l’allestimento di un’altra pesca di beneficenza sotto la supervisione di Giuseppe Cugno Garrano che sta curando la realizzazione dei progetti per l’Africa. Bastano cinquemila euro per costruire una scuola in Camerun. All’inaugurazione ha partecipato il consigliere comunale Mario Chiavola.
L’Ascom di Ragusa contesta sindaco e assessore Migliore “Superato ogni limite di decenza”
“Con questa iniziativa il Comune ha superato ogni limite di decenza e sopportazione”. Così commenta il presidente dell’Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo, la nascita della “Fiera di Natale” ad opera di una organizzazione sindacale di ambulanti in collaborazione con l’Amministrazione comunale. “Ci riferiamo all’iniziativa che si tiene nello slargo di via Paestum, alla cui inaugurazione hanno presenziato i rappresentanti istituzionali. Ci si domanda: con quale faccia questi ultimi si sono presentati al taglio del nastro ben sapendo che gli operatori economici ivi insediatisi non hanno pagato il suolo pubblico e perciò sono privi di autorizzazione? In virtù di quale norma – chiede Sorbo – è stato consentito di ampliare il mercatino rionale e perchè scegliere un’organizzazione sindacale, anzichè, come sarebbe stato più regolare, – aggiunge il presidente dell’Ascom Ragusa – assegnare i posteggi seguendo la graduatoria degli aventi diritto predisposta dal settore Sviluppo economico di questo Comune?”. Sorbo non nasconde la propria irritazione, dichiarando che “non dialogherà più con questa amministrazione, in particolar modo con questo assessore, fino a quando la stessa non dimostrerà concretamente di voler collaborare”.
PIANI DI RECUPERO Italia dei Valori di Ragusa: “Il sindaco vanta meriti non suoi”
L’assessore regionale al Territorio ha firmato il decreto di approvazione dei piani di recupero. Un provvedimento che rappresenta una buona opportunità per movimentare il settore dell’edilizia e dare una boccata di ossigeno all’economia cittadina. “Il sindaco Dipasquale si è immediatamente intestato il merito, sostenendo di avere svolto un ottimo lavoro. Ma l’ottimo lavoro a cui lei fa riferimento – sostiene Italia dei Valori rivolgendosi al sindaco di Ragusa – sarebbe stato tale solo se, sei anni fa, fra i primi atti della sua amministrazione, lei si fosse interessato dei piani di recupero, consentendo ai cittadini proprietari di lotti interclusi di poter costruire la propria casa a tempo debito e a costi sensibilmente molto più contenuti di quelli odierni. Lei invece con la sua ormai nota e consueta “attenzione” verso gli interessi, di imprese private (ricordiamo tutti il volgare sventolio di assegni in Consiglio comunale) ha lavorato con sospetto grande fervore ed interesse, affinchè rapidamente venisse approvata l’edificazione delle aree Peep, di cui Ragusa poteva tranquillamente fare a meno. Lei durante il suo primo mandato, – scrive Italia dei Valori – non ha adottato nè privilegiato alcuna politica di incentivazione per il recupero e il restauro delle unità abitative, tesa alla riqualificazione e alla rivitalizzazione del Centro storico di Ragusa superiore – aggiunge il coordinatore di Italia dei Valori di Ragusa Venerando Cintolo -. Lei, disinteressandosi del Centro storico, ha provocato notevoli danni economici ai cittadini ragusani proprietari di case che oggi vedono il valore dei propri immobili più che dimezzato rispetto a sei anni fa, visto il degrado cui i quartieri sono stati condannati; basta fare un giro nelle stradine di quello che fino a poco tempo fa era il cuore pulsante della città per rendersene conto! Lei, favorendo con sospetta testardaggine l’edificazione delle aree Peep – conclude il coordinatore di Idv, Cintolo – ha svuotato colpevolmente il centro storico di Ragusa superiore della sua Ragusanità. A motivo di ciò, anche i tanti negozi e botteghe artigianali che insistevano nel Centro storico sono stati costretti a chiudere e dismettere la loro attività”.
Partito Repubblicano, nominato il nuovo coordinatore di Ragusa
Fabio Capuano è il nuovo coordinatore cittadino della sezione di Ragusa del Partito Repubblicano Italiano. E’ stato nominato dal segretario regionale Gino Calvo che ha affidato a Capuano il compito di rilanciare il partito e di sviluppare le future azioni programmatiche. Capuano, 38 anni, è architetto e per 5 anni ha fatto parte della commissione risanamento centro storico.
FERROVIE ADDIO
La chiusura della linea ferrata che attraversa il territorio ibleo è molto più vicina di quanto si pensi. Un misfatto che si sta compiendo nella quasi totale indifferenza dei politici locali. Sono infatti imminenti altri tagli di treni, il che significa, considerato che i collegamenti ferroviari da e per la provincia sono già ridotti al lumicino, che fra poco le ferrovie ragusane saranno davvero un ramo secco. “I politici si devono vergognare; quando ci incontrano si devono voltare dall’altra parte. Quando la linea sarà chiusa affiggeremo in tutte le stazioni delle lapidi con i loro nomi, in modo che si possano ricordare come coloro che hanno contribuito – con la loro ignoranza, i loro falsi interessi, il loro disimpegno – alla morte di un patrimonio collettivo inestimabile, e che in futuro rimpiangeremo di aver fatto smantellare”. Questo il commento del portavoce del coordinamento provinciale Cub Trasporti Pippo Gurrieri, che con la nota più dura e sferzante scritta negli ultimi dieci anni, da quando la vertenza dello smantellamento delle ferrovie è entrata nel vivo, accusa tutta la classe politica. Perché toni così duri? “Con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale di Trenitalia, la nostra provincia è stata interessata dalla cancellazione di tre treni che la collegavano con Siracusa, ed è gravissimo che una delegazione di pendolari direttamente colpita dalle nuove scelte di Trenitalia non abbia avuto modo di interloquire con i politici. Infatti alla conferenza sulle ferrovie che si è tenuta venerdì sera all’auditorium San Rocco di Ibla nessuno di tutti i politici invitati, sindaco compreso, è venuto – denuncia Gurrieri -.Unico assente giustificato il presidente Antoci, a letto malato”. La Cub Trasporti sostiene che è sempre più probabile un imminente provvedimento di soppressione di tutti – ben pochi – i treni rimasti. E quindi secondo il sindacato di base è imminente la chiusura della linea. “Una evenienza contro la quale ci siamo battuti strenuamente da trent’anni”, sottolinea Gurrieri. Verissimo. Il problema è che la battaglia l’hanno fatta i ferrovieri, da soli, sostenuti dagli utenti pendolari, che negli anni, via via che il servizio ferroviario peggiorava, diventavano sempre più pochi. Per il resto zero assoluto. “Mai eravamo arrivati così in basso nella difesa di un bene comune come il trasporto ferroviario; mai avevamo avuto a che fare con una classe politica così inetta e incapace – conclude Gurrieri – mai la questione ferroviaria era stata circondata da tanto menefreghismo e da tanta rassegnazione. Queste sono le condizioni perché il misfatto si possa compiere nella maniera più indolore”.
A MONTEROSSO ALMO RIVIVE IL FASCINO DEL PRESEPE
Il dedalo di viuzze del quartiere antico torna ad animarsi. La magia del presepe vivente ambientato a Monterosso Almo, con le atmosfere che rievocano gli anni Cinquanta, è pronto a brulicare di vita e di luce, per far riassaporare ai visitatori le sensazioni di un tempo. Il quartiere Matrice, cornice ideale per la rappresentazione della Natività, farà da sfondo alla rinascita degli antichi mestieri, attività ormai scomparse. L’associazione “Amici del presepe” di Monterosso Almo è all’opera già da parecchi giorni per predisporre un percorso ricco di fascino, da cui si rimane colpiti perché coinvolti nell’immediato dall’atmosfera natalizia. Il 26 dicembre, l’1, il 6 e l’8 gennaio, a partire dalle 17,30, con partenza da piazza San Giovanni, i visitatori potranno ammirare la laboriosità del “curdaru”, del “firraru”, della “lavannara” e, ancora, dello “scarparu”, nonché di tutte le altre figure che, per il Natale, ritorneranno protagoniste riproponendosi alle nuove generazioni, portando in dotazione una ricchezza di storia e di tradizione che, spesso e volentieri, finisce nel dimenticatoio.
VITTORIA, INDENNIZZI AI SERRICOLTORI
Il Ministero delle politiche agricole, con il fondo di solidarietà, dovrà risarcire le aziende agricole di contrada Resinè, a Vittoria, devastate dalla tromba d’aria dello scorso 28 febbraio per un importo pari a 2 milioni di euro. Il Tar di Catania obbliga il Ministero e gli enti interessati ad istruire e concludere, entro 90 giorni, il procedimento finalizzato alla concessione degli indennizzi.
Il presepe vivente a Giarratana
Nel momento più magico dell’anno, Giarratana si trasforma in una città incantata. Tutto, a Natale, funziona in sinergia per creare l’atmosfera della “mangiatoia vivente”. Una sfida che torna a riproporsi anche quest’anno, con la 22esima edizione del “Presepe vivente Giarratana” organizzato dall’Amministrazione comunale. Il 26 e 27 dicembre e il 5 e 6 gennaio, a partire dalle 18, si rinnova l’appuntamento con uno degli scenari più suggestivi degli Iblei. L’antico quartiere del “Cuozzu” si rianima, riprende vita per fare da cornice alla scena della Natività. Uomini, donne e bambini portano costumi di un tempo, lavorano con strumenti ed attrezzi delle antiche arti scomparse, richiamando il passato di questa piccola grande cittadina.