Ancora i panificatori modicani a confronto. Sul tappeto le specifiche problematiche del comparto. La seconda riunione tenutasi nei locali della Cna di Modica ha visto la presenza di un elevato numero di addetti ai lavori. Controlli e verifiche sono stati chiesti anche con riferimento all’utilizzo di mezzi per il trasporto pane non in linea con le norme sanitarie: c’è chi consegna il pane sui davanzali delle finestre o addirittura dietro i portoni. Carmelo Caccamo, responsabile organizzativo della Cna Modica, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per invitare i consumatori a scegliere il pane di qualità, prodotto nei panifici locali.
Controlli delle forze dell’ordine contro l’immigrazione clandestina
Su disposizione del Ministero dell’Interno, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno effettuato un vasto servizio di controllo su tutto il territorio provinciale contro il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Sono stati individuati diversi cittadini stranieri irregolari, che sono stati muniti del foglio di via: dovranno quindi lasciare l’Italia. Il servizio proseguirà nei prossimi giorni.
Domenico Brancatelli lascia la presidenza del tribunale di Ragusa
Probabilmente è stato l’ultimo atto da presidente del Tribunale per Domenico Brancatelli ad appena 21 mesi dal suo insediamento che risale al 25 marzo del 2010. L’alto magistrato ha presenziato alla cerimonia che si è svolta nelle aule delle udienze “Giorgio Firrincieli” del Tribunale, per la consegna delle Toghe d’oro agli avvocati Gaetano Barone, Paolo Cassì Criscione, Giovanni Nicosia e Franco Scrofani. Il riconoscimento dell’Ordine degli avvocati presieduto da Giorgio Assenza arriva per i 50 anni di attività professionale. Dalla prossima settimana, infatti, Brancatelli andrà in pensione, a soli 72 anni. Una scelta improvvisa dettata dalle nuove norme in materia di tfr e pensionamenti. I magistrati possono restare in servizio fino a 75 anni. Dal 20 dicembre a reggere le sorti del Tribunale sarà il presidente della Sezione penale Salvatore Barracca.
ATO AMBIENTE in liquidazione ma i COCOPRO cercano la stabilizzazione
Tagli, dismissioni, chiusure di enti, ma il sistema siciliano resiste. Che fine faranno, infatti, tutti quei lavoratori a progetto e precari che avevano trovato sollievo attraverso la macchina clientelare e amicale retta dalla politica? Un esempio lo abbiamo all’Ato ambiente, una pachidermica struttura che doveva gestire il ciclo dei rifiuti. Gli Ato non hanno funzionato, tant’è che è arrivata la liquidazione, ma la gestione delle assunzioni sì. Fino al 9 dicembre scorso l’Ato annoverava tra il personale ben 19 lavoratori con contratto di collaborazione a progetto, persone individuate senza gara, trascurando le norme che regolano la materia specifica del lavoro in dispregio dei principi generali di pubblicità degli atti della pubblica amministrazione. Forse gli amministratori ritenevano che l’Ato, essendo costituito nella forma di consorzio e strutturato come società per azioni, fosse un soggetto di diritto privato, una qualsiasi società di mercato che può autodeterminare le proprie scelte nel chiuso delle mura di casa o meglio di partito. Gli amministratori dell’Ato disconoscevano o facevano finta di non conoscere che la Suprema Corte di Cassazione è intervenuta con un proprio provvedimento a definire la natura degli Ato, stabilendo che trattasi di società costituite in forza di legge – la norma nazionale che obbliga i Comuni ad aggregarsi negli ambiti territoriali ottimali – secondo le forme previste dal diritto commerciale, ma sostanzialmente riconducibili ad enti strumentali con cui i soggetti pubblici ossia i Comuni (che per altro sono i finanziatori degli Ato) sono tenuti ad espletare una funzione di natura assolutamente pubblica. E la stessa Corte si spinge oltre nel chiarimento fornito, laddove specifica che gli Ato, essendo società costituite solo ed esclusivamente da soggetti pubblici, sono tenuti, nello svolgimento delle proprie azioni amministrative, ad assumere gli stessi comportamenti propri dei soggetti pubblici che ne sono soci. In questo senso è inequivocabile che l’Ato di Ragusa per trovare le risorse umane avrebbe dovuto preliminarmente adottare quello atto di evidenza pubblica contenente la volontà dell’azione dell’Ente, le figure professionali che si ricercavano e i criteri con cui tali figure sarebbero state selezionate. Niente di tutto questo, la manifestazione di volontà è stata resa nota solo alla classe politica provinciale, stante che inequivocabilmente ciascuno dei 19 discende dai predetti soggetti per motivi politici, per motivi nepotistici e per motivi affettivi. Ed ora che fine faranno questi lavoratori a progetto? Da una decina di giorni non lavorano ed i liquidatori hanno interrogato professori di diritto per vedere come comportarsi. Non siamo davanti ad una vertenza, ma ad un ricorso. Questi lavoratori, nonostante i tempi, sembrerebbero risultare ancora una volta fortunati: i loro contratti conducono quasi naturalmente ad un contenzioso giudiziario destinato a superare la forma dei cocopro per giungere ad un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Ora pare che la soluzione dell’arcano consisterebbe in una transazione tra le parti che vedrebbe i lavoratori recedere dall’atto giudiziale, e l’Ato, soccombente, trasformare i rapporti ossia assumere a tempo indeterminato. Tutto sta avvenendo in assoluto silenzio, nel rispetto della tradizione che vuole, attorno a queste assunzioni, il mistero. E i tanti giovani e meno giovani della nostra provincia, magari in possesso di titoli e qualificazioni adatti a ciò che doveva essere e svolgere l’Ato, rimangono ancora una volta traditi nelle loro legittime e democratiche aspettative.
ESCALATION DI FURTI AL VILLAGGIO PLAYA GRANDE
I ladri vengono dalla spiaggia. E lasciano impronte di sabbia nelle stanze delle case che derubano. Accade nel villaggio Playa Grande, dove negli ultimi due mesi si è registrata una straordinaria escalation di furti. Almeno una trentina di denunce sono state presentate dalle vittime, proprietari di villette che sono residenti in vari comuni della provincia. Quindi vi sono esposti fatti a Scicli, a Donnalucata, a Ragusa e a Ragusa Ibla. E’ certamente una banda, perché oltre ai preziosi, ai soldi, oggetti di valore, questi malviventi privilegiano gli elettrodomestici, dunque pezzi pesanti che vanno trasportati almeno in due. Rubano soltanto elettrodomestici nuovi, televisioni al plasma, computer che non siano vecchi. E il fatto che scelgano la modalità di venire dalla spiaggia, per dare meno nell’occhio, spiegherebbe perché gran parte dei furti si stiano consumando ai danni delle villette dei primi due viali, soprattutto quelli che arrivano sino al lungomare. C’è infatti una parte del lungomare di Playa Grande, il tratto finale al quale si accede dalla strada provinciale per Donnalucata, che offre la possibilità di entrare nel villaggio senza essere visti, cioè evitando l’ingresso principale. Insomma è presumibile che la banda agisca con un’autovettura, che viene parcheggiata sul lungomare, davanti lo stabilimento balneare posto sotto sequestro (l’ex Titanic). Poi i ladri a piedi, cioè dal lungomare, raggiungono le villette, dove entrano scardinando le persiane. In una casa, sono entrati in pieno giorno, mentre all’interno c’era il proprietario che dormiva in camera da letto. La presidente dell’associazione proprietari di immobili del villaggio Plaja Grande, ha inviato una lettera al Questore, al comandante provinciale dei Carabinieri e al prefetto di Ragusa, chiedendo il potenziamento del controllo sul territorio a tutela dell’incolumità dei cittadini e a tutela della proprietà privata.
OPERAZIONE SAFE CHRISTMAS
La Guardia di Finanza di Modica ha effettuato controlli su merce natalizia, come le catene luminose e gli altri addobbi elettrici commercializzati in questi giorni, allo scopo di tutelare il consumatore. Questo tipo di prodotti deve essere, infatti, a prova di incendio, nonché fabbricati con sostanze che non siano nocive per l’uomo e gli animali e dannose per l’ambiente. Sequestrate 1200 confezioni tra catene luminose da parete, luminarie da appartamento, addobbi e catene luminose per alberi di natale. Numerose le violazioni contestate. Dalla mancanza della marchiatura Comunità Europea alla assenza di importanti indicazioni sui rischi in lingua Italiana. Tre cinesi sono stati segnalati alla autorità giudiziaria, per rispondere penalmente delle violazioni. Sono state inoltre erogate sanzioni amministrative che potrebbero giungere a circa 25.000 euro per ciascun commerciante.
MUOS NISCEMI, CONFERENZA A VITTORIA
Si terrà a Vittoria, in via Principe Umberto 56, un incontro su Muos di Niscemi e Aeroporto di Comiso, organizzato dal circolo di Sinistra Ecologia e Libertà. Saranno presenti Antonio Mazzeo, giornalista, Valeria Indovina e Vincenzo Cummaudo, movimento No Muos di Niscemi, Filippo Dicara, Sel Comiso, Salvatore Garofalo, Sel Vittoria, Legambiente Vittoria.
ACATE, TIR SI RIBALTA SULLA PROVINCIALE 1
Erano le 6,50 circa di giovedì quando sulla provinciale 1, la strada che collega Acate alla statale 115, un autoarticolato si è ribaltato al km 6+900 occupando con il rimorchio la sede stradale. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Vittoria. La motrice del tir era uscita di strada, mentre il semirimorchio era rovesciato su un fianco. Da Ragusa è intervenuta un’altra squadra di pompieri con autogru. Soltanto grazie all’intervento congiunto di due autogru, una dei Vigili del Fuoco ed una privata, il semirimorchio è stato rimesso in carreggiata. Poi i pompieri hanno dovuto sgomberare la sede stradale dal carico di bottiglie d’acqua che era sul mezzo pesante. Sul posto erano presenti anche gli agenti della Polizia Provinciale e i Carabinieri di Acate per i rilievi. Le operazioni si sono concluse alle 14,15 circa.
Vittoria, comizio di Incardona
Domenica 18 alle 11,30 in piazza del Popolo a Vittoria, l’on. Carmelo Incardona, coordinatore provinciale di Grande Sud, terrà un comizio sugli argomenti di politica locale e sull’attività dell’amministrazione comunale di Vittoria.
DISTRETTO DEL SUD EST, IL PD CHIEDE LA SEDE A RAGUSA
E’ stato approvato in Consiglio comunale lo statuto del Distretto del Sud Est. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, ha presentato, in qualità di consigliere comunale, un atto di indirizzo che impegna l’amministrazione comunale a chiedere la modifica dell’articolo 2 affinché si possa individuare la sede legale della società consortile a Ragusa e non a Siracusa, come invece previsto. L’atto di indirizzo è stato votato all’unanimità dal civico consesso. “Non ho poi condiviso il fatto – spiega Calabrese – che all’elezione del sindaco di Palazzolo a presidente, in sostituzione del dimissionario sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, il Comune di Ragusa non abbia presenziato. Ho chiesto motivazioni all’assessore Sonia Migliore, che avrebbe dovuto essere presente, sulla sua assenza, ma è risultata impreparata a rispondere sulla questione”, ha dichiarato il consigliere Peppe Calabrese.
Ragusa, frigomacello ex esa, progetto totalmente da rivedere
Un progetto per la ristrutturazione del frigo macello di Ragusa, che è stato redatto facendo riferimento a vecchie normative. La denuncia è del consigliere comunale del Movimento per le Autonomie Pippo Arestia. “Questa giunta amministra senza programmare è proprio il caso di dirlo – dice Arestia -. Il tutto è emerso in seguito ai lavori della sesta commissione dov’è stato verificato che l’appalto per la ristrutturazione del frigo macello ex Esa è stato elaborato senza aver la cognizione di quello che si sta facendo. La categoria degli allevatori – ha detto ancora Arestia – si vedrà beffata dalla promessa di un’opera che costerà più di un milione di euro e dopo sarà inutilizzabile. Il progetto è stato redatto facendo riferimento a vecchie normative che prevedono requisiti differenti rispetto a quelle oggi vigenti – spiega lo esponente dell’Mpa -. Non è stato elaborato uno studio che potesse pianificare e programmare il successivo utilizzo della struttura, nell’ottica di una moderna utilizzazione e di un ritorno o economico per le casse comunali o di rilancio e sostegno per le zootecnia comunale. I nostri produttori zootecnici chiedono supporti strutturali e manageriali per commercializzare. Nel mercato globalizzato, per la carne proveniente dai loro allevamenti, le promesse non servono – aggiunge Pippo Arestia -. Infatti, la promessa della ristrutturazione del mattatoio non serve se dopo la realizzazione non è stata prevista né una gestione e neppure una linea di commercializzazione del prodotto carne. Chiediamo che il sindaco e l’assessore ci dicano cosa fare del macello, dopo aver speso più di un milione di euro, e quale programma economico è stato elaborato per l’utilizzo del mattatoio ex Esa”.
Santa Croce, i cristiani riformisti con Mandarà
I Cristiano Riformisti sostengono la candidatura di Piero Mandarà alle prossime elezioni comunali di Santa Croce. Da un incontro tenutosi nei giorni scorsi fra l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali, Piero Mandarà, ed alcuni esponenti dei Cristiano Riformisti è emerso uno scambio di vedute convergenti, da cui la scelta di lavorare nella medesima direzione. Geraldo Bertolone, coordinatore regionale dei Cristiano Riformisti, ha espresso l’idea di voler sostenere in pieno la candidatura a sindaco di Santa Croce di Piero Mandarà. “Noi appoggiamo Piero Mandarà perché è una persona diversa dall’incarnazione dell’uomo politico comune – ha detto Bertolone -. Secondo il nostro modo di concepire l’attività politica, lo riteniamo l’uomo che può risollevare Santa Croce.
Calcio, l’Orsa a caccia di punti
L’Orsa ha bisogno assolutamente di punti. Penultima in classifica nel campionato di Promozione, la squadra oratoriana deve necessariamente risalire la china per evitare brutte “sorprese” nella fase finale del torneo. Il pareggio dello scorso fine settimana contro la Enzo Grasso è comunque un buon segno. La società del presidente Antonello Licitra, infatti, non perde da sei turni. Ma questo non basta, e la classifica è impietosa. “Dobbiamo necessariamente vincere e fare quanti più punti possibile – ammette il presidente della squadra salesiana -. La situazione è senza dubbio migliorata, ma questo non basta. Occorre vincere”. E i tre punti potrebbero arrivare nel match in programma domani, alle 14,30, allo stadio ex Enal di via Archimede. L’Orsa ospiterà il Paternò. Una gara che si preannuncia con una incognita. La squadra avversaria si presenterà in campo? La domanda è d’obbligo viste le serie difficoltà del team etneo che già lo scorso fine settimana non è scesa in campo nella gara casalinga contro il Santa Croce. “C’è la possibilità – dice Licitra -, che non si presenti, ma noi dobbiamo comunque prepararci al match e lo abbiamo fatto nel corso della settimana. Mister Gulino avrà a disposizione tutti i suoi uomini”.
Tre artisti ragusani protagonisti alla Biennale Bis di Torino
Gli artisti Giovanni Lissandrello, Angelo Di Quattro e Giuseppe Diara parteciperanno alla Biennale Bis di Torino, nell’ambito della Biennale di Venezia. A partire dal 17 dicembre il Palazzo delle Esposizioni del capoluogo piemontese ospiterà le loro opere, che sono state selezionate dallo staff del critico d’arte Vittorio Sgarbi. La Biennale Bis di Torino è aperta sino al 30 gennaio.
“GRAZIE RAGUSA!” Il messaggio del Comune di Saponara
“Cari amici ragusani, con autentica e comprensibile emozione vi ringrazio, vi ringrazio di vero cuore e rivolgo a tutti voi un caloroso saluto”. E’ il messaggio di ringraziamento inviato dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Saponara, Fabio Vinci alla comunità iblea. “A nome di tutta la cittadinanza di Saponara, devastata dalla violenta alluvione, che ha causato la morte di tre uomini, voglio esprimere un sincero grazie per l’aiuto da voi offerto. Da oggi credo sia giusto creare un forte gemellaggio fra le nostre città, al fine di unire i nostri cuori e le nostri menti”. L’assessore Vinci sottolinea che il Comune di Saponara adesso ha soprattutto bisogno di materiale didattico, cancellare, quaderni e colori, giocattolini per i bimbi della città.
“Finalmente la felicità” al Lumiere
Da venerdì 16 dicembre a mercoledì 4 gennaio, al Cinema Lumiere di Ragusa, in via Archimede, “Finalmente la felicità” di e con Leonardo Pieraccioni. Orari 18.15, 20.15 e 22.15. Tutti i giorni esclusi il 19, il 24, il 28, 29 e 31 dicembre e il 2 gennaio.
LAVORATORI ANTICENDIO FORESTALI SENZA STIPENDIO
Niente stipendi per gli operatori forestali del servizio antincendio della provincia di Ragusa. Fra i tanti lavoratori in attesa delle proprie spettanze c’è anche questa categoria, che non ha ancora ricevuto le mensilità di ottobre e novembre. Un’attesa che per cinquecento famiglie, diventa ancora più pesante visto che gli operatori non ricevono informazioni precise sulla tempistica di quando si sbloccherà questa situazione. “In pratica noi non sappiamo nemmeno se avremo quello che ci spetta prima di Natale – afferma Gianni Paino, lavoratore forestale centocinquantunista – abbiamo chiesto ai nostri dirigenti locali, cioè all’Ispettorato forestale di Ragusa e ci è stato detto che nemmeno loro lo sanno quando riceveremo i soldi e ciò, nonostante tutto sia pronto sotto l’aspetto burocratico qui a Ragusa, mentre da Palermo non arriva alcuna risposta”. Cresce la rabbia dei lavoratori impegnati nei servizi antincendio. Soprattutto lunedì quando si è diffusa la notizia di quel dipendente regionale in servizio allo Ispettorato forestale di Enna che si è incatenato a un palo davanti a palazzo D’Orleans, manifestando di essere “costretto a fare il fannullone dai dirigenti del corpo forestale”. “Noi che abbiamo davvero lavorato ancora non abbiamo ricevuto quello che ci spetta – dicono gli operatori del servizio antincendio della provincia – mentre c’è chi è stipendiato pur senza lavorare”. E’ uno dei tanti paradossi, ma non è l’unico del sistema. Non si capisce infatti, perché il servizio antincendio non riesca a partire prima di giugno, quando va fatta la prevenzione e la programmazione. Fare prevenzione degli incendi adesso è più facile, visto che molti forestali hanno ottenuto l’ampliamento delle loro giornate di lavoro a 151 annuali. Quest’anno il servizio antincendio si è svolto dal 15 giugno al 15 ottobre. In base all’intesa raggiunta tra la Soprintendenza di Ragusa, i Comuni iblei (con aree archeologiche), lo Ispettorato Forestale di Ragusa e l’assessorato regionale ai Beni culturali dal 15 ottobre in poi gli operatori dell’antincendio hanno eseguito dei lavori in alcune aree archeologiche, fra cui Parco Forza di Ispica e Kamarina.
Il Vino e il Mare, connubio culturale per il Museo di Ragusa
“Il vino e il mare” è l’evento che si terrà al museo archeologico ibleo di Ragusa, lunedì 19 alle 18. Un simposio inteso come momento di incontro intellettuale legato a Dioniso, la divinità dell’ebrezza, venerata nell’antica Grecia. I crateri rinvenuti a Kamarina, e custoditi presso il museo, erano vasi usati dai greci durante i simposi; al loro interno il vino era mescolato all’acqua dai simposiarchi e poi veniva distribuito ai commensali. Il mare è l’altro protagonista dell’evento perché era la via commerciale per eccellenza dell’antichità; le navi dei mercanti portavano il prezioso carico di anfore e con esso la cultura del simposio e il culto di Dioniso. “I popoli del territorio ibleo erano soprattutto coltivatori ed allevatori ha dichiarato Giovanna Susan, direttrice del museo – e raffiguravano il simposio nei vasi da mensa. Tutt’oggi il legame del territorio con la produzione vitivinicola è forte”. Infatti, durante la manifestazione, è prevista una degustazione di vini prodotti da alcune aziende locali. Sarà ricostruito un simposio in cui verranno esposti tre crateri. “Il percorso che stiamo affrontando con questo evento – ha spiegato l’archeologo Saverio Scerra della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa – è in continuità con quello che già avevamo proposto con la mostra degli Elmi. Durante quella mostra erano stati esposti alcuni vasi attici del museo di Ragusa che avevano come tema iconografico la guerra. Oggi si affronta il tema del simposio. I vasi del museo di Ragusa, soprattutto un cratere, rimandano a questo momento fondamentale della società greca”. Interverranno alla manifestazione il professore Filippo Giudice, docente di Archeologia e storia dell’arte greca dell’Università di Catania, lo stesso Scerra, Sebastiano Missineo, assessore regionale ai Beni Culturali, Gesualdo Campo, dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, e la direttrice del museo Giovanna Susan.
Scicli invasa dai rifiuti. L’appello di Italia dei Valori
Il paese invaso dai rifiuti. Una situazione che con il passare delle ore è destinata drammaticamente sempre più a peggiorare. Italia dei Valori di Scicli chiama all’appello tutte le forze politiche e sociali e, rivolgendosi direttamente a tutti i Consiglieri comunali ed al Presidente del Consiglio comunale, chiede che venga immediatamente convocato un Consiglio comunale permanente che preveda la presenza del Prefetto. “Come si è arrivati a questo punto? La verità è molto semplice: sono finiti i soldi per pagare lo smaltimento fuori provincia e la discarica di Motta Sant’Anastasia ha chiuso i battenti ai camion che portano i rifiuti da Scicli – scrive Italia dei Valori – e il Comune si trova in una situazione di dissesto finanziario come mai in precedenza: la Giunta Venticinque priva di programmazione economica e amministrativa ha portato il Comune di Scicli sull’orlo del fallimento. La mancanza di liquidità impedisce la normale vita amministrativa e pone a rischio qualsiasi impegno economico. Adesso viviamo l’ultimo gravissimo allarme: spazzatura da tutte le parti con serio rischio per la salute pubblica – conclude Italia dei Valori – cioè ci hanno buttati nel baratro e sono scappati. E’arrivato il momento dell’impegno: non restiamo muti testimoni ma partecipiamo responsabilmente”.
Luca Nicosia e Angelo Palacino degli Amici del Burraco di Vittoria Campioni Provinciali 2011
Hanno totalizzato entrambi 138 punti nei cinque tornei provinciali di burraco che si sono disputati nel corso di quest’anno ed hanno permesso la conquista del trofeo da parte del circolo vittoriese presieduto da Nino Greco. Al terzo posto con 108 punti si sono classificati Salvatore Borzì e Filippo Marchese. Quinta Angela Di Geronimo con 81 punti e sesti Raffaele Agnello e Concetta Giavatto con 69 punti. La classifica fedeltà è stata vinta dalla coppia Giambattista Sallemi-Francesca Cappello che ha ottenuto 68 punti. L’ultima gara, che si è disputata domenica scorsa, è stata vinta da Salvatore Borzì e Filippo Marchese con 62 punti, secondi Giuseppe Arezzi e Maria Baglieri con 58 punti, terzi Giuseppe Iurato e Giuseppe Scalogna con 57 punti. Il girone B è stato vinto dalla coppia Roberto Voi e Lina Carpinteri seguita dalla coppia Franca Carpinteri Cardano e Bianca Ciaceri. Il girone C è stato vinto dalla coppia Bruna Sallemi e Anna Maria Maggiore, seguiti da Nello Tiralongo e Giovanna Licitra. I premi tecnici sono andati alle coppie Biagio Zanghi-Gaetano Rabito, Enza Gallo-Giovanni Piccione e Angela Segreto-Stefano Boccadifuoco.