26-11-2024

Nessuna traccia di Paolo Santini

Disorientato e confuso, smarrito in una strada di campagna, infreddolito e affamato. E’ l’ipotesi più ottimistica sullo stato vissuto attualmente da Paolo Santini, il 77enne di Giarratana, scomparso da sabato pomeriggio. Ed è anche la speranza dei familiari del pensionato, la figlia e la nipote che vivono con lui, che stanno trascorrendo giorni di grande apprensione, nel timore che il loro parente possa essere morto, caduto in un burrone. “Il signor Santini soffre di Alzheimer, quindi è certamente in uno stato di confusione e smarrimento – spiega l’amica di famiglia, Maria Grazia Tavano ecco perché bisogna raccomandare a chi lo avvista, di tenerlo sotto controllo, chiamare subito i carabinieri e non chiedergli niente per evitare che si possa agitare: semplicemente non perderlo di vista sino a quando non arrivano le forze dell’ordine”. Le ricerche del pensionato non sono mai state interrotte. Il pensionato è stato avvistato per l’ultima volta, alle 18 di sabato, all’interno del centro urbano di Giarratana. Una altra segnalazione è precedente, alle 16: un signore lo ha visto in una strada al limite tra il centro urbano e la periferia. Le due segnalazioni sono più che credibili, dato che, a Giarratana, tutti conoscono il signor Santini, un anziano in ottima forma fisica, (a parte l’Alzheimer non soffre di alcuna malattia e non assume alcun medicinale), che ama fare quotidianamente lunghe passeggiate fra le strade del centro montano. Il giorno in cui è scomparso indossava un paio di pantaloni in velluto di colore beige, una camicia con gilet, scarpe nere e un lungo giaccone bianco. Santini è alto circa un metro e 75, ha un’aria distinta, è un po’ stempiato e ha i capelli bianchi. Il caso è stato segnalato a “Chi l’ha visto”.

Abolizione Province Antoci: “E’ un falso problema, ecco uno studio della Bocconi”

“Abolire le Province, ma perché? Non sono mai stati diffusi dati oggettivi sui compiti e sui loro costi reali ma si continua imperterriti a ‘cavalcare’ l’onda dell’indignazione popolare per il costo della politica. Ora c’è una ricerca della Bocconi di Milano che sfata certi luoghi comuni sui presunti costi delle Province. Un dato su tutti: il costo delle Province in Sicilia per ogni singolo cittadino è di 132 euro. E’ una cifra davvero irrisoria”. Così il presidente della Provincia Franco Antoci interviene nel dibattito sull’abolizione o meno delle province. “Appare più opportuno decidere invece un immediato riordino delle istituzioni che portino a concedere alle Province competenze maggiori di quelle attuali. Che senso ha avere più di ottomila comuni, migliaia dei quali con solo centinaia di abitanti, con sindaci, giunte, consiglieri e segretari comunali e poi puntare il dito verso le Province? Da un’analisi dei costi delle Province effettuata recentemente dall’Università Bocconi di Milano – continua Franco Antoci – realizzata per chiarire il ruolo di queste istituzioni, si è rilevato quanto sarebbe l’effettivo risparmio che si avrebbe dalla loro abolizione, e quali sarebbero invece i costi che lo Stato dovrebbe sostenere a seguito della cancellazione dell’ente. Si è così scoperto – scrive Franco Antoci – che la spesa complessiva delle Province italiane, nel 2010, è stata pari a 11,5 miliardi di euro, per una media di 193 euro sostenuti da ogni cittadino. Del totale, 8,6 miliardi, cioè il 74 per cento, sono i costi della spesa corrente e di questi l’1,4 per cento (122 milioni di euro, ovvero solo due euro medi pro capite) riguarda i costi per la rappresentanza democratica, cioè i cosiddetti costi della politica”.

Venticinque annuncia la Giunta dei Migliori Il sindaco di Scicli si autosospende dal Pdl

E’ iniziata la grande fuga dal Pdl. Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque molla il partito e propone formule trasversali. Si legge in questa sorta di manifesto politico: “Sono stato chiamato a ricoprire la carica di primo cittadino per amministrare il mio Comune, nel superiore interesse della comunità che rappresento. Amministrare un Comune oggi è ancor più difficile: il bilancio di Scicli – scrive il sindaco – è in grave sofferenza per via del ritardo nei trasferimenti, per mancanza cronica di liquidità derivante dai mancati introiti e dai debiti mai onorati dai Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo (per la prima volta in questi tre anni di amministrazione non siamo in grado di garantire neanche gli stipendi ai dipendenti per non parlare dei fornitori); la controversa gestione degli Ato ha messo i Comuni nell’impossibilità di individuare criteri certi di conferimento dei rifiuti, con la conseguente necessità di conferirli a Catania. La politica, purtroppo, non sempre segue i criteri della meritocrazia, premiando chi lavora. La politica ha spesso altre logiche, sue interne, autoreferenziali, che la alimentano. A Scicli, dopo tre anni di vicissitudini – scrive il sindaco Giovanni Venticinque -, si è arrivati al nodo cruciale, guarda caso in corrispondenza delle scelte che investiranno nel prossimo anno le rappresentanze politiche impegnate nelle elezioni provinciali. La giunta, l’amministrazione, non possono diventare terreno di caccia di chi cerca consenso in spregio a qualsiasi logica amministrativa. Da tre mesi – scrive il sindaco di Scicli – sono in attesa di una indicazione spendibile per la sostituzione dell’assessore dimessosi per motivi di salute. Ho atteso con pazienza e con spirito di mediazione, guardando agli equilibri della coalizione, nonostante l’Udc abbia attuato un vero e proprio ostruzionismo politico, ordinando a qualche assessore di disertare le riunioni di giunta e persino gli uffici comunali. Ho fatto buon viso a cattivo gioco. Finalmente – scrive il sindaco di Scicli – è emersa la verità: vogliono scardinarmi eliminando i collaboratori che più lealmente si sono spesi per la buona amministrazione del Comune. A questo punto ritengo opportuno operare una scelta. Decido perciò, perché è necessario per tutelare i cittadini di Scicli, al di là delle loro appartenenze, al di là del fatto che mi abbiamo dato il voto o meno, operare la scelta di dare vita a una giunta dei migliori, che si apra alla città senza guardare il colore della maglia dei giocatori. E’ del resto un’idea – scrive il sindaco di Scicli – che a livello nazionale vede impegnate forze politiche di centrodestra e centrosinistra nella via indicata dal nostro Presidente della Repubblica: tutelare in un particolare momento di crisi finanziaria il Paese. Sarà un gruppo di persone che, differentemente dal passato, opereranno all’unisono nell’interesse preminente ed esclusivo della città, per superare questa particolare fase di difficoltà. Ho deciso – scrive Giovanni Venticinque – di autosospendermi dal mio partito, il Pdl. Allo stesso modo – conclude il sindaco di Scicli – rivolgo un invito ai consiglieri comunali, come me eletti in maniera diretta ed espressione dei cittadini, di voler collaborare a questa nuova, entusiasmante, fase di rilancio della città, senza capestri, senza pregiudiziali, con libertà di coscienza, dovendo rispondere del proprio operato alla cittadinanza intera”.

Tenta il suicidio, salvato dai Carabinieri

Un uomo di 42 anni originario di Rosolini, da qualche mese senza lavoro, deve sicuramente la vita ad un operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Ragusa. Quest’ultimo è riuscito, infatti, a trattenerlo al telefono fino a quando l’uomo, che aveva esternato al 112 la sua volontà di impiccarsi, è stato raggiunto e salvato dai militari della Compagnia di Modica. II fatto è avvenuto mercoledì mattina ad Ispica, in contrada Biduri. L’uomo, dopo aver raggiunto con la propria auto la campagna al confine tra Rosolini e Ispica, ha parcheggiato il mezzo ai bordi della Ss 115 ed ha scavalcato un muretto a secco prima di avvicinarsi ad un albero ed appendervi la fune con cui aveva intenzione di porre fine alla sua vita. Prima di compiere il tragico gesto ha fatto una chiamata al 112. Dall’altro capo del filo, il carabiniere, che ha subito instaurato un dialogo con il 42enne. Nel frattempo il militare ha contattato su un’altra linea i colleghi della Stazione di Ispica e della gazzella del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica che si trovavano di servizio fornendo loro una dettagliata descrizione dell’uomo rilasciata dai familiari e dell’auto di sua proprietà. I carabinieri sono arrivati in tempo sul luogo per scongiurare il drammatico epilogo.

INCONTRO SULL’ECONOMIA

I soci de “Gli Amici del F. Besta” di Ragusa discuteranno delle attuali tematiche economiche presso l’aula magna “Angelo D’Arrigo” dell’I.T.C. Besta di Ragusa venerdì 25 alle 8,45. Saranno consegnate anche due targhe ai familiari di Saro Baglieri e Nunzio Leggio, pionieri dell’industria ragusana.

COMISO, OPERATORI ECOLOGICI CHIEDONO INCONTRO

La F.P. Cgil ha chiesto, con una nota al Prefetto di Ragusa, alla ditta Busso Sebastiano srl di Giarratana e al sindaco del Comune di Comiso, la convocazione delle parti al fine di evitare la protesta degli operatori della nettezza urbana di Comiso. Alla base della richiesta di incontro il mancato recepimento da parte degli operatori ecologici dello stipendio del mese di ottobre. “Le notizie che giungono dal versante comunale – ha dichiarato Giovanni Lattuca, segretario provinciale della F.P. Cgil di Ragusa -, non ci fanno stare tranquilli, ma ci fanno molto preoccupare perché il Comune rischia il dissesto finanziario. Le notizie che provengono dal versante della ditta Busso sono altrettanto preoccupanti: l’impresa non riesce più a garantire gli stipendi ai lavoratori perché l’amministrazione comunale, da parecchi mesi, non emette nei suoi confronti regolari mandati di pagamento”, conclude Lattuca della Cgil.

A RAGUSA IL FILM DI FICARRA E PICONE

Il cine Lumière propone dal 23 novembre al 7 dicembre il nuovo film di Ficarra e Picone “Anche se è amore non si vede”. Lunedì 28 novembre e 5 dicembre il cinema rimane aperto.

COOP 1° MAGGIO, LAVORATORI PRONTI ALLO SCIOPERO

Proclamato lo stato agitazione al termine dell’assemblea dei lavoratori della coop 1° Maggio svoltasi nella sede della Cgil di Ragusa e proposta dalla Filcams. Se non dovessero registrarsi notizie certe sul futuro lavorativo, i lavoratori proclameranno per lunedì 28 uno sciopero di 8 ore negli uffici amministrativi della coop, nel magazzino e in tutti i 14 punti vendita. Lo sciopero si dovrebbe articolare attraverso la totale astensione dell’attività lavorativa con il contestuale presidio-occupazione della sede regionale della Lega delle Cooperative di Palermo. “L’inizio della lotta sindacale – ha dichiarato Salvatore Tavolino, segretario generale della Filcams Cgil Ragusa -, che inizierà con la proclamazione dello stato di agitazione e dello sciopero, nasce, dopo le reiterate richieste di incontro avanzate dal sindacato, dall’atteggiamento dei vertici aziendali (Coop. Italia, Lega regionale) di sfuggire a qualsiasi confronto circa il futuro e il destino di coop 1° Maggio”, conclude Tavolino. Il sindacato chiede notizie certe e percorsi condivisi sul futuro assetto aziendale, sulla difesa dei livelli occupazionali (attraverso il mantenimento e il potenziamento dei punti vendita in Sicilia), sulle garanzie di permanenza della struttura tecnico-amministrativa nel territorio ibleo. Sono circa 120 i dipendenti, fra amministrativi e operatori nei punti vendita, che hanno dato la propria disponibilità ad essere a Palermo presso la Lega delle Coop.

RAGUSA, DIRIGENTI AL COMUNE L’IDV CHIEDE LUMI

I consiglieri comunali di Italia dei Valori Ragusa, Salvatore Martorana e Peppe Tumino, hanno presentato un’interrogazione in merito al conferimento, da parte del sindaco e della giunta uscenti, di sette incarichi dirigenziali al Comune di Ragusa a pochi giorni dalle elezioni amministrative dello scorso maggio. Nell’interrogazione presentata, i due esponenti di Idv Ragusa chiedono di conoscere i motivi per cui, in piena campagna elettorale e senza il controllo di fatto del consiglio comunale (a soli 8 giorni dalle elezioni infatti esso si trovava nell’ipotesi prevista dall’art. 31 della L. Reg. 48/91), la giunta comunale ha modificato l’art.57 del regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi. Martorana e Tumino ritengono che “la delibera adottata (la n.198/2011) possa contenere vizi di legittimità, in quanto in contrasto con quanto previsto dalla lettera a comma 2 dell’art. 32 della L.Reg. n. 48/91, in considerazione della delicatezza della materia titolata ‘Affidamento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti’, alla luce soprattutto del cosiddetto decreto Brunetta”. I due consiglieri chiedono anche di sapere se l’amministrazione comunale abbia provveduto, prima di conferire gli incarichi ai dirigenti, ad effettuare la ricognizione all’interno del Comune prevista dalle norme vigenti per eventuali professionalità “rinvenibili nei ruoli dell’Amministrazione, in quanto – scrivono i due consiglieri comunali dell’Idv – è esplicitamente previsto che l’amministrazione debba prioritariamente utilizzare le proprie competenze e risorse interne, con la conclusione che l’affidamento di incarichi dirigenziali a soggetti esterni opera solo come deroga alla regola generale”. Inoltre Martorana e Tumino sottolineano che gli atti in questione “non sono accompagnati dai prescritti pareri dei Revisori dei Conti, all’epoca in carica, pareri peraltro obbligatori, considerato che gli effetti degli atti incidono chiaramente sui bilanci d’esercizio 2011 e 2012, tenuto conto che di fatto gli incarichi dirigenziali a tempo determinato sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2012”.

INCONTRO AVO

Sesto incontro del programma del 33esimo corso di formazione Avo. Giovedì 24 novembre alle 18.00, presso la sala riunioni amministrazione aziendale dell’Asp, in via Di Vittorio, il direttore dell’unità di Chirurgia all’ospedale Civile di Ragusa, Vincenzo Minutolo interverrà sul tema: “La chirurgia laparoscopica in chirurgia generale”.

MEETING AL MONTREAL

Comunicazione per la famiglia. Nello u cuccu, nostro amatissimo boss, ha riunito tutti gli amici offrendo un brunch. Siamo molto contenti del risultato del meeting perché lui non dimentica mai le promesse. La situazione è molto agitata. Quelli che comandavano sono andati via, ma il nostro boss ha giocato di anticipo annusando la fine del Cavaliere. Noi della grande famiglia di Ragusa siamo certi che il boss continuerà a curare tutti i nostri interessi. Ci rallegriamo della notizia del caro Nello che ci ha detto dell’ingresso di Michele. Noi siamo felici di questa scelta e ce ne fottiamo dei problemi della polizia municipale. Sono cose che verrano aggiustate direttamente da Nello. Se qualcuno di voi ci tiene ad avere sotto controllo l’urbanistica, ricordate che c’è il partito della libertà che ancora ci tiene per un vecchio impegno. Non vogliamo la guerra, e però nessuno vuole fare la parte del fesso. Siamo fiduciosi che la partita si chiuderà presto e bene come sempre a vantaggio del territorio.

Nello Dipasquale, lasciate che i poveri vengano a me

E’ sprecato per Ragusa il nostro sindaco, dovrebbe occuparsi di captazione del consenso nelle più grandi aziende del mondo. I mercati, che non vanno per il sottile, lo apprezzerebbero assai questo ibrido tra Oliviero Toscani e Achille Starace. A noi, però, le masse fuse in granitico blocco continuano a terrorizzarci e così lo sfruttamento dei deboli e dei bisognosi. Se non ci fossero gli atti pubblici a documentare l’ossessione di Nello Dipasquale a controllare persone e coscienze, il giudizio, ormai diffuso, sul suo egocentrismo sarebbe solo una coloritura opinabile, ed invece sono le sue scelte operative che certificano una condizione politica e mentale giunta alla soglia della criticità. E’ stato approvato il 10 novembre scorso un protocollo d’intesa tra la società San Vincenzo de’ Paoli e il Comune di Ragusa per un servizio di assistenza alimentare agli indigenti. Normale la collaborazione, giusto il contributo di 18 mila euro, necessario avvalersi di soggetti privati con storica esperienza nel campo del volontariato e dell’esercizio della carità, doveroso occuparsi delle diseguaglianze attraverso fondi pubblici. Tutto ok, tranne la procedura per distribuire le derrate alimentari ai poveri. Leggiamo nel corpo della delibera 431 della giunta: “La società San Vincenzo individua i nominativi delle famiglie oggetto dell’aiuto alimentare, privilegiando quelle che saranno segnalate dal Comune, esclusivamente attraverso l’ufficio di gabinetto del sindaco”. Non era mai accaduto nella storia della Ragusa repubblicana, e forse neanche sotto i podestà fascisti, di regolare con norma scritta il rapporto di sudditanza e clientelismo tra il bisognoso e il padrone. Anzi, da quando c’è l’elezione diretta del sindaco, tutte le amministrazioni hanno tentato di dirottare i postulanti ai servizi sociali, e non solo per liberare i primi cittadini da questo pellegrinaggio che ingolfa l’ufficio, ma per abituare gli indigenti ad una relazione di reciproca dignità con l’ente pubblico. Con Nello Dipasquale c’è il tonfo nel passato: i rapporti di classe sono tornati al Medioevo e all’antica Roma dove la mattina il cliens dava il buongiorno al pater familias ricevendo quindi una borsa piena di cibo, la “sportula”. Chi bussa alla porta del sindaco e narra delle proprie difficoltà ottiene il cesto di viveri: esclusivamente chi passa dal sindaco. Come ha fatto il dirigente ad accettare di trasferire in un atto pubblico questa necessità meschinamente privata del sindaco? Non è l’unica domanda in questo mare di umiliazione e vergogna. I servizi sociali a che servono? E l’assessore Ciccio Barone del Pdl, che ci sta a fare? E se Dipasquale non vede l’utilità di questo assessorato perché non lo cancella e manda a casa il delegato? E che differenza sostanziale c’è tra questa scelta accentratrice e il ricordo della distribuzione di pasta in campagna elettorale nei quartieri dimenticati delle città meridionali? E la società San Vincenzo perché non ha rifiutato questa condizione inserita nel protocollo di intesa che sfrutta il momento di solidarietà convogliando i poveri nel registro dei protetti e dei debitori? Tutto il mondo è in crisi e in fiamme per la ricerca di uguaglianza, ma la nostra città è ferma all’arbitrio di un signorotto. Siamo a Ragusa o in una puntata dei Pilastri della Terra? No. Siamo a Ragusa: favolosi yacht al porto di Marina, società fantasma con sede a San Marino, cemento che grida libertà. E gli onesti? E i poveri? I primi guardano amareggiati e perplessi, i secondi hanno imparato persino le giornate in cui possono sentire i morsi della fame: martedì e venerdì, quando riceve il sindaco.

Buon compleanno AVIS!!! 30 candeline da spegnere per accendere la solidarietà

30 anni di solidarietà al servizio della comunità nella provincia iblea. L’Avis provinciale spegne le trenta candeline che ricordano i primi passi associativi compiuti nel 1981. Il trentennale vuole ripercorrere tutte le tappe associative compiute e a costruire le basi per il futuro puntando sugli studenti. Quattro le iniziative promosse. Giorno 24 alle 9 presso l’I.T.C. Archimede di Modica ci sarà un convegno su “Il ruolo della Scuola nell’educazione alla solidarietà”. Interverranno il dr. Antonio Cutolo del Miur, la prof.ssa Rina Latu, vice presidente vicario di Avis nazionale, la dr.ssa Maria Luisa Altomonte, dirigente scolastico regionale, il dr. Cataldo Di Nolfo e la dr.ssa Giovanna Criscione, ispettrice scolastica. Alle 17, un incontro al Palazzo di Provincia a Ragusa sul tema “Dalla memoriaà il futuro”. Sarà presentato il booklet su “Civiltà solidale” e le “conversazioni AVISine dagli anni ’80 al tempo che verrà”. Altre due iniziative coinvolgeranno gli studenti il 10 dicembre 2011 ed il 13 gennaio 2012. “Il booklet traccia un profilo associativo composto da tratti storici, identitari, valoriali, organizzativi e di risultati – hanno spiegato Salvatore Poidomani, presidente provinciale Avis, Carmelo Massari, vicepresidente, e Franco Bussetti, segretario -. La scelta è stata quella di offrire una chiave di lettura dell’associazione in forma leggera, ma non priva degli elementi fondamentali di conoscenza e valutazione, a partire dall’apporto insostituibile del capitale sociale e delle risorse umane su cui si fonda l’Avis”, concludono i tre rappresentanti dell’Avis provinciale di Ragusa. Nel 2010 l’Avis in provincia ha raggiunto quota 19.913 donatori con 31.075 donazioni effettuate. Nel 1981 si era partiti con 2.369 donatori e 2.937 donazioni effettuate. Nel 1987 l’Avis era presente in ogni Comune della provincia di Ragusa e raccoglieva 7.198 soci donatori per un totale di 9.611 donazioni effettuate. Il primo presidente provinciale Avis fu Piero Bonomo, eletto dai rappresentanti di tutte le Avis comunali che esistevano. Fra gli indimenticabili presidenti vi è stato anche Saro Di Grandi. La direzione sanitaria, invece, era affidata a Guglielmo Magro, cui è subentrato Giovanni Garozzo.

Aspettando il mercatino del sabato in piazza Libertà

Una fase di riorganizzazione interna per dare più slancio al mercato di Campagna Amica della Coldiretti ragusana. L’appuntamento della vendita diretta tra produttori e consumatori, così ben riuscita nella prima fase in piazza Libertà e successivamente al porto turistico, a Marina, riprenderà presto. Lo assicurano i vertici dell’organizzazione dopo una rapida consultazione con la base associativa. Queste le motivazioni ufficiali di una grande esperienza per i consumatori ragusani di acquistare prodotti freschi e genuini a chilometri zero e per i produttori di avere un guadagno certo senza intermediari. Al di là delle apparenze c’è grande malumore tra i produttori e gli stessi consumatori che avevano, nel mercato del sabato, un punto di riferimento. Eppure il Comune aveva autorizzato il mercato fino al 31 dicembre. Perché questo improvviso dietro front con l’esigenza, assurda, di prendere tempo? Perché evitare il confronto con i consumatori e con coloro che sono i diretti protagonisti della vendita dei prodotti? L’unica città, in questo lembo di stivale, che teme la concorrenza, del mercatino e di qualche commerciante che lamenta un calo degli incassi. Può il mercato, con soli 5 ore di attività a settimana (dalle 9 alle 14 ogni sabato) provocare un dissesto economico nelle casse dei commercianti? Hanno pensato, i nostri amministratori, ad un soluzione indolore: trasferire altrove il mercato del sabato. Perchè i dirigenti della Coldiretti, iniziando proprio dal direttore, non hanno osato alzare la voce con il sindaco e con l’assessore allo sviluppo economico, e tutelare gli interessi di una categoria e del comparto in profonda crisi? Al peggio non c’è mai fine.

Ragusa, in fiamme un furgone

Carabinieri al lavoro per cercare di stabilire, con l’aiuto della relazione dei Vigili del fuoco, le cause dell’incendio che ha danneggiato il furgoncino di un 49enne di Ragusa. Il rogo, nella notte tra lunedì e martedì, in via Aldo Moro. E’ stato provvidenziale l’intervento dei Vigili del fuoco per evitare che l’incendio si propagasse al resto del mezzo e creasse altri danni. Il finestrino del mezzo era in frantumi, particolare che farebbe pensare alla possibilità di un rogo doloso, ma ancora non ci sono certezze

Si ribalta furgone della nettezza urbana, operaio rimane ferito

Un ventenne di Chiaramonte è rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto martedì mattina lungo la strada che da Ragusa porta a Giarratana. Il giovane era alla guida di un furgoncino della nettezza urbana che, per cause da accertare, si è ribaltato. Ha riportato ferite al volto. Sul posto la Polizia provinciale.

Santa Croce in attesa dell’istituto per ragionieri

Si allungano i tempi per la realizzazione della nuova sede distaccata della ragioneria a Santa Croce. Non più strutture modulari, secondo il progetto originario, ma un edificio in cemento armato in un’area messa a disposizione dal Comune lungo la circonvallazione della città. “Realizzare un’opera pubblica in tempi ragionevolmente celeri è molto difficile – ha detto il presidente Antoci -. Il progetto è stato modificato dai tecnici ed è conforme a standard di sicurezza e qualità elevati. Il nostro impegno è di rendere immediatamemtre esecutiva l’opera non appena il progetto sarà ultimato e di realizzare l’intero complesso, mi auguro, prima della fine del mio mandato elettorale”. Il dirigente scolastico, Girolamo Piparo, parla di un iter estremamente lungo. “I tempi si sono allungati ulteriormente – dice il dirigente -. Il cambio di rotta dei tecnici progettisti con il cambio in corsa dell’assessore all’edilizia scolastica si scontrano con l’esigenza della comunità di Santa Croce di avere una scuola, con strutture modulari, in tempi celeri. Altro aspetto da non sottovalutare è la spada di Damocle che si potrebbe abbattere sul futuro delle province”. Un percorso, quello di cambiare progettazione, che non è stato concertato con il Comune di Santa Croce. “Siamo delusi perché le aspettative di decine di famiglie e dei loro ragazzi sono state tradite – incalza il primo cittadino, Lucio Schembari -. Ci saremmo aspettati da parte dei tecnici della Provincia, un confronto con gli amministratori sul progetto e sui tempi di realizzazione che sembrano, adesso, eccessivamente lunghi”.

CNA, riunione sel settore autoriparazione

Ancora un’assemblea partecipata, dopo l’appuntamento del 26 ottobre scorso a Modica, riservata ai titolari di imprese che operano nel settore dell’autoriparazione (meccanici, carrozzieri, gommisti, elettrauti e rivenditori di ricambi per auto). L’incontro, stavolta, si è tenuto a Comiso ed era rivolto al versante ipparino. Al Centro servizi culturali, erano presenti il presidente provinciale di Cna Autoriparazione, Vincenzo Canzonieri, il responsabile provinciale, Giorgio Stracquadanio, oltre al presidente della Cna territoriale di Comiso, Giovanni Calogero. Sono state illustrate le ultime novità normative che riguardano i pneumatici fuori uso (Pfu) e la reintroduzione del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti). Poi l’attenzione è stata spostata su un interrogativo: quando saranno liquidate le tante domande relative agli aiuti all’artigianato “Bando Sportello” (contributo del 50% per investimenti che vanno da 5.000 a 50.000 euro) della P.o. Fers 2007/2013 pubblicate nella Gurs del 31 dicembre 2009? E, ancora, quando si potranno conoscere le graduatorie del bando selezione del P.o.Fers 2007/2013 finalizzate alla promozione e all’ampliamento delle attività economiche delle imprese artigiane (nella fattispecie incoraggiandole ad insediarvi nuovi stabilimenti)? Il presidente Canzonieri ha dichiarato: “Il nostro settore ha bisogno della massima sollecitudine nella risoluzione delle problematiche poste, a maggior ragione in un momento come questo. Non riusciamo ad ottenere risposte concrete da parte delle istituzioni preposte, come la Regione Sicilia, e il tutto è reso ancora più confuso da fenomeni di concorrenza sleale che rendono il quadro complessivo non più sostenibile”.

A Ragusa nasce Centro Antifumo presso la Cardiologia dell’Ompa

E’ già operativo l’ambulatorio “Centro Antifumo” istituito presso l’Unità operativa di Cardiologia, diretta dal dr. Raffaele Ferrante all’ospedale Maria Paternò Arezzo. L’ambulatorio è aperto all’utenza tutti i mercoledì e venerdì della settimana, dalle ore 14 alle ore 15. Le prenotazioni possono essere effettuate direttamente presso l’Unità di Cardiologia o telefonando al numero 0932 600472.

Progetto Nova Virtus. Consorzio Multifidi è il nuovo sponsor

Hanno preso il via, nelle scorse settimane, i campionati regionali giovanili e le squadre del progetto Nova Virtus cominciano già ad ergersi a protagoniste, nelle rispettive categorie. Lo sforzo della dirigenza virtussina, di continuare a riporre attenzione nella cura del vivaio, viene premiato non solo dai risultati, ma anche dall’arrivo di un sponsor d’eccezione. Il consorzio fido Multifidi, attivo in tutta la Regione, è, infatti, il nuovo prestigioso main-sponsor del settore giovanile della Nova Virtus. La formazione under 19 d’Eccellenza, composta dai campioni regionali uscenti under 17 (tutti atleti classe 1994 e 1995, già impegnati in Dnc) ed allenata da Gianni Recupido, ha accusato, per la verità, una falsa partenza, rimediando altrettante sconfitte nelle prime due uscite stagionali. Girgenti e soci, infatti, sono stati battuti al debutto a Gela (72-63) e nel secondo turno a Capo d’Orlando (69-65). L’under 19 è ora attesa al riscatto: la prossima gara è fissata per il 29 novembre al PalaPadua, ove sarà di scena il forte Mia Messina. Malgrado una prestazione non esaltante, invece, ha incamerato i primi due punti dell’annata il quintetto dell’under 17 (classe 1995) che all’esordio ha superato in casa il Priolo (63-60). Il team di Sergio Trovato è ora atteso dal derby in campo esterno con la Vigor Santa Croce giovedì alle 18. Non sembra, invece, conoscere ostacoli la marcia del roster classe 1997 della Nova Virtus, iscritto al torneo d’Elite di categoria. I ragazzini, allenati da Massimo Di Gregorio e Simone Licitra, ritenuti, insieme al Trapani, i favoriti per la conquista del titolo siciliano d’Elite, si sono imposti alla grande nelle prime due trasferte del torneo. Domenica scorsa, nel primo cimento casalingo, Cataldi e soci hanno superato il quotato Barcellona (77-51).

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