22-11-2024

Legambiente Ragusa:”Continua il saccheggio  del territorio intorno al Riparo sotto Roccia a Fontana Nuova”

download-1Riceviamo e pubblichiamo questa nota di Legambiente: “In Sicilia la comparsa dell’antenato dell’uomo moderno (circa 25000 anni a.c.) è dimostrata dai manufatti in selce rinvenuti presso Fontana Nuova (Marina di Ragusa) in quel “Riparo sotto Roccia”  che è diventato il più importante sito della preistoria del Mediterraneo, paragonabile solo alla famosa grotta di “Lascaux” in Francia e a pochi altri siti importantissimi per la storia della comparsa dell’uomo moderno nel Mediterraneo. Questo sito oltre alla grandissima importanza storica era anche fino ad un paio di anni fa un luogo di straordinaria valenza paesaggistica, attestato come era su un costone di singolare bellezza con un bosco di macchia mediterranea ed una veduta  sul mare che si allargava su tutta la costa fino alle Isole di Malta. Il Riparo sotto Roccia di Fontana Nuova con il suo sito evocativo racconta al mondo la storia della comparsa dell’uomo nel Mediterraneo, dove tutto ha avuto inizio, un potenziale sito Unesco e una straordinaria opportunità di offerta turistica quanto e forse più delle nostre Cattedrali barocche e le tante cose incredibili che il nostro territorio può offrire e che ne hanno determinato il vertiginoso sviluppo turistico che è sotto gli occhi di tutti. Nel 2005 il Comune di Ragusa ha intrapreso un progetto di tutela e valorizzazione acquisendo il Sito direttamente interessato dal Riparo sotto Roccia e realizzando una strada ed un parcheggio per consentirne la fruizione. Purtroppo l’interesse iniziale è stato seguito prima dall’abbandono e dalla mancata manutenzione che ne ha di fatto impedito la fruizione ma poi, e cosa ben più grave, è stato tagliato fuori dal piano paesaggistico della Soprintendenza di Ragusa che avrebbe dovuto imporre un vincolo di tutela 3 di immodificabilità assoluta in tutta l’area di intervisibilità dell’importantissimo sito. Nè tanto meno si è dato seguito ad uno sforzo congiunto di Soprintendenza ed Amministrazione di Ragusa per farne uno straordinario Parco Archeologico. Ma all’abbandono da parte delle istituzioni del sito ha fatto seguito un interesse speculativo di alcuni privati che con l’apertura di una strada che devastava la macchia mediterranea ha pensato bene di realizzare in pieno verde agricolo una serie di villette. Prontamente denunciata da Legambiente e dalle altre associazioni ambientaliste Ragusane, l’operazione venne bloccata dalla Procura di Ragusa, mentre l’allora Soprintendente Alessandro Ferrara, messo sotto pressione dall’opinione pubblica annunciò l’imposizione di un vincolo che avrebbe salvaguardato definitivamente l’area. Nella realtà impose alla sezione archeologica un vincolo minimo, con la conseguente approvazione della strada di lottizzazione e delle villette che sono state, nel silenzio delle Istituzioni,  in questi due anni realizzate. Oggi a conclusione di questa storia di cattiva gestione e mancata tutela di un bene culturale così importante, apprendiamo che qualche giorno fa le ruspe hanno fatto la loro comparsa devastando migliaia di metri quadri di macchia mediterranea e rocce naturali a poche decine di metri dal Riparo sotto Roccia; si è avuta così notizia dell’approvazione con relativa concessione di alcuni immobili apparentemente “al servizio dell’agricoltura” per la realizzazione di una azienda olivicola che si estenderebbe su meno tre ettari (3 e non 300); ma la cosa clamorosa è che queste concessioni non sono state rilasciate dalle precedenti amministrazioni ben note per essersi rese responsabili della cementificazione del territorio ma da un’amministrazione 5 stelle che in teoria avrebbe dovuto bloccare il consumo di suoli, tutelare il territorio e valorizzare per una fruizione turistica siti straordinari come il Riparo sotto Roccia di Fontana Nuova, ma anche promuovere il parco degli iblei e bloccare definitivamente questo continuo degrado, trivelle petrolifere comprese,  che ha investito ormai da un decennio uno dei territori paesaggisticamente più importanti di Italia. Tutto ciò è accaduto perché non si è approvata o voluto approvare la variante all’art. 48 che avrebbe impedito un delitto culturale che grida vendetta. Le autorità preposte a seguito delle numerose proteste hanno risposto che non c’era nulla da fare e che i lavori sono realizzati con regolare concessione , ma con buona pace dei nostri amministratori ci occorre ricordare che il sacco di Palermo ad opera del famigerato Don Vito Ciancimino e dei suoi compagni di merende fu realizzato tutto con regolare concessione edilizia”.

 

Legge sul capolarato. Una conquista della Cgil e del nostro territorio

130402-ldArriva dopo anni di lotte e attese la legge contro il caporalato e lo sfruttamento approvata definitivamente dalla Camera con 336 voti favorevoli, nessun contrario e 25 astenuti. La legge introduce alcune importanti novità a cominciare dalla introduzione del reato penale per caporalato e grave sfruttamento lavorativo. Sono state individuate fattispecie comportamentali da parte dei datori di lavoro per definire il campo di applicazione delle sanzioni. Scrive il segretario generale  la Cgil di Ragusa, Scifo:” Questa legge è stata fortemente voluta dalla Cgil che attraverso il sindacato dei braccianti, la Flai, ha condotto anni di dure battaglie sopratutto nei territori interessati dal fenomeno.Il nostro territorio è stato tra i primi protagonisti di questa lotta affermando alcuni punti importanti che oggi sono contenuti nella norma (nell’ottobre 2014 sono stato ascoltato in Commissione Lavoro al Senato per descrivere le caratteristiche dello sfruttamento in assenza di caporalato). Primo, la distinzione tra caporalato e sfruttamento. Nella nostra provincia, abbiamo sempre affermato che il problema del caporalato da sempre è marginale per via delle peculiarità del nostro sistema agricolo. Le nostre produzioni in serra necessitano di manodopera da collocare in una stagionalità lunga per cui non serve l’intermediazione di manodopera. Ma l’assenza del caporalato non mette al riparo i lavoratori, donne e uomini dal grave sfruttamento lavorativo. Infatti in provincia ci sono vaste aree si sotto salario, lavoro nero e condizioni al limite del rispetto dei principi elementari della dignità umana. Lo sfruttamento colpisce tutti, italiani e stranieri. Quest’ultimi scontano elementi di ricattabilità maggiori e vivono condizioni di enorme precarietà sotto il profilo sociale; isolamento, alloggi fatiscenti, esclusione dai servi socio sanitari, abbandono scolastico dei bambini. Una condizioni che interessa sopratutto la fascia trasformata dell’ipparino e in particolare la costa tra Vittoria e Acate. Un fenomeno che da anni contrastiamo attraverso azioni mirate come il sindacato di strada che ci permette di arrivare direttamente ai lavoratori che non hanno possibilità di rivolgersi alle nostra strutture perché praticamente isolati. Questa condizione riguarda negli ultimi anni sopratutto donne e uomini braccianti provenienti dalla Romania. In questo percorso di difesa dei diritti dei lavoratori più deboli abbiamo costruito alleanze con organizzazioni sociali impegnati, ognuno con il proprio ruolo, in questo ambito; la Caritas Diocesana di Ragusa, la Coop Proxima e Libera. La legge contro il caporalato e lo sfruttamento rappresenta un grande passo in avanti la cui efficacia deve misurarsi a partire da una maggiore attività di controllo da parte degli organi ispettivi. La legge deve rappresentare per il nostro territorio anche un occasione per condividere assieme alle parti datoriali, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, un percorso di “ uscita dal ghetto”. I prossimi rinnovi contrattuali nel settore agricolo a livello provinciale devono rappresentare un’occasione in questo senso”.

 

 

GUARDIA DI FINANZA: BLITZ AD ISPICA. SEQUESTRATE OLTRE 400 BOMBOLE IN UN DEPOSITO ABUSIVO

screenshot_20161019-184858aNei giorni scorsi le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa hanno scoperto un deposito abusivo di bombole di G.P.L. totalmente sconosciuto al fisco. Ad insospettire i militari della Tenenza di Pozzallo l’atteggiamento di un soggetto, di origine ispicese, che effettuava la consegna a domicilio di bombole di g.p.l., trasportando il materiale infiammabile con un mezzo privo delle previste misure di sicurezza. I Finanzieri hanno verificato che il soggetto era sprovvisto di partita IVA, e pertanto lo hanno pedinato fino al luogo di stoccaggio, ovvero una vecchia cascina sita nel Comune di Ispica. Dentro sono state rinvenute più di 400 bombole che, illegalmente detenute, erano pronte ad essere vendute, nel periodo invernale, a prezzi sicuramente più vantaggiosi rispetto a quelli di mercato. Il soggetto non è stato in grado di esibire alcuna documentazione attestante le autorizzazioni prescritte per la detenzione e la vendita di questi prodotti pericolosi, nonché della certificazione di prevenzione incendi rilasciata dai Vigili del Fuoco e per tali ragioni è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Ragusa.

COME ERAVAMO SPECIALE SAN GIOVANNI

san-giovanni-2009La Festa di San Giovanni, dal 1964 al 2009, è il tema della puntata n. 1134 della rubrica storica di Tele Nova che andrà in onda giovedì 20 ottobre alle ore 14:20, 17:50, 20:50, 23:20 e venerdì 21 alle ore 7:50. Dalle riprese in super otto fatte dal ragusano “d’Australia” Salvatore Morales ad alcuni reportage realizzati dalla nostra emittente nei suoi primi 20 anni di attività, si snoda una puntata di Come Eravamo da non perdere.

RAGUSA, COMPLETATI I LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLA RETE METANIFERA NELLA ZONA ARTIGIANALE DI CONTRADA MUGNO

img_0410Il sindaco Federico Piccitto, accompagnato dal vice sindaco Massimo Iannucci con delega ai servizi alla città e dal tecnico comunale Danilo Portelli, ha effettuato un sopralluogo nella Zona artigianale di Contrada Mugno dove sono stati ultimati i lavori di realizzazione della rete metanifera che ha interessato anche la via avv. Lorenzo Monaco. “La realizzazione di tale importante intervento – afferma Piccitto –  è stata voluta dall’Amministrazione in quanto ha ritenuto opportuno che gli opifici che operano nella zona artigianale potessero essere serviti del gas metano. La rete metanifera realizzata è quindi utilizzabile delle aziende che hanno i propri stabilimenti in Contrada Mugno che potranno presentare, così come i residenti in  via Monaco, qualora non l’avessero già fatto, l’istanza di allaccio senza dover pagare il relativo contributo”.

SCICLI, ARRESTATI DUE ALBANESI CON 7 CHILI DI DROGA

imagesA Scicli arrestate dai Carabinieri due persone straniere, Kola Sali e Xhihani Rifat, di origini albanesi. I due  erano in un bar e maneggiavano con attenzione un borsone da viaggio. E così i militari dell’Arma, avendo il fondato sospetto che si stava compiendo qualcosa di strano, decidevano di intervenire.  All’interno del borsone venivano rinvenuti  7 involucri di cellophane che avvolgevano la marijuana per un peso complessivo di 7,5 kg. A conclusione del controllo, dunque, i due soggetti sono stati condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto in quanto ritenuti responsabili in concorso, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, D.ssa Giulia Bisello, sono stati condotti presso la casa circondariale di Ragusa.

NON VEDENTI ALLA GUIDA DI FUORISTRADA 4×4, DOMENICA A RANDELLO

il-presidente-uic-salvatore-albani-alla-guida-di-un-fuoristradaUn appuntamento che non è solo sport. Ma è anche, e soprattutto, solidarietà. L’obiettivo? Condividere esperienze e percezioni diverse. Attraverso la passione per il fuoristrada e le quattro ruote motrici. E’ in programma domenica 23 ottobre il trofeo “Trial” promosso in collaborazione tra la sezione provinciale di Ragusa dell’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti e, novità di quest’anno, con il Rotary Club di Comiso oltre che con il Club Montiblei off road. Il 2016 celebra il decimo anno di una manifestazione diventata ormai una occasione irrinunciabile per i non vedenti provenienti da ogni parte della Sicilia che intendono cimentarsi in prove di abilità in cui conta sì la caratteristica tecnica dell’auto ma soprattutto la capacità di chi è alla guida. Teatro dell’iniziativa la cornice di Randello, sulla provinciale che da Santa Croce Camerina conduce a Scoglitti. I portatori di handicap visivo, e qui sta l’eccezionalità dell’appuntamento, condurranno i fuoristrada accompagnati alla guida da un copilota del Club Montiblei, normodotato dal punto di vista visivo. Una esperienza entusiasmante per chi non può provare l’emozione della guida e che, invece, in questa occasione, sotto la garanzia e la tutela della massima sicurezza per se stessi e per gli altri, avrà l’opportunità di realizzare un piccolo sogno, diventando il protagonista di una singolare performance sportiva. Quest’anno, però, ci sono altre novità. Saranno stilate, infatti, tre classifiche differenti. Una per i non vedenti, una per gli ipovedenti e la terza per i normodotati che saranno bendati. Il raduno è in programma alle 8,30. Mentre le prove si terranno a partire dalle 9. I concorrenti si daranno battaglia lungo un circuito a forma di otto della lunghezza di quattro chilometri e mezzo. A seguire le premiazioni.           

UN GRANDE PROGETTO DI CALCIO DIETRO LA NASCITA DELL’ATLETICO SANTA CROCE

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La dirigenza dell’Upd Santa Croce lancia il grande progetto della seconda squadra biancoazzurra, l’Atletico Santa Croce. Una grande intuizione sta alla base di questo progetto sportivo: una squadra che militerà in seconda categoria e che farà da trampolino di lancio dei giovani atleti verso la prima squadra. L’Atletico Santa Croce ha già pronta la squadra che, a partire da questa stagione agonistica, calcherà il campo di gioco del “J.Kennedy” di Santa Croce Camerina. L’imprimatur ufficiale è giunto dalla Figc di Palermo che ratificato  l’iscrizione al prossimo campionato di 2^ categoria della nuova A.s.d. Atletico Santa Croce. La squadra, che già da più di un mese si prepara all’inizio delle attività ufficiali, è nata con l’intento di diventare una società satellite in simbiosi con l’attuale U.p.d. Santa Croce militante in Promozione. Massima rappresentanza del nuovo Atletico Santa Croce sarà Salvatore Mandarà, eletto presidente.  Alla guida tecnica, invece, la società ha affidato il timone all’esperto tecnico locale Michele Santoro, affiancato dal giovane Benedetto Puglisi, ambedue veri e propri artefici ed ideatori di queste scommessa sportiva.  “Questo progetto non poteva che affascinarmi – esordisce il neo Presidente Salvatore Mandarà – . Da circa due mesi stiamo lavorando senza sosta. La città di Santa Croce pulsa di sport e di calcio e il forte interesse di tanti sportivi e tanti giovani atleti a questo progetto ne è la testimonianza. Speriamo di disputare una bella stagione all’insegna del divertimento e del sano sport”. Bacino di utenza sarà il folto settore giovanile della società biancoazzurra che ogni anno conta più di cento unità e su cui la nuova squadra Atletico Santa Croce può attingere giovani atleti interessanti: L’Atletico Santa Croce riproporrà i colori sociali biancoazzurri disputando le gare casalinghe nella giornata di domenica. La Figc ha inserito la nuova squadra nel girone sud-orientale con Chiaramonte, Ferla, Hellenika, Marina di Modica, Niscemi, Priolo, San Giorgio Ragusa, Sanconitana, Santa Lucia, Sortino, Ispica e Vizzini. L’inizio del torneo ufficiale è previsto per la fine del mese.

 

 

 

ANDREA LICITRA PALLAMANO RAGUSA: ESORDIO NEL CAMPIONATO DI SERIE A2 SABATO LA PRIMA GARA IN CASA CONTRO IL TEAM ALCAMO

lorganico-e-le-nuove-maglie-3L’Andrea Licitra Pallamano Ragusa scenderà in campo sabato alle 19 alla palestra Sebastiano Parisi di via Bellarmino. La gara d’esordio nel campionato di Serie A2, che il sette allenato da Salvatore Russo affronta da neopromosso, sarà giocata contro il Team Alcamo. Russo ha condotto gli allenamenti con grande attenzione sebbene alcuni giocatori abbiano dovuto fare i conti con una serie di problemi fisici e in occasione della “prima” non saranno al meglio delle condizioni. Questo, intanto, l’organico dell’Andrea Licitra Pallamano Ragusa per la nuova stagione. Portieri: Javier Anzaldo, Davide Schembari, Franco Iacono. Pivot: Antonino Aprile, Danilo Scalone, Mirko Schembari. Centrali: Danilo Ballaera, Salvatore Girasa, Enrico Schembari. Terzino sinistro: Paolo Criscione, Federico D’Alberti. Terzino destro: Cristopher Ficili. Ala sinistra: Josef Firrito, Giuseppe Licitra, Flavio Malfitano, Giorgio Raniolo. Ala destra: Giorgio Noto, Michele Scarnato.

Passalacqua, al via i campionati di serie B e Under 18

formazione_under_18Inizia un’altra importante avventura in casa Passalacqua. Sabato alle ore 18,00 al Palaminardi di Ragusa, le giovani aquile biancoverdi di coach Gianni Recupido e Svetlana Kuznetsova affronteranno la prima gara ufficiale del campionato di serie B che le vedrà opposte alla Stella Basket Palermo.  Un’occasione delle più importanti per le ragazze, che ha voluto regalare il presidente Gianstefano Passalacqua, per potere fare esperienza, al cospetto di formazioni che possono vantare in seno ai propri roster elementi di provata esperienza, alle quali la formazione ragusana contrapporrà la giovane età, e la freschezza atletica. Ad arbitrare il match di sabato pomeriggio saranno Alessandro Lorefice di Ragusa e Alessandro Filesi di Chiaramonte Gulfi. Lunedì pomeriggio, invecei, sarà la volta della prima giornata del campionato Under 18, che vedrà la stessa squadra di scena ancora una volta in casa, questa volta contro il Minibasket Milazzo. L’incontro avrà inizio alle ore 18,30, sempre al Palaminardi di Ragusa.

 

 

RAGUSA, SORTEGGIO DEI COMPONENTI DEL BILANCIO PARTECIPATIVO

partecipo_contoSi svolgerà lunedì 24 ottobre alle ore 12.00, presso il Palazzo Comunale, Ufficio Elettorale, in Corso Italia n. 72, piano terra, il sorteggio per la nomina degli 80 cittadini che faranno parte del gruppo del Bilancio Partecipativo. È questo uno strumento di democrazia diretta, attraverso il quale i cittadini partecipano alle decisioni che riguardano l’utilizzo e la destinazione delle risorse economiche dell’Ente nelle aree e nei settori nei quali il Comune ha competenza diretta. Il Bilancio Partecipativo, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale, si propone quale strumento innovativo di stimolo e di partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa del proprio territorio, integrando la via della democrazia diretta. Sono coinvolte al processo di partecipazione tutte le persone fisiche residenti nel territorio comunale che saranno estratte tramite sorteggio e che abbiano compiuto almeno il diciottesimo anno di età o i rappresentanti di associazioni che abbiano sede legale ed operativa nel territorio comunale. Sarà selezionato un campione di 80 cittadini attraverso un sorteggio dalle liste anagrafiche del Comune e tramite intervista telefonica. Saranno estratti contestualmente con gli stessi criteri degli 80, altri 40 cittadini afferenti ad un elenco dal quale attingere in caso di rinuncia da parte di alcuni degli aventi diritto e inseriti nel campione degli 80 cittadini. Nella selezione sarà rispettata la parità di genere nella percentuale del 50%. Verranno altresì individuate quattro fasce di età che vanno dai 18 ai 25 anni, dai 26 ai 35, dai 36 ai 50 e dai 51in su (il campione sarà equamente ripartito tra le stesse).

PARTECIPIAMO REPLICA A SALVATORE MARTORANA

io-300x224Reazione della lista civica Partecipiamo all’addio di Salvatore Martorana: “Partecipiamo non ha cambiato per nulla la linea politica. Noi ci siamo candidati in maniera alternativa ai 5 stelle. Avevamo un nostro programma e un nostro candidato ed anche quando, al ballottaggio, abbiamo sostenuto Piccitto, lo abbiamo fatto sulla base di un patto scritto che non è stato rispettato, fin dal primo minuto, e non certo da Partecipiamo. Noi i ‘vecchi centri di potere’ li abbiamo sempre combattuti e lo continuiamo a fare ma in questi anni abbiamo registrato una assoluta ‘continuità’ con quei ‘vecchi centri di potere’ di cui parla Martorana e l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale mentre ancora vi era un alleanza, sulla carta, con Partecipiamo. Partecipiamo durante l’alleanza ha anche stigmatizzato con note scritte la percezione netta di ‘continuità’ con il passato e quelle note erano anche condivise da Martorana.  Partecipiamo non si è ‘alleata’ con nessuno ma ha solo, a livello di consiglieri comunali, siglato un ‘patto di consultazione’ su tre argomenti mantenendo ognuno la propria identità, autonomia e iniziativa. Questo è stato scritto solennemente e reso pubblico e quindi dire il contrario significa non dire la verità. Partecipiamo ha deciso, per tutte le ragioni note e pubbliche, di non fare parte della giunta Piccitto, rifiutando anche i due assessorati offerti in extremis ed è stata una scelta democratica e coerente con ciò che rappresenta Partecipiamo.  Salvatore Martorana avrebbe preferito rimanere assessore e, in questi mesi, desiderava un suo ritorno in giunta e questa è una aspirazione legittima ma non riteniamo giusto e corretto  accusare, oggi, Partecipiamo di incoerenza.  Chi non è controcorrente è libero di seguire la ‘corrente’ ma non è giusto accampare pretesti. Noi  riteniamo, convintamente e coerentemente, di proseguire per la strada di sempre ed abbiamo preso atto che Salvatore Martorana sicuramente la‘sua strada l’ha già trovata e non possiamo che augurargli, serenamente, ogni bene!”.

Ancora cinquanta giorni di lotta per dire NO ai nemici della Costituzione più bella del mondo

noQuesto l’appello di Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Tomaso Montanari, Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky.  Tra cinquanta giorni, il prossimo 4 dicembre, il Governo Renzi chiederà agli italiani: «volete contare di meno, volete meno democrazia, volete darci mano libera?». Noi risponderemo di No. Perché non vogliamo contare di meno, non vogliamo meno democrazia, non vogliamo dare mano libera a questo, come a qualunque altro governo.
Una classe politica incapace e spesso corrotta prova a convincerci che la colpa è della Costituzione: ma non è così. A chi ci dice che per far funzionare l’Italia bisogna cambiare le regole, rispondiamo: noi, invece, vogliamo cambiare i giocatori. Questa riforma non abbatte i costi della politica: fa risparmiare 50 milioni l’anno (non 500 come dice il Presidente del Consiglio, mentendo), che è quanto gettiamo ogni giorno in spesa militare. Come possiamo credere alla buona fede di un governo che sottrae somme enormi al bilancio pubblico permettendo alla Fiat (ma anche all’Eni, controllata dallo Stato) di pagare le tasse in altri paesi, e poi viene a chiederci di fare a brandelli le garanzie costituzionali per risparmiare un pugno di soldi? Questa riforma non abolisce il Senato: che continuerà a fare le leggi seguendo numerosi e tortuosi percorsi. Quella che viene abolita è la sua elezione democratica diretta: il Senato farà la fine delle attuali provincie, che esistono ancora, spendono denaro pubblico, ma sono in mano ad un personale nominato dalla politica, e non eletto dal popolo. Questa riforma consentirà a una maggioranza gonfiata in modo truffaldino dalla legge elettorale su cui il governo Renzi ha chiesto per ben tre volte la fiducia di scegliersi il Presidente della Repubblica e di condizionare la composizione della Corte Costituzionale e del CSM. Questa riforma attua in modo servile le indicazioni esplicite della più importante banca d’affari americana, la JP Morgan, che in un documento del 2013 ha scritto che l’Italia avrebbe dovuto liberarsi di alcuni ‘problemi’ dovuti al fatto che la sua Costituzione è troppo «socialista». Quei ‘problemi’ sono – nelle parole di JP Morgan –: «governi deboli; stati centrali deboli rispetto alle regioni; tutela costituzionale dei diritti dei lavoratori; il diritto di protestare se cambiamenti sgraditi arrivano a turbare lo status quo». Matteo Renzi dice che il suo modello politico è Tony Blair, il quale oggi percepisce due milioni e mezzo di sterline all’anno come consulente di JP Morgan. E la domanda è: a chi giova questa riforma costituzionale, ai cittadini italiani o agli speculatori internazionali? Ma negli ultimi giorni anche osservatori legati alla finanza internazionale stanno iniziando a farsi qualche domanda. Il «Financial Times» ha definito la riforma Napolitano-Renzi-Boschi «un ponte che non porta da nessuna parte». La metafora è particolarmente felice, visto che la campagna referendaria di Renzi è partita con la resurrezione del Ponte sullo Stretto, di berlusconiana memoria. E in effetti c’è un forte nesso tra la riforma e le Grandi Opere inutili e devastanti: il nuovo Titolo V della Carta è scritto per eliminare ogni competenza delle Regioni in fatto di porti, aeroporti, autostrade e infrastrutture per l’energia di interesse nazionale: e spetta ai governi stabilire quali lo siano. Così il disegno si chiarisce perfettamente: lo scopo ultimo della riforma è umiliare e depotenziare la partecipazione democratica. Sarà il Presidente del Consiglio e il suo Governo, quali che essi siano oggi e domani, a decidere dove fare un inceneritore o un aeroporto: senza possibilità di appello. È la filosofia brutale dello Sblocca Italia: mani libere per il cemento e bavaglio alle comunità locali. Il motto dello Sblocca Italia è lo stesso della Legge Obiettivo di Berlusconi: «Padroni in casa propria». Un motto dalla genealogia dirigistica che ben riassumeva l’idea di poter disporre del territorio come padroni.  Ebbene, nel Mulino del Po di Riccardo Bacchelli un personaggio dice che la sua idea di buongoverno è che «tutti siano padroni in casa propria e uno solo comandi in piazza». Non è questa la nostra idea di democrazia: è a tutto questo che, il 4 dicembre, diremo NO.

RAGUSA, L’EX ASSESSORE SALVATORE MARTORANA ABBANDONA PARTECIPIAMO

salvatore-martorana“Comunico di aver già rassegnato agli organi dell’associazione Partecipiamo le mie irrevocabili dimissioni da ogni organismo. La linea politica che  Partecipiamo aveva intrapreso – in linea con il mio percorso politico di opposizione ai vecchi centri di potere per il cambiamento della città – di appoggiare al ballottaggio, favorendone l’elezione, l’attuale sindaco Federico Piccitto, è stata oggi cambiata e, certamente, da me non condivisa”. Così l’ex assessore al Comune di Ragusa Salvatore Martorana che quindi lascia la lista civica di Giovanni Iacono. Martorana che non aveva gradito e accettato dapprima le dimissioni di Iacono da presidente del consiglio comunale e poi la scelta di uscire dalla giunta Piccitto spiega: “Si è passati da una linea politica di condivisione di programmi, di alleanza di governo, di opposizione costruttiva basata sui singoli atti portati in consiglio, ad una dura e pura opposizione all’amministrazione comunale, per giunta “condivisa” con soggetti politici sicuramente non tutti a noi vicini. Un cambiamento di rotta non deliberato dagli organi direttivi di Partecipiamo e da me non accettato. Ritengo anche che la creazione di un intergruppo fra opposizioni in seno al Consiglio comunale sia una scelta sbagliata, in contrasto con la nostra storia ultra annuale di opposizione autonoma in consiglio comunale, che serve solamente a deviare l’opinione dei cittadini. I nostri elettori sono oggi confusi e non capiscono come mai gli alleati di prima ora sono gli avversari, mentre gli avversari di ieri sono diventati i compagni di opposizione di oggi. In questo momento, per il bene della città e dei nostri concittadini, anche e soprattutto in prospettiva futura, c’è bisogno di chiarezza e di unità d’intenti, mettendo da parte divisioni e delusioni per continuare in quel processo di cambiamento a Ragusa iniziato con le ultime elezioni. Ritengo quindi conclusa la mia esperienza politica all’interno di Partecipiamo e per rispetto alla mia storia personale e politica ho così lasciato ogni incarico associativo riservandomi, e senza precludermi, altre strade più coerenti al mio modo di fare ed intendere la politica”.

RAGUSA:  CARABINIERI CHIUDONO CASA DI RIPOSO PRIVA DI AUTORIZZAZIONE

foto-14Chiusa, dai Carabinieri del Nas e del Comando Provinciale di Ragusa, una casa di riposo per anziani priva di autorizzazione comunale e dell’iscrizione all’albo comunale. Il provvedimento di chiusura, emesso dal Sindaco di Ragusa, è stato disposto a seguito di un controllo eseguito dagli stessi Carabinieri nel corso dell’estate, nell’ambito dell’operazione, a livello nazionale, denominata “Estate tranquilla 2016”, organizzata dal Comando Carabinieri Tutela della Salute. Nel corso di tale controllo è emerso che la Casa di Riposo denominata “Villa Garofalo”, sita a Ragusa e gestita da D.V.G. di anni 69, era priva sia dell’autorizzazione comunale che dell’iscrizione all’albo prevista per i gestori di tale attività. Al momento della chiusura, all’interno della struttura, erano presenti 30 anziani ospiti, che sono stati trasferiti presso altre idonei complessi assistenziali, in maniera tale da non lasciarli privi di qualunque assistenza sanitaria.

CINEMA LUMIERE

downloadIn programmazione al Lumière dal 21 al 26 Ottobre (18:30 – 20:20 e 22:00) il film trionfatore al recente festival di Cannes Io Daniel Blake” del maestro del cinema inglese Ken Loach. Nel film si racconta la storia di Daniel Blake, un falegname che vive a New Castle e ha 59 anni che IIn seguito a un attacco cardiaco è costretto a chiedere il sussidio di malattia, ma questo lo porta a scontrarsi con una burocrazia ottusa e crudele. Mentre prova a ottenere ciò che gli spetta di diritto, Daniel prende a cuore le sorti di una madre single e dei suoi due figli.  Intanto dal 27 continuano gli “appuntamenti al buio” con il cinema d’essai. Il secodo film in programmazione sarà “Un padre, una figlia” di Cristian Mungiu.

I commercianti di via Roma a Ragusa a confronto con l’urbanista Pierluigi Cervellati

lincontro-tra-cervellati-e-i-commercianti-1La sezione Ascom di Ragusa e i commercianti di via Roma hanno incontrato l’urbanista Pierluigi Cervellati, uno degli autori, tra l’altro, del Prg di Ragusa. Il confronto, dopo la partecipazione che il prof. Cervellati aveva fatto registrare al convegno ospitato dal centro studi Feliciano Rossitto, si è tenuto in via Roma e ha visto, la presenza, tra gli altri, dell’on. Giorgio Chessari. A Cervellati, i commercianti hanno chiesto una propria personale opinione sul futuro di via Roma e, più in generale, sul recupero del centro storico superiore della città, anche per favorire le dinamiche di rilancio della zona. E’ stato molto diretto il presidente dell’Ascom di Ragusa, Salvo Ingallinera. “Purtroppo, dobbiamo prendere atto – ha spiegato – di come le difficoltà siano all’ordine del giorno e in continua crescita. Tutto ciò finisce con il penalizzare le legittime attese degli operatori commerciali che hanno investito nella zona e che, adesso, vedono mortificate le loro legittime esigenze di crescita. Anzi, si registrano degli evidenti passi indietro che ci fanno assolutamente temere per il futuro”. Il prof. Cervellati, supportato in questa valutazione anche dall’on. Chessari e dal prof. Giorgio Flaccavento dell’associazione “Insieme in città”, ha sottolineato che, nell’attuale periodo storico, le aree commerciali dei centri urbani, in tutta Italia, stanno attraversando un momento complesso. “Le uniche attività che vanno per il meglio – ha aggiunto – sono quelle legate alla ristorazione. Ma è chiaro che è impossibile pensare di convertire i vari esercizi commerciali in un’unica tipologia merceologica in questo caso legata al settore dell’enogastronomia. Piuttosto, è opportuno che possa essere avviata una concertazione proficua con l’Amministrazione locale che coinvolga, però, non solo gli operatori commerciali ma anche i residenti e tutte quelle associazioni che, a vario titolo, si occupano del centro storico. Come ho già detto in occasione del mio intervento al convegno al centro studi Rossitto, è fondamentale che i ragusani possano riappropriarsi del centro storico. E affinché ciò accada è necessario che si costruiscano particolari dinamiche di interazione necessarie per ridare nuovo slancio alla via Roma e alle strade del circondario”. Il presidente Ascom ha messo in luce che già nei giorni scorsi è stato chiesto un incontro al sindaco Federico Piccitto nel tentativo di avviare un dialogo che possa aiutare a risolvere i numerosi problemi che sono stati esposti. E non è stata avanzata nessuna preclusione sul fatto che ci possa essere un confronto più complessivo anche con tutti gli altri soggetti che vivono la via Roma. “L’importante – chiarisce il presidente Ingallinera – è che si faccia qualcosa”.

 

 

                                                

LE STAGIONI DEL GUSTO PER ECCELLENZA AL FOCOLARE DI RAGUSA

foto-pizza-lenticchieLa signora Mariarosa Schininà e la figlia Monica Gulino, titolari dell’agriturismo Al Focolare di Ragusa, forti di prodotti di sceltissima qualità, biologici e a km 0, propongono ai loro clienti percorsi di gusto stagionali mirati all’uso esclusivo dei prodotti del periodo. “Ci piace pensare come la casalinga – spiega Mariarosa Schininà – che la mattina si reca al mercatino per acquistare la verdura fresca di giornata, i formaggi, la carne e mentre passeggia, pensa a cosa può preparare per il pranzo con quei prodotti. Questo è un periodo speciale dove principi sono l’olio buono, le verdure, il vino, i legumi come i fagioli e la fava cottoia di Modica. Non serve esagerare con la creatività, basta rispettare gli alimenti che la natura ci offre e ricordarsi delle ricette delle proprie nonne e il gioco è fatto! I favi a trappitara, la salsa Piciocia, le tagliatelle ai funghi – e conclude – sono delizie di questa stagione”. “La gastronomia è una scienza che richiede regole ben precise – spiega Monica Gulino – non può esistere un piatto eccellente se le materie prime non sono d’eccellenza e l’eccellenza è data anche dalla stagionalità e dal rispetto della natura. Ogni ricetta non nasce a caso, dietro ogni pietanza vive una storia, una tradizione, un cuore che torna a battere ogni volta che lo riproponiamo nel rispetto della cultura gastronomica e delle materie prime. Il nostro territorio è ricco di prodotti di filiera corta e di pregio: il formaggio Ragusano, l’olio d’oliva dei Monti Iblei, la fava cottoia, il vino dogc e tante altre eccellenze gastronomiche. Noi utilizziamo solo prodotti a km 0, la carne proveniente dalla nostra azienda zootecnica Gulino Emanuele, le verdure e le erbe aromatiche dei campi limitrofi al nostro agriturismo, le farine siciliane”.

ARRESTATO LADRO SERIALE, AI DOMICILIARI LUCIANO SAGLIBENE

saglibene-1La Polizia  ha tratto in arresto Luciano Saglibene, nato a Ragusa nel 1988, per furto aggravato e continuato, commesso ai danni di due dipendenti della Procura della Repubblica. Era il 28 gennaio quando due due dipendenti della Procura si assentavano dai loro uffici per pochi minuti, il tempo di un caffè o di andare in bagno ed al loro rientro, l’amara sorpresa, la borsa aperta ed il portafogli sparito. Esaminate le immagini del sofisticato impianto di videosorveglianza  emergevano subito forti sospetti su Saglibene, soggetto che proprio la Squadra Mobile pochi mesi prima aveva già individuato in quanto responsabile di altri reati contro il patrimonio. L’esame delle immagini, anche grazie a speciali software di comparazione dei tratti somatici in uso alla Polizia di Stato, aveva permesso di raccogliere sin da subito inconfutabili indizi di reato a suo carico pertanto si procedeva ad arrestarlo poco dopo. Un piccolo tatuaggio sulla mano l’elemento che lo caratterizzava ulteriormente rispetto ad altri soggetti. Ieri la Procura della Repubblica di Messina competente per i reati commessi all’interno degli uffici giudiziari di Ragusa, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di Saglibene già tratto in arresto a gennaio.

VITTORIA, E ORA ANCHE LA VIROSI DEL POMODORO

malattie_pomodoriIn merito alla virosi che ha colpito le coltivazioni cittadine è  intervenuto il sindaco Moscato esprimendo solidarietà ai produttori e chiedendo interventi alle istituzioni regionali. “Nella giornata di ieri – ha spiegato il primo cittadino –  ho scritto all’assessore regionale all’Agricoltura, al centro fitosanitario regionale e all’Ispettorato agrario di Ragusa per affrontare la galoppante diffusione della virosi che ha colpito le coltivazioni di pomodoro della città. La nostra agricoltura sta vivendo un momento di grande sofferenza a causa della crisi globale e rischia di pagare un dazio ancora più alto per via della diffusione della virosi. Sono al fianco dei nostri produttori e abbiamo già sollecitato le istituzioni regionali per trovare insieme delle contromisure a tutela della nostra agricoltura e delle nostre produzioni. Avvieremo un serrato dialogo per difendere le nostre eccellenze e i produttori che rappresentano il motore economico della città”.

 

                                                          

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