Il Movimento 5 Stelle di Vittoria ha formalmente notificato l’atto di diffida, e la contestuale messa in mora a provvedere nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi e del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, perché vengano attivate le clausole di salvaguardia previste dall’articolo 7 dell’accordo Euro-Marocco. Il documento, redatto e sottoscritto da Carmelo Giurdanella, avvocato ed esponente del M5S, porta in calce le firme anche di una decina di grandi, piccoli e medi imprenditori agricoli di Vittoria, oltre che di professionisti e tecnici del settore. Nel testo dell’atto si legge come l’Accordo euro-mediterraneo con il Marocco “abbia messo in ginocchio l’economia agroalimentare del meridione d’Italia e della Sicilia in particolare, regione trainante del settore che presenta circa 4000 aziende solo nei territori di Pachino e Vittoria, ormai in profonda crisi economica”. Per Giurdanella “non ci basta che le clausole di salvaguardia vengano chieste informalmente ad ogni tavolo di crisi. Se è vero che esiste un procedimento formale dettagliatamente disciplinato – ha spiegato – che consente l’attivazione di tali clausole, è necessario seguire quell’iter, altrimenti sono solo chiacchiere. E allo stato degli atti, non ci risulta che sia stata inoltrata alla Commissione UE nessuna richiesta. L’attivazione delle misure di salvaguardia – ha concluso – permetterebbe, infatti, data la rilevante perturbazione del mercato e il danno grave al settore di produzione, l’adozione da parte dello Stato italiano di tutte le misure ritenute necessarie, anche la sospensione del trattato”. Il documento, notificato anche al Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e all’Assessore regionale dell’Agricoltura, Antonello Cracolici, diffida i destinatari entro 30 giorni “a richiedere, presso la Commissione, l’adozione delle misure di salvaguardie al fine di tutelare i produttori del Meridione”. Viene chiesto, inoltre, ai destinatari dell’atto di avviare ogni possibile intervento per salvare il settore da questa gravissima crisi, dichiarando anche lo stato di emergenza per il comparto agricolo.
Ragusa, marito violento e recidivo arrestato dalla Polizia
Non ha rispettato le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria e ha continuato a molestare e minacciare la moglie con l’intento di ritornare ad ogni costo all’interno dell’abitazione famigliare. E’ stato così nuovamente arrestato dagli uomini dell’Ufficio Volanti e della Squadra Mobile di Ragusa, Gaetano Montes, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Giudice per le indagini preliminari Andre Reale. L’uomo già qualche mese prima era stato tratto in arresto per aver colpito ripetutamente con calci e pugni prima la moglie e poi il figlio che era intervenuto in difesa della madre. Con lui era finito in carcere anche il cognato, fratello della vittima che aveva partecipato all’aggressione colpendo la donna a terra e provocandole ferite al volto e agli arti. Dalla successiva denuncia era emersa una situazione familiare fatta di soprusi e violenze che perduravano da tempo. La donna aveva raccontato come il matrimonio, durato più di trenta anni, era stato caratterizzato da soprusi ed episodi di violenza nei suoi confronti che, in più occasioni, l’avevano costretta alle cure del pronto soccorso, con un caso anche di rottura delle costole. Mai una denuncia, credendo alle promesse mai mantenute di cambiare atteggiamento da parte del marito violento, e per amore dei figli. Le violenze invece sono continuate nel tempo fino a quando la donna ha deciso di separarsi da quell’uomo che però è rimasto nella casa coniugale in assenza di altre possibilità. Poi l’epilogo violento e l’arresto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia. Ritornato in libertà l’uomo ha ricominciato ad insultare la donna minacciandola di gravi conseguenze se i congiunti non avessero acconsentito alla ripresa della convivenza nell’abitazione famigliare. L’uomo è agli arresti domiciliari in attesa del processo nel quale dove rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia.
Ragusa, nasce l’orto botanico alla scuola Mariele Ventre
Come ogni nascita che si rispetti, anche quella di un orto botanico non può che essere un evento emozionante e festoso. E questo evento si è svolto recentemente presso la scuola Mariele Ventre di Ragusa dove i volontari di Legambiente Il Carrubo, insieme alla madre di uno degli alunni e con la collaborazione organizzativa della referente, l’insegnante Carmela Stancati, è stata svolta la piantumazione delle prime essenze tipiche degli ambienti del nostro territorio. Un’iniziativa in controtendenza rispetto a quanto purtroppo avviene in città dove al verde si va sostituendo sempre più una lastra di grigio cemento e dove il verde privatizzato delle villette toglie spazio ad una visione e fruizione pubblica del patrimonio agricolo e naturale. La realizzazione dell’orto botanico si inserisce in una delle attività previste dal progetto “Coltiviamo la Rete 2”, finanziato da Fondazione con il Sud e portato avanti da alcuni circoli Legambiente del sud Italia, tra cui il Circolo “Il Carrubo” di Ragusa. A scuola sono già state messe a dimora le prime specie selvatiche tipiche della nostra flora. Nello spazio esterno della scuola quindi, accanto al monotono prato di piante erbacee spontanee, adesso fanno mostra di sé, tra l’altro, lecci e roverelle, euforbie arboree e corbezzoli, lentischi e terebinti. Un campionario di specie che evidenzia l’importanza della biodiversità naturale come fattore di ricchezza e di qualità ecologica. “L’importanza di un orto botanico a scuola è evidente, infatti non solo sarà uno strumento scientifico/didattico per il pubblico ma soprattutto sarà un’aula all’aperto per i giovani alunni che avranno così l’opportunità di capire e studiare la flora naturale dell’area iblea, prendendosene nello stesso tempo cura” – è la riflessione di Antonino Duchi, presidente del Circolo Il Carrubo. Legambiente avvierà a breve un percorso didattico alunni, basato sull’orto botanico e su tutto ciò che ruota al mondo delle piante, avviando gli alunni alle modalità di gestione e cura dello stesso, che deve essere sentito come bene proprio di ogni studente.
SETTIMANA SANTA A RAGUSA IBLA,
La Settimana Santa a Ragusa Ibla si rifà a una tradizione religiosa vecchia di secoli. Riti molto intensi a cominciare da quelli che, programmati nella Chiesa Madre di San Giorgio, costituiscono il fondamento della celebrazione delle “Quarantore di adorazione del Santissimo Sacramento” in ricordo delle 40 ore durante le quali Gesù rimase nel Sepolcro. A Ibla, questi momenti di elevata attenzione verso la sfera dell’intima convinzione di ogni fedele sono contrassegnati da preghiere silenziose, canti e riflessioni oltre che da un fitto calendario di appuntamenti religiosi che vedono le confraternite, antiche associazioni di fedeli, partecipare in maniera attiva. Partendo dalle chiese in cui risiedono, accompagnate dal suono mesto della banda musicale e recanti i simulacri che rispettivamente le contraddistinguono, le confraternite vanno avanti in processione lungo le vie del quartiere barocco sino al Duomo. I riti della Settimana Santa a Ragusa Ibla sono, però, preceduti da un altro evento religioso ricco di suggestione e carico di intensità spirituale. Il 18 marzo, infatti, sarà riproposto il “Venerdì dell’Addolorata”. La chiesa di San Giacomo Apostolo, all’interno dei Giardini iblei, ospiterà i fedeli, a partire dalle 15,30, per la recita del Rosario mentre, a seguire, è prevista la “Settina dell’Addolorata”. Sarà l’occasione, prima della santa messa solenne fissata per le 17, e che sarà celebrata dall’amministratore parrocchiale della chiesa di San Tommaso apostolo, padre Joseph Muamba Bulobo, per la consegna emozionante di sentiti ex voto da parte di ciascun fedele. Sempre venerdì 18 marzo, inoltre, alle 20, all’interno dei Giardini iblei, si terrà la via Crucis interparrocchiale. La Settimana Santa vera e propria, a Ragusa Ibla, prenderà il via il 20 marzo con la Domenica delle Palme. Alle 10,30, ai Giardini iblei, ci sarà la benedizione delle palme e la processione verso la Chiesa Madre di San Giorgio dove si terrà la santa messa solenne. Alle 12, è in programma la funzione religiosa nella chiesa di San Tommaso. Poi, nel pomeriggio, sempre al Duomo, questi gli altri appuntamenti programmati: alle 16,30 solenne esposizione del Santissimo Sacramento; alle 17,15 fervorino eucaristico della confraternita dell’Addolorata; alle 18 la santa messa (in contemporanea funzione religiosa alla chiesa della Maddalena); alle 19,15 fervorino eucaristico della confraternita della Maddalena; alle 20 fervorino eucaristico della confraternita del Santissimo Rosario. Gli orari di inizio delle tre processioni, sempre nella giornata di domenica, sono i seguenti: il simulacro dell’Addolorata dalla chiesa dell’Idria a partire dalle 16,45; il simulacro della Maddalena, dalla chiesa omonima, dalle 18,45; il Cristo alla colonna, dalla chiesa dell’Annunziata, dalle 19,15. L’adorazione eucaristica delle “Quarantore” sarà guidata dai gruppi delle parrocchie di Ragusa Ibla.
CINEMA LUMIERE
RAGUSA SERVIZIO IDRICO, ACCORDO IN DIRITTURA D’ARRIVO CON I SINDACATI
“Siamo molto fiduciosi sul fatto che questa vertenza possa essere chiusa in maniera positiva. La disponibilità del prefetto, Maria Carmela Librizzi, l’apertura dell’Amministrazione comunale e la sensibilità della ditta aggiudicataria del servizio, la cooperativa Pegaso, ci spingono ad essere moderatamente ottimisti”. E’ la dichiarazione che arriva dal segretario territoriale della Fisascat-Cisl Ragusa, Salvatore Scannavino, e dal segretario generale della Filcams-Cgil, Salvatore Tavolino, dopo l’esito del tavolo tecnico di ieri sera in Prefettura sulla vicenda della gestione del servizio idrico in seguito all’affidamento del Comune che ha messo a rischio il futuro occupazionale di sei persone. La strada di rimpinguare le somme dei ribassi d’asta sembra quella più accreditata per garantire il riutilizzo dei lavoratori che in questa prima fase sono rimasti senza occupazione. Ora ci saranno delle verifiche tecniche da portare avanti da parte dei responsabili della coop. Ma sembra proprio che la strada in questione possa essere praticata sino in fondo per cui la salvaguardia occupazionale sarebbe garantita in maniera integrale e le polemiche di questi ultimi giorni rimarrebbero solo un ricordo. Sarebbe, insomma, dato seguito ai contenuti del protocollo d’intesa che le parti avevano sottoscritto il 24 dicembre scorso sempre in Prefettura. “La nostra soddisfazione è tangibile – dice Scannavino – anche se, come è naturale, in questa fase vigileremo per verificare che tutto il percorso, così come è stato prefigurato, possa essere rispettato. Dobbiamo ringraziare il prefetto di Ragusa per la capacità di mediare che ha dimostrato e per la sensibilità manifestata nei confronti di tutti gli attori di questa complicata vicenda, non dimenticando l’enorme attenzione dimostrata nei confronti dei lavoratori”. E aggiunge Tavolino: “Non dobbiamo dimenticare che, per legge, in seno a queste cooperative sono impiegati anche soggetti svantaggiati che, nel caso in cui fossero rimasti senza lavoro, avrebbero avuto difficoltà, senza considerare la crisi economica imperante, a ricollocarsi. Per cui è stato ben gradito il sostegno che è arrivato dal prefetto non dimenticando la disponibilità della coop e dell’Amministrazione comunale ad addivenire a più miti consigli per raggiungere una intesa soddisfacente per tutti. Nei prossimi giorni vedremo in che modo troverà applicazione questo complicato percorso”.
BARBARI A PALAZZO
Cominciamo con la crisi Partecipiamo – Cinquestelle. Segnale inequivocabile di Giovanni Iacono che insieme alla consigliera Castro evita di recarsi alla seduta con il risultato evidente del crollo di maggioranza. Quel che preoccupa non è però il numero dei grillini, – uno sta in Costa Rica in cerca di fortuna; l’altro, il bellissimo dissidente Salvo Dipasquale, anch’egli assente, permane nella sua stato di inviolabile contaminazione – ma la visione siddhartiana del governo Piccitto che seduto sulla riva del fiume attende che tutto passi. Come si concilia questa tattica dell’attesa con la propaganda del fare, del risolvere, del cambiare il mondo? La risposta è complessa ed è di natura psicomeccanica: ritengono che la presa di potere equivalga ad un successo compiuto esaustivo e da lì non si muovono e vanno assumendo una postura autistica che si rompe solo con qualche strillo difensivo. Hanno ottenuto la presidenza? Sono contenti! ed infatti hanno dato carta bianca al sindaco per la riappacificazione con Partecipiamo. E qui le cose si complicano. Tutti aspettano la donna in giunta, ma Iacono non sembra propenso a cambiare genere e a farsi due tette per ottemperare ai dettami che impongono l’accesso femminile nelle stanze del potere. Esce Salvatore Martorana? No. Esce Stefano Martorana come chiedono da sei mesi i consiglieri? No, i Martorana non si toccano. Un consiglio agli operai dell’idrico – i sei rimasti fuori dall’appalto – cambiate identità, falsificate i documenti: una sfilza di Martorana e siete a posto. Cosa dice il sindaco su questa storia dell’appalto idrico? “Se l’acqua scorre nei rubinetti dei ragusani, tutto va bene”. Minchia diventau filosofo, il nostro ragazzo! In effetti un po’ del piccolo Buddha ce l’ha. Carino, con la pancetta di chi non ha il tempo per dedicarsi al proprio corpo, il sedere che scoppia sotto quell’impermeabile tecnico…spetta a lui trovare la soluzione ed è inutile che spieghi quanto il suo movimento sia orizzontale e fluido e quindi, per dirla in due parole, parecchio inconcludente… Ora, comunque, serve che qualcuno si dia una mossa! Basta con la gelatina vogliamo carne viva piena di sangue.. . come quelli del Pd. Se i grillini mancano di eleganza, il duo D’Asta e Chiavola ha la grazia dei robottini da fumetto giapponese. In scena Renziball con il principe ragusano dei coltelli “Io-io-io-una lama e sto da Dio” che deve prendersi il partito senza lasciare neanche un’anima viva. Non sopporterebbe neppure un filo d’erba nemico. Dato che Giorgio Massari non gli appartiene- d’altronde è uomo da pensiero denso, ottime letture, posizione universitaria, ed è chiaro che al deputato gli si scateni una forma allergica – Dipasquale ha spedito i due suoi soldatini all’attacco per eliminare il capogruppo. Quel che è accaduto è veramente sintomatico non perché rappresenti la mancanza di tatto o di rispetto verso un consigliere più anziano, con maggiore esperienza e via dicendo, quanto per il profilo barbaro della presa del partito. Martedì mattina D’Asta e Chiavola presentano agli uffici di presidenza del consiglio la seguente comunicazione: “ Essendosi riunito il gruppo Pd si è stabilito che al posto di Massari il capogruppo sarà il dottore D’Asta”. Vogliono farselo fuori per via burocratica, ok; c’è però una problema. I tre non hanno stabilito alcunchè, né votato, e non c’è stata nessuna convocazione ufficiale della riunione. Se quindi i due pretoriani devono portare al gran capo su un vassoio d’argento la testa di Massari serve che la pugnalata sia data attraverso le regole: convocazione, votazione e zac ghigliottina. Dilettanti. Giorgio Massari vuole una coltellata cesariana, visibile, palese. Ha ragione. Ed infatti appena saputo del tentativo goffo basato su una falsità ha inviato un’altra nota agli stessi uffici di presidenza dichiarando che poiché non si era tenuta alcuna riunione del Pd, il capogruppo rimaneva invariato. Ci vuole maestria e coraggio per diventare dittatorelli… Bocciati. Non hanno superato il primo dan pugnalata e fuga; che stiano più attenti quando il Maestro si esibisce! Una brevissima considerazione per sottolineare la volgarità dei tempi. Mario Chiavola, uomo proveniente da An, e poi seguace di ogni avventura del principe del trasformismo, essendo appena entrato nel Pd dovrebbe avere il buon gusto di non partecipare alle operazioni di guerra, solo assistere: osservatore di parte, quella che vince, dovrebbe bastargli Lo vedete che alla fine, gira e rigira, gli indugi dei cinquestelle sono lunghi sì come un estenuante pomeriggio di dolce far niente in una terrazza panoramica, ma almeno la vista è pacifica, e se ti annoi e ti si smuovono i nervi c’è una certezza: il tempo poi cambia e bisogna inventarsi qualcosa.
SIT IN DAVANTI AL PARLAMENTO SICILIANO DEI DIPENDENTI DELLE EX PROVINCE
LA PEGASO RAGUSA CONQUISTA L’ACCESSO ALL’INTERZONA
Vittoria tra le mura amiche per la squadra ragusana nel campionato di basket under 16 d’eccellenza contro la Fortitudo Lamezia, che nulla ha potuto contro la corazzata siciliana. Pègaso che dilaga con il risultato finale 87- 40 centrando così la quindicesima vittoria consecutiva su altrettante gare giocate. Con questo successo la società ragusana conquista matematicamente, con tre giornate d’anticipo, per il terzo anno consecutivo l’accesso alla fase interzonale che avrà luogo a Livorno dal 20 al 22 maggio dove i cestisti iblei affronteranno la squadra seconda classificata della Lombardia, la terza dell’Emilia Romagna e la vincente dello spareggio tra la prima della Puglia e la quarta del Lazio. “Sarà dura – dichiara coach Dimartino – affronteremo squadre ben attrezzate sia fisicamente che tecnicamente, ma abbiamo l’esperienza degli anni precedenti e la voglia di arrivare ancora una volta fino in fondo che saranno le nostre armi vincenti”.
NELLA ZONA INDUSTRIALE DI RAGUSA UNA DELLE NUOVE FARMACIE
Il parco commerciale Isole Iblee ha recepito con grande soddisfazione la delibera del Comune del 3 marzo scorso riguardante la pianificazione relativa all’apertura di cinque nuove farmacie a Ragusa. “Prendiamo atto con favore – dice il presidente di Isole Iblee, Gianni Corallo – che il nuovo provvedimento contempla la collocazione di una delle nuove farmacie all’interno del perimetro della zona industriale di Ragusa. Già il 23 aprile dello scorso anno la nostra comunità lavorativa aveva inoltrato alla presidenza del Consiglio comunale una richiesta per far sì che una delle nuove farmacie potesse trovare allocazione all’interno dell’area. La giunta e il Consiglio hanno dunque dimostrato piena sensibilità verso le esigenze di questa parte della citta a forte vocazione lavorativa. Abbiamo anche apprezzato le argomentazioni esposte dall’assessore Salvatore Martorana e soprattutto quelle dell’ex presidente del consiglio Giovanni Iacono. Ci rincresce, però, sottolineare come durante la lunga seduta del Consiglio comunale siano emerse, da parte di alcuni consiglieri, talune valutazioni che forniscono uno spaccato dell’area non corrispondente alla realtà. Oggi, malgrado la crisi abbia falcidiato parecchie imprese e posti di lavoro, la nostra zona industriale ospita oltre 300 imprese nei settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi. Con sacrifici titanici e sforzi inenarrabili le imprese insediate riescono a mantenere una forza occupazionale di quasi quattromila lavoratori. A questi vanno aggiunte oltre duemila persone tra consumatori finali, imprenditori nazionali ed esteri, agenti di commercio, autotrasportatori, ecc., che giornalmente arrivano nella zona industriale di Ragusa per visitare le varie aziende insediate. Ecco perché riteniamo che dotare questa parte della città, tra le più produttive della provincia e tra le più operose, di uno dei nuovi presidi farmaceutici significa rendere un efficace servizio alla comunità insediata”.
ARRESTATO VITTORIESE CHE DEVE SCONTARE TRE ANNI DI CARCERE
Si interrompe la vita libera di Bouajila Anjs, nato a Vittoria, 21 anni da compiere tra pochi giorni. Irrequieto giovane, ben noto alle forze di Polizia, che si affaccia nella scena delinquenziale locale già nel 2008, ancora infraquattordicenne, commettendo una rapina in concorso con un ragazzo di origine tunisina. Questa condanna, divenuta definitiva lo scorso febbraio riguarda episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente commessi ad Acate nel maggio 2013 ed a Comiso nel 2012. Complessivamente ha accumulato la pena di 4 anni di reclusione e 15.400 euro di multa oltre la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Dopo l’espiazione della pena, dovrà essere sottoposto alla Misura di Prevenzione prevista dal Codice Antimafia, dato che il Tribunale, su proposta del Questore di Ragusa gli ha applicato la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.
CENTRO DI COMPOSTAGGIO, DOPO ANNI SI AVVICINA L’APERTURA VERA
Autorizzato l’esercizio del centro compostaggio di Ragusa. L’avvio dell’impianto che sorge sulla Sp Chiaramonte Maltempo è sempre più vicino. A firmare l’autorizzazione il dirigente del servizio del dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti Antonio Patella. A darne notizia è il sindaco di Chiaramonte Vito Fornaro. “Si tratta della conclusione di un lungo iter che finalmente vede la possibilità di poter utilizzare un impianto strategico per la raccolta dei rifiuti e lo smaltimento della frazione umida dell’intero comprensorio. Dal punto di vista tecnico, l’autorizzazione è propedeutica all’affidamento della gestione dell’impianto e quindi alla effettiva attivazione del centro di compostaggio di Ragusa situato a cava dei Modicani. Adesso si procederà alla pubblicazione del bando di gara che consentirà di individuare il gestore dell’impianto. Dopo la conferenza di servizio del 11 novembre 2015 presso il dipartimento Acque e rifiuti della Regione Siciliana si è chiuso di fatto l’iter procedurale che autorizza la Srr Ato 7 Ragusa a gestire l’impianto per dieci anni. Inoltre è stata accolta la richiesta di aumento della potenzialità del 20%, complessivamente l’impianto passa da una capacità annua di progetto di 14.000 tonnellate a 16.800 tonnellate”. Un risultato frutto di un lavoro lungo portato avanti sinergicamente da tutti gli attori interessati, a partire dal commissario straordinario Ato Srr, Nicola Russo, dal presidente della Srr di Ragusa, Vito Fornaro assieme all’intero cda, dall’assessore all’Ecologia del Comune di Ragusa Antonio Zanotto. “Tutto questo – dice il presidente della Srr, Vito Fornaro – costituisce una vera e propria svolta nei sistemi di gestione integrata dei rifiuti che vede i Comuni principali attori per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata delle nostre città. Si potranno avere notevoli risparmi a vantaggio delle comunità, considerato che ad oggi i Comuni sono costretti a conferire la frazione umida dei rifiuti in impianti distanti e fuori provincia”.
LUCI E OMBRE PER LA SCHERMA RAGUSA A RICCIONE: IN EVIDENZA TURI PRESTI E MANUEL MORMINA
Si è conclusa al Play Hall di Riccione la kermesse schermistica dedicata al fioretto under 14. Come di consueto presente anche l’Accademia Scherma Ragusa che ha portato sulle pedane de Play Hall otto fiorettisti delle categorie Maschietti,Giovanissimi, Ragazzi e Allievi. Ben 916 giovani fiorettisti hanno dato vita ad una prova veramente intensa e ricca di emozioni. Per la categoria Ragazzi ha ben figurato Manuel Mormina piazzatosi al 64 posto della classifica finale e che ha mostrato una buona condizione esprimendo un buon livello schermistico. Nella categoria Allievi un pizzico di rammarico per la gara di Turi Presti che dopo un girone quasi perfetto ha perso, tirando in maniera egregia, l’assalto che gli avrebbe consentito di continuare il cammino fino alle zone alte della classifica, piazzandosi al 40 posto su 127 schermidori nella classifica finale. Tra luci e ombre la prova degli altri fiorettisti ragusani che, seppur impegnandosi al massimo, non sono riusciti a esprimere in pedana tutta la loro preparazione. Prossimi impegni per gli under 14 ragusani le ultime due prove del circuito regionale e nazionale di Aprile e Maggio.
La Polizia sgomina banda di ladri con “panciera”
I poliziotti di Ragusa hanno sgominato una banda di rumeni fermati dopo aver commesso un furto all’interno del centro commerciale Ibleo. I quattro uomini, con età che va dai 23 ai 38 anni, per razziare quanta più merce possibile, prelevandola dagli scaffali dei supermercati, avevano escogitato uno stratagemma particolare che consisteva nell’indossare una particolare panciera da donna in tessuto tecnico, appositamente modificata con l’aggiunta di numerosi scomparti utili ad occultare la refurtiva sotto gli indumenti e tale da permettergli di guadagnare l’uscita indisturbati dagli esercizi commerciali colpiti. Nel pomeriggio di domenica, giorno di particolare affluenza di clienti, i quattro, all’interno del supermercato Ipercoop, si sono divisi per non destare sospetti. L’atteggiamento alquanto guardingo di due di essi ha però attirato l’attenzione della guardia giurata in servizio presso l’esercizio commerciale che, dalla visione dei monitor della videosorveglianza interna ha notato il più giovane occultare qualcosa sotto il giubbino. Da quel momento l’individuo è stato seguito fino alle casse, da dove ha tentato uscire senza pagare la merce prelevata. L’addetto alla sorveglianza ha quindi bloccato il giovane invitandolo a mostrare cosa avesse all’interno del giubbino mentre l’altro individuo si dileguava. L’uomo, ormai scoperto, non ha potuto fare altro che mostrare il suo particolare indumento intimo nel quale erano occultate 4 bottiglie di pregiato rum del valore di oltre duecento euro. Sul posto sono immediatamente arrivate due Volanti; mentre una pattuglia prendeva in consegna il fermato, altro personale ha iniziato un controllo accurato all’interno del supermercato che ha portato al fermo di un altro soggetto rumeno, munito della stessa panciera. Nel parcheggio altri due complici in un’auto. Alla perquisizione del veicolo, all’interno di uno zaino, sono state rinvenute altre 8 bottiglie di wisky, delle marche più pregiate, del valore di oltre quattrocento euro, tutte sottratte precedentemente con la stessa tecnica dallo stesso supermercato. Per i quattro l’accusa è di furto aggravato in concorso.
PRESO ESTORTORE GIA’ ARRESTATO PER MAFIA
La Polizia ha tratto in arresto per il reato di estorsione e violazione della Sorveglianza Speciale, Salvatore Amaddio nato a Vittoria nel 1946 e residente a Ragusa. Gli agenti sono venuti a conoscenza, in modo confidenziale, che l’uomo, arrestato in diverse operazioni antimafia, anziché rispettare l’obbligo di legge si recava fuori dal comune di Ragusa senza alcuna autorizzazione del Questore di Ragusa e lo faceva per taglieggiare alcuni commercianti. Dopo una complessa attività d’indagine, gli uomini della Squadra Mobile hanno provato, con appostamenti nei pressi degli esercizi commerciali segnalati che, questo anziano signore che tutti conoscevano come mafioso, effettivamente si recava con la moglie (in quanto non può guidare essendogli stata ritirata la patente) a Santa Croce Camerina al fine di fare “visita” ad alcuni titolari. Davanti all’evidenza dei fatti i due commercianti hanno riferito che Amaddio aveva detto di dover consegnare a lui il denaro di un debito da loro contratto con un’altra persona, altrimenti “avrebbe mandato i ragazzi della sua squadra”. Dalle indagini è stato possibile accertare che Amaddio si stava occupando di recuperare dei crediti mediante minacce. Amaddio è stato sottoposto agli arresti domiciliari a causa della sua età.
17 APRILE 2016 VOTA SI’ PER FERMARE LE TRIVELLE
Il 17 aprile 2016 il popolo italiano sarà chiamato a votare per il Referendum contro le Trivelle in mare. L’invito è di votare SI’ per abrogare la norma introdotta dall’ultima Legge di Stabilità che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas che insistono nella zona di mare vicina alla costa di non avere più scadenza. Con la Legge di Stabilità 2016, infatti, le licenze già in essere entro le 12 miglia dalla costa sono diventate “sine die”. Le trivelle sono il simbolo tecnologico del petrolio: vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. La vera posta in gioco di questo Referendum è quella di far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale per un’economia più giusta, rinnovabile e decarbonizzata. Non dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile, ma affermare la volontà dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale. Per pochi barili di petrolio non vale certo la pena mettere a rischio il nostro ambiente marino e terrestre ed economie importanti come la pesca e il turismo, vere ricchezze del nostro Paese. Intanto, mancano strategia e scelte concrete per realizzare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati nel vertice di Parigi per combattere i cambiamenti climatici, in cui si è sancita la volontà di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5°C. Quindi il vero quesito è: Vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione? Al Referendum del 17 Aprile inviteremo i cittadini a votare SI’, perché vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta. Si è costituito anche a Ragusa il Comitato provinciale “Vota SI’ per fermare le trivelle” per unire le forze di tutte le organizzazioni sociali e produttive affinché la campagna referendaria diventi l’occasione per mettere al centro del dibattito pubblico le scelte energetiche strategiche che dovrà fare il nostro Paese, per un’economia più giusta e innovativa. Per far vincere il SI’, apertura della campagna referendaria questo venerdì 18 alle ore 18,30 alla sala Avis di Ragusa.
COME ERAVAMO PREMIO RAGUSANI NEL MONDO
Martedì 15 marzo la rubrica Come Eravamo trasmetterà una sintesi della decima edizione del premio Ragusani nel Mondo (28 agosto 2004). Nella puntata, che andrà in onda alle ore 14.30, 18, 21, 24 e il mercoledì alle ore 8, i premiati del 2004 Enrico Cilia, Francesco Senia e Giovanna Bellia La Marca, alcuni premiati delle precedenti edizioni, Giuseppe Giuffrè, Alba Bonafede, Nunzio Tumino, Paolo Mirabella, la sorella di padre Giovanni Tumino, Antonino Di Vita, Arturo Di Modica, Giovanni Re, Pietro Selvaggio, Ross Antoci, Giorgio Scarso, Giovanni Siciliano, Giovanni Spadaro, Domenica Arena, Salvatore Catania, Teresa Ferro, Luigi Amodeo, un premio speciale a Luca Marin e una esibizione del giovane talento vittoriese Francesco Cafiso.
IL CANTO POPOLARE SICILIANO DI RITA BOTTO E LA MUSICA DELLA BANDA DI AVOLA IN CONCERTO NEL FINE SETTIMANA AL TEATRO DI DONNAFUGATA DI IBLA.
La tradizione della canzone popolare siciliana, la passione e le struggenti storie di Rosa Balistreri rivivranno questo fine settimana al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla attraverso l’interpretazione di Rita Botto e con la musica della Banda di Avola. “Terra ca nun senti” è il titolo del concerto-evento che la cantante siciliana e la banda presenteranno venerdì 18 e sabato 19 marzo alle 21. Un lavoro nato dall’incontro artistico in occasione del festival internazionale “Notte di Giufà” nel luglio del 2012, durante il quale la cantante siciliana e la banda avevano espresso la comune intenzione di unire la tradizione del canto popolare isolano a quella, altrettanto diffusa in Sicilia, delle bande municipali. Il successo di pubblico del concerto e la grande sinergia e sintonia che da subito si creò fra loro spinsero i due partner ad approfondire la collaborazione con l’incisione di “Terra ca nun senti”. Dodici tracce in cui ai brani del repertorio della canzone popolare isolana si uniscono alcuni inediti che rivelano grandi sorprese, a partire dal modo in cui, giocando col suono della banda, Rita Botto dà corpo alla sua voce. In “Terra ca nun senti”, prodotto da Roy Tarrant per la casa discografica Recording Arts, l’espressività e la potenza della Botto incontrano la musica della banda di Avola, cinquanta elementi diretti magistralmente da Sebastiano Bell’Arte che combinano insieme ricerca sperimentale e rispetto del carattere e dei loro accenti originali. La Botto è una delle artiste della tradizione popolare siciliana più apprezzate dal pubblico e dalla critica. L’appuntamento di venerdì e sabato sarà una vera e propria chicca per la rassegna teatrale del Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla diretta da Vicky e Costanza Diquattro, con la consulenza dell’attore e regista Carlo Ferreri e il coordinamento di Clorinda Arezzo. Come di consueto, il concerto sarà preceduto da un aperitivo nei foyer del Teatro a cura di MAD Magazzini Donnafugata. Per info e prenotazioni è possibile contattare i numeri 334.2208186 – 338.4805550 – 339.9443802, o acquistare i biglietti in prevendita presso il Prima Classe di Ragusa.
CRESCE L’ATTESA PER LO SPETTACOLO DI FLAVIO INSINNA A RAGUSA
C’è grande attesa a Ragusa per l’appuntamento che si terrà il prossimo 9 aprile al teatro tenda. Un grande spettacolo, interamente dedicato alla solidarietà, che avrà come protagonista assoluto il “re del preserale di Raiuno”, ovvero l’attore e conduttore tv Flavio Insinna. Un evento promosso dalla Consortile Ergon, leader regionale nel settore della grande distribuzione con le insegne Despar, Eurospar, Interspar e ancora una volta pronta ad aprirsi al territorio per sostenere le realtà che si occupano dei più deboli. Da qui l’idea di organizzare uno spettacolo che sarà in grado di portare a Ragusa uno degli artisti italiani più bravi e noti ma soprattutto di regalare un sorriso a chi ne ha bisogno, offrendo il ricavato dello spettacolo a tre associazioni di forte impegno sociale. E’ il caso dell’Anffas di Ragusa, che assiste i ragazzi disabili, della Lilt, la lega italiana lotta contro i tumori, e del Centro Risvegli Ibleo che è punto di riferimento per le famiglie dei pazienti in coma. In questo contesto si inserisce lo spettacolo del 9 aprile di Insinna che insieme alla sua “Piccola Orchestra” presenterà lo spettacolo dal titolo “La macchina della felicità”, tratto dal suo omonimo libro. “In particolare con il ricavato dello spettacolo – spiega Concetta Lo Magno, direttrice dell’area marketing di Ergon – verrà acquistato un ecografo portatile necessario alla Lilt, saranno inoltre coperte alcune spese per la ristrutturazione della casa famiglia dell’Anffas e si darà un contributo concreto per il progetto di telemedicina del Centro Risvegli Ibleo in modo da consentire il monitoraggio in tempo reale dei pazienti presenti nei reparti ospedalieri”. Per informazioni è possibile contattare il numero 3385231905 mentre i biglietti possono essere acquistati presso tutti gli abituali punti vendita box office.
Inchiesta Coni Ragusa su un quotidiano nazionale – Denunciato Sasà Cintolo in procura
Nella prima pagina di Libero di lunedì 14 marzo campeggia il titolo “Brogli e soldi spariti: l’altro doping del Coni” – “Dai conti svuotati a Ragusa ai buchi milionari nei bilanci della Tv del tennis”. Ragusa torna sulla stampa nazionale per una inchiesta, pubblicata sulla pagina nove del giornale con titolo “Il responsabile di Ragusa sospeso per l’uso di carta di credito”, dove si approfondisce il “Caso Sicilia”. Nell’articolo di Giacomo Amadori, si legge “L’ultimo caso eclatante riguarda il Comitato provinciale del Coni di Ragusa. A gennaio l’Ufficio Vigilanza ha concluso le verifiche, relative al periodo 2006-2015, sul conto corrente acceso dal comitato presso una banca cittadina. La relazione di Befera contiene – la segnalazione di gravi irregolarità amministrativo contabili – ed è stata inviata – alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa in data 29 gennaio 2016 (poi seguita da denuncia querela dell’11 febbraio 2016) e alla Corte dei Conti (…) al fine di verificare eventuali ipotesi di condotte appropriative e distrattive -. Per questo è stato sospeso dal suo incarico il responsabile del Coni di Ragusa Rosario Cintolo. Un nome non insignificante nel panorama politico siciliano. Infatti è stato capogruppo di una lista che sosteneva l’ex sindaco Pdl Nello Dipasquale, passato dalla Dc al Cdu, a Forza Italia e infine, nel 2014, al Pd che oggi Dipasquale rappresenta all’Ars. Cintolo, a margine dell’audizione in cui gli sono state contestate le accuse, ha difeso il proprio buon nome e non ha nascosto gli stretti rapporti con la politica e con il sottosegretario Davide Faraone. Quest’ultimo, secondo una fonte di Libero, avrebbe personalmente contattato i vertici del Coni per chiedere chiarimenti sull’indagine in corso. Cintolo aveva aperto un conto dieci anni fa e in audizione ha dichiarato che – non ritenne di comunicarne l’esistenza (…) anche in considerazione del fatto che tutte le somme venivano spese al fine della gestione della Scuola regionale dello Sport -. Sul conto tra il 2006 e il 2012 sarebbero entrati 837 mila euro della Regione e ne sarebbero usciti 792 mila in assegni, di cui 5 circolari; 628 milioni erano intestati al Comitato provinciale ragusano, a Cintolo, al segretario e alla Scuola. 37 mila sono stati invece prelevati in contanti. Nel 2012, quando il Coni ha disposto la chiusura di tutti i conti correnti dei comitati locali, quello di Ragusa è rimasto aperto. A fine febbraio il responsabile della Vigilanza ha smontato la difesa di Cintolo: -Ha reperito e fornito un insieme destrutturato di documenti (contratti, fatture …) incompleto (…) che non è oggettivamente relazionabile ai movimenti in uscita dal conto in esame (se non in minima parte) – e – non risulta identificabile, sulla base della documentazione fornita, la finalità istituzionale della spesa e non risulta rintracciabile l’utilizzo del denaro che ne è seguito -. Con queste carte in mano Befera ha denunciato Cintolo in procura. Senza preoccuparsi dei suoi amici”.