I comitati Possibile di Ragusa, Comiso e Ispica manifestano il loro apprezzamento per la decisione di Giovanni Iacono di dimettersi dalla carica di presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, in nome della dignità istituzionale della città e in aperta polemica con l’On. Nello Dipasquale, primo cittadino di Ragusa per due legislature ed oggi deputato all’Ars che ha presentato un emendamento all’art.8 della finanziaria che prevede una ripartizione percentuale delle royalties derivanti dalle estrazioni petrolifere ricadenti nel territorio di Ragusa tra il capoluogo ibleo (70%) e gli altri comuni che hanno aderito al nascente Libero Consorzio Ibleo (30%). “La ratio di questa discutibile e illegittima iniziativa – scrive il comitato Possibile – non può che risiedere nell’allargamento del potenziale bacino elettorale dell’On. Dipasquale in vista delle elezioni regionali o nazionali del prossimo anno nonché in un egoistico colpo inferto all’attuale giunta Piccitto e di riflesso all’intera città. A riprova della gravità della situazione venutasi a creare vi è il fatto che tale “furto” ha avuto il benestare della stessa commissione bilancio dell’Ars, ignorando o più realisticamente bypassando surrettiziamente la normativa nazionale e regionale che disciplina le concessioni e che prevede, per ovvie ragioni, royalties ad esclusivo appannaggio dei Comuni sul cui territorio insiste l’attività estrattiva. Come se non bastasse, l’emendamento si pone in netto contrasto con le norme in materia di finanza pubblica: la Regione non può ingerire in alcun modo nella gestione delle entrate di un Comune a meno che queste non derivino da finanziamenti regionali. Sorprende inoltre l’improvviso interesse di alcuni Sindaci del comprensorio ibleo i quali hanno sottolineato la bontà dell’emendamento proposto, probabilmente ingolositi dalle significative entrate che le royalties hanno garantito al comune di Ragusa negli ultimi 2 anni. Dato il disastro contabile della Regione, sotto la scure dei tagli è finita anche la legge su Ragusa Ibla che non sarà più finanziata con i fondi previsti dalla legge regionale n°61 del 1981 ma dalle aleatorie entrate derivanti dalle royalties medesime. Si vuole ricordare, inoltre, all’On. Dipasquale – che ha estratto dal cilindro questa trovata degna di un maldestro prestigiatore – che le royalties sono entrate aleatorie e straordinarie e pertanto non possono essere utilizzate a copertura di spese correnti e tanto meno utilizzate per finanziare la legge su Ibla. Per queste ragioni i Comitati Possibile di Ragusa, Comiso e Ispica esprimono la loro solidarietà politica a Giovanni Iacono e sottoscrivono il suo invito alla mobilitazione affinchè la dignità della città di Ragusa non venga svenduta da chi con disinvoltura (la stessa con la quale si passa da Forza Italia al PD ) ne fa merce di scambio per salvaguardare il proprio scranno a Palazzo d’Orleans”.
RAGUSA, GESTIONE DELLE STRISCE BLU: QUALCHE TENSIONE TRA OPERATORI E CITTADINI
“Continuo a ricevere segnalazioni su atteggiamenti non proprio consoni al ruolo da parte degli operatori del servizio di gestione delle strisce blu ossia degli stalli a pagamento curati dalla ditta Tmp di Portici. I cittadini utenti, a volte, si trovano a dovere fare i conti con situazioni non proprio semplici e chiedono la piena assistenza da parte degli stessi operatori che, in alcuni casi, non adotterebbero un atteggiamento professionale e, anzi, utilizzano un modo di fare che ha creato più di qualche tensione. Accade, ad esempio, che le indicazioni fornite dall’operatore siano differenti da quelle invece comunicate dalla sede di viale Tenente Lena. Ma ritengo, nell’interesse di tutti, che l’Amministrazione comunale debba vigilare, attraverso il comando di polizia municipale, per fare in modo che la qualità del servizio reso, trattandosi di una gestione curata per conto del Comune, possa essere sempre più elevata”. Sono queste le riflessioni che arrivano dal consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, dopo che lo stesso ha raccolto l’ennesima segnalazione su comportamenti poco garbati da parte del personale della ditta in questione”.
LEGGE SU IBLA: ANTICA IBLA LANCIA APPELLO AI DEPUTATI REGIONALI AFFINCHE’ VENGA RIFINANZIATA. “NON E’ UNA QUESTIONE DI MUNICIPALISMO MA DI REGIONALISMO, SEMMAI”
‘Salvare la legge su Ibla prevedendo un finanziamento diretto da parte della Regione e non un rifinanziamento mediante le royalties”. E’ la richiesta che viene avanzata dal Centro Commerciale Naturale “Antica Ibla” all’indirizzo dei 90 deputati Ars che stanno in questi giorni discutendo la Finanziaria regionale. “L’ipotesi di rifinanziare la legge su Ibla mediante le royalties può rappresentare un’opportunità qualora sia davvero l’unica strada percorribile. Ma se ci sono i margini per andare a rivedere questa ipotesi di lavoro, allora crediamo si debba intervenire opportunamente trovando delle risorse che possano consentire il finanziamento della legge su Ibla mediante fondi regionali. E del resto la collettività ragusana ha dimostrato, nel corso del trentennio in cui è in vigore la legge speciale, di aver saputo valorizzare questo sito barocco divenuto, già da una decina di anni, patrimonio dell’Umanità. Ibla, che è location principale (insieme a Scicli e Punta Secca) del commissario Montalbano, rappresenta, assieme a Catania, Palermo, Taormina e Noto, un biglietto da visita per il turista che decide di venire in Sicilia. Un risultato raggiunto anche attraverso la legge speciale su Ibla finanziata dalla Regione. Ecco perché, al di là di ogni bega politica o di ogni scelta amministrativa, chiediamo a tutti i parlamentari di reperire i fondi per la legge speciale attraverso una competenza diretta da parte della Regione, in modo da poter così continuare ad offrire un futuro ad una cittadella storica che ha saputo già catalizzare l’attenzione di migliaia e migliaia di turisti sia italiani che stranieri. Riteniamo che i deputati regionali dovrebbero lavorare tutti insieme per rifinanziare la legge su Ibla trovando adeguate risorse”. Per informazioni ulteriori è possibile scrivere a [email protected] o contattare il numero telefonico 3939556335
GLI UOMINI DEL PRESIDIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE FORNISCONO ASSISTENZA E COLLABORAZIONE AL “PROGETTO CALIPSO”
Le unità che prestano servizio presso il Presidio comunale di Protezione civile all’interno del Porto turistico di Marina di Ragusa, hanno prestato assistenza e collaborazione ai professori Giuseppe Ciraolo e Antony Galea dell’Università di Palermo e dell’Università di Malta che stanno lavorando per il Progetto Calipso nell’ambito del Programma Italia – Malta. Il progetto attuato dal CNR e dall’Unità operativa di base di Ragusa del Dipartimento Regionale di Protezione civile, ha previsto l’installazione nel braccio di ponente del Porto turistico di Marina di Ragusa di un sofisticato sistema di controllo che consentirà il monitoraggio costante del mare e della costa, utile anche a prevenire danni ambientali, e di individuare imbarcazioni e persone disperse in mare, facilitandone così la ricerca. I professori Ciraolo e Galea a bordo del gommone “Prestige” del Presidio comunale di protezione civile, seguiti dal coordinatore Giuseppe Schembari ed altri operatori del soccorso a mare, hanno testato con specifiche attrezzature informatiche la funzionalità del sistema che potrà anche essere utilizzato, grazie ad un apposito programma, dal Presidio comunale di Protezione civile.
Pozzallo, sbarcano in 207
Erano a bordo di due gommoni in 207. Fermati 3 scafisti, in due su un gommone, mentre l’altro era condotto solo da un migrante. La Polizia di Stato sta lavorando senza un attimo di sosta, giorno e notte, per poter trasferire quanti più migranti possibile dopo l’identificazione, considerato che sono in corso le fasi di sbarco di altri 324 migranti. All’Hot Spot di Pozzallo sono stati movimentati in meno di 48 ore, più di 1500 migranti, tra nuovi arrivi, partenze e trasferimenti. Sono stati soccorsi e poi condotti a Pozzallo da una nave norvegese. I migranti provenienti da diversi paesi del centro Africa. Prestate le necessarie cure mediche, in particolar modo a diverse donne incinte e a minorenni. C’è un elemento diverso rispetto dal solito modus operandi: una sola bussola per due gommoni. La pericolosità di questo dato rè enorme, considerato che come spesso accade, i gommoni dopo poche ore si separano per differenti velocità e quindi, il gommone privo di bussola può perdere la rotta e diventare quasi irrintracciabile. La media del prezzo pagato di questo ultimo viaggio è astata di 800 dollari a persona.
Pagamento diritti Siae, la scadenza è stata prorogata al 18 marzo
La Confcommercio provinciale di Ragusa comunica che il termine di scadenza per il pagamento dei diritti Siae è stato prorogato al 18 marzo mentre, originariamente, il termine era stato fissato per il 28 febbraio. Entro il 18 marzo, quindi, sarà ancora possibile utilizzare il certificato che dà diritto, agli associati Confcommercio, di usufruire delle tariffe scontate. A ricordarlo è il direttore provinciale dell’associazione di categoria, Emanuele Brugaletta, il quale precisa che per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso la sede Ascom di Ragusa, in via Roma 212, telefono 0932.622522.
CINEMA LUMIERE
Forte dello straordinario successo di pubblico e di critica riscontrato, prosegue al Cinema Lumiere la programmazione del film “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese con Marco Giallini, Edoardo Leo e Valerio Mastrandrea. Il film è una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “Perfetti sconosciuti”. Il film sarà proiettato da venedì 26 a mercoledì 2 marzo alle 18:00, alle 20:00 e alle 22:00. Lunedì 29 chiuso. Giovedì 25 rassegna (“La vita è facile ad occhi chiusi – 18:30 e 21:30).
Deturpa il paesaggio in zona plurivincolata, carabinieri denunciano milanese
I carabinieri di Monterosso Almo hanno denunciato un 46enne milanese per abuso edilizio pluriaggravato. I carabinieri, nei loro consueti giri perlustrativi nella campagna monterossano hanno notato, in contrada Serra rossa, confinante con contrada Calaforno di Ragusa, un immobile su cui erano in corso lavori di ristrutturazione edilizia. Svolti rapidi accertamenti catastali e presso l’ufficio tecnico comunale, hanno scoperto che il proprietario dell’immobile, un libraio 46enne di Milano (ma di origini iblee), stava operando l’intervento edilizio senza alcuna autorizzazione, peraltro su di un immobile sito in area sottoposta a vincoli sismico, idrogeologico, paesaggistico, senza essersi avvalso di un professionista abilitato, senza comunicazione di inizio lavori e senza autorizzazione comunale. L’edificio, di novanta metri quadrati, è stato sottoposto a sequestro e il 46enne denunciato per abuso edilizio pluriaggravato.
Ragusa, la Polizia arresta un richiedente asilo che spacciava in Piazza San Giovanni a minorenni
E’ stato arrestato Touray Alhagie, nato in Gambia nel 1988, trovato in possesso di numerose dosi di hashish che deteneva al fine di spacciarle ai numerosi giovanissimi che frequentano piazza San Giovanni a Ragusa. Qualche giorno addietro alcuni giovanissimi avevano chiesto aiuto agli investigatori della Squadra Mobile, in quanto i loro amici avevano preso una “brutta strada” e loro non sapevano più come fare. Hanno detto ai poliziotti “magari se li fermate e trovate con la droga si spaventano e smettono, sono fissati, fumano tutti i giorni ed escono da casa solo per quello”. Alla domanda sul dove e come acquistassero la droga, i minori hanno riferito di aver visto più volte i loro amici avvicinarsi ad un ragazzo nero che indossava sempre un cappellino e non si allontanava da piazza San Giovanni. Sono bastati alcuni giorni di appostamento ed osservazione per individuare il giovane di colore che probabilmente spacciava. Nel week end è stato possibile acclarare quanto riferito dai minori, cogliendo il giovane gambiano in flagranza di reato. L’arrestato dopo un primo tentativo di giustificare il possesso della droga contenuta in un pacco di fazzolettini già suddivisa in dosi, è stato perquisito accuratamente. Sotto al berretto sono state trovate altre dosi, sempre pronte e confezionate per la vendita, del valore di 10 o 20 euro ognuna. Il gambiano sbarcato pochi mesi fa a Pozzallo, è un richiedente la protezione internazionale e risiede presso una comunità di Ragusa.Il giovane, dopo essere stato compiutamente identificato dalla Polizia Scientifica, è stato condotto presso il carcere di Ragusa.
APPELLO AI 5 PARLAMENTARI REGIONALI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
Questo l’appello della Confcommercio di Ragusa con il Presidente Salvo Ingallinera: “Il definanziamento della Legge su Ibla potrebbe segnare il definitivo tracollo di un sistema economico, quello Ragusano, già fortemente provato dalla attuale congiuntura economica e di cui la succitata legge è stata uno dei volani più efficaci e che ci ha permesso di puntare decisamente verso il settore Turistico. Sulle Royalties, che pure hanno portato notevoli somme extra bilancio, ancora non riusciamo a vedere tangibilmente gli effetti se non la gestione dell’ordinario. Da un lato non esiste nessun governo in termini di piani di sviluppo Economico e Sociale che vada oltre l’orizzonte temporale dell’anno; dall’altro lato osserviamo iniziative episodiche totalmente scollegate dai veri bisogni della città proprio su iniziativa di chi dovrebbe proporre e tutelare piani di sviluppo a lungo respiro. Osserviamo un quadro sconcertante e disarmante che ci è stato proposto come modello di sviluppo e cioè subire scelte anacronistiche puntando sulle fonti di Energia Fossile che mal si sposano con lo sviluppo Turistico e delle risorse tipiche della città quando è palese che si sta consumando uno degli episodi più turpi dell’ultimo decennio. Una città per competere deve essere in grado di offrire qualità urbana, spostamenti confortevoli, servizi ricreativi culturali e commerciali accessibili all’interno di spazi naturali e ambientali di qualità riducendo la dispersione degli insediamenti con la priorità di recuperare i Centri Storici che hanno toccato , in particolar modo a Ragusa Superiore, livelli di degrado insopportabili. Quest’ultima azione, ad iniziativa del Parlamentare Regionale Locale Dipasquale, aldilà degli errati aspetti Tecno Giuridici, sono politicamente devastanti per il futuro della città e del suo piano di sviluppo strategico. Dobbiamo uscire decisamente dall’improvvisazione e dal pressapochismo che nel caso di specie potrebbe facilmente essere scambiato per ascarismo, per pervenire finalmente ad una visione strategica e concertata per il rilancio della città. Nei fatti le risorse derivanti dal petrolio sono legate alla volatilità dei mercati, appartengono assolutamente ai territori dei giacimenti e solo ad essi debbono essere destinati per le finalità che il governo pro tempore della città decide con assunzione di responsabilità e in coerenza con i piani di sviluppo della città. Lancio un accorato appello alla Deputazione Locale e al senso di responsabilità dell’Assemblea Regionale affinchè si addivenga a cominciare dal rifinanziamento della Legge su Ibla, del Consorzio Universitario per via ordinaria e di tutti gli altri elementi infrastrutturali in modo da non dissipare quel patrimonio di percorsi di produzione, ricerca e innovazione che caratterizzano la nostra realtà locale e che rischiano di essere dispersi”.
LO STAGE DELLA CAMPIONESSA OLIMPIONICA YLENIA SCAPIN ALLA SCUOLA BASAKI DI RAGUSA
Il nuovo stage tenuto da Ylenia Scapin, campionessa olimpionica di judo, ha riscosso un grande successo. Alla scuola Basaki di Ragusa, lo scorso fine settimana è stato caratterizzato da una presenza eccellente che ormai si può definire di casa da queste parti. La campionessa, infatti, accetta con grande disponibilità, periodicamente, gli inviti che arrivano dal maestro Salvo Baglieri che intende mettere i propri allievi nella condizione di potere acquisire al meglio i dettami tecnici, di carpire i segreti, di una delle atlete che ha scritto la storia di questa disciplina negli annali azzurri e che, a livello tecnico, è destinata a dare ancora parecchio in ambito nazionale. Nel corso degli anni i risultati di questa collaborazione sono arrivati con l’aumento esponenziale del rendimento da parte di tutti gli allievi, dai più giovani ai meno giovani. Per ulteriori informazioni www.basaki.it
DECESSO DELLA LEGGE SU IBLA
Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione VivIbla. “E’ di pochi giorni fa la notizia che ci lascia sorpresi, delusi e amareggiati e anche arrabbiati. Nella legge finanziaria in votazione si legge su proposta anche di Dipasquale in Commissione Bilancio: la legge regionale 11 aprile 1981, n. 61, è annualmente rifinanziata per l’importo di 5.000 migliaia di euro con i proventi derivanti dalle coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio del comune di Ragusa di spettanza del comune medesimo.” E’ un gioco delle tre carte che nasconde l’inadempienza gravissima della regione di non finanziare la legge speciale (mentre dà soldi, a Siracusa ed Agrigento mantenendone di fatto il finanziamento regionale), “costruendo” così un giochetto teso solo a distrarre i creduloni. Il risultato del giochetto è l’umiliazione e il saccheggio di una città capoluogo e del suo patrimonio più pregiato e invidiato in tutto il mondo che viene assimilato a tutto e quindi cessa di essere “’Speciale”. Le somme della legge speciale sono a carico del bilancio pluriennale della regione. Vi è inoltre un evidente problema di legittimità legato al rifinanziamento della stessa legge, di carattere regionale, con risorse proprie del Comune. Risorse, peraltro, assolutamente variabili ed extra rispetto al bilancio comunale perchè non sono di certo entrate tributarie. Considerato che le royalty non sono un privilegio ma il “rimborso” per lo sfruttamento e il rischio potenziale ad esso connesso del sottosuolo di un territorio che è di competenza del comune dove avviene lo sfruttamento, questa manovra è una presa in giro oltre che una vergogna colossale perchè in totale contrasto con la Legge regionale 61/81 e con le leggi istitutive dell’ente territoriale Comune e con la sua autonomia finanziaria. C’è una illegittimità grande quanto una casa dal punto di vista tecnico contabile, l’ente regionale non può intervenire all’interno del bilancio del singolo ente comunale senza ledere l’autonomia dello stesso. Questa entrata straordinaria delle royalty che Ragusa come comune percepisce, non è un dato fisso ma è commisurata alla quantità di petrolio estratto, pertanto le quote, cioè le entrate, visto il calo continuo del prezzo del petrolio, scenderanno sempre più e ci potrebbe essere la seria possibilità che al comune di Ragusa non arrivino i soldi a sufficienza e non solo per finanziare la legge. Inoltre l’aumento dal 10 al 20% della percentuale del prelievo da parte della regione porterà le società petrolifere dell’estrazione ad una riflessione sui futuri investimenti e pertanto sulla convenienza o meno di mantenere i pozzi meno redditizi. La legge 61/81 ha rappresentato e rappresenta per la città di Ragusa e non solo, uno strumento che ha consentito di intraprendere un percorso importante nel recupero di un luogo di valore inestimabile che è riuscito a diventare sito dell’UNESCO grazie all’unico, immenso patrimonio artistico che i nostri padri ci hanno lasciato. Di tutto ciò ne ha beneficiato non solo Ragusa, ma anche tutto il territorio del sud-est che ha visto un incredibile sviluppo turistico i cui visitatori si sono riversati a Ibla e anche in tutto il territorio provinciale. Ibla ha raggiunto percentuali di incremento turistico di oltre il 100%, non si capisce perché deve essere penalizzata. I fondi impiegati hanno visto rivivere e risorgere splendidi palazzi barocchi, chiese, facciate, strade e vicoli medioevali, generando un movimento economico colossale che è sotto gli occhi di tutti. Pur tuttavia nonostante il lavoro svolto c’è tanto ancora da fare, dai parcheggi alla rivisitazione dell’intera rete idrica e fognaria, al recupero di interi quartieri. Sarebbe un gravissimo danno economico non solo per la città di Ragusa ma anche per l’intera provincia se questo percorso di valorizzazione intrapreso nell’81 con l’omonima legge, dovesse non più continuare attraverso il mancato finanziamento della legge. Sarebbe considerato dalla collettività tutta un fallimento e una sconfitta della politica locale e dei rappresentanti provinciali mandati a Palermo per tutelare gli interessi della provincia e della città capoluogo dove hanno raccolto molti consensi. Ibla è un bene e un valore assoluto nell’ambito di tutto il sud-est, tutto il mondo la invidia proprio perché ha conservato una caratteristica unica non presente da nessuna parte: l’impianto urbanistico medioevale e contestualmente una architettura barocca. Inoltre è un sito che può, da solo, porre le basi per uno sviluppo turistico-economico imponente che potrà servire per dare lavoro ai nostri giovani, ai nostri figli. Pertanto invitiamo i nostri rappresentanti a Palermo a non abbassare la guardia e a non rinunciare a lottare per la 61/81, la popolazione ragusana saprà discernere e dare il consenso elettorale a chi difenderà il territorio perché salvare la 61/81 significa difendere l’economia di Ragusa e Provincia”.
ENTI LOCALI SICILIA. MICCICHE’ (FI): “IN BALIA DELLA SORTE, LA REGIONE RITROVI IL SENNO”
TRIVELLAZIONI PETROLIFERE: LEGAMBIENTE RAGUSA INVIA LE OSSERVAZIONI ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE DEL NUOVO POZZO ARANCIO
Sono state depositate da Legambiente Ragusa le approfondite osservazioni alla richiesta di Valutazione d’Impatto Ambientale avanzata dall’Eni per la realizzazione del pozzo Arancio 1. E non potevano che essere negative visto che il sito dove dovrebbero essere effettuate le trivellazioni è localizzato in un’area con livello massimo di tutela per quanto concerne il piano paesaggistico e sottoposta a vincolo di inedificabilità. “E’ assurdo infatti, ha evidenziato l’associazione ambientalista iblea, che in un’area dove ad un comune mortale non verrebbe permesso di costruire neanche un box auto, ad una Società petrolifera si voglia dare il diritto di realizzare un pozzo petrolifero con tutte le opere (sbancamenti, apertura piste etc.) ad esso connesse”. Nella relazione inviata dal Circolo Il Carrubo di Ragusa al Ministero competente si è tra l’altro evidenziato che la postazione dove dovranno essere realizzate le perforazioni dista poco più di due km dalle prime case dell’abitato di Modica e circa tre km dall’abitato di Ragusa. Con una distanza senz’altro maggiore, 5 km dall’abitato di Foggia, la Regione Puglia ha bocciato il progetto di un pozzo petrolifero ritenendolo troppo vicino ai centri abitati. “Risulta evidente – sottolinea Legambiente _ che, in tema di diritti per la salute e per l’ambiente, i cittadini di Ragusa e Modica meritino analoga attenzione rispetto ai cittadini di Foggia”.
LA BATTAGLIA DI IACONO ED IL SENSO POLITICO DIMENTICATO
Mentre si attende che la Regione approvi o cancelli l’emendamento di Nello Dipasquale che vuol gestire i soldi derivati dal petrolio come meglio gli aggrada, togliendoli da Ragusa e dandone qualche manciata in giro per la provincia, il nostro gioiello delle meraviglie, il porto turistico di Marina, torna in prima pagina per il sequestro, per infiltrazioni mafiose, delle azioni Tecnis, Cogip Holding e Artemis SpA. La Cogip ha appunto partecipazioni in Mariblea Service che si occupa dei servizi del nostro porto. Che relazione c’è tra la protesta di Giovanni Iacono con le sue dimissioni da presidente del consiglio e la lotta antimafia che ha portato i carabinieri a sequestrare le azioni della Tecnis? I due eventi che si sono presentati nello stesso asse temporale – solo cinque giorni di distanza – ci conducono a riflettere sulla storia politica e amministrativa dell’ultimo decennio con il deputato Dipasquale referente della voracità e della destrezza degli uomini d’affari e Iacono che nel 2007 intuisce la portata e le conseguenze di una speculazione edilizia che condurrà Ragusa alla morte urbana. Perchè ricordare oggi questa vicenda lontana e rimettere uno di fronte all’altro i due? La ragione è facilmente intuibile: visioni del mondo e sentimenti politici diametralmente opposti che nessuna iscrizione di facciata a qualsiasi partito progressista, oggi il Pd in cui si è ricollocato Dipasquale – tanto per intenderci- può far ricongiungere. L’azione di lotta contro l’amico dei costruttori che Giovanni Iacono allora si intestò – non fu il solo, in verità, a tenere testa all’allora sindaco- fu un seme educativo che germogliò immediatamente nel cuore dei ragusani e che divenne patrimonio culturale di tutti i giovani di quell’epoca. I cinque stelle e il nostro sindaco sono, ad esempio, gli spettatori silenziosi di quegli accadimenti, di quella battaglia – e purtroppo di quella sconfitta -, e quella esperienza ha costituito parte delle fondamenta di ribellione al sistema che li ha condotti all’adesione movimentista per una società migliore, più sana, più giusta, più onesta. Quando Giovanni Iacono sceglie da solo di rompere gli indugi e si rituffa a capofitto nello scontro con Dipasquale in una nobilissima battaglia a difesa della legge su Ibla e a difesa del rimborso che le società di petrolio ci devono, è chiaro che lo fa nella certezza che i ragazzi cinque stelle lo seguano così come quella parte di città progressista che per fortuna esiste e resiste. In queste ore questi aspetti fondamentali della vicenda dimissioni ossia il rinnovato scontro con il “nemico” Dipasquale, e la necessaria comunanza d’intenti con i cinque stelle sono stati però sporcati e volutamente offuscati. La destra e lo stesso Dipasquale hanno iniziato a parlare di fantasiosi e ipotetici appetiti futuri di Iacono per candidature di chissà che anno, e, purtroppo, i cinque stelle, a volte privi di elementare buona educazione politica, invece di respingere la provocazione delle dimissioni hanno iniziato a trastullarsi nei loro sogni di presa totale delle istituzioni. Intanto mercoledì notte si saprà di che morte dovremo morire, ovvero se l’osceno emendamento Dipasquale verrà votato o cassato. Non siamo messi bene: nonostante il buon lavoro fatto dalla deputazione cinquestelle e la motivatissima, logica e ragionata lettera di Piccitto e Iacono alla presidenza dell’Assemblea regionale che smantella a suon di norme l’emendamento, da quelle parti, a Palermo, vince chi governa, e Dipasquale sta sempre dalla parte giusta, quella del potere. E’ chiaro che qualora l’emendamento venisse respinto tutti ne gioiremmo e Iacono dovrebbe tornare a presiedere con rinnovato orgoglio il consiglio comunale, ma in caso contrario? Sì, sarebbe ancor più doveroso che i cinque stelle per esprimere la riconoscenza alla temeriaretà di Iacono che non è improvvisazione, ma perseveranza nella individuazione netta dell’avversario, richiamassero Iacono alla guida del consiglio. Ai cinque stelle serve moltissimo, anche se non tutti percepiscono questo loro stato di bisogno, una compartecipazione al governo della città perché li obbliga ad una costante, anche se difficile e disturbata, connessione con tutto ciò che è altro da loro. Perdere Giovanni Iacono non rappresenterebbe una “liberazione” per tornare alla infantile e falsa purezza che inseguono, bensì un arretramento, l’ennesima chiusura, la certificazione di incapacità a tessere un dialogo, l’impotenza a realizzare l’unità nella diversità in nome di un progetto solido e duraturo per la città di Ragusa. Non capire le mille sfumature sulle dimissioni di Iacono – non ha valenza alcuna se solo annunciate o protocollate o comunicate – significa farsi spostare sul terreno di gioco favorevole a Nello Dipasquale e alle persone che come lui ritengono Ragusa un campo di azione per ogni avventura privata e personalissima. Questa orrida condizione non vale solo per gli affaristi e per la politica che li protegge, ma può essere allargata e divenire condizione necessaria per l’agire indisturbati in assenza di un senso civico profondo e colto che impedisca e individui il male di cui stiamo parlando. Anche il governo cinque stelle per Dipasquale ed i suoi amici, sembra paradossale, deve trasformarsi in avventura politica episodica senza radici, senza ramificazioni. Ed infatti l’ex sindaco con scaltrezza ha lanciato una freccia velenosa a due punte; con la prima denigrava l’azione di Iacono e con l’altra sperava di iniettare ai cinque stelle l’elisir della beata solitudine. La presenza di Iacono dentro il governo cittadino dunque è importante a riconferma di una direzione politica che i cinque stelle possono rappresentare se non dimenticano la storia di questa città.
ROYALTIES, LA CITTA’ DI RAGUSA HA CAPITO IL DANNO DELL’EMENDAMENTO DIPASQUALE
“L’onorevole Nello Dipasquale ha deciso con un emendamento che è stato già approvato dalla commissione regionale di competenza, di stornare una parte rilevante delle royalties derivanti dalle estrazioni petrolifere, ai Comuni della nostra Provincia, quando invece esse spettano di diritto e appartengono al nostro territorio Ragusano. Tutto questo comporterà una riduzione delle entrate per il bilancio del Comune, con la certezza di avere una ulteriore riduzione dei contributi destinati a tutte le associazioni come la nostra,che si occupa di soggetti diversamenti abili e a tutte le altre realtà locali impegnate da tempo nel sociale”: Lo scrive l’Arthai associazione ragusana tutela handicappati invalidi- che aggiunge:” La nostra associazione auspica, infine che il Dr. Giovanni Iacono ritiri le dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale ritornando a ricoprire il proprio ruolo di fondamentale importanza in questo momento di difficoltà in cui versa il nostro Comune”.
Royalties e Legge su Ibla. Spadola (M5S): “I nostri onorevoli all’Ars, ma non solo, devono appoggiare l’emendamento modificativo della Ferreri”
IL VIOLINISTA TAKASHI SHIMIZU GRANDISSIMO PROTAGONISTA DELLA STAGIONE CONCERTISTICA INTERNAZIONALE MELODICA
Strepitoso concertosabato sera all’auditorium della Scuola dello Sport di Ragusa per la 21° stagione concertistica internazionale Melodica promossa e sostenuta dall’omonima associazione con la direzione artistica della pianista Laura Diana Nocchiero. Ad esibirsi è stato il grande violinista Takashi Shimizu, un solista di gran classe che ha eseguito un ricco programma con musiche di Bach, Paganini e Ysaye, dando prova di un virtuosismo magistrale. Il pubblico lo ha ammirato espressivamente e tecnicamente, restando incantato dai magici suoni generati dal suo meraviglioso violino Guadagnini. Ha suonato in modo chiaro, sensibile, virtuoso e nel rispetto assoluto dello spirito dell’opera, con una tecnica assolutamente perfetta, un suono brillante e pieno e un arco rapido e leggero. Il numeroso pubblico presente ha applaudito lungamente e con molto calore avendo pienamente compreso l’opportunità di ascoltare un musicista di prim’ordine e di fama mondiale che suona frequentemente con i più grandi della musica classica. Un concerto indimenticabile che resterà nella memoria di chi ha avuto la fortuna di essere presente. Il prossimo appuntamento dal titolo “Una tempesta a 4 mani”, si terrà sabato 12 marzo alle 20.30 presso l’auditorium Scuola dello Sport e vedrà protagonista il duo formato dai bravissimi pianisti Christoph Ewers e Michalel Kuhn.
LIB(E)RI A RAGUSA, LA MANIFESTAZIONE DEDICATA AGLI AUTORI E ALL’EDITORIA LOCALE. DAL 3 AL 6 MARZO
Presentata a Ragusa la seconda edizione di “Lib(e)ri a Ragusa”, la rassegna dedicata agli autori ed editori locali, che ritorna per la sua seconda edizione dal 3 al 6 marzo prossimi. Sono 15 le case editrici che hanno aderito e 26 i libri che saranno presentati durante i quattro giorni della rassegna, tutti testi scritti da autori locali e pubblicati da editori locali. Un’editoria a km0 a cui si affiancano iniziative legate alla musica, alla scultura, all’arte, al teatro per rendere ancora più accattivante l’offerta culturale da vivere nel centro storico di Ragusa. Già a partire dall’inaugurazione, fissata per le ore 18 del prossimo 3 marzo, all’auditorium della Camera di Commercio, a cui farà seguito il racconto musicale di Carlo Muratori dedicato alla cultura siciliana. Torna anche per quest’anno, presso la sala Borse della Camcom, la mostra-mercato del libro ibleo che permetterà di approfondire la conoscenza sui vari libri pubblicati dagli editori ragusani e di acquistarli per l’occasione. Durante la rassegna culturale ci saranno alcune iniziative particolari come il focus sull’arte di Biagio Miceli, il sit-in letterario su poeti e autori iblei, la proiezione del documentario del regista Luca Scivoletto, dedicato alla figura di Maria Occhipinti, protagonista dei moti del “non si parte”. A comporre il comitato organizzatore sono Sonia Baglieri, Giorgio Chessari, Emanuele Cavarra, Giuseppe Cultrera, Pino Digrandi, Giovanni Distefano, Saro Distefano, Giorgio Flaccavento, Vincenzo Giompaolo, Pippo Gurrieri, Daniela La Licata, Giorgio Massari, Rosario Ruggieri. Maggiori informazioni sul sito web www.liberiaragusa.it e sulla pagina ufficiale facebook.
“Ustica”: il film di Renzo Martinelli, girato anche a Modica, il 31 marzo nelle sale italiane
“Ustica” il film scritto e diretto da Renzo Martinelli e che ha visto come location Modica, in particolare alcune scene sono state girate all’interno di Palazzo San Domenico, sarà nelle sale il 31 marzo prossimo, distribuito da Indipendent Movies. Il film con Marco Leonardi, Caterina Murino, Lubna Azabal, Tomas Arana, Federica Martinelli e l’amichevole partecipazione di Enrico Lo Verso, affronta il caso Ustica, uno dei Misteri d’Italia più dolorosi. Il primo ciak a nella stanza del sindaco di Modica, che nel film diventa l’ufficio dell’on. Corrado D’Acquaformosa (interpretato dall’attore protagonista Marco Leonardi) informato e interessato alla tragedia di Ustica, è stato dato il 19 maggio dello scorso anno. Anche l’aula consiliare “P.Garofalo” è stata set di “Ustica” .“Tre sono le ipotesi che sono state di volta in volta avanzate sulle cause del disastro: cedimento strutturale dell’aereo, una bomba a bordo, un missile. Nessuna di queste ipotesi è stata sino ad oggi provata. Frutto del lavoro di tre anni a stretto contatto con due ingegneri aeronautici sulla mole enorme di perizie e testimonianze effettuate nel corso degli oltre trent’anni trascorsi da quella tragica notte del 27 giugno 1980, Ustica porta a una nuova, agghiacciante verità, inconfutabilmente supportata da materiale documentale. Grande attenzione è stata dedicata alle scene di volo, realizzate con movimenti aerei veri su paesaggi reali, con l’inserimento di caccia da combattimento in 3D”. (da Repubblica.it)