Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a dimettersi da presidente del consiglio comunale provando così a scuotere i ragusani dal quel senso di impotenza che ci affligge guardando il mondo. Ha fatto benissimo a denunciare l’ignoranza, l’approssimazione, le furberie meschine di chi dall’Ars gestisce il destino politico della nostra città non vantando alcuna capacità e non nutrendo neppure lo straccio di un’idea spendibile per accompagnarci in questi anni incerti. La cancellazione di fatto della legge speciale su Ibla ci ha sbattuto in faccia quel cumulo di immondizia che è diventata la politica regionale. Tutto brucia, tutto puzza, tutto è infetto, non c’è soluzione di salvezza, e gli eletti vogliono solo trovare un cantuccio riparato dove accovacciarsi sperando che qualcuno premi il loro silenzio. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a parlare di Nello Dipasquale con disprezzo, chiedendo ai ragusani di svegliarsi, di informarsi, di leggere le norme, di prendere coscienza di un emendamento alla legge Finanziaria che mortifica e uccide la nostra comunità. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a denunciare quanto questa sparata del consigliere Dipasquale – azzeccato e significante il non pronunziare mai il titolo “onorevole”- ecciti il campanilismo riducendo i sindaci delle città limitrofe nella condizione di vampiri assetati del sangue estratto dal capoluogo. Bisogna ascoltare le parole di Iacono- su you tube si trova l’intera conferenza stampa – così come va ascoltato lo splendido intervento del senatore Gianni Battaglia che a Tele Nova – rintracciabile sempre sulla rete – spiega i meccanismi tecnici e la portata politica di questa truffa. In queste ore però il pensiero di paese sta fluttuando in modo vertiginoso spostandosi dalla profondità del gesto delle dimissioni ai possibili complotti, distacchi, strategie di Iacono in relazione al governo cinquestelle. Non è un caso che la prima reazione di Nello Dipasquale sia stata subito quella di lanciare in pasto ai ragusani il “tradimento”, la pugnalata alla schiena – materia in cui il consigliere regionale potrebbe ergersi a professore emerito – insomma una diserzione di Iacono dal governo Piccitto. La politica però è un insieme di atti e di parole; i sottopensieri, i complotti, le ipotesi non possono mai sostituire o mascherare l’evidenza di realtà. A Dipasquale serve solo deviare, sminuire, sporcare l’appello di Iacono, seminare zizzania, intrappolare i ragusani nel dubbio di mille congetture per fermare qualsiasi impeto di ribellione civica, di interesse per la questione che invece deve rimanere bloccata a livello della trovata falsa e propagandistica della distribuzione equanime delle royalties. Ciononostante, come mai la città è vogliosa di sapere cosa c’è dietro, cosa covi tra Iacono e Piccitto? E qui entriamo nel cuore del problema. Esiste un limite che non è comunicativo- ne abbiamo fin sopra i capelli di comunicazione cinquestelle – ma politico nel governo Piccitto, ed è un limite di parola. Non possono permettersi la parola ampia, quella che lega pensiero con visione globale dei fenomeni essendo privi di ideologia politica. Oscillano continuamente tra la perfettibilità di una socialdemocrazia spinta, alle certezze di un sano liberismo e si ritrovano tra l’altro a governare una città agricola e clericale; il tutto ulteriormente miscelato dal vincolo della purezza ancorato ai due sacri principi di onestà e fede nella tecnologia. Cosa ne esce fuori? Una gabbia di sofferenza per loro e per noi. L’ideologia è libertà ed è purezza: fuori dall’ideologia siamo soli animali umani. Il governo cinquestelle rifugge invece ogni riferimento ideologico perché inesplorato, sconosciuto, temuto, e negato dai vertici, e ciò comporta un limite di pensiero e di parola. Da qui la mancata espansione del movimento, se non in ambito di rete che, ricordando Umberto Eco, è luogo che ha dato diritto di parola a legioni di imbecilli – e la mancanza di partecipazione e condivisione delle masse al progetto amministrativo. Appena si tratta di coniugare una azione ad una visione politica sbandano: vedi l’urbanistica dal passo felpato e lento -parliamo di Ragusa – alla ambiguità tattiche sulle unioni civili dove pur di non individuare che la corruzione e l’arretratezza del Paese sono frutto innanzitutto della presenza storica della Chiesa si aggrovigliano sul canguro del Pd deludendo i cittadini progressisti. I mesi di crisi interna al governo Piccitto si sarebbero felicemente risolti se la parola di dissenso, di contrasto, di rivolta fosse emersa e tracimata oltre al recinto cinquestelle. Giovanni Iacono senz’altro avrà riflettuto su questa condizione asfittica – c’è anche una lettera di Partecipiamo ai colleghi di maggioranza, purtroppo non diffusa alla stampa- ed avrà sentito l’urgenza di distinguersi. No, nun è peccato. Cosa faranno ora i cinquestelle? Una mossa politica, finalmente! ossia adeguarsi e accodarsi alla protesta – magari non sentendola e non credendoci. Com’è bella la finzione in nome di un principio! Non scandalizziamoci, va bene, li fa crescere. Molto meglio fingere di essere rivoluzionari e comportarsi da tali, che sostenere di essere puri e comportarsi da impostori. Concludiamo con la cronaca dei purissimi. In commissione trasparenza la maggioranza cinquestelle nella persona della capogruppo Signora Nella Disca ha presentato la relazione sul caso Campo. Sapete chi l’ha scritta, 9 pagine, e poi spedita alla consigliera che pari pari l’ha depositata come atto redatto dai membri della commissione? Il dottore Paolo Sottile marito della ex assessora Campo, insomma il letturista la cui assunzione ha scatenato il caso. Parlare di indecenza è poco. Ottusità, presunzione di purezza, inganno. Un minimo di cultura politica avrebbe evitato questo indecoroso passaggio. Meschinità e miseria morale sono sempre in agguato se non si ha nel cuore il respiro del mondo. Partendo da Nello Dipasquale che adora solo se stesso, e arrivando a certa mentalità grillina di onanismo cerebrale compiaciuto, il segnale di Iacono può esserci utile per risentire il richiamo della politica buona. Viva la legge su Ibla, viva la democratica Ragusa!
Truffe agli anziani a Ragusa – La Polizia restituisce 3500 euro sottratti a ottantenne
Più di tremila euro è la somma che la banda dei pataccari, venditori di diamanti falsi, smascherati e denunciati qualche giorno fa dall’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, aveva sottratto ad un ottantenne avvicinato dai tre in pieno centro a Ragusa. L’operazione aveva portato alla denuncia per truffa aggravata in concorso di tre soggetti di origine palermitana che erano stati sorpresi con diversi cristalli tagliati a modello di diamante e anelli in metallo periziati come imitazioni senza alcun valore commerciale o gemmologico. I falsi gioielli, oltre a più di cinquemila euro in contanti, erano stati sequestrati quale corpo del reato in attesa dell’individuazione della persona offesa. La notizia divulgata dagli organi di stampa giungeva anche alla parte offesa che ha raccontato come, pochi giorni prima in pieno centro a Ragusa, era stato avvicinato da tre soggetti che erano riusciti a spillargli la somma di tremila cinquecento euro in cambio di gioielli patacca. In prima mattinata l’ottantenne è stato avvicinato da un uomo che gli ha chiesto delle informazioni esprimendosi in una lingua poco comprensibile. Immediatamente dopo si è avvicinato un passante, in verità complice del primo, che si è proposto di fare da interprete. In tale circostanza quest’ultimo gli ha riferito che l’uomo era un marittimo appena sbarcato dal porto di Gela e che era in possesso di alcuni diamanti che era intenzionato a vendere ad un prezzo inferiore al valore di mercato in quanto non poteva imbarcarli con sé. Il sedicente marittimo gli ha mostrato un piccolo sacchetto dal quale ha tirato fuori alcune pietre a forma di diamante. A questo punto il “finto” passante si è mostrato subito interessato all’acquisto vantando la genuinità delle pietre e che si sarebbe portato da un gioielliere suo amico per la perizia delle stesse. Trascorsi alcuni minuti è ritornato insieme ad un’altra persona, anch’egli appartenente alla banda, che presentatosi come gioielliere, ha iniziato a periziare le pietre con una speciale lente d’ingrandimento, riferendo che i “diamanti” avevano un valore di oltre quattordicimila euro e che era intenzionato a partecipare all’affare. Dopo la valutazione il finto gioielliere si è allontanato mentre il passante, parlando con il marittimo ha riferito alla vittima che lo stesso si sarebbe accontentato di tremilacinquecento euro. A questo punto l’anziano signore, convinto della bontà dell’affare, ha tranquillizzato il marittimo facendogli presente che gli avrebbe recuperato la somma. E in effetti prelevata dai propri risparmi la somma pattuita si è portato in Piazza San Giovanni dove ad attenderli c’erano i due soggetti. Consegnati i soldi e ricevuti i finti preziosi i due truffatori, con una scusa, si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Solo in quel momento sono iniziati a sorgere i primi dubbi nell’anziano che portatosi presso una gioielleria di fiducia ha avuto conferma che era stato truffato. All’interno degli Uffici della Questura di Ragusa la vittima ha visionato un album fotografico riconoscendo senza ombra di dubbi i tre soggetti che erano stati provvidenzialmente fermati qualche giorno prima dai poliziotti delle Volanti.
Ragusa Ibla, compie atti osceni in presenza di una quattordicenne
I carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato un giovane per atti osceni aggravati. Qualche giorno fa, una ragazzina stava rincasando quando è stata avvicinata da uno sconosciuto. S’è voltata e ha visto a breve distanza da lei un ragazzo con i pantaloni abbassati. La ragazza, che era quasi sulla soglia di casa, ha iniziato a urlare, richiamando l’attenzione della propria nonna che era in casa. Lo sconosciuto si è quindi ricomposto ed è scappato. Con l’aiuto della piccola malcapitata i carabinieri hanno stilato un “identikit” dell’uomo, acquisito le registrazioni di un impianto di videosorveglianza poco distante e scoperto che alla stessa ora un giovane perfettamente corrispondente sia per fattezze del volto che per abbigliamento, ha parcheggiato un’auto blu, è sceso a passo lesto in direzione dell’abitazione della giovinetta e poco dopo è ritornato indietro di corsa, salito in auto, s’è allontanato a grande velocità. In poco tempo è stato individuato: un ventiquattrenne di Ragusa che già aveva avuto analoghi comportamenti sia in città che a Chiaramonte Gulfi, dove non può rimettere piede perché i carabinieri del luogo lo hanno proposto per un foglio di via con divieto di ritorno triennale. Convocato in caserma e messo davanti alle proprie responsabilità il giovane, un operaio ragusano, ha confessato.
Allarme bomba all’ufficio postale di Santa Croce Camerina
I Carabinieri sono intervenuti sabato mattina presso l’ufficio postale dove il direttore, all’atto di aprire stamani al pubblico, aveva trovato sulla porta una grossa busta gialla recante il destinatario ma con il mittente illeggibile. I militari, prima di aprire il plico, hanno visionato le registrazioni della videosorveglianza e scoperto che un uomo aveva provato a infilare la busta nella cassetta della posta ma, non riuscendovi per motivi di spazio, l’aveva lasciata davanti alla porta insieme a una banconota da venti euro. I carabinieri, usando le cautele del caso, hanno aperto il plico che conteneva una ciotola di vetro con all’interno fiori di mandorlo e una cartolina scritta in tedesco.
I militari infine sono riusciti a rintracciare il mittente e a convocarlo in caserma. Egli ha riferito che era arrivato ad orario di chiusura e aveva pensato di lasciare lì la busta coi soldi affinché gli addetti al servizio postale provvedessero alla spedizione.
DIMISSIONI IACONO – INSIEME RAGUSA: NON È MAI TROPPO TARDI
“Il movimento Partecipiamo, approfittando dell’emendamento regionale sulle Royalties, si smarca dalle Istituzioni e forse anche dal sindaco Piccitto. Un passo indietro per tornare in trincea. Finalmente qualcuno si è accorto che Ragusa sta affondando”. Il gruppo consiliare di Insieme esprime un plauso “alla maturità dell’oramai ex presidente Iacono per avere saputo cogliere un malessere generale di cui però anche lui e il suo movimento sono in parte responsabili”. “La città di Ragusa – proseguono i consiglieri comunali Maurizio Tumino, Elisa Marino, Angelo La Porta, Peppe Lo Destro, Giorgio Mirabella – in questi anni di amministrazione Piccitto ha solo potuto registrare un innalzamento straordinario delle tasse e dei tributi locali”. Insieme fa appello alla deputazione Iblea affinché venga fatta chiarezza sull’emendamento alla finanziaria e auspica che la decisione di spalmare il 30% del “contributo” possa essere cancellata perché iniqua ed operata contro la nostra comunità.
LE GRANDI SFIDE DEL PD IN SICILIA
Organizzato per questo sabato alle ore 17:00, presso la Camera di Commercio di Ragusa in piazza Libertà, un incontro sui seguenti temi: Sanità, Agricoltura, Formazione, Europa. Interverranno: Gianni Battaglia, Segretario Cittadino Pd Ragusa, Giovanni Denaro, Segretario Provinciale Pd, Pippo Digiacomo, Presidente VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari Ars, Bruno Marziano, Assessore alla Formazione Regione Sicilia, Concetta Raia, Presidente Commissione Unione Europea Ars, Fausto Raciti, Segretario Regionale del partito.
Monya Grana presenta a Milano la nuova collezione di borse luxury dallo stile barocco
Monya Grana Hybla, il brand di borse luxury dallo stile barocco Made in Sicily che ha come tratto distintivo i mascheroni delle facciate nobiliari, il 23 Febbraio dalle ore 10.00 alle ore 18.00 presenterà la collezione di borse Primavera Estate 2016 presso lo Showroom di Manuela Caminada – Via Leopardi, 2 a Milano. Il brand, nato due anni fa dall’omonima designer ragusana è alla sua quarta collezione. La passione per la moda e l’amore per la sua terra l’hanno portata a realizzare qualcosa di veramente unico: delle “ladies bags” il cui simbolo sono dunque gli splendidi mascheroni che decorano i balconi e le facciate dei palazzi nobiliari e che racchiudono in sé tutta la potenza, il fascino, l’eleganza e la ricchezza di un’arte barocca mai dimenticata. Simboli, che rimangono emblema e filo conduttore di tutte le collezioni del brand. Durante il press day sarà possibile degustare dolci tipici di Ragusa e prosecco della cantina Leo Nardin, uno dei vini italiani più apprezzati nel mondo.
“In ricordo di Paolo Vitale, bracciante”
La città di Comiso in occasione del sessantesimo anniversario della sua tragica scomparsa, ha promosso e organizzato una manifestazione commemorativa per questo sabato. La cerimonia prevede alle ore 16.00 la scopertura di una epigrafe commemorativa in via Mons. Rimmaudo, il luogo dove il bracciante comisano si accasciò senza vita. A seguire, intorno alle 17.00, presso la Sala Pietro Palazzo, riflessioni e testimonianze. Interverranno il sindaco Filippo Spataro, l’on. Paolo Monello e il presidente dell’Associazione “Epifanio La Porta” Franco Garufi. Saranno presenti i figli e i nipoti di Paolo Vitale. “Paolo Vitale, in quel lontano lunedì 20 febbraio 1956, si trovava insieme a centinaia di lavoratori, braccianti agricoli e scalpellini a scioperare per rivendicare condizioni di lavoro più dignitose – dichiara il sindaco Spataro -. Era presente, quel pomeriggio alla sede della Camera del Lavoro di piazza delle Erbe il presidente nazionale di Federterra, l’on. Otello Magnani, che pronunciò un discorso. Subito dopo le stesse centinaia di scioperanti accompagnarono l’on. Magnani da piazza delle Erbe a piazza Fonte Diana dov’era la sede del Partito Socialista Italiano. Il corteo trovò nella piazza principale comisana tantissime persone. Tutti sgomitavano tra la folla per cercare di essere il più vicino possibile all’on. Magnani. A quel punto, il commissario di Pubblica Sicurezza dell’epoca, forse temendo chissà quali disordini, intimò alla folla di disperdersi, ma inutilmente. Ne seguì la carica a colpi di manganello dei poliziotti. Nel parapiglia generale, Paolo Vitale rimase a terra, col naso fracassato e in una pozza di sangue. Era morto. Un provvidenziale temporale disperse la folla inferocita che voleva vendicare il compagno di lotta. A sessanta anni da quei tragici eventi, la città di Comiso, città della pace e della cultura, non vuole dimenticare. Vuole, anzi che il ricordo di Paolo Vitale, bracciante, viva nel cuore e nella mente dei nostri giovani e di quelli che verranno dopo. Per sempre”.
CHIARAMONTE GULFI. I CARABINIERI RINVENGONO IL CADAVERE DI UN UOMO DI 44 ANNI
Nella tarda serata di giovedì, a Chiaramonte Gulfi, i Carabinieri su segnalazione al 112 da parte dei parenti che non lo vedevano da diversi giorni, hanno rinvenuto all’interno della propria abitazione di Contrada Rossa il cadavere di un 44enne del posto, S. G. Dopo che i militari hanno effettuato i rilievi tecnico-scientifici e hanno sentito parenti e amici per meglio lumeggiare sulla vicenda, è intervenuto il medico legale di turno, dott. Giovanni Di Vita, che ha ispezionato il cadavere e ha ricondotto il decesso dell’uomo a verosimili cause naturali: la salma è stata messa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Andrea Sodano, per i provvedimenti di competenza.
Terre di Montalbano: febbraio con boom di visitatori in camper
In questo periodo la media è di un centinaio di equipaggi al mese, con picchi anche di una quarantina di mezzi in sosta in coincidenza con i mesi estivi, i grandi eventi cittadini e le festività. Numeri, che fanno delle Terre del Commissario Montalbano, una méta privilegiata per i camperisti provenienti da tutta Europa. A rilevarli, sono i soci dell’Associazione Iblea Turisti Itineranti, sodalizio presieduto da Calogero Castronovo. All’associazione hanno un occhio di riguardo per l’area attrezzata adibita alla sosta per i camper in via Falconara a Marina di Ragusa. Si tratta di una struttura di proprietà comunale in grado di ospitare una quarantina di veicoli: uno spazio che nei mesi estivi, talvolta si è dimostrato insufficiente è spesso i mezzi finivano per “riempire” anche le stradine adiacenti. Il boom di presenze nell’area di via Falconara ha ricadute dirette a Ragusa e Marina di Ragusa. Quotidianamente, due rappresentanti dell’associazione, monitorano l’area camper per censirne l’utilizzo, verificarne l’uso corretto e, qualora si verifichi qualche anomalia, provvedere tempestivamente a porre rimedio. Sottolinea Castronovo: “Nel secondo semestre del 2015 hanno usufruito della struttura più di 1200 equipaggi. Considerato che i turisti “en plein air” spendono circa 52 euro al giorno, secondo quanto riporta l’Osservatorio della Banca d’Italia, si può presumere che questo tipo di turismo, in sei mesi, possa aver portato a Ragusa circa 62 mila euro, cifra considerevole in un momento di crisi come quella che stiamo attraversando”.
Fermano la figlia per furto e lei aggredisce le commesse: denunciate dai carabinieri
I carabinieri di Ragusa hanno denunciato due donne per furto e lesioni. Da un noto negozio di scarpe del capoluogo è arrivata al 112 una telefonata per segnalare un furto di un paio di scarpe da parte di una minore. La centrale operativa provinciale ha immediatamente mandato una pattuglia sul posto. Mentre i carabinieri arrivavano però la situazione è precipitata. La giovane ladruncola, una minorenne comisana, era uscita dalle casse facendo suonare l’allarme. Raggiunta da una delle commesse è stata ricondotta dentro e invitata a riconsegnare le scarpe non pagate che erano nella borsa. Nel frattempo è stata fatta accomodare in ufficio, in attesa dell’arrivo dei carabinieri. Nell’ufficio, però, la giovane si è sentita poco bene accasciandosi a terra. Due commesse sono accorse in suo aiuto. A questo punto il colpo di scena, due donne che erano con la minore ma che fino a quel momento non si erano fatte avanti si sono avvicinate, e una, che poi s’è scoperto essere la madre, ha afferrato una delle commesse per il collo scagliandola contro il muro. Alla seconda commessa, intervenuta per liberare la prima, ha mollato un pugno al volto colpendole lo zigomo. Quindi sono arrivati i carabinieri che hanno riportato la situazione alla calma, raccolto le denunce e le testimonianze, identificato la donna e la figlia Quest’ultime sono state denunciate, rispettivamente, alla procura della Repubblica di Ragusa per lesioni e alla procura per i minorenni di Catania per furto aggravato.
LO SCIPPO DELLE ROYALTIES, LA POSIZIONE DEL MOVIMENTO CITTA’
LE DIMISSIONI DI GIOVANNI IACONO, IL COMMENTO DEI CINQUESTELLE: GIUSTO E DECISO IL SEGNALE DI IACONO
GRANDI VIAGGI CERCA PERSONALE
I GrandiViaggi è uno storico tour operator italiano che possiede diverse strutture in Italia e all’estero, quasi tutte di proprietà. Prestigiose le destinazioni tra cui: Emirati Arabi, Cuba, Oman, Mauritius, Maldive, Messico, Seychelles, Kenya, Zanzibar, oltre all’Italia con Sicilia e Sardegna. I GrandiViaggi ricerca ragazzi e ragazze dinamici, fortemente comunicativi, motivati e predisposti al lavoro di squadra. I requisiti di base per accedere alle selezioni sono: età compresa tra i 18 e i 32 anni di età, simpatia, capacità di stabilire relazioni interpersonali positive, tanta voglia di fare, buona conoscenza della lingua inglese (per l’estero) e una disponibilità di tempo di almeno tre mesi per la stagione estiva 2016. Ecco le figure ricercate: per l’intrattenimento tecnici dello spettacolo (coreografi, costumisti, scenografi, tecnici suono e delle luci,dj); musicisti, cantanti, pianobar, animatori di contatto.Per lo sport: torneisti, responsabili mare, istruttori sportivi qualificati (canoa, fitness, palestra, scherma, tennis, tiro con l’arco, vela, windsurf). Per i giovani ospiti: coordinatori ed animatori per nursery (0‐2 anni), baby (3‐5 anni), mini (6‐10 anni), junior (11‐13 anni) e young club (14‐17 anni). Per le escursioni e le boutique: responsabili e addetti.Per candidarsi è sufficiente Inviare il curriculum insieme ad una foto a figura intera, compilando i vari moduli per settore estraibili dal sito www.igrandiviaggi.it, Per info: [email protected] oppure tel. 02/29046.413 o 02/29046.414. Le giornate di colloqui in Sicilia saranno: 8 Marzo: Palermo, 9 Marzo: Catania, 10 Marzo: Ragusa. Ai candidati selezionati a seguito dell’invio del curriculum, verrà inviata una mail di invito dettagliata.
FESTIVAL DELLE RELAZIONI
E’ stato presentato in conferenza stampa presso la sala Giunta del Comune di Ragusa il calendario dei primi eventi della seconda edizione del Festival delle Relazioni. “Stranieri a se stessi” è il tema che verrà declinato quest’anno attraverso l’arte, la musica, gli incontri e i laboratori nelle scuole. Il progetto, promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista in collaborazione con la Diocesi di Ragusa, il Comune, l’Istituto comprensivo Vann’Antò, la cooperativa Filotea, prende il via sabato 20 febbraio con un doppio appuntamento con il professore Giuseppe Nifosì, docente di Storia dell’Arte. Alle ore 10,00, al Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” tema della conferenza rivolta agli studenti sarà “Cercando l’umanità smarrita. Cento passi nell’arte contemporanea” Alle ore 17,00 all’auditorium “San Vincenzo Ferreri” incontro aperto al pubblico con ingresso libero su “Lo sguardo sull’anima, dieci capolavori raccontati da Giuseppe Nifosì”. Appuntamento con la musica, inoltre, giorno 24 febbraio con il concerto gratuito al Teatro Tenda di Ragusa di Giovanni Caccamo riservato ai possessori del nuovo cd dell’artista “Non siamo soli”. Il 16 marzo saranno i fratelli Michele e Peppe Arezzo a incontrare gli studenti del Liceo “Fermi” per presentare il progetto di avvicinamento alla musica lirica con la “Cavalleria rusticana”. La fase iniziale del Festival si concluderà il 28 maggio con la seconda edizione della “Marcia per la pace”, iniziativa fortemente voluta dall’Istituto “Vann’Antò” e che, quest’anno ha già raccolto l’adesione di tutte le scuole della città e di varie associazioni. “Il Festival stesso – dice Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – testimonia delle relazioni tra enti, realtà del privato sociale e associazioni che si confrontano per conoscersi meglio. Quest’anno abbiamo voluto scandagliare le realtà esistenziali attraverso l’arte, la musica, la religione e la psicoterapia. Abbiamo bisogno di conoscerci e di riconoscerci per accogliere la sfida di costruire una comunità composta da diverse anime”. Il dirigente della scuola “Vann’Antò”, Rosario Pitrolo annuncia che il Parlamento europeo ha offerto il patrocinio alla Marcia per la pace. “L’edizione di quest’anno – spiega – avrà un numero di partecipanti molto più significativo, dunque allungheremo il percorso che prevede dei flash mob. Saranno presenti in piazza San Giovanni degli stand espositivi. In collaborazione con la Consulta degli studenti realizzeremo momenti di spettacolo e di intrattenimento”. Al termine della marcia verranno proclamati i vincitori del concorso “Stranieri a se stessi” rivolto alle scuole e a quanti, attraverso la stesura di un’opera letteraria o pittorica vorranno confrontarsi sul tema. Infine dal 28 maggio, nelle sale di Palazzo Garofalo, verrà allestita la “stanza della meditazione”, un percorso con immagini e suoni incentrati sui capisaldi della fede cristiana, ebraica, islamica e buddhista.
RAGUSA, LE PAROLE DEL SINDACO DOPO LE DIMISSIONI DI GIOVANNI IACONO DA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
“Una scelta sorprendente, quella del presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono di volersi dimettere, ma che comprendo perché scaturita dalla necessità di difendere il ruolo del Consiglio Comunale, che una norma incomprensibile sta depauperando dalle prerogative essenziali di programmazione in materia finanziaria. E comprendo ed apprezzo anche il carico di sofferenza personale di una decisione che intende preservare il rispetto del ruolo del Consiglio Comunale, che il Presidente Iacono ha saputo degnamente rappresentare”. Questo il primo commento del Sindaco, Federico Piccitto dopo aver appreso la notizia resa pubblica stamane da Giovanni Iacono nel corso di una conferenza stampa dallo stesso convocata per manifestare il suo profondo dissenso ad un emendamento alla finanziaria regionale in materia di royalties che, come espressamente denunciato dallo stesso Iacono, viola specifiche norme in materia e finisce per mortificare e danneggiare gravemente la città. “Sono certo – afferma ancora il primo cittadino di Ragusa – che Giovanni continuerà insieme a noi le battaglie intraprese tese a difendere gli interessi del nostro territorio che non può e non deve subire passivamente le scelte politiche scellerate operate a livello regionale, sia da chi vuole che Ragusa continui ad essere terra di conquista, sia da parte esponenti politici che piuttosto che difendere gli interessi della città che dovrebbero rappresentare, mirano piuttosto a bloccare ogni azione di crescita e sviluppo della città solo perché portata avanti da forze politiche che si stanno battendo per un cambiamento radicale nel modo di amministrare la cosa pubblica”.
VERSALIS, QUESTO VENERDI’ SCIOPERO GENERALE
Le segreterie territoriali spiegano le ragioni dello sciopero contro Eni. ” Versalis rimanga italiana. Intervenga il Fondo strutturale italiano, con Cassa Depositi e Prestiti. Vendere la chimica di Stato a un fondo finanziario internazionale è pura follia! Ed è proprio questo il messaggio che deve essere chiaro a tutti nei posti di lavoro e portato a conoscenza dell’opinione pubblica. Versalis non può e non deve essere ceduta a una congrega di finanzieri stranieri. Si sta consumando sotto gli occhi di tutti il divorzio dell’Eni dalla politica industriale del nostro Paese, retrocedendo dalle attività italiane che sanno di chimica e raffinazione, ovvero dismettendo Gela e cedendo a un fondo d’investimenti la chimica di Versalis, e chiudendo definitivamente i conti anche con Saipem e Gas&Power, gioielli di un’impresa di Stato. Eni, sta presentando il conto della caduta del prezzo del greggio al proprio Paese. La politica nazionale, invece, sta sottovalutando con incalcolabile superficialità l’impatto che le scelte di Eni avranno su tenuta occupazionale e continuità industriale”.
Carabinieri contro lo spaccio di droga: due arresti
I militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato due vittoriesi per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’altra sera, intorno alle dieci, i carabinieri di Santa Croce stavano svolgendo un posto di controllo nei pressi di Punta Braccetto. Tale località, infatti, soffre in maniera altalenante della presenza di spacciatori che approfittano della poca presenza di persone nei mesi invernali per passare inosservati. Uno dei luoghi “migliori” dove svolgere posti di blocco e controllo è proprio quella zona tra la SR25 e la SP85. L’area ricade nel comune di Ragusa, sebbene sia molto più vicina al centro di Santa Croce nonché sotto la competenza territoriale di quel comando Stazione Carabinieri. I militari hanno visto sopraggiungere una due volumi di marca francese con due uomini a bordo e hanno deciso di fermarla. Dal controllo dei documenti è emerso che entrambi avessero avuto pendenze con le forze di polizia sia per spaccio che per traffico di droga. A questo punto i due carabinieri hanno deciso di ispezionare minuziosamente il veicolo. Nel porta oggetti centrale, in un pacchetto di caramelle, i militari hanno trovato un involucro con due grammi e mezzo di cocaina che dalla forma e dal confezionamento appariva di elevata qualità. I due, Mirko Ballarò, 31enne operaio vittoriese e Simone Blundo, 34enne vittoriese libero professionista, sono stati quindi arrestati per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazione di Vittoria e Scoglitti. I carabinieri di Santa Croce sospettano che i due stessero venendo da Scoglitti per andare a Santa Croce a portare la “coca” a qualche acquirente che l’aveva ordinata “a domicilio”. Dopo le decine di arresti operati dai carabinieri di Ragusa e Santa Croce tra dicembre e gennaio, infatti, pare cha nel centro camarinense sia impossibile trovare della cocaina.
OPERAZIONE “DRUGHI”, ARRESTATO IL CAPO DELLA BANDA
Catturato anche il capo della banda di rumeni che, nel mese di marzo 2015, in un casolare situato nelle campagne di Marina di Ragusa, agendo con lo stile della banda dei “Drughi” del film “Arancia Meccanica”, compì una rapina ai danni di una coppia di loro connazionali, residenti in un casolare di campagna. I Carabinieri hanno arrestato Calin Vasile, cittadino rumeno di anni 38, da anni residente a Vittoria, ove ha accumulato numerosi precedenti penali, soprattutto per reati contro il patrimonio, tanto da essere sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Dalle indagini è emerso che era il capo della banda di feroci rapinatori e stupratori. Era la sera del 6 marzo 2015, verso le otto di sera, quando quattro individui con il volto travisato e armati di bastoni, spranghe e un fucile, facevano irruzione in un casolare nelle campagne di Marina di Ragusa, abitato da un coppia agricoltori rumeni, aggredendo brutalmente le povere vittime, per le quali iniziava un vero e proprio incubo, durato circa venti interminabili minuti, durante i quali venivano selvaggiamente picchiati a bastonate, a tal punto che l’uomo perdeva i sensi, con i malviventi che, dopo aver messo a soqquadro l’abitazione, s’impossessavano di preziosi, denaro contante e telefoni cellulari e, prima di fuggire, esplodevano anche un colpo di fucile. Nel corso della rapina, però, i rapinatori non ci accontentavano di razziare tutto quello che trovavano nella povera casa, ma decidevano anche di compiere una violenza sessuale nei confronti della donna. Dapprima furono arrestati 3 componenti della banda di rapinatori, ossia i cittadini rumeni Ciubotaru Florin, 28enne incensurato, Maftei Paul Emilian, 35enne pregiudicato, e Sandu Florin, 30enne pregiudicato, che si trovano ancora detenuti presso la casa circondariale di Ragusa.
Rifugiati e richiedenti asilo, il Comune di Vittoria presenta un progetto per l’accoglienza di ventitre disabili fisici
La Giunta municipale ha deliberato l’approvazione di un progetto per la partecipazione al bando su fondi Sprar che consente l’accoglienza e l’assistenza sanitaria a soggetti portatori di disabilità fisiche e motorie. Il Comune di Vittoria è ente capofila, mentre l’ente partner è la Commissione sinodale per la Diaconia Valdese. Il progetto, che prevede un finanziamento di 679.194 euro e ventitre posti per richiedenti asilo e rifugiati di Paesi terzi, consentirebbe di completare il ventaglio delle attività messe in campo dall’amministrazione comunale in tema di immigrazione (a valere sui progetti Sprar).