Ogni settimana il preallarme meteo, ma sembrano tutti contenti gli affezionati di internet, quelli che smanettano tra gattini e alluvioni, come se solo le disgrazie che manda il cielo in qualche modo interrompessero un ciclo apatico. Ragusa sempre uguale a se stessa. A Rai storia – mercoledì sera- un bel docufilm ha raccontato agli italiani la vita di Giovanni Spampinato e, ancora una volta, siam rimasti senza parole sentendo e vedendo il giudice Fera con la sua inviolabile versione dei fatti: il caso, l’imprudenza, la fantasia, l’ostinazione di un ragazzo che voleva far intendere chissà cosa di questa città, che però non s’ha da disturbare. Nelle stesse ore nei giornali si leggeva che Giovanni Cosentini al consorzio di bonifica si becca 200 mila euro all’anno, e che un poveraccio, disoccupato, fermato in un bordello in via Hodierna, è distrutto dal dolore perché la sua prostituta forse dovrà sloggiare. Un potente e un disgraziato. Cos’hanno in comune le loro storie? Il fatto che entrambi meritano di non essere disturbati, e, per dirla tutta, non si capisce l’attenzione della stampa. Già non fece scandalo che alla Camera di Commercio il nostro concittadino Carmelo Arezzo fosse tra i burocrati più pagati d’Italia. A noi gli Arezzo e i Cosentini non ci irritano, anzi, ci gongoliamo nel condividere con loro la stessa aria, la stessa luce: hanno un’azione sedativa, li incontri ed è come se ti fossi bevuto un flaconcino di Lexotan, di botto ci si rasserena. Per questo siamo diversi dal resto del Paese. In altre comunità il privilegio scatena rabbia, richiesta di giustizia, insofferenza, invidia. Da noi, no. Il privilegio è un godimento che va oltre i confini privati e viene premiato, e infatti loro spaziano dalla cultura alle istituzioni… la loro presenza arricchisce l’anima, riempie, acquieta. Ricordano un po’ questa generosa signora che in via Hodierna per pochi denari dilettava il nostro concittadino ora rimasto orfano. Che atto meritorio, che cuore, che beneficenza sarebbe ridare la felicità perduta al povero cliente della casetta rossa! Spargimento di piacere: eros e civiltà. Adottare la signorina con uno stipendiuccio regionale, darle un ufficetto al consorzio di bonifica e garantirle qualche marchetta. Insomma, elasticità! Certo questi cinquestelle son una gran rottura, non capiscono come gira il mondo, sono rigidi. Hanno imposto la refezione scolastica bio e via computer. A Ragusa – terra di massari- un tempo, nella scuola delle suore, ogni mattina, per tutti i bambini, nei banchetti c’era una tazza di latte caldo garantita dalla chiesa. Una tazza di latte per abbattere i confini di classe. Cultura democristiana, un gran welfare. Forse ai grillini manca qualcosa, chissà dove andrà a parare la via informatica al socialismo! E comunque, stiamo in campana, non si capisce più la strategia. Hanno invitato a Palazzo i Masai, i terribili guerrieri africani, quelli noti perché si strafacevano di radici drogate per andare in battaglia. Che vorranno? E’ la guerra! tuona il loro leader. Ma proprio a noi ragusani, tanto calmi, tutto questo trambusto! Carissimo Giovanni, carissimo Carmelo, per carità, occhio! Paratevi il culo finchè potete, arrivano i niuri.