Due auto sono state coinvolte in un incidente che si è verificato sabato alle 13.20 sulla strada statale 115 al chilometro 292+200, in territori del comune di Vittoria. I due mezzi, una Opel Agila e una Volswagen, procedevano entrambi in direzione Gela-Vittoria. Sono rimaste lievemente ferite le occupanti l’Agila,una vittoriese di 44 anni (prognosi 5 giorni), che era alla guida del mezzo, e una bimba vittoriese di 8 anni.
RANDAGI AGGREDISCONO UNA PERSONA A COMISO
I Consiglieri Comunali Pdl e Comiso Vera esprimono disappunto per il fatto che un cittadino è stato fatto oggetto di una aggressione da parte di un branco di cani randagi all’interno delle mura del cimitero cittadino. “Da parecchi mesi oramai l’opposizione consiliare, – si legge in un comunicato – assieme ad un numero sempre crescente di cittadini giustamente allarmati dalla incontrollata crescita del numero dei branchi e degli esemplari di grossa taglia che li compongono, non solo nelle periferie ma anche nel centro storico di Comiso, avevano sollecitato un più immediato e fattivo intervento da parte dell’amministrazione comunale”. I consigliere comunali di opposizione chiedono al Sindaco di Comiso di “trovare una soluzione al problema prima di veder balzare la nostra città agli “orrori” della peggior cronaca”.
RAGUSA, RIAPRE LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE SCALE
L’affresco è riemerso grazie ai lavori di restauro. Era rimasto nascosto sotto una patina di intonaco nella navata destra. E’ la testimonianza più autentica dei lavori fatti antecedenti al sisma con una decorazione datata 1400. Una lavoro di restauro certosino, con tanti inghippi di natura tecnica, con più imprese che si sono succedute. La chiesa di Santa Maria delle Scale torna alle antichi splendori, dopo 4 anni di chiusura, grazie ai finanziamenti della legge speciale su Ibla. per l’occasione si è tenuta una cerimonia alla presenza dei tecnici che hanno seguito gli interventi, del vescovo Paolo Urso, del sindaco Federico Piccitto, del presidente del consiglio comunale Giovanni Iacono, del prefetto Annunziato Vardè e di tanti cittadini. Il sindaco ha voluto “consegnare” la chiesa al parroco Gino Alessi. “E’ una chiesa a cui sono particolarmente legato – ha detto il primo cittadino – oggi la riconsegniamo, dopo i lavori di restauro, alla comunità di Santa Maria e al suo parroco Gino Alessi”. “Una delle chiese più significative della nostra comunità – aggiunge Peppino Antoci, responsabile beni culturali della diocesi di Ragusa – è stata oggetto di diversi interventi di restauro settoriali ma mai in maniera complessiva. I lavori fatti con i fondi della legge 61 – 81, con un importo di circa 130 mila euro, hanno interessato la copertura e le volte interne più il pavimento del portico della chiesa con una copertura in acciaio e vetro. Con questa copertura si può ammirare il pavimento sottostante. Si è intervenuto, inoltre, per ridurre l’umidità di risalita nella chiesa visto che il tempio è costruito per buona parte sulla roccia. Proprio in occasione di questi interventi sono venuti alla luce gli affreschi all’interno della cappella della Crocifissione”. L’affresco è rimasto per secoli coperto da una patina di vernice. “Grazie ad un intervento mirato con dei saggi di particolare interesse –aggiunge l’architetto Pietro Floridia, direttore dei lavori – siamo riusciti a fare riemergere l’affresco del 1400 che era rimasto nascosto in un angolo della navata sovrastante l’altare”. La chiesa di Santa Maria delle scale conserva della primitiva chiesa quattrocentesca e rinascimentale la navata destra che resistette al terremoto e per questo risulta essere una importante testimonianza della città pre-sisma. La struttura a tre navate vede annesse numerose cappelle e decorazioni con gli stili delle diverse epoche.
Legambiente: “Il Mous non deve entrare in funzione”
Il circolo Legambiente “Il Carrubo” di Ragusa esprime grande soddisfazione per la sentenza del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso del Comitato Regionale Siciliano di Legambiente, rappresentato dagli avvocati Nicola Giudice, Corrado V. Giuliano e Daniela Ciancimino, e dell’associazione No Muos, in cui si chiedeva l’annullamento del provvedimento del 24 luglio 2013, con il quale la Regione revocava i provvedimenti di revoca delle autorizzazioni ambientali del 29 marzo 2013. Rigettati, dichiarati inammissibili e improcedibili tutti gli altri ricorsi. “Finalmente il Tar ci ha dato ragione. – ha dichiarato Antonino Duchi, presidente di Legambiente Ragusa – Proviamo tuttavia amarezza perché questa sentenza arriva quando i lavori per la realizzazione del Muos sono ormai terminati. “Chiediamo ora – continua Duchi – che l’impianto non entri mai in funzione, perché il Tar ci ha dato ragione proprio sulla questione più rilevante: i possibili danni alla salute delle persone. Antenne precedentemente installate erano per altro già state monitorate dall’Arpa, che aveva evidenziato emissioni pericolose eccedenti la norma. Figuriamoci quelle gigantesche del Muos”.
Arrestato a Scicli per Stalking un uomo di 34 anni
Nel pomeriggio di venerdì i Carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Vincenzo Epiro, incensurato sciclitano, accusato di atti persecutori, violazione di domicilio e percosse. L’uomo non aveva nessun legame né di amicizia né sentimentale con la vittima ma, già dai primi giorni dello scorso mese di dicembre, aveva iniziato a tenere comportamenti molesti nei confronti della donna. Lo stalker , quotidianamente, la minacciava di morte, faceva continue telefonate e si recava nei pressi dell’abitazione della vittima. Venerdì, mentre i Carabinieri si trovavano nell’abitazione della vittima, giungeva l’uomo che iniziava a strattonare e a minacciare di morte la donna cercando di entrare nell’appartamento. I carabinieri hanno dichiarato in stato di arresto Epiro Vincenzo e, su disposizione del sostituto procuratore di turno, lo hanno tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.
Arrestato per tenta rapina a Scicli in abitazione
I Carabinieri hanno tratto in arresto Bruno Lutri, sciclitano di 29 anni, già noto alle forze dell’ordine, che giovedì sera, dopo essersi introdotto in una abitazione in contrada Torrepalombo, puntando un coltello al proprietario, chiedeva di consegnargli tutti i soldi. Una pattuglia dei Carabinieri che stava transitando in quel momento, sorprendeva il Lutri mentre brandiva un coltello all’indirizzo della famiglia presente nell’abitazione. Il malvivente si liberava quindi del coltello lanciandolo nell’aperta campagna circostante e tentava invano di darsi alla fuga. Dopo aver condotto l’uomo in caserma, al termine delle formalità di rito i militari dell’Arma lo hanno dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del sostituto procuratore di turno lo hanno tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
L’epidemia del colera nel 1837 a Ragusa su Tele Nova
Nella puntata numero 940 di Come Eravamo, in onda domenica 15 febbraio alle ore 14.30, 18, 21, 24 e lunedì 16 alle ore 8, verrà trasmessa una sintesi di Rotonova del 13 novembre 1989 sul libro uscito quell’anno “Il quarto cavaliere”, edizione Utopia, con l’autore Francesco Garofalo. Nel libro e nella trasmissione si parla dell’epidemia del colera che colpì Ragusa nel 1837.
SPACCIA EROINA IN PIENO CENTRO A VITTORIA: ARRESTATO UN LIBICO
Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzini e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette un 39enne incensurato, pizzicato mentre cedeva tre dosi di eroina, di oltre 3 grammi, ad un 26enne incensurato originario di Caltagirone, nella centralissima via Senia. L’arrestato è stato condotto presso la caserma di via Giuseppe Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la casa circondariale di Ragusa, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dottoressa Serena Menicucci, dinanzi alla quale dovrà rispondere del reato di spaccio. Il giovane assuntore, invece, è stato segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Ragusa per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente. Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del libico, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga.
RAPINA A DISTRIBUTORE CARBURANTI DI VITTORIA
A seguito di segnalazione pervenuta al 113 della Questura di Ragusa, venerdì sera alle 19 circa le Volanti del Commissariato di Polizia di Vittoria sono intervenute sulla strada comunale Vittoria – Scoglitti presso il distributore di carburanti sito al km 6 dove era stata consumata una rapina. Gli Agenti, sulla scorta delle prime testimonianze, hanno accertato che due individui sopraggiunti a bordo di un furgone, uno armato di pistola e col volto travisato, avevano minacciato il gestore affinchè gli consegnasse l’incasso della giornata. Ricevuto il denaro, 200 euro circa, i malviventi si dileguavano con lo stesso veicolo verso Scoglitti. Poco dopo il furgone, risultato rubato il 6 febbraio scorso a Vittoria, veniva rinvenuto a circa un chilometro di distanza avvolto dalle fiamme. Sono state acquisite le immagini dell’impianto di videosorveglianza e nel corso della serata sono state effettuate diverse perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di persone pregiudicate e sospette.
Sanremo giovani: vince il modicano Caccamo
Il cantautore modicano Giovanni Caccamo, con la canzone «Ritornerò da te», scritta da lui, vince il Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, il premio della critica «Mia Martini» sezione Giovani e quello della sala stampa. Un trionfo per il “cantautore gentile” che, tra l’altro, è anche uno dei compositori dello splendido brano di Malika Ayane «Adesso e qui (nostalgico presente)».
37ENNE ARRESTATO A VITTORIA PER STALKING
Nella tarda serata di venerdì i Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un incensurato vittoriese resosi responsabile, nei confronti della convivente di 32 anni, di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori. Il provvedimento, emesso dal G.i.p. presso il Tribunale di Ragusa, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative acquisite, scaturisce da una triste vicenda attentamente monitorata dall’Arma che, dopo aver denunciato l’uomo, ha contestualmente richiesto un’idonea misura cautelare al fine di tutelare la vittima. Nell’agosto del 2014 la donna inizia ad essere oggetto di reiterate minacce, aggressioni fisiche e verbali. L’apice si raggiunge nei giorni scorsi quando la ragazza riceve percosse, anche pesanti, che la portano al Pronto Soccorso e, in base a quanto previsto normativamente, viene subito interessata la locale Stazione Carabinieri che, dopo aver accertato quanto accaduto e aver ricostruito anche gli episodi passati, da inquadrarsi in un burrascoso rapporto di convivenza, denuncia il 37enne chiedendone un provvedimento limitativo della libertà personale. Il vittoriese è stato così condotto nella caserma di via Giuseppe Garibaldi da dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dall’Autorità Giudiziaria di Ragusa, dinanzi alla quale dovrà rispondere dei reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
L’EREA RAGUSA ESPUGNA LA PISCINA DEI CAPPUCCINI A MESSINA
Si è svolta a Messina la quarta partita del campionato d’eccellenza Under 15 tra l’Ossidiana e la Polisportiva Erea. Al secondo minuto del primo dei quattro tempi da 8 minuti l’Ossidiana è andata in vantaggio facendo temere alla squadra ragusana l’ennesima sconfitta in un campo che è sempre stato ostile. Dopo due interminabili minuti di azioni contrastanti i sette ragazzi ragusani, guidati dall’allenatore Alessio Nifosì, sono riusciti a trovare la giusta tattica di gioco dando l’opportunità all’ala destra Federico Battaglia di caricare il potente braccio sinistro e con un preciso tiro di spiazzare il portiere messinese centrando la porta e raggiungendo il pareggio, ma dopo soli quaranta secondi (due azioni ) la squadra di casa è ritornata in vantaggio. Ma la squadra iblea, prima con l’ala sinistra Matteo Di Giacomo e poco dopo con Federico Battaglia, si è portata in vantaggio, venendo raggiunta sul 3 a 3 prima della fine del primo tempo. Nel quarto tempo la squadra di casa riusciva a riaprire la partita al secondo minuto segnando il settimo punto e portandosi ad una sola lunghezza dagli atleti ragusani. Fino all’ultimo minuto non succedeva nulla di eclatante, fino a quando veniva servito Matteo Di Giacomo che dagli otto metri con un diagonale potentissimo realizzava il gol decisivo. A ventitre secondi dalla fine della gara, grazie a un rigore, la squadra di casa accorciava le distanze, per il definitivo 8 a 9. Il Vice Presidente Alessandro Ciaceri ha commentato: ” Una partita indimenticabile, sia per una vittoria importantissima che ci porta al terzo posto nella classifica generale di questo difficile campionato d’eccellenza, sia perchè è la prima volta che l’Erea vince in questa piscina, una grande vasca a cui non siamo abituati”.
Per evitare ritiro patente dichiarano il falso, denunciati madre e figlio ragusani.
Sono stati denunciati in concorso alla Procura della Repubblica di Ragusa due ragusani, madre e figlio, ottantenne la prima e cinquantenne il secondo, per falsa attestazione ad un pubblico ufficiale, in quanto, per evitare il ritiro di patente del vero conducente di un’auto che aveva superato i limiti di velocità sulla Ragusa – Marina di Ragusa, hanno attestato falsamente che alla guida del mezzo era la signora ottantenne. L’eccesso di velocità è stato rilevato sulla strada per Marina di Ragusa l’estate scorsa: la pattuglia della Polizia Stradale di Ragusa, con l’impiego del Telelaser, aveva rilevato l’infrazione commessa dal conducente di un’autovettura che aveva superato di km/h 41 il limite imposto nel tratto di strada, che era di 70 Km/h. La sanzione era stata notificata al domicilio dell’intestatario della vettura, il cinquantenne ragusano, con l’invito a comunicare con apposito modulo, gli estremi anagrafici e numero di patente del conducente che era alla guida del predetto veicolo il giorno dell’infrazione. Il cinquantenne esibiva all’ufficio verbali la patente di guida della madre, consegnando il relativo modulo sottoscritto dalla stessa, ove si dichiarava conducente del veicolo all’atto dell’accertamento dell’infrazione. Sulla base della dichiarazione, la Prefettura di Ragusa emetteva il Decreto di sospensione della patente di guida della signora per un mese, intimando alla stessa di consegnarla presso gli uffici della Sezione Polizia Stradale. Alla notifica del provvedimento prefettizio, la signora si presentava presso i locali della Sezione per consegnare il documento; in quel momento era presente tuttavia uno degli agenti che aveva rilevato l’infrazione e che ricordava che il conducente dell’auto, al momento del controllo, era un uomo. Infatti, andando a verificare i fotogrammi dell’apparecchiatura, gli agenti avevano conferma che alla guida del mezzo era proprio un uomo, e non la signora. Alla luce degli ulteriori accertamenti, la Polizia Stradale di Ragusa ha proceduto, pertanto, alla denuncia dei due per il reato di falsa attestazione ad un pubblico ufficiale (punito dal codice penale con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a 516 euro) ed ha richiesto alla Prefettura di emettere un nuovo decreto di sospensione patente a carico del reale conducente.
IL CARNEVALE 2015 A CHIARAMONTE E’ ANCHE BUONA CUCINA
Il Consorzio Chiaramonte promozione e sviluppo territoriale ha presentato il concorso regionale di gastronomia “Terra matta – Città di Chiaramonte Gulfi, aspettando Expo 2015” e il laboratorio del gusto “Terra matta”, dal nome del bestseller di Vincenzo Rabito. “Il Consorzio – ha dichiarato il presidente Mario Molè – nato dalla volontà dell’Amministrazione comunale e dei produttori di olio, vino, conserve e dei frantoi oltre che dei ristoratori e albergatori chiaramontani che hanno creduto nella forza di aggregare le loro offerte e nella volontà di cambiare, ha organizzato queste due manifestazioni per mettere in luce quelli che sono i prodotti e le eccellenze gastronomiche di questa importantissima terra. Si tratterà di due modi diversi di fare show cooking”. A partire dal 26 febbraio, e per quattro giovedì fino al 9 aprile, si terranno quattro laboratori del gusto in cui esperti del settore enogastronomico, valenti artigiani, produttori locali, cuochi stellati e selezionatori guideranno i partecipanti in una serie di degustazioni speciali con l’obiettivo di scoprire tutti i prodotti dell’enogastronomia d’eccellenza. Durante gli appuntamenti ci saranno momenti dedicati alla lettura di alcuni passaggi di “Terra Matta”. Nelle cucine e nelle sale sarà presente il personale della scuola alberghiera “Principi Grimaldi”. Il 26 febbraio al ristorante “U Dammusu” spazio al “Maiale nero siciliano, un confronto con il passato”, con lo chef Vincenzo Candiano. Giovedì 12 marzo alla Locanda Gulfi, con lo chef Claudio Ruta, in primo piano “L’olio e i presidi Slow food iblei”. Il 26 marzo, al ristorante Majore, con lo chef Franco Digrandi, si andrà “Alla scoperta delle verdure selvatiche”. Infine giovedì 9 aprile, all’Antica stazione, con lo chef Marco Tozzi, spazio a “Il maiale della tradizione chiaramontana”. All’inizio di aprile prenderà il via la seconda edizione del concorso gastronomico “Terra Matta”. Nato dalla collaborazione tra l’istituto alberghiero e il Consorzio, il concorso ha l’obiettivo di fare emergere le potenzialità dei giovani futuri chef nazionali che utilizzano i prodotti del comprensorio chiaramontano. Il concorso si svilupperà in due momenti: la selezione interprovinciale, in cui la Sicilia sarà suddivisa in tre zone come le antiche valli (Val di Mazara, Val Demone e Val di Noto) e la finale regionale che si terrà a Chiaramonte il 18 aprile e che vedrà la realizzazione del menu scelto in fase di iscrizione e selezione.
Arrestati per rapina con accoltellamento a Ispica
I Carabinieri hanno tratto in arresto i tunisini Kamel Chaabane, 27 anni e Najeh Chaabane, 27 anni, entrambi incensurati, per rapina in concorso e lesioni aggravate. Lo scorso 12 gennaio, insieme al connazionale Moncef Ghezal, di 34 anni, avevano avvicinato due fratelli tunisini che si trovavano in un’area di servizio della S.P. 67 e, dopo averli aggrediti fisicamente, in particolare uno di essi con un coltello, gli rapinavano l’autovettura, soldi in contanti e carte di credito. In quell’occasione, i Carabinieri intervenuti sul posto, avevano arrestato in flagranza di reato uno dei responsabili, Moncef Ghezal, e ritrovato l’autovettura rapinata. Le successive indagini hanno permesso di identificare gli altri due rapinatori.
COMISO, COLPISCE CON UN BASTONE UN CARABINIERE: ARRESTATO
Serata movimentata quello appena trascorsa, che ha visto impegnati i Carabinieri della Stazione di Comiso in un episodio di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, che si è concluso con l’arresto di una persona. I militari erano intervenuti dopo una chiamata al 112 per dirimere alcuni dissidi tra vicini di casa, in contrada Sant’Antonino: tutto sembrava essere tornato alla normalità, quando uno dei contendenti ha improvvisamente raccolto un bastone di legno e, scaraventandosi contro un militare, lo ha colpito al volto. Immediatamente fermato,l’incensurato, C. G., 73enne originario di Modica, è stato arrestato e portato nella caserma di via Leonardo Sciascia dove, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà vista l’incensuratezza e l’assenza di precedenti penali. Dovrà rispondere dinanzi all’Autorità Giudiziaria iblea dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché di lesioni personali aggravate.Il Carabiniere colpito ha riportato trauma cranico e escoriazioni al polso, giudicati guaribili in 5 giorni.
Codacons su neonata morta: l’assessore Borsellino si dimetta
“Un caso di malasanità agghiacciante per il quale qualcuno sarà chiamato a pagare. Lo afferma il Codacons in merito alla vicenda della neonata di Catania deceduta a causa della mancanza di posto in ospedale dove essere curata. “Stiamo preparando un esposto alle Procure di Catania e Ragusa che già hanno aperto una indagine sull’episodio, in cui chiediamo di indagare per il reato di concorso in omicidio colposo – spiega l’associazione – In particolare vogliamo sapere se ci siano state responsabilità ed omissioni che abbiano contribuito a determinare la morte della neonata. Alle Procure chiediamo inoltre di accertare il ruolo nella vicenda delle competenti Asp e della Regione Sicilia, e di procedere penalmente se necessario nei confronti di tali organi. Considerata la gravità del caso, riteniamo indispensabili le dimissioni immediate dell’assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, che farebbe bene a fare oggi stesso un passo indietro e lasciare il proprio incarico “- conclude il Codacons.
DIFFICILE IMPEGNO CASALINGO CON UMBERTIDE PRIMA DELLA COPPA ITALIA
Ritorna a giocare in casa, prima della Final Four di Coppa Italia della prossima settimana, la Passsalacqua spedizioni che domenica pomeriggio (Palaminardi ore 18,00) sarà di scena nel difficile impegno con Umbertide, quarta forza del campionato e squadra attrezzata e sempre temibile. La squadra di coach Serventi si troverà davanti una formazione, quella biancoverde, con grande voglia di riscatto e che ha tutte le intenzioni di dimenticare al più presto la sconfitta di domenica scorsa sul parquet di Napoli e, più in generale, di uscire dal momento più difficile della stagione, anche in vista del ciclo di impegni tutt’altro che facili. Dopo il match di domenica ed il successivo concentramento di coppa, infatti, capitan Mauriello e socie sono attese dalla trasferta di Schio e poi dall’impegno casalingo con San Martino di Lupari che sarà proprio l’avversario delle biancoverdi in Final Four.
Nino Minardo: “I liberi consorzi da nove passano a sei, un ulteriore tentativo di isolare la provincia di Ragusa in nome di scelte continuamente sbagliate”
“Il nuovo testo di riforma delle ex province e di istituzione dei Liberi consorzi dei comuni rappresenta l’ennesima puntata di una telenovela dalla peggio sceneggiatura che ha avuto un inizio che avrebbe dovuto segnare la rivoluzione in Sicilia ma che, col passare del tempo, non ha portato a nulla di concreto ma solo annunci, proclami, commissariamenti e passi indietro. E’ questa la mia constatazione dei fatti – dichiara il deputato alla Camera Nino Minardo – in merito al lento e confuso cammino del nuovo testo di riforma delle ex province approdato in commissione affari istituzionali all’Ars peraltro cambiato rispetto al precedente per non cambiare nulla o forse per peggiore ulteriormente le cose! E’ l’ennesimo sgarbo della Regione nei confronti delle province come quella di Ragusa e dei territori più piccoli che saranno ancor più isolati ed emarginati. Sei liberi consorzi e non più nove, come precedentemente previsto, più tre grandi aree metropolitane. Questo cambiamento – dice Nino Minardo – non è solo una marcia indietro ma apre la strada dell’impoverimento economico e sociale di quei comuni che avevano o volevano scegliere di cambiare consorzio per la migliore gestione dei loro territori in termini di servizi resi ai cittadini. Dov’è il modello Sicilia e soprattutto a cosa è servita la tanto conclamata “rivoluzione Crocetta” se non a tornare indietro, a commissariare gli enti e a nominare i “commissari dei commissari”? Una riforma che sarà ricordata solo per le proroghe e per la girandola dei commissari e non certamente per risolvere i problemi di inefficienza, gli eccessi di spesa e di burocrazia che affliggono il sistema istituzionale. Alla luce di quello a cui abbiamo assistito in questi mesi è oggi assolutamente fondato il rischio che alla scadenza dei commissari avremo un’ulteriore proroga per continuare a perdere altro tempo prezioso per una riforma – dice Nino Minardo – che avrebbe dovuto rappresentare il “modello Sicilia” ma la Sicilia non può essere modello se non si pensa veramente ai siciliani. Perché non si impiega tempo e non si sfruttano risorse ed energie per cose importanti e vitali, mi riferisco alla sanità; quale modello è la Sicilia se per malasanità muore una neonata perché mancano i posti in ospedale…..qualsiasi altro commento – conclude Nino Minardo – sarebbe inopportuno vista la tragedia consumatasi in queste ore!”.
Ancora droga tra Palermo e Ragusa, due arresti e quasi un chilo di hashish
I carabinieri i di Ragusa e Palermo hanno condotto una vasta operazione antidroga nelle campagne tra Santa Croce Camerina e Marina di Ragusa dopo che grazie all’intuito di due carabinieri di Cefalù sono stati arrestati due santacrocesi con un carico di “erba”. A finire in manette stavolta sono stati due giovani della provincia iblea, Dario Cosenza, classe ‘84, e Fouad Sahli, classe ‘88, il primo di Santa Croce e il secondo ragusano, arrestati per aver detenuto ai fini di spaccio otto etti di marijuana, occultati all’interno dell’autovettura di proprietà del santacrocese. Verso le cinque del pomeriggio, un’auto civetta della compagnia CC di Cefalù era appostata nei pressi dello svincolo autostradale tra le autostrade A19 e A20 quando i due militari a bordo hanno notato una Fiat Punto sfrecciare a tutta velocità con due giovani a bordo. Insospettiti da tutta questa fretta i carabinieri hanno provato a fermare i due, ma dopo l’alt degli operatori, i due apparivano da subito molto tesi e incapaci di giustificare la loro presenza in quel posto. A questo punto, dopo il controllo dei documenti d’identità, i militari procedevano a perquisire il veicolo e sotto il sedile scoprivano la sorpresa: un bel sacchetto di plastica trasparente compresso pieno zeppo di cannabis. I due giovani venivano accompagnati in caserma presso la compagnia carabinieri di Cefalù dove venivano dichiarati in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.