Sulla scena dell’atroce delitto del 29 novembre entra l’ipotesi, in queste ore al vaglio degli inquirenti, che ad uccidere il bambino possano essere stati in due. Un’ipotesi sostenuta anche dagli esiti dell’esame autoptico che in questi giorni ha evidenziato tutta una serie di ferite e lesioni sul corpo di Loris, come se il bambino di 8 anni fosse stato, prima di essere strangolato, legato ai polsi con lo stesso tipo di fascetta elastica che lo avrebbe ucciso, stretta al collo e poi tagliata con una forbice. Gli inquirenti stanno passando al vaglio anche i tabulati telefonici della mamma di Loris. Quel sabato mattina, destinato ormai a segnare tragicamente la storia di una piccola comunità come quella di Santa Croce, Veronica fa e riceve una decina di telefonate, tutte all’interno della cerchia familiare. Scrive il giornale La Repubblica “Alle 9.23, riceve la chiamata del marito, due soli minuti. In quel momento – stando alla ricostruzione effettuata grazie ai video delle telecamere piazzate lungo le strade del paese – Veronica è a casa. E a casa dovrebbe essere anche Loris, rientrato alle 8.30 dopo essersi rifiutato di salire in macchina con la madre e il fratellino per andare a scuola. Da quell’ora fino a quando Veronica esce nuovamente da casa la telecamera piazzata sull’emporio di fronte che inquadra il portoncino di casa e la macchina non vede entrare ed uscire né Loris né altri. Quindi chi ha portato fuori il bambino, vivo o morto, non è passato da lì. E l’unico altro passaggio è la porta interna della palazzina che immette nel garage dove Veronica ha parcheggiato la macchina (cosa assolutamente insolita per lei) dopo aver lasciato il figlio piccolo alla ludoteca. Del possibile coinvolgimento di un altro uomo si sussurra in paese, voci alimentate da alcuni post pubblicati sul profilo Facebook di Antonella Stival, zia del piccolo Loris. Lei, che una settimana fa, proprio al Vecchio Mulino aveva parlato di una famiglia “non proprio da Mulino bianco”, ieri ha scritto “Infausto pensiero”, e poi “Bastardi, costituitevi”, al plurale: cosa che in molti leggono come un chiaro riferimento a qualcun altro”. Intanto, in queste ore, non appare più su Facebook il profilo della Stival, perchè rimosso. Continua il quotidiano nazionale La Repubblica “Ma ci sono altre due tessere importanti nella ricomposizione di questo complesso mosaico al quale gli inquirenti stanno lavorando senza sosta: la ricerca dello zainetto mancante di Loris (al quale viene attribuita grande importanza) e il mistero delle mutandine, quelle che il bambino non indossava sotto i jeans slacciati (indicatori di una possibile violenza sessuale) ma anche quelle fatte ritrovare due giorni dopo il delitto proprio davanti la scuola un possibile tentativo di depistaggio del quale deve ancora essere data una lettura chiara. Santa Croce Camerina, piena ieri di posti di blocco e sorvolata continuamente da elicotteri, attende con un misto di angosciata curiosità e di malcelata insofferenza per la pressione mediatica la soluzione del giallo che appare sempre più vicina”.