Nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero e per la tutela della dignità nei luoghi di lavoro, nelle ultime due settimane i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dell’Arma Territoriale di Ragusa hanno a più riprese focalizzato la propria attenzione nei confronti di obiettivi commerciali diversificati e in fasce orarie anche serali. D’intesa con il dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro di Ragusa, Emanuele Occhipinti, sono stati sottoposti a controllo 10 esercizi commerciali in Ragusa, Scicli, Modica e Pozzallo, verificando 25 posizioni lavorative. Di questi, 7 lavoratori sono risultati irregolari e 4 lavoratori sono risultati totalmente “in nero” e privi di tutela assicurativa e previdenziale nero. Avendo quindi riscontrato una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% della forza lavoro presente, i militari hanno intimato la sospensione di 2 attività imprenditoriali come previsto dalle normative vigenti. Sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 20.000 euro per la presenza dei 4 lavoratori “in nero”. Mentre i 2 datori di lavoro a cui veniva imposta la sospensione dell’attività imprenditoriale hanno dovuto ottemperare alle prescrizioni irrogate dai militari, nonché regolarizzare i dipendenti in nero, versando l’importo di complessivi 3.900 euro e, successivamente, dovendo versare i contributi previdenziali e assistenziali non corrisposti.
CORSI ECIPA A RAGUSA
L’Ecipa, Ente di Formazione della Cna, in collaborazione con l’Asp di Ragusa, organizza i seguenti corsi di formazione: “Personale Alimentarista ” – categoria A / 12 ore (rischio elevato) per coloro i quali svolgono attività che comportano la manipolazione di alimenti deteriorabili nelle fasi di produzione, preparazione, cottura e confezionamento. Calendario: mercoledì 15 ottobre dalle ore 15 alle ore 19, venerdì 17 ottobre dalle ore 15 alle ore 19, lunedì 20 ottobre dalle ore 15 alle ore 19; aggiornamento del modulo dell’intervento pratico per gli “Addetti al Pronto Soccorso Aziendale” della durata di 6 ore, scaduto dopo 3 anni dal conseguimento per mercoledì 29 ottobre dalle ore 14:30 alle ore 20:30. I corsi si svolgeranno presso la sede della CNA – Centro Direzionale Psaumida – via Psaumida n. 38 a Ragusa. Per le iscrizioni rivolgersi all’Ecipa di Ragusa, tel. 0932.683016, fax. 0932.686151, e-mail: [email protected]
bando di concorso “Lavoro in proprio”
Si chiuderà il 3 novembre prossimo il bando di concorso “Lavoro in proprio”, che la regione Sicilia ha ideato per aiutare centinaia di giovani a trovare una soluzione lavorativa, ancora una volta puntando all’auto imprenditorialità. Si tratta di un contributo che andrà oltre, come entità, alle forme di microcredito che si stanno diffondendo nelle altre Regioni italiane, ma che garantirà ugualmente rapidità di valutazione dei progetti e versamento dei contributi assegnati. Niente di assimilabile a dei veri e propri prestiti veloci, atti a far decollare immediatamente l’attività, ma un contributo nella sostanza solido e sostanzioso, che seguirà un iter un po più lungo a causa dei tempi tecnici necessari per valutare i vari progetti (anche se ci sarà lo sforzo di comprimere il più possibile i tempi di vaglio ed eventuale versamento). Chi vuole costruire un’azienda, od ampliare la propria, puntando soprattutto all’utilità sociale (con una scelta molto ampia, che va dal settore legato all’ assistenza socio-sanitaria fino alla tutela dell’ambiente, passando da forme più moderne di turismo sociale, di formazione e di valorizzazione dei beni culturali), dovrà realizzare una relazione sul progetto che intende mettere in atto, ed allegarla alla domanda di partecipazione al bando. Unica limitazione, un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Il fondo che è stato stanziato è di 1,1 milione di euro, mentre per ciascun progetto verranno erogati fino a 50 mila euro, che copriranno il 90% dell’importo complessivo che deve essere sostenuto per la realizzazione di progetti. Questi dovranno avere un valore complessivo compreso tra i 15 mila euro e i 200 mila euro. Il contributo potrà essere utilizzato per acquistare i beni strumentali e per sopperire a qualsiasi altro tipo di necessità economica legata allo svolgimento dell’attività. I giovani interessati potranno sciogliere dubbi e soddisfare curiosità attraverso due canali: mail all’indirizzo [email protected] oppure numero di telefono 0932/721096.
Car Sharing, Ragusa aderisce
La Giunta Municipale di Ragusa ha proposto al Consiglio Comunale il progetto nazionale “Iniziativa Car Sharing”, ossia un progetto per condividere l’uso delle automobili. L’idea di promuovere nel nostro territorio il sistema del Car Sharing – dichiara l’Assessore all’ambiente ed alle risorse energetiche, Antonio Zanotto – è stato al centro della discussione del primo dei tre tavoli tecnici tematici promossi dall’Amministrazione utili alla elaborazione della proposta finale del Piano di Attuazione per l’Energia Sostenibile. Riteniamo infatti che per promuovere un’efficace politica di sviluppo sostenibile sia necessario salvaguardare e proteggere l’ambiente dai fenomeni dell’inquinamento ed in particolare dell’inquinamento atmosferico. Per questo motivo – continua l’Assessore Zanotto – riteniamo necessario incentivare servizi di uso collettivo ottimale di autovetture destinate ad essere utilizzate da più persone dietro pagamento di una quota proporzionale al tempo d’uso ed ai chilometri percorsi”. La delibera di adesione al progetto nazionale “Iniziativa Car Sharing” consentirà anche al Comune di Ragusa di potere usufruire degli stanziamenti messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente.
FERMARE IL MIRAGGIO DEL TEXAS ITALIANO E L’INCUBO DELL’INQUINAMENTO DA PETROLIO
La Rainbow Warrior, la nave simbolo di Greenpeace impegnata nel tour italiano “Non è un Paese per fossili”, torna in Sicilia e sarà a Licata il 10 ottobre, per visitare le comunità maggiormente minacciate dai progetti di trivellazione off-shore nel Canale di Sicilia. Solo poche settimane fa, diverse amministrazioni locali – capitanate da Anci Sicilia – insieme a una folta schiera di associazioni ambientaliste e di categoria, hanno presentato un ricorso congiunto al Tar del Lazio, per contestare il parere positivo dato dal Ministero dell’Ambiente al progetto “Off-shore Ibleo”, proprio al largo della costa tra Gela e Licata. Un passo importante per fermare l’avanzata delle trivelle: per la prima volta, infatti, così tanti e diversi soggetti, ben 13 in totale, si schierano compatti contro progetti di questa natura. I progetti in fase di valutazione nel Canale sono molti e il rischio, vista la direzione indicata dal governo centrale con lo Sblocca Italia, è che in breve il mare siciliano venga letteralmente assaltato dai petrolieri. Greenpeace, Legambiente e Wwf hanno organizzato un incontro che si terrà venerdì 10 ottobre 2014 alle ore 10 sulla nave Rainbow Warrior di Greenpeace (ormeggiata presso il porto di Licata), a cui sono invitati tutti gli amministratori locali dei comuni costieri siciliani e le associazioni. Nel frattempo Greenpeace, Legambiente e Wwf hanno presentato alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati gli emendamenti all’art. 38 del decreto sblocca Italia che prevede mani libere per i petrolieri che vogliono trivellare il canale di Sicilia, in palese contraddizione con le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al Summit Onu sul cambiamento climatico. Fra le aziende interessate alle perforazioni tra Pozzallo e Pachino, la Schlumberger italiana.
Prima mostra regionale delle razze bovine Charolaise e Limousine, al Foro Boario di Modica
ll programma della prima mostra regionale delle razze bovine Charolaise e Limousine (bovini da carne) è stato illustrato in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo San Domenico alla presenza del Sindaco, Ignazio Abbate, e del direttore regionale dell’ Associazione regionale allevatori della Sicilia, Carmelo Meli. La mostra si terrà da venerdì 10 a domenica 12 ottobre al Foro Boario di c.da Aguglie e la sua inaugurazione è fissata alle 10,30 di sabato 11 ottobre. Saranno presenti più di cento capi provenienti da più di trenta aziende, diverse delle quali da fuori provincia. La razza bovina Charolaise in provincia di Ragusa è la prima in Italia per capi iscritti così come lo è la Limousine in ambito regionale. La mostra, come ha spiegato Carmelo Meli, si aprirà con un convegno all’Auditorium “Pietro Floridia” venerdì 10 ottobre alle ore 18,30 sul tema:” Lo sviluppo delle razze da carne in Sicilia e la nuova programmazione Pac (Politica agricola comunitaria)”. Giorno 11 ottobre alle ore 17,00 è programmata la valutazione dei capi in esposizione da parte dei giudici ANACLI e alle 21.00 gli allevatori offriranno un grigliata con degustazione di prodotti tipici e carni di Charolaise e Limousine. In chiusura, domenica 12 ottobre alle ore 10.30 la premiazione e la sfilata dei bovini campioni della mostra e quindi apertura dell’asta per l’acquisto dei migliori soggetti presenti. Alla manifestazione saranno presenti dirigenti nazionali delle organizzazioni degli allevatori e dirigenti dell’assessorato regionale alle politiche agricole.
Immondizia vicino ad una scuola di Ragusa
Questa la denuncia di un genitore: “Mi rivolgo a Voi non avendo trovato risposte sollecite da chi di competenza. Sono una mamma con due bambini che frequentano la scuola materna Isola Felice, sita in via generale Cadorna, esattamente alle spalle del plesso Rodari. Vicino all’ingresso della scuola, nonché lungo il tratto di via gen. Cadorna fino all’angolo con via N. De Luigi, sono accumulati da giorni rifiuti di vario genere, cocci di vetro e calcinacci; fin dal primo giorno di scuola li vediamo lì: è uno spettacolo indecoroso per tutti. Ho segnalato al comune tramite la sezione “segnala problemi in città” del sito del comune di Ragusa. La mia segnalazione è in lavorazione da giorni e giorni ma nulla è cambiato. E’ una vergogna questa mancanza di attenzione e cura. Ai nostri bambini diamo davvero un pessimo esempio”.
I gioiellieri iblei al “Think Asia, think Hong Kong”
Anche i gioiellieri iblei potranno partecipare a “Think Asia, think Hong Kong”, l’incontro promosso dall’Hong Kong trade development council che, dopo il successo delle edizioni di Londra, Tokyo e New York, si terrà per la prima volta in Italia, a Milano, il prossimo 30 ottobre. A darne notizia è il presidente del sindacato provinciale gioiellieri, Enzo Buscemi, il quale chiarisce che l’iniziativa promossa dal Governo di Hong Kong annovera tra le organizzazioni partner anche Federpreziosi e che questa sarà l’occasione per presentare alle aziende italiane interessate ad operare in Asia i vantaggi dei servizi offerti da Hong Kong, centro finanziario e commerciale internazionale e via d’accesso privilegiata per la Cina. “Il console italiano ad Hong Kong – dice Buscemi – in una missiva indirizzata al presidente di Federpreziosi, Giuseppe Aquilino, ritiene che tale iniziativa possa fornire alle nostre aziende una straordinaria occasione per entrare in contatto diretto con i protagonisti del sistema economico di Hong Kong e della stessa Cina continentale, dato che vi parteciperanno anche numerose aziende della provincia del Fujan e del Guandong. Anche per la nostra realtà territoriale si tratta di una occasione da non perdere e che può ulteriormente garantire valore aggiunto all’attività dei nostri associati”.
Servizio Radio taxi a Ragusa, la Cna incontra il Comune
Un bilancio sull’attività della stagione estiva appena conclusa. E una serie di suggerimenti da attuare il prima possibile per il prossimo futuro. Sono stati i temi caratterizzanti dell’incontro tenutosi in sala Giunta, a palazzo dell’Aquila, sul servizio taxi in città tra la Cna territoriale di Ragusa e l’Amministrazione comunale. L’associazione di categoria era rappresentata dal presidente taxisti Cna Carlo Alberto Vasquez e dalla responsabile organizzativa Antonella Caldarera mentre per la Giunta c’erano gli assessori allo Sviluppo economico, Salvatore Martorana, e al Turismo, Stefano Martorana. Il presidente Vasquez, facendo riferimento all’entrata in funzione del numero unico del Radio taxi, ha avuto l’opportunità di mettere in rilievo come “finalmente, dopo trent’anni in cui nessuno aveva pensato alla categoria, si è riusciti a lavorare in maniera proficua, intercettando i flussi turistici che visitano la nostra città, grazie ad uno strumento che ha di certo rappresentato un incentivo importante per tutte le imprese che operano in questo settore. L’assessore Stefano Martorana, mesi addietro – ha aggiunto Vasquez – ha creduto in questo progetto e siamo riusciti finalmente a farlo diventare concreto. Certo, c’è ancora parecchio da fare ma questi primi risultati sono comunque degni di nota e per tale ragione ringraziamo l’Amministrazione comunale per il sostegno che ci è arrivato. E’ chiaro che per fare funzionare al meglio il servizio Radio taxi sarebbe opportuno che anche gli altri otto tassisti operanti in città, rispetto ai cinque che lo hanno già fatto, potessero aderire”. La Cna ha annunciato che i tassisti sosterranno, nelle prossime settimane, un corso d’inglese per acquisire ancora ulteriori strumenti che permetteranno loro di interagire meglio con i turisti.
Costretti a dormire nelle serre
“Dormire sotto le serre non e’ il meglio che si possa fare , tra furti e rapine, e l’ansia dentro il cuore. Un popolo umiliato, le famiglie nel disagio, la schiavitu’ e’ questa”. La denuncia fortissima arriva da Ciccio Aiello, ex sindaco di Vittoria, ed ora consigliere comunale che scrive: “Quello che sta accadendo nelle nostre campagne sfugge alle annotazioni dei cronisti e della poltica salottiera, ma rappresenta veramente la realta’ di una popolazione abbandonata al caos e alla insicurezza che regnano sovrani. Centinaia, forse migliaia di lavoratori e di serricoltori, dopo una giornata di duro lavoro, sono costretti a vegliare dentro le loro serre, proteggendosi alla meglio con asce e bastoni per difendere quel poco di bene che sono le piantine, appena seminate, o la plastica, appena comprata. So di contadini settantenni – racconta Ciccio Aiello – che hanno postato una branda dentro la serra. La politica è assente, lontana, ma le sofferenze sono ormai insostenibili. Lo Stato, dove è lo Stato? Non è un problema che possa essere ribaltato sulle Forze dell’Ordine: molti sono in servizio, giustamente, per salvare dai naufragi i poveri immigrati, e quei pochi che ci sono in servizio nel territorio fanno il loro dovere dignitosamente e anzi piangono con i contadini la desolazione dell’abbandono. Loro fanno il possibile, ma sono insufficienti, poche unita’: il problema e’ nascosto nelle sedi istituzionali si fa finta di niente”. Aiello chiede la convocazione del Comitato per l’ordine pubblico, aperto ai Capi gruppo consiliari sul tema della sicurezza nelle campagne, “sull’emergenza di queste livide notti insonni, passate nel presagio di assalti e di rapine”.
DALLA SICILIA AL KURDISTAN
No alla guerra, terra e libertà per il popolo kurdo. Da alcuni mesi i miliziani dell’autoproclamato Stato Islamico di Irak e Siria (ISIS) stanno sferrando un micidiale attacco all’autonomia democratica della Rojava, il territorio del nord della Siria resosi indipendente durante il conflitto siriano ed ora amministrato da un autogoverno comunitario kurdo. Fra il dispotismo feudale dell’Isis, che si fa strada col sangue e le strategie dell’Occidente è possibile concepire una terza via? La Rete italiana di Solidarietà con il popolo kurdo ribadisce il no all’invio di altre armi nella regione, la richiesta di invio urgente di aiuti umanitari, e la richiesta di riconoscimento politico del movimento kurdo in Rojava e in Turchia, movimento che si è dimostrato finora l’unico sul campo in grado di fronteggiare l’avanzata di ISIS in Medio oriente, anche togliendo il PKK dalla lista delle organizzazioni considerate “terroristiche”, lista stilata dai governi Usa ed Europei. Una serie di iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi per i sopravissuti ai massacri dell’Isis che hanno trovato rifugio presso i campi profughi, gestiti e difesi dalle formazioni kurde, è già partita nelle scorse settimane e proseguirà nelle prossime in vari territori, così come il lavoro per una informazione completa, accurata e che dia conto di quanto succede davvero sul campo nella regione svolto dalla redazione del sito della rete: www.retekurdistan.it.” Ad illustrare la proposta kurda per una pacifica convivenza multietnica, multiculturale e multireligiosa in Medio Oriente è in Sicilia una delegazione kurda: ore 18,30 centro servizi culturali, via Diaz 56 lunedì 13 ottobre a Ragusa.
Spettacolo multimediale al Premio Heritage Sicilia
Uno spettacolo evocativo e dalla forte emozionalità. Lo annuncia il maestro Peppe Arezzo che cura la direzione artistica del Premio Heritage Sicilia, in programma sabato 18 ottobre alle ore 20.30 al teatro Tenda di Ragusa. Arezzo sarà anche sul palco ad esibirsi con la sua orchestra, insieme ad Emanuela Curcio ed i ballerini del MASD. “Di grande impatto – come lo stesso Arezzo, ha voluto anticipare – saranno le esibizioni con tantissimi artisti, tra cui l’attore e regista Massimo Leggio che interpreterà testi che evocano il territorio siciliano e “cantano” le caratteristiche dello stesso attraverso personaggi e aneddoti che hanno fatto la nostra storia. Ancora una volta sul palco sarò insieme alla band dell’Onorata Società. E si annuncia un gran finale, con l’esibizione di Rita Botto che tributerà al pubblico del Premio Heritage l’esecuzione di “Stranizza d’amuri”.
Riapertura Cinema Lumière
Il cinema Lumière di via Archimede a Ragusa riapre venerdì 10 Ottobre con il film”Una promessa” dal maestro del cinema francese Patrice Leconte, recentemente presentato al festival di Venezia, con Alan Rickman, Richard Madden e Rebecca Hall. Orari 18:30 e 21:30. La trama: Germania 1912. Un giovane di umili origini si innamora della bella moglie del suo ricco benefattore: un amore impossibile, un amore inconfessabile ma sincero e profondo. Poi il distacco, la guerra, la lontananza. E infine il ritorno, dopo un silenzio di anni.
SPEDIZIONE PUNITIVA E RAPINA A COMISO, LA POLIZIA ARRESTA 8 PERSONE
La Polizia di Vittoria ha fatto luce su un inquietante episodio delittuoso verificatosi nella notte tra giovedì e venerdì scorsi che ha visto coinvolti un consistente numero di persone. Dopo le accurate e difficili indagini condotte dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ragusa che era stata immediatamente informata dei fatti e del loro evolversi, nell’arco di 36 ore sono finite sottoposte a provvedimenti restrittivi della libertà personale otto persone, sette di origine nordafricana ed un italiano, ritenuti responsabili dei reati di rapina pluriaggravata, lesioni personali ai danni di tre connazionali ed altro. E’ stato tratto in arresto nella quasi flagranza di reato Mohamed Larbi Youssefi, 21enne, nato a Vittoria, residente in Germania e domiciliato a Comiso, con precedenti per furti. Mentre il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato eseguito, nel corso della mattina di venerdì scorso nei confronti di: Thabti Nafae, 19enne tunisino residente a Vittoria con pregiudizi per reati in materia di stupefacenti e contro la persona; Zaouali Wajdi, 21enne tunisino residente a Vittoria con pregiudizi per reati contro la persona; Bouaijla Jaouhar, 21enne tunisino residente a Vittoria con pregiudizi per reati contro il patrimonio; Kabous Mohamed, 20enne libico residente a Vittoria con pregiudizi per rapina e stupefacenti; Dridi Gazi, 24enne nato e residente a Vittoria con pregiudizi per reati contro il patrimonio; Angelo Maximilian Chessari, 22enne vittoriese con pregiudizi per stupefacenti, reati contro il patrimonio e armi. Un ulteriore provvedimento di fermo di persona gravemente indiziata di delitto è stato adottato nella giornata di venerdì nei confronti di un altro complice dei fatti delittuosi, individuato e rintracciato. Si tratta di Sayadi Mohamed Anis, 21enne nato e residente a Vittoria con pregiudizi penali per reati contro il patrimonio. Per tutti, il provvedimento precautelare della Polizia è stato adottato perché sono ritenuti responsabili dei delitti di rapina e violazione di domicilio pluriaggravate e continuate in concorso e del delitto di lesioni pluriaggravate e continuate in concorso, con le aggravanti che i fatti sono stati commessi da più di cinque persone in concorso tra loro e per consumare i delitti di rapina e violazione di domicilio. Questi i fatti secondo la ricostruzione della Polizia. A mezzanotte di giovedì scorso le Volanti del Commissariato di Vittoria sono state chiamate presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria dove era stata segnalata la presenza di uno straniero che riportava evidenti ferite e riferiva di essere stato rapinato. Gli Agenti giunti sul posto raccoglievano immediatamente le informazioni necessarie alla ricostruzione del fatto, apprendendo che l’evento delittuoso si era verificato circa un’ora prima a Comiso, presso l’abitazione della vittima. La Polizia si recava presso l’abitazione segnalata, nel quartiere “Grazie” a Comiso, ed aveva modo di individuare oltre ad altri testimoni anche gli evidenti segni di una violentissima recente colluttazione, quali copiose tracce di sangue, bottiglie infrante e pietre di grosse dimensioni. I fatti venivano ricostruiti dagli agenti tassello dopo tassello, sentendo numerosi testimoni e raccogliendo tutte le tracce rilevabili. Tutto l’episodio delittuoso ha preso le mosse da un fatto antecedente, accaduto alcuni giorni fa, quando un gruppo di persone di origine nordafricana sarebbe stato aggredito, per strada, da connazionali. Per tali fatti, però, non sussiste alcuna denuncia né sono state rilevate tracce che possano confermarla. Da lì nasce il proposito di una spedizione punitiva per vendicarsi del torto subito ed è così che gli otto soggetti arrestati, tutti tranne uno dimoranti a Vittoria, si organizzano, vanno a Comiso, irrompono all’interno dell’abitazione e scagliano un grosso masso in testa al ferito che si recherà in ospedale riportando un trauma cranico da corpo contundente e ferita lacero da corpo contundente con una prognosi di 40 giorni salvo complicazioni. Uno degli assalitori portava al seguito pure un cane di grossa taglia che scagliava contro le vittime. L’animale addentava la gamba di un altro inquilino della casa che riportava lesioni quali ecchimosi ed ematomi alla testa oltre alla ferita lacero contusa alla gamba sinistra, causata dal morso del cane, con prognosi di otto giorni. Proprio tale particolare del cane di grossa taglia di colore marrone, consentiva agli agenti di individuare con minori difficoltà il proprietario e quindi il coautore dei delitti, in questo caso, l’unico di origine italiana. Nella lotta verificatasi dentro la piccola abitazione nella quale vivono cinque nordafricani legati tra loro da vincoli di parentela rimanevano feriti tre degli occupanti, ma costoro, al fine di difendersi dalla brutale aggressione, ferivano alcuni degli assalitori. Uno di questi riportava lesioni serie, come ferite alla teca cranica ed altro, riportando 30 giorni di prognosi ed un altro assalitore una ferita lacero contusa alla testa con 10 giorni di prognosi. Nelle concitate fasi, alcuni degli aggressori aprivano i mobili e da un cassetto del comodino asportavano la somma di euro 1200 che erano lì custoditi. Poi si dileguavano. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa non ha inteso convalidare i provvedimenti precautelari adottati dalla Polizia, tuttavia ha ritenuto che sussistessero le condizioni di applicabilità della misura cautelare ricorrendo i gravi indizi di colpevolezza in capo agli indagati per i reati di rapina aggravata, violazione di domicilio aggravata e di lesioni personali aggravate e il concreto pericolo che gli indagati commettano altri delitti della stessa specie di quelli per cui si procede. Quindi alla luce della modalità dei fatti, di particolare gravità per la brutalità dell’aggressione avvenuta all’interno di un’abitazione in ore serali e dalla personalità violenta degli indagati ha applicato a tutti la misura degli arresti domiciliari.
Basket, la Virtus parte con una sconfitta
Va “buca” la prima alla Nova Virtus che, nella gara d’esordio in serie C, esce sconfitta dal “Botteghelle” di Reggio Calabria dalla quotata ed ambiziosa formazione locale della Vis. Decisiva, per l’esito del match, l’ultima frazione, quando gli iblei accusavano un inatteso calo fisico, dando il via libera ai locali. La Nova Virtus, infatti, sino al 30’, aveva menato le danze, conducendo la gara, anche con ampio margine. La formazione di coach Di Gregorio reggeva ottimamente il confronto anche alla ripresa delle ostilità, con i giovani Vito Ferlito e Giuseppe Cascone capaci di reggere l’arduo confronto sotto le plance: al terzo gong, infatti, il punteggio arrideva ancora alla formazione biancazzurra (56-62). Nell’ultima decisiva frazione, veniva fuori l’esperienza dei reggini. A guidare la riscossa dei padroni di casa gli anziani, ma ancora validi ex Grasso e Zampogna che innescavano il cecchino ex messinese Carnazza e i lunghi Yasakov e Warwick. Già al 32’ la Vis operava il sorpasso, ma la Nova Virtus reagiva e riconquistava la parità a 5’ dalla sirena (65-65). Nelle battute cruciali, però, la Nova Virtus pagava scotto per la fatica profusa e gli uomini di coach D’Arrigo si involavano, vincendo con nonchalance. Nel prossimo turno la Nova Virtus resterà ferma al palo, causa il ritiro del Basket Gela. Canzonieri e soci ripartiranno tra 15 giorni, rendendo visita ai cugini della Kama Italia Siracusa, sconfitti in casa al debutto dal Basket Cefalù.
Vittoria, arrestato Giuseppe Giordanella
I carabinieri di Vittoria hanno arrestato, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, il 36enne vittoriese Giuseppe Giordanella. L’esecuzione, frutto di intensa attività di osservazione e pedinamento del soggetto finalizzata all’applicazione della misura limitativa della libertà personale, impone all’uomo di scontare la pena residua di 1 anno e 6 mesi di reclusione, e la multa di 600 euro, dal momento che in passato si è reso responsabile di aver commesso nel 2012 una serie di furti aggravati.
STALKER INCALLITI
Stalker recidivi. Due casi denunciati nella stessa giornata da Polizia e Carabinieri. La Polizia di Stato ha raccolto qualche settimana fa la denuncia di una donna perseguitata da un uomo, F.C. Di 40 anni, ragusano, con il quale aveva intrapreso una relazione da qualche mese. Appena raccolta la denuncia la sorpresa per gli investigatori, si trattava di un soggetto già conosciuto, in quanto pochi mesi fa l’ex moglie lo aveva denunciato per i medesimi comportamenti e per questi fatti era già stato processato e condannato. Incredibile ma vero, l’uomo ragusano stava compiendo atti praticamente identici a quelli già commessi ai danni dell’ex moglie. Stesso modus operandi, stessi comportamenti, stessa solfa. Telefonate, centinaia di sms, insulti, minacce, promesse, fiori, regali, appostamenti, questo il “tipico” comportamento dello stalker che dopo la prima denuncia solitamente si calma, qui invece il contrario, ha reiterato il reato seppur con un’altra vittima. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato appena ricevuta la denuncia hanno fornito tutta l’assistenza possibile alla vittima, con la presenza di una psicologa e se richiesto anche di un avvocato, così come previsto dalla legge, modificata pochi mesi addietro con ulteriori elementi a favore della vittima. Dopo la denuncia vengono raccolte le testimonianze di chi era a conoscenza di tutto, da chi aveva visto, sentito, vissuto, quanto la vittima ha subito nei mesi passati. A seguito delle indagini espletate, la raccolta delle prove e la ricostruzione di quanto accaduto la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto un divieto di avvicinamento alla vittima nei luoghi da questa frequentati. Adesso l’autore del reato non potrà avvicinarsi ne all’ex moglie ne all’ex compagna, forse questa volta cambierà condotta definitivamente. Ha 39 anni ed è comisano l’uomo interessato dal provvedimento eseguito dai carabinieri sempre per fatti legati allo stalking. E’ finito in manette il 39enne, N.D, le iniziali, già arrestato nel settembre 2012 per detenzione e spaccio di cocaina e pochi giorni dopo nuovamente arrestato dal nucleo investigativo provinciale carabinieri nell’ambito dell’operazione “Chimera 2” per estorsione e armi. L’uomo era già stato denunciato lo scorso giugno, sempre dai militari di Ragusa Ibla, a piede libero, ma con l’applicazione della misura cautelare del divieto d’avvicinamento alla vittima. Tale misura evidentemente non è stata sufficiente poiché i militari hanno scoperto che l’uomo ha continuato a tempestare la donna di telefonate per tutta l’estate e sembra addirittura – stanno indagando i carabinieri di Ibla – che si sia anche avvicinato alla donna ma che questa non avesse chiamato i militari. Il Gip ha allora emesso l’ordinanza di custodia cautelare. Ora si trova ai domiciliari.
Porto di Pozzallo, arrestato ghanese con 7 chili di droga
Sono quasi le ore 20.00 di venerdì 3 quando Mohammed Misbawu, ragazzo ghanese di 20 anni, acquista il suo biglietto per Malta direttamente al Porto di Pozzallo e si dirige verso l’imbarco del Catamarano. Ad attenderlo, nascosti tra la folla, i militari della Finanza che notano subito il giovane distinguersi per il suo fare sospetto ed agitato. Improvvisamente il giovane, spaventato, abbandona i suoi bagagli e si dà alla fuga scappando fuori dall’area portuale. Scattano subito le ricerche, che permettono di rintracciare, dopo pochissimo tempo, il giovane all’interno di un locale pubblico. Dopo una breve colluttazione, il giovane viene bloccato. Nel bagaglio, occultati tra i capi d’abbigliamento, ben 6 involucri di cellophane contenenti un ingente quantità di droga: 7 chili di marijuana. Oltre allo stupefacente, sono stati sequestrati tre telefoni cellulari ed un tablet, utili al proseguo delle indagini di polizia. Il ragazzo, tratto in arresto per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, si trova rinchiuso nel carcere di Ragusa.
Fantastiche presenze
Sbarchi, quattro arresti a Pozzallo
A distanza di poche ore dai sei fermi di presunti scafisti, accusati di aver condotto in Italia 500 persone, gli investigatori hanno individuato altre quattro persone responsabili di aver condotto due gommoni partiti dalle coste libiche. Si tratta di due somali e due ghanesi. I fermati si sono resi responsabili di aver procurato l’ingresso in Italia di 143 uomini e 26 donne eludendo i controlli di frontiera.