Serata dedicata all’arte del flamenco, mercoledì 26 marzo, alle 22, nel locale più trasversale di Ragusa. Sul palco di Prima Classe che nulla ha da invidiare ai tablao spagnoli, le bailaore della compagnia di flamenco di Ragusa, Sol Duende, accompagnate dai musicisti Massimo Martines, alla chitarra, e Ugo Rosso, al cajon, saranno protagonisti di uno spettacolo passionale e coinvolgente.
VITTORIA, SGOMINATA LA BANDA DEL TERRORE Rapinavano e picchiavano gli anziani
Legavano e imbavagliano le vittime e le picchiavano per costringerle a rivelare dove erano nascosti soldi, casseforti e oro. La Po- lizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha messo fine alla violenta attività dell’organizzazione a delinquere che dal gennaio 2013 aveva seminato il terrore tra gli anziani di Vittoria. In manette cinque persone: il promotore e organizzatore del gruppo, il vittoriese Angelo Di Gregorio, 44 anni, che eseguiva i reati (gli inquirenti contestano alla banda almeno 18 delitti) insieme ai vittoriesi Salvatore Sacco, 50enne, e Roberto Scollo, 45enne, entrambi con precedenti per furto e rapina. Nella gang anche due donne, la trentenne vittoriese Lucia Di Natale e la 42enne comisana Francesca Giordanella con precedenti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inizialmente il gruppo criminale era dedito esclusivamente a furti negli esercizi commerciali, ma dal gennaio 2013 aveva deciso di passare alle rapine in casa ai danni di anziani. Le vittime erano prescelte in base all’età e ai problemi di salute: più erano anziani e malati, meglio era. Fra l’altro i banditi eseguivano sopralluoghi nelle case che intendevano rapinare e attendevano che i vecchi fossero dentro le abitazioni, per poterli rapinare picchiandoli con efferatezzza, proprio per incutere terrore, e minacciandoli sino a fargli dire i nascondigli degli oggetti di valore e del denaro in contante. La svolta alle indagini è avvenuta grazie al ritrovamento di telecamere installate in una zona che la gang aveva preso di mira. La Procura della Repubblica ha così autorizzato le intercettazioni, eseguite nei veicoli e nei telefoni e, tassello dopo tassello, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità di ogni singolo componente della banda criminale. Cruciale era anche il ruolo delle donne che agevolavano la fuga degli altri associati dopo i delitti. La Giordanella era anche custode della refurtiva e degli abiti e attrezzature che i banditi utilizzavano durante le rapine e i furti. Tra le intercettazioni sono emersi particolari raccapriccianti delle conversazioni tenute dai banditi mentre compivano i delitti: in più di un’occasione un associato invitava il compagno a smettere di picchiare la vittima di turno, altrimenti, a furia di botte, avrebbe potuto ammazzarla. La ferocia e la sete di denaro dei banditi non si fermava dinanzi a nulla. La gang, infatti, ha colpito anche nelle case di anziani parenti e in questo caso fondamentale è stato il ruolo della Di Natale e della Giordanella. I parenti acquisiti di quest’ultima furono pedinati e, una volta usciti da casa, i banditi entrarono nell’abitazione grazie ad un paio di chiavi che le donne si erano procurate. Attraverso le perquisizioni domiciliari sono stati trovati ulteriori elementi di prova a carico degli arrestati, fra i quali binocoli, cesoie, passamontagna, tute e felpe nere con cappuccio, torce, coltelli di ogni dimensione, piedi di porco e documenti rubati. Per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa sono stati impiegati all’alba di martedì ben 40 uomini. Uno dei banditi ha tentato, inutilmente, la fuga.
Denuncia dell’on. Ferreri: a Vittoria la discarica Pozzo Bollente è in completo abbandono
“Lastre di amianto, oli esausti, monitor, tv e frigoriferi. E un lago di percolato pronto ad inquinare il terreno circostante”. E’ questo uno spaccato della discarica di contrada Pozzo Bollente a Vittoria, visitata dagli attivisti del meet up di Vittoria assieme al deputato cinquestelle alla Camera Massimo De Rosa, vicepresidente della commissione ambiente di Montecitorio. Lo spettacolo che si è parato agli occhi dei visitatori non è stato certo dei più edificanti, con grosse quantità di amianto e parecchie auto abbandonate a fare da cornice ai rifiuti. I grillini denunciano “l’assenza totale di attività di manutenzione”. “Vogliamo risposte da chi ha gestito nel tempo, questo disastro”, affermano gli attivisti del meet-up e la deputata regionale del movimento, Vanessa Ferreri, che annuncia una interrogazione all’Ars.
Arrestato ricercato per furto
I Carabinieri di Ragusa hanno arrestato un giovane polacco ricercato dalla Procura della Repubblica di Ragusa che deve scontare una condanna per furto. Przemyslaw Slawomir Kucma, da anni residente a Ragusa, era stato arrestato nel marzo 2011 dai Carabinieri di Ibla poiché quella notte, insieme a un complice, stava perpetrando un furto su di un’autovettura di un commerciante ragusano parcheggiata sotto casa della vittima, in Corso Mazzini a Ibla. Dopo la condanna emessa dal Tribunale, divenuta definitiva, è scattato l’ordine di carcerazione ed i carabinieri sono riusciti a rintracciare il giovane venerdì mattina mentre portava a passeggio il cane.
Incendio casa di culto Testimoni di Geova a Modica
Alle ore 21.10 di venerdì la squadra operativa del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Modica è intervenuta in c.da Piano Ceci per un incendio che si è sviluppato nel luogo di culto dei Testimoni di Geova. L’incendio aveva interessato alcuni divanetti sistemati in prossimità dell’altare, ed un armadio posizionato in un locale attiguo. I pompieri hanno limitato i danni, ma il calore prodotto ha danneggiato una piccola porzione del solaio.
INCIDENTE MORTALE A RAGUSA
Tragico incidente, poco dopo le 10 di sabato, in via La Pira, a Ragusa. A perdere la vita il 17enne Federico Nasello. Il sinistro si è registrato intorno alle 10,15 nei pressi della rotatoria di viale dei Platani. Il ragazzo era alla guida di uno scooter che, per cause da accertare, è finito contro il marciapiede. L’impatto violento con un palo dell’illuminazione non ha lasciato scampo al 17enne che indossava il casco di protezione. Il ragazzo è stato trasportato all’ospedale Civile, ma i medici non hanno potuto fare nulla per strapparlo alla morte. Il magistrato di turno ha disposto la consegna della salma ai familiari per i funerali. Sul posto i vigili urbani che dovranno stabilire la dinamica del tragico sinistro.
Tentata rapina a Ispica e lesioni personali – Scatta un secondo arresto
Venerdì i Carabinieri di Ispica hanno arrestato Luciano Cutrona, 38 anni di Comiso, responsabile dei reati di tentata rapina impropria e lesioni personali in concorso. Il primo
marzo i Carabinieri avevano ricevuto una richiesta di soccorso da parte di un cittadino che, mentre lavorava la terra nel proprio orto, si accorgeva della presenza di due sconosciuti nella sua casa sita in contrada Marza. A seguito dell’intervento della pattuglia dei Carabinieri i due si erano messi in fuga: uno era stato preso mentre un secondo era riuscito a dileguarsi per le campagne limitrofe. In quell’occasione era stato arrestato Paolo Cancellieri, comisano di 54 anni, trovato in possesso del portafogli del padrone di casa, contenente circa 100 euro. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che il complice del Cancellieri fosse Luciano Cutrona.
Vittoria, marijuana al posto dello zucchero
Sabato, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri hanno arrestato il camionista Pietro Di Pietro, vittoriese di 48 anni, il quale, a seguito di una perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di circa sei etti di sostanza stupefacente custodita parte in una zuccheriera in ceramica, posta sul top della cucina e parte celata sotto un lavabo, nascosta dietro alcuni flaconi di detersivo. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga sequestrata avrebbe potuto fruttare oltre 5.000 euro.
ARRESTATO A MARINA DI ACATE
Venerdì sera i Carabinieri soffermavano l’attenzione su un gruppetto di cittadini rumeni che si aggiravano nella zona di “Case Serre”: da un controllo è emerso che uno di loro, Marius Dominte di 28 anni, era destinatario di un provvedimento di “Mandato d’Arresto Europeo” emesso dall’Autorità Giudiziaria rumena, per il reato di furto aggravato commesso in Romania e per il quale dovrà scontare una pena residua di 5 anni e 2 mesi di reclusione. I Carabinieri non escludono che Dominte possa essersi reso responsabile di reati contro il patrimonio nelle aree rurali dell’acatese, fortemente colpite da scorribande per tutto l’inverno.
Consorzio Universitario, deliberata proposta di modifica dello statuto
Il commissario straordinario della Provincia, con i poteri del Consiglio Provinciale, ha deliberato la proposta di modifica dello statuto del Consorzio Universitario Ibleo, dopo aver avviato e concluso un’informale interlocuzione con il sindaco di Ragusa sulle modifiche da apportare. La proposta di modifica dello statuto del Consorzio Universitario prevede tra l’altro la riduzione dell’Organo di amministrazione e del collegio dei revisori dei Conti non prevedendo alcuna indennità per i nuovi amministratori ma solo rimborsi spese: le innovazioni sono state determinate in base alle nuove disposizioni normative in materia di “spending review”. Il nuovo CdA verrà composto dal presidente e da tre membri, di cui uno designato dal comune di Ragusa, uno dalla Provincia di Ragusa e l’altro dall’assemblea consortile. Tra le modifiche proposte anche quella di prevedere dei soci a titolo consultivo che sono i rappresentanti dei corsi di studio afferenti al Consorzio ma che non avranno poteri decisionali. Altra novità che il presidente del CdA verrà eletto dall’assemblea consortile e non più dal CdA. Considerato che l’attuale CdA decade nel prossimo mese di aprile, il commissario straordinario Carmela Floreno ha voluto accelerare il processo di rivisitazione dello statuto rispetto a quello approvato dal Consiglio Provinciale nel gennaio 2010, nonostante siano in corso processi di riforma istituzionale relativi alla natura e ai compiti delle Province regionali e all’istituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni, in modo che la nuova governance del Consorzio scaturisca nella composizione degli organi dal nuovo Statuto.
Fratelli d’Italia si struttura
E’ stato ufficialmente costituito il Comitato di Ragusa de “Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale”. La funzione di portavoce è stata delegata all’Avv. Sergio Arezzo. Il Comitato Direttivo è composto anche da Patrick Raniolo, Salvatore La Terra, Viviana Dinatale e Fabio S. P. Iacono. L’avvocato Alessandro Sittinieeri è stato eletto come componente dell’assemblea nazionale.
La frammentazione della Provincia, Sel di Modica contro il sindaco Abbate
Il consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, Vito D’Antona, a proposito delle aspirazioni del sindaco Ignazio Abbate che vorrebbe creare una sottoprovincia con altre cittadine del sud-est scrive: “Gli atti e i comportamenti che in questi giorni il sindaco di Modica sta assumendo rischiano di avere come effetto il totale isolamento della città di Modica dalle decisioni che i comuni saranno chiamati a prendere dopo l’approvazione della legge che abolisce le Province e dai percorsi democratici di formazione dei liberi consorzi. Riteniamo un errore politico ed un atto contrario alle elementari regole dei rapporti istituzionali – dice Vito D’Antona consigliere Sel a Modica – non avere partecipato alla riunione dei Sindaci che si è tenuta lunedì scorso a Ragusa; in ogni caso si sarebbe dovuto partecipare, non fosse altro per esprimere ed argomentare la propria posizione differente rispetto a quella poi rivelatasi maggioritaria. L’assenza preannunciata e accompagnata da rassicurazioni su contatti avuti con i Sindaci di Ispica, di Pozzallo e di Scicli, ha avuto il risultato che in nostra assenza tutti i comuni della provincia (con esclusione di Modica e di Comiso, quest’ultimo per impegni del Sindaco) hanno sottoscritto un documento – scrive Vito D’Antona – con il quale sostanzialmente si auspica il mantenimento dell’attuale consistenza dei comuni dell’ex Provincia con l’eventuale allargamento ad altre realtà territoriali. Inoltre, il Sindaco di Ispica nel lamentare che nessun contatto era stato avviato dal Comune di Modica prima della riunione di lunedì, preannuncia la sua assenza da un incontro programmato a Modica per verificare la possibilità di istituire un libero consorzio del cosiddetto “Val di Noto”. Una materia nuova e complessa come quella che è stata sancita dalla recente legge e che potrebbe coinvolgere entro qualche settimana i consigli comunali e i cittadini in merito a scelte che riguardano il futuro delle comunità non può essere trattata – dice Vito D’Antona consigliere comunale Sel a Modica – con superficialità o con proclami; si richiede, viceversa, uno studio ed un approfondimento che tenga conto delle implicazioni economiche e sociali che ogni ipotesi di distacco e di accorpamento comporta, un confronto con la città ed il consiglio comunale ed una paziente opera di costruzione di alleanze istituzionali e non di rotture traumatiche e di polemiche”- conclude Vito D’Antona di Sel criticando fortemente l’ambizione del sindaco Abbate che vorrebbe staccarsi dalla naturale collocazione iblea per puntare sul Val Di Noto.
STRISCE BLU: IL MINISTERO CONFERMA LA TESI CODACONS SU TICKET SOSTA SCADUTO
Il Ministero dei Trasporti, e precisamente il sottosegretario Umberto Del Basso De Caroviola, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare confermando la tesi del Codacons, ossia che non c’è multa per chi prolunga la sosta nelle strisce blu oltre l’orario per il quale ha regolarmente pagato. Il ministero riconferma che il pagamento in misura insufficiente non costituisce violazione al codice della strada, ma configura unicamente un’inadempienza contrattuale. Pertanto, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l’inadempienza implica solo il saldo della tariffa non corrisposta. Per l’associazione di consumatori, però, non basta che il ministero confermi questa tesi, deve anche spiegare che fine fanno le multe nulle date negli ultimi 60 giorni, ossia quelle che l’automobilista può ancora far annullare presentando ricorso al prefetto o al giudice di pace. Chiede Condacons: “Che fine fanno i soldi indebitamente incassati dai comuni in tutti questi anni?”. Per il Codacons tutte le multe comminate negli ultimi 60 giorni vanno annullate d’ufficio dai comuni che le hanno emesse, altrimenti potrebbero essere ipotizzati i reati di abuso ed omissioni di atti d’ufficio. L’associazione, che sta già presentando centinaia di ricorsi per conto degli automobilisti multati, sta studiando anche la possibilità di un’azione collettiva per il recupero delle somme già versate. Per il Codacons il ministero ha il dovere d’ufficio di emanare apposita circolare per disciplinare come recuperare queste somme e non può lasciare ad ogni comune libertà su come agire “altrimenti avremmo l’anarchia e, soprattutto, abusi”.
INTERCULTURA
Ragusa ospiterà dal 23 fino al 30 marzo una delegazione di 7 adolescenti stranieri di diverse nazionalità, che si trovano quest’anno in Italia con un programma scolastico dell’Associazione onlus Intercultura. Questi studenti stanno trascorrendo il loro “anno italiano” in diverse città di altre regioni d’Italia e, grazie ai volontari di Ragusa dell’Associazione, possono conoscere la Sicilia e il territorio di Ragusa, attraverso un fitto programma didattico, turistico e di incontri ed essere ospitati da una famiglia del luogo. Venerdì gli studenti stranieri andranno al Liceo Linguistico di Ragusa per un laboratorio con le terze classi sul tema: “Gli studenti ospiti e ospitanti si raccontano” con conversazione in inglese.
Eliminazione delle Province A Ragusa seduta aperta del consiglio comunale
Alle 16 di lunedì 24 marzo si terrà una seduta del Consiglio Comunale aperta, a cui sono stati invitati ad intervenire i deputati regionali e nazionali della provincia di Ragusa, dedicata alla soppressione della Provincia Regionale di Ragusa e l’istituzione dei Liberi Consorzi di comuni.
Cinquanta donazioni: medaglia d’oro dell’Avis Ragusa al Maresciallo Mancino
Venerdì 21 marzo il Maresciallo Capo dei Carabinieri, Filippo Mancino, è stato insignito della medaglia d’oro per la lunga attività di donazione presso l’Associazione iblea di volontari. Il 48enne sottufficiale dell’Arma, recentemente insignito anche del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, è originario del Piemonte ma è in servizio a Ragusa da vent’anni, prima al radiomobile e a Monterosso, quindi a Comiso e infine a Ragusa. Da quasi quindici anni è associato dell’Avis ragusana e a una media di tre-quattro donazioni l’anno è ora giunto a cinquanta, raggiungendo l’importante traguardo. Nel corso della donazione di venerdì, il militare ha ricevuto direttamente dal Presidente dell’Avis ragusana, Giovanni Dimartino, l’attestato pergamena previsto per l’importante traguardo e l’effigie in oro dell’Avis. Nell’occasione altri due militari dell’Arma si sono iscritti all’Avis seguendo l’esempio del commilitone Filippo Mancino.
Ragusa, affissione selvaggia degli avvisi necrologici
Il consigliere comunale Angelo Laporta, durante una seduta della commissione Affari generali, ha detto che le affissioni selvagge che riguardano gli avvisi necrologici non risparmiano nessuna area di Marina di Ragusa. “In pratica – chiarisce il consigliere – in assenza di spazi adeguati, i manifesti sono affissi sui muri delle abitazioni, sui pali oltre che sui quadri della illuminazione e della telefonia fissa per non parlare di ogni altro spazio disponibile”. Laporta ha chiesto all’Amministrazione comunale di installare delle specifiche bacheche, sulla falsa riga di quanto è già stato fatto nel centro storico di Ragusa, così da regolamentare nella maniera più ordinata l’affissione. Laporta ha anche indicato quali potrebbero essere le zone dove installarne: ingresso di Marina, zona campo sportivo-guardia medica; zona delegazione comunale Scalo trapanese; zona chiesa; piazza Malta; incrocio via Duilio-via Dandolo; piazzale grande cimitero; zona Gesuiti via Ottavianovia Ricci. “E’, secondo me, l’unico modo per eliminare questo spettacolo indecoroso – continua Laporta – che non rispetta la memoria delle persone scomparse”.
MODICA, ARRESTATO SCAPPA DA RICOVERO PER ANZIANI
La Polizia di Modica ha denunciato in stato di libertà per il reato di evasione l’ottantenne modicano B.V che lo scorso mese di febbraio era stato tratto in arresto proprio dalla Polizia di Modica mentre era intento a compiere atti sessuali con un minore rumeno. L’uomo si trovava in una struttura di residenza per anziani da cui giovedì mattina si era allontanato arbitrariamente. Era stato autorizzato a recarsi con mezzi propri e senza scorta al Tribunale di Ragusa per essere interrogato dal giudice, e lo aveva fatto accompagnato dal suo avvocato che, al termine dell’udienza, lo aveva riaccompagnato presso la struttura. L’anziano, dopo essersi assicurato che l’avvocato era già andato via, è uscito nuovamente fuori, si è diretto verso la strada principale chiedendo un passaggio ad un automobilista in transito. Questi, credendo benevolmente a quanto riferitogli falsamente da B.V. – ovvero di essere rimasto in panne con la propria autovettura- con gentilezza lo portava sino a casa. Subito dopo, però, si rendeva conto che si trattava proprio dell’anziano che era stato arrestato dalla Polizia di Modica, di cui avevano parlato i mass media, ed allora è andato al ricovero per avvertire i responsabili della struttura. La polizia ha poi trovato il vecchio davanti casa.
Paventata chiusura distaccamento polizia stradale di Vittoria
Il presidente del Consiglio comunale di Vittoria, Salvatore Di Falco, ha invitato i rappresentanti provinciali dei sindacati di categoria Coisp, Sap, Siap, Silp Cgil Siulp e Ugl, il sindaco ed i capigruppo consiliari ad un incontro finalizzato ad affrontare il tema della paventata chiusura del distaccamento di polizia stradale di Vittoria. Il riordino prevede la chiusura di almeno trecento distaccamenti di Polizia di Stato e nella Sicilia di almeno trenta. Nella nostra provincia le sedi a rischio sono quelle di Vittoria e quello di Polizia Postale di Ragusa. L’appuntamento a Palazzo Iacono è mercoledì 26 alle ore 11.
Arrestati tre scafisti delle imbarcazioni soccorse
La Polizia ha eseguito il fermo di Ben Ali Alì, Ben Abd Rahmen Menny, e Ben Mbarek, tutti di origini tunisine per avere tratto ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari di varie nazionalità. I tre arrestati hanno condotto dalle coste libiche a quelle italiane tre imbarcazioni cariche di migranti di diverse nazionalità e tra loro numerosissimi minori (oltre 200) molti dei quali neonati. Molti di questi migranti sono ora al riparo al porto di Pozzallo. I tre sono stati individuati dopo gli sbarchi grazie a migranti che hanno rotto il silenzio raccontando delle condizioni disumane imposte dai trafficanti per raggiungere le nostre coste. I migranti hanno detto di essere partiti 5 giorni prima a bordo di tre imbarcazioni, dove sono stati stipati. All’interno delle “carrette del mare” i disperati venivano faticosamente fatti sedere uno accanto all’altro ed in alcuni casi uno sopra all’altro, compresi i neonati, tenuti in braccio per giorni. Dopo aver soccorso ed assistito i migranti, la Polizia di Stato ha iniziato le procedure di identificazione e di intervista e qui si è capito, vista la paura dei migranti, che gli scafisti erano fra gli sbarcati. Tutti i migranti ascoltati come testimoni riferivano di aver deciso di fuggire dai loro paesi d’origine in quanto le condizioni di vita erano terribili, tra guerre civili e dittatura. Una volta deciso di scappare, la strada “obbligatoria” per questi poveretti è solo quella di andare in Libia dove le organizzazioni criminali locali si occupano di reclutare i disperati ed in cambio di circa 4 mila euro li mettono su imbarcazioni precarie per far raggiungere le acque internazionali dove poi chiedono soccorso per entrare in Italia. I testimoni dopo aver fornito un’attenta descrizione dei responsabili dell’organizzazione criminale, hanno indicato senza alcun dubbio coloro che avevano condotto l’imbarcazione. E’ chiaro che questi elementi fanno parte di una complessa associazione a delinquere gravitante in Libia ed in altri paesi africani che da anni organizzano questi viaggi. Le indagini continuano. I tre sono ora in carcere a Ragusa. Intanto a Pozzallo si attendono altre imbarcazioni con migranti.