I militari della stazione carabinieri di Santa Croce Camerina hanno arrestato due ragusani per resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La singolare vicenda è accaduta a Santa Croce Camerina in pieno centro, in piazza Giovanni Battista Celestri, proprio davanti alla caserma dei carabinieri. Giovedì mattina, il militare di servizio alla caserma, attirato da un movimento anomalo sulla via antistante l’immobile, sì è affacciato alla finestra e ha notato due giovani intenti a spostare a braccia una piccola utilitaria. Il militare ha richiamato via radio i commilitoni che erano fuori intenti a pattugliare il territorio e, mentre questi si avvicinavano, ha domandato ai due ragazzi che cosa stessero facendo. I due riferivano che l’auto era in panne e che la volevano spingere fino al più vicino meccanico. Arrivata la pattuglia, i militari identificavano i due, già noti ai colleghi ragusani, e controllavano il veicolo per stabilire se per caso fosse rubato. I carabinieri hanno realizzato che l’auto non aveva la copertura assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile. I due quindi sono stati fatti entrare in caserma ed è stato loro spiegato che avrebbero subito la contestazione della violazione del codice della strada che prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da 841 a 3.366 euro, ridotta però a un quarto se entro due settimane avessero sanato la posizione assicurativa dell’auto, che veniva altresì sequestrata fino al pagamento o fino alla confisca, in assenza di copertura assicurativa. A questo punto i due ragusano sono andati su tutte le furie iniziando a lamentarsi, a urlare e a inveire a gran voce, pretendendo di riavere il veicolo indietro. È dovuto addirittura intervenire un quarto militare, il comandante della stazione, che trovandosi a passare dalla strada nel giorno di riposo settimanale sentiva le urla e si avvicinava per constatare l’accaduto riuscendo a calmare gli animi e a ricondurre – per il momento – i due alla ragione. A questo punto, per stemperare la tensione, i due ragusani sono stati autorizzati ad andare al bar nel frattempo che i militari concludevano la redazione del verbale e degli altri documenti. Dopo circa dieci minuti, al rientro dal bar, i due hanno visto arrivare il carro attrezzi che avrebbe caricato sul pianale la loro auto. A questo punto i due, fuori di sé, si sono scagliati contro uno dei militari, il più vicino a loro, ed erano quasi riusciti ad afferrarlo per il bavero sennonché i commilitoni si sono buttati sui due immobilizzandoli. I due ragusani, Diego Riccobono di 34 anni e Giuseppe Licciardino di 24, sono stati dichiarati in arresto per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.