Negli ultimi anni le richieste di prestito sono sempre più numerose: sono in molti a chiedersi se questa tendenza sia un’evidenza di una crescita economica o di una crisi che non cessa di esistere. Spesso, tuttavia, si tratta solo di una pratica sempre più comune e conveniente che molte persone utilizzano per riuscire ad effettuare spese più o meno importanti senza andare ad incidere in maniera troppo invasiva sul proprio conto corrente. Per cercare di comprendere al meglio quali siano i dati effettivi e quali le motivazioni che spingono a richiedere sempre più spesso dei prestiti, sono stati investigati i dati riportati dal CRIF, la società che si occupa di effettuare analisi e gestire l’informazione creditizia. In particolare, sono stati presi in considerazione i dati provenienti dalla regione Sicilia, che è risultata quella avere un maggior numero di informazioni sulle quali poter lavorare e trarre conclusioni più accurate.
I dati risalgono a tutto il 2016 e hanno messo in evidenza che le richieste di prestito sull’isola sono cresciute, in media, del 7%, pur essendo localizzate e distribuite in maniera differente tra le varie provincie siciliane. Il valore medio, infatti, tiene in considerazione anche le punte più elevate, anche sopra all’11%, che si sono registrate nella provincia di Palermo e in quella di Enna.
Bisogna specificare che le richieste di prestiti esaminate dal CRIF riguardano sia quelle relative alle aziende sia quelle relative ai privati. I dati che sono emersi sono molto interessanti perché permettono di vedere una differente tendenza, rispetto alla media dell’andamento nazionale, nei due casi. Per quanto riguarda le aziende, le richieste di prestito effettuate per il 2016 risultano essere inferiori alla media nazionale, non solo per numero di richieste ma anche per importo. Se, infatti, la media nazionale riporta un valore di 80mila euro, le richieste provenienti dalla Sicilia si fermano a valori inferiori ai 60mila euro. Cercando di comprendere il motivo di questa particolare tendenza, il CRIF ha evidenziato come la Sicilia soffra di una serie di minimi che portano ad abbassare considerevolmente il valore medio già non elevato. Ad esempio, nella provincia di Enna, sono state registrate una serie di richieste di prestiti che non superavano la soglia dei 40mila euro. Un maggior numero di prestiti, quindi, a fronte di un basso importo richiesto: sono queste le caratteristiche principali che risultano dal quadro specifico della Sicilia e che, in linea di massima, non combaciano con la media nazionale.
Anche per i privati le tendenze regionali e nazionali non sempre si trovano allineate. Sempre prendendo in considerazione la regione Sicilia, infatti, si può avere uno spaccato ben chiaro di come i privati puntano soprattutto ai piccoli prestiti, diventati fondamentali per le spese relative all’acquisto dell’auto, di elettrodomestici e di tecnologia di largo consumo. Le richieste di prestito registrate per il 2016 hanno superato i 14mila euro e sono risultate superiori a quelle dell’anno precedente di circa duemila euro. Come già evidenziato il tipo di prestito maggiormente richiesto è quello personale, ossia piccoli prestiti, prestiti veloci e soluzioni simili. Nella maggior parte dei casi le richieste di piccoli prestiti vengono giustificate come necessarie per l’acquisto di un’auto o per spese per la casa. In un numero inferiore di casi si fa richiesta di prestito per viaggi, cerimonie o altro.
Un altro interessante dato che proviene dalla società di informazione creditizia riguarda la durata dei rimborsi, ossia il tipo di rate che si pagano e, quindi, la durata delle stesse. Il risultato di tale analisi, infatti, evidenzia che la Sicilia presenta una durata media maggiore rispetto a quella delle altre regioni d’Italia. Se la media nazionale della durata dei rimborsi, infatti, è pari a 60 mesi, in Sicilia la media si allunga fino a 77 mesi.
Questi dati rappresentano chiari indicatori sulle motivazioni dei prestiti che, se per alcune regioni possono essere legate ad una ripresa economica, in Sicilia non permettono di evidenziare questo tipo di motivazione. D’altro canto, il divario economico tra alcune regioni è ben noto e le caratteristiche dei prestiti concessi rappresenta solo un’ulteriore evidenza di tale differenza.
Da considerare, infine, che sono aumentati notevolmente anche le richieste di prestito per chi non ha busta paga. Per capire di cosa stiamo parlando vi rimandiamo alla pagina specializzata di http://www.qualeconviene.it/prestiti-personali/prestiti-personali-senza-busta-paga/ .