Sconosciuto, grillino, e parlante americano. Non finisce di stupirci questa bella rivoluzione iniziata a Ragusa. Abbiamo eletto un sindaco dotato di ottimo inglese che ha stupito il pubblico di Ibla per la fluidità della straniera lingua. Eravamo abituati allo sfoggio rustico – “arà picciuotti”, era l’incitamento tipico ai tempi di Titì La Rosa in aula, mentre Dipasquale imbattendosi in un congiuntivo alzava i toni e annientava l’interlocutore con frasette brevi caricate a palla – ed ora i ragazzi che hanno preso la città sanno persino l’inglese. A proposito di Nello Dipasquale e del suo poliglottismo, dicono che sia appena tornato da un viaggio in Norvegia in compagnia del dirigente del comune Michele Scarpulla, quello indagato per i lavori forse fatti male al porto di Marina. Ve lo vedete voi un amministratore del movimento 5 stelle che va in vacanza con un inquisito? Proprio no, Dipasquale invece è garantista assai, potrebbe entrare sia nei soldati di Silvio sia fra le anime contorte del Pd. Chissà come lo confortava tra un merluzzo ed un altro il nostro onorevole pescatore all’incolpevole Scarpulla! “Futtatinni tanto tutto sott’acqua è, niente si capisce”. Tornando ai 5 stelle, prima apparizione in consiglio comunale. Niente male, a parte i tacchi troppo alti e le decorazioni luminose in magliette e abitini adatti a un pomeriggio inoltrato, le consigliere pentastellate sembravano adeguate ai luoghi come casalinghe catapultate a un’esposizione d’avanguardia alla Tate Gallery. Mirabile la consigliera Zaara, guardata a vista dal marito nel pubblico, con zeppe rompicollo e chioma bionda che ha creato grande preoccupazione nella titolare della bionditudine, Elisa Marino: non si escludono conflitti. Niente male, i 5 stelle. La media dei “quadri”, dei trascinatori, insomma di coloro più tosti e sgamati è buona, sono sei: Tringali, Agosta, Stevanato, Licitra, Spadola, Liberatore. E il sindaco, com’era? Sembra un mormone: vestito sobrio ed elegante perchè dozzinale, camicia bianca, cravatta scura, capello a spazzola, borsa a tracolla, cuore strong in volto dolce. Lo stile è proprio quello di domenica scorsa quando con motoseghe, scope, ceste, secchi, grillini di base e apicali, insieme ai volontari, hanno ripulito lo stadietto di Via delle Sirene abbandonato da anni. E i sommersi, gli sconfitti, che fine hanno fatto? Fra i corridoi lunedì mattina, alla prima, si aggirava Ciccio Barone, ingrassato: è il meritato riposo dopo anni di duro lavoro.