L’amministrazione comunale di Vittoria ha programmato una serie di iniziative rivolte ai giovani sui temi della legalità e della giustizia. Al centro del programma vi è l’iniziativa “La Società civile incontra la Scuola”, ovvero un’ora di lezione di legalità in tutte le scuole da parte di rappresentanti della società civile, delle istituzioni civili e militari. La manifestazione si terrà il 23 maggio dalle 9 alle 10.
RETAIL AWARD 2013 UN PREMIO PER LA ERGON
L’Ergon Ragusa ottiene un premio al Retail Award 2013. Ergon, grazie al progetto di filiera “Gustoibleo” per la promozione della produzione di carne tipica del territorio ibleo, ha ricevuto il premio Local Retailer. “Con un progetto di filiera che sviluppa una sinergia con imprese locali – ha detto la direttrice dell’area marketing e comunicazione di Ergon, la dr.ssa Concetta Lo Magno -, Ergon promuove nei fatti l’importanza di un’alimentazione sana con prodotti locali e genuini. Dall’allevamento al macello, dall’etichettatura alla distribuzione, tutto il procedimento è sottoposto ad una certificazione controllata. La certificazione di filiera è importantissima per garantire ai clienti un prodotto che soddisfi tutti gli standard qualitativi e legislativi per una migliore qualità finale”.
Inaugurata la sede del comitato elettorale di Franco Antoci
E’ stata inaugurata, sabato mattina, la sede del comitato elettorale del candidato sindaco Franco Antoci, sostenuto da Pdl, Movimento Civico Ibleo e Ragusa Protagonista. Ampia la partecipazione, stamani, nei nuovi locali di via Archimede 41. Erano presenti il senatore Mauro, il deputato regionale Assenza, oltre agli assessori designati e ai candidati delle tre liste. “Questo luogo – ha commentato Antoci – diventerà la casa di tutti coloro che vogliono contribuire al nostro progetto di rinnovamento della città e che si riconoscono in questo percorso fatto di affidabilità e buon governo. Sono contento di avere al mio fianco dei candidati che portano entusiasmo e competenza alla nostra idea. Saranno il motore di una entusiasmante campagna elettorale”.
La festa del Santo Cavaliere senza la Banda di San Giorgio
Per San Giorgio avvio di festa con polemiche. Si interrompe il legame tra la banda cittadina e il quartiere barocco. Dopo oltre 150 anni di storia il Complesso Bandistico San Giorgio, non presenzierà ai festeggiamenti in onore del santo cavaliere che avranno luogo il prossimo 24-25-26 maggio. E’ la stessa associazione a comunicarlo. “Il precipitare degli eventi – spiega il presidente Roberto Lo Frano – si è avuto quando il Commissario Straordinario della Città di Ragusa, ha dato disposizione agli uffici di competenza, di provvedere al finanziamento degli interventi della banda musicale esclusivamente per il 26 maggio pomeriggio, tagliando di conseguenza la processione del 24, il tradizionale concerto del 24, la processione del 25, e la sfilata del 26 mattina. Il comitato organizzatore della festa, dal canto suo, ha pensato bene, all’insegna del risparmio, di rivolgersi ad altre realtà musicali della provincia, che per motivazioni che non ci permettiamo di commentare o giudicare pubblicamente, offrono prestazioni musicali a prezzi più vantaggiosi, spingendo il comitato stesso ad affidare loro gli accompagnamenti musicali di venerdì 24 e sabato 26. Riteniamo inaccettabile la superficialità, l’inadeguatezza – sostiene Lo Frano – e la presunzione con le quali si assumono determinate decisioni, e ciò per vari motivi”. L’associazione, pur comprendendo la situazione di crisi, considera “totalmente inaccettabile che gli interventi della banda musicale vengano decurtati dell’80%, mentre il contributo generale concesso alla manifestazione non subisce nessun taglio”. Giudica inoltre “avvilente e umiliante la scelta di affidare ad altre bande gli interventi non finanziati dal Comune, quando le differenze di prezzo praticate, sono dell’ordine di poche centinaia di euro”.
Pene definitive, due arresti
Gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa hanno tratto in arresto Adrian Costel Cobzauru in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura generale di Catania: deve scontare un anno e 10 mesi di reclusione per lesioni personali aggravate in concorso. Arrestato anche Gianfranco Leggio. E’stato condannato a tre anni di reclusione per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
CASO GUARASCIO, LA PROCURA DISPONE IL SEQUESTRO DEGLI ATTI
Due atti di sequestro per la vicenda che riguarda i drammatici fatti di Vittoria sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Il primo riguarda tutto il rapporto debitorio che esisteva tra il Guarascio e la banca, per capire come, da un debito di 10mila euro, si sia potuta innescare una procedura esecutiva che ha poi portato alla messa all’asta dell’immobile. Il secondo è il carteggio del Tribunale nel quale si ricostruisce tutta la procedura. La delega delle indagini è stata data alla Guardia di finanza della tenenza di Vittoria. Ed intanto si registra la nota dell’avvocato Daniele Drago, legale dell’acquirente dell’immobile. “L’acquirente – si legge nella nota -, prima dell’asta, aveva fatto pervenire ai proprietari dell’immobile, missiva attraverso la quale comunicava, fornendo generalità e recapiti, le proprie intenzioni, offrendo massima disponibilità a non partecipare all’asta qualora i debitori-proprietari avessero avuto interesse di riscatto. Non avendo avuto alcun riscontro, partecipò come per legge e, nel maggio 2012, si aggiudicò l’immobile. L’intera procedura – prosegue la nota – non ha mai visto alcun intervento del debitore o di suo procuratore. Contattato successivamente dai precedenti proprietari, l’acquirente si disse comunque disponibile a rivendere loro l’immobile allo stesso prezzo di aggiudicazione, comprensivo delle ulteriori spese di legge sostenute effettivamente. Nessun atto concreto – prosegue la nota dell’avvocato Drago – fece invece il debitore, determinando (nel tempo) l’insorgere di ulteriori oneri, quali pagamento dei tributi locali e degli oneri urbanistici (sanatoria delle irregolarità edilizie). Il conteggio fu anche sottoposto al vaglio del debitore, attraverso tecnico dallo stesso incaricato, che nulla ebbe mai a rilevare. Ancora una volta, nessuna iniziativa concreta di riscatto venne formulata al mio assistito”. E continua: “Pertanto, la procedura di immissione in possesso iniziò nel maggio del 2012 e da allora, solo grazie alla bonaria volontà del nuovo proprietario, venne sempre rinviata, sperando in una iniziativa concreta di riscatto da parte del debitore”. Nessuna novità sulle condizioni dei tre rimasti ustionati martedì.
Ragusa, sorpresi a rubare una ruota: arrestati due ragazzi
Gli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, hanno arrestato due giovani residenti a Ragusa: O.M. nato in Romania di 17 anni, e Vito Giuseppe Cassisi, 26 anni, nato a Vittoria. I due sono accusati di furto su autovettura. E’ stata una telefonata a segnalare la presenza di persone sospette, in piena notte, in via Roma. I due sono stati sorpresi a smontare la ruota di un’auto.
Alberghi sequestrati, appello dei sindacati
Cgil, Cisl, Uil e Federalberghi hanno inviato una nota ai presidenti dei Tribunali di Ragusa e Catania sulla questione dei sequestri di Marsa Siclà, Baia Samuele e Marispica. I sindacati, “nel rispetto dell’assoluta autonomia della Magistratura, auspicano una rapida soluzione della vicenda, compresa la opportunità di parziali e temporanee aperture delle strutture”.
Moto storiche nel barocco ibleo
Ritornano le moto storiche nel barocco ibleo, protagoniste della manifestazione promossa dal Veteran Car Club Ibleo. L’evento è in programma sabato 25 e domenica 26 maggio. La kermesse che potrà contare sulla presenza di Francesco Ronci, commissario manifestazioni nazionali Asi, l’Automotoclub storico italiano. Sarà a lui a testare la regolarità delle verifiche sovrintendendo ai canoni di sportività della kermesse.
Intervento di Nino Minardo sulle cure staminali
In merito al passaggio alla Camera del decreto Balduzzi, interviene il deputato del Pdl Nino Minardo, per il quale: “Il rigore scientifico dev’esserci, ma la vicinanza alle famiglie è fondamentale; non devono essere lasciate sole dalle istituzioni e devono avere il massimo ascolto dagli organi competenti a garanzia del diritto alla salute per tutti indistintamente”.
Qualità dell’aria a Pozzallo, inizia il monitoraggio dell’Arpa
LADRI DI RAME, QUATTRO ARRESTI A VITTORIA
Una tonnellata e mezza di cavi elettrici bi e tripolari di varie sezioni. Quarantanove matasse, accatastate, pronte perchè si procedesse alla spellatura dei cavi al fine di ricavarne la treccia di rame. Un danno economico ingentissimo ai proprietari di quelle condutture per il loro valore intrinseco e per i danni agli impianti dai quali sono stati trafugati. Un buon affare anche per i ladri o ricettatori, visto che sul mercato del riciclaggio il metallo rosso è pagato tra i 3,5 ed i 4 euro al chilogrammo. Ed è per questo motivo che sempre più spesso imprenditori, agricoltori, o i gestori delle linee elettriche denunciano furti di chilometri di cavi di rame. La Polizia di Vittoria ha arrestato quattro rumeni per ricettazione. Nel casolare dove abitavano i quattro è stato ritrovato il materiale trafugato e gli arnesi utilizzati per il furto. Per i quattro l’accusa è anche di furto di energia elettrica: si erano allacciati con un cavo lungo trenta metri alla rete dell’Enel. In manette sono finiti: Gheorghe Oprea Bogdan, 29 anni, Mihai Ciocoiu, 57 anni, Viorel Sandu, 38 anni, e Marica Lupu, 39 anni.
FESTA DELLA POLIZIA, ENCOMIO PER DONZELLO
Nel corso della cerimonia del 161esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, tenutasi presso la Questura di Ragusa, il Questore Giuseppe Gammino ha premiato con il riconoscimento dell’Encomio, l’Assistente Capo Michelangelo Donzello, che presta servizio presso il Commissariato di Modica. L’episodio che ha reso il poliziotto ispicese protagonista dell’alto riconoscimento, risale al mese di novembre 2011 quando l’Assistente Capo di Polizia, libero dal servizio, transitando con la sua auto per il centro cittadino di Ispica in compagnia del figlioletto, si accorgeva di un giovane, già noto per suoi i trascorsi penali, che con fare sospetto osservava alcuni negozi. Insospettito da tale comportamento il poliziotto, senza esitazione, decideva di lasciare il figlioletto ad un passante, suo conoscente, appostandosi per meglio seguire le movenze del giovane. Da li a poco il giovane metteva a segno i suoi propositi, avventandosi su un’anziana donna, strappandole la borsa che teneva al braccio e la collana in oro che portava al collo. Il tentativo del rapinatore di darsi alla fuga veniva impedito dal tempestivo intervento del poliziotto che immediatamente lo bloccava evitando di farlo scappare con la refurtiva e traendolo, quindi, in arresto.
FESTEGGIATI I VENTI ANNI DI ATTIVITA’ DEL LENZA CLUB RAGUSA
Uno speciale momento celebrativo. Perché vent’anni non si festeggiano tutti i giorni. Ed è quindi un traguardo che merita attenzione. La stessa che hanno dedicato venerdì sera i soci del Lenza Club Macrostigma Ragusa nell’organizzare un appuntamento molto partecipato a Poggio del sole resort. Un conviviale a cui hanno aderito tutti coloro che, nel corso di questo lungo periodo, hanno contrassegnato la vita dell’associazione sportiva. “Era il 1993 – ha detto nel suo intervento il presidente Enzo Pelligra quando un gruppo di amici con una passione comune si era riunito per attivare una sfida che, nel corso di tutto questo tempo, pensiamo di avere vinto. Una sfida che ha visto per protagonisti non solo noi, i diretti interessati, ma anche le nostre famiglie, che hanno condiviso questa passione e, in molti casi, l’hanno pure vissuta direttamente visto che i nostri figli hanno voluto proseguire le orme dei propri padri, impegnandosi in questa pratica sportiva”. Pelligra ha poi chiarito che, all’inizio, la pesca sportiva, in provincia di Ragusa, sembrava un miraggio, un risultato complicatissimo da concretizzare. “E invece – ha chiarito – piano piano siamo riusciti ad ottenere le nostre soddisfazioni, dapprima piccole mentre poi sono cresciute sempre di più sino a fare diventare alcuni dei nostri atleti punti di riferimento nelle varie specialità sportive anche a livello nazionale”.
I PERICOLI DELL’ETERNIT L’OPERA DI SENSILIZZAZIONE ARRIVA IN MAROCCO
Il governo del Marocco ha accolto con estremo interesse l’attività di sensibilizzazione promossa sul territorio italiano dall’associazione Esposti Amianto Sicilia. E non è da escludere che nei prossimi mesi lo stesso esecutivo non possa decidere di finanziare un progetto di formazione e di conoscenza sulla delicata questione della presenza di amianto sul territorio marocchino sfruttando l’esperienza maturata dall’Eas in tutti questi anni. E’ l’esito della missione che una delegazione dell’Eas, formata da Turi Occhipinti e Gaetano Scollo, con la presenza della regista Claudia Puglisi e dell’attrice Silvia Scuderi, che hanno animato la realizzazione del cortometraggio “Lamiantu” proiettato nei giorni scorsi al festival di Tangeri con sottotitoli in francese, ha effettuato in Marocco incontrando al palazzo delle istituzioni italiane il delegato del ministero della Cultura, Abdelaziz El Idrissi. “La visione del nostro corto – dice il presidente dell’Eas, Occhipinti – ha riscosso molto successo per la gravità della tematica trattata e per l’attenzione con cui il fenomeno è stato messo in evidenza dietro la cinepresa. Il corto sarà proiettato agli studenti delle università marocchine. Ma non solo. Assieme alla compagnia Prese fuoco, la stessa che ha realizzato la piece teatrale “Eternity” che a dicembre – dice Turi Occhipinti – è stata particolarmente apprezzata dal pubblico in Italia, si sta già pensando di abbozzare un progetto di formazione che possa essere diffuso nel Paese africano. Una missione molto positiva, quella in Marocco, perché siamo riusciti ad illustrare i contenuti della nostra attività nel contesto di un territorio nazionale in cui il fenomeno amianto rappresenta, purtroppo, qualcosa ancora tutto da scoprire”.
SANTA CROCE CAMERINA, FEDERICA OCCHIPINTI CAMPIONESSA DI ADDESTRAMENTO
Una simbiosi perfetta. Con un talento innato nella conduzione del pastore tedesco. La più giovane conduttrice della manifestazione, ottenendo, tra l’altro, il massimo del punteggio. Federica Occhipinti, 14 anni, di Santa Croce Camerina, è campionessa italiana di addestramento del pastore tedesco. Gara che si è svolta ad Acquasparta in Umbria. “Un talento naturale – dice Giovanni Di Bari, presidente della Sas Società Amatori Schäferhunde per la Sicilia orientale -. Una vera e propria promessa della cinofilia Italiana. Federica oltre all’amore per il cane riesce ad avere una simbiosi perfetta nell’addestramento ed anche nella guida. Il Pastore Tedesco è un cane molto equilibrato e disinvolto. E’ il cane più indicato in assoluto per essere sottoposto ad addestramento”. “La nostra campionessa è riuscita a portare alto il vessillo della provincia e della Società Sas Irminio – aggiunge Di Bari -. Siamo convinti che potrà affermarsi in altre competizioni o manifestazioni a livello internazionale. Il suo cane è un animale straordinario”.
GIORNATA DELL’ARTE
Gli studenti dell’Istituto Cataudella di Scicli hanno organizzato un’intera giornata dedicata all’arte, alla musica e alla creatività. L’evento si terrà il 18 maggio e sarà diviso in due momenti: la mattina trascorrerà all’interno del liceo scientifico; il pomeriggio e la sera, in via Mormino Penna, dalle 17 alle 24, si terranno delle iniziative culturali.
SCUOLA MEDITERRANEA DI ENOGASTRONOMIA
Una scuola mediterranea di enogastronomia di alto livello, un ristorante, un hotel. Il tutto racchiuso in quello che una volta era un convento dei padri Cappuccini. Un’idea, un sogno che si realizza. Era il 2008 quando il vescovo, Paolo Urso, ebbe questa intuizione. La Fondazione San Giovanni Battista, ente della diocesi, partecipò ad un bando della Fondazione con il Sud ed ottenne il finanziamento. Adesso i lavori di riadattamento dell’antico convento che si trova all’interno dei Giardini Iblei sono stati completati. Venerdì prossimo alle 11, l’inaugurazione. Nei due giorni successivi sarà possibile ammirare, da parte di tutti i cittadini, lo straordinario intervento di restauro che ha consentito di realizzare le aule per la formazione della scuola di cucina, l’area per il ristorante che servirà sia per la fase didattica sia come punto ristorativo di qualità aperto a tutti. Ed ancora, le 40 cellette dei monaci sono stati recuperate per dar spazio a 23 posti letto. Recuperare l’antico edificio di pregio architettonico, senza tuttavia allontanarsi troppo dalle attività che vi si svolgevano una volta. “Abbiamo pensato – ha detto il presule di Ragusa – ad una delle attività che facevano i monaci: la cucina e più in generale la enogastronomia. L’abbiamo pensata come un luogo d’incontro innanzitutto con i musulmani, perché una Chiesa che si apre alle realtà diverse – ha detto ancora mons. Urso -, anche sotto l’aspetto culturale, crea comunione. Le differenze diventano ricchezza, e proprio la tavola è un’occasione per gustare la bellezza della vita. Ma lo abbiamo pensato anche come un’occasione da offrire ai nostri ragazzi per formarsi e al territorio per avere uno stimolo, una spinta”. Lo stile sarà quello dell’Alma di Colorno, a Parma, la scuola internazionale di cucina che “sforna” ogni anno oltre mille diplomati. “Il cento per cento, nell’arco di due o tre mesi, trova lavoro” – ha spiegato il presidente onorario Albino Ganapini, che ha parlato della scuola che inizierà i corsi il primo luglio ad Ibla come dell’unica da Roma in giù. Gli studenti arriveranno da tutta la Sicilia, ma anche dal resto d’Italia. Un team di esperti guiderà le strutture, con a capo lo chef Giuseppe Barone per la cucina, Roberto Lacognata per la pasticceria ed Enzo Scrofani per la sala. Guendalina Maggiore curerà la comunicazione e la promozione. Il vescovo ha anche annunciato di aver sottoscritto una convenzione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per avviare corsi post universitari di Agraria proprio a Ragusa, in una struttura della diocesi. Tanti gli appuntamenti già in cantiere, come ha spiegato Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista: il 28 giugno la festa del rifugiato e in ottobre un convegno di rilievo internazionale sul Mediterraneo.
Riflessioni sul gesto di Giovanni Guarascio
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Aldo Dimartino sul gesto di Giovanni Guarascio. Dimartino è un ragusano che risiede da diversi anni a Lille, nel nord della Francia. Dopo aver conseguito la laurea con menzione in Lingue e Culture Straniere all’università di Lille III “Charles De Gaulle”, Dimartino ha cominciato a lavorare come professore d’italiano per scuole medie e superiori del Nord – Passo di Calais per conto del Provveditorato agli studi di Lille.
Come interpretare l’immolazione di Giovanni Guarascio? Che senso dare alla tragedia che si è consumata questo 14 maggio a Vittoria? La notizia, quella vera, non è il gesto scarno riportato sui giornali, senza rilievo critico, senza volontà di interpretazione. Ciò che fa riflettere non è la domanda “che cosa è successo?”, quanto piuttosto “come è potuto succedere?”. Proprio in questi giorni, il giornale di Arte, una rete franco-tedesca reputata per la qualità dei suoi programmi proponeva un dossier sulla grave situazione che in Europa ha portato diversi concittadini ad immolarsi. E’ un gesto di un’estrema violenza, ad immagine della profonda disperazione dei loro autori. Solo in Bulgaria, una decina di persone si sono date fuoco in segno di protesta negli ultimi mesi. Dimitar Dimitrov, l’unico sopravvissuto, “spera che il suo gesto non sia stato vano, che i responsabili politici ascolteranno infine la sofferenza della popolazione”, gente umile che non ha “nemmeno dieci centesimi per comperarsi il pane”. A Vittoria il sindaco Giuseppe Nicosia parla di “un atto di disperazione che si trasforma in tragedia”, “di una società affamata”, stremata. Quella stessa che pochi anni fa “si alimentava di un’agricoltura fiorente”. Parliamo di gente onesta, che vorrebbe onorare i debiti, ma che è travolta da una situazione economica globalmente difficile. E parliamo anche di istituzioni bancarie insensibili tranne che al suono della moneta, che spingono alla disperazione togliendo il necessario alla gente e che distribuiscono profitti in maniera non equa. Il capitale non produce più beni di consumo per il benessere della gente, ma genera altri soldi, sterili. Essere disperati non implica in sé una situazione analizzata al presente, ma una proiezione verso il futuro. Chi è disperato è solo, abbandonato. La gente capace di immolarsi ha perso ogni fiducia a causa dell’immobilità delle istituzioni. L’unica certezza che si prospetta è il deserto da attraversare, inaridito dall’insensibilità, inasprito dalla mancanza di valori di solidarietà, di bene comune. Pare che gli uomini politici non si occupino più della res publica, e se contestano negano se stessi e il loro ruolo. Pare che la repubblica non è più al servizio dei cittadini, ma in mano ai potenti che possono manipolarla. E tutto fa pensare che il sistema economico attuale giovi a chi è più avido e meno bisognoso. Come si fa a non sentirsi soli in tali circostanze? Come si può essere solidali quando il necessario per due viene dato ad uno solo? Come agire quando l’essenziale diventa il superfluo tra le mani di chi ha già troppo? Il gesto di Dimitar Dimitrov è dettato dalle stesse ragioni di Giovanni Guarascio. L’unica speranza, se ce n’è davvero una, è affidata alla forza di un gesto così esasperato. Al di là del fatto di cronaca, della notizia svuotata di senso critico, c’è un messaggio. E speriamo che faccia riflettere, per evitare che la storia si ripeta.
Aldo Dimartino
GUARASCIO – 10 MILA
“Guasto è il mondo, preda di mali che si susseguono, dove la ricchezza si accumula e gli uomini vanno in rovina”. Questa frase, di uno scrittore inglese del 700, ci dice della opulenza privata e dello squallore pubblico che ci stanno uccidendo. Sino a ieri era solo quel termine timido “crisi” che offre comunque la possibilità di un rimedio o di un ritorno a uno stato precedente; oggi la nostra coscienza ci detta finalmente il bisogno di usare parole sincere. E’ la diseguaglianza sociale quel che affiora dopo tanti decenni di libertà. Eravamo esseri economici con riferimenti umani minimi riguardo l’altruismo e lo scopo collettivo, ora tutto è esploso, anche il signor Guarascio di Vittoria che, con la mente in fiamme per aver perso tutto, ha dato fuoco all’ingiustizia. E’ la banca del paese, quella che conserva ancora la dicitura “agricola” – in ricordo di un territorio in corsa verso l’illusione di una ricchezza pacificante e duratura dove il padrone e il massaro convivevano in armonia – che ha tolto la casa a Guarascio. La banca agricola popolare, il simbolo del modello Ragusa, della provincia effervescente, laboriosa e così poco siciliana, è l’altra protagonista di questa storia, e anche se per alcuni giorni il gesto disperato sembrava perdersi e confondersi nell’altrettanto generico titolo “dramma della disoccupazione” che fa il paio per indeterminatezza con “crisi” ci sono state le parole asciutte e limpide del figlio di Guarascio che con la piattezza del dolore ha detto che c’è gente che lucra di questi tempi, e così lo spettro senza nome del capitalismo che non guarda in faccia nessuno è subito apparso. La banca agricola (la stessa in cui qualche giorno addietro un signore voleva picchiare i massimi dirigenti) con questa sua procedura effettuata sul cliente insolvente Guarascio, procedura normale senz’altro perfetta e incontestabile, talmente ineccepibile da rendere la banca estranea e incontaminabile da ogni tipo di conseguenza – in questo caso il rogo di un uomo – è però entrata in un conflitto che è di classe e di sistema. Anche la florida provincia iblea deve iniziare a pensare a cambiare la nostra civiltà perché di economicismo si muore. Dobbiamo riuscire ad immaginare una società diversa, un assetto diverso che vada a vantaggio di tutti; ora lo sappiamo, perché lo stiamo vivendo, che il capitalismo non può sopravvivere a lungo nutrendosi di comportamenti cinici. La banca agricola non ha diramato alcuna nota su questa vicenda. Che parole dovrebbe usare, di rammarico, di solidarierà, di sorpresa, di stupore, di innocenza? La mancanza di parole non è imbarazzo, è una posizione. Il linguaggio di noi uomini e donne di questa epoca guasta e ingiusta è diverso dalle loro regole, dalle loro “scelte difficili”. Una banca deve tenere conto dei suoi dividendi e della sua contabilità. Il sistema è perfetto. Guarascio per loro è solo un – 10 mila, per noi invece è l’occasione per dedicarci a pietosa solidarietà alle famiglie colpite. Le fiamme che hanno avvolto Guarascio, però, parlano un’altra lingua: fino a quando resisteremo nella condizione in cui ci troviamo?