Modica dedica nuovamente un importante momento allo scrittore e poeta Raffaele Poidomani. “Un Poeta non può morire” è la raccolta degli atti del convegno a lui dedicato e che si tenne a Modica nel 2009. Atti che verranno presentati sabato 27 aprile alle 18,30 a Palazzo Grimaldi. “Memoria e scrittura nell’opera di Raffaele Poidomani”, a cura del prof. Antonio Sichera, vedrà interventi del prof. Giuseppe Barone, preside della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania e presidente della Fondazione Grimaldi (che ha sede nell’omonimo palazzo) e dei professori Giuseppe Savoca e Nunzio Zago docenti di Letteratura italiana nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Coordinerà i lavori il prof. Antonio Sichera che ha curato l’edizione per la Casa Editrice Olschki di Firenze.
Il bilancio del Comune di Vittoria, SEL SI ASTIENE DAL VOTO
La segreteria del circolo di Sinistra ecologia e libertà di Vittoria e il gruppo consiliare commentano l’approvazione del bilancio consuntivo 2012 avvenuta durante la seduta del 23 aprile. I consiglieri comunali di Sel Mariella Garofalo, Enzo Cilia e Giuseppe Mustile hanno deciso di astenersi e il bilancio è stato approvato solo con i voti di 12 consiglieri della maggioranza. “Siamo stati l’unica forza di opposizione a rimanere in aula e, durante la discussione, a fare emergere tutte le criticità all’interno dello strumento finanziario. Il consuntivo infatti non ha rispecchiato l’impalcatura che era stata concordata un anno fa. Tagliate con un colpo di penna – sostiene Sel – le somme previste per gli asili nidi, per il piano per il lavoro; trasformato in contributo ad una sola associazione di categoria il fondo di garanzia per le imprese”.
ARRESTATO GHEORGHE COSTEA La prima condanna per furto e danneggiamento era stata sospesa
Il cittadino rumeno Gheorghe Ion Costea, già condannato dal Tribunale di Vittoria, nel luglio 2011, a quattro mesi di reclusione per furto e danneggiamento (prima pena sospesa), stavolta è stato tradotto nel carcere di Ragusa sempre per furto aggravato e violazione della proprietà privata, reati compiuti in Romania. Infatti, i carabinieri della stazione di Acate hanno eseguito nei suoi confronti un mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Valsui, a seguito della sentenza di condanna alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione.
MARIJUANA “SKUNK” TRA LE MELENZANE, DUE ARRESTI A VITTORIA
Una piantagione della pericolosa marijuana di tipo “skunk”, che si distingue per l’alta concentrazione di principio attivo, nascosta all’interno di una serra coltivata a melenzane, è stata scoperta in un blitz congiunto di Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato. All’interno della proprietà del pregiudicato vittoriese Salvatore Sulsenti sono stati individuati 12 arbusti di marjuana, ben celati fra le piante di melenzane “nane” che riescono a raggiungere una considerevole altezza grazie al loro elevato stato di maturazione. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Ragusa, i finanzieri della Tenenza di Vittoria e i poliziotti del Commissariato ipparino hanno rinvenuto anche i segni di arbusti di marijuana, presumibilmente estirpati, nel tentativo di vanificare ogni traccia. Sulsenti è stato trovato intento nella coltivazione della droga, insieme all’incensurato, anche lui vittoriese, Giuseppe De Caro. I due sono stati arrestati. E’ escluso che possa trattarsi di piante di marijuana nate per caso, dal momento che ogni arbusto era arricchito con torba, bene irrigato e ciascuna pianta vantava il suo piccolo spazio di terreno per poter crescere in tranquillità. Rinvenute anche fondine, un cinturone e una scatola di munizioni calibro 22, occultati in una busta, fra cumuli di plastica.
UN 25 APRILE DI DISFATTA PER IL PD RAGUSANO
Vanno con Cosentini quelli del Pd, a meno che scatti la ribellione dentro il partito. Lo ha voluto il segretario Peppe Calabrese che ha scelto la via della possibile – non certa – sopravvivenza politica personale consegnandosi a Nello Dipasquale umiliando il partito e piantando in asso l’elettorato. La festa della liberazione e della rinascita – il 25 Aprile – si trasforma nella data più nera della storia della sinistra ragusana. L’accordo, qualsiasi esso sia, – non conta alcunchè persino la vicesindacatura – è l’ingresso in un incubo che suscita vergogna e orrore, e la sventolata imposizione dall’alto – la maggioranza che regge Crocetta – non consola, né giustifica l’adesione del partito democratico a Cosentini. La resa – che ben si coniuga al clima confuso, spossato, avvelenato, che attraversa il Pd nazionale – la si vorrebbe far passare come una canalizzazione naturale verso il nuovo e forte alleato – l’ex sindaco transitato a sinistra – ma sono troppe le ragioni politiche che invece la riportano a quella dimensione di capitolazione. Cosa non funziona in questa adesione? Praticamente tutto. C’era solo una via per far digerire malamente il patto, le primarie, ed una volta escluso questo confronto perché Cosentini continuava a rivendicare la sua estraneità al centrosinistra, il partito democratico doveva prendere atto del permanere di quell’ambiguità vantata e offrirsi all’elettorato con la dignità della sua identità. Si dirà: quale, considerato lo sfacelo di questi giorni? La crisi del partito era ed è un’occasione per cercare o ritrovare una identità che, in verità, a Ragusa, era già nettissima nella contrapposizione all’affarismo e al conservatorismo della destra facilmente traducibile nella formula “alternativa democratica”. Non è stata risvegliata questa verità, né i padri nobili del partito, ad esempio un Giorgio Chesssari, hanno sentito il bisogno di chiamare i compagni all’analisi evitando l’impazzimento. Peppe Calabrese che è stato un magnifico consigliere d’opposizione in tempi assai difficili, non è in stato in grado di reggere le tante difficoltà del presente. La spaccatura interna con Battaglia – che ha fatto di tutto per screditarlo – divenuta faida, lo ha chiuso nel fortino della sua segreteria e da questo arroccamento – utile forse quando ci si conta a maggioranza e tuttavia privo del lungo respiro necessario a trattare alleanze da campagna elettorale – è uscito stremato e con le braccia alzate insieme al suo partito. Calabrese ha scartato con un fare a volte sprezzante – forte della sua superiorità numerica – due possibilità di alleanza, quella con Iacono e Sel, e quella con Emanuele Occhipinti offerta dalla parte centrista del suo partito e poi sposata da Megafono. Entrambe apparivano ed erano deboli rispetto alla macchina da guerra di Cosentini. Calabrese ha ripetuto convintamente in queste ultime settimane che la sua mèta non era la testimonianza bensì il governo di Ragusa e che non voleva trascinare il suo partito in una avventura perdente. Nessuno mette in dubbio che questa finalità sia un diritto, quel che non funziona è lo spappolamento del partito, il crollo di immagine, il non avere avuto la volontà e la capacità di affrontare l’insieme dei nodi. Andiamo quindi per sintesi tralasciando i tanti errori relazionali da parte delle liste civiche a sinistra del Pd che hanno ulteriormente irrigidito Calabrese e che comunque erano materia superabile, e puntiamo al dilemma che ha sconquassato l’anima e l’azione politica del segretario del Pd e del resto della dirigenza. Il nodo è il rinnovamento, quello strisciante o palese e soprattutto convertibile in voti, un sentimento che pervade l’intero Paese e Ragusa, come certificato da quel 40 per cento ottenuto dai 5 stelle alle politiche. L’altro nodo ovviamente è comune a tutto il Pd ed è l’orientamento incerto e ondivago fra socialdemocrazia e liberismo. Sono grandi temi, si dirà, mentre qui c’è l’urgenza delle amministrative. E’ vero, ma per il Pd la questione è vitale di questi tempi e deve attraversare ogni azione, ogni pensiero, ogni condotta, trascurare ancora quei nodi significa rassegnarsi all’estinzione o non essere all’altezza di un ruolo politico. Ebbene, il Pd nel suo segretario non ha puntato né creduto in questo ribollio sociale ed è rimasto come un mulo fisso a guardare terrorizzato le liste, gli acchiappamenti, gli annunci mirabolanti, insomma tutto il solido sistema di potere diretto da Dipasquale. Anche il Pdl, del resto, che si è sentito soffiar via questa organizzazione di consenso clientelare è rimasto paralizzato – da qui i tentativi maldestri di rincorsa per recuperare e spartirsi come sino a qualche mese fa, il bottino ora rubato – ; c’è però una differenza: il Pdl non vuole migliorare il mondo, esiste per garantire ricchezze e ingiustizie, e dunque il desiderio di cambiamento non interessa questo partito. La colpa di Peppe Calabrese è non avere avuto il coraggio ideale di prendere il suo partito e di portarlo dalla parte opposta di Nello Dipasquale e Cosentini. Ha optato per l’inganno proposto da Dipasquale e avallato da Crocetta in cui tutto viene scarnificato, minimizzato, ridotto a essenziale posizionamento in scacchiera. Ha preso atto del passaggio di Dipasquale a sinistra, si è tirato due conti sul vantaggio di stare, comunque vada a finire, nello schieramento ortodosso, e si è trascinato al riparo, sfuggendo ai venti delle novità e raggiungendo la zona protetta, appiattendosi sulla Ragusa che è vero non cambia mai ma che a differenza del passato avrà un governatore di Sicilia conscio dell’obbedienza del Pd ragusano. Non si può parlare di accordo con Nello Dipasquale, Calabrese si è proprio rifugiato da lui, gettandosi ai piedi di Giovanni Cosentini. Il segretario del Pd non è riuscito a tessere una tela di idee semplici per spazzare il vecchio – bastava poco per agguantare con morbidezza la città del cambiamento – ed è precipitato in una spirale di convenienze estreme, e colto da febbre cerebrale si è buttato incontro all’uomo nero, il cavaliere Dipasquale che con la lancia lo sollevava da terra. E’un salvataggio o un suicidio? Dipasquale è diventato lo scudo di Calabrese, perché questi ha deciso che se proprio si deve morire è meglio accada in compagnia del nemico, lo stesso che lo può rianimare se arrivano insieme al ballottaggio. E’ questo l’orizzonte del Pd, morire di tattica? Cosa serve al Pd riconoscere come leader Giovanni Cosentini? Condizionarlo nel governo, dice Calabrese. Sembra un’autoassoluzione più che un progetto. Nel frattempo prima del governo c’è la tenuta del partito e la visione di città. Nello Dipasquale non è il male assoluto, non è il diavolo, è solo uno che ha devastato la città nella sua fisicità, moralità e politica. Non è il diavolo, è solo un ragazzo furbo che ha trafficato talmente bene da diventare deputato; non c’è però nemmeno una sola frase, un solo gesto, che lo raffiguri come uomo della sinistra, non è portatore di alcun valore di svolta e di sogno, e la fedeltà a Crocetta vale quanto la capacità di un venditore di tappeti ad agganciare il cliente al gran Bazar. Il Pd ragusano si è incamminato in una lunga marcia di sconfitta, e probabilmente perderà voti. Quelle scene romane di tessere stracciate anticipano il disagio della sinistra ragusana storicamente legata al Pd e prima al Pci. L’amarezza che la sinistra ragusana prova in queste ore non è per il trionfo di Cosentini che aggiunge sigle, – per fortuna la simpatia che suscita questo candidato nell’elettorato è molto più limitata di quel che percepiscono gli apparati di partito – ma è la constatazione che il rinnovamento è cosa lontana assai, prevale ancora la stasi. Cosa ci salverà? I cinque stelle canteranno vittoria per l’inciucio. Riusciranno a diventare la prospettiva del cambiamento?
Quarti dei play-off – Mazara elimina la Nova Virtus
Virtus Ragusa 57
Il tabellino della Nova Virtus: Sorrentino An. 8, Iabichella 19, Licitra 2, Pellegrino 2, Sorrentino Al. 9, Distefano E. 4, Mammana 7, Ferlito, Pace 2, Mormino 2, Distefano M. 2, Di Grandi. La Nova Virtus, dopo una regular season quasi trionfale, è già fuori dai giochi. Il Basket Mazara, terza classificata nel girone Nord, ha fatto fuori gli iblei in due sole gare. Solo Porto Empedocle, che sino all’ultima giornata aveva conteso alla Nova Virtus il primato nel raggruppamento, è riuscita ad emulare i “canarini”, eliminando in due partite il Green Basket Palermo, mentre l’Aretusa ha conquistato il diritto alla “bella” contro la Nuova Aquila Palermo, seconda classificata al termine della stagione regolare nel girone nord, così come Licata, che aveva sfiorato il colpaccio già in gara 1, si giocherà ogni chances di accedere in semifinale, domenica prossima, sul campo della leader del girone nord, ossia Cefalù.
Sessantasei anni assieme, una coppia di Modica verso le nozze di ferro
Giorgio Amore, 93 anni, e Margherita Candiano, 87 festeggeranno lo speciale anniversario venerdì 26 aprile 2013, attorniati dall’affetto di parenti ed amici. Muratore in pensione lui, casalinga lei, dicono: “Il nostro è stato un matrimonio d’ amore, non foss’altro per il cognome che poi avrebbe accompagnato la nostra vita, Amore appunto”.
Cinema Lumiere
CRISI IDRICA A RAGUSA
“INSIEME-IN-CITTA’”
Il maltempo di domenica scorsa ha reso impossibile l’effettuazione della visita guidata delle antiche necropoli del Carmine. La visita al rinomato sito archeologico, attraverso il sentiero che da via Carlo Alberto Dalla Chiesa conduce sino al largo San Paolo, sarà effettuata, sempre con la modalità della passeggiata, domenica 28 aprile, con raduno in piazza San Giovanni, angolo via Mariannina Coffa, a partire dalle 9,30. “Sulle orme di Jean Houel” è il tema dell’escursione che, guidata dal prof. Giorgio Flaccavento, dal prof. Francesco Gurrieri e dal capitano Rosario Brinch, proseguirà da Largo San Paolo lungo la panoramica di Ibla fino a contrada Fiumicello, con la visita di un sito attrezzato dal Comune per illustrare i valori naturalistici della vallata. Sarà possibile ammirare i ruderi della chiesa dello Spirito santo con l’annessa casa di Gian Battista Hodierna.
MUOS DI NISCEMI: IL MINISTERO DELLA DIFESA IMPUGNA AL TAR LA REVOCA DELLA REGIONE E CHIEDE MILIONI DI EURO DI DANNI.
Legambiente Sicilia denuncia che il Ministero della Difesa ha impugnato dinnanzi al TAR Palermo le revoche delle autorizzazioni relative al MUOS e la sospensione dei lavori disposte dalla Regione Siciliana alcune settimane fà. “Si tratta di un fatto gravissimo– denuncia Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia -. Lo Stato vuole forzare a tutti i costi e crea un grave scontro istituzionale con la Regione. E’ indicativo che il ricorso non sia stato presentato dalle Autorità militari statunitensi ma da un Ministero della Repubblica”. Legambiente interverrà con il proprio Centro di Azione Giuridica per chiedere al TAR di respingere il ricorso del Ministero della Difesa e riaffermare le prevalenti ragioni della salute dei cittadini e dell’ambiente e chiede con forza all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello di istituire urgentemente una Commissione parallela per il riesame del progetto e per la valutazione dell’impatto ambientale del MUOS visto che il gruppo attivato presso l’Istituto Superiore di Sanità non dà ormai alcuna garanzia di terzietà visto che il Governo nazionale ha ribadito che il MUOS va comunque realizzato.
MOUNTAIN BIKE
Franco Massari, presidente del Team Bike Ragusa, è stato nominato dal presidente della Federazione ciclistica italiana, Renato Di Rocco, componente del settore mountain bike federale. Massari, che aveva già ricoperto questo ruolo, farà parte della commissione Fuoristrada della Fci di cui è responsabile Paolo Garniga.
MOBBING IN PROVINCIA DI RAGUSA INTERESSA IL 5% DEI LAVORATORI
E’ il mobbing uno degli aspetti del disagio esistenziale affrontati mercoledì sera durante una conferenza promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute con la collaborazione dell’Ordine dei medici, dell’Ordine forense e dell’associazione nazionale carabinieri. L’appuntamento, tenutosi a Ragusa nella chiesa di San Giuseppe Artigiano è servito a focalizzare l’attenzione anche sullo stalking e sulle discriminazioni. Tra i presenti il capo di gabinetto della Questura, Giovanna Cassarino, e il comandante della Compagnia di Ragusa dei carabinieri, Alessandro Coassin, i quali hanno chiarito come le forze dell’ordine sono diventate più sensibili alla problematica, intervenendo con maggiore frequenza per quanto attiene le questioni collegate allo stalking da quando lo stesso è diventato un reato penale. Ad introdurre il tema Maria Concetta Noto, vice direttore dell’ufficio per la Pastorale della salute, che ha sottolineato come, con riferimento soprattutto al mobbing, il fenomeno sia molto sottile, non si riesce a definirlo nei contorni e, in particolare, nella sua fase iniziale. E questo finisce con il peggiorare il quadro complessivo della vittima che subisce stress psicologico e anche fisico. “Questa malattia – ha detto senza giri di parole Santi Benincasa, medico di medicina generale – può portare il soggetto, a parte l’ansia e il panico, verso l’atto estremo del suicidio. Ecco perché lanciamo un appello a chi ha ruoli di responsabilità nei luoghi di lavoro: prenda in considerazione il fenomeno e non lo sottovaluti, ritenendolo alla stregua di un problema che non può scrollarsi di dosso come se nulla fosse. Se il responsabile e il “mobber” coincidono, peggio ancora. Tra l’altro, dobbiamo considerare che il mobbizzato può reagire, trattandosi di un frustrato che potrebbe attuare azioni pericolose contro i colleghi, addirittura contro il “mobber” sino ad arrivare all’atto estremo dell’omicidio”. Benincasa si è poi soffermato sui malesseri che colpiscono chi è vittima di mobbing. “Parliamo, in pratica, di una serie di malattie – aggiunge – dall’ansia e dagli attacchi di panico si può arrivare allo stress cronico, con tachicardia, ipertensione, ulcere allo stomaco, diminuzione delle difese immunitarie”. Lo stalking è un’altra forma di disagio. Se nel mobbing, per dirsi tale, i condizionamenti e gli atti di pressione devono avere una durata frequente e andare avanti almeno sei mesi, nello stalking nulla di tutto questo. L’avvocato Tony Francone ha chiarito che con l’entrata in vigore della legge 612 sono emersi una serie di casi ed episodi che hanno fatto rilevare quanto il fenomeno fosse latente e avesse bisogno di uscire allo scoperto, fornendo gli strumenti alle forze dell’ordine e agli organi magistratuali per potere intervenire. In conclusione, il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, ha auspicato che possa essere rotto il muro di omertà attorno a questi fenomeni. “Ci vuole la massima comprensione e attenzione – ha chiarito – per sostenere chi è vittima di atteggiamenti mobbizzanti o fa i conti con lo stalking. Sono fenomeni gravi dell’attuale disagio esistenziale che al giorno d’oggi la gente si porta appresso. Tutto questo, è evidente, non migliora la qualità della vita ma anzi rende le persone più alienate, più decontestualizzate rispetto alla realtà che li circonda”.
Vivaio Circolo Velico Scirocco
In piena attività i giovanissimi del CVS impegnati nelle categorie Under 16 e cadetti Under 12. Gli Under 16, guidati dal tecnico siracusano Ivan Scimon, gareggiano nella categoria Laser 4.7, un imbarcazione in Singolo, condotta dal solo timoniere . I cadetti Under 12, seguiti da Giovanni Flaccavento, sono impegnati sui minuscoli Optimist, anch’essi in singolo. Nel campionato siciliano sono stabili nelle prime posizioni di categoria dopo 2 prove, di cui l’ ultima disputata a Marsala, con argento e bronzo rispettivamente per Cesarina Criscione e Marco Cutrera. Quinto Pierpaolo Tribastone, seguito nella classifica zonale da Alfonso Gebbia e Dario Zago. Nei Cadetti, alla prima esperienza assoluta a Messina dei giovani avviati alla vela dalla Scuola estiva, tutti i partecipanti hanno completato il percorso. Fanno parte della squadra Martina Carnemolla, Matteo Cascione, Mariarita Giannelli, Alessandro Iacono e Chiara Occhipinti ai quali presto si aggiungera’ un altro gruppo di under 9. “Siamo molto soddisfatti -dichiara il Presidente Enrico Alberino – se si tiene conto degli avversari e dei budget di altri Circoli. La nostra attività è sostenuta quasi interamente dal contributo dei genitori ai quali riusciamo, per ora, ad offrire solo il supporto logistico. Gli enti pubblici oggi sostengono lo sport offrendo le palestre e gli impianti, ma noi non abbiamo questa fortuna. Negli anni i sacrifici dei soci sono serviti a dotare il Circolo di quelle attrezzature minime di cui deve disporre un Circolo Velico per fare attività, come gommoni, carrelli, rastrelliere, boe e barche didattiche”. Dal 1 Luglio ripartiranno i corsi estivi della Scuola Vela.
LA BIGLIA AD AMSTERDAM
L’associazione iblea di biliardo, grazie alla conquista del Campionato italiano a squadre di carambola, specialità 3 sponde, parteciperà il 27 e 28 aprile alla coppa d’Europa. Il girone di qualificazione europea vedrà impegnate anche le squadre Andernos (Francia), Van De Broek (Olanda), Velbert (Germania), Wien (Austria). Per i ragazzi della Biglia, Marcello Antoci, Fabrizio Cortese, Salvatore Papa, Elio Settiniere, Roberto Turlà, Salvatore Vispo, detentori del titolo italiano da due anni, si tratterà di un’esperienza sportiva importante.
RAGUSA, APPALTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI BAGNI E DELLE VILLE COMUNALI
E’ pronto il bando per l’appalto dei servizi di guardania delle ville comunali del capoluogo ibleo. Per un importo di 90 mila euro il Comune di Ragusa affiderà il servizio che prevede l’apertura e la chiusura delle ville e la pulizia dei bagni. Vi potranno partecipare le cooperative sociali di tipo b che, per la realizzazione di questi lavori, dovranno impiegare come personale gli indigenti che ricevono il contributo di assistenza economica da parte del Comune, cioè i soggetti inseriti nella graduatoria degli aventi diritto al sussidio stesso.
RAGUSA, PROGETTO FAI PER IL LATTE RAGUSANO
Dare valore aggiunto al latte ragusano, la vera ricchezza del territorio. E raggiungere la grande distribuzione in maniera più organica e diretta attraverso un percorso economico condiviso. Il progetto voluto da Coldiretti e Ragusa Latte ha trovato il pieno sostegno di Fai, la Filiera agricola italiana. “Si tratta di un progetto articolato in tre fasi – spiega il direttore della Coldiretti ragusana, Gerardo Forina -. Vogliamo valorizzare il latte fresco che rappresenta una grande ricchezza per il territorio e puntare molto sul latte Uht con un marchio che ne identifichi la tracciabilità e la provenienza. Un certificato di garanzia ben impresso in etichetta per il cittadino consumatore. Il nostro obiettivo è superare le logiche di appartenenza e di divisioni e raggiungere lo obiettivo finale, la grande distribuzione, in maniera più organizzata, così come abbiamo fatto con l’ortofrutta”. Il terzo step del progetto prevede la valorizzazione del formaggio ragusano dop. “In altre realtà – aggiunge il direttore Forina – in pochi conoscono le peculiarità del tipico formaggio Ragusano Dop. Vogliamo, d’ora in poi, guardarci attorno per fare conoscere e vendere il nostro formaggio”. Partner del progetto la Cooperativa Ragusa Latte. “Salutiamo in maniera positiva questo progetto che vuole aggregare le produzioni di eccellenza e creare un valore aggiunto alla nostra cooperativa – aggiunge il presidente di Ragusa Latte, Giovanni Schembari -. In altre realtà del nord Italia, il progetto Fai, ha sortito gli effetti sperati. Ci auguriamo che sia l’inizio di un percorso positivo per la cooperativa ma in modo particolare per i piccoli produttori che stanno vivendo un momento di grande sofferenza”.
RAGUSA FESTEGGIA SAN GIORGIO MARTIRE
“San Giorgio martire benedica tutta la città di Ragusa. Fungendo da sostegno, così come è sempre stato, soprattutto nei 370 anni in cui ha assolto al ruolo di glorioso patrono di Ragusa”. E’ questo l’augurio arrivato al termine della solenne concelebrazione eucaristica tenutasi al Duomo di Ibla, dall’arcivescovo emerito di Agrigento, mons. Carmelo Ferraro, in occasione della festività liturgica di San Giorgio Martire. Mons. Ferraro ha concelebrato assieme al parroco del Duomo di San Giorgio a Ibla, don Pietro Floridia, a padre Joseph Muamba Bulobo, a don Giorgio Occhipinti e a don Nino Aprile. C’era anche il gonfalone della città di Ragusa ad evidenziare la solennità del momento. La festa esterna in onore del Santo Cavaliere quest’anno si terrà il 24, 25 e 26 maggio. Intanto, è stato attivato il sito internet www.sangiorgioragusa.com.
LABORATORIO SULL’INTERCULTURA
INCONTRO SULL’ARCHEOLOGIA
Alla libreria Flaccavento di Ragusa, sabato 27 aprile, alle ore 18,00, si terrà un incontro sull’archeologia. Protagonisti saranno i bambini dagli 8 agli 11 anni che saranno guidati alla scoperta di curiosità, reperti e di quant’altro l’archeologia porta alla luce. Prenotazione presso la libreria Flaccavento.