Per una volta Ragusa in linea con i grandi movimenti della storia: anche qui è paralisi. Fallite le primarie con Giovanni Cosentini, recalcitrante a divenire comunista, l’unico ad esprimersi è il senatore Battaglia che sceglie la via della supplica. Ha definito implorazione un suo messaggio politico. Chiede alla sinistra di ricominciare dialogo e trattative partendo da una proposta civica e mettendo al primo punto la questione sociale essendosi accorto, là dove sorge la sua dimora, che la gente rovista la notte nei cassonetti dei rifiuti del supermercato. Devastato da questa assunzione di realtà, il senatore, – che ha confessato di essere circondato da amici e conoscenti in tali difficoltà economiche da essere costretti ad invocare aiuto per bollette e spesa – ritiene che il Comune debba diventare, nella città in declino, un punto certo da cui si dipartano meccanismi di solidarietà pubblica. Battaglia dopo approfonditissima analisi sugli errori degli altri, ovviamente il suo partito, Calabrese, Lupo, e gli sprovveduti e i pasticcioni che credono alle primarie, propone, dopo il classico passo indietro, il sondaggio fra coloro che nel centrosinistra strutturato o liquido sentono la voglia di candidarsi a sindaco. L’implorazione di Battaglia, in perfetta linea con lo stallo generale, non implica movimento. Battaglia nonostante il dramma dei cassonetti rovistati non ritiene opportuno spostare la sua senatoriale figura alla sede centrale del Pd, là dove si riuniscono gli organismi cittadini per vedere de visu l’effetto che fa la sua supplica alla maggioranza dei compagni. L’implorazione non implica contatto, si implora per via indiretta. Implorazione con cerbottana. Nel frattempo a destra Nino Minardo tace; sente che affidarsi totalmente nelle mani di Nello Dipasquale “forse” comporta qualche rischio. Delle primarie della chiarezza programmatica – quelle di Iacono – che scadevano alle 15 di lunedì, non ci sono risultati (scriviamo alle 19); mentre il Pd doc, quello di Calabrese, attende risposta dall’Udc. Rimangono Barone che con le sue due liste sarebbe determinante per una intesa complessiva per una destra che facesse da contraltare a Cosentini, e poi l’incognita Antoci che a seconda della temperatura registrata si posiziona agevolmente nel condizionamento freddo o caldo, confortando e accarezzando alla bisogna entrambi gli schieramenti. Ci vuole ancora tempo per maturare le posizioni, insomma arriveremo a ridosso delle elezioni del Presidente della Repubblica, poi anche Ragusa si svelerà. A Nello Dipasquale a cui è stato consigliato un po’ di riposo dopo un collasso da stress suggeriremmo una pausa di meditazione, per comprendere che non tutto è intrigo e che il mondo scoppia di sentimento. Il senatore Battaglia potrebbe ospitarlo nella sua magione al centro storico e da lì nelle fresche notti di aprile spalancargli i balconi del palazzo per far vedere al giovane deputato, abituato a barche e ville, come soffrono quelli che stanno sotto.