In vista della prossima apertura dell’Aeroporto degli Iblei Vincenzo Magliocco, e facendo seguito all’incontro svoltosi a Comiso martedì scorso saranno costituiti due tavoli tecnici, al fine di definire gli atti di supporto all’azione di promozione del territorio e di marketing turistico da comunicare alle compagnie aeree entro e non oltre il 5 aprile. Gli incontri si svolgeranno martedì 2 aprile entrambi presso l’aeroscalo comisano. Il primo, tavolo tecnico con amministratori provinciali e comunali del potenziale bacino d’utenza dell’aeroscalo, si insedierà alle ore 10.00 e coordinerà i lavori il sindaco Giuseppe Alfano. Il secondo, tavolo tecnico con impenditori, rappresentanti delle categorie produttive e dei consorzi e delle province di Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, inizierà i lavori, coordinati dal presidente di Sac Enzo Taverniti, alle ore 16.
ARRIVA LA PASQUA
I riti della settimana santa volgono al termine. Uno dei momenti più suggestivi, la processione con i simulacri della Passione per le vie del centro storico del capoluogo, mentre a Ibla tanti fedeli accompagnano le statue del Cristo morto e dell’Addolorata. Le celebrazioni del Venerdì santo sono iniziate nel pomeriggio con il ricordo della passione e morte di Cristo: la lettura della Parola di Dio, la preghiera universale e la comunione, ma senza Messa. Il Sabato santo, invece, non c’è alcuna celebrazione. Come da antichissima tradizione: la Chiesa sosta dinanzi al sepolcro di Cristo. In serata, invece, la solenne Veglia pasquale. In Cattedrale il rito sarà presieduto dal vescovo, Paolo Urso, a partire dalle 23. Domenica altra Messa presieduta da monsignor Urso, sempre in Cattedrale. Come da tradizione, saranno presenti i sordomuti. La Messa inizierà alle 11,30.
PADUA RUGBY
Sono otto le squadre che parteciperanno ai quarti di finale dei play off promozione per l’area 4 della serie C, quella che comprende i gironi del centro-sud Italia. A contendersi un posto nella serie cadetta quest’anno saranno Svicat Campi Salentina, Clan Santa Maria C.V., Porta Portese Roma 2000, Paganica, Aquile del Tirreno Barcellona P.G., Latina, Padua Rugby Ragusa, più la squadra che avrà vinto il lungo torneo pre play off iniziato il 13 marzo e che si concluderà il 14 aprile, quando, in campo neutro, si disputerà la finale tra la seconda classificata del girone campano e la vincente dell’incontro tra Scuola Rugby Cosenza e Gorima Trepuzzi. I play off “veri e propri” prenderanno il via il 21 aprile con queste partite: Svicat Campi Salentina-Clan Santa Maria C.V., Porta Portese Roma 2000-Paganica, Aquile del Tirreno Barcellona P.G.Latina, e SquadraX-Padua Rugby Ragusa. La domenica successiva, a campi invertiti, si giocheranno gli incontri di ritorno. Le vincenti accederanno alle semifinali, che si disputeranno in una partita unica in casa delle due migliori semifinaliste. Per stabilire tale gerarchia si stilerà una classifica in base ai punti conquistati nell’arco delle due partite dei quarti. Così, la gara vinta varrà quattro punti, quella pareggiata 2 e quella persa zero.
La Passalacqua a testa alta nella finale di Coppa Italia Passalacqua Ragusa 67 Umana Reyer Venezia 75
La Coppa Italia va alla Reyer Venezia ma la Passalacqua Ragusa cede con la consapevolezza di aver chiuso sul parquet di San Martino di Lupari una stagione comunque straordinaria e che è già nella storia della pallacanestro ragusana. Di fronte due squadre già promosse in serie A1 e che, secondo quanto affermato dallo stesso presidente della Lega e dagli addetti ai lavori, hanno tutte le caratteristiche per far bene anche in A1. Festa in casa Venezia ma onore anche a Ragusa che ha portato sulle sue spalle il peso di rappresentare il movimento cestistico del Sud e per ampi frangenti ha fatto sognare il sorpasso dell’ultima carrozza alla locomotiva del Nord Est. Poco male, ci sarà modo di chiedere alla Reyer la rivincita nella prossima stagione di serie A1.
ACQUA A RAGUSA LEGAMBIENTE: “CONTINUANO I GIOCHETTI POLITICI SULLA PELLE DEI CITTADINI”
“Le sensazioni di Legambiente a seguito dell’incontro col Commissario comunale Rizza, e cioè che sulla gestione idrica a Ragusa e sulla pelle della popolazione si stia consumando l’ennesimo giochetto politico elettorale trovano le prime conferme a seguito dell’incontro del Commissario con l’ex sindaco di Ragusa”. Questo è il commento degli ambientalisti che aggiungono: “L’ex sindaco di Ragusa, evidentemente uno dei responsabili politici (probabilmente il principale: negli ultimi anni è stato ininterrottamente sindaco e vicesindaco) di questo disastro, un amministratore che ha abbandonato la città nel pieno della più grave problematica idrica della sua storia (ricordiamo che l’inquinamento delle sorgenti risale almeno all’autunno 2010) adesso, con la complicità mediatica del Commissario Rizza, si pubblicizza come il salvatore della patria; un comportamento scandaloso che è un’offesa all’intera cittadinanza. Evidenziamo che, – scrive Legambiente – se l’ex Sindaco avesse gestito l’acqua ed il territorio come si deve, invece di minacciare di querela chi denunciava l’inquinamento, oltre a non trovarci in queste condizioni, non avremmo avuto bisogno del tanto decantato milione. Dopo tutto sono soldi nostri: l’attuale deputato mette quindi le mani nelle tasche dei siciliani per risolvere un problema che lui e la sua amministrazione non hanno saputo né prevenire né risolvere. Se vuole veramente discolparsi – scrive Legambiente – Dipasquale paghi di tasca propria: si riduca l’emolumento del 90% ed usi la cifra per contribuire al disinquinamento ed in tal modo ad aiutare le aziende zootecniche a risolvere questa grave problematica. Quando c’era da opporsi al piano paesaggistico non si era forse eletto a paladino degli allevatori? Adesso ha l’occasione di dimostrarlo veramente: li aiuti di tasca propria. Se no verrebbe da pensare che li abbia solamente usati per conquistare l’ennesima ambita poltrona. Facciamo notare – scrive Legambiente – che mentre lui ha fatto il salto da Ragusa a Palermo ci sono allevatori che rischiano di fare il salto verso la chiusura. Stranamente è proprio l’associazione che lui accusava di voler bloccare lo sviluppo, e cioè Legambiente, quella che si sta dando da fare insieme a Coldiretti per risolvere concretamente il problema, trasformandolo in risorsa per le aziende zootecniche”. Legambiente ribadisce il proprio no a nuove trivellazioni in falda: la soluzione reale sta nell’immediato disinquinamento, nella sistemazione delle reti idriche colabrodo e in un percorso concreto di risparmio idrico. Legambiente infine stigmatizza ancora una volta il mancato coinvolgimento della società civile nella gestione di questo Bene Comune. “E’ scandaloso che gli stessi che evidentemente non hanno fatto nulla per evitare l’inquinamento, e non sono riusciti a risolverlo quando si è presentato, si ostinino a gestire la risorsa idrica nel chiuso delle loro stanze senza neanche chiedere la collaborazione di chi, nella realtà iblea, ne capisce quanto se non più di loro” – conclude Legambiente di Ragusa.
CINEMA A RAGUSA
Ragusa, ancora sete d’acqua
Con riferimento alle notizie di stampa, secondo cui il Commissario Straordinario della Città di Ragusa avrebbe provveduto a sospendere (e non revocare) l’ordinanza, in forza della quale sarebbe stata autorizzata l’immissione di acqua non potabile nella rete idrica comunale, grazie all’intervento dell’on.le Dipasquale, il Movimento Città ritiene opportuno fare chiarezza, sottolineando come la crisi idrica attanagli tuttora alcuni quartieri della città. In particolare, nella zona di c.da Selvaggio il servizio viene reso con autobotti e secondo modalità assai complesse, che vedono, in alcuni casi, la carenza di approvvigionamento dilatarsi per parecchi giorni, con le gravi immaginabili conseguenze per i cittadini. “Gli interventi – scrive il Movimento Città- che, in atto, sono in corso per cercare di alleviare i disagi (escavazione di nuovi pozzi, collegamento con i pozzi al servizio dell’Asi) sono da ascriversi a merito degli uffici comunali, che si erano attivati ben prima che qualcuno si facesse fotografare comodamente seduto su un divano, ergendosi a salvatore della città, dopo che per anni si è ben guardato dall’intervenire!”.
Vittoria, avevano in auto un chilo di droga: arrestati
Nella mattinata di venerdì, i Carabinieri di Vittoria insieme ad una volante del locale Commissariato di Polizia hanno tratto in arresto, in via Cavalieri di Vittorio Veneto, Davide Marchese, 36 anni, di Misterbianco, e Lutfi Koseni, 30 anni, domiciliato a Santa Croce. Nell’auto sulla quale viaggiavano, sono stati trovati 1.080 grammi di marijuana e 3.440 euro, probabile provento dello spaccio. I due dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
SPACCIAVA A SCUOLA, ARRESTATO MINORENNE TUNISINO
I militari della Stazione di Acate, al termine di un’attenta attività info-investigativa durata qualche giorno, hanno tratto in arresto in flagranza per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, un 17enne tunisino, residente a Vittoria, studente in un istituto superiore di Vittoria,. I Carabinieri della Stazione di Acate hanno monitorato i movimenti del giovane, fino a giovedì mattina, quando, nei pressi dell’Istituto scolastico hanno sorpreso il ragazzo a cedere una stecca di hascisc del peso complessivo di due grammi ad un altro studente vittoriese. Il giovane pusher ha preso la droga da un cespuglio vicino casa sua. Immediata è scattata la perquisizione dei carabinieri che hanno trovato addosso al 17enne altri due grammi di droga. Adesso si trova nel Centro di Prima Accoglienza di Catania.
Titolare di una pizzeria scomparso da tre giorni
Da martedì non è tornato a casa. Sono in corso le ricerche da parte delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco. Si tratta di Antonino Profetto, 50 anni, titolare di una pizzeria che si trova nei pressi di Cava d’Ispica. Nella giornata di giovedì è stata ritrovata l’auto dell’uomo in contrada Lanzagallo, tra Modica e Ispica. La Prefettura sta coordinando le ricerche.
NELLO DIPASQUALE E GIOVANNI COSENTINI: DALLA GROSSA COALIZIONE ALLA RITIRATA
L’unica certezza di queste ore è il sicuro rimpianto che sentirà Nello Dipasquale per la anarchia di Forza Italia e di quel partito delle libertà abbandonato per divenire deputato. Per la prima volta, dopo anni di dominio politico incontrastato, il suo ego si è dovuto adattare al confronto, accettarlo e poi subirlo, ed uscire piegato dalla riunione regionale con i vertici del centrosinistra. La corsa folle di Territorio, il lancio di Cosentini, gli accordi già chiusi con la sua cricca dei soliti noti affaristi, il patto con Nino Minardo, la promessa della vicesindacatura a Giovanni Occhipinti, la fissità nel trattare Ragusa ed i ragusani come preda facile, trattabile, sensibile ad ogni tipo di illusionismo, si sono schiantati, a Palermo, di fronte ad un ostacolo che Dipasquale non aveva mai messo in conto: le regole. Poche, semplici, chiare: rispettare la cornice che regge il governo regionale e distinguersi dal Pdl, ossia presentarsi all’elettorato con le tre sigle, Megafono, Udc, Partito democratico, e scegliere il candidato attraverso le primarie. Ha lottato Dipasquale per divincolarsi, tuttavia alla fine ha dovuto accettare con una stretta di mano il percorso di coerenza individuato che porta al ritiro della candidatura di Cosentini da sottoporre poi alla competizione delle primarie di coalizione. Non è scontato che l’intesa o meglio la resa di Nello Dipasquale sfoci nella ritirata di Cosentini; sono molteplici le scappatoie per sottrarsi all’accordo di Palermo; all’ex sindaco onorevole basterebbe riferire che Cosentini non si schioda neanche se Crocetta con la sua splendida dentatura gli strappa tutti i cartelloni. La maggioranza di centrosinistra ha però messo fine alla bugia sull’onnipotenza del deputato che proprio perché vincolato, suo malgrado, (ricordiamoci che la formazione del gruppo Territorio all’Ars è durata l’espace d’un matin) alla lista Megafono, non può più permettersi di giocare con la sua destra, che ancora lo riconosce come punto valido di riferimento nella gestione di un sistema di potere servile e connivente che ha annientato la dignità e le speranze della piccola Ragusa. Sentire, l’altro ieri, dall’amico Mario Papa, il candidato Giovanni Cosentini che incitava al trasversalismo, alla grossa coalizione, tratteggiando la città come una comunità che niente ha da invidiare alle tante e graziose città europee, non è stato irritante, solo patetico. I due, Dipasquale e ora Cosentini, sono talmente lontani ed estranei dalle idealità e dal parlare del centrosinistra che tirano fuori solo ciò che li fa sentire maggiormente puliti e a posto nel loro opportunistico trasloco, ossia quel “non c’è più destra nè sinistra”, che rincuora i qualunquisti, che spiana le differenze, che giustifica ogni sorta di ambiguità e nostalgia. Nello Dipasquale l’accordo con il Pdl l’aveva non solo chiuso, era andato oltre: aveva garantito che la maggioranza che governa la Regione lo avrebbe accettato senza battere ciglio, forte della sua costante frequentazione con le segreterie regionali che lo accredita, nonostante il suo passato, come un riferimento qui in periferia. Dipasquale era convinto che nessuno potesse mandare a gambe per aria il suo progetto; era certo di spiazzare tutti e di prendersi, per sfinimento e consunzione, molte delle altre sigle di partito. Era, fra l’altro, un’operazione che faceva il paio con la spaccatura – irrilevante nelle quantità ma ben gonfiata nella comunicazione – in atto nel Partito democratico locale architettata da Gianni Battaglia. Ed infatti sino a qualche ora fa sia il Pd che il Pdl apparivano stremati, confusi, incapaci di risolversi e forse destinati a confluire spinti da invisibili e percepibili entità verso il primo attore, o meglio verso il burattinaio di tanto caos. Di botto la macchina perfetta di Dipasquale lo ha lasciato col culo per terra: crollati gli sportelli, parafanghi a terra, e motore in fumo. Va dato atto a Giovanni Mauro del suo nobile contributo: un colpo di genio il sì a Mallia, che è risuonato nel Pdl come un gancio da ko. Minardo, Mallia, Occhipinti, sono stati costretti ad uscire allo scoperto, senza più riuscire a contenere il patto, non più segreto, di grassissima coalizione; ed è stata proprio questa verità non più celabile che ha indotto il Pd regionale a piantare i paletti di identificazione e la tabella di vietato accesso al Pdl, in conformità con la linea di Bersani. Sono ore difficilissime e nervose per Nello Dipasquale. Cosentini tratta con il Pdl affinchè questo rinunci al simbolo e si proponga sotto false spoglie, con la solita lista civica di convenienza, ma questo sotterfugio non garantisce la vicesindacatura ad Occhipinti perché squadre e programmi in caso di primarie sono da azzerare e riformulare in base a quella cornice, Pd, Megafono, Udc. Un successo irto di pericoli e colmo di amarezze, per Calabrese, l’annuncio di ritirata di Cosentini che, dalle notizie che circolano in queste ore, non sembra propenso alla sfida delle primarie. Difficile portare quell’elettorato a votare due volte; e comunque, nel caso Cosentini accettasse, la partita sarebbe aperta, fermo restando l’assurdità della condizione in cui versa il Pd costretto a misurarsi con quel che è ancora visceralmente il fiorfiore della destra berlusconiana qualsiasi nuova strada o nome essa abbia imboccato. Questo è il risultato della virata a sinistra di Nello Dipasquale, questo è lo sporco sentiero che si deve attraversare col pugnale tra i denti. Cosa farà dunque Cosentini? Si sa che è uomo docile, e obbedirà a quel che gli comanderà Dipasquale. E tutti gli altri? Sulla carta il candidato di Grillo si rafforza perché le tortuosità di questo pasticciaccio che è la maggioranza regionale eccitano gli animi dei 5 stelle che mietono consensi. La sinistra radicale è anch’essa soddisfatta, per la serie “l’avevamo detto che sono una cosa sola”. Il Pd s’è presa una bella soddisfazione per la lezione data al nuovo arrivato. In stato di angoscia: Occhipinti e Minardo. Barone come sempre felice. Battaglia corrucciato. Mauro godurioso con un velo di ansia. Antoci nelle mani di Dio. Sonia Migliore garrula. Iacono e Platania in adorazione di se stessi perchè hanno sempre ragione. Quelli che fanno pena sono Dipasquale e Cosentini: gli sembrava facile fare i comunisti!
RITIRATA CON TROMBATURA
Esultano i tipografi, i 90 candidati di Nello Dipasquale puntano sulla ritirata e si rifanno le immaginette senza la scritta Cosentini sindaco; c’è chi punta al dupleface con la versione Pd. L’economia gira ma il candidato ha perso il sorriso ed è entrato nel pallone; dopo lo stop all’inciucio se la prende con Dipasquale e chiede il rimborso per le spese di cartellone. All’ex sindaco ora onorevole in stato confusionale sfugge la frase maligna che non andava detta “Tanto ci sei abituato, non è la prima volta che vieni trombato”. Cosentini ha un sussulto, spalanca la bocca, gli schizza via l’anello dallo stomaco e si avventa sul deputato. Non ha più freni, ogni sogno è perduto: magrezza e candidatura. Trombato alle primarie no, è troppo.
MODICA, DUE INCIDENTI STRADALI
Due feriti, di cui uno con prognosi di 40 giorni, in altrettanti incidenti della strada rilevati dalla polizia municipale di Modica. Il primo si è verificato in via Nazionale: coinvolto un ciclomotore, condotto da un minorenne modicano, che, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia locale di Modica, è finito contro un muretto che delimita la carreggiata. Per il giovanissimo conducente 40 giorni di prognosi per le fratture riportate. Altro incidente a Modica Alta, all’intersezione tra corso Sicilia e viale Manzoni. Coinvolte tre autovetture: una Citroen, condotta da M.R. di 19 anni; una Fiat Punto, condotta da S.C. di 35 anni; una Fiat 500, guidata da V.Z. di 30 anni. Quest’ultima è rimasta ferita; se la caverà in una decina di giorni.
A IBLA LA PROCESSIONE DEL VENERDI’ SANTO
Settimana santa a Ragusa Ibla. Per il Venerdì santo saranno portati in processione i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata. Alle 17, al Duomo e a S. Tommaso, le funzioni inerenti la Passione del Signore. A partire dalle 19,30, dalla chiesa Madre partirà la processione con i due simulacri, che accompagnati dalla banda musicale San Giorgio, procederanno lungo via Arezzo sino a raggiungere, attraversando via XI febbraio, piazza della Repubblica e la chiesa delle Anime sante del Purgatorio, quindi, via del Mercato e via Orfanotrofio, sino a piazza Odierna, facendo ritorno, attraverso corso XXV aprile e piazza Pola, in piazza Duomo.
Sel appoggia la candidatura a Sindaco di Giovanni Iacono
L’associazione Partecipiamo e Sinistra Ecologia e Libertà appoggiano la candidatura a sindaco di Ragusa di Giovanni Iacono. Sel e Partecipiamo propongono un “laboratorio civico” e un “percorso programmatico di elaborazione comune di impegno, di idee, progetti, programmi per una città che vuole e che deve cambiare e può farlo partendo dagli ‘ultimi’, dai giovani, dai disoccupati, dalle imprese in difficoltà”. “Proponiamo uno sviluppo di Comunità – scrivono Sel e Partecipiamo – che in discontinuità amministrativa con il passato rappresenti la proposta di cambiamento che facciamo agli uomini e donne di buona volontà. Un programma alternativo, condiviso, partecipato. Un impegno e un patto civico riformista con tanti uomini e donne che propongono un candidato sindaco Giovanni Iacono che in questi anni ha lottato per il cambiamento”.
Venerdì santo all’ospedale Civile di Ragusa
Presso il nosocomio di Ragusa superiore alle 10 di venerdì si terrà una Via Crucis nei reparti che sarà animata dai volontari dell’Avo; alle 17, celebrazione della Passione del Signore, con l’animazione curata dall’Associazione nazionale carabinieri; alle 18, la Via Crucis nella cappella; alle 19,30, la consulta dell’ufficio diocesano, con medici, operatori sanitari e rappresentanti delle associazioni di volontariato, parteciperà alla processione cittadina del Venerdì Santo col gruppo di fedeli che seguirà il simulacro “Gesù incontra sua Madre”. La vara col gruppo statuario partirà dalla chiesa di Maria Ausiliatrice (Salesiani) di corso Italia per raggiungere gli altri gruppi statuari in piazza San Giovanni e da lì partecipare alla processione per le vie di Ragusa superiore. Al termine, le vare saranno riportate dai fedeli nelle varie chiese che le ospitano.
Ragusa, l’on. Gurrieri è il commissario della Camera di Commercio
Si è insediato giovedì mattina alla Camera di Commercio di Ragusa l’on. Sebastiano Gurrieri, commissario straordinario nominato con proprio decreto dal Presidente della Regione Rosario Crocetta. In questo modo si conclude la fase successiva alle dimissioni di Sandro Gambuzza e di altri sette consiglieri camerali, che lo scorso dicembre determinarono l’automatico scioglimento del consiglio camerale. L’on. Gurrieri si è subito messo al lavoro incontrando il segretario generale dell’ente camerale, Carmelo Arezzo, ed i dirigenti dell’ente, e programmando una prima serie di incontri: mercoledì 3 aprile incontrerà le associazioni di categoria del mondo delle imprese dei diversi settori per un primo scambio di indicazioni e suggerimenti. “E’ necessario – ha detto l’on. Gurrieri – riportare a livello di azione pubblica la consapevolezza – ha detto ancora l’on. Gurrieri – che in questa provincia ci sono molteplici potenzialità inespresse, ma anche che, paradossalmente, alcuni settori della società si comportano da inquilini e non da attori della propria storia; posso anticipare che la Camera di Commercio potenzierà il proprio ruolo attivo tanto per quanto riguarda l’aeroporto di Comiso che per l’accelerazione delle procedure per l’avvio dei lavori della Rg-Ct”.
Ridotti in schiavitù da loro connazionali, rumeni scappano e denunciano gli aguzzini
I carabinieri di Vittoria hanno arrestato tre rumeni, Monteanu Vasile Ionut, 21 anni, Stoian Vasile, 51 anni, Murariu Dumitru Razvan, 24 anni. Secondo le indagini, avevano ridotto in schiavitù quattro loro connazionali giunti a Vittoria per lavorare nelle serre. Le indagini sono scattate quando i militari hanno bloccato i braccianti in fuga. Sono stati proprio loro a raccontare le condizioni disumane in cui venivano trattati senza a volte ricevere un compenso economico. Pare che per la prima settimana, avessero ricevuto poco più di duecento euro, poi nulla. Ma erano costretti comunque a lavorare. E’ al vaglio della magistratura la posizione di un italiano proprietario delle serre che, però, ha dichiarato di non conoscere i quattro romeni.
LA DESTRA: “Il PDL HA TRADITO GLI ACCORDI PUR DI ACCOMODARSI AL TAVOLO DELLA SPARTIZIONE TERRITORIALE”
Giuseppe Dipasquale, commissario de La Destra di Ragusa, ha inviato una nota che pubblichiamo. 18 marzo 2013, Salvo Mallia: “Non sono disponibile a fare un passo indietro e a ritirare la mia candidatura a sindaco espressa dal mio partito, il Pdl”. 26 marzo 2013, con un atto di responsabilità e per l’unità della coalizione di centrodestra, Ciccio Barone ritira la sua candidatura in favore di Salvo Mallia. Plauso del coordinatore cittadino del Pdl Giovanni Cultrera, soddisfazione del tavolo regolarmente strutturato. 27 marzo 2013, Salvo Mallia smentisce se stesso e strumentalmente, con una contraddizione in termini, sostiene che non è più disposto a candidarsi per il centrodestra, disponibilità che avrebbe dato 15 giorni prima. Questi i fatti. “Evidentemente – dice il commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale – aveva ragione “Giulio” quando sosteneva che “il potere logora chi non ce l’ha”. Forse ha ragione il giovane Minardo: non è questione di poltrone ma dei deretani che quelle sedute dovranno andare ad occupare per questioni territoriali. Solo spartizione del territorio ed accordi vergognosi per raggiungere tali obiettivi. Il Pdl oggi tradisce gli accordi e l’integrità della coalizione che rappresenta a livello comunale. Tradisce tutti i soggetti politici alle ultime elezioni a livello nazionale, Lega esclusa. Sono fermamente convinto che, nei prossimi giorni, i ragusani ne sentiranno di belle. Aggiungo che, se non fossi vincolato dalla dignità, dalla moralità, dalla coerenza, dalla integrità e dalla appartenenza suggerirei senza remora alcuna di votare per l’antipolitica poiché oggi la politica ha dato l’ennesimo esempio di grande “altruismo personale”. Ma voglio ancora sperare in un sussulto d’orgoglio della Politica, quella con la P maiuscola”.