25-11-2024

CONTRABBANDO DI SIGARETTE, SEQUESTRATI 784 PACCHETTI A VITTORIA

Operazione congiunta di Guardia di Finanza e Carabinieri di Vittoria contro il contrabbando di sigarette. I militari dell’Arma hanno proceduto ad effettuare una perquisizione domiciliare nei confronti di Bousrih Anour, cittadino tunisino di 51 anni, domiciliato a Vittoria, bracciante agricolo, il quale è stato trovato in possesso di 784 pacchetti di sigarette di varie marche (Marlboro, Minute Classic, American Legend), per un totale complessivo di 21,800 chilogrammi, contenute all’interno di due sacchi neri in plastica per la spazzatura, tutti privi del contrassegno dei Monopoli di Stato. Per il tunisino è scattato l’arresto. I tabacchi, verosimilmente proveniente dal Magreb, sono stati sottoposti a sequestro, e all’arrestato è stata elevata una multa di 112.488 euro, pari a 5,16 euro a grammo. Contestualmente a questa operazione, i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Vittoria hanno intercettato e fermato una Fiat Punto in Contrada Macconi, nei pressi di Marina di Acate, condotta da un cittadino di nazionalità anch’egli tunisina, il quale a seguito di un controllo più approfondito veniva trovato in possesso di 107 pacchetti di sigarette marca “American Legend”, verosimilmente di provenienza magrebina, per un peso complessivo di 1,740 chili. Per lui una multa di quasi novemila euro.

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Vittoria, minorenne arrestato con dieci grammi di hascisc

Un sedicenne tunisino è stato tratto in arresto dai carabinieri per spaccio di droga. Nella tarda serata di domenica, il ragazzo, con precedenti, è stato fermato in via Vincenzo Bellini, nei pressi di una villetta comunale. Addosso aveva dieci grammi di hascisc confezionata in cinque stecchette di carta stagnola. Aveva pure un coltello intriso della stessa sostanza stupefacente. Si trova adesso al Centro di Prima Accoglienza di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per minorenni etnea davanti la quale dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Randello, vetrata di un fotografo crivellata di colpi di fucile

Almeno dodici forti sono stati riscontrati nella vetrata di un laboratorio fotografico di Randello in territorio di Ragusa. E’ stato un passante, nella giornata di domenica, a chiamare i carabinieri. Si tratterebbe di colpi partiti da un fucile da caccia. Il fotografo, che al momento si trova all’estero, avrebbe detto ai militari di non sapersi spiegare il perchè di questo episodio.

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Accordo transattivo Università, Scarso: “Fatto un bel passo avanti”

scarso“La proposta unitaria per sottoscrivere l’accordo transattivo con l’Università di Catania per il mantenimento della Struttura Didattica Speciale di Lingue a Ragusa è frutto di un’ampia concertazione che ha registrato la disponibilità di tutti gli attori in campo”. Lo dice il Commissario Straordinario della Provincia regionale di Ragusa, Giovanni Scarso, dopo la firma della bozza unitaria da trasmettere a Catania dopo una lunga giornata di incontri in Prefettura. “E’ stato fatto un grosso passo avanti – aggiunge Scarso – per chiudere questa lunga vicenda che avrà un riverbero positivo per tutto il territorio ibleo. Non c’era un problema di primogenitura o di autopromozione nei confronti del territorio per l’Ente che avrebbe sancito l’accordo con Catania, così come è sembrato ai più in certi frangenti. C’erano difficoltà di ordine contabile e verifiche sul piano della legittimità da verificare per addivenire ad un nuovo accordo transattivo con l’Università di Catania ma la volontà di chiudere l’accordo è stata unanime sin dall’inizio – ha dichiarato ancora Scarso -. Il documento finale approvato dopo una lunga discussione mi pare idoneo a ricevere l’approvazione dell’ateneo di Catania perché i due maggiori soci e il Consorzio Universitario hanno fatto il possibile per individuare un percorso che assicuri la presenza universitaria a Ragusa. Resto fiducioso che l’Università accolga questa proposta in modo che il 28 gennaio si possa mettere fine a questa telenovela”, conclude Scarso.

L’Handball Crazy Reùsia battuta a Caltanissetta

Handball Crazy ReùsiaE’ andata male all’Handball Crazy Reùsia. Il sette allenato da Piero Gennaro avrebbe voluto cominciare l’anno solare con un successo, anche per dimenticare le spiacevoli peripezie dovute alle penalizzazioni in classifica. Invece, sabato pomeriggio, la squadra ragusana è uscita sconfitta dal campo di Caltanissetta con il punteggio di 29-23 a favore della Nova Audax. “E’ stata una partita molto equilibrata nella prima fase – chiarisce l’allenatore Gennaro – con una difesa attenta da entrambe le parti. Poi, è come se, da parte nostra, fosse andata via la luce”. La Nova Audax riesce a chiudere il primo tempo con il punteggio di 13-10 a proprio favore. In casa Reùsia sono pesate le assenze di Giorgio Noto e Giuseppe Garozzo, infortunati, Saro Cappello e Mirko Schembari, indisponibili. E Gennaro è stato giocoforza costretto a schierare atleti under 18 al loro primo anno di esperienza agonistica. Nella ripresa, i padroni di casa hanno tenuto salde le redini del match, mentre il sette ibleo ha cercato di accorciare le distanze arrivando, ad un certo punto, sul 23-20. Poi, però, il bottino della Nova Audax Caltanissetta è lievitato sino a garantire ai padroni di casa la possibilità di portare a casa la vittoria con uno scarto di sei reti. “Non dobbiamo disperarci – dice il presidente dell’Handball Crazy Reùsia, Riccardo Tasca – sappiamo che il ritorno all’attività agonistica sarebbe stato molto problematico dopo oltre un mese di sospensione. Però ho molta fiducia nella capacità di ripresa di questo gruppo e sono certo che già dal prossimo difficile impegno riusciremo ad esprimerci nella maniera dovuta”, conclude Tasca.

Il The Indipendent ammaliato da Scicli

scicli“Melodrammatica, sotto un cielo blu cobalto”. Così il quotidiano inglese The Independent, nel pezzo a firma dell’inviata Harriet O’Brien, definisce Scicli: la scenografia di un’opera lirica. La giornalista è stata in città il mese scorso e ha definito “austeramente spirituale” la chiesa del Carmine, apprezzando la rotondità e la morbidezza della chiesa di San Giovanni Evangelista, per poi definire “majestic” la chiesa di San Michele Arcangelo. L’articolo è apparso in edicola il 19 gennaio.

RINVENUTO IL CORPO DEL SUB BRUNO BUFARDECI

rinvenimento bufardeciDomenica alle ore 9.15 un escursionista ha segnalato al 113 che sulla costa rocciosa tra Sampieri e Cava D’Aliga, in c.da Costa del Carro, che vi era qualcosa di strano, forse un uomo con una muta da sub. Immediatamente, è stata inviata sul posto la Squadra Volanti ed il personale del Commissariato di Polizia di Modica della Questura di Ragusa. I primi operatori intervenuti hanno rinvenuto, adagiato supino sulle rocce, il corpo di un uomo privo di vita e dai primi elementi raccolti pare si trattasse del sub Bruno Bufardeci, scomparso il giorno di Natale nelle acque di Punta Secca durante una battuta di pesca in apnea. Sul posto sono giunti nel contempo gli operatori della Polizia Scientifica ed il medico legale. La Polizia fa sapere che con molta probabilità, dalle indagini effettuate, si possa ritenere che il corpo del sub sia stato trascinato dalla corrente che lo ha fatto incastrare in qualche roccia sott’acqua e successivamente la stessa corrente lo abbia liberato facendolo riemergere in zona distante parecchie miglia marine dal luogo dell’immersione. Il Funzionario della Polizia di Stato, che si occupava dal 25 dicembre di coordinare le ricerche di Bufardeci, ha individuato sin da subito alcuni elementi (caratteristiche somatiche e descrizione dell’attrezzatura subacquea ancora indossata ed integra) che facevano ritenere quasi certo che si trattasse del sub scomparso. E’ stato effettuato il riconoscimento da parte dei familiari, che, assistiti dagli uomini della Questura, sono stati accompagnati fin sulla costa rocciosa. Dopo il sopralluogo, terminate le operazioni di Polizia Giudiziaria previste dalle norme vigenti, sono iniziate le fasi di recupero del corpo. Le operazioni, particolarmente complicate per la tipologia del terreno roccioso e fangoso, hanno visto alternarsi gli uomini della Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco, nel tratto della costa tra il mare e la strada provinciale. Scalando tutta la costa rocciosa, con un passaggio di mano in mano, seppur con grande difficoltà, è stato possibile effettuare il recupero, così da affidare alla famiglia Bufardeci il corpo del loro familiare. Ad assistere alle operazioni di recupero di Bufardeci sono giunti i familiari del sub, appena appresa la notizia, così come numerosissimi amici. Le ricerche del sub non sono mai state interrotte dal 25 dicembre, giorno in cui i familiari avevano denunciato la scomparsa del loro congiunto presso gli uffici della Questura di Ragusa. L’impiego delle unità navali, aeree, dei sommozzatori fino a domenica non avevano dato alcun risultato, nonostante gli immensi sforzi profusi dalle persone coinvolte nelle ricerche. I familiari, accompagnati a bordo delle Volanti della Polizia di Stato, sono stati assistiti fino al cimitero e successivamente presso gli uffici della Questura per gli adempimenti di legge.

ACQUA INQUINATA, CHIUSI DUE POZZI NELL’ALVEO DELL’IRMINIO

troteUn terzo dei pozzi del capoluogo ibleo è stato chiuso perché inquinato. E adesso si rischia una situazione di emergenza idrica. La notizie è stata comunicata domenica ufficialmente, ma la chiusura risale a venerdì mattina. I dati dei controlli che vengono effettuati di routine non hanno dato altra scelta. Sono due pozzi, sui sei che riforniscono il comune capoluogo, pozzi che si trovano nell’alveo del fiume Irminio. La decisione è stata presa dai responsabili del servizio idrico comunale a seguito dei prelevamenti dell’Asp. Sono stati chiusi i pozzi B e B1, che consentono di portare il prezioso liquido nelle zone della parte alta della città. Le analisi sugli altri quattro pozzi, invece, non hanno fatto riscontrare dati superiori alla norma. Il problema, tuttavia, appare assai grave. L’inquinamento, infatti, sarebbe dovuto ad una presenza eccessiva di ammoniaca. Per lo stesso motivo, da oltre due anni, non vengono utilizzate due sorgenti, la Oro Scribano e la più importante Misericordia. I dati fino a qualche giorno fa comunicati dall’Arpa parlano di una presenza di ammoniaca sessanta volte superiore alla norma. Sorgenti inquinate, e inquinato è pure il Ciaramite, affluente dell’Irminio, dove viene sversata l’acqua della Oro Scribano e della Misericordia. Domenica mattina è stato il proprietario di una dozzina di vecchi mulini che si trovano a fianco dell’affluente a chiamare Arpa, carabinieri dei Nas e tecnici comunali dopo avere scoperto che, nel torrente, c’erano diverse trote morte. Immediato l’arrivo dei tecnici, che hanno eseguito i prelievi per effettuare ulteriori analisi. Ma l’enorme presenza di ammoniaca è la causa più probabile della morte delle trote. “Non ho mai visto una cosa del genere – spiegava il proprietario dell’area “incastonata” nella zona della forestale -. Sono tutti morti”. I Nas faranno la segnalazione in Procura, dove c’è già un fascicolo aperto sull’inquinamento delle due sorgenti. Il terreno di tutta l’area della Cava della Misericordia, secondo l’ipotesi più probabile, è ormai saturo di sostanze organiche, quasi certamente provenienti dalle concimaie dellatrote 1 zona. La pioggia di qualche giorno fa ha dilavato il terreno, facendo sì che le sostanze inquinanti finissero nelle sorgenti e, quindi, nel Ciaramite. Dal Comune c’è l’invito a moderare “quanto più possibile il consumo di acqua potabile”. Lunedì il commissario Rizza affronterà la questione “con la massima urgenza”. 

ELETTRODOTTO SICILIA MALTA – LA STRANA OPPOSIZIONE DEL MOVIMENTO TERRITORIO – Legambiente Chiede un comitato di controllo sull’opera

Riceviamo e pubblichiamo:  “Come probabilmente molti altri, anche Legambiente Ragusa è rimasta colpita dalle vive proteste del Movimento Territorio dell’attuale deputato regionale Di Pasquale, contro l’elettrodotto Sicilia Malta. La sorpresa è evidentemente naturale: nella sua lunga vita politica il Di Pasquale non ha certo brillato per attenzione alle problematiche ambientali: anzi. Come non ricordare l’avversione viscerale al Piano Paesaggistico, cioè ad uno strumento fondamentale per difendere il paesaggio e la campagna iblea dalla speculazione edilizia? Oppure l’avversione all’inclusione della vallata dell’Irminio nel parco degli Iblei, compresa la foce che oggi si vorrebbe proteggere dall’elettrodotto? O la cementificazione di contrada Maulli che ha chiuso la Riserva dell’Irminio con un muro di cemento? Senza tralasciare la vicenda dei PEEP che ha cementificato 2 milioni di metri quadrati di territorio agricolo, i deludenti risultati della raccolta differenziata, l’inesistente salvaguardia delle risorse idriche (vedasi inquinamento delle sorgenti di Cava Misericordia). Increduli e preoccupati (un così tanto clamore da persone così provatamente insensibili faceva pensare a chissà quale disastro per il nostro territorio) abbiamo immediatamente consultato il progetto, e la relativa V.I.A. Le linee guida del Ministero dell’Ambiente sugli elettrodotti individuano nel paesaggio, nell’inquinamento elettromagnetico e nei danni agli ecosistemi conseguenti alla fase di cantiere l’eventuale impatto ambientale dell’infrastruttura. Qui la sorpresa è aumentata: l’elettrodotto Sicilia-Malta, dai dati del progetto, dalla Valutazione di Impatto Ambientale e dalle prescrizioni impartite dalla commissione V.I.A. del Ministero dell’Ambiente sembra avere un impatto modesto a terra. Infatti il tratto a terra dell’elettrodotto, dalla stazione elettrica di Ragusa al piazzale accanto al depuratore di Marina di Ragusa risulta interrato (!) utilizzando le strade provinciali (noti ecosistemi di pregio….) senza intaccare la campagna. Quindi l’impatto sul paesaggio è nullo (!). Con l’interramento dei cavi che risultano coibentati ad una profondità di 1,60 metri anche l’inquinamento elettromagnetico è da ritenersi modesto, sicuramente inferiore all’elettrodotto aereo. Questo per quanto riguarda le opere a terra. Ma passiamo al mare: per quanto riguarda i danni agli ecosistemi dovuti alla fase di cantiere solo l’ecosistema marino sembra infatti soggetto a rischio, ma le stringenti prescrizioni, se rispettate, dettate dalla Commissione V.I.A. del Ministero dell’Ambiente fanno ritenere limitati e reversibili gli eventuali danni alle praterie di Posidonia oceanica e di Cymodocea nodosa: il tratto interessato è estremamente limitato (circa 100 m quadrati per la Posidonia e circa 1063 metri quadri per la Cymodocea) ed il cavo, nell’area in cui c’è vegetazione verrà poggiato sul fondo e non interrato. Ovviamente tutto ciò è valido sempre che la direzione lavori e i soggetti istituzionalmente deputati al controllo facciano scrupolosamente il loro lavoro. Probabilmente è questo che desta il maggiore timore al movimento di cui sopra (ed anche nostro): essendo (stati) amministratori e ben conoscendo l’inefficienza dell’Ente pubblico probabilmente già sanno che i controlli sulle opere non saranno adeguati. Chiediamo quindi che si crei un ‘comitato di controllo’ sulle attività, che comprenda anche rappresentanti delle associazioni ambientaliste, dei pescatori, delle associazioni di pescasportivi e subacquee che affianchino ‘strutturalmente’ gli enti nelle attività ispettive. Quindi anche per quanto riguarda il mare ci chiediamo: alla vegetazione acquatica fa più danno un cavo poggiato sul fondo o un mega porto turistico quale quello di Marina (ed infatti, ci informano i sub, con il porto e l’insabbiamento conseguente, la metà del posidonieto nell’area è scomparso)? Come mai il Di Pasquale ai tempi del porto non ha protestato contro sé stesso? E non ci rammentiamo neanche alcun suo intervento serio contro la pesca a strascico sottocosta, che ara i fondali distruggendo la prateria di Posidonia (gli unici ad intervenire su questo grave problema sono stati gli ambientalisti e la piccola pesca). Alla luce di ciò, se i rischi a mare in qualche modo ci sono, e ribadiamo che i controlli siano il più stringenti possibili, sembra eccessivo l’allarme sul grande impatto ambientale dell’opera lanciato da alcune forze politiche che in passato mai si sono distinte per un atteggiamento a difesa dell’ambiente. Certo si può sempre essere folgorati sulla via di Damasco come San Paolo, ma le conversioni improvvise destano sempre molti sospetti, soprattutto quando a convertirsi all’ambientalismo è l’ex sindaco di Ragusa”.  Legambiente Ragusalegambiente

PROTESTA INDIGENTI – VOGLIAMO IL LAVORO

La protesta degli indigenti continua perché molti di loro non si sentono come ex sussidiati, ma come lavoratori licenziati dal loro datore, in questo caso il Comune di Ragusa. Questa è la motivazione che i manifestanti di piazza Poste stanno spiegando in questi giorni a chi si ferma accanto alla tenda della Protezione Civile, che da 25 giorni è la loro casa e gli chiede: “Perché non ve ne andate a casa?”. “Noi rispondiamo – dicono che gli indigenti – che lottiamo per riavere il nostro lavoro”. La tenda è il luogo simbolo di questa protesta. In molti pensavano che il presidio sarebbe stato sospeso con la pubblicazione del nuovo bando per l’assegnazione dei sussidi, che non prevede prestazioni lavorative ma solo contributi economici per i più bisognosi. Invece, nonostante il bando e quindi la certezza che il Comune il prossimo mese erogherà sussidi sino alla distribuzione di tutte le risorse finanziarie disponibili (che in questa prima fase sono solo 60 mila euro), la protesta prosegue ad oltranza. “Noi chiediamo il lavoro e non il sussidio – spiega Alessio Virzì – e alcuni di noi stanno riflettendo sul da farsi. Io personalmente allo stato attuale, ritengo che non presenterò l’istanza che deve essere inoltrata entro il 31 gennaio, pur potendo rientrare nella graduatoria dato che sono sposato, disoccupato dopo essere stato licenziato e con un figlio minorenne. Ma il punto è proprio questo: non vogliamo l’elemosina chiediamo di riavere il lavoro che facevamo prima”.  Gli indigenti quindi non sono d’accordo con i bandi di lavoro affidati alle cooperative sociali. E per far vedere che fanno sul serio e non hanno intenzione di mollare hanno deciso di chiedere il montaggio di un’altra tenda, quella in cui, di notte, dormiranno anche le donne.Indigenti 2.1.13

Si punta alle primarie per scegliere il sindaco di Acate

I gruppi consiliari ex An, Pd, Rinascimento Acatese e Voce Popolare sostengono che la scelta del candidato a Sindaco del Comune di Acate va fatta coinvolgendo pienamente  l’elettorato passivo, con delle primarie, “che sono diventate uno sdandard per i partiti pluralisti ed a forte caratterizzazione democratica”.acate

IN PREFETTURA L’ACCORDO CON L’UNIVERSITA’

Individuata, dopo un articolato lavoro preparatorio, la proposta unitaria di accordo transattivo per il mantenimento della struttura didattica speciale di Lingue da avanzare all’Università di Catania. A renderlo noto è la prefettura di Ragusa al termine dell’incontro tra Comune, Consorzio e Provincia. “Fissate le linee guida, la proposta di accordo transattivo verrà pertanto trasmessa all’Università di Catania per la definitiva approvazione, e, sin d’ora, il Consorzio, la Provincia Regionale e il Comune di Ragusa si dichiarano disponibili – spiegano in prefettura – a sottoscrivere tale accordo per la data del prossimo 28 gennaio, già fissata dall’Organo tecnico dello stesso Ateneo”.

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Diversamente abili, l’associazione Movis incontra l’onorevole Assenza

Incontro tra il deputato regionale Giorgio Assenza e il Movis. “Come è già avvenuto con altri due rappresentanti della provincia all’Ars, gli onorevoli Ferreri e Di Giacomo, anche durante questo incontro – spiegano al Movis – abbiamo esposto l’importanza del progetto Vita Indipendente. Questa volta però, a differenza delle altre, abbiamo potuto mostrare il disegno di legge, di cui possiamo vantarci esserne promotori, che l’onorevole Salvatore Oddo ha preparato. L’Onorevole Assenza, come gli altri, ha accolto positivamente questa iniziativa che rappresenta una speranza di vita per molte persone che si trovano a dover vivere una situazione cui la parola difficile risulta eufemistica”.

18012013 L’associazione Mo.V.I.S. incontra l'onorevole Assenza

Operazione Boarding Pass, gli arresti continuano

Nella tarda serata di venerdì, la Polizia Ferroviaria di Torino Porta Nuova, che ha operato in sinergia con la Squadra Mobile di Ragusa, ha tratto in arresto Gueze Omar, somalo di 31 anni, raggiunto da Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Catania, Sebastiano Di Giacomo Barbagallo su richiesta del Procuratore capo Giovanni Salvi e del sostituto procuratore Lucio Setola a carico di 48 soggetti tutti facenti parte di una organizzazione criminale transazionale specializzata nell’immigrazione clandestina. L’arrestato, svolgeva il compito specifico di “accompagnare” i clandestini sino a destinazione.

GUEZE Omar inteso OMAR GESEY

DISSERVIZI NEI TRASPORTI, CHIAVOLA: “IL COMUNE VIGILA?”

Che i problemi fatti registrare dal servizio del trasporto pubblico nella città di Ragusa siano diventati una cosa seria lo si è visto in questi ultimi giorni. Dopo l’allarme che abbiamo lanciato sabato scorso, numerosi gli episodi a cui si è cercato di porre rimedio. L’Ast, addirittura, si è vista costretta a recuperare, tra i propri mezzi, un vero e proprio residuato bellico pur di mantenere inalterata la bontà del servizio così come ha dovuto fare i salti mortali per assicurare, giorno dopo giorno, la presenza del gasolio nei mezzi. Per non parlare, poi, del fatto che molte corse sono state sospese a tempo indeterminato. Mentre nella paline con gli orari non è stato predisposto alcun aggiornamento rispetto agli orari per cui turisti e cittadini, soprattutto anziani, attendono invano il transito degli autobus. Un aspetto ben più importante, però, è rimasto senza riposta. E, secondo noi, è il nodo centrale della questione. Il Comune di Ragusa sta verificando se la convenzione stipulata con l’azienda dei trasporti sia rispettata voce per voce? Oppure si preferisce fare finta di niente?”. E’ il senso dell’interrogativo che il dirigente provinciale de “La Destra”, Mario Chiavola, nella qualità di presidente dell’associazione “Ragusa in movimento”, torna a porre al commissario straordinario dell’ente, Margherita Rizza.

Un autobus urbano dell'Ast

LA CNA DI VITTORIA SULLA TARES: “STANGATA SULLE IMPRESE”

Il primo gennaio 2013 è nata la Tares. Non è un nome di fantasia bensì si tratta della nuova tassa sui rifiuti e sui servizi che sostituirà la Tarsu. Un tributo che rischia di tramutarsi in una vera e propria stangata, soprattutto per le nostre microimprese”. E’ il senso dell’allarme lanciato dal presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e dal responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Abbiamo fatto, approssimativamente, due conti – chiariscono i due vertici territoriali dell’associazione di categoria – e, rispetto al 2012, gli aumenti stimati per l’anno in corso saranno significativi. Un capannone di 500 mq pagherà in più circa 500 euro, in un negozio di 80 mq la nuova tassa sui rifiuti ammonterà ad oltre 100 euro in più, mentre per un’abitazione civile di 100 mq la Tares comporterà un aumento pari a 70 euro. Una situazione veramente assurda. Le famiglie e le imprese, grazie alla crisi economica e al conseguente calo dei consumi, hanno prodotto meno rifiuti. Dovrebbero pagare meno. Invece con la Tares subiremo un aggravio della tassazione che si aggira intorno al 30% in più. Il gettito di questo nuovo tributo andrà direttamente a finanziare le entrate comunali. Il meccanismo di applicazione delle aliquote di imposte permetterà ai Comuni che non hanno raggiunto la copertura per la spesa sostenuta per la raccolta dei rifiuti di aumentare il prelievo richiesto ai cittadini in quanto varrà il principio che il costo del servizio per la raccolta dei rifiuti dovrà essere integralmente coperto dal gettito prodotto dalla Tares”. Spiegano Santocono e Stracquadanio: “Per intenderci e detta in parole povere, le inefficienze di chi gestisce i processi e i servizi di raccolta (Comune, Amiu o Ato), si ripercuoteranno direttamente sull’aumento della Tares richiesta. Questa nuova tassa (la prima rata è stata rinviata al 1° luglio) prevede inoltre una maggiorazione su tutti gli immobili pari a 0,3 euro al metro quadrato con la quale si andranno a finanziare i servizi indivisibili del Comune (illuminazione pubblica, pulizia e manutenzione delle strade, etc.). Il Comune potrà elevare questa maggiorazione sino a 0,4 euro al metro quadrato. Ci chiediamo: cosa succederà a Vittoria?”cna logo

 

FURTO DI AGRUMI, ARRESTATI QUATTRO RUMENI

Nella tarda serata di venerdì i Carabinieri della Stazione di Acate, nel corso di un servizio di controllo del territorio disposto dalla Compagnia di Vittoria per rafforzare la sicurezza nel corso del fine settimana, hanno tratto in arresto due coppie di coniugi. Si tratta di Costei Doru Ciobanitei, 42 anni, e della moglie, Michaela Carmen Orsache, 34 anni, residenti ad Acate, e di Cristian Laur Craciun, 22 anni e della compagna Violeta Cadinoiu, 25 anni, residenti a Vittoria. Tutti e quattro sono rumeni, incensurati. Sono stati arrestati per aver rubato 600 chili di arance in un agrumeto di contrada “Fossa del Lupo”, in territorio di Vittoria. Il valore è di circa 600 euro.

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La Nova Virtus ospita lo Sporting Adrano

Torna a giocare tra le mura amiche, dopo oltre un mese, complici la pausa natalizia ed il doppio turno in trasferta, la Nova Virtus. Il team di Massimo Di Gregorio, reduce dal vittorioso derby esterno contro i “cugini” della Vigor Santa Croce, riceve (domenica, PalaPadua, ore 18, arbitri Guarrera di Riposto e Spanò di Messina) lo Sporting Adrano, squadra di media-bassa classifica, già superata all’andata dai virtussini (all’epoca ancora orfani di Andrea Sorrentino) con il secco punteggio di 58-78.

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Pioggia nel centro storico di Ragusa: strade a rischio

Le abbondanti piogge di questi ultimi giorni hanno rovinato il manto stradale di alcune arterie del centro storico superiore. E’ quanto denuncia la delegata al Centro storico del Pd di Ragusa, Alessandra Sgarlata, che sollecita il commissario straordinario Margherita Rizza ad avviare la predisposizione di una azione di ripristino da effettuare il prima possibile. “Anche perché le buche di cui parlo sono abbastanza profonde e ciò determina pericoli non da poco sul fronte della circolazione veicolare. Sarebbe stato opportuno, inoltre, ma lo si può fare anche ora, provvedere alla manutenzione dei tombini di deflusso delle acque piovane invasi da detriti e rifiuti. Tutto ciò per evitare che tornino a ripetersi gli stessi problemi. Ad esempio, in via Gian Battista Odierna – scrive la Sgarlata – la situazione è molto complicata e va monitorata”.

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Battaglie e sconfitte dei ferrovieri ragusani

E’ uscito il libro “Battaglie e sconfitte dei ferrovieri ragusani. Dalla lotta contro i Rami secchi a quella per una ferrovia moderna. (1986-2012)”, di Pippo Gurrieri, edito da Sicilia Punto L. E’ la storia di una resistenza, delle sue fasi più alte, entusiasmanti e coinvolgenti, e dei suoi momenti di delusione, amarezza, sconfitta. E’ una storia di ferrovieri che hanno amato e amano il loro lavoro, perché lo ritengono utile alla collettività, al servizio del territorio, e non strumento di calcoli opportunistici e di operazioni finanziarie affidati a burocrati e managers figli dell’ideologia liberista. E’ la storia di una sfida alle logiche del mercato. E’ una storia di uomini che hanno coniugato la parola lavorare con quella di lottare. E’ una storia di dignità. Il libro può essere richiesto telefonando allo 0932 651612, o scrivendo [email protected]

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