Nella mattinata di sabato i militari della Compagnia Carabinieri di Modica e della Capitaneria di Porto di Pozzallo, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo dei villaggi turistici “Baia Samuele” (riconducibile al gruppo “I Grandi Viaggi”) e “Marsa Siclà” di Scicli, nonché dei mezzi nella disponibilità della ditta di trasporto rifiuti “Buscema Giovanni Carmelo Servizi Ambientali” di Modica. Il decreto di sequestro è stato emesso dal Gip del Tribunale etneo sulla scorta delle indagini svolte da Carabinieri e Capitaneria di Porto che hanno tratto origine dai ripetuti episodi di inquinamento a mare riscontrati, soprattutto nella stagione estiva, nel tratto di costa in corrispondenza della spiaggia di Sampieri e della “Fornace Penna” che si affaccia sulla scogliera, resa famosa dalla fiction del Commissario Montalbano. L’ipotesi investigativa ha ad oggetto l’esistenza di un possibile traffico illecito di rifiuti – in special modo reflui fognari – che sarebbero prodotti dalle due strutture turistiche le quali, soprattutto nella stagione estiva, registrano un’affluenza di turisti con picchi ragguardevoli anche superiori alle 1000 unità giornaliere. L’attività in questione vedrebbe il coinvolgimento altresì della ditta “Buscema G.C.”, utilizzata per lo svuotamento delle fosse settiche che, verosimilmente a causa del sottodimensionamento dell’impianto, spesso traboccavano spargendo liquami nelle campagne circostanti. Giunti presso le strutture di depurazione, i reflui fognari, senza le previste autorizzazioni, venivano stoccati e smaltiti illecitamente in dispregio delle norme di legge in materia ambientale. Il sequestro preventivo disposto dal Gip è finalizzato specificamente ad evitare che l’attività criminosa ipotizzata, e che sarà fatta oggetto di più attento accertamento, possa ulteriormente protrarsi con i conseguenti danni all’ambiente circostante, peraltro riconosciuto quale meta privilegiata del turismo ibleo. Il predetto provvedimento colpisce infatti strutture turistiche tra le più grandi in Italia per estensione e valore, stimato attorno ai 30 milioni di euro complessivi e con un volume d’affari tra i più importanti nel settore. Marsa Siclà ha diramato una nota in cui “respinge fermamente le contestazioni di gestione e di smaltimento abusivo di rifiuti contenute nell’ordinanza di sequestro preventivo del Giudice per le Indagini Preliminari di Catania. Stigmatizza il gravissimo danno patito dalla struttura e da quanti vi lavorano o collaborano. Comunica di avere conferito incarico al legale per il riesame e la revoca del provvedimento”.
ACATE, ARRESTATO RUMENO COLPITO DA MANDATO EUROPEO
Jon Gheorghe Costea, rumeno di 22 anni, residente ad Acate è stato arrestato dai Carabinieri della stazione locale. Destinatario di un mandato di arresto europeo, emesso dal tribunale di Valsui, Costea deve espiare una pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di furto aggravato e violazione della proprietà privata, commessi nel 2009 in Romania. Durante la sua permanenza in Italia il cittadino rumeno era stato sorpreso in flagranza di reato dai carabinieri della Compagnia di Vittoria mentre tentava di rubare un ciclomotore. In questa occasione era stato condannato, pena sospesa, a 4 mesi di reclusione. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Ragusa, in attesa della pronuncia della corte d’Appello di Catania sulla sua estradizione.
SANTA CROCE, RICORSO ELETTORALE IL SINDACO IURATO RESTA IN CARICA
Il Tar di Catania ha respinto il ricorso elettorale presentato dal candidato Giovanni Barone. I giudici della quarta sezione del tribunale amministrativo regionale, relatore Francesco Bruno, presidente Cosimo Di Paola, terzo Pancrazio Savasta, non hanno riscontrato irregolarità tali da sovvertire l’esito elettorale. Il ricorso principale del candidato Barone è stato respinto, dichiarando, altresì, inammissibile il ricorso incidentale del sindaco Franca Iurato. È stato estromesso dal giudizio l’ufficio elettorale centrale, le spese di verificazione dovranno essere sostenute dal Govanni Barone e le spese dei legali, Giovanni Mania difensore di Franca Iurato e Alessia Giorgianni del candidato Giovanni Barone, equamente distribuite tra i due contendenti. Un risultato elettorale, quello dello scorso 8 maggio, che ha sancito la vittoria di Franca Iurato per una manciata di voti: 1225 voti (il 22,99% di preferenze) contro i 1222 di Barone (22,93%). Il Tar di Catania, dopo il ricorso presentato da Barone, ha deciso di procedere al riconteggio di alcune schede contestate previa nomina di un ufficiale verificatore. Ieri la sentenza definitiva. “Il ricorrente aveva il semplice onere di effettuare verifiche e conteggi di tipo aritmetico – si legge nella sentenza del Tar – attraverso l’analisi di verbali già acquisiti, che avrebbero potuto evidenziare se ed in cosa si fosse annidato l’errore o la omissione che lo hanno fatto soccombere nel confronto elettorale. In altre parole, non emergono in questo caso quelle difficoltà di acquisizione di dati ed elementi di valutazione che, invece, connotano le ipotesi in cui si intende contestare la regolarità delle singole manifestazioni di voto allorquando si discute di elementi (le operazioni di spoglio delle singole schede) che non ricadono sotto l’immediata e diretta sfera conoscitiva del ricorrente. L’unico punto in cui il ricorrente manifesta un interesse diretto – spiegano i giudici nella motivazione – riguarda la contestazione dei voti attribuiti e poi corretti mediante l’uso del bianchetto nella sezione numero 2 ai candidati alla carica di sindaco di Santa Croce. In primo luogo, si deve rilevare che l’irregolare attribuzione dei voti si fa discendere dal confronto con un documento informale ed irrituale (i dati diffusi dal comune), che evidentemente non è idoneo a scalfire la forza probatoria privilegiata attribuita ex lege ai verbali”.
Pozzallo, l’ex consigliere Asta si rivolge al Tar
Pino Asta ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale per chiedere l’annullamento delle deliberazioni della civica assise che lo hanno poi portato a decadere dalla carica di consigliere comunale. Asta ha anche chiesto un risarcimento danni pari a 500.000 euro. La giunta municipale ha approvato un atto con il quale si autorizza il sindaco a resistere in giudizio, nominando avvocato per seguire l’iter al Tar di Catania l’avvocato Luigi Piccione del Foro di Modica.
Rugby: in “piscina” la partita che vale il titolo? Il Comune di Ragusa ci ripensa
A meno di 24 ore dal diniego, il Comune concede l’utilizzo del “Selvaggio” per il big mach di rugby, tra Padua e Nissa. Si giocherà su un campo vero. Alla fine il buon senso ha vinto. Padua Rugby Ragusa e Sporting Nissa Rugby domenica giocheranno la partita che potrebbe essere decisiva per le sorti del campionato di serie C al polisportivo comunale “Selvaggio-Aldo Campo”. Con il campo Petrulli impraticabile a seguito delle forti piogge cadute fino a questa notte nel ragusano, la dirigenza del Padua, considerando l’importanza della posta in palio e sapendo che il Ragusa Calcio era impegnato in trasferta, aveva nei giorni scorsi avanzato richiesta ufficiale per disputare l’incontro al Selvaggio ottenendo, però, dapprima, un diniego da parte del Comune che scriveva: “farvi disputare una partita di rugby nelle attuali condizioni, spessore del prato ridotto e consistenza precaria, comprometterebbe in modo irreversibile quello che resta della parte superiore del terreno di gioco”. Oggi, il cambio di rotta e la concessione “in via del tutto eccezionale” visto che “in caso di vittoria potrebbe proiettare il Padua alla disputa dei play off per l’eventuale promozione in serie B” del polisportivo. Così, alla fine, l’incontro si disputerà su un campo degno di tale nome; il numeroso pubblico, per godersi lo spettacolo, potrà sedersi su delle comode poltroncine, al riparo da eventuali avversità meteorologiche e i giocatori non rischieranno la propria incolumità.
IL SINDACO DI GIARRATANA NOMINATO REFERENTE PER IL PROGETTO LUDOPATIE
Presieduta dal Commissario Straordinario Margherita Rizza si è svolta la conferenza dei Sindaci. All’ordine del giorno la nomina di un referente nell’ambito del “Progetto Ludopatie” promosso dalla Curia vescovile per studiare forme di prevenzione. I presenti hanno nominato il Sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta.
Progetto Avis Scuola – I Fantastici Four
L’Avis Provinciale di Ragusa ha iniziato il 14 gennaio all’Istituto d’Istruzione Superiore “Q. Cataudella” la sperimentazione del Progetto Avis/Scuola Cittadini Solidali Ora. Il progetto, coordinato dal Preside Carmelo Massari, si avvale di un Dvd gioco – interattivo per gli alunni delle scuole secondarie superiori. L’obiettivo educativo è soprattutto quello di avvicinare i ragazzi alle tematiche che animano l’azione di volontariato: accoglienza, identità, comunità, amicizia, comunicazione, solidarietà, salute, benessere, beni preziosi che necessitano anche della partecipazione responsabile per il dono del sangue. Per ulteriori informazioni rivolgersi al 333.9095642.
ELETTRODOTTO ITALIA-MALTA
Trentaquattro prescrizioni per assicurare al progetto una perfetta compatibilità ambientale. Sono quelle trasmesse dalla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale (Via e Vas) nell’ambito del procedimento autorizzativo per l’elettrodotto che dovrà unire l’Italia e Malta, passando dalle coste iblee. Il provvedimento della commissione, di cui fa parte anche l’architetto Vera Greco, già soprintendente di Ragusa, in qualità di rappresentante della Regione siciliana, è del novembre scorso. Dopo una scrupolosa analisi (il documento è di una quarantina di pagine) sul territorio interessato dal progetto, ci sono alcune pagine che contengono le 34 prescrizioni. I primi punti riguardano rigorosissime procedure che occorrerà adottare nella fase di realizzazione dell’impianto, compresa la stesura di un progetto di monitoraggio ambientale. Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, in particolare della Posidonia, sarà obbligo di chi realizza il progetto di reimpiantarne almeno una per ogni Posidonia che dovesse andare distrutta per i lavori. Per proteggere l’habitat delle riserve, dovranno essere installate barriere nei cantieri per evitare la propagazione di polveri, durante i lavori, e di rumori. Tutta una serie di precauzioni che, unite a quelle inserite nel progetto iniziale, fanno ritenere l’opera abbastanza sicura. Il Comune darà un parere negativo, tra l’altro non vincolante, nel corso della conferenza di servizi a Roma del 23 gennaio. In subordine, come nella proposta di delibera che la Rizza presenterà al consiglio comunale lunedì, sarà dato un parere positivo sottoposto ad una serie di condizioni. Due gli aspetti importanti: un ruolo di vigilanza affidato anche al Comune di Ragusa ed una più congrua misura di compensazione, compresa la riqualificazione ambientale dell’aera di sbarco dell’elettrodotto, nella area dell’ex depuratore. Il consiglio comunale ne discuterà lunedì alle 18, al centro direzionale della zona artigianale.
Zona industriale di Ragusa senza pubblica illuminazione
Tutte spente, da un paio di mesi a questa parte, le luci della pubblica illuminazione alla zona industriale. Una lamentela già avanzata dalla Cna territoriale di Ragusa al Consorzio Asi che si occupa della gestione dell’area in questione. E’ il co-presidente Salvatore Bellina a chiarire di essersi recato presso gli uffici dell’ente consortile e di avere manifestato le lagnanze di numerosi insediati. “Mentre prima – afferma Bellina – mi avevano assicurato che la questione, dovuta a qualche problema di interruttori, sarebbe stata risolta, a distanza di qualche giorno mi è stato posto innanzi un ostacolo quasi insormontabile legato al nuovo regime di gestione delle Asi che sotto l’Irsap dovrà attivare nuove procedure burocratiche. Nessuno, quindi, può dirci quali saranno i tempi di sistemazione”. “E’ una vicenda paradossale – continua la responsabile organizzativa della Cna di Ragusa, Antonella Caldarera – perché mentre da un lato i titolari degli opifici continuano a versare all’ex Asi le somme riguardanti i canoni dovuti per la loro permanenza nell’area industriale, dall’altro devono fare i conti con la mancanza di servizi adeguati. Inutile aggiungere che la mancanza di pubblica illuminazione agevola i malintenzionati che, nelle ultime settimane, sono tornati a prendere di mira la zona”.
NO MUOS, SABATO PROTESTA CONTRO MINISTRO CANCELLIERI
Nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 gennaio a Niscemi si è consumato un fatto gravissimo. Lo ricorda il comitato No Muos provinciale che in una nota sottolinea come il Governo nazionale abbia preso posizione a difesa del Muos “facendo occupare militarmente il territorio per far passare, aggredendo i manifestanti, le gru dirette alla base della marina militare Usa per montare le parabole. Le violenze contro gli attivisti No Muos rappresentano la chiara intenzione da parte del governo di obbedire alle Forze Armate americane che, a casa nostra, stanno installando un pericolosissimo sistema di telecomunicazioni satellitari utile solo a rendere più sofisticate e micidiali le guerre. La ministra Cancellieri (e ora anche il ministro della difesa Di Paola) definiscono il Muos scrive il comitato provinciale No Muos – di interesse strategico per l’Italia, e ai manifestanti è stato lanciato un segnale chiaro: Non saranno tollerate forme di opposizione. Si vuole cancellare così la crescente protesta popolare contro il Muos, a difesa della pace, della salute, della sicurezza – concludono gli attivisti iblei – e dell’ambiente”. In segno di protesta contro le direttive della Cancellieri il 19 gennaio si terranno iniziative in tutta Italia. A Ragusa i comitati della provincia daranno vita ad un sit-in di protesta davanti la Prefettura.
Mozione in Aula di Assenza: “Dismettere l’Arsea, ente inutile uguale spreco”
“Ottocentomila euro all’anno, dal 2006 a oggi, sperperati per un ente inutile”. È il commento del deputato del Pdl Giorgio Assenza sulla discussione in Aula all’Ars su una sua mozione (altri firmatari i colleghi di gruppo Caputo, Germanà e Fontana) con la quale si chiede la chiusura dell’Arsea. “Stranamente la vicenda sta diventando più articolata di quanto non meriti a causa di una disposizione di Giunta che ha emesso un atto per il reperimento di 90 dipendenti da utilizzare presso questo ente che da 6 anni è semplicemente inattivo, e questo dopo che il presidente Crocetta ne aveva comunque annunciato la chiusura, annoverandola al capitolo sprechi. A oggi – stigmatizza Assenza – l’attività unica dell’Arsea è consistita nel cambio del dirigente generale: da Ugo Maltese, a Claudio Raciti, avvenuto lo scorso giugno”.
Arrestati dalla Polizia di Stato due messinesi ed un rumeno per furto aggravato a Santa Maria del Focallo
Tre persone sono state arrestate dalla Polizia. Si tratta di Rosario Tamburello, pluripregiudicato messinese di 54 anni, Giovanni Aloisi, 25 anni, e di Ion Plopis, rumeno di 28 anni per furto aggravato in concorso perpetrato in una abitazione di Santa Maria del Focallo. E’ stata una pattuglia della Polizia di Messina a notare l’auto con a bordo Tamburello, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine. Insieme a lui anche gli altri due arrestati. L’auto della Polizia ha iniziato a seguire il mezzo “sospetto” fino a quando è arrivato in territorio di Ispica. L’opera dei poliziotti ha dato i propri frutti, perchè gli agenti, con i colleghi di Ragusa, hanno poi appurato che il terzetto aveva svaligiato un appartamento a Santa Maria del Focallo. I tre avevano portato via monili in oro ed altri oggetti per un valore di 60.000 euro.
“Operazione Boarding Pass”, eseguito un altro arresto
Un altro arresti nell’ambito dell’operazione che ha sgominato una banda dedita al traffico di esseri umani. In manette è finito Hassan Mohamed, 38 anni, somalo. Il giovane era sfuggito alla retata di martedì scorso. E’ stato trovato a Ferrara. L’operazione aveva smantellato una organizzazione criminale transazionale specializzata nell’immigrazione clandestina dall’Africa attraverso l’Italia.
Modica, Guardia di Finanza scopre otto lavoratori in nero ed 800 mila euro occultati al fisco
Non presentava la dichiarazione dei redditi e non pagava le relative imposte dall’anno 2009. Ciononostante il titolare di una impresa edile di modica continuava ad emettere regolarmente fatture, che poi non registrava.I controlli delle fiamme gialle hanno consentito così di recuperare a tassazione gli oltre 800.000 euro che negli anni erano stati sottratti alla imposizione. La ricostruzione del reddito non è stata tuttavia agevole, tanto che i verificatori fiscali sono stati costretti a effettuare ricerche documentali anche nel domicilio e nella autovettura dell’imprenditore al fine di rinvenire fatture e altra documentazione utile. Sono stati inoltre compiuti numerosi controlli incrociati al fine di stabilire se vi fossero ulteriori lavori eseguiti e mai fatturati, rinvenendo ulteriori fatture per lavori effettuati che non erano state esibite né rinvenute dal controllo effettuato al titolare. Tra la documentazione rilevata anche diversi “appunti”, dai quali, oltre che il nome dei clienti erano indicati i nomi e le relative giornate lavorative di ben otto lavoratori in nero, per i quali non erano mai state effettuate ritenute delle imposte e versamento dei relativi contributi. Per questi motivi l’impresa edile modicana è risultata quale evasore totale negli anni 2009, 2010, 2011, considerando che per la sola IIva l’evasione ammonterebbe a 120.000 circa. Il legale rappresentante è stato inoltre denunciato alla Procura della Repubblica di Modica. I reati ipotizzati a suo carico riguardano l’omessa presentazione della dichiarazione annuale ai fini delle imposte dirette e dell’Iva.
CONSEGNA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ PER LA FILIERA LATTIERIO-CASEARIA DELL’IPER LE DUNE
La sicurezza domestica come obiettivo da raggiungere all’interno delle proprie abitazioni seguendo una serie di utili comportamenti che servono a ridurre i rischi: consigli pratici sono stati forniti nel corso di un seminario che si è svolto presso l’Iper Le Dune di Ragusa, organizzato all’Unione Nazionale Consumatori e all’Inail di Ragusa. Alla sicurezza domestica è stata abbinata anche la sicurezza alimentare. Grazie ad un protocollo d’intesa che lo scorso anno è stato siglato tra l’Iper Le Dune e l’Unione Nazionale Consumatori, è stato avviato un percorso di tracciabilità che ha seguito severi disciplinari e ha portato all’ottenimento della certificazione Iso 22000 per il progetto dedicato alla filiera della carne e denominato “Gustoibleo” ma anche per la filiera lattiero-casearia che ogni giorno finisce sulle tavole dei consumatori grazie ai prodotti realizzati dal caseificio interno all’ipermercato. A consegnare i due certificati è stato l’ing. Gianni Esposito, presidente dell’ente svizzero di supervisione QS International che opera in collaborazione con QS Sicilia. “Da sempre il nostro impegno è stato a tutela e a garanzia dei consumatori – spiega la dottoressa Concetta Lo Magno, responsabile dell’ufficio marketing Merkant, consorziata Ergon – A seguito di un protocollo d’intesa è nata lo scorso anno la sinergia con l’Unione Nazionale Consumatori che ci ha poi portato ad una collaborazione con l’Inail per parlare, come in questo caso, della sicurezza domestica. Nel seminario abbiamo unito più temi inserendo anche quello della sicurezza alimentare che a noi sta particolarmente a cuore”. Ad aprire i lavori era stato il presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, Manlio Cardella, che ha sottolineato l’importanza del confronto sui temi della sicurezza domestica rivolgendosi alle numerose casalinghe che quotidianamente fanno la spesa all’ipermercato per poi tornare nel focolare domestico dove le insidie non mancano. Tema ripreso sia dal presidente provinciale della stessa associazione dei consumatori, Maurizio Termini, che dal dirigente del settore prevenzione lnail per le aree di Siracusa e Ragusa, Alberto Massaro. Al termine del seminario si è svolta una degustazione gratuita dei prodotti caseari realizzati dal caseificio e rielaborati dagli chef del Barbecue di Ragusa.
NELLO DIPASQUALE E IL VALORE DELLA RINUNCIA
Crocetta l’altro ieri è apparso infastidito e stupito nel dichiarare che da settimane non aveva notizie dell’onorevole Dipasquale: “E’ scomparso, non risponde neanche al telefono, forse è in ferie”. Negli stessi giorni della sparizione, il nostro deputato, annunciava – la stampa nel frattempo aveva sottolineato che almeno i grillini lo stipendio se lo sono tagliato davvero – che da febbraio una parte della sua indennità di carica andrà in beneficenza. Questa doppia meraviglia creatasi in poche ore intorno al personaggio, che da una parte si smaterializza e dall’altra riappare sguainando una furia caritatevole, merita una riflessione sull’interdipendenza dell’ignoranza reciproca che ha fatto la fortuna di Dipasquale, qui a Ragusa, e che però a Palermo non attacca perché il copione risultato valido per le masse ragusane – per ben sei anni – è inutilizzabile con altra platea, ad esempio il Presidente della Regione. L’ex sindaco, ora onorevole, abituato ogni inizio d’anno a trascorrere le sue due – tre settimane in luoghi incantevoli e esotici, non ha messo in conto l’ipotesi che nel nuovo ruolo deputatizio (per di più alla vigilia di una campagna elettorale dove è regola essere sempre presenti nei giochi tattici di posizionamento) qualcuno si accorgesse della prolungata assenza e facesse intuire con un velo di irritata incomprensione, così come ha fatto Crocetta, l’inopportunità della vacanza. Dipasquale è ancorato ad un modello di spazi sociali ermeticamente separati: da una parte lo spazio privilegiato del politico, dall’altro il cittadino passivo che deve essere riempito dalla propaganda. Per questo è un conservatore e lo rimane anche se è saltato dentro l’area dei progressisti. Quando per anni abbiamo sottolineato la smania del sindaco per i viaggi, non lo facevamo ritenendo il gossip sui potenti un diritto – e lo è nella cultura dell’occidente democratico – ma per denunciare l’inganno che Dipasquale alimentava negando il suo stile di vita, a volte assai lussuoso, nettamente in contrasto con l’immagine dell’uomo dedito giorno e notte alla cura della città senza interruzioni, senza necessità pratiche, addirittura senza una normale vita familiare e affettiva. Anche la campagna elettorale che lo ha fatto onorevole si è imperniata su questo messaggio dove ritorna il primo Berlusconi con il dovere di governare, stavolta per salvare Ragusa e la Sicilia. E così, quando il nostro onorevole è partito dopo capodanno per spassarsela chissà dove, dopo essersi intascato lo stipendio di dicembre -10 mila e settecento euro e prossimamente anche quello del mese in corso sempre per intero, tralasciando l’urgenza di salvare Ragusa e l’intera isola, si è sentito in deficit d’immagine in paragone ai grillini che hanno celebrato il restitution day, ed è intervenuto a gamba tesa. Lui, politico nuovo, farà beneficenza; purtroppo il messaggio è scivolato nel ridicolo per la mole di vaghezza e la palese falsità di ciò che ha detto. Dipasquale scrive che darà una parte del suo stipendio in beneficenza, omettendo di riportare quanto ha intascato né quanti euro darà ai poveretti. La vaghezza in effetti ci sta tutta quando si tratta di elemosina (un gesto intimissimo che solo se si è sbruffoni diventa motivo di vanto) però qui se l’azione voleva essere spacciata come scelta politica servivano i numeri, la cifra. Ciò che più sconcerta nell’annuncio di rinuncia è questo passaggio: “ho anche rinunciato all’indennità integrativa di presidente del gruppo parlamentare”. Non è vero perché all’Ars non esiste quella voce, è una bugia; non può rinunciare ad una indennità che non c’è: i soldi sono previsti per il gruppo non per il presidente, e Dipasquale, fra l’altro, il gruppo di Territorio l’ha voluto eccome. Ecco cos’è il gioco maligno della reciproca ignoranza che scatta per incomunicabilità tra le parti. Dipasquale punta sull’inviolabilità del suo compartimento stagno a prova di conoscenza e continua a credere che i cittadini abbiano dei limiti fortissimi nell’appropriarsi delle tante verità a loro nascoste. In questo è conservatore Dipasquale: non ha fiducia nella auspicabile crescita intellettuale delle masse. Quando Crocetta è sbottato contro il nostro deputato che si permette, di questi tempi e ad inizio attività, una lunga vacanza mentre gli occhi di tutta l’Italia sono puntati sulla Sicilia del nuovo presidente e della sua maggioranza che vuole rivoluzionare il sistema, deve essere stato un colpo durissimo per l’Ego del nostro onorevole, tanto che ha cominciato – è tornato da tre giorni – a emettere continui comunicati per dimostrare la solita grinta, il falso movimento. Si è sparato persino un affondo contro il governo che non ha previsto contributi per la manifestazione A tutto volume, continuando nella propaganda, nella ricerca dell’effetto. Questa manifestazione non ha mai avuto un euro dalla Regione e quindi non c’è scandalo alcuno se non risulta inserita nell’elenco dei contributi. La questione, al momento, per la Regione, non è inserire manifestazioni bensì tagliarle. E’ solo un po’ confuso, il nostro onorevole, deve trovare il timbro giusto per trattare i suoi pari che son tutti furbi quanto e più di lui. Riguardo la rinuncia occorre che Dipasquale faccia due calcoli: rinunciare alle vacanze non può, rinunciare alla poltrona nemmeno, rinunciare al popolo credulone è impossibile. C’è comunque il rischio che debba rinunciare al gruppo: si dice che un deputato, Marcello Greco, sia pronto a tornare con Crocetta. Visto che succede se la vacanza non è autorizzata!
Si spacciava per medico e derubava le anziane: arrestata
Era stata già arrestata dai Carabinieri della Compagnia di Modica durante il mese di dicembre. La donna era accusata del furto in danno di un’anziana signora di Ispica alla cui porta si era presentata fingendo di essere un medico dell’Azienda Sanitaria locale incaricato delle verifiche per la domanda di accompagnamento che era stata accolta in suo favore. Con quella scusa Giuseppina Crescimone si era introdotta, unitamente ad una complice, all’interno dell’abitazione di una 81enne di Ispica alla quale, con abile raggiro, aveva sottratto 100 euro e 2 catenine in oro. A seguito della diramazione delle sue foto fatta subito dopo l’arresto, i Carabinieri della Stazione di Ispica sono riusciti ad individuare una ulteriore vittima dell’astuta ladra, una anziana donna sempre di Ispica, derubata della somma contante di 870 euro. Per la donna è scattato di nuovo l’arresto ai domiciliari.
Auto contro albero a Monsovile, Ragusano in prognosi riservata
Un ragusano di 53 anni si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Civile del capoluogo a seguito di un incidente stradale autonomo avvenuto giovedì mattina. Il sinistro si è verificato lungo la strada provinciale 78, in contrada Monsovile, in territorio di Scicli. L’uomo era alla guida di una Bmw 318 quando, probabilmente per l’asfalto reso viscido dalla pioggia, è andato a sbattere contro un albero. Sul posto la Polizia provinciale.
INDIGENTI, IL COMUNE DI RAGUSA PUBBLICA IL BANDO
E’ stato pubblicato il bando da sessantamila per l’assegnazione di contributi economici a favore di famiglie in situazione di disagio socio-economico. Sono destinatari degli interventi tutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari che abbiano i requisiti e le condizioni indicate nell’art. 4 del bando. Devono essere residenti a Ragusa da almeno due anni, gli stranieri devono avere carta di soggiorno o permesso di soggiorno di durata almeno di un anno. La situazione reddituale, relativa all’anno 2011 e riferita all’intero nucleo familiare, deve essere pari o inferiore a 5.772 euro (equivalente al minimo vitale Inps). Il limite di reddito 5.772 euro include oltre l’Isee anche i redditi esenti Irpef quali: pensioni di invalidità civile, cecità, sordomutismo, indennità d’accompagnamento, pensione sociale o assegno sociale, rendita Inail, borse di studio, pensioni estere e altre entrate a qualsiasi titolo. Ed ancora: i cittadini che sono in possesso di Isee superiore all’importo sopra indicato, possono documentare eventuali variazioni di reddito, per motivi sopraggiunti in data successiva alla redazione della suddetta certificazione (ad esempio licenziamento, riduzione o sospensione temporanea della pensione, variazione del numero dei componenti il nucleo familiare). Inoltre non devono essere beneficiari di altre prestazioni e servizi erogati dall’Ufficio Servizi Sociali. Infine non devono possedere nessun altro immobile se non la casa di residenza. Le istanze ed i documenti da allegare (modello Isee relativo all’anno 2011, fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità, verbale di invalidità rilasciato dalla competente commissione medica che ne attesti il grado, carta di soggiorno o permesso di soggiorno), dovranno essere presentate su apposito modello di domanda prestampato disponibile presso lo sportello di segretariato di piazza San Giovanni entro il 31 gennaio. Sulla base delle istanze verrà poi emanata la graduatoria.
Modica, si dimette il vice sindaco
Il vice sindaco Giorgio Cerruto ha rimesso, giovedì mattina, al sindaco la delega assessoriale. Nella nota di dimissioni si motiva la scelta: “Mi corre il dovere di puntualizzare che l’invito, sostanzialmente condizionante, da Lei posto agli assessori dell’Mpa, partito dal quale sono stato indicato e sostenuto, di dissociarsi dalle posizioni politiche dello stesso, non può essere da me accolto per ovvi motivi di coerenza politica”.