“Eliminiamo i posteggi che sono stati creati sul ponte Pennavaria a Ragusa e pensiamo, dopo la riqualificazione di via Roma, a rifare il look anche dello stesso ponte”. Il coordinatore cittadino di Pid – Cantiere Popolare, Francesco Barone, interviene sulla questione relativa all’uso che, dopo la consegna dei lavori di rifacimento della principale arteria della città, dovrà essere fatto del tratto di strada che va da via Natalelli all’hotel Mediterraneo. “Non sono certo una ventina di parcheggi – spiega Barone – a salvare la situazione. Tra l’altro, in questo momento, le auto e i mezzi, se non trovano posto, sono costretti a fare inversione con manovre alquanto complicate, ed in ogni caso non dimentichiamo che il centro storico ha due parcheggi interrati. Non ha molto senso riempire l’area di zone blu.
BARRIERE ARCHITETTONICHE AL PRESIDIO SANITARIO DI SANTA CROCE CAMERINA
Il presidio sanitario di Santa Croce è inaccessibile ai diversamente abili. La denuncia è del circolo cittadino del Partito Democratico che lamenta la prrsenza di barriere architettoniche specie nell’ingresso principale, con alcuni gradini posizionati in pessimo modo, ed una ringhiera posta alla fine dello scivolo per i disabili che impediscono l’ingresso alla struttura. “Alcuni cittadini hanno segnalato le difficoltà di accesso nei locali della guardia medica di Santa Croce – spiega il segretario del Pd, Gaetano Farina -. Esistono, difatti, delle barriere architettoniche rappresentate da alcuni scalini malmessi e una ringhiera posta alla fine dello scivolo. Le autorità preposte, fino ad oggi, non si sono prodigate nella risoluzione del problema lamentato da parecchio tempo dai cittadini. Auspicano che le barriere possano essere eliminate in breve tempo, per consentire ai cittadini di poter avere facile accesso”. L’assessore comunale alla sanità, Rosario Pluchino, parla di lavori rimasti incompleti. “L’azienda sanitaria – dice Pluchino – aveva avviato alcuni interventi di riammodernamento della struttura sanitaria incluso l’abbattimento delle barriere architettoniche. Chiederemo, in questi giorni, al commissario straordinario dell’Asp di adoperarsi per abbattere le barriere e ultimare gli interventi previsti”, ha concluso l’assessore Pluchino.
Anniversario del terremoto del 1693
Venerdì 11 alle 17 nella Cattedrale di San Giovanni a Ragusa verrà ricordato il terremoto del 1693 con l’adorazione del Santissimo Sacramento, la celebrazione dei Vespri e la meditazione del salmo 113. Poi, l’organo richiamerà il momento del terremoto facendo risuonare i toni bassi. Alle 18,30 sarà celebrata la Santa Messa.
SANTA CROCE, FONDO DI GARANZIA PER I CONSUMI ANOMALI
Il comitato di gestione avrà il compito di visionare le bollette dell’acqua con i consumi anomali. Un confronto a tre, giovedì mattina nella sede della Mediale a Santa Croce, con la Federconsumatori, un rappresentante del Comune e l’ente gestore del servizio idrico, la Mediale. Le bollette “pazze” saranno visionate e sottoposte ad un’attenta verifica. I consumi anomali saranno indennizzati dalla polizza assicurativa, ovvero il fondo di garanzia, siglato tra l’utente e la ditta privata. Tre euro all’anno in bolletta per le utenze domestiche e sei per le utenze commerciali. “Siamo stati tra i primi in Italia, a Santa Croce, ad avere sottoscritto il fondo di garanzia – spiega il direttore della Ditta Mediale, Antonino Guidotto -. Un fatto straordinario per l’utente che si vede recapitare a volte bollette fuori norma. Le responsabilità, nel caso specifico, non sono da attribuire all’ente gestore, ma in parte all’utente per cattiva abitudine di non chiudere, ad esempio, la manopola di accesso dell’acqua, specie nella fascia costiera, e il contatore in questi casi gira a vuoto”, conclude Guidotto. Sono poco meno di 9 mila le utenze che hanno sottoscritto il fondo di garanzia. “La quasi totalità dei cittadini ha aderito a questa iniziativa – aggiunge Guidotto -. Solo 80 utenze hanno deciso di disdire la polizza per vari motivi”. Con delibera votata dal consiglio comunale il 15 febbraio dello scorso anno è stato costituito il Fondo di garanzia “da addebiti di quantitativi d’acqua somministrati ma non utilizzati in seguito a dispersioni”. Come cita la delibera, questo fondo “ha lo scopo di tutelare gli utenti titolari di contratti di somministrazione d’acqua con la società Mediale s.r.l.. La quota di contribuzione – si legge nella delibera – viene addebitata in automatico ad ogni utente in occasione della prima fatturazione emessa nell’esercizio e successiva all’istituzione del Fondo. Gli utenti che, infatti, non intendono aderire al Fondo in fase costitutiva devono produrre alla Mediale s.r.l. un’apposita istanza di recesso entro il termine di 2 anni dall’adesione”.
Motociclista perde chiavi
Vittoria, dai domiciliari al carcere
Agenti del Commissariato hanno arrestato Lotfi Ben Ahmed Alim, tunisino 29enne, già ai “domiciliari” perché condannato dal Tribunale di Ragusa a quattro anni di reclusione e 18.000 euro di multa per il reato di spaccio di stupefacenti. Considerato che il 26 dicembre era stato arrestato dai poliziotti del Commissariato per il reato di evasione, la seconda sezione penale della Corte di appello di Catania ha deciso di revocare la misura degli arresti domiciliari sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere.
Scoglitti, sedicenne alla guida di un’auto fermato dopo un inseguimento
In piena notte, a Scoglitti, la Volante del Commissariato di Vittoria ha notato un’autovettura Fiat Panda con due persone a bordo che transitava in via Augusta. Gli agenti hanno deciso di controllare il mezzo ed hanno imposto l’alt. Il veicolo, però, anziché arrestare la marcia ha accelerato l’andatura dandosi alla fuga. Ne è scaturito un lungo inseguimento fino in via Plebiscito. Lì il conducente del mezzo ha perso il controllo e l’auto si è schiantata contro il marciapiede. A bordo due sedicenni. Il conducente V.G., evidentemente senza patente di guida, nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di circa un grammo di sostanza hascisc. E’ stato denunciato alla Procura per i minori per il reato di guida senza patente, inoltre gli sono state contestate svariate infrazioni amministrative al codice della strada e sarà segnalato alla Prefettura di Ragusa poiché assuntore di sostanza stupefacente.
SCICLI, SIGILLI AD IMMOBILE IACP OCCUPATO ABUSIVAMENTE
Primo caso in Provincia di Ragusa. I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo, disposto dall’autorità giudiziaria, un immobile Iacp occupato abusivamente. L’immobile si trova in via Pico della Mirandola, a Scicli. Il provvedimento cautelare, richiesto della Procura della Repubblica di Modica, è stato emesso dal Tribunale di Modica. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di accertare come l’appartamento, formalmente assegnato ad una anziana signora di Scicli, fosse stato occupato illecitamente da una coppia di forestieri che, approfittando dell’allontanamento della legittima assegnataria, ricoverata in una casa di riposo sciclitana, dopo averne forzato la serratura di ingresso, si erano introdotti all’interno, con l’intento di occuparlo, dando poi il via ad una serie di lavori di ristrutturazione. Il figlio dell’anziana vittima, intervenuto per tutelare gli interessi familiari, sarebbe stato addirittura costretto a liberare l’alloggio dalla mobilia della madre lì presente dopo aver ricevuto la reiterata minaccia da parte degli abusivi. I due conviventi che hanno occupato l’alloggio abusivamente dovranno rispondere di concorso in invasione di edifici e violazione di domicilio aggravata. L’uomo, appartenente alla famiglia Dominante di Vittoria, è ritenuto responsabile anche di violenza privata nei confronti del figlio della beneficiaria dell’alloggio popolare.
Il Pd di Ragusa guarda avanti, ricerca la sintesi e rinnova la fiducia alla segreteria Calabrese
Nel corso della seduta del coordinamento cittadino il segretario Calabrese ha rinnovato il proprio appello all’unità, ad abbassare i toni e a operare per il bene comune, accantonando i personalismi. I “renziani” si sono detti pronti a collaborare con il Pd di Ragusa. “Dobbiamo fare tesoro – ha detto Calabrese – delle due precedenti esperienze con riferimento alle Regionali e alle primarie sforzandoci a lavorare per una sintesi interna. Siamo l’unico partito che fa politica e lo si comprende dalla presenza costante sul territorio. E’ chiaro che se non si lavora unitariamente si perde. Ringrazio anche i renziani per la disponibilità che hanno fornito”. Il coordinamento ha dato pieno mandato, rinnovando la fiducia, al segretario e alla segreteria Calabrese affinché possa essere avviata la interlocuzione con i partiti e i movimenti per inquadrare il futuro scenario di alleanze che vedranno certamente il Pd al governo della città di Ragusa.
L’U.G.L. SOLLECITA IL PAGAMENTO DELLO STRAORDINARIO ELETTORALE
Aldo Caruso, Segretario Provinciale dell’U.G.L. Autonomie Ibleo, scrive ai vertici burocratici e politici della provincia di Ragusa chiedendo di disporre con urgenza il pagamento del lavoro straordinario svolto nell’ottobre del 2012 in occasione delle ultime consultazioni elettorali per il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana.
Attività di formazione curata dal sindacato provinciale fioristi
Il percorso formativo è in programma nelle aule di Confcommercio in via Sofocle 12 a Ragusa. Anche in questo caso, l’intervento è stato progettato dall’ufficio Formazione dell’Ascom di Ragusa. Sarà ancora una volta il maestro della Scuola arte floreale, Rosario Alfino, a condurre gli allievi nel multicolore mondo dei fiori e delle composizioni floreali. Rose, orchidee ed altre essenze saranno i preziosi ingredienti per condurre il percorso formativo del sindacato provinciale fioristi aderente a Confcommercio in stretta collaborazione con Saf. Il corso si terrà nelle giornate di sabato 12 gennaio, a partire dalle 9, e poi proseguirà in quelle di domenica e lunedì, dalle 9 alle 18.
Furti in cantiere anche a danno delle imprese edili di Ragusa
L’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Cna di Vittoria ripropone, purtroppo, quanto si sta verificando anche a Ragusa. Sono i tre co-presidenti della sezione del capoluogo, Salvatore Bellina, Massimiliano Di Maria e Graziella Migliorisi ad avere raccolto il grido d’aiuto lanciato dalle imprese edili della città capoluogo che, al pari delle attività similari del centro ipparino, fanno i conti con un incremento dei furti in cantiere senza precedenti. “Sono presi di mira – dicono i tre co-presidenti – soprattutto gli attrezzi edili, circostanza che procura un grave danno all’impresa che non solo deve fare i conti con il problema di carattere patrimoniale ma si trova alle prese con difficoltà oggettive per potere proseguire l’opera e quindi rispettare i tempi previsti di consegna. Accade, e questo lo diciamo con rammarico anche se siamo consapevoli delle esigenze delle piccole e medie imprese, che nella maggior parte dei casi non si proceda neppure con la denuncia alle forze dell’ordine perché si tratta di una procedura che rischia di fare perdere ulteriori giorni di lavoro alle imprese le quali, obtorto collo, si trovano costrette a riacquistare nuovamente tutto il materiale trafugato”. Sulla questione dice la sua anche la responsabile organizzativa della Cna di Ragusa. “Chiediamo alle forze dell’ordine – continua Antonella Caldarera – di monitorare questo fenomeno la cui insorgenza merita la dovuta attenzione avendo fatto finire sotto i riflettori le piccole e medie imprese artigianali che puntano solamente ad espletare al meglio la propria attività in questo difficile periodo. Lanciamo un appello affinché il suddetto allarme possa essere preso nella dovuta considerazione”.
Emergenza e programmazione dei servizi sociali
Un incontro per definire le future strategie di programmazione per i Servizi sociali con il mondo della cooperazione sociale ed il Commissario straordinario al Comune di Ragusa è previsto per giovedì prossimo. “È importantissimo – afferma Aurelio Guccione, presidente del Consorzio “La Città Solidale” di Ragusa – che in questa fase siano interpellate le cooperative di tipo B”. “La Città Solidale” si dichiara disponibile a proseguire sia il sostenegno ai manifestanti fornendo loro i pasti caldi della cena, attraverso il catering di “Sprigioniamo sapori”, sia a dare un sostegno all’Ente comunale in questa delicatissima fase. “Le nostre cooperative – prosegue Guccione – dimostrano ogni giorno, sul campo, la loro professionalità ed il loro sapere garantire servizi di qualità al territorio ed alla gente. Sappiamo bene, ad esempio, cosa significhi l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e conosciamo a menadito le regole per una corretta progettazione per attingere ai fondi previsti dai bandi della Comunità europea. È questa, a nostro avviso, la strada maestra da perseguire per dare garanzie a chi ha veramente bisogno, ma senza gravare troppo sui bilanci dei Comuni. I tagli da parte del Governo centrale sono una dura realtà, ma non per questo la politica locale deve continuare a piangersi addosso o, peggio, ripetere gli errori del passato. Troppo spesso i servizi sociali, sganciati da ogni ipotesi di sviluppo economico, sono stati concepito solo come un facile serbatoio di voti dal quale attingere in occasione delle competizioni elettorali. Noi, invece, crediamo che da Ragusa potrebbe partire un modello concreto da esportare anche in altri Comuni. Un modello basato su una seria programmazione e su altrettanto serie professionalità”.
RAGUSA: POMPA GUASTA, DISAGI IDRICI IN CENTRO
Nuovi guai per la rete idrica del capoluogo. E’ un cittadino a segnalare che in piazza Poste, quindi in pieno centro, da tre giorni non arriva “una goccia d’acqua a causa di un malfunzionamento delle pompe di sollevamento”. Il cittadino aggiunge: “Il servizio idrico non riesce a dare risposte ai cittadini che, conseguentemente, sono molto in apprensione, data anche la situazione economica attuale dell’Ente. I disagi sono evidenti e la paura che il problema non verrà risolto a breve è palpabile”. Dal Comune fanno sapere che si attende il pezzo di ricambio per risolvere il problema. I tempi, però, dal momento che il pezzo deve ancora arrivare, non si conoscono.
Ragusa, cemento in zona agricola
“In terreno agricolo, zona E del Piano regolatore generale, è vietata la realizzazioni di costruzioni a scopo abitativo residenziale”. Un concetto chiarissimo, un’indicazione che il dirigente del settore Urbanistica conosceva chiaramente. A metterlo nero su bianco, nel 2007, era stato il dirigente del settore Avvocatura del Comune, Angelo Frediani, che lo aveva “girato” al collega Ennio Torrieri. Facendo riferimento alle norme e alle sentenze dei Tribunali amministrativi, chiaramente indicava che in zona agricola non si possono realizzare abitazioni residenziali. Frediani spiegava che la sentenza del Consiglio di Stato, sezione V, n. 4861 del 18 settembre 2007, “ha ribadito il principio consolidato che la destinazione agricola nell’ambito della pianificazione edilizia ha lo scopo di impedire gli insediamenti abitativi residenziali e non anche di precludere in via radicale qualsiasi intervento urbanisticamente rilevante”. E in un altro passo di quella lettera interna aggiunge: “La previsione dello strumento urbanistico di destinazione a verde agricolo non deve necessariamente rispondere a interessi dell’agricoltura, ben potendo essere imposta pr soddisfare l’esigenza di impedire in determinate zone un’ulteriore edificazione, anche a fini di tutela ambientale”. Sempre nel 2007 anche l’avvocato Sergio Boncoraglio, dello stesso ufficio, spiegava alla Commissione edilizia e al dirigente dell’Urbanistica, dall’analisi delle norme tecniche di attuazione del Prg. Che “non vi è spazio per interventi edilizi di tipo diverso e che l’interpretazione secondo cui nella zona agricola si potrebbero realizzare abitazioni con il solo limite del rispetto dell’indice di fabbricabilità fondiaria pari a mc/mq 0,03 sarebbe in contrasto con le norme tecniche di attuazione del Prg con la legge regionale n.78/1978”. Quando tuttavia Legambiente scrisse alla Regione perchè vigilasse su queste concessioni, il dirigente dell’Urbanistica spiegò, a Palermo, che le “autorizzazioni” erano ritenute regolari, fornendo una interpretazione discordante alle stesse norme analizzate dai professionisti. Neppure un dubbio sulla validità delle interpretazioni fornite sin dal 2007 dai due professionisti. La Regione si accontentò della risposta di Torrieri e chiuse la “pratica”. Ma la questione, a quanto pare, adesso potrebbe riaprirsi. Sulla vicenda dell’edificazione in zona agricola pare che la Procura voglia vederci chiaro e stia approfondendo l’intera questione. Quei due documenti, quello di Frediani e quello di Boncoraglio, non sono certo sentenze già scritte, ma rimangono senza dubbio quale prova del fatto che non tutti, a Palazzo dell’Aquila, la pensavano allo stesso modo di chi ha invece optato per il via libera alle concessioni in zona agricola. Nelle missiva inviata a Palermo in risposta alle segnalazioni di Legambiente, Torrieri spiegava che l’interpretazione della norma secondo cui sarebbe stata consentita la destinazione abitativa con l’indice di fabbricabilità fondiaria pari a mc/mq 0,03 “è stata un orientamento costante della Commissione edilizia”. Perchè il dirigente e la commissione non tennero conto delle indicazioni date dai due avvocati? Ci furono altri pareri legali che indussero dirigente e commissione a dare una lettura differente delle norme rispetto a quella fornita dagli avvocati Frediani e Boncoraglio? E perchè la tesi dei due avvocati non venne riportata nella risposta alla Regione, magari con le controdeduzioni di Torrieri? Sia la nota di risposta inviata dal dirigente a Palermo sia il documento di Frediani sono stati consegnati a Legambiente, che li chiedeva da tempo (la lettera di Torrieri alla Regione è del novembre 2010), solo un paio di mesi fa. L’associazione ambientalista, non avendo ottenuto l’accesso agli atti, aveva presentato anche una denuncia in Procura.
Rapina in banca a Modica, chiesto rinvio a giudizio per due etnei
In esito ad indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio di Mario Cavallaro, 38 anni, di Aci Catena, e di Mauro Panè, 37 anni, di Catania. I due sono accusati del reato di rapina aggravata in concorso ai danni dell’agenzia n. 1 di Modica della Banca Monte Paschi di Siena. Il Cavallaro avrebbe puntato alla gola di un dipendente il taglierino che aveva in mano, causandogli ferite guaribili in sette giorni. Il “colpo”, avvenuto nello scorso mese di settembre, aveva fruttato quasi seimila euro. La stessa Procura ha richiesto il rinvio a giudizio di un 42enne ispicese accusato di stalking ai danni di una ragazza che rifiutava il fidanzamento.
L’ITTIOLOGIA RAGUSANA INCROCIA LEGAMBIENTE E L’ISTITUTO CURCIO DI ISPICA
Sono venuti dall’areale ibleo gli unici contributi siciliani al recente Congresso nazionale dell’Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci tenutosi a Torino presso il locale Museo di Scienze Naturali. Una presenza piuttosto articolata, frutto della stretta collaborazione tra il Biologo Antonino Duchi (nella duplice veste di ittiologo e presidente del Circolo Legambiente Il Carrubo di Ragusa), la Legambiente Scieri e Muciare di Pachino (rappresentata dal Presidente Salvatore Maino) nonché dall’I.I.S.S. G. Curcio di Ispica (rappresentato dal Prof. Giuseppe Micieli). Un primo contributo ha riportato la segnalazione di una specie ittica alloctona (Gambusia) nel Pantano Longarini, di recente inserito nella Riserva naturale Pantani della Sicilia Sud-Orientale. Un rilevamento avvenuto nell’ambito del progetto didattico “Monitoraggio e studio dell’ecosistema della Provincia Iblea(PON2007 IT05PO ProgettoC4-FSE-2011-767 AzioneC4.N.1) condotto appunto da Duchi e Micieli e che ha visto la fattiva collaborazione di un nutrito gruppo di studenti del Curcio. La specie riscontrata va attentamente monitorata e seguita, in quanto può interferire negativamente con altre specie ittiche di importanza naturalistica presenti nel Pantano. Un secondo contributo, frutto della collaborazione tra Legambiente Pachino e Legambiente Ragusa, è consistito nella sintesi dei risultati di un’indagine ittiologica nel Pantano di Marzamemi. L’area umida in questione è stata infatti recentemente oggetto di un monitoraggio finalizzato a delinearne un primo quadro della presenza ittica. L’attività è stata quindi un significativo complemento alla Carta Ittica provinciale di Siracusa nonché del Piano di Gestione del S.I.C., che non avevano indagato tale ambiente da questo punto di vista. Infine, un terzo contributo ha riguardato la presenza e le problematiche dell’anguilla in Sicilia, una specie un tempo molto presente ma che recentemente ha evidenziato sintomi di regressione, in linea purtroppo con un decremento dei popolamenti in tutta Europa. Sono stati al riguardo individuati i principali problemi per la specie ed è stato delineata una proposta di programma di monitoraggio, salvaguardia e recupero della stessa. L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella direzione della creazione di una “rete” per la conoscenza, la salvaguardia ed il recupero degli ambienti acquatici siciliani.
CONFERENZA SULL’AMBIENTE
Una conferenza dal titolo “La strategia nazionale per la Biodiversità. Ambiente e Salvaguardia del territorio: cosa consegneremo alle generazioni future?”, relatori Maria Carolina Di Maio, Dirigente per il Territorio e Ambiente della Provincia Regionale di Ragusa, e Claudio Conti, ex Presidente di Legambiente Ragusa, si terrà giovedì 10 alle 16,30 presso l’auditorium del Palazzo di Provincia in viale del Fante a Ragusa.
SANTA CROCE, “NON BUTTARE VIA L’ALBERO DI NATALE”.
Anche l’albero di Natale può essere riutilizzato. Se opportunamente curato, potrebbe essere reimpiantato in aree a verdi della città oppure, se si trova in pessime condizioni, utilizzato come compost domestico. Una raccolta di abeti natalizi usati è stata organizzata dall’amministrazione comunale di Santa Croce Camerina per sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente e nel caso specifico degli alberi. “Non buttare via l’albero di Natale”, lo slogan scelto. I cittadini potranno conferire gli abeti, privi degli addobbi natalizi, al centro di raccolta allestito presso piazza del mercato vecchio, a Santa Croce, tutti i giorni, dalle 10 alle 12. “L’Abete non è un rifiuto qualsiasi – spiega l’assessore all’ecologia e all’ambiente, Rosario Pluchino -e dopo le feste può essere trapiantato in ambienti idonei oppure trasformato in compost e riutilizzato. Tutti gli abeti raccolti saranno selezionati. Quelli idonei saranno reimpiantati in siti comunali,gli altri saranno trasformati in compost e riutilizzati. Gli abeti artificiali dismessi possono essere consegnati al personale dell’area di stoccaggio per il loro corretto smaltimento. Chi, invece, vuole conservare l’abete in casa, si raccomandano alcune indicazioni di massima. L’albero va tenuto lontano dalle fonti di calore – aggiunge l’assessore Pluchino -, in luoghi luminosi e freschi. Le radici devono essere sempre tenute umide. Se si vuole piantarlo all’aperto, si tenga presente che, trattandosi di piante ad alto fusto, debbono essere piantati ad almeno tre metri dai confini della proprietà altrimenti si rischia di avere un alterco con il vicino di casa”.
LA SICILITUDINE DI MARGHERITA RIZZA
Al Comune di Ragusa si sta assistendo nel silenzio di tutti ad una feroce lottizzazione
oltrechè ad un continuo susseguirsi di atti di dubbia legittimità. Parliamo della casta dei dirigenti che reggeva il sistema Dipasquale offrendogli, a un prezzo carissimo per la comunità, ma conveniente per l’ex sindaco, la cornice dorata della legalità. Appena arrivata, la Commissaria Margherita Rizza fa piazza pulita dei magnifici sette – la rosa dirigenziale – e inizia uno scontro assai vivace con Dipasquale ancora in campagna elettorale. La signora giunge in città sfoggiando uno stato di purezza, non conosce contaminazione alcuna, osserva la realtà e applica la legge. Questa condizione di verginità molto apprezzata dai ragusani afflitti da asservimento è durata poco. Un primo sfondamento si registra il 4 ottobre: “rinnova” l’incarico della Pagoto (la pressione di Nello Dipasquale è fortissima perché si tratta della dirigente chiave, che gli sta a cuore e che tiene in piedi la favola del Comune florido, un vanto poi crollato miseramente e che comunque consente all’ex sindaco di presentarsi come amministratore oculato) che torna a gestire il settore Gestione Servizi Contabili e Finanziari. Qui si assiste alla prima stranezza amministrativa poiché il rinnovo ha termini troppo vaghi: “è valido sino al 31 dicembre 2012 e comunque fino alla conclusione dell’iter del concorso per Dirigente Economista in atto”. Sapete cosa è successo? Il concorso è stato sospeso – per motivi poco chiari – e quindi il commissario il 28 dicembre proroga il contratto fino alla scadenza del mandato del commissario. E’ il crollo del funzionario della Regione. Margherita Rizza con ardimento (tale si può definire l’assoluta temerarietà nel siglare atti palesemente illegittimi rischiando di rispondere di danno erariale) si getta ai piedi del divenuto onorevole Nello Dipasquale e si fa sua condottiera per la riconquista del Palazzo. Altre tappe erano stati i segnali propedeutici al dovuto allineamento col territorio, come, ad esempio, il rinnovo dell’incarico al comandante Spata fino alla conclusione dell’iter delle procedure di mobilità previste dalle leggi vigenti. Una mobilità che per fortuna si è conclusa velocemente (anche se si vocifera di note riservate indirizzate a un dirigente e al Segretario generale tendenti a rallentare l’iter, ma solo i consiglieri comunali potrebbero avere accesso a questa corrispondenza interna). In ogni caso sapete che cosa si inventa il nostro commissario a spese dei cittadini ragusani? Un bel nuovo contratto, sempre nel giorno della capitolazione, il 28 dicembre 2012. E così a Spata – come alla Pagoto – viene “prorogato” l’incarico. Ma proroga di che se il dott. Spata era a capo della Polizia Municipale e poi viene piazzato al settore gestione affari patrimoniali, consulenza appalti, gare e aste, appalti? Si tratta a tutti gli effetti della stipula di un nuovo contratto, tassativamente vietato dalla legge. Ma non è finita. Il commissario Margherita Rizza ha ormai scelto dove schierarsi: l’ordine è rimettere in piedi la squadra, rioccupare il fortino. La chiamata non conosce ostacoli e vincoli, le norme sono solo erbaccia attraversata da un bulldozer. Arriva un altro rinnovo al dottore Licitra. E qui siamo al capolavoro. Infatti Licitra era titolare del settore Gestione e sviluppo delle risorse umane, ed invece gli viene affidato l’incarico di dirigente del settore Servizi sociali ed assistenziali. Perchè tutto questo? Semplice. Licitra probabilmente non ha i titoli accademici per ricoprire la dirigenza come responsabile delle risorse umane. Sembrerebbe che la sua laurea non sia idonea per fare il dirigente amministrativo. Quindi commettendo un ulteriore abuso, il commissario “rinnova” Licitra al Settore Servizi Sociali (ma cosa rinnova dato che il dirigente era Scifo?) e dà, sempre a Licitra, l’interim al personale. L’interim è una geniale mossa tattica; pare che il dottore Lumiera non volesse dare parere favorevole all’assunzione degli altri dirigenti e quindi mettendo Licitra al personale si risolve la questione del parere: Licitra – insieme alla Pagoto – diventano gli estensori dei pareri incrociati per le determine loro e dei loro colleghi (sì, sì, non ribollite, succede a Ragusa, non siamo nel Burundi). Non è finita. Vi è un quarto incarico attribuito off limits, che è quello di Giuseppe Mirabelli, ma oramai è in pensione…che se la goda! L’impudenza partigiana della commissaria Rizza la si misura tutta ricordando quanto aveva dichiarato il Segretario Generale Buscema (rimasto fermo alla fase “rispetto delle regole”) in una seduta di consiglio comunale della prima quindicina di ottobre. Buscema disse che l’ente non poteva avere piu di un dirigente esterno. Ci chiediamo. Tutti sanno che il Rubicone della legittimità è stato varcato, ma nessuno parla, perchè? Non parlano i consiglieri che un tempo si opponevano a Nello Dipasquale, sono afflitti, sono amareggiati, elaborano il lutto, attendono. E se una volta sputtanati si rifugiassero nel classico – “ma noi l’avevamo detto prima che non si potevano nominare tutti sti dirigenti!”- vi imploriamo: riditelo, soprattutto ora che il ceto medio, l’ossatura della città, non riesce a pagare le bollette e per la prima volta nella storia della comunità guarda gli indigenti, quei disgraziati che dormono per strada davanti al Comune, con forte preoccupazione che è cosa assai diversa dalla commiserazione e dalla pietà cristiana. Va benissimo, abbiamo capito, ognuno al proprio posto: la commissaria sbriga le faccende all’onorevole Dipasquale, il Pd è cauto perché non si sa mai come saranno le alleanze per le amministrative, Italia dei valori sta mutando pelle e si fa arancione, poi ci sono le elezioni… insomma chi se ne frega dei dirigenti! Ma le cifre in questione sono pesanti: trecento mila euro una coppia di dirigenti. Perché nessuno si studia la giurisprudenza in merito? E pensare che ci sono fior di sentenze sul rinnovo dei contratti possibile solo una volta, e sulla differenza tra proroga e rinnovo; dunque l’operato della Rizza sarebbe denunciabile e attaccabile, cosa sta accadendo allora? Cos’è questo stato agonico dell’opposizione? Ci è bastato il titolo Rivoluzione della dignità, lo slogan di Crocetta, e la vecchia Sicilia ha cambiato volto? Siamo conservatori, ci attacchiamo alla tradizione, ci piacciono gli usi e i costumi consolidati. La Regione invia un commissario e questa, nel vuoto di potere e in attesa dei nuovi assetti, si attiene alla legge, poi riscopre il sentimento della sicilitudine. E’ dominante il richiamo, c’è poco da fare, gli orizzonti di riferimento sono intramontabili. Quando Crocetta vorrà sapere qualcosa di Ragusa e chiederà in giro “Come va con la commissaria?”, l’unico deputato della città – Dipasquale Nello, in arte onorevole, – potrà rispondere “Ampiamente soddisfatto, presidente”. Contento l’onorevole, contento il presidente, contenta la commissaria. Si chiama rivoluzione, ma non è quella francese, né quella leninista, né tanto meno quella della dignità, è solo geometrica: si ruota intorno a un asse, sempre lo stesso, i valori non cambiano. Ce lo conferma persino l’assessore Zichichi, cittadino onorario di Ragusa, e inossidabile nel credo della rotazione tanto da raccontarci che persino Galileo si era pentito veramente nel formulare che il giro doveva essere diverso. E ora tutti in coro: ciuri, ciuri, ciuri di tutto l’anno…