Non c’è pace neanche da morti: sepoltura bruscamente interrotta dall’arrivo dei carabinieri. Troppo basso lo scavo realizzato, nel campo nuovo al cimitero di Ragusa Ibla, inferiore ai limiti di due metri dal piano calpestale imposti dal regolamento mortuario. Così i parenti del defunto Mario Marino, dopo vibrate proteste, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. “E’ un fatto anomalo vedere uno scavo di appena 60 centimetri con la bara appoggiata a terra e ricoperta di pochissina terra dice Giovanni Marino, parente del defunto – per questa ragione abbiamo chiesto alla ditta incaricata, che non ha sicuramente i mezzi per scavare in profondità di sospendere immediatamente i lavori”. L’arrivo dei carabinieri e dei tecnici comunali, con il geometra reperibile, è servito per sospendere i lavori. “Siamo molto amareggiati perché la sepoltura è stata rinviata ancora una volta – aggiunge Marino -. Ci è stato fatto capire che è prassi seppellire le salme ad una profondità così bassa dal piano calpestabile. Chiediamo, pertanto, ai carabinieri, di fare piena luce su questa assurda vicenda. A questo punto è più che probabile che anche altre bare sia state seppellite utilizzando lo stesso metodo”. L’articolo 62 del regolamento cimiteriale del Comune di Ragusa impone che “ciascuna fossa per inumazione deve essere scavata a due metri di profondità dal piano di superficie del cimitero e, dopo che vi sia stato deposto il feretro, deve essere colmata in modo che la terra scavata in superficie sia messa attorno al feretro e quella affiorata dalla profondità venga in superficie. E’ vietato coprire il campo di inumazione con lastre di marmo o qualsiasi altro materiale per una estensione maggiore dei 2/3 della fossa”.
Sequestrati a Scicli giocattoli cinesi
I Carabinieri di Scicli hanno denunciato in stato di libertà due donne cinesi perchè in due esercizi commerciali del centro di Scicli di loro proprietà sono stati rinvenuti oltre 300 giocattoli destinati all’infanzia privi del previsto marchio CE con cui viene attestata la conformità alla vigente normativa in materia di sicurezza. I giocattoli sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni, d’intesa con quest’ultima, verranno inviati presso i laboratori del Ris dei Carabinieri di Messina ove saranno analizzati per verificarne il contenuto chimico e la loro eventuale pericolosità per la salute umana. Nel corso di analoghi sequestri eseguiti sul territorio nazionale è emersa la presenza, in alcuni dei campioni di giocattoli analizzati, di elevate quantità di composti chimici usati nell’industria delle materie plastiche come agenti plastificanti, ovvero come sostanze aggiunte al polimero per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Un loro uso eccessivo può però recare nocumento alla salute dei bambini interagendo sul loro sistema linfatico. In caso di esito positivo degli accertamenti di laboratorio verranno avviate le procedure di allerta comunitaria con l’invio, attraverso i competenti uffici, di una segnalazione al Ministero della Salute che provvederà ad informare gli altri Stati membri dell’Unione Europea.
Diffidati a cambiare rotta e allontanati per tre anni da Scicli e da Vittoria
Nell’ambito dell’attività svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Ragusa, sono stati irrogati dal Questore otto avvisi orali nei confronti di 6 pregiudicati residenti a Pozzallo, Ragusa ed Acate, 2 dei quali già segnalati per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’ingresso clandestino di stranieri, e 1 per reati inerenti sostanze stupefacenti. E’ stato disposto per 6 pregiudicati di Priolo e di Gela il divieto di ritorno a Scicli per 3 anni perchè resisi responsabili dei reati di raccolta non autorizzata di rifiuti pericolosi, scippo e furto. E’ stato disposto nel confronti di 3 pregiudicati di Gela, Bologna e Santa Croce Camerina, il divieto di ritorno a Vittoria per 3 anni perchè responsabili di furto, reati contro la persona e reato di raccolta non autorizzata di rifiuti pericolosi.
Attività di Polizia a Comiso
In occasione delle festività natalizie sono stati intensificati i controlli su strada al fine di prevenire e reprime i reati predatori. Sono stati segnalati quattro giovani per furto aggravato: durante la notte tra giovedì 27 e venerdì 28 dicembre avevano forzato una macchinetta adibita a distributore automatico posta all’esterno di una rivendita di tabacchi, sita in pieno centro a Comiso, al fine di prelevare le monete; dopo aver danneggiato seriamente il distributore riuscivano ad impossessarsi solo delle bevande che erano all’interno. L’azione criminale era stata però ripresa dalle telecamere della rivendita e in poche ore gli uomini del Commissariato riuscivano a riconoscere i quattro giovani, già fermati e controllati alcune sere prima. I ragazzi prelevati dalle loro abitazioni e accompagnati in ufficio, messi di pronte all’evidenza, ammettevano le loro responsabilità e venivano pertanto deferiti all’Autorità Giudiziaria del Tribunale di Ragusa e del Tribunale dei minori di Catania. Si tratta di due fratelli comisani di 20 e 16 anni, di un loro cugino di 15 anni e di un lametino di 18 anni. Durante un controllo su strada un comisano di 17 anni è stato segnalato per porto abusivo di armi da taglio, falsa attestazione a Pubblico Ufficiale in quanto durante il controllo aveva fornito generalità false ed inoltre segnalato al locale ufficio Territoriale di Governo per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente. Sono stati segnalati una comisana di 49 anni ed il figlio di 21 perchè ritenuti responsabili di tentata truffa in concorso ai danni di una compagnia assicurativa di Milano: sono stati trovati in possesso di contrassegni assicurativi falsificati. E’ stato deferito per lesioni un ragusano di 28 anni per aver aggredito una donna di Comiso. In totale sono state controllate 166 persone, 55 veicoli.
Messa a Vittoria in ricordo delle vittime della mafia
LA PROTESTA DEGLI INDIGENTI Terzo giorno di presidio davanti al Comune di Ragusa
L’anno che viene sarà ancora più difficile per chi vive con il sussidio a Ragusa, per chi lavora per tre mesi custodendo ville comunali e bagni pubblici, e poi per altri tre mesi resta a casa. Le regole sono cambiate. Ai Servizi sociali saranno fatti dei bandi con graduatorie. Il cambiamento, però, non piace agli indigenti del capoluogo, che da tre giorni continuano a protestare davanti al palazzo del Comune. Per capodanno non avranno nulla da festeggiare, ma lanciano un invito alla cittadinanza. “Chi vuole esprimere solidarietà per la nostra causa, chi vuole fare un brindisi per strada dice uno di loro, Alessio Virzì – può farlo insieme a noi, qui sul marciapiede di corso Italia”. Luisa, una delle donne che stanno manifestando, lancia un appello anche al Commissario straordinario. “Se la signora è mamma e moglie, dovrebbe capirci – dice – perché non ci autorizza nemmeno a montare una tenda, per poterci riparare dal freddo? Non siamo dei canià”. In questa prima protesta dei poveri di Ragusa – è la prima volta che nel capoluogo gli indigenti manifestano contro i tagli ai servizi sociali ci sono anche dei bambini. Fra di loro Salvatore, 5 anni. A Natale sotto l’albero ha trovato un unico regalo utile: un giubbotto blu, che ora indossa. Poi c’è Francesco, che inizia a capire perché la sua mamma anziché andare a lavorare alla villa comunale, resta giorno e notte, davanti al palazzo del Comune, a protestare. “Ci hanno detto che adesso lavorerà di più chi ha più bisogno, chi ha più figli, chi possiede più requisiti per entrare in queste graduatorie – dice un manifestante – e chi ha un solo figlio ed è disperato e non ha lavoro che fa? Si ammazza?”. La cosa che urta di più chi da tre giorni presidia il marciapiede di corso Italia, è il non essere considerati. Ancora una volta questa gente si sente invisibile. “Voglio comunicare col Commissario, tramite voi giornalisti, visto che non mi concede la parola – dice Virzì – voglio sapere perché non ci vuole incontrare, perché in questi giorni è entrata ed uscita dal palazzo scortata dai vigili urbani e sempre dall’uscita posteriore, che dà sull’atrio del palazzo della Prefettura? Perché ha paura di noi? Siamo solo persone che vogliamo essere trattate come persone”. Perfino l’usciere quando apre e chiude il portone del palazzo comunale, venerdì, si è fatto scortare da qualche vigile urbano. Tutti i cittadini possono entrare a palazzo dell’Aquila, ma nessun manifestante può varcare quel cancello: pena una denuncia alla Digos. Venerdì la Caritas ha portato di nuovo da mangiare agli ultimi di Ragusa.
LA GUERRA DEI POVERI AL COMUNE DI RAGUSA Il cons. Barone: “Negano soldi agli indigenti mentre assumono dirigenti”
“Va fatta chiarezza sul bilancio del Comune. Non è possibile che non ci siano i soldi per i sussidi e nel giro di dieci giorni a palazzo dell’Aquila si assumono quattro dirigenti”. Ci va pesante, l’ex assessore ai Servizi sociali Francesco Barone che venerdì mattina in un confronto avuto con il Commissario straordinario, Margherita Rizza, si era fatto portavoce della richiesta dei manifestanti, che da tre giorni tentano di incontrare il funzionario della Regione. “Da parte del Commissario ho avuto un diniego – spiega Barone – non vuole incontrare chi protesta, perché mi ha riferito che viene da Palermo e conosce bene queste situazioni, ma qui a Ragusa non sono tutti delinquenti. Queste persone chiedono soltanto rispetto e dignità e di essere trattati come pari e se la signora non parla con loro, dimostra che non li considera suoi pari”. Barone ha chiesto alla Rizza di autorizzare i manifestanti ad entrare nell’atrio del municipio, per ripararsi dal freddo e dalla pioggia. Ma anche questa istanza non è stata accolta. “Noi siamo convinti che l’aumento dell’Imu serviva solo per coprire un buco di bilancio – conclude – e le anomalie del bilancio non possono essere ora risolte a carico delle fasce più deboli”.
Lunedì all’Ospedale Civile la messa di fine anno sarà celebrata dal Nunzio Apostolico in Bolivia
Domenica 30 dicembre, alle ore 10, oltre alla santa messa è prevista la benedizione delle famiglie in quanto saranno i giorni dedicati alla Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria. Lunedì 31 dicembre, poi, alle ore 17.00, sempre nella cappella del Civile, a presiedere la santa messa sarà mons. Giombattista Di Quattro. “Una presenza importante e significativa – afferma il direttore dell’Ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – per chiudere il 2012 in preghiera e con il canto del Te Deum di Ringraziamento”. Altre celebrazioni eucaristiche, sempre all’ospedale Civile, sono previste martedì 1 gennaio alle 10 con la santa messa solenne, il 5 gennaio alle 17, con la santa messa vespertina e il 6 gennaio, sempre a partire dalle 10, con la santa messa solenne. Intanto, l’attività dell’Ufficio diocesano è stata caratterizzata, in questi ultimi giorni, dalla visita resa, assieme ai giovani dell’Acr della parrocchia Cattedrale di Ragusa, ai pazienti dei reparti di Oncologia e Pediatria dell’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa. Per l’occasione, anche i giovani della neo costituita associazione “Youpolis”, che concentra la propria attenzione anche sul volontariato, hanno partecipato all’iniziativa di solidarietà.
Uno spiraglio per la moratoria Crias – Forse arriverà la proroga
Il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, sperano in un risultato che ormai sembrava insperato. “Dopo avere spiegato, in modo incalzante – dicono Santocono e Stracquadanio – l’importanza di questa misura sia al presidente Crocetta che all’assessore Vancheri, e tutto ciò tramite lettere, fax, sms, twitter e post, pare che a breve la Giunta regionale darà il potere di deliberazione al commissario della Crias e prorogherà l’agevolazione”. “Va evidenziato – continuano gli esponenti della Cna di Vittoria – l’interessamento della deputazione regionale del nostro territorio, ed in particolare degli onorevoli Giuseppe Digiacomo e Giorgio Assenza che si sono attivati nel sollecitare la sospensione”.
Domenica 13 gennaio torna a Ragusa la Hybla Barocco Marathon senza il sostegno dagli Enti Locali
Tra i muri a secco, i paesaggi agresti della campagna iblea e i monumenti barocchi anche stavolta si annuncia una competizione ricca di stimoli per i vari corridori che arriveranno, come da tradizione, da ogni parte d’Italia e dall’estero. Ci sarà la possibilità di cimentarsi con il tracciato classico della maratona, 42 chilometri e 195 metri, che si snoderà per le zone più suggestive della città di Ragusa. Partenza alle 8 del mattino da via Feliciano Rossitto. Si potrà sperimentare un’altra manifestazione competitiva, la “StraRagusa”, giunta alla decima edizione, lunghezza 21 chilometri circa, con il via che sarà dato intorno alle 9.45, sempre dalla stessa base di partenza. Sarà l’occasione per confrontarsi con il Gran prix provinciale di podismo su strada. Domenica 13 gennaio, infatti, si correrà la prima prova del nuovo anno. Anche nel 2013 la maratona sarà intitolata a Emiliano Ottaviano, indimenticato dirigente sportivo dell’area iblea.
A Capodanno fai esplodere solo l’allegria
A Capodanno si verifica il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dal tradizionale sparo di petardi e fuochi artificiali senza alcun rispetto delle misure di sicurezza per la salute e l’integrità delle persone. Le principali lesioni sono su mani, viso, ma la statistica non esclude le altre parti del corpo. I più colpiti sono i bambini, più esposti al rischio poiché privi delle conoscenze sui pericoli e di quelle nozioni minime a garanzia degli standards di sicurezza. Ecco i consigli dell’Associazione Nazionale Cives Onlus per festeggiare in sicurezza: non acquistare botti illegali; non rivolgersi a venditori abusivi; non permettere ai più piccoli di avvicinarsi ai botti; non utilizzare i botti all’interno di case o altri locali; in caso di principio d’incendio contattare immediatamente i Vigili del Fuoco al numero 115; non toccare botti “inesplosi” perchè potrebbero fare “brutti scherzi”; non accendere botti inesplosi; non usare armi; in caso di emergenza sanitaria chiama immediatamente il 118 avendo cura di descrivere in maniera dettagliata quanto accaduto; proteggi gli animali domestici e fai percepire loro la tua vicinanza.
INCIDENTE A MODICA
Due persone ferite a seguito di un incidente della strada avvenuto venerdì sera in Via Boccone del Povero, al Quartiere Dente. Sono stati coinvolti un ciclomotore Malaguti e un’autovettura Lancia Lybra station wagon. Lo scooter era condotto dal quindicenne modicano E.A. mentre alla guida dell’auto era una donna di 29 anni, V.G.. Entrambi i conducenti sono rimasti feriti. L’ambulanza del 118 ha provveduto a trasferirli al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove il minorenne e’ risultato il piu’ grave, tant’è che e’ stato ricoverato con una prognosi di venticinque giorni, salvo complicazioni. La donna, invece, e’ stata giudicata guaribile in dieci giorni. Sul luogo dell’incidente e’ intervenuto il Nucleo di Pronto Intervento della polizia municipale di Modica per i rilievi e per stabilire l’esatta dinamica e le eventuali responsabilità. I due mezzi provenivano dai sensi opposti.
ANTONELLO BUSCEMA NON SI DIMETTE DA SINDACO DI MODICA E SI RITIRA DALLE PRIMARIE
A sorpresa si ritira, il giorno prima del voto, uno dei dieci candidati per le primarie del Pd in provincia di Ragusa per definire i due candidati, un uomo e una donna, che saranno inseriti nelle liste Pd per le prossime politiche. Buscema si sarebbe dovuto dimettere entro sabato 29 dicembre. Con una nota ha fatto sapere che la reazione che ha provocato nella maggior parte dei modicani l’eventualità che lasciasse la carica di sindaco lo ha fatto riflettere. Nella sostanza il sindaco di Modica Antonello Buscema dichiara di essersi convinto che molti modicani non condividevano la sua scelta di lasciare il ruolo di sindaco, ritenendolo come un tradimento del mandato o come un abbandono della nave per perseguire ambizioni personali.
TAVERNITI ELETTO PRESIDENTE DELLA SAC
L’Assemblea dei soci della società di gestione dell’Aeroporto di Catania, ha eletto sabato mattina il nuovo Consiglio di Amministrazione che resterà in carica per il prossimo triennio. Il nuovo consiglio, eletto a maggioranza con il voto favorevole dei rappresentanti della Camera di Commercio di Siracusa, Ivanhoe Lo Bello, delle provincie di Catania e Siracusa, Antonina Liotta e Giovanni Mazzone, dell’Irsap, Alfonso Cicero, e con il voto contrario del rappresentante della Camera di Commercio di Catania, Fausto Piazza, è composto dal presidente di Confindustria Ragusa Enzo Taverniti, nominato appunto presidente della S.p.a., da Gaetano Mancini, amministratore delegato, e dai consiglieri Giovanni Mazzone, Roberto Cappellani e Ettore De Salvo.
Arrestato un ragusano per furto in abitazione a Santa Croce Camerina
I carabinieri hanno arrestato Benito Distefano di 45 anni, trovato in un’abitazione di Santa Croce. L’ uomo, vistosi scoperto dai Carabinieri, si è barricato in una stanza e calato dalla finestra, dove ad attenderlo c’era un altro militare, al quale però non è riuscito il placcaggio e il ladro, riuscito a divincolarsi, è scappato in direzione di una Mercedes parcheggiata poco lontano, inseguito dal carabiniere. Salito in auto, non è riuscito a chiudere lo sportello poiché il militare è riuscito ad agguantarlo per la giacca. Determinato più che mai a fuggire, il malvivente ha ingranato la prima marcia trascinandosi dietro il graduato, facendolo ruzzolare a terra. A questo punto è partito un inseguimento in auto verso Ragusa. Nel corso del pericoloso inseguimento la centrale operativa provinciale ha fatto convergere altre tre autopattuglie. Il fuggitivo è stato infine intercettato e bloccato in viale Europa, nei pressi dell’abitazione della madre, dove probabilmente era intenzionato a nascondersi. Nell’auto, una Mercedes classe A di sua proprietà, sono stato trovati una torcia elettrica e cinque grossi cacciaviti, sottoposti a sequestro. Ammanettato e condotto in caserma Benito Distefano, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine iblee, è stato denunciato all’autorità giudiziaria in stato d’arresto per i reati di tentato furto in abitazione aggravato, resistenza e violenza a un pubblico ufficiale, lesioni aggravate a un pubblico ufficiale (il militare scaraventato a terra dall’auto s’è infatti escoriato la mano sinistra), porto ingiustificato di arnesi da scasso. Dal carcere di via Giuseppe di Vittorio è stato tradotto innanzi al giudice di Ragusa che ha convalidato l’arresto e lo ha condannato, applicando la pena su richiesta delle parti, a dieci mesi di reclusione, disponendo altresì gli arresti domiciliari. I carabinieri camarinensi e ragusani stanno vagliando alcune denunce di furto e tentato furto in abitazione dei mesi scorsi in cui era stata avvistata una Mercedes, poiché è possibile che il Distefano, visti anche i precedenti, possa essere autore di altri colpi tra il capoluogo ibleo, soprattutto nella zona sud, e Santa Croce Camerina.
INCIDENTE MORTALE SULLA VITTORIA-ACATE
Un uomo di 66 anni, Giuseppe Magno, di Vittoria, ha perso la vita venerdì pomeriggio sulla strada Vittoria – Acate, al chilometro 2+ 600. Il pedone che aveva lasciato la sua bici sul ciglio della strada, è stato investito da un autocarro Iveco condotto da un carlentinese di 37 anni. E’ intervenuta la Polizia Provinciale. L’autocarro è stato sequestrato.
Aperture domenicali, assemblea dei lavoratori
Venerdì all’esterno dei locali del Centro commerciale Le Masserie di Ragusa si è tenuta una partecipata assemblea di lavoratrici e lavoratori alla presenza dei rappresentanti sindacali della Camera del Lavoro della città e della Filcams Cgil provinciale. La assemblea è tornata a dibattere la controversa e fortemente criticata scelta delle direzioni dei centri commerciali iblei sulle aperture durante le giornate festive, sia per le ricorrenze religiose che laiche. La Cgil scrive: “Si è avvertito un profondo e crescente disagio da parte delle lavoratrici interessate non soltanto per ciò che si è verificato in queste festività di fine anno 2012 ma anche per ciò che si prospetterebbe per il 2013 dato che si sarebbero già programmate appena due giornate di chiusura, solamente per Capodanno e Pasqua. Nonostante ciò si è concordato di insistere per il confronto con le controparti, nella fattispecie con i direttori commerciali, chiamate a trovare soluzioni possibili e conciliabili tra le esigenze datoriali e i bisogni dei dipendenti, non solo economici ma anche affettivi e familiari. Qualora si dovesse registrare più che l’auspicato confronto la continuazione della contrapposizione, l’assemblea – scrive la Cgil – ha altresì concordato di aprire il confronto a livello istituzionale coinvolgendo sia il Comune di Ragusa che la massima rappresentanza dello Stato nel territorio, ovvero la Prefettura, in un tavolo concertativo tra le parti. Infine, è stata avvertita – continua la Cgil – l’esigenza di passare a una fase più stretta e capillare di organizzazione dei dipendenti attraverso l’accresciuta consapevolezza circa il ruolo sindacale; la garanzia della rappresentanza dei lavoratori nella fase di concertazione; la definizione di una piattaforma rivendicativa generale in grado di porre al centro della discussione non solo la questione delle aperture extra feriali ma anche il rispetto del Contratto collettivo nazionale di lavoro, laddove ancora disatteso, il riconoscimento dei diritti e delle tutele, la garanzia della praticabilità sindacale sul posto di lavoro. In tal senso si è concordato di convocare una assemblea – conclude la Cgil – lunedi 14 gennaio, dopo l’orario di chiusura dei negozi, a Ragusa presso la sala conferenze della Cgil di vico Cairoli”.
ANCORA TAGLI ALLE FERROVIE
Dopo Butera e la stazione di Genisi tra Ragusa e Donnafugata, il Cub Trasporti avverte che è in programma la soppressione delle stazioni di Comiso, Acate e Dirillo, sempre asportando i binari necessari agli incroci e lasciando solo il binario di corsa. “Si tratta di scelte assurde e fuori da ogni logica che rifiutiamo in modo netto – scrive il sindaco di Comiso – perchè penalizzano l’utenza. Il momento storico, poi, è del tutto inopportuno. Registriamo, infatti, in queste settimane tagli sul trasporto gommato che lasciano scoperti collegamenti importanti tra città, mi riferisco soprattutto, – dice il sindaco di Comiso – alle mille difficoltà che devono affrontare gli studenti pendolari lasciati a terra dagli autubus di linea perchè ne è stato ridotto il numero o perchè è stata soppressa la tratta. Il treno rappresenta un ottimo e sicuro mezzo di trasporto alternativo anche in funzione del rispetto dell’ambiente per cui, a mio giudizio, la rete ferroviaria andrebbe potenziata in tutto il territorio nazionale. Appare del tutto incomprensibile la scissione degli scali merci di Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria per una futura vendita degli stessi. Mentre stiamo per aprire l’aeroporto di Comiso, lo si priva – scrive il sindaco di Comiso – di una rete di collegamenti col territorio, sopprimendo la ferrovia e lasciando una rete viaria insufficiente”.
Palestra ex Gil, chi la userà?
Approssimandosi la conclusione dei lavori di ristrutturazione della palestra ex Gioventù italiana e dovendo garantire la piena disponibilità di utilizzo del recuperato impianto sportivo sito in viale Tenente Lena, il presidente del comitato Coni di Ragusa, Sasà Cintolo, assieme ai rappresentanti delle federazioni interessate, ha chiesto al commissario straordinario, Margherita Rizza, la convocazione di un incontro a cui possano partecipare tutti i soggetti interessati. “La palestra ex Gil – afferma Cintolo – era, un tempo, utilizzata seguendo uno schema consolidato da decenni. La struttura, di proprietà della Gioventù italiana, è stata da sempre attribuita al Comune che quindi ne dispone anche l’assegnazione. Ricordiamo che per decenni è stata fruita la mattina dagli studenti della scuola elementare Cesare Battisti, praticamente limitrofa alla palestra stessa, mentre durante le ore pomeridiane era attribuita alle società sportive, in particolare quelle di basket e pallavolo, ma anche di altre discipline compatibili con la struttura in questione, per lo svolgimento delle attività giovanili. Dopo tanti anni di inattività, – scrive Sasà Cintoo – ora che la palestra ex Gil tornerà fruibile, e dopo avere evitato che l’impianto sportivo divenisse una sede distaccata degli uffici della Soprintendenza, è indispensabile che, attraverso la concertazione, si possa arrivare a definire un iter che riesca a mettere tutti d’accordo. E’ opportuno che la palestra sia utilizzata sia per l’attività scolastica sia per le società sportive della città. Confidiamo nella piena disponibilità del commissario straordinario – conclude Sasà Cintolo – per la piena riuscita di questa articolata operazione”.
RAGUSA, TAGLI AGLI INDIGENTI: ITALIA DEI VALORI APPOGGIA LA PROTESTA
“E’ politicamente ignobile, amministrativamente sbagliato e umanamente inaccettabile che centinaia di persone indigenti vengano lasciati senza il sussidio che per la maggior parte dei casi era un sussidio di lavoro perchè garantivano i servizi nelle ville comunali, nel verde, negli impianti”. Così esordisce Giovanni Iacono coordinatore provinciale di IdV che prosegue: “Il nostro gruppo consiliare è impegnato a definire le norme per regolamentare i sussidi e i sussidi di lavoro ma non possiamo certo attendere l’approvazione del regolamento perchè le persone e le loro famiglie hanno diritto ad avere il lavoro che avevano ottenuto e da quel lavoro trarre quel poco che basta per il pane quotidiano. Il Commissario al Comune di Ragusa prima di pensare a dirigenti e posizioni organizzative varie è bene che ripristini immediatamente i sussidi di lavoro”. Sante parole perchè è incomprensibile il taglio ai sussidi quando nelle stesse ore vengono richiamati come dirigenti la dottoressa Pagoto e il dottore Spata che costeranno, ognuno, più di 100 mila euro l’anno. Ragusa è il comune di Sicilia in pole position come spesa per figure dirigenziali, un lusso che non conosce crisi – questa la vivono solo i poveretti. Ufficio Comunicazione